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ANALISI PER FLUSSI
L’analisi per indici è un’analisi statica poiché fornisce le informazioni relative ad un dato
momento.
L’analisi per flussi è invece più dinamica perché indica le variazioni.
Fondo = indica il valore assunto in un dato momento di uno o più conti finanziari
Flusso = variazione positiva (aumento) o negativa (diminuzione) di un fondo in un dato periodo
Rendiconto finanziario
È il prospetto che raggruppa i flussi di fondi che si sono manifestati in un dato periodo correlando
le fonti con gli impieghi. È obbligatorio a livello internazionale.
Tra gli andamenti economici e quelli finanziari possono verificarsi
divari/sfasamenti. Il raggiungimento dell’EQUILIBRIO ECONOMICO non
comporta necessariamente il conseguimento dell’EQUILIBRIO
FINANZIARIO (cioè quando crediti + soldi = debiti).
Il Bilancio d’esercizio è inadeguato per spiegare le variazioni di
carattere finanziario. Si vedono solo le “variazioni grezze” che non
dicono nulla rispetto a quanto avvenuto durante l’anno, ma indicano
solo le variazioni tra i dati del 31/12/n-1 e 31/12/n.
Scopo
dell’analisi
per flussi
L’analisi dinamica richiede l’applicazione di alcune tecniche con
le quali si individuano:
Fonti da cui derivano le risorse finanziarie
Impieghi che esse hanno ricevuto
Si tratta di cercare quali operazioni hanno generato risorse
finanziarie e quali operazioni hanno assorbito risorse
finanziarie.
FONDO FINANZIARIO
Si studiano in particolare:
Denaro in cassa
Attività monetarie nette (liquidità ― debiti a breve)
Capitale o patrimonio circolante (attivo circolante ― debiti a breve)
Risorse finanziarie totali (totale delle attività)
SP (Stato patrimoniale)
Attività = Passività + netto
Variazioni degli investimenti
(IMPIEGHI)
+ Attività
- Passività
- Netto
Solo le variazioni che
generano o
assorbono risorse
finanziarie
Variazioni delle FONTI
- Attività
+ Passività
+ Netto
Esempio. La vendita di un automezzo genera un
flusso di risorse finanziarie. Se invece l’utile viene
destinato tutto a riserva è solo un movimento di
conti di capitale. Anche l’ammortamento non
muove crediti, debiti o soldi. Ciò che interessa in
questo contesto sono le variazioni che muovono
crediti o soldi.
ANALISI FONTI - IMPIEGHI
Individua le variazioni del fondo. Spiega quali classi (immobilizzazioni ecc.) le hanno determinate.
Vale la relazione Ab + Im = Db + Dml + Re (reddito d’esercizio) + Cp
che si può anche scrivere Ab – Db = Dml + Re + Cp - Im
Capitale circolante
netto
Le variazioni del Capitale circolante netto devono corrispondere a una variazione di Dml, Re, Cp
o di Im (ma di segno contrario)
Con l’analisi per flussi si studiano:
1) Flussi di Capitale Circolante Netto
2) Flussi di liquidità
1) Flussi di Capitale Circolante Netto
Il Capitale Circolante Netto è sinonimo di solidità finanziaria nel breve termine. Le variazioni
esprimono la capacità della gestione di generare liquidità o attività liquidabili a breve.
Contribuisce a spiegare come a risultati economici positivi possa accompagnarsi un
peggioramento nella solvibilità (- PCN)
Le variazioni possono essere causate da
RISORSE FINANZIARIE
Genera
1 Passività consolidate
+ debiti ml
―debiti ml
Assorbe
+
―
2 Re Gestuale reddituale corrente
(costi e ricavi d’esercizio)
utile
perdita
+
―
3 CP
+ capitale sociale
―capitale sociale
+
―
Distribuzione dei dividendi
4 Immobilizzazioni
acquisti
disinvestimenti
(vendita di Im)
―
―
+
Riassumendo
FINANZIARIE
La VARIAZIONI possono essere
NON FINANZIARIE
La VARIAZIONI possono essere
REDDITUALI
(se sono connesse a costi
e ricavi d’esercizio)
PATRIMONIALI
(se connesse ad altri
elementi del patrimonio)
1 VARIAZIONI FINANZIARIE REDDITUALI
Sono quelle variazioni che danno luogo a COSTI e RICAVI MONETARI, cioè aventi come
contropartita elementi del PCN.
