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Qualcosa di Noi - Palazzo del Pero
Maggio-giugno 2006 Numero 54 Guardiamoci in faccia Qualcosa di noi Qualcosa di Noi 2 LA MORTE DI DON GIORGIO CHECCHI All'inizio dello scorso autunno, le condizioni di salute avevano costretto don Giorgio a soggiornare permanentemente in casa; trascorreva le sue giornate pregando e accogliendo con gratitudine quanti gli facevano visita. La vigilia di Natale aveva nuovamente potuto celebrare la Santa Messa nel suo studio adattato a cappella. All'inizio della Settimana Santa le condizioni atmosferiche gli avevano permesso qualche breve uscita per passeggiare e "allenarsi" - come diceva - per poter celebrare nuovamente la Santa Messa almeno il giorno di Pasqua; così è avvenuto. Anche il lunedì dell'Angelo e il giorno seguente è tornato nella chiesa parrocchiale per partecipare all'Eucaristia festiva. Quelli che poi si sono rivelati essere gli ultimi giorni della sua vita terrena sono stati per lui molto felici: si sentiva di nuovo prete a tutti gli effetti, intravedeva davanti a sé un rinnovato periodo della propria esistenza. L'ultimo giorno, giovedì 19 aprile, è stato particolarmente sereno: si sentiva in forze e in una lunga passeggiata ha goduto del sole di quella bella mattinata, si è intrattenuto con quanti ha incontrato; nel pomeriggio un breve temporale gli ha impedito di portarsi alla chiesa per la Santa Messa, ma ha comunque adempiuto privatamente al suo servizio di preghiera per la Chiesa e per l'umanità; dopo cena, come al solito si è coricato da sé, in attesa del nuovo giorno. A mezzanotte ha chiesto aiuto, per una sopraggiunta crisi respiratoria; non era la prima volta che ciò accadeva. Il personale medico della Croce Rossa, prontamente accorso, ha prestato le cure del caso per oltre un'ora, decidendo infine di non procedere ad un ricovero; perfettamente cosciente, don Giorgio ha collaborato ai trattamenti, che si sono conclusi con l'applicazione della maschera per l'ossigeno. Sembrava una delle tante crisi poi positivamente risoltesi; invece, attorno all'una e mezza si è verificata una perdita della conoscenza. Nel precipitare della situazione, è stato innanzitutto conferito il sacramento dell'Unzione degli infermi alla presenza dei familiari ed è stato richiesto nuovamente l'intervento dei sanitari, che stavolta hanno deciso per il ricovero ospedaliero. Poco dopo essere giunto al Pronto Soccorso dell'Ospedale "San Donato" di Arezzo, alle ore 2. 45 di venerdì 21 aprile, sesto giorno dell'Ottava di Pasqua, don Giorgio si è addormentato nel Signore, all'età di 91 anni, 5 mesi e 22 giorni; il 2 giugno prossimo si sarebbero compiuti 66 anni dalla sua ordinazione sacerdotale. Nato nel territorio della parrocchia di Gropina presso Loro Ciuffenna il 30 ottobre 1914 da Raffaello e Maria Ceccherini, primogenito di quattro fratelli, fu alunno del Seminario Vescovile di Arezzo, dove svolse gli studi medi, liceali e teologici. Con altri 17 compagni di Seminario, fu ordinato sacerdote il 2 giugno 1940 nella Cattedrale di Arezzo dal vescovo Emanuele Mignone. Dopo un anno trascorso come cappellano nella Parrocchia di San Bartolomeo in Anghiari, fu promosso parroco di Poggio di Loro ed Economo spirituale di Rocca Ricciarda, nel comune di Loro Ciuffenna. Condivise con quelle popolazioni i difficili anni del Secondo Conflitto mondiale, acquistandosi benemerenze per la sua collaborazione con la resistenza partigiana operante nel Valdarno superiore. Nel luglio 1948 fu trasferito come Arciprete alla parrocchia di San Donnino a Maiano in Palazzo del Pero. Per ben 54 anni si è prodigato nella cura pastorale del popolo affidatogli, impegnandosi particolarmente per l'educazione cristiana dei bambini (per i quali volle anche l'Asilo parrocchiale), dei giovani e delle nuove famiglie. Collaborò ai cantieri di lavoro per il rimboschimento della zona Scopetone e vi promosse la costruzione della chiesetta di San Pietro in Valle. Insieme ad altri confratelli curò attivamente il restauro e la valorizzazione pastorale dell'antico complesso di Badia San Veriano. Negli anni '90 gli furono via via affidate anche le comunità ex parrocchiali di Sant'Agata alle Terrine, di Sant'Egidio a Pian d'Usciano e di San Cassiano. Per motivi di salute, il 2 novembre 2002 cessò dal suo ufficio di parroco; ha trascorso anche gli ultimi quattro anni a Palazzo del Pero, continuando a partecipare alla vita della comunità cristiana e offrendo la sua collaborazione al nuovo parroco. Qualcosa di Noi DALLA PARROCCHIA La notizia della morte è stata data dalle televisioni e dai quotidiani locali, e anche tramite un manifesto funebre di cui riportiamo il testo: "Dio nostro Padre ha chiamato a passare da questo mondo alla vita vera ed eterna DON GIORGIO CHECCHI, Parroco di San Donnino a Maiano in Palazzo del Pero dal 1948 al 2002. La Famiglia e la Comunità parrocchiale, riconoscenti per tutto il bene da lui ricevuto, ne danno l'annuncio e affidano a Gesù Buon Pastore l'anima del suo servo fedele. Non fiori, ma opere di bene e Sante Messe di suffragio". Nelle prime ore del mattino, la salma di don Giorgio è stata rivestita delle vesti liturgiche di rito ed esposta nell'obitorio dell'Ospedale, dove sono iniziate le prime visite; alle ore 18 è stata trasportata nella Pieve di San Donnino, dove alle ore 21 si è tenuta una affollata Veglia funebre presieduta dal parroco: dopo il canto del Salmo 22, è stato recitato il Rosario con la meditazione dei misteri dolorosi della Passione del Signore, a cui sono seguite due letture con i relativi responsori cantati dall'Ufficio dei defunti, come catechesi sulla risurrezione della carne nel giorno del Giudizio universale; in un suo intervento, don Gianni ha reso note le circostanze della morte di don Giorgio, sottolineando come il Signore ne abbia guidato provvidenzialmente gli avvenimenti, concendendogli un trapasso in grazia di Dio e dopo breve e non dolorosa agonia, come don Giorgio aveva chiesto nelle sue preghiere; come Abramo, che in tarda vecchiaia "spirò e morì in felice canizie, vecchio e sazio di giorni" (Genesi, 25, 7), lasciando alla sua posterità spirituale l'esempio della fede in Dio e dell'amore alla santa Chiesa. Alle 9 del mattino seguente sono riprese le visite, anche da parte di molti confratelli sacerdoti. Alle ore 15, con grande concorso di popolo, ha avuto inizio la celebrazione in canto della solenne Messa esequiale, presieduta dal Vescovo e concelebrata da numerosi presbiteri. L'inizio della Liturgia è stato contrassegnato dalla deposizione sul feretro dell'Evangeliario aperto e della stola, segni eloquenti del servizio svolto da don Giorgio come pastore del gregge di Dio. 3 Qualcosa di Noi DALLA PARROCCHIA 4 IL RICORDO DEL VESCOVO DURANTE LA MESSA ESEQUIALE "Don Giorgio era un uomo evangelicamente libero. Obbediente, ma non servile; a tutti esprimeva il suo parere, fossero Superiori, confratelli o parrocchiani. Per i parrocchiani e per tutta la nostra Chiesa nutriva un sincero amore; per questo siamo grati alla provvidenza per avercelo donato e a lui, per la sua sincera amicizia. Don Giorgio, col suo ministero sacerdotale esercitato nell'arco di 66 anni, ha percorso le vicende, i drammi e le sofferenze di gran parte del secolo scorso. Ci ha lasciati in questo periodo, il più significativo e fecondo di tutto l'anno liturgico: la settimana dell'Ottava di Pasqua. Se ne è andato quasi in punta di piedi, senza disturbare nessuno e anche questo rientrava