...

Presentazione di PowerPoint

by user

on
Category: Documents
15

views

Report

Comments

Transcript

Presentazione di PowerPoint
1
Sambuceto, 13 febbraio 2008
“Gli accordi di ristrutturazione
ex art. 182-bis alla luce della
riforma fallimentare”
Prof. Dott. Raffaele Marcello
Prof. Dott. Raffaele Marcello
1
2
D.L. 35/2005 (decreto competitività)
Nuovi strumenti di regolazione giudiziali
e stragiudiziali della crisi d’impresa
Procedure “graduate” in funzione della gravità della crisi
Concordato preventivo
crisi più gravi (anche insolvenza)
Accordi di ristrutturazione
crisi tendenzialmente reversibili
Piani attestati di risanamento
squilibrio finanziario
Prof. Dott. Raffaele Marcello
3
Obiettivi delle nuove procedure
Evitare realmente il fallimento
Evitare la disgregazione dell’impresa
in crisi e la dispersione degli
intangibles (tutela del going concern)
Valorizzare natura “privatistica” degli
accordi tra debitore e creditori
Prof. Dott. Raffaele Marcello
4
Le nuove soluzioni stragiudiziali
della crisi d’impresa
Gli Accordi di ristrutturazione
dei debiti
Prof. Dott. Raffaele Marcello
confronto concordato/accordi di ristrutturazione
Concordato preventivo
Accordo ex 182 bis
necessario “stato di crisi”
no presupposti formali
Necessaria votazione dei
creditori
Non votazione ma
necessario accordo col 60%
dei crediti – no rispetto par
condicio
Relazione del professionista
su attendibilità e veridicità
Relazione del professionista
su attuabilità dell’accordo e
fondi pagamento creditori
estranei
Omologa del Tribunale con
f(x) accentuate (cram
down)
Omologa del Tribunale con
f(x) di verifica formale
Ombrello protettivo per il
debitore
Mancanza di protezione per
il debitore
Prof. Dott. Raffaele Marcello
5
6
Principali caratteristiche
Forma di accordo per tempestivo risanamento
dell’impresa in difficoltà
Vero e proprio contratto (atipico no regole)da
stipularsi con (almeno) il 60% dei crediti
Regolare pagamento dei creditori estranei
Natura “ibrida” dell’accordo
(“forma” di concordato preventivo oppure
vera e propria alternativa?)
Prof. Dott. Raffaele Marcello
7
Efficacia/utilità dell’accordo
L’impresa non è posta al riparo da azioni
esecutive individuali
L’adesione (del 60%) dei crediti non vincola i
creditori estranei nell’azione di recupero
In caso di successivo fallimento, esenzione da
revocatoria dei pagamenti effettuati in
esecuzione dell’accordo
Previste due fasi:
Stragiudiziale (negoziazione dei debiti)
Giudiziale (omologazione dell’accordo)
Prof. Dott. Raffaele Marcello
8
Fase stragiudiziale
 stipulazione di contratti con uno o più creditori
che rappresentano almeno il 60% dei crediti;
 contenuto dei contratti: vario e diversificato
sottoposti a condizione sospensiva – sottoscrizione
autenticata (Trib. Bari 21/11/2005).
Prof. Dott. Raffaele Marcello
9
Presupposti
Oggettivo: non specificato dalla legge, ma
rinvenibile nello “stato di crisi”
Soggettivo: deve trattarsi di imprenditore
commerciale “non piccolo”
Prof. Dott. Raffaele Marcello
10
Presentazione dell’accordo
“il debitore può depositare, con la dichiarazione e la
documentazione di cui art. 161, …”
Documenti da allegare:
1) situazione patrimoniale, economica e finanziaria
dell’impresa;
2) stato analitico delle attività e elenco nominativo
dei creditori (importo e prelazione);
3) titolari di diritti reali o personali su beni del
debitore;
4) valore dei beni e i creditori particolari dei soci
illimitatamente responsabili.
Prof. Dott. Raffaele Marcello
11
Contenuto dell’accordo (1)
Dal lato dei creditori:
Proponibili tutti i tentativi di soluzione
stragiudiziale
Dal lato del debitore:
Possibile continuazione attività d’impresa in
capo al debitore o anche ad un terzo,
cessione/conferimento o direttamente
liquidazione
Accordo è finalizzato a ripristinare la
condizione di solvibilità dell’impresa
debitrice
Prof. Dott. Raffaele Marcello
12
Contenuto dell’accordo (2)
 eventuali garanzie;
 indicazioni delle risorse finanziarie;
 modalità e termini per il pagamento dei
