Come avviene la polverizzazione della miscela fitoiatrica
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Come avviene la polverizzazione della miscela fitoiatrica
SUSTAINABLE OPERATIONS IN FITOIATRIC TREATMENTS I COMPONENTI E I PRINCIPI CHE REGOLANO LA POLVERIZZAZIONE DELLA MISCELA FITOIATRICA E IL TRASPORTO DELLE GOCCE VERSO IL BERSAGLIO Come avviene la polverizzazione della miscela fitoiatrica La funzione del sistema di polverizzazione è quella di produrre gocce di dimensioni idonee al tipo di trattamento fitosanitario richiesto. SISTEMI DI POLVERIZZAZIONE IMPIEGATI SULLE MACCHINE IRRORATRICI: - Per pressione - Pneumatici - Centrifughi - Termici 1 I sistemi di polverizzazione Per pressione Pneumatica La miscela antiparassitaria viene messa in pressione da una pompa e spinta a notevole velocità attraverso uno o più ugelli dove si frantuma in gocce con diametri che oscillano tra 200 e i 600 µm. La corrente d’aria a forte velocità prodotta da un ventilatore centrifugo fornisce l’energia necessaria a polverizzare finemente (50÷100 µm) la miscela fitoiatrica che arriva a bassa pressione (max 2 bar) ai diffusori pneumatici (che sostituiscono gli ugelli). I sistemi di polverizzazione Centrifuga La polverizzazione avviene grazie ad elementi scanalati e finemente dentellati che ruotano a velocità di 5000-18000 giri/min; il liquido arriva a bassa pressione su tali elementi , scivola verso la periferia e viene proiettato verso l’esterno. Termica La polverizzazione della miscela avviene grazie alla corrente di gas caldi prodotti dalla combustione di un piccolo motore a reazione; si tratta di irroratrici particolari utilizzate in massima parte in ambiente protetto. 2 Come si esprime la dimensione delle gocce e come avviene la loro classificazione Le dimensioni delle gocce sono generalmente espresse in micron (µm). Il micron risulta l’unità di misura appropriata, essendo 1 micron pari a 0,001 mm. Dal momento che nella realtà la maggior parte degli ugelli producono gocce le cui dimensioni variano moltissimo, risulta molto utile a fini pratici l’analisi dello spettro (insieme delle gocce prodotte), al fine di valutare il grado e l’efficienza della polverizzazione. Come si esprime la dimensione delle gocce Diametro Mediano Numerico (NMD) si ottiene dividendo le gocce in due parti contenenti lo stesso numero di particelle senza riferimento al loro volume. Diametro Mediano Volumetrico (VMD) diametro che divide in due parti uguali il volume di liquido rappresentato dalla popolazione delle gocce del campione. In pratica, il 50% del volume è costituito da gocce con diametro inferiore al VMD, mentre l’altro 50% del volume è caratterizzato da gocce con diametro superiore. 