nel suo stile. Quando lasciò la parrocchia mi scrisse una lettera molto asciutta, ma profonda, in cui tra l'altro mi diceva: "Ormai sono nella pace". E Colui che viene all'improvviso ha bussato alla porta e don Giorgio gli ha detto: "La porta è aperta, Signore, puoi entrare, ti aspetto". Eppure era attaccato alla vita, che ha sempre stimato assieme al suo sacerdozio come "il più gran bel dono di Dio". Don Giorgio, possiamo ben dirlo, ha camminato nella sua lunga vita "con la fede dei semplici e il coraggio dei credenti", che lo portarono ad amare la Chiesa senza riserve e senza tentennamenti, pur nella consapevolezza delle sue ombre e delle sue umane debolezze. Un uomo vero, un credente sincero, un prete generoso. Io so quanto ha amato i suoi parrocchiani della Valcerfone; vi ha amato non solo a parole - talvolta era anche scorbutico nei modi - ma vi ha voluto bene nella concretezza delle vostre vite e delle vostre situazioni. Con semplicità è andato incontro a tutti e non ha esitato a chinarsi sulle necessità fisiche, morali, spirituali di ciascuno. Vi ha sempre annunciato con franchezza la Parola di Dio. Talvolta la sua parola, soprattutto in momenti drammatici delle vostre storie, è stata forte come quella della sentinella che il Signore ha posto sulle mura della sua Città (come dice il profeta Ezechiele). E allora egli seppe davvero parlare all'orecchio del cuore come colui che deve confidare un segreto. Ma, di fronte alla debolezza altrui, ha sempre richiamato la misericordia di Dio ed il suo amore di Padre. Una delle prime volte che l'incontrai mi disse: "Io sono un vecchio prete, ma una cosa importante l'ho capita: noi ci agitiamo, ma siamo tutti come bambini che Dio porta in braccio". Mi fece tornare alla mente le parole del mio vecchio direttore spirituale, che amava ripetere: "L'uomo si agita e Dio lo conduce". Il Signore un giorno ha pianto dinanzi alla tomba dell'amico Lazzaro, e noi come lui dinanzi alla bara di don Giorgio possiamo piangere l'amico, il fratello, il padre, il sacerdote, il confidente. Ma le nost re lacrime non sono come quelle di coloro che non hanno speranza. Possiamo dire con san Giovanni Crisostomo: "Lo avemmo e lo perdemmo. Egli non è più dove era, ma è dovunque noi siamo". Caro don Giorgio, noi ti affidiamo al Signore, alla sua bontà misericordiosa e ti pensiamo nella visione di Dio, nella pace senza turbamento, nella gioia senza ombre, nella Pasqua eterna. Ti pensiamo immerso nel canto dell'Alleluia della patria del cielo, che tante volte hai intonato coi tuoi fedeli nell'assemblea liturgica. Noi cantiamo ancora l'Alleluia dell'esilio, del cammino, della fatica e della sofferenza, tu l'Alleluia di coloro che sono arrivati. Ma c'è un misterioso camminare insieme verso il compimento e la pienezza, perché tutti siamo partecipi della Comunione dei Santi. Caro don Giorgio, hai vissuto in mezzo alla tua gente fino a 92 anni, come un vecchio patriarca. Ricorderemo a lungo la robustezza del tuo carattere e sopratutto quella immediatezza di rapporti, quella rude sincerità, che era facile da riconoscere anche da parte di chi ti incontrava per poco. Per tutto questo, per tutto quello che abbiamo ricevuto da te, le tante Eucaristie celebrate, e sacramenti elargiti, la Parola annunciata, la tua guida sapiente, forte, illuminata: per tutto questo ti diciamo: Grazie, don Giorgio! Noi ti accompagniamo con l'affetto grande di chi ti ama, con la gratitudine di chi da te sempre ha ricevuto generosamente, con la stima di chi ha veduto in te un credente vero ed un sacerdote che, nel Qualcosa di Noi DALLA PARROCCHIA lungo arco della propria esistenza, non ha mai dimenticato il dono ricevuto con l'imposizione delle mani il giorno delle tua ordinazione sacerdotale". L'ULTIMO SALUTO E COMMIATO Prima dell'aspersione e dell'incensazione del feretro, Michele Zamponi ha letto un breve ricordo a nome dell' intera comunità parrocchiale. La comunità parrocchiale di Palazzo del Pero, Sant’Agata e Usciano, ti ringraziano, caro Giorgio, per il tuo servizio di pastore, ininterrottamente per 54 anni: ma sei stato punto di riferimento per tutti noi, anche in “quiescenza” come tu dicevi, ancora lucido e sempre attento, fino all’altro ieri, a due passi dalla tua chiesa. Una intera vita al servizio e a fianco della tua gente, che hai aiutato a crescere, ferita dalla guerra, bisognosa di tutto. I fatti, tanti e importanti, li abbiamo ricordati il 2 Giugno 2005 nel celebrare i tuoi 65 anni di sacerdozio( tutto questo è stato riferito nel numero 48-49 maggio-agosto 2005 . n.d.r.) e parlano da soli : il vecchio asilo infantile, il monumento ai caduti del 1952, come pure la Cappella di San Pietro in Valle, la “scoperta” di Badia San Veriano con le sue tante iniziative, il giornalino, i restauri alla chiesa, il libro sulla Valcerfone ecc ecc.: insomma il paese è cresciuto con te. Ma questo è il momento delle cose più nascoste e più preziose del tuo essere uomo e sacerdote: dietro un carattere forte e schietto, vi erano innata sincerità, spirito di condivisione delle cose da fare e risolvere, disponibilità sempre e dovunque per chi ricorreva a te, in una cornice di grande saggezza, che è la vera sapienza della gente semplice. E così è stato il tuo intenso ministero sacerdotale che vedeva la chiesa al centro di tutto: dalla tua chiesa partivano idee e nuovi progetti, quando vedevi la tua gente distratta, pensare più alle cose materiali e meno alla preghiera e alla messa. Sacerdote infaticabile, con gli immancabili rosario e breviario fino alla fine, educatore e formatore, premuroso e attento, specie verso i giovani che hai sempre coltivato con particolare premura. Ognuno di noi porta con sé momenti, ricordi, situazioni, colloqui, sensazioni, conforto, che rimarranno segni tangibili e forti della tua presenza: da giovane e semplice prete, proveniente da Poggio di Loro, hai scritto pagine importanti, di fede innanzitutto e di preghiera, ma anche di impegno sociale e civile: l’intera comunità, dai più piccoli ai più anziani, che tu hai curato, accompagnato nei momenti felici come in quelli tristi, che si accorge di aver ricevuto molto di più di quello che lei ti ha dato, in impegno e coerenza, ti dice grazie e ti abbraccia, carissimo fratello in Cristo, testimone dello scorrere del tempo e dei cambiamenti, amico e padre amorevole Giovanni Bianchini Ha quindi preso la parola il Generale Franco Blasi che, a nome dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, ha consegnato un attestato di fedeltà costituito da una pergamena e da una medaglia, che sono state poste sul feretro. Tale riconoscimento era già pronto da tempo e si attendeva l'occasione propizia per la consegna; ora è diventato un tributo alla memoria. I momenti salienti della liturgia esequiale sono stati ripresi e ritrasmessi da TELESANDOMENICO. Dopo le ultime preghiere di rito, un lungo e orante corteo ha accompagnato la salma al locale Cimitero, dove è stata tumulata in una tomba al centro della parte antica. Ora il corpo di don Giorgio riposa in mezzo alla sua gente in attesa della risurrezione dei giusti; è stato sepolto alla vigilia del giorno di San Giorgio. Il Signore lo riposi in pace e accolga in Paradiso la sua anima! 