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Vicini e Lontani 41
Parrocchia e famiglia: una Comunità credente che genera ed educa nella fede www.vicinielontani.it Numero 41, Anno III - 25 agosto 2013 XXI Domenica del Tempo Ordinario La Parola (Lc 13,22-30) I n quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Geru- salemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono una parola per ogni giorno della settimana ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi». insegnando cammino La Parola spezzata «Sforzatevi di entrare per la porta stretta». Per la porta larga vuole passare chi crede di si salvano avere addosso l'odore di Dio, preso tra incensi, riti e preghiere, e di questo si vanta. Per la porta stretta entra «chi ha addosso l'odore delle pecore» (papa Francesco), l'operaio di Dio con sforzatevi le mani segnate dal lavoro, dal cuore buono. È la porta del servizio. «Quando il padrone di casa chiuderà la porta, voi busserete: “Signore aprici”». E lui: «Non porta allontanatevi cacciati La Parola offerta O Padre, che chiami tutti gli uomini per la porta stretta della croce al banchetto pasquale della vita nuova, concedi a noi la forza del tuo Spirito, perché, unendoci al sacrificio del tuo Figlio, gustiamo il frutto della vera libertà e la gioia del tuo regno. (dalla Colletta) SS. Messe festive a partire da Domenica 8 settembre: ore 8.00 ore 10.30 ore 19.00 so di dove siete, non vi conosco». Avete false credenziali. Infatti quelli che vogliono entrare si vantano di cose poco significative: abbiamo «mangiato e bevuto con te, eravamo in piazza ad ascoltarti…» ma questo può essere solo un alibi, non significa che abbiano accolto davvero il suo Vangelo. La sua Parola è vera solo se diventa carne e sangue. A molti contemporanei di Gesù succedeva proprio questo: di sedere a mensa con lui, ascoltarlo parlare, emozionarsi, ma tutto finiva lì, non ne avevano la vita trasformata. Così noi possiamo partecipare a messe, ascoltare prediche, dirci cristiani, difendere la croce come simbolo di una civiltà, ma tutto questo non basta. La misura è nella vita. La fede autentica scende in quel tuo profondo dove nascono le azioni, i pensieri, i sogni, e da là erompe a plasmare tutta intera la tua vita, tutte le tue relazioni. Perché le cose di Dio e le cose dell'uomo sono indissolubili. Infatti quelli che bussano alla porta chiusa hanno compiuto sì azioni per Dio, ma nessuna azione per i fratelli. Non basta mangiare Gesù che è il pane, occorre farsi pane. «Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia. Non vi conosco». Il riconoscimento sta nella giustizia. Dio non ti riconosce per formule, riti o simboli, ma perché hai mani di giustizia. Ti riconosce non perché fai delle cose per lui, ma perché con lui e come lui fai delle cose per gli altri. «Non so di dove siete»: i vostri modi di vedere gli altri sono lontanissimi dai miei, voi venite da un mondo diverso rispetto al mio, da un altro pianeta. La conclusione della parabola è piena di sorprese. Prima di tutto è sfatata l'idea della porta stretta come porta per pochi, per i più bravi: tutti possono passare. Oltre quella porta Gesù immagina una festa multicolore: «verranno da oriente e occidente, dal nord e dal sud del mondo e siederanno a mensa». Il sogno di Dio: far sorgere figli da ogni dove. Li raccoglie (…) da tutti gli angoli del mondo, variopinti clandestini del regno, arrivati ultimi e da lui considerati primi. Gesù li riconosce dall'odore, lui che con le pecore sperdute, sofferenti, malate si è mischiato per tutta la vita. Li riconosce perché sanno il suo stesso odore. (Commenti al Vangelo di padre Ermes Ronchi - www.avvenire.it) “Sono forse io il custode di mio fratello?” Dal 7 al 10 agosto si è svolto il camposcuola diocesano del Settore Adulti di Azione Cattolica. Abbiamo chiesto ad uno dei cinque partecipanti della nostra Comunità di raccontarcelo. DOM 25 XXI Domenica del Tempo Ordinario 08.00 S. Messa - Chiesa Madre 19.00 Ora di guardia - Rosario Perpetuo Chiesa Madre 20.00 S. Messa - Chiesa Madre Battesimo di Cloe e Christian «Sono forse io il custode di mio fratello?». LUN 26 Sant’Alessandro martire È la risposta che Caino, dopo aver ucciso Abele, da a Dio che gli chiede: “Dov’è tuo fratello?”. 18.00 Matrimonio di Pierluigi e Florinda Chiesa Madre MAR 27 Santa Monica MER 28 Sant’Agostino Da questo verso della Genesi siamo partiti nel campo diocesano degli Adulti di Azione Cattolica per riflettere sul senso di responsabilità dei laici nella Comunità cristiana, in Associazione e in ambito sociale e politico. Il camposcuola si è tenuto dal 7 al 10 agosto presso il Centro di spiritualità “Santuario Madonna di Picciano” (Matera) ed ha visto coinvolti adulti di ogni fascia d’età (dai trenta agli ottanta anni). La Parola di Dio è qualcosa che coinvolge sempre perché è sempre attuale, e vedere tanta gente adulta con la voglia di approfondire, di pensare ed interrogarsi significa che in noi c’è sempre un desiderio che va oltre ciò che è il bagaglio della propria formazione personale. Anche ad ottanta anni ed oltre (è l’età di Amelia, la più anziana fra i partecipanti al campo) la sete di conoscenza non passa mai. Siamo stati aiutati a riflettere sul tema del campo dalla magistrale competenza del biblista d. Tiziano Galati, di Angela Paparella, presidente diocesano dell’AC di Molfetta, d. Maurizio Tarantino, direttore della Caritas idruntina, e Daniela Vantaggiato, assessore al Comune di Galatina. Anche la suggestiva cornice del luogo che ci ha ospitati, il silenzio, la pace, la tranquillità e la fraterna accoglienza dei monaci che lì risiedono ha favorito il nostro soggiorno a Picciano. Grazie a Dio! Grazie a chi organizza questi eventi e per i quali lavora e non si risparmia! Continuerò a fare sempre queste esperienze che coinvolgono e ti prendono finché mi sarà dato di partecipare. CAMPI DIOCESANI 23-25 agosto 2013 • Campo diocesano Ministranti Casa San Basilio, Marina Serra - Tricase 24-31 agosto • Campo di lavoro Caritas Idruntina Scutari, ALBANIA 19.00 Santa Messa - Chiesa Madre Anniversario di Matrimonio di Dario ed Erika GIO 29 Martirio S. Giovanni Battista VEN 30 Santa Faustina SAB 31 Sant’ Aida 20.00 S. Messa - Chiesa Madre DOM 01 XXII Domenica del Tempo Ordinario 08.00 S. Messa - Chiesa Madre 20.00 S. Messa - Chiesa Madre 28 agosto 2013 dopo la S. Messa delle ore 19.00 Il Gruppo Missionario invita la Comunità per un incontro con Padre Ibrahim. 28-31 agosto 2013 • Campo Giovanissimi AC Benevento, Centro “La Pace” 29 agosto-2 settembre 2013 • Campo diocesano ACR Seminario Estivo, Tricase Porto 29 agosto-1 settembre 2013 • Campo diocesano Famiglie Santeramo in Colle (BA), Oasi “Mamre” È un’occasione per salutarlo prima della partenza e conoscere meglio la realtà in cui vive in Nigeria