3 Come si esprime la dimensione delle gocce UGELLO VMD/NMD centrifugo 1.2÷3.0 fessura 2.0÷8.0 turbolenza 1.8÷8.0 Come si esprime la dimensione delle gocce Se il VMD è pari a 250 µm (ovvero 0.25 mm), significa che la metà del volume del liquido viene polverizzato in gocce aventi diametro maggiore di 250 µm e l’altra metà in gocce con diametro inferiore a 250 µm 4 Come si esprime la dimensione delle gocce d10 La dimensione media delle gocce presenti nel getto che arrivano a rappresentare fino al 10% del volume del getto stesso. d90 La dimensione media delle gocce presenti nel getto che arrivano a rappresentare fino al 90% del volume del getto stesso Esempi di variazione di VMD, d10 e d90 (ugelli Albuz ad iniezione d’aria) Classificazione delle gocce in relazione alle loro dimensioni Particella VMD (µm) Particella VMD (µm) gocce di pioggia > 4000 aerosol spray grossolani > 400 fumi pesanti 0.01÷0.1 spray fini 100÷400 fumi leggeri 0.01÷0.001 nebbie 50÷100 vapori VMD < 150 µm VMD = 150÷ 150÷350 µm piccole medie 0.1÷50 < 0.001 VMD > 350 µm grandi 5 Come si misurano le gocce SU BERSAGLIO ARTIFICIALE PIASTRE PETRI + LETTORE D’IMMAGINE CARTINE IDROSENSIBILI RAGGI LASER IN VOLO ULTRASUONI EVAPORAZIONE Come si misurano le gocce Acquisizione immagine delle gocce su piastra Petri Determinazione dimensioni mediante analisi d’immagine Visualizzazione su monitor 6 I parametri operativi che interagiscono sulla dimensione delle gocce UGELLI A POLVERIZZAZIONE PER PRESSIONE - Tipo di ugello (dimensioni foro) - Pressione di esercizio portata UGELLI A POLVERIZZAZIONE PNEUMATICA - Portata liquido - Velocità dell’aria UGELLI A POLVERIZZAZIONE CENTRIFUGA - Velocità rotazione disco Parametri che influenzano la dinamica delle gocce sulla superficie fogliare 7 Comportamento delle gocce di differenti dimensioni sulla superficie fogliare Dimensione delle gocce e superficie coperta Da 1 ml di soluzione si producono 1910 gocce da 1 mm di diametro che coprono una superficie di 15 cm2 Diametro e numero gocce 1 mm 1910 gocce 0.5 mm 15279 gocce 1 ml Lo stesso millilitro produce quasi 2 milioni di gocce da 0.1 mm di diametro che coprono una superficie di 150 cm2 (da I.C.T.F.) Superficie coperta 15 cm2 30 cm2 0.2 mm 238931 gocce 75 cm2 0.1 mm 19083971 gocce 150 cm2 8 La dimensione delle gocce influenza il numero delle gocce disponibili Diversi gradi di polverizzazione 9 Vita utile e distanza di caduta di gocce d’acqua a differenti temperature e umidità (da Matthews, 1992) 20 °C; ∆T= 2.2 °C; UR 80% Dimensione Vita utile iniziale (µm) (s) 30 °C; ∆T = 7.7 °C; UR 50% Distanza di caduta (m) Vita utile (s) Distanza di caduta (m) 50 14 0.5 4 0.15 100 57 8.5 16 2.4 200 227 136.4 65 39 Tempo di vita Tempo di vita o tempo di caduta (s) 100 Tempo di caduta Tempo di vita a 20 °C e 80% UR 50 Tempo di vita a 30 °C e 50% UR Tempo di caduta 0 50 100 200 Diametro gocce (µm) 10 La polverizzazione per pressione ELEMENTI CHE CODIFICANO UN UGELLO (esempio) Modello Ditta costruttrice Angolo di apertura Materiale Esempio: VS = acciaio VK = ceramica VP = plastica Portata (colore ISO) Portata in galloni Principali tipologie di ugelli impiegate nei trattamenti fitoiatrici alle colture arboree Turbolenza a piastrina Fessura tradizionale Antideriva Turbolenza tradizionale 11 Principali tipologie di ugelli impiegate nei trattamenti fitoiatrici alle colture erbacee Fessura tradizionale Turbolenza tradizionale Doppia fessura Fine barra Specchio Antideriva Il diagramma degli ugelli a cono (turbolenza) cono pieno cono vuoto 12 Il diagramma degli ugelli a fessura (ventaglio) Ugello tipo “Even” (diserbo