5 Qualcosa di Noi DALLA PARROCCHIA IL TESTAMENTO SPIRITUALE II giorno dopo le Esequie, tra le carte del defunto è stato rinvenuto uno scritto autografo, di cui pubblichiamo la trascrizione tipografica e la riproduzione dell'originale. Queste riflessioni desidero siano il mio testamento. Sono stato per tanti anni parroco di questa comunità di Palazzo del Pero. Ho assistito all'evolversi della situazione sociale ed economica di tutta la zona. Ho preso parte attiva alla gioia e ai dolori delle famiglie. Ho cercato di tener viva la parrocchia e con la collaborazione di un gruppo di persone ho aperto la Casa di Badia S. Veriano e nel tempo con altri sacerdoti l'ho potenziata. Questa realtà la raccomando ai sacerdoti interessati, ai Consigli parrocchiali e ad ogni persona che l'ha a cuore. Ho curato le strutture della Parrocchia, la Chiesa con le sue strutture e la Canonica, la popolazione giudicherà se nel dire questo c'è stato in me superbia o è la realtà. Colui che mi giudicherà con piena conoscenza è Dio che spero incontrare pieno di misericordia. Chiedo perdono a chi posso aver offeso, piccoli e grandi, nella mia lunga permanenza a Palazzo del Pero. Chiedo a tutti un benevolo ricordo e una preghiera quando vi sarà possibile. 17 settembre 1987 Checchi don Giorgio 6 Qualcosa di Noi DALLA PARROCCHIA 7 Qualcosa di Noi DALLA PARROCCHIA 8 IL TRIGESIMO DELLA MORTE Sabato 20 maggio, alle ore 16 nella Pieve di San Donnino sarà celebrata una solenne Eucaristia festiva per la sesta Domenica di Pasqua. Poiché in tale giorno ricorrerà il Trigesimo della morte di don Giorgio, la Santa Messa sarà offerta in suffragio della sua anima. RACCOLTA DI OFFERTE IN MEMORIA Per onorare la memoria di don Giorgio, sarà restaurata l'artistica vetrata raffigurante San Pietro apostolo e commissionata dal defunto per la chiesetta di San Pietro in Valle all'inizio degli anni '50 del secolo scorso. Tale cappella non è più officiata da tempo e sorge in una zona ormai deserta; ignoti l'hanno danneggiata con il lancio di sassi, ma l'attuale parroco l'ha tratta dallo stato di abbandono in cui versava e ha anche potuto recuperare gran parte dei pezzi mancanti, che erano sparsi sul terreno. Il restauro prevede il ripristino completo e la ripulitura della parte vitrea, il consolidamento delle legature a piombo, la realizzazione di un nuovo telaio metallico di supporto. La vetrata sarà poi collocata nella finestra dell'Oratorio posto sul retro dell'abside della Pieve di San Donnino, utilizzato come luogo della custodia eucaristica e della celebrazione della Santa Messa feriale. Così la rinnovata vetrata tornerà al godimento comune e arricchirà il patrimonio liturgico - artistico della chiesa parrocchiale. Durante la Messa esequiale sono stati raccolti per detto restauro 875 euro, ma le spese previste (che saranno al più presto quantificate dagli esperti) saranno sicuramente maggiori; chi intende contribuire può far pervenire in chiesa la propria offerta. Qualcosa di Noi DALLA PARROCCHIA 9 Questo è l’ ultimo articolo che don Giorgio, a fatica, un mese prima di morire, ha scritto per il suo giornale, voluto e sostenuto fino agli ultimi giorni della sua esistenza. Come ho visto Sanremo Penso che se non tutti, moltissimi, abbiano dato un’occhiata al televisore che trasmetteva le canzoni di Sanremo. Si sono viste ragazze semivestite che ridevano e sghignazzavano con uomini ben vestiti che affollavano lo schermo del televisore per poi riportare quanto si diceva nei giornali del giorno dopo. Erano giornalisti pieni di spirito; cosa si dicessero non si capiva tanto era il trambustio, le risate e i movimenti da una parte e dall’altra della sala. I vestiti delle ragazze erano di famosi stilisti e mettevano in bella mostra le gambe e il seno. Sanremo è anche questo e forse, Panariello è entrato in crisi anche per questo. I cantanti erano di varie razze: alcuni ansiosi di calpestare il palcoscenico, altri emozionati perle canzoni che dovevano uscire dalle loro ugole e far presa sugli ascoltatori,c’era chicon parole fuori luogo avrebbe desiderato vincere il festival; qualche giorno dopo la Venier, nella sua trasmissione ebbe a dire “no,no le parolacce non si dicono….” Qualcuno obiettera’ non essere così pessimista o prete in quiescenza. Abbiamo visto e sentito anche cantanti che facevano il loro mestiere convinti di far vedere e più ancora sentire la bellezza della loro voce, della loro musica e il significato delle parole. Pensate per un attimo ai Nomadi, al cantautore di Napoli accompagnato da un gruppo di giovani che suonavano strumenti che sembravano barattoli di conserva. A chi gli domandava se fossero quelli i suoi orchestrali rispondeva che erano giovani dei quartieri spagnoli a cui voleva dare un’opportunita’ perche’ non finissero per strada come tanti altri giovani. A Napoli son capaci di tutto nel bene e nel male. Un altro cantante ha detto che intorno a lui si era formato un gruppo di amici per aiutare un amico comune colpito da una malattia incurabile e si avvicendavano per passare con lui i lunghi giorni e le notti e alleviare cosi le sue preoccupazioni e tensioni. Un altro ancora ci ha fatto sapere che faceva parte di un’associazione che in Etiopia aiutava bambini senza famiglia lui ne aveva adottata una piccola ed era felice di poter contribuire con il suo messaggio, all’aiuto di quelle creature nere nella pelle e sorridenti nel cuore. Questa notizia mi ha riportato indietro nel tempo, a diversi anni fa, quando a Palazzo c’era la coopera tiva gestita da Donatino Porcellotti . La sera radunava un gruppo di persone, massimamente giovani e con una bottiglia di vino passavano la serata cantando: “ Faccetta nera bella abissina/ aspetta e spera che già l’ora si avvicina/ noi verremo vicino a te/ ti porteremo un altro regno e un’ altro Re.” Due passioni diverse: oggi c’e’ quello che porta a casa propria una creatura etiope e gli altri del tempo che fu che, con una canzone abbastanza orecchiabile credevano di risolvere i problemi di quella nazione e ottenere così il nome d’Imperatore. Anche il vincitore, Povia, aveva la sua storia da raccontare: collaborando con l’UNICEF, in occasione del suo precedente disco di successo “I bambini fanno oh..oh oh.!!!!”, ha contribuito alla realizzazione ,in Africa, di un ambiente a misura d’uomo per poveri e bisognosi di cure contribuendo ad alleviare le tante malattie che lì imperversano. Concludo con questa riflessione: rallegriamoci con quelli che fanno del bene e che anche in un manifestazione come Sanremo riescono a farci riflettere sui bisogni del mondo e lasciamo a Dolce e Nera la favola della volpe e dell’uva. Don Giorgio Qualcosa di Noi DALLA PARROCCHIA 10 IL RICORDO DI UN INCONTRO SIGNIFICATIVO Ho conosciuto don Giorgio il 29 settembre di qualche anno fa, quando mi fu conferito il ministero dell’accolitato nella chiesa di San Donnino. Nelle nostre occasioni di incontro, che fortunatamente non si limitavano alla sola Messa domenicale, cercava sempre di trasmettermi la sua gioia di essere sacerdote per la gente. Un incontro però fu particolarmente diverso dagli altri. In occasione dell’avvicinarsi delle ultime feste del Natale, decisi di andare a visitarlo in casa sua. Salite le scale, lo trovai vicino alla stufa mentre leggeva il giornale, e mi disse. “A quest’ora un futuro diacono dovrebbe essere per le famiglie, ad annunciare il Vangelo, non in casa di un vecchio prete. Eh, poveri voi . . . !”