creditori aderenti;
 indicazioni su continuazione o liquidazione
dell’impresa;
 pagamenti ai creditori estranei.
Prof. Dott. Raffaele Marcello
Il ruolo del professionista
Anche in tal caso è richiesta una
relazione di un (professionista) “ESPERTO”
Disciplina meno dettagliata
rispetto al concordato
Valuta attuabilità dell’accordo e idoneità
del piano ad assicurare il “regolare”
pagamento dei creditori estranei
Diverso da fattibilità, non richiesta
certificazione dati aziendali: minore
tutela per chi aderisce all’accordo
Prof. Dott. Raffaele Marcello
13
14
La relazione dell’esperto
 Chi è l’esperto?
 Cosa si intende per attuabilità dell’accordo?
 Cosa si intende per idoneità al regolare
pagamento dei creditori estranei?
Prof. Dott. Raffaele Marcello
15
Pubblicità dell’accordo – Opposizioni
L’accordo diventa efficace dal giorno della sua
pubblicazione nel R.I.
(ma solo nei confronti dei creditori aderenti)
Entro 30 gg i creditori (ed ogni altro
interessato) possono proporre opposizioni
davanti al tribunale
Il tribunale, decise le opposizioni, procede con
decreto all’omologazione dell’accordo
Prof. Dott. Raffaele Marcello
16
Effetti dell’omologa
 Inassoggettabilità
all’azione
revocatoria
fallimentare (v. art. 67 co.3 lett. e);
 Inconfigurabilità del reato
fraudolenta preferenziale
di
bancarotta
 Trattamento dei creditori estranei????
Prof. Dott. Raffaele Marcello
17
Autonomia rispetto al concordato
preventivo
 Il 60% di accordo con i creditori non fa
scattare “l’accordo” ma è solo un requisito
perché il contratto - perfetto in tutti i suoi
elementi - possa essere omologato.
 Il 60% deve essere
esposizione debitoria.
calcolato
sull’intera
 Manca di fatto un procedimento di apertura
come nel concordato preventivo.
 L’esame
del
tribunale
è
limitato
provvedimento finale dell’omologa.
Prof. Dott. Raffaele Marcello
al
18
Il piano di turnaround
nell’accordo di ristrutturazione
Non previsto specifico piano di
risanamento
Il piano si ritiene debba comunque
essere predisposto !
è inverosimile proporre un accordo ai
creditori senza sottoporre loro un
idoneo piano di risanamento
Prof. Dott. Raffaele Marcello
19
Esecuzione dell’accordo di
ristrutturazione
Non prevista specifica modalità
Il piano deve seguire le modalità di
esecuzione stipulate con i creditori
aderenti
Prof. Dott. Raffaele Marcello
20
Inadempimento dell’accordo di
ristrutturazione
Dipende
La possibilità di procedere alla risoluzione o
all’annullamento secondo le norme della legge
fallimentare dipende dalla considerazione che
si dà all’accordo di ristrutturazione
Prof. Dott. Raffaele Marcello
21
Principale criticità della
riforma
Non esiste coordinamento
tra nuove soluzioni
concordate della crisi
d’impresa e disciplina fiscale
Prof. Dott. Raffaele Marcello
22
Infatti
Il favor fiscale
previsto per il
concordato (prev.
o fall.) non può
trovare
applicazione alle
altre ipotesi di
risanamento
stragiudiziale
(accordi di
ristrutturazione e
piani attestati di
risanamento)
Prof. Dott. Raffaele Marcello
Agevolazioni fiscali
nel concordato
- art. 86, c. 5 Tuir
(la cessione di beni nel
conc. prev. non dà luogo
a plus/minusvalenze)
- art. 88, c. a Tuir
(la riduzione di debiti
nel conc. prev. o fall.
non dà luogo a
sopravvenienze)
23
negli accordi ex art.
182 bis e nei piani
di risanamento ex
art. 67, lett. d)
In pratica:
- la cessione di beni
- la falcidia dei crediti
assumono rilevanza fiscale
(tassazione di plusvalenze e
sopravvenienza attive) e quindi
sono “penalizzate” se effettuate
al di fuori del concordato
preventivo
Prof. Dott. Raffaele Marcello
24
Il concordato preventivo e
il ruolo dell’esperto
Prof. Dott. Raffaele Marcello
AGENDA
1. La domanda di concordato: analisi
contenuto del “piano di concordato”
25
del
2. La documentazione richiesta e gli allegati
indispensabili
3. La redazione dell’inventario del patrimonio e
la relazione motivata sulle proposte di
concordato e sulle cause del dissesto
4. La figura del “professionista” e l’attestazione
