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Ed è subito poesia
Insegnanti Francesca Barbaro Domenica Accardi Alunni Benedetto Samuele Boufakri Yassine Cammera Alessandro Cilione Margherita El Kamel Hana Foti Alberto Foti Annalisa Foti Leonardo Foti Stefano Lepore Giovanni Manti Annunziato Morabito Nicolò Provazza Andrea Rodà Andrea Romeo Santo Rosaniti Francesco Sclapari Egidio Stillitano Rossella Tomo Vincenzo Tripodi Martina Verduci Luca Verduci Martina Zaccuri Antonio Zampaglione Antonio Zampaglione Paolo Per fare la poesia Per fare la poesia si prende una P come pialla, pasta, pietra; poi si prende una O come oro,ombra,orizzonte; poi si prende una E come erba, edera, esilio; poi si prende una S come sole, sale, silenzio; poi si prende una I come io, isola, Icaro; poi si prende una A come acqua, arancia, ala, poi si mettono insieme senza odio, senza noia, senza fretta,senza rabbia, senza malinconia, e si fa la POESIA Roberto Piumini Per fare la poesia… secondo noi Per fare la poesia si prende una P come penna, parole, pace; poi si prende una O come ognuno, opera, orgoglio; poi si prende una E come educazione, essere, estro; poi si prende una S come scuola, scrittura, sentimenti; poi si prende una I come insieme, insegnanti, interesse; poi si prende una A come alunni,amicizia,aiuto; poi si mettono insieme con impegno, con entusiasmo, con fantasia ed allegria e si fa la POESIA Il testo poetico Leggi con espressione la seguente POESIA, cominciando dal titolo e rispettando le pause della punteggiatura e quelle al termine della “RIGA” Sul lento silenzio del mare Sul lento silenzio del mare va la nave liscia e lontana. Nella gran polpa dell’acqua nuotano i pesci in segreto. Lontanamente volano uccelli all’orizzonte. Roberto Piumini “C’era un bambino profumato di latte”.Mondadori Leggendo, nella tua mente saranno comparse IMMAGINI di un mare tranquillo, silenzioso, segreto. Gli accostamenti insoliti: il lento silenzio, la nave liscia, la gran polpa dell’acqua,creano emozioni particolari, sentimenti, ricordi … QUESTO E’ IL FASCINO SEGRETO DELLA POESIA. Le poesie sono scritte in VERSI, più o meno lunghi, uno per riga. I versi possono essere raggruppati in STROFE. Di solito tra una strofa e l’altra si lascia uno spazio bianco. Spesso i versi e le strofe sono legati dalla RIMA Il testo poetico Parla di Emozioni- Sentimenti- Realtà - Fantasia E’ scritto in Versi Ha Ritmo e Musicalità Usa un Linguaggio particolare Per comprendere un testo poetico noi dobbiamo : • capire il contenuto; • capire il messaggio o lo scopo del poeta; • interpretare le forme e i linguaggi particolari in cui è scritto; Capire il messaggio o lo scopo del poeta Semplicemente...acqua Sono goccia, sono ghiaccio, sono nube, sono onda... Sono pioggia, sono neve, sono grandine dal cielo... Son ruscello, sono fiume, sono lago, sono mare... Sono vita, son salute, sono gioco, son sorgiva... Sono fresca, sono pura, sono dolce, son salata... Son bevanda, sono cibo, sono doccia e sono bagno... Son ristoro, sono pace, sono forte, son bufera... Sono libera, veloce, son silenzio e son rumore... Sono storia, sono scienza, religione e medicina... Sono amica, son nemica, son leggera e son pesante... Sono chiara, sono scura, sono limpida o inquinata... Son cercata, son trovata, son gratuita e son pagata... Sono mitica e leggendaria, sono poetica e cantata... Sono tua, sono vostra, son di tutti e di nessuno... Son diffusa, ricercata, son presente e sono assente... Sono magica, son divina, sono grande e son piccina... Son studiata, trascurata, trasportata e imbottigliata. Sono amica, son nemica, son leggera e son pesante... Sono chiara, sono scura, sono limpida o inquinata... Son cercata, son trovata, son gratuita e son pagata... Sono mitica e leggendaria, sono poetica e cantata... Soprattutto son... bagnata!!! Leggi con attenzione il testo della poesia “Semplicemente acqua”, poi rispondi alle domande • • • Qual è il tema centrale di questa poesia? Qual è lo scopo della poesia? Sei d’accordo su quanto afferma l’autore? Perchè ? Un torrente bizzoso Un torrente bizzoso Che spesso s’ingrossava, divenendo furioso poi tutto trascinava! E un giorno, lui, ruggendo Come ti fa un leone, abbandonò il suo letto e fece un’alluvione! E inondò campagne, borghi, paesi interi; fece dannar la gente e correre i pompieri! Non si fermò un istante. E tutto portò via, perfino grosse piante e devastò le strade e poi la ferrovia! E dopo tanto correre quando raggiunse il mare, calmandosi di botto, si mise a sonnecchiare. Ma il mare, invelenito Disse: “Che m’hai portato?... Rifiuti di ogni sorta… Mi hai ancora più inquinato! E allora, torrentaccio, se questo hai combinato, mi pagherai ora il conto, e il conto mio...