. Cominciammo così a parlare del più e del meno, ed i racconti di don Giorgio spaziavano su più campi, dalle vicende della guerra, ai giovani dei nostri giorni ai quali rimproverava sempre il fatto di non essere presenti alla Messa domenicale. Di qualsiasi argomento si parlasse impiegava dolci parole, pacate, espressive, all’insegna di vera e concreta umiltà. Ad un certo punto mi disse: “ Non sai che fortuna hai ad aver scelto la via del Signore, ed ancora più fortuna per il fatto che la tua fede la puoi portare alla gente, alle comunità parrocchiali dove svolgi servizio. Non stare rinchiuso, vai in mezzo alla gente e parla del Signore, perché è il Signore che ti ha voluto su questa strada, ed è in mezzo alla gente il tuo posto!”. Compresi ancor più l’importanza della Parola di Dio: viva, capace di cambiare radicalmente il volto della gente, di portare i giovani in Chiesa, di ricondurre al gregge le pecorelle smarrite. All’udire questo fui travolto da una forza penetrante, una voglia di svolger bene il mio ministero, che sentivo veniva direttamente dal Signore: ebbi una grande risposta che ancora oggi guida i miei passi nella fede e nella preghiera. Un grazie a don Giorgio, e grazie al Signore che ha messo un vero e santo sacerdote sulla mia strada. Federico Daveri Qualcosa di Noi DALLA PARROCCHIA 11 CRONACA PARROCCHIALE 28 febbraio, martedì SOSTEGNO ALLE MISSIONI In questa data sono stati spediti direttamente al “Centro per il minore” della Missione francescana di Camiri (Bolivia) 1277 euro, raccolti per le adozioni a distanza a cura di pie persone della nostra Parrocchia. Tale somma contribuisce al mantenimento e all’educazione dei bambini in difficoltà ospiti di quella opera caritativa. La raccolta intanto continua. 2 marzo, giovedì MIGLIORIE Il ripostiglio di sacrestia (ex passaggio dalla chiesa alla casa canonica) è stato pavimentato con quadroni in graniglia recuperati dal vecchio pavimento della sala grande della canonica, a suo tempo smontato. Inoltre, il ripostiglio è stato imbiancato; con questi lavori, tale ambiente di servizio è stato finalmente completato e si presenta ora perfettamente funzionale. 5 marzo, prima Domenica di Quaresima PRESENTAZIONE DEI COMUNICANDI E CRESIMANDI Anche quest’anno nella prima Eucaristia festiva della Quaresima sono stati presentati alla comunità i bambini e i ragazzi che nella prossima Pasqua riceveranno la Prima Comunione o la Cresima. I genitori nei giorni seguenti si sono incontrati per pregare, riflettere e organizzare questi importanti avvenimenti che riguardano tutti i membri della nostra Comunità. 6 marzo, lunedì ESEQUIE Alla veneranda età di 97 anni il Signore ha chiamato a sé la nostra sorella Amelia Mariottini. Figlia di Egisto e Elide Casanova, era nata ad Arezzo il 29 gennaio 1909 ed era vedova di Gino Gregori. E’ morta alle ore 11 del 4 marzo presso l’Ospedale “San Donato” di Arezzo. Per i disagi dovuti all’età non poteva più frequentare la chiesa parrocchiale, ma si preparava alle grandi feste ricevendo la Santa Comunione nella sua abitazione. Mentre continuiamo ad implorare per la sua anima la pace eterna, rinnoviamo alla famiglia che l’ha amorevolmente e a lungo assistita le nostre condoglianze. 10 marzo, venerdì VIA CRUCIS Dal secondo venerdì di Quaresima, alle ore 15. 30 si è svolta nella chiesa parrocchiale la pia pratica della Via Crucis; di volta in volta sono stati utilizzati testi scritti dalla beata Teresa di Calcutta e da sant’Ambrogio di Milano. Il 24 marzo, Giornata di preghiera e digiuno per i missionari martiri, ad ogni stazione della Via Crucis sono stati ricordati i missionari uccisi nelle varie parti del mondo nell’anno 2005. Qualcosa di Noi DALLA PARROCCHIA 12 19 marzo, terza Domenica di Quaresima ROSARI PER LA TERRASANTA Nel corso della Messa festiva delle 11. 15 sono stati benedetti i rosari in legno di ulivo fabbricati dai cristiani di Betlemme e poi recati dal parroco ad ogni famiglia in occasione della tradizionale Benedizione in preparazione alla Pasqua. In questo modo abbiamo contribuito a dare lavoro ai cristiani di Terrasanta e a sostenere la loro permanenza nella terra di Gesù. Tramite la Curia vescovile, 350 euro (uno per ogni rosario) sono stati inviati direttamente ai cristiani di Betlemme. Molte parrocchie della nostra Diocesi hanno aderito a tale iniziativa, per un totale di 60. 000 inviati in Terrasanta prima di Pasqua. 20 marzo, lunedì SOLENNITA’ DI SAN GIUSEPPE Quella che una volta era festa anche civile, con annessa “Festa del papà” è ora solo una solennità liturgica, che non deve però passare inosservata. La memoria dello Sposo della beata Vergine Maria e Custode del Redentore è stata onorata con una Messa solenne alle ore 16, preceduta da un momento di catechesi sulla figura di San Giuseppe, così come delineata da Giovanni Paolo II nella sua lettera enciclica Redemptoris custos a lui dedicata. 25 marzo, sabato ESEQUIE Nel giorno della solennità della Annunciazione del Signore, abbiamo dato l’estremo saluto qui in terra alla nostra sorella Giuseppa Sandroni. In poco tempo un male incurabile l’ha condotta alla morte, avvenuta alle ore 3 del 24 marzo all’Ospedale di Arezzo, dove era stata di nuovo ricoverata. Aveva ricevuto la santa Comunione qualche giorno prima. Aveva 55 anni di età, essendo nata il 19 settembre 1950 ad Arezzo. La ricordiamo puntuale e solerte partecipare immancabilmente ogni Domenica alla Santa Messa delle ore 8. Alla mamma Carlina e alle sorelle tutte le nostre cristiane condoglianze. 7 aprile, venerdì EX VOTO Una pia persona ha voluto donare all’immagine della Madonna lignea detta “della Fornace”, venerata nella nostra chiesa parrocchiale, un oggetto in oro come scioglimento di un voto fatto in un momento di difficoltà. La Madonna continui a vegliare su chi si raccomanda con tanta fede alla sua materna protezione. 9 aprile, Domenica delle palme e della Passione del Signore MIGLIORIE In occasione della solenne Liturgia che apre la Settimana Santa è stato inaugurato il nuovo impianto di amplificazione della Pieve di san Donnino, in parte realizzato con materiale di recupero (ma in ottime condizioni) donato dalla Cattedrale di Arezzo. Un amplificatore è stato collocato anche all’eterno della facciata ed entrerà in funzione in circostanze straordinarie, come la celebrazione delle Esequie. Il nuovo impianto si è reso necessario sia per motivi funzionali (il precedente non era più in grado di funzionare correttamente) sia per motivi estetici. L’amplificatore e la base del radiomicrofono sono collocati in sacrestia entro un mobile in legno appositamente realizzato, sopra il quale ha trovato collocazione la statua processionale della Madonna del Rosario, finalmente di nuovo visibile a tutti, specie ai fedeli che nei giorni feriali per la celebrazione della Santa Messa si recano nell’Oratorio retrostante l’abside. Qualcosa di Noi DALLA PARROCCHIA 13 11 aprile, martedì santo CONFESSIONI Il Parroco è rimasto a disposizione quasi per l’intera giornata per la celebrazioni del sacramento della Penitenza in preparazione alla Pasqua. Diversi fedeli ne hanno approfittato. 12 aprile, mercoledì santo BENEDIZIONE SCUOLE E CONFESSIONI Il Parroco ha incontrato gli alunni, i maestri e il personale non docente della scuola materna ed elementare per la tradizione benedizione in preparazione alla Pasqua. I bambini e ragazzi avevano preparato alcuni piccoli doni augurali; in particolare, la pianta verde regalata dalla scuola materna è stata collocata all’altare della Reposizione (impropriamente chiamato “sepolcro”) la sera del giovedì santo. Al pomeriggio erano stati convocati con largo anticipo i ragazzi del catechismo per la Confessione; se ne sono presentati solo 5 . . . ! 