localizzato) Il diagramma degli ugelli a specchio 13 Portata degli ugelli Portata a 3.0 bar (tolleranza ± 5%) l/min Dimensione Ugello Colore Codice RAL 0.2 0050 Pearl violet 4011 0.3 0075 Light pink 3015 0.4 01 Pure orange 2004 0.6 015 Traffic green 6024 0.8 02 Zinc yellow 1018 1.0 025 Signal violet 4008 Portata a 3.0 bar (tolleranza ± 5%) l/min Dimensione Ugello 1.2 03 1.4 1.6 2.0 Colore Codice colore ISO (ISO 10625) Codice Albuz ATR Portata a 10 bar (tolleranza ± 5%) l/min Colore 0.51 violetto Codice RAL 0.67 marrone 1.05 giallo arancione Gentian blue 5010 035 Wine red 3005 1.39 04 Flame red 3000 1.97 rosso 05 Nut brown 8011 2.53 verde 3.49 blu 2.4 06 Signal grey 7004 3.2 08 Traffic white 9016 4.0 10 Light blue 5012 6.0 12 Yellow green 6018 Portata degli ugelli È funzione della dimensione dell’ugello e della pressione di esercizio Q = k x vp Portata (l/min) Pressione (bar) Coefficiente caratteristico dell’ugello 14 Portata degli ugelli Q k= p Q1 Q2 = p1 p2 2 Q2 p Q1 = x 1 p2 p1 = p2 Q2 xQ1 portata (l/min) Variazione della portata degli ugelli all’aumentare della pressione 5.0 4.5 4.0 3.5 3.0 2.5 2.0 1.5 1.0 0.5 0.0 2 3 - 0067 - - 01 - - 015 - - 02 - - 025 - - 03 - - 04 - - 05 - - 06 - 4 5 6 8 10 Codice ISO 12 pressione di esercizio (bar) 15 Variazione della dimensione delle gocce in funzione del tipo di ugello e della pressione di esercizio Ugelli usurati 16 Influenza dell’usura degli ugelli sull’uniformita’ di distribuzione Danno una distribuzione uniforme se adeguatamente sovrapposte Hanno una portata più alta con lo spruzzo concentrato al centro dell’ugello Hanno un’uscita molto irregolare: applicazione in eccesso o in difetto Materiali di costruzione degli ugelli 17 Influenza dell’usura degli ugelli sulla portata Conseguenze dell’usura degli ugelli Sovradosaggi (per incremento della portata) Distribuzione non uniforme sul bersaglio (non corretta sovrapposizione dei getti) Minore copertura del bersaglio (gocce + grandi = minore numero di impatti) Soluzioni • Impiegare ugelli certificati e, possibilmente, in ceramica • usare attrezzi idonei per la loro pulizia (NO chiodi, punte, cacciaviti, fili di ferro) • effettuare una loro sostituzione periodica 18 I diffusori pneumatici aria liquido I diffusori pneumatici Diffusori a tromboncino alimentazione Piastrina dosatrice antigoccia Disco dosatore 19 Gli ugelli a polverizzazione centrifuga • Migliore uniformità dimensione gocce • Possibilità variare dimensione gocce (da 150 a 500 µm) solo variando il numero dei giri del disco • Possibilità di operare con volumi di distribuzione ridotti (< 100 l/ha) carter disco elettrovalvola alimentazione iniettore 140° Evoluzione del diametro delle gocce in funzione del regime di rotazione del disco (girojet) 600 VMD (µm) 500 400 300 200 100 0 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 4500 Regime disco (giri/min) 20 Funzioni dell’aria prodotta dal ventilatore MACCHINE AEROASSISTITE • Trasporto gocce verso il bersaglio • Movimento della vegetazione • Penetrazione gocce nella vegetazione Funzioni dell’aria prodotta dal ventilatore MACCHINE PNEUMATICHE • Formazione delle gocce • Trasporto delle gocce verso il