del piano e della documentazione di
concordato
Prof. Dott. Raffaele Marcello
26
1. La domanda di
concordato: analisi del
contenuto del “piano di
concordato”
Prof. Dott. Raffaele Marcello
27
Il piano di concordato
Sistemazione passività mediante un
“piano” proposto dal debitore
Interventi di diversa natura (patrimoniali e/o
finanziari) senza limiti di percentuali di
soddisfazioni e termini da rispettare per
l’adempimento
Ristrutturazione debiti e soddisfazione creditori
attraverso qualsiasi forma (art. 160 l.f.)
Prof. Dott. Raffaele Marcello
Contenuto del piano
Vero e proprio piano di risanamento
(vedi piani attestati) con espressa
possibilità di operazioni sul capitale:
Interventi sul patrimonio, sui debiti e
ricorso ad operazioni straordinarie
(compresa la liquidazione volontaria)
con il coinvolgimento dei creditori
Prof. Dott. Raffaele Marcello
28
29
Le forme di concordato
Con cessione di beni, con garanzia,
misto (forme tradizionali)
+
Con assuntore, con accollo,
mediante effettuazione di “altre”
operazioni straordinarie
Prof. Dott. Raffaele Marcello
30
2. La documentazione
richiesta e gli allegati
indispensabili
Prof. Dott. Raffaele Marcello
31
La documentazione (art. 161)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Relazione
aggiornata
situazione
economica,
patrimoniale e finanziaria
Elenco/stima attività e creditori (con indicazione
crediti e cause di prelazione)
Elenco titolari diritti reali o personali su beni
dell’impresa
Valore beni/crediti particolari di soci illimitat.
respons.
Piano di ristrutturazione dei debiti
(eventuale) proposizione transazione fiscale
Relazione predisposta da un esperto Revisore
Non v’è obbligo di depositare le scritture contabili
dell’impresa in crisi
Prof. Dott. Raffaele Marcello
1) Relazione aggiornata situazione
patrimoniale, economica e finanziaria
Bilancio straordinario ad una data
immediatamente anteriore al deposito
del ricorso
+
Relazione su gestione con descrizione
cause della crisi (anche se non
espressamente previsto)
Prof. Dott. Raffaele Marcello
32
2) Stato analitico-estimativo attività ed
elenco creditori
Quantificazione “attivo” concordatario
(anche valutato al going concern)
+
Ricostruzione gerarchia creditori
(importo dei rispettivi crediti ed
elencazione cause di prelazione)
Prof. Dott. Raffaele Marcello
33
3) Elenco titolari diritti reali o personali sui
beni dell’impresa
Elenco titolari diritti reali o personali su
beni dell’imprenditore
Detenuti dal debitore
a titolo di:
Proprietà
Possesso
Prof. Dott. Raffaele Marcello
34
4) Valore beni/crediti particolari di soci
illimitatamente responsabili
Indicazione obbligatoria solo nel caso di
presentazione del ricorso da parte di società
con soci illimitatamente responsabili
Onere sussistente in
relazione a soci
potenzialmente
“fallibili”
Prof. Dott. Raffaele Marcello
35
5) Piano di concordato preventivo
Vero e proprio piano di risanamento e/o
ristrutturazione: stessa logica del piano
attestato ex art. 67, ma orizzonte
temporale “potenzialmente” più lungo in
quanto ha natura “consensuale”
Nella prassi, lo sottoscrive
il debitore in crisi con
l’assistenza tecnica del
suo consulente
Prof. Dott. Raffaele Marcello
36
6) Eventuale proposta di transazione fiscale
Possibilità di inserire nel piano “proposta” ad
hoc per la ristrutturazione dei debiti erariali,
da sottoporre all’Agenzia delle Entrate e/o al
concessionario della riscossione
Il decreto correttivo “estende” tale
opportunità anche al debitore che
propone un accordo di
ristrutturazione dei debiti ex art.
182 bis, l.f.
Prof. Dott. Raffaele Marcello
37
38
3. La redazione dell’inventario
del patrimonio e la relazione
motivata sulle proposte di
concordato e sulle cause del
dissesto
Prof. Dott. Raffaele Marcello
Il commissario giudiziale (supporto al Trib. e
creditori nella valutazione del concordato)
Art. 172 l.f.
Redige l’inventario del
patrimonio del debitore
Effettua una relazione
sulla proposta di
concordato e sulle
cause del dissesto