13 aprile, giovedì santo CRESIMANDI A SAN LEO I quattro ragazzi che presto riceveranno il sacramento della Cresima, accompagnati da una delle mamme, si sono recati al Centro pastorale “Madonna del Conforto” di San Leo ad Arezzo per incontrarsi con i cresimandi delle altre parrocchie della Diocesi. Al temine della mattinata, sono stati raggiunti dal Vescovo che in Cattedrale aveva appena terminato la celebrazione della Messa crismale, nel corso della quale si benedicono i sacri oli usati per la celebrazione dei Sacramenti. Il Santo Crisma e gli Oli dei Catecumeni e degli Infermi sono stati accolti nella nostra Parrocchia durante la celebrazione vespertina della Messa. MESSA NELLA CENA DEL SIGNORE Durante la solenne Liturgia che apre il Triduo Pasquale, commemorando il triplice Testamento del Signore (l’istituzione dell’Eucaristia e del Sacerdozio ministeriale, il comandamento dell’amore fraterno) sono stati raccolti 203. 30 euro per l’iniziativa di carità quaresimale indicata dal Vescovo: la realizzazione ad Arezzo della Casa di accoglienza per donne in difficoltà, che sarà gestita dalla caritas diocesana. Tale struttura ospiterà le donne che per violenza domestica non possono continuare a vivere nella propria casa o che vogliono uscire dalla schiavitù della prostituzione. 14 aprile, venerdì santo PASQUA DI PASSIONE E MORTE Nel primo giorno del Triduo Pasquale, alle ore 15 si è svolta nella chiesa parrocchiale una solenne Via Crucis; le 14 stazioni sono state ripercorse pregando i testi scritti per la Via Crucis presieduta nella serata dal Papa al Colosseo. Alle ore 21 è stata celebrata la Passione del Signore con la liturgia del giorno; al momento della Adorazione della Croce è stata utilizzata una Croce dorata a oro foglia e recante la reliquia della Vera Croce e frammenti della pietra del Calvario e della Colonna della Flagellazione; tale Croce gloriosa è stata poi intronizzata sopra l’altare, dove rimarrà esposta per tutto il tempo pasquale, cioè fino alla solennità della Pentecoste. Pochi i fedeli presenti, segno che ancora molti preferiscono il folclore delle varie processioni del Gesù morto e delle cosiddette sacre rappresentazioni e non hanno ancora compreso il valore della Liturgia del Venerdì Santo. Qualcosa di Noi DALLA PARROCCHIA 14 15 aprile, sabato santo PASQUA DI SEPOLTURA Il sabato santo non è un semplice giorno di passaggio verso la Domenica di Pasqua, ma è il secondo giorno del Triduo Pasquale ed ha una sua liturgia nella quale la santa Chiesa commemora il riposo del Signore, cioè la sua Discesa agli inferi per liberare le anime dei giusti vissuti prima di Lui; è anche il giorno in cui Maria Santissima ha tenuto viva da sola la fede di tutta la Chiesa, attendendo con ferma speranza la Risurrezione del Signore. Alle ore 16 alcuni fedeli hanno risposto all’invito a partecipare all’Ufficio delle Letture, svoltosi nella chiesa parrocchiale davanti all’immagine della Discesa agli inferi del Signore vittorioso sulla morte. 16 aprile, Domenica PASQUA DI RISURREZIONE La celebrazione principale è stata la Veglia notturna, terminata alla mezzanotte fra il sabato e la Domenica. Durante il giorno, sono state celebrate due solenni Eucaristie festive: alle ore 9 nella chiesa di Sant’Agata alle Terrine e alle ore 16. 30 nella Pieve di San Donnino. Nei giorni del Triduo Pasquale, il parroco, nella sua qualità di Canonico della Cattedrale, ha dovuto organizzare e dirigere anche le solenni celebrazioni presiedute dal Vescovo la mattina e la sera del giovedì santo, la mattina e la sera del venerdì santo, la mattina del sabato santo, la notte e la mattina di Pasqua. Questo ha comportato, come a Natale, la soppressione il giorno di Pasqua di Risurrezione della Messa delle ore 11. 15. 20 aprile, giovedì dell’Ottava di Pasqua PREGHIERA PER LE VOCAZIONI SACERDOTALI Dal Lunedì dell’Angelo fino Sabato successivo, le Messe dell’Ottava di Pasqua sono state celebrate in forma festiva nella chiesa parrocchiale, meravigliosamente adornata di splendide composizioni floreali, per la cui realizzazione sentitamente ringraziamo tutti quelli che hanno contribuito economicamente e praticamente. Il giovedì dell’Ottava, la Santa Messa festiva è stata celebrata da don Fabrizio Vantini, vicerettore del Seminario vescovile di Arezzo e Direttore del Centro Diocesano Vocazioni; la celebrazione eucaristica è stata prolungata da una solenne adorazione eucaristica nella quale si è pregato particolarmente per il dono di vocazioni sacerdotali; questa intenzione di preghiera sarà continuata d’ora in poi ogni primo giovedì del mese. Qualcosa di Noi DALLA PARROCCHIA 15 PELLEGRINAGGIO IN TERRASANTA 13 – 20 luglio 2006 La Parrocchia di Palazzo – Terrine – Usciano – San Cassiano, organizza un pellegrinaggio in Terrasanta: è una grande esperienza spirituale, perché visitare i luoghi dove è vissuto Gesù permette di comprendere meglio il Vangelo. Nonostante la situazione sociale in Israele e nei Territori palestinesi risenta delle note difficoltà politiche ed economiche, non vi è alcun problema per la sicurezza dei pellegrini, la cui presenza è desiderata e ben accolta da tutti. I luoghi visitati dai pellegrini sono assolutamente sicuri. Il pellegrinaggio è anche un gesto di solidarietà nei confronti dei cristiani di Terrasanta, il cui lavoro è in gran parte legato al turismo religioso. IL PROGRAMMA prevede il viaggio aereo andata e ritorno da Roma Fiumicino (circa 3 ore e mezza di volo) e la visita di NAZARETH (grotta dell’Annunciazione, Basilica, chiesa della Santa Famiglia); MONTE TABOR (santuario della Trasfigurazione); CANA; MONTE CARMELO (santuario della beata Vergine Maria del Carmine); LAGO DI GENESARETH (Monte delle Beatitudini, chiesa del primato di San Pietro e della Moltiplicazione dei pani, Cafarnao: Casa di San Pietro e Sinagoga; traversata del lago in battello); FIUME GIORDANO e MAR MORTO, GERICO e QUMRAN; BETLEMME (Basilica della Natività, grotta di San Girolamo, Campo dei pastori); AIN KAREM (santuario della Visitazione); GERUSALEMME (Monte degli Ulivi, cappella del Pater Noster, cappella del Dominus Flevit, basilica dell’Agonia al Gethsemani, Tomba della Madonna, Via Crucis lungo la Via Dolorosa e visita al Calvario e al Santo Sepolcro, Cenacolo, chiesa della Dormizione di Maria, cappella di San Pietro in Gallicantu, chiesa di Sant’Anna, Piscina probativa, Muro del Pianto). NOTE ORGANIZZATIVE SONO DISPONIBILI 30 POSTI. Il pellegrinaggio è organizzato e gestito dall’ OPERA ROMANA PELLEGRINAGGI, ente collegato con la Santa Sede, i cui incaricati: aiuteranno i partecipanti a creare fra di loro un clima fraterno (il gruppo complessivo sarà di circa 50 persone); illustreranno il contesto storico, culturale e religioso dei luoghi visitati; favoriranno un’autentica esperienza di fede durante la visita ai Santuari, animeranno i vari momenti di preghiera. LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE per persona è di euro 870, comprensiva di: viaggio aereo Roma – Tel Aviv – Roma (volo speciale in classe turistica della compagnia Airone); tasse d’imbarco e sicurezza; trasporti in pullman in Terrasanta; visite ed escursioni come da programma; ingressi; pensione completa dalla cena del primo giorno alla prima colazione dell’ottavo giorno (bevande escluse); alberghi di categoria 3 stelle o Istituti religiosi (camere a due letti con servizi privati; per camera singola: supplemento di euro 210); mance; porta-documenti; assistenza religiosa e tecnica; assicurazioni. Alla quota di partecipazione SONO DA AGGIUNGERE: euro 25 per le spese organizzative ed euro 35 per i viaggi in pullman andata e ritorno da Palazzo del Pero a Roma Fiumicino. DOCUMENTI: è richiesto il passaporto in regola, valido per almeno 6 mesi dopo la data di inizio del viaggio. Per il rilascio e il rinnovo del passaporto rivolgersi alla Questura. LE ISCRIZIONI si ricevono presso RENATA ZAMPONI (telefono 0575 / 36. 