bersaglio • Far penetrare le gocce all’interno della vegetazione 21 Tipologie di ventilatore Tangenziali Assiali Flusso d’aria parallelo all’asse di rotazione sia in ingresso che in uscita Velocità aria in uscita: 30÷60 m/s Portata: 20÷80000 m3/h Centrifughi Flusso d’aria perpendicolare all’asse di rotazione sia in ingresso che in uscita Velocità aria in uscita: 30÷40 m/s Portata: 8÷20000 Flusso d’aria parallelo all’asse di rotazione in ingresso e perpendicolare all’asse in uscita Velocità aria in uscita: 80÷150 m/s Portata: 5÷18000 m3/h m3/h Principali caratteristiche funzionali dei ventilatori assiali 70 000 60 000 50 000 portata (m3/h) 40 000 30 000 diametro 800 20 000 diametro 900 10 000 Synthesis diametro 800 0 1000 1500 2000 2500 regime rotazione ventilatore (giri/min) 22 Principali caratteristiche funzionali dei ventilatori centrifughi 14000 12000 430 mm portata (m 3 /h) 450 mm 10000 8000 6000 4000 1000 1500 2000 2500 3000 regime rotazione ventilatore (giri/min) Ventilatori assiali: problemi FLUSSO D’ARIA ASIMMETRICO Senso di rotazione 23 Diagramma della velocità dell’aria asimmetrico DX 3.00 3.00 2.75 2.75 2.50 2.50 2.25 2.25 2.00 2.00 1.75 1.75 1.50 1.50 1.25 1.25 1.00 1.00 0.75 0.75 0.50 0.50 altezza da terra (m) altezza da terra (m) SX Variazione della velocità dell’aria misurata a 1.5 m dal centro della macchina all’aumentare della portata erogata (ventilatore assiale) 2.0 2.0 2.0 1.8 1.8 1.8 1.6 1.6 1.6 1.4 1.4 1.4 1.2 1.2 1.2 1.0 1.0 1.0 0.8 0.8 0.8 0.6 0.6 0.6 m/s 8.0 7.0 6.0 5.0 4.0 3.0 2.0 1.0 0.0 0.4 -0.4 -0.2 0.0 9500 m3/h 0.2 0.4 0.4 -0.4 -0.2 0.0 15000 m3/h 0.2 0.4 0.4 -0.4 -0.2 0.0 0.2 0.4 21000 m3/h 24 5 m /s 10 m /s 12 m /s 15 m/s Variazione della velocità dell’aria mano a mano che ci allontana dal punto di erogazione Variazione della velocità dell’aria in funzione della quota di rilievo 3.6 3.0 2.4 1.8 1.2 0.6 0 2 4 6 8 10 12 Velocità aria (m/s) 25 Effetti negativi imputabili all’aria • trasporto delle gocce oltre il bersaglio (deriva) • eccessivo movimento della vegetazione • rimozione delle gocce già presenti sul bersaglio Parametri legati al flusso d’aria prodotto dal ventilatore che interagiscono sul trasporto e sul deposito delle gocce sul bersaglio • Portata utile d’aria • Direzione del flusso d’aria • Velocità dell’aria in prossimità del bersaglio • Velocità di avanzamento 26 ventilatore assiale senza deflettori superiori aria inutile - 40% aria utile - 100% aria utile - 60% ventilatore assiale con deflettori superiori Interazione flusso d’aria dimensione gocce nelle irroratrici ad aeroconvezione • Le gocce più piccole sono più facilmente catturate dal flusso d’aria • Velocità dell’aria elevate provocano una riduzione della dimensione delle gocce (-10-20%) • In condizioni di temperatura elevata e ridotta umidità relativa le gocce più piccole (VMD < 100 µm) possono evaporare già durante il tragitto dall’ugello alla vegetazione • La vegetazione funge da filtro e riduce le dimensione delle gocce 280 µm 190 µm 27 Prodotto sul bersaglio in funzione della portata dell’aria (prove DEIAFA su melo) 9 deposito (µl/cm2) Sup. fogliare = 4000 m2/ha R2 =0.9 8 Sup. fogliare > 10000 