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Sat 1 Mod Grosseto 03_03_2016

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Sat 1 Mod Grosseto 03_03_2016
Con il patrocinio del Centro
Alcologico Territoriale di Grosseto
PRESENTA
E allora come
PROPEDEUTICO alla
Scuola Alcologica Territoriale di 1° Modulo
Grosseto 3 marzo
2016 alle 20.30
c/o parrocchia
Santo Cottolengo
via scansanese
Azelio Gani
Club “La Rinascita”
Servitore – Insegnante
Club “la scelta”
Scuola Alcologica Territoriale di 1° Modulo
cos’è? a cosa serve?
 è una scuola perche vi si insegna qualcosa;
 è alcologica perché si parla di alcol e cose
collegate all’alcol;
 è territoriale perché non si svolge all’interno di
un edificio all’ingresso del quale non c’è scritto
“scuola”, ma si tiene in luoghi diversi;
 è detta di 1° modulo per distinguerla dalle altre
(2° e 3° modulo);
 serve a formare ed accompagnare il percorso
delle famiglie nei CAT e la maturazione culturale
della comunità locale nei confronti del bere.
 questa è rivolta a tutte le famiglie che entrano in un
CAT, e hanno deciso di iniziare un nuovo cammino,
magari un pò inconsueto, ed hanno bisogno di capirci
qualcosa;
 la Scuola Alcologica Territoriale offre informazioni
sull’alcol, sugli effetti dello stesso, sulla vita fisica e
psichica dell’uomo, spiega gli scopi del lavoro dei club,
parla dei compiti e dei ruoli di ogni membro del club;
 chiarisce qual è il ruolo del Servitore Insegnante,
l’importanza del lavoro nella prevenzione primaria,
secondaria e terziaria sia per i membri di club sia per le
famiglie della comunità locale;
 se bene organizzata e ben condotta la SAT porta ad
una atmosfera emozionale positiva che viene poi
riportata all’interno del club.
Che cosa non è?
Non è un corso di
formazione professionale
Non è un corso sui vari
modi di vedere i problemi
alcolcorrelati
Non è una riunione di club
Non è un luogo di
esibizione di cultura
- un pò di numeri Vediamo quanti membri di club hanno
frequentato la SAT di 1° modulo in TOSCANA.
Nel 2014 il 61%
Nel 2013 il 52%
Nell’ACAT Grosseto Nord, nel 2015
il 70% ha frequentato la Scuola
Alcologica Territoriale di 1° modulo
Quali sono le difficoltà?
Tra tutte le difficoltà, potremo
individuarle almeno due
 Convincere le famiglie a frequentare la
scuola alcologica territoriale;
 Riuscire a trattenere tutti per tutti gli
incontri previsti.
Per la prima è necessario che il servitore
insegnante che accoglie la famiglia al club, al
primo colloquio con cortese fermezza
comunichi che insieme alle altre regole ognuno
deve frequentare la Scuola Alcologica
Territoriale di 1°Modulo senza se e senza ma.
È importante che tutti i Servitori Insegnanti
siano convinti che organizzare le scuole
alcologiche non è un “optional”, ma un preciso
dovere dato che il nostro ruolo è al servizio
delle famiglie e non possiamo far mancare alle
stesse qualcosa di tanto importante.
Di solito è impossibile motivare qualcuno a fare
qualcosa se noi pensiamo che questa sia solo
una perdita di tempo anzi una scocciatura.
Questo porterebbe ad aprire un capitolo sulla
nostra formazione ed aggiornamento, forse
molti problemi che stiamo incontrando hanno a
che fare con tutto ciò, sarebbe molto utile fare
alcune riflessioni.
Per la seconda il conduttore della SAT deve
essere bravo a istaurare da subito un rapporto
di amicizia con le famiglie con particolare
attenzione a quelle provenienti da altri club.
Il Servitore Insegnante deve essere uno solo e
deve essere il solito per tutto il ciclo di incontri.
Tener presente che introduce le famiglia ad una
nuova realtà, che viene subito dopo aver iniziato
a frequentare il CAT
Anche se il S. I. è conosciuto per prima cosa
deve presentarsi e invitare gli altri a fare
altrettanto senza per questo essere invasivo,
senza dare l’idea che si tratti di un interrogatorio.
Ricordiamoci che le famiglie con PAC sono
spesso venute in contatto con i servizi nella
ricerca di soluzioni ai loro disagi, che talvolta
sono in rapporto con tribunali, con problemi di
affidamento, con medici per complicanze
all’uso di sostanze, o altro ancora: può
diventare intollerabile ogni volta essere
costretti a dover cercare di trovare un rapporto
positivo con una persona diversa.
Non dovremo mia chiedere ad altri di subire più
di quanto potremo sopportare noi stessi.
Perciò rispettare i tempi di ognuno è un modo
per mettere a proprio agio chi comunque sta
tentando di cambiare il proprio stile di vita.