91. 67) entro martedì 9 maggio; al momento dell’iscrizione è necessario compilare l’apposito modulo e versare un ACCONTO di euro 220 a persona. Il SALDO di euro 675 (comprensivo di euro 25 per le spese organizzative) va versato entro martedì 12 giugno. La somma di euro 35 per i viaggi da e per l’aeroporto di Roma va versata entro martedì 11 luglio. Qualcosa di Noi ATTUALITA’ 16 Venerdi 31 Aprile ore 21.30 assemblea ordinaria dei soci del Circolo Valcerfone Nell’ occasione la signora Ornella Milli Sandroni ha illustrato il bilancio che quest’ anno si è chiuso in perdita. Il presidente dell’ assemblea Fosco Omarini alla luce di questo risultato si è premurato di informare i presenti ( e noi lo faciamo per gli assenti) delle difficoltà attuali e future a cui andrà incontro il circolo. Si è però anche dimostrato fiducioso nella fattiva collaborazione di tutti per l’ organizzazione di manifestazioni che tengano vivo l’ interesse attorno a questa attività per il bene del paese. A tale scopo il Presidente del Centro Sociale Valcerfone, Simone Barbini, ci ha fatto pervenire il programma per l’anno 2006 da effettuare in collaborazione con la Circoscrizione VI di Palazzo del Pero, tenendo presente anche le esigenze delle frazioni minori come S. Maria alla Rassinata e Molin Nuovo. Le attività culturali e ricreative previste sono: Befana per i bambini in stretta collaborazione con la Circoscrizione (accoglienza, rinfresco). Mostra canina per i residenti nella Circoscrizione VI; con cena a fine serata. Giornata ecologica in collaborazione con AISA per il giorno 13/05/2006. Trekking da effettuare il giorno 28 maggio 2006 aperto a tutti, con la finalità di far conoscere ed apprezzare il territorio della Valcerfone. Due convegni sulla salute (colesterolo e uso corretto dei farmaci), sono previsti nel periodo giugno-settembre. Interverranno specialisti del settore allo scopo di sensibilizzare ed informare la popolazione. Gita sociale: è prevista per fine agosto con destinazione ancora da definire. Festa del Fungo 2° fine settimana di settembre, organizzata in collaborazione con Cacciatori e Gruppo Sportivo Palazzo del Pero. Festa della castagna a fine ottobre in collaborazione con il Gruppo Sportivo Palazzo del Pero. Sapori della Valcerfone: sono previste due manifestazioni nel periodo giugno-novembre finalizzate a far conoscere ed apprezzare i prodotti del nostro territorio come funghi, castagne, prodotti del bosco, ecc. Cena sociale prevista per il mese di novembre. Strenna natalizia per tutti i soci. Angela Parigi Qualcosa di Noi ATTUALITA’ 28 MAGGIO, TREKKING!... Itinerario, notizie storiche, curiosità Allora il respiro si allarga così da sentire pulsare la primavera (pensiamo alla La 22sima edizione del nostro Trekking ci vegetazione che già in maggio sarà vigorosa e vede impegnati, quest’anno, la domenica 28 agli animali e uccelli che già popoleranno il maggio, in un anello alle cui estremità si bosco), ma si allarga anche la dimensione trovano le due antiche Pievi, di San Donnino e temporale, quando passeremo davanti alle di San Cassiano, lungo un itinerario storico e antiche pietre di chiese o ruderi di edifici che paesaggistico molto interessante. parlano di storia. Quasi tutto il percorso si snoda sull’altura boscosa situata tra le due vallatine del S. Se dopo aver toccato I Ferri, passiamo Chimento e del Cerfone, sul cui crinale davanti alla località Il Mulino, verrà domina San Cassiano. Da qui si gode un sicuramente da pensare a quante persone magnifico panorama sulla Valdichiana e sulla avranno lavorato per la produzione della Valtiberina; e poi scendendo da Parnacciano farina da cui viene il pane, il prodotto primo si ammira dall’alto un bellissimo scorcio sulla del nostro sostentamento, e a quanti chicchi di conca di Palazzo del Pero. grano sono passati sotto a quelle macine, Siamo abituati a sentire nell’uso quotidiano i nomi delle nostre località, o magari a passarvi e magari a quello che poteva essere un mulino velocemente con la macchina senza dare loro molto peso; lo scopo di ogni “camminata” è invece quello di conquistare con fatica ogni luogo toccato dal percorso, passarvi lentamente a piedi, sostarvi alcuni minuti e assaporare tutto ciò che cade sotto i nostri sensi… prima delle moderne tecnologie: le grosse macine di pietra mosse dall’acqua incanalata del San Chimento, le incastellature e gli utensili in legno massiccio e lucido dall’uso manuale. Mulini simili – quello di Rosadi e quello 17 Qualcosa di Noi ATTUALITA’ di Lepri – nella nostra vallata resistono ancora nell’epoca dell’automazione. Saliamo per la ripida di Palazzone mentre il panorama si allarga repentino e i rumori del traffico stradale si perdono in lontananza. Sulla cima pochissime case raggruppate e in posizione dominante: da qui vediamo ormai di fronte e molto prossimo il crinale di San Cassiano. Poco sotto Palazzone, verso SudEst, si trova una sorgente rinomata per la bontà delle sue acque. Scendendo leggermente e risalendo verso il crinale di San Cassiano, la prossima località è La Villa di Galloro, un edificio in pietra in ottimo stato, situato ai piedi di un “promontorio” alberato sulla cui sommità restano solo pochi brandelli di case dirute. Qui, a quota 725 s.l.m., si trovava il Castello di Galloro, che nel medioevo doveva avere una certa importanza, se pensiamo che alcuni personaggi del castello risultano impegnati nella politica aretina; e qui, Giorgio Vasari, nel 1527, ancora quindicenne dipinse un San Rocco “nella Maestà”, cioè nell’oratorio del castello. Sembra che il cognome Gallorini sia originato dal nome di questo castello e coloro che lo hanno abitato (quelli di Galloro o Gallorini) e infatti sono molti i Gallorini che abitano tutta la zona. Voci di popolo annunciano uno splendido agriturismo nel sito di Galloro in prossima realizzazione da parte di una società americana Proseguendo il percorso giungiamo a un bivio con la strada principale che da Palazzo del Pero e la via della Rassinata porta a San Cassiano. Tutta l’area del bivio si chiama Fonte Romana. Il crinale che da qui corre fino a San Cassiano si trovava, secondo il Prof. Fatucchi, in posizione strategica nel contrafforte meridionale del monte di Marzana tra la Valdichiana e la Valtiberina, atto a proteggere lo schieramento bizantino nel lungo attrito con i Longobardi. 