m2/ha 7 6 5 4 3 15000 R2 =0.9 20000 25000 30000 Portata aria 35000 40000 45000 (m3/h) prodotto sul bersaglio (µl/cm2) Interazione velocità dell’aria e deposito sul bersaglio (prove DEIAFA su vite in laboratorio) 3.0 2 R = 0.99 2.5 2.0 1.5 2 R = 0.90 1.0 barbera moscato 0.5 0.0 0 2 4 6 8 10 12 velocità aria (m/s) A parità di condizioni operative si ottengono migliori risultati con velocità dell’aria in prossimità del bersaglio pari a 8 m/s (vite) 28 Interazione velocità dell’aria e deposito sul bersaglio (prove DEIAFA su vite in campo) 4,0 deposito totale (µl/cm2) 3,8 3,6 3,4 3,2 3,0 Utilizzo irroratrice con diffusori orientabili 2,8 2,6 4 6 8 10 12 14 velocità aria (m/s) Interazione volume dell’aria e velocità di avanzamento A parità di portata del ventilatore, > è la velocità di avanzamento, < è la velocità dell’aria in prossimità del bersaglio e il tempo di permanenza sullo stesso. 29 Calcolo del teorico volume d’aria A (m3/h) = 1000 x velocità (km/h) x interfila (m) x altezza piante (m) K Dove K è un coefficiente che varia da 3.0 a 3.5 in presenza di una vegetazione poco densa e tra 2.5 e 3.0 in presenza di una vegetazione molto sviluppata 1000 x 4 (km/h) x 2.8 (m) x 2.4 (m) Volume = = 10752 m3/h 2.5 Esempio (vigneto) Come va regolata l’aria? • Direzionandola il più possibile all’interno della vegetazione • Modificandola in funzione di: ¾ Tipologia di macchina irroratrice ¾ Sesto d’impianto (> aria negli impianti fitti) ¾ Forma d’allevamento (> aria nelle forme espanse) ¾ Epoca vegetativa (> aria in piena vegetazione) ¾ Condizioni ambientali (> aria in presenza di brezze) ¾ Velocità di avanzamento 30 Deposito sul bersaglio e qualità del ventilatore 3.6 Quota di rilievo (m) Quota di rilievo (m) 3.6 3.0 2.4 1.8 standard 1.2 0.6 3.0 2.4 1.8 ottimale 1.2 0.6 0 2 4 6 8 10 12 0 2 Velocità aria (m/s) 4 6 8 10 12 Velocità aria (m/s) interno - alto prodotto sulle foglie in funzione del tipo di ventilatore standard ottimale esterno - alto interno - medio esterno - medio esterno - basso 0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 deposito (µl/cm2) Come va regolata l’aria? Vigneto nelle prime fasi vegetative Frutteti con superficie fogliare ≅ 4000 m2/ha: portata aria: 3-6000 m3/h portata aria: 20000 m3/h velocità avanzamento: 2-3, 46 km/h velocità avanzamento: 8 km/h Vigneto in piena vegetazione portata aria: 7-12000 m3/h velocità avanzamento: 2-3, 4-6 km/h volume aria: 8-10000 m3/ha Frutteti con superficie fogliare > 10000 m2/ha: portata aria: 25-30000 m3/h velocità avanzamento: 6 km/h volume aria: 12-14000 m3/ha 31 La regolazione dell’ampiezza del flusso d’aria è solo parzialmente possibile sulle irroratrici con ventilatore assiale orientando opportunamente i deflettori…. …mentre è più facile nelle irroratrici dotate di diffusori orientabili Parametri costruttivi per ottimizzare il flusso d’aria CONTROVENTOLA DOPPIA VENTOLA FLUSSO D’ARIA FACILMENTE REGOLABILE 32 Variazione della portata dell’aria in seguito alla presenza della controventola (valori medi) 600 mm + 4.3% -2.9% 700 mm -2.9% + 8.4% 800 mm + 4.4% -4.5% ATTENZIONE! SU VENTILATORI BEN COSTRUITI LA CONTROVENTOLA NON E’ VANTAGGIOSA, MA PUO’ ADDIRITTURA ESSERE DELETERIA, OLTRE AD AUMENTARE LA RUMOROSITA’ 33 Potenza acustica in funzione della presenza della controventola (prove DEIAFA) 124 controventola NO controventola SI LwA (dB(A)) 122 120 118 116 114 115 112 110 108 106 28000 104 15000 20000 25000 30000 35000 3 Portata (m /h) Il problema della rumorosità dei ventilatori • Rumorosità ventilatori irroratrici elevata (potenza acustica max misurata 123 dB(A)) • Per ridurre la rumorosità generata dal ventilatore è necessario: • Rumorosità strettamente legata alla portata (> portata Æ > rumorosità) che a sua volta è legata al n° di giri a) impiegare ventilatori con diametri elevati utilizzando un ridotto numero di giri b) non utilizzare portate elevate quando non servono c) indirizzare l’aria solo dove serve 34 Principio di funzionamento di una doppia ventola Distribuzione dell’aria ottenibile con doppia ventola 2.9 altezza (m) 2.5 2.1 1.7 1.3 0.9 0.5 -30 -25 -20 -15 -10 -5 0 5 10 15 20 25 30 velocità aria (m/s) 35 Possibilità di regolazione della portata dei ventilatori assiali 1.Rapporto di trasmissione 2.Inclinazione pale 3.Diffusori orientabili (macchine a getto proiettato) Influenza del rapporto di trasmissione e dell’inclinazione delle pale 36 Influenza del rapporto di trasmissione e dell’inclinazione delle pale 1a marcia 2a marcia LE REGOLAZIONI DEL VENTILATORE 3.7 m/s I – 500 rpm 10.3 m/s I – 500 rpm 6.2 m/s I – 500 rpm 37 13.8 m/s I – 500 rpm 17.0 m/s I – 500 rpm 23.0 m/s II – 500 rpm LE REGOLAZIONI DEL VENTILATORE Regolazione del flusso d’aria nelle macchine scavallanti Entrambi i lati del filare sono trattati in contemporanea 1 2 38 Regolazione del flusso d’aria nelle macchine scavallanti 3 1 2 4 Entrambi i lati dei filari 1 e 2 sono trattati in contemporanea, mentre il lato esterno dei filari 3 e 4 viene trattato in un secondo tempo rispetto al lato interno Confronto tra distribuzione simultanea e non distribuzione simultanea distribuzione non simultanea 39 Confronto fra diverse inclinazioni flussi (prove DEIAFA) Inclinazione flussi 0° Opzione 1 +15°Opzione 2 -15° Opzione 3 Risultati ottenuti (prove DEIAFA) perpendicolare 15° avanti 15° indietro deposito medio (µl/cm2) 1.20 1.10 1.00 1.08 0.96 0.92 0.91 0.90 0.84 0.83 0.80 0.70 0.60 non simultaneo simultaneo 40 Alcune considerazioni sulla scelta della velocità dell’aria • il solo parametro portata del ventilatore non fornisce sufficienti indicazioni sul corretto impiego della macchina • irroratrici caratterizzate da valori della portata nominale del ventilatore considerevolmente differenti presentano uguali velocità dell’aria in prossimità della vegetazione • la velocità dell’aria in prossimità della vegetazione varia in funzione delle condizioni di utilizzo dell’irroratrice Alcune considerazioni sulla scelta della velocità dell’aria • la quantità di aria utilizzata durante la distribuzione dei fitofarmaci deve essere modificata in funzione delle condizioni operative • le portate d’aria generalmente impiegate sono considerevolmente superiori a quelle ottimali (è necessaria una capillare azione di formazione e sensibilizzazione in tal senso nei confronti degli agricoltori) 41