Disciplina (sulla carta) immutata
Contenuto
descrittivo, analitico
e valutativo
dell’intero patrimonio
del debitore
Atto pubblico non
fidefacente su
convenienza del
concordato e
meritevolezza del
debitore
Prof. Dott. Raffaele Marcello
39
Nella nuova disciplina
Riduzione criticità ed importanza art. 172 l.f.
Tribunale e
creditori valutano
in concreto
relazione ed
attestazione del
professionista
Scomparso
requisito
della
meritevolezza
!!! attenzione
Relazione ed inventario del c.g. sono
sempre necessarie sotto il profilo
procedurale
Prof. Dott. Raffaele Marcello
40
41
4. La figura del
“professionista” e
l’attestazione del piano e
della documentazione di
concordato
Prof. Dott. Raffaele Marcello
42
!!! precisazione
Il ricorso per il
concordato
(corredato di piano e
documentazione) è
presentato dal
debitore
Il ricorso deve essere
accompagnato dalla
relazione di un esperto
(professionista)
Il professionista che “attesta” il piano
non dovrebbe essere lo stesso che
“assiste” il debitore nella domanda di
concordato
Prof. Dott. Raffaele Marcello
43
I requisiti soggettivi del “professionista”
Ante correttivo
Post correttivo (1.1.08)
requisiti per la
nomina di curatore
(art. 28)
requisiti per
l’attestazione dei
piani ex art. 67
Avvocati, dott. e
rag. comm., studi
professionali (con
individuazione del
professionista),
soggetti che hanno
svolto f(x) di amm.
e controllo in s.p.a
Avvocati, dott. e
rag. comm., studi
professionali (con
individuazione del
professionista),
iscritti al registro
dei revisori
Prof. Dott. Raffaele Marcello
La nomina del professionista
L’estensore della relazione è incaricato
(scelto) direttamente dal debitore
Il professionista non è incaricato dal
Tribunale ma deve garantire autonomia
di giudizio ed imparzialità
“terzietà” e “perizia” nel rendere edotti
tribunale e creditori sulla concreta “bontà”
della domanda di concordato
Prof. Dott. Raffaele Marcello
44
45
!!! attenzione
Il professionista incaricato della
relazione non deve essere in “conflitto
di interesse” con il debitore
Il conflitto non sussiste se l’ingerenza è
avvenuta sulla base di (pregresso)
incarico giudiziario
Prof. Dott. Raffaele Marcello
La relazione del professionista
Attestazione veridicità
dati aziendali: confronto
tra scritture contabili (ed
extra contabili) e dati
documentazione e piano
Certificazione dati
del piano e riscontro
conformità
documentazione alla
realtà aziendale
Attestazione fattibilità
del piano: analisi critica
delle scelte di
soddisfazione dei
creditori e giudizio di
merito
Valutazione riuscita
del piano: analisi
cause della crisi e
strategie di
risanamento
Piano: illustrazione tecnico e numerica della
ristrutturazione
Relazione: illustrazione critica del piano e
giudizio di validità
Prof. Dott. Raffaele Marcello
46
Oggetto della relazione
Documentazione
allegata al
domanda di
concordato
Analisi
veridicità dati
aziendali
Piano di
ristrutturazione e
di soddisfazione
dei creditori
Giudizio su
proposta di
concordato
Prof. Dott. Raffaele Marcello
Valutazione
fattibilità
piano
47
Principi di redazione della relazione
adeguati standard di diligenza professionale
Giudizio di
veridicità
Giudizio di
fattibilità
Procedure
previste per il
controllo
contabile e
principi di
revisione
Controllo di
merito su
adeguatezza
piano e “bontà”
business plan
Prof. Dott. Raffaele Marcello
48
49
Funzione della relazione
Garanzia (quasi) esclusiva per i creditori
Supporto per le valutazioni del tribunale
Elemento di regolarità e di validità della
domanda di concordato
Prof. Dott. Raffaele Marcello
50
La responsabilità civile del “professionista”
La legge non specifica grado e contenuto della
responsabilità (verso il ceto creditorio)
Responsabilità
extracontrattuale ex
art. 2043 verso singoli
creditori
Responsabilità
contrattuale verso
imprenditore che fallisce
Mitigazione ex art. 2236: responsabilità solo
in caso di dolo o colpa grave in presenza di
problemi di particolare difficoltà
Prof. Dott. Raffaele Marcello
Fly UP