18 Ciò è dimostrato proprio dall’introduzione da parte dei Bizantini del culto a San Cassiano, un santo ad essi molto caro. Tornando al toponimo Fonte Romana, ancora oggi persiste una sorgente naturale di limpide acque, a un centinaio di metri dal suddetto bivio lungo la strada che torna a Palazzo del Pero. E la fonte doveva avere molta importanza in antico, se una sorta di indovinello resta ancora in bocca agli anziani del luogo: Fonte Romana, Fonte Romanella, c’è una vacca con ‘na vitella… Chi l’avrà? Pietro matto da Galloro la troverà! I nostri piedi impolverati ci introducono ormai nell’abitato rurale di San Cassiano dove sorgeva l’antica Pieve che aveva giurisdizione su un vasto territorio sottostante, comprensivo di molte chiese suffraganee. Come sappiamo, da tutto questo territorio, soltanto alla Pieve, la chiesa-madre, in antico, si poteva venire per ricevere il battesimo, e ciò valeva anche per la Pieve di San Donnino per tutto il suo territorio più in basso. Dopo aver fatto colazione a San Cassiamo ed avervi goduto della visione panoramica ad ampio respiro, la strada del ritorno ci porta a Parnacciano, situato in bella vista sulla piana di Palazzo del Pero. Probabile insediamento romano e sicuramente altomedievale, ha una chiesetta dedicata a San Michele Arcangelo con una pregiata campana del 1431 di Girolamo da Cortona, secondo il Salmi della stessa famiglia di fonditori che ha prodotto una campana della Pieve di San Donnino. Si scende ancora, si tocca l’abitato Dal Fagioli, poi il bivio di Campi, ed infine il pranzo al Centro Sociale del Palazzo riempie il nostro stomaco affamato!... Giovanni Nocentini Qualcosa di Noi ATTUALITA’ Pluriclasse è bello! (almeno qui a Palazzo del Pero) Mercoledì 16 Marzo alle ore 17 si è svolta una riunione tra i rappresentanti dei genitori con gli insegnanti delle cinque classi della scuola primaria (cioè elementare) di Palazzo del Pero per discutere del seguente ordine del giorno: 1) valutazione dell’andamento generale delle classi, 2) varie ed eventuali. Riguardo al primo punto le insegnanti si sono dette molto soddisfatte dei risultati raggiunti da tutte le classi, le quali hanno brillantemente raggiunto gli obiettivi prefissati all’inizio dell’anno scolastico. Tutto ciò è stato possibile oltre che all’ottima preparazione delle insegnanti e all’impegno dei nostri ragazzi, anche e soprattutto dal fatto che, al contrario delle classi delle scuole di Arezzo sempre sovraffollate (in qualche classe si arriva persino a trenta ragazzi!!), a Palazzo del Pero le lezioni sono portate avanti in un clima di serenità che permette di raggiungere ottimi risultati nei termini stabiliti. La riunione è poi proseguita con l’annuncio degli insegnanti che dal prossimo anno il Direttore scolastico Mancini (al quale fin da ora va tutto il nostro ringraziamento) ha concesso un insegnante a tempo pieno in più e che si aggiungerà ai tre che ogni giorno sono sempre presenti nelle tre pluriclassi. 19 Qualcosa di Noi 20 Naturalmente questa notizia è stata accolta da noi rappresentanti con manifestazioni di gioia e felicità, in quanto con quattro insegnanti a tempo pieno, si garantirà ancor più di ora un insegnamento di altissima qualità, in quanto in media ogni insegnante seguirà solo otto alunni!!. A onor di cronaca va anche detto che tutta la nostra felicità è stata in parte stemperata con la puntualizzazione che tutto questo sarà garantito fino a quando la nostra scuola potrà contare su di un numero sufficiente di alunni. A tal proposito noi rappresentanti dei genitori abbiamo proposto alle insegnanti di adottare ogni strumento possibile (informazioni su quotidiani, manifesti, ecc.), tali da far conoscere la nostra piccola ma felice realtà ai genitori dei ragazzi di Arezzo, i quali magari stanchi di vedere i loro figli compressi in aule sovraffollate, potrebbero decidere di mandarli a scuola qui a Palazzo del Pero. Ma siccome è evidente che la migliore forma di pubblicità è il passaparola, credo che tutti noi genitori e tutti i palazzini che hanno a cuore le sorti della nostra scuola, debbano impegnarsi a far conoscere a chiunque che qui a Palazzo del Pero le nostre pluriclassi assicurano a chi le frequenta un’ottima preparazione scolastica. Insomma pluriclasse è bello………ma soprattutto qui a Palazzo del Pero! Marco Rosadi Qualcosa di Noi ATTUALITA’ 21 Droghe leggere ?..............sanzioni pesanti ! Sempre più spesso,attraverso gli organi di stampa,apprendiamo degli interventi che le forze dell’ ordine effettuano nel nostro territorio. A seguito di ciò la magistratura applica dei provvedimenti che variano a seconda del tipo di reato commesso. Per maggiori chiarimenti ci siamo informati presso il nostro Maresciallo Gianluca Zaffarani che molto gentilmente si è reso disponibile per illustrarci le nuove norme, sugli stupefacenti, entrate recentemente in vigore. Maresciallo, quando sono entrate in vigore le nuove norme? Dal 28 febbraio 2006 e' in vigore la nuova legge sugli stupefacenti. Che cosa prevede? La legge in questione, la 49/2006, oltre ad inasprire le sanzioni per chi spaccia, traffica, produce etc. sostanze stupefacenti, ha introdotto nuove sanzioni per chi viene trovato in possesso di sostanze stupefacenti per uso personale. Quindi ci sono sanzioni anche per chi consuma sostanze stupefacenti? Chiunque venga trovato in possesso di sostanza stupefacente per uso personale e abbia l'immeditata e diretta disponibilità' di un veicolo a motore, incorre della sanzione dell'immediato ritiro della patente di guida per il periodo di 1 mese. Vale anche per chi guida una moto o motorino? Tale sanzione e',applicata per chi ha la disponibilità' di un veicolo a motore, mentre per chi abbia la disponibilità' di un ciclomotore gli organi accertatori procedono al ritiro del certificato di idoneità' tecnica, sottoponendo il veicolo a fermo amministrativo, sempre per un periodo di 1 mese. Altre novità? Tra le altre novità' introdotte, vi sono altre sanzioni amministrative, le quali possono avere la durata da 1 mese ad 1 anno, e sono:• sospensione della patente di guida;• sospensione della licenza di porto d'armi o divieto di conseguirla;• sospensione del passaporto e di ogni altro documento equipollente o divieto di conseguirlo. Tutto questo per i cittadini italiani. Per gli stranieri? Sospensione del permesso di soggiorno o divieto di conseguirlo, per i cittadini extracomunitari. (Flavio) Qualcosa di Noi ATTUALITA’ 22 OFFERTE PER IL GIORNALINO Con piacere possiamo ancora aggiornare la somma raccolta come contributo al nostro giornale. La cifra ,ad oggi 29.marzo, ammonta a 995 euro. Il contributo ci gratifica ed allo stesso tempo ci impegna affinchè la nostra pubblicazione risponda sempre meglio alle attese dei lettori. In data 22.04.06 la cifra sopra indicata può essere ancora modificata ed ora ammonta a € 1045. La Redazione In data 27.12.2005 in Montevarchi e' nata Chiara Veronica Zaffarani, secondo genita del maresciallo Zaffarani Gianluca, comandante della stazione carabinieri di Palazzo del Pero. La bambina e' nata di kg 3,250, e verrà' battezzata in data 04.06.2006 presso la chiesa di San Donnino a Maiano a Palazzo del Pero. A tutta la famiglia i più affettuosi auguri della redazione di Qualcosa di noi ATTUALITA’ Qualcosa di Noi 23 Elezioni 2006. Raffronto (ardito)con il 2004 115 5 12 132 16.8 14 0 9 23 2.9 7 2 4 13 1.6 72 105 44 9 6 12 14 13 8 95 124 64 12.1 15.7 8.1 centro destra 38.3% 5 2 3 10 1.3 7 1 1 9 1.1 84 671 296 85 78 29 86 113 40 Tot 862 365 % 83.1 42.3 centro sinistra 58.7% 23 2 4 29 3.4 15 0 10 25 2.9 10 1 3 14 1.6 71 112 55 11 7 8 16 16 8 98 135 71 11.4 15.7 8.2 centro destra 38.4% 7 1 2 10 1.2 9 6 1 16 1.9 Circoscriz. 