La SAT di 1° modulo tratta
i seguenti argomenti.
La Salute
L’alcol e i suoi effetti
I Problemi Alcolcorrelati
La Famiglia
Il Club Alcologico
Territoriale
La Rete Territoriale
Il Servitore Insegnante
Le Ricadute
Le Associazioni dei CAT
La multidimensionalità
della Sofferenza Vita
L’etica e la Spiritualità
Antropologica
È sicuramente
importante che dopo
la presentazione del
programma stabilire
con gli intervenuti
come distribuire gli
argomenti che
possono essere
suddivisi in 7 - 8 - 9
incontri, per un patto
che impegni tutti.
È altresì importante
rimarcare come gli
argomenti sono
collegati tra loro.
Il conduttore deve impegnarsi da subito
perche tutti abbiano ben chiaro dove si
trovano, capire cosa stiamo facendo e qual è
l’importanza della SAT, quali sono gli obiettivi
a medio termine, ossia quelli da raggiungere
immediatamente durante ed alla fine degli
incontri
Se siamo veramente interessati affinché tutti
gli intervenuti siano stimolati a proseguire
negli incontri successivi, dobbiamo sforzarci a
farli sentire da subito parte attiva, chiedendo
a tutti di fare qualcosa che serva a portare a
buon fine la SAT.
Potrebbe essere utile chiedere a turno di
essere aiutato a leggere le diapositive,
magari di fare loro stessi un primo
commento, questo può servire a patto che
tutti vengano coinvolti anche chi ha
difficoltà nel leggere o a spiegarsi facendo
attenzione ad apprezzare lo sforzo.
Se alla fine le famiglie avranno acquisito una
immagine positiva di se e del percorso che
stanno facendo, forse saranno invogliate a
partecipare alla vita ed alle altre iniziative
del club e dell’associazione, magari
arrivando a proporle loro stesse.
- È importante che le famiglie siano messe a loro
agio, non arrendersi continuare a spiegare qual è
utilità della SAT, potremo definirla come un “manuale
d’istruzioni” per iniziare un felice nuovo stile di vita;
- Ricordiamoci che la formazione e l’aggiornamento
sono compito dei S. – I. ma è certamente opportuno
che nell’organizzazione siano coinvolte le famiglie
dei club, attraverso il Centro Alcologico Territoriale;
- Rammentare che per molti degli intervenuti è
difficile mantenere alta l’attenzione a lungo, pertanto
è utile limitare l’uso delle slide 20 - 25 per ogni
incontro, per lasciare spazio a commenti e richieste
di chiarimento, che vanno senz’altro stimolati
entrambi.
È importante tener presente che nessuno è
completamente digiuno degli argomenti che
andremo a trattare, perciò si tratta di approfondire il
loro sapere e cercare di correggere laddove il
comune pensare è diverso dalla realtà, anzi spesso
è completamente opposto dato i luoghi comuni nei
confronti delle bevande alcoliche.
Cercare sempre di usare un linguaggio comprensivo
a tutti, evitando dove possibile vocaboli di uso non
comune e se necessario chiedere se ci siamo
spiegati e mai se hanno capito, essere alla mano,
mettere le famiglie a suo agio evitando
atteggiamenti di superiorità senza per questo
apparire impreparato e pressappochista.
Altra cosa che può essere da stimolo
potrebbe essere chiedere a turno di fare un
riassunto degli argomenti trattati che
saranno letti all’inizio dell’incontro
successivo, facendo attenzione a non dare
giudizi negativi anche laddove dovessero
risultare non in linea con quello che è stato
detto, commentando la parte positiva, per il
resto ci sarà senz’altro occasione per
ritornare sul tema trattato, magari facendo il
collegamento con gli argomenti successivi,
visto che comunque dobbiamo unirli tra loro,
magari la stessa sera.
Per concludere è importante
fare attenzione che:
si crei da subito un clima empatico che
stimoli la circolarietà delle informazioni;
dichiarare da subito il proprio ruolo nel club
e nell’associazione, se si ritiene utile darci
del tu, è necessario chiederlo prima;
tutti i partecipanti si devono sentire accolti
e gratificati per i loro sforzi nel tentativo di
collaborazione;
Avremo fatto un buon lavoro se oltre che ad
aggiornare saremo stati bravi a stimolare le
famiglie a proseguire nella loro formazione e
a partecipare alle iniziative dell’ACAT;
Alla fine della SAT in occasione della consegna degli attestati è utile che il club organizzi
un piccolo rinfresco a cui chiedere di partecipare ad alcuni membri degli altri club e ai
rappresentanti dell’associazione questo serve
a far toccare con mano che non siamo soli;
Ogni volta che arriviamo alla fine della SAT
avremo noi stessi un pò più di
consapevolezza del nostro cambiamento.
Grazie a
tutti voi
Della
pazienza
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