COSTI MONETARI
generano
RICAVO MONETARIO
genera
COSTI MONETARI
Acquisti in fattori di breve ciclo
COSTI NON MONETARI
TFR → Dml
Ammortamenti
Accantonamenti in fondi ml
Svalutazioni attività immobilizzate
o + Db o − Dis liq (− CCN)
+ Crediti + Dis liq (+ CCN)
RICAVI MONETARI
Ricavi di vendita
Proventi complementi finanziari
Incremento del magazzino
Sopravvenienze attive
COSTI NON MONETARI
Costruzioni interne
Plusvalenze sulle immobilizzazioni
Rivalutazioni immobilizzazioni
Costi patrimonializzati
Flussi di CCN generato da variazioni reddituali
Finanziarie
Costi monetari
Non finanziarie
Ricavi monetari
Costi e ricavi non
monetari
Variazioni CCN
Immobilizzazioni
Passività consolidate
2 VARIAZIONI PATRIMONIALI
Finanziarie
Im
•Acquisti / vendite
•Accensione rimborso crediti ml
•Trasferimenti di elementi
dell’attivo immobilizzato all’attivo
corrente e viceversa
•Accensioni / rimborsi
•Utilizzo debiti per TFR
•Utilizzo fondi rischi e oneri o fondi
Debiti a ml
a ml
• Trasferimento tra passività
correnti di quote di debiti a ml
CP
•Aumenti a pagamento con
contropartita in denaro
•Ottenimento di contributi in conto
capitale se imputati a riserva
•Riduzioni di capitale con rimborso
delle azioni
• Distribuzioni di utili o di riserve ai
soci
Non finanziarie
•Apporti
•Rivalutazioni
•Svalutazioni
Im
dml
CP
• Rimborsi con cessione di
Immobilizzazioni
• Operazioni con movimenti di CP che
hanno come contropartita i debiti a ml
RENDICONTO FINANZIARIO delle variazioni del CCN
•
•
Sezione I : individua le CAUSE che hanno modificato il CCN
Sezione II: evidenzia le variazioni degli elementi che compongono il
CCN (variazioni interne al CCN)
SEZIONE I DIMOSTRAZIONE FONTI - IMPIEGHI
FONTI (CCN generato da)
Flusso della gestione reddituale (se
positivo)
+ Aumenti dml
+ Apporti ai soci
+ Vendite Im (valore di realizzo)
+ Rimborsi di prestiti attivi
+ Trasferimento delle quote correnti di
crediti a ml in attività a breve
IMPIEGHI (CCN impiegato in)
Acquisti Immobilizzazioni
Distribuzione dividendi
Rimborsi Dml
Concessione di prestiti ml
Trasferimento di quote correnti di debiti
ml in debiti a breve
+ Storni debiti per TFR
RIEPILOGO
Totale fonti
………….
― Totale Impieghi ………….
Variazioni CNN
………….
SEZIONE II VARIAZIONI ELEMENTI DEL CCN
POSITIVE (aumentano il CNN)
Aumento di: Rimanenze
Disponibilità differite
Disponibilità immediate
Diminuzione di : Debiti a breve
NEGATIVE (diminuiscono il CNN)
Aumento di:
Debiti a breve
Diminuzione di: Rimanenze
Liquidità differite
Liquidità immediate
Storni debiti per TFR
Totale variazioni positive
Totale variazioni negative
Variazioni positive ―Variazioni negative = Variazioni CNN
Il Rendiconto finanziario è obbligatorio secondo gli IAS. Si tratta di un documento che fornisce
un quadro delle variazioni intervenute nel CCN analizzando secondo due aspetti:
 Variazioni degli elementi che compongono il CCN (rimanenze, liquidità differite, liquidità
immediate, debiti a breve)
 Variazioni patrimoniali-finanziarie ovvero le cause che aumentano (fonti) e diminuiscono
(impieghi) il CCN
Requisiti e procedure per redigere il rendiconto finanziario
 Avere uno Stato patrimoniale riclassificato con criteri finanziari (senza tener conto della
delibera del riparto degli utili)
 Calcolare le variazioni del CCN (Sezione II)
 Avere un Conto economico a valore aggiunto rielaborato in costi e ricavi monetari e non
monetari
 Calcolare il flusso della gestione reddituale
 Individuare i flussi patrimoniali finanziari (che riguardano Im, Dml e Cp)
 Redigere il Rendiconto finanziario del Capitale Circolante Netto
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