2004 Senato 2006 Camera 2006 9 0 4 13 1.5 50 4 60 7.0 Lega +altri 70 13 12 95 12.1 Fiamma A.N. 22 0 5 27 3.4 Centro altri 84 619 134 85 66 11 86 103 18 Tot 788 163 % 82.1 20.7 centro sinistra 57.5% Democdi Rosa Pugno 82 117 * * * 10 9 * * * 14 19 * * * 106 145 * * * 12.8 17.5 centro destra 30.3% n°5 consiglieri F.I. Margherita * * * * Verdi * * * * Com. Ital. 126 9 8 143 17.2 D.S. 61 8 7 76 9.2 Votanti 84 664 201 33 12 85 66 14 3 0 86 100 37 1 5 Tot 830 252 37 17 % 76.9 30.4 4.5 2.0 centro sinistra 63.3% n°11 consiglieri SEZIONE. R.C. nel Nel numero precedente di Qualcosa di noi ho dato conto dell’avvenuto scioglimento del Consiglio di Circoscrizione e pubblicato una tabellina con i risultati elettorali riguardanti, appunto, la Circoscrizione. In questo numero vorrei mettere a confronto quei risultati con quelli delle recenti elezioni del 9-10 aprile per la Camera ed il Senato della nostra Repubblica. La cosa non è facile per la disomogeneità dei dati, però voglio ugualmente provarci pubblicando una nuova tabella di raffronto che tutti possono consultare. La prima cosa che salta all’ occhio è il maggior numero di persone che sono andate a votare dal 76.9% al 82.1-83.1% in linea con i dati nazionali. Le coalizioni, senza subire grossi scossoni, registrano però delle modificazioni: il centro-sinistra scende dal 63.3% al 57.5%al senato e al 58.7% alla camera mentre il centro-destra sale dal 30.3 al 38.3 e 38.4%. Per quanto riguarda i singoli partiti si nota un vistoso calo dei D.S. non compensato dai voti andati alla Rosa nel Pugno ed un sostanziale aumento di R.C. mentre nel centro-destra si registrano dei leggeri regressi di F.I. e A.N. largamente compensati dai nuovi entrati Democratici di Centro( Casini per intenderci). La Margherita ha sostanzialmente confermato i voti in valore assoluto ed in percentuale. E’ chiaro che le tabelle ed il commento non hanno nulla di scientifico e potrebbero contenere qualche errore, sono quindi da tenere in considerazione solo per pura curiosità . Flavio RUBRICA Qualcosa di Noi 24 Ecco a voi una bella serie di parole del dialetto aretino, che in città si sono perse da molto tempo, ma che in campagna in particolar modo a Palazzo del Pero si sono protratte fino ai giorni nostri. In un certo senso è bello non perderle. Con questa rubrica vorremo fare un piccolo vocabolario palazzino. Gumea , ha due significati : il primo per indicare la punta dell’ aratro di legno, la seconda per indicare una quantità notevole, ad esempio di cibo posto sul piatto. “ Non lo finisco, me n’ha deto ‘na gumea” Gotto, una specie di unità di misura più o meno corrispondente ad un buon bicchiere. “.. dammene un gotto che s’ arbeve...” il gotto è quasi sempre riferito al vino. I Ideoso pieno di idee, in senso ironico, ma anche un pò fissato. Ie, ma anche “sie”, per “si” affermativo , ma un po ironico. “sie ora vengo” “ie ce vengo, ce vengo...” ora arrivo. Imbarbagliare soprattutto “imbarbagliare gli occhi” avere la vista confusa, disturbata dalla luce, luce intensa alla quale è difficile abituarsi. “smetti che me imbarbagli l’ occhi cun cotesto lume” Imbavare maltrattare, “ cio preso na discussione, ma m’ha imbavato” abbiamo discusso, ma mi ha maltrattato. Imbizzirsi irritazione momentanea sopra tutto dei bambini, ma non solo. “ c’è rimasto male e s’ è imbizzito”. Imbracare in questo caso riferito all’ azione delle mamme e delle balie che passavano tra le gambe del bambino un panno bianco assorbente ( la “pezza”) Imbriacarsi per ubriacarsi con l’ alcol , ma anche in senso figurato con le chiacchiere, “ m’ ha imbriacato cun na barca de discorsi” Imbuzzirsi cambiare umore all’ improvviso e mettere il broncio, diventare serio e taciturno. Immaria è la preghiere dell’ Ave Maria, ma anche il l’ ora della sera annunciata dalle campane. “ senti? Sona. E’ l’ immaria” ATTUALITA’ Qualcosa di Noi 25 G.S. Palazzo del Pero Squadre PT G V N P F S F S F S VICIOMAGGIO 53 25 16 5 4 17 12 26 12 43 24 G.S. PALAZZO del PERO 52 25 15 7 3 27 11 22 20 49 31 AS RASSINA 48 24 13 9 2 26 10 22 12 48 22 CHITIGNANO 47 24 14 5 5 26 11 21 13 47 24 PATRIGNONE 43 24 13 4 7 24 17 19 12 43 29 S. MARCO 41 25 12 5 8 16 12 17 16 33 28 MONTERCHIESE 38 24 10 8 6 12 7 14 16 26 23 CHIUSI VERNA 38 24 10 8 6 19 19 18 16 37 35 AREZZO NORD 34 24 10 4 10 16 17 17 13 33 30 POGGIOLA 23 24 6 5 13 10 12 16 22 26 34 FALCIANO 21 24 6 3 15 21 26 18 29 39 55 PONTE AR. 20 24 5 5 14 10 16 14 25 24 41 S.DOMENICO 18 25 4 6 15 17 34 11 17 28 51 SALUTIO 18 24 3 9 12 13 19 9 17 22 36 9 24 2 3 19 15 31 10 29 25 60 JUNIOR CAMP Due sono le circostanze che caratterizzano l’ attuale particolare momento del G.S. Palazzo del Pero: la felice classifica che ora ci vede in seconda posizione, ma che per alcuni periodi ci ha visto in testa e la situazione del nostro impianto sportivo nel quale si sta per inaugurare in nuovo campo. La seconda posizione ci gratifica, ma a tre giornate dalla fine possiamo ancora farcela a classificarci al primo posto e finalmente coronare il sogno del ritorno, dopo tanti anni, in seconda categoria. Seconda categoria che per storia, tradizione è meriti sportivi è la giusta collocazione per il nostro G.S. e per il paese che rappresentiamo. Se proprio non riusciremo nelle tre gare che rimangono, a superare il Viciomaggio, ci sono ancora i Play-off da sfruttare, ma come al solito queste partite di fine stagione rappresentano sempre un’ incognita e per questo facciamo un appello alla gente di Palazzo affinchè ci dia una mano con un sostegno caloroso almeno ora che la bella stagione invita ad uscire . Sarà anche l’ occasione per osservare che i lavori per la realizzazione del secondo campo stanno volgendo al termine, presto sarà pronto e verrà messo a disposizione dei giovani e meno giovani del paese, ma anche di tutta la Circoscrizione, che vorranno disputare qualche partitella al sabato o alla domenica come avveniva alcuni anni fa. I dirigenti del G.S. Palazzo del Pero Qualcosa di Noi POESIA La Pieve di San Donnino a Maiano Dal primo all’ultimo viaggio Dopo poco che sei nato è qui che vieni portato, il primo viaggio da piccino è qui che vieni battezzato come Gesù Bambino Ti fai grande e sai camminare, qui ci vieni da solo, non ti ci fai portare, ci vieni perchè credi in Dio, è così che ho fatto anch’io. La realtà è proprio questa, ci vieni la domenica e i giorni di festa, dopo la Messa e il Vangelo, ti senti meglio, sei molto più leggero. Io credo di poter dire Che in un posto più bello non ti potevano costruire, dico questo e sono sincero da lassù vedi tutto Palazzo del Pero. Casa grande senza padroni, ci vanno tutti, cattivi e buoni, chi ci viene per pregare, chi ha peccati da farsi perdonare; in questa casa, un giorno assai lontano, arrivò un parroco a noi tanto caro, Lui veniva da Loro, chiamò tutti i giovani e formò un coro. Tutti insieme, vicino all’altare, ci insegnò a cantare. Una parte importante era la mia, facevo il solista dell’Ave Maria. Sembrerà strano, ma è vero, da qui si vede il cimitero, e l’ultimo viaggio che farai è qui che vieni portato e non tornerai. Febbraio 2006 Silvano Favilli 26 Qualcosa di Noi 27 DALLA PARROCCHIA Guardiamoci in faccia Qualcosa di noi Bimestrale dei giovani della Parrocchia di S.Donnino a Palazzo del Pero Numero 54 maggio-giugno 2006 LA MORTE DI DON GIORGIO CHECCHI Don Gianni pag 2 Indirizzo E.mail : [email protected] DIRETTORE RESPONSABILE Vittorio Gepponi IL RICORDO DI UN INCONTRO SIGNIFICATIVO Federico Daveri pag 7 COME HO VISTO SANREMO Don Giorgio REDAZIONE: Nicola Angeli, Roberta Busatti, † Giorgio Checchi, Flavio Angeli, Catia Sandroni, Cinzia Ercolani, Marco Pellitteri, Angela Parigi, Lorenza Parigi, Leonardo Biserni, Lucia Sandroni,Gianni Zanchi CRONACA PARROCCHIALE Don Gianni COLLABORATORI: Sergio Placidi 28 MAGGIO TREKKING Giovanni Nocentini PLURICLASSE E’ BELLO Marco Rosadi DROGHE LEGGERE?... Flavio Angeli pag.9 pag 11 ATTUALITA’ ASSEMBLEA SOCI DEL CIRCOLO Angela Parigi pag 16 pag17 pag19 pag21 ELEZIONI 2006 Flavio Angeli pag.23 G.S. PALAZZO DEL PERO pag 25 RUBRICHE L’HA DITTO ‘L MI NONNO pag. 24 POESIA pag 26 Qualcosa di Noi 28 Qualcosa di Noi 29