è salato!” G.F. D’Onofrio Rispondi: Che cosa fece il torrente bizzoso? Che cosa inondò? Quando il torrente bizzoso si mise a sonnecchiare ? Che cosa disse il mare rivolgendosi al torrente? Quale “problema “ evidenzia il poeta? INTERPRETARE I LINGUAGGI E LE FORME DELLA POESIA Gli “ingredienti “ della poesia Gli “ingredienti” della poesia sono dei meccanismi espressivi con i quali si impiegano le parole per esprimere qualcosa oltre il significato letterale delle stesse. Te ne proponiamo solo alcuni tra più importanti: di significato similitudine metafora personificazione di suono onomatopea anafora rima di sintassi inversion e La disposizione grafica: Il calligramma La similitudine La similitudine è un paragone (sembra come... sembra che... assomiglia a... ) La pioggia Amo la pioggia, le gocce come chicchi di grano che rimbalzano sull’asfalto, creano anelli nelle pozzanghere, scorrono come lacrime sui vetri, e cadono indecise dai monumenti … … Amo ascoltare la pioggia scorrere nelle grondaie, scomparire in rivoli, come serpi nei tombini, bagnare il mondo, lustrare i metalli, Inzuppare i vasi di fiori … Paolo Carbonaio le gocce assomigliano a chicchi di grano le gocce sembrano lacrime sui vetri i rivoli assomigliano a serpi che scivolano nei tombini Ora prova tu... La pioggia è come lacrime che scendono dal cielo la doccia una tenda trasparente Il mare è come un prato azzurro un’immensa piscina lo specchio del cielo un mantello bianco La neve è come panna montata farina che scende dal cielo La pioggia La pioggia La pioggia è fresca, sembra una doccia, che tutto lava e tutto rinfresca. La pioggia: gocce, chicchi di grano. I bambini felici, la guardano contenti. Antonio Zaccuri 3^ B La pioggia La pioggia è goccia che rinfresca. La pioggia scende come un uccello che vola e poi atterra. Martina Tripodi 3^ B Assomiglia a lacrime di una bambina che piange sconsolata. La pioggia è un bene prezioso per la vita della Terra. Le persone fa coprire con la sciarpa e l’ombrello. Martina Verduci classe 3^ B La pioggia La pioggia è goccia e assomiglia a una doccia. La pioggia è fresca molto dolce come una pesca. La pioggia è bella e buona perchè fa crescere tanta frutta buona. Vincenzo Tomo classe 3^ B La metafora La metafora consiste nel trasferire a un termine il significato di un altro termine con cui ha un rapporto di somiglianza. E’ una similitudine senza il termine di paragone: si elimina il “sembra” Esempi: La neve sembra un candido mantello che ricopre tutto. La neve è un candido mantello che ricopre tutto. Le gocce di pioggia sembrano lacrime che cadono dal cielo. Le gocce di pioggia sono lacrime che cadono dal cielo. Il mare sembra una tavola azzurra. Il mare è una tavola azzurra. Le nuvole sembrano batuffoli di cotone. Le nuvole sono batuffoli di cotone. Proviamo insieme … L’acqua … Il mare… L’acqua è la bevanda della natura. Il mare è lo specchio del cielo. L’acqua è lo scrigno dell’arcobaleno Il mare è la casa dei pesci. L’acqua è una bambina chiacchierina. Il mare è un immenso prato blu. Il mare è l’autostrada delle navi. L’acqua è amore per la vita Il mare è la culla del sole. L’acqua è un’orchestra dai mille suoni Rugiada La pioggia La pioggia è gocce. La pioggia è allegria. La pioggia bagna con fantasia. La pioggia La pioggia è speranza che fa aprire la danza, diverte noi bambini, grandi e piccolini. La rugiada, che si posa sui fiori variopinti del prato, li adorna con i suoi diamanti. Giovanni Lepore classe 3^ A Alberto Foti 3^ B La pioggia è felicità per mamma e papà, cade sull’asfalto in discesa dall’alto. La pioggia La pioggia è tempesta, rabbrividisce la foresta. La pioggia è gocce, chicchi di grano, palloncini che scendono sulla Terra. La nostra testa bagna e qualcuno si lagna. Rinfresca il prato, bagna gli alberi e i fiori. Santo Romeo classe 3^ B La pioggia è un bene prezioso che dà vita agli animali. Rossella Stillitano classe 3^ B La personificazione Spesso il poeta usa la personificazione della realtà per creare immagini nuove, cioè: attribuisce a cosa e ad animali qualità, azioni e sentimenti tipici degli esseri umani. usa nomi delle parti del corpo umano riferendoli a elementi della realtà. Sottolinea le parole che <<creano>> personificazione Giugno miete le messi mature. Giunge nella notte un lamento di treni. A primavera, ogni alba è salutata da un concerto di gorgheggi. Le braccia stecchite degli alberi erano tese verso il cielo freddo e grigio. Tamburo d’argento Nel giardino l’acqua suona il suo tamburo d’argento. Gli alberi chiamano il vento e le rose lo tingono di profumo. Una ragnatela immensa fa della luna una stella. Federico Garcia Lorca Leggi e comprendi Quali azioni compiono? Completa e rispondi: l’acqua___________________________________________________________________ gli alberi__________________________________________________________________ le rose___________________________________________________________________ Sono azioni tipiche dell’uomo?________________________________________________ Il fiume La voce del vento IL fiume scorre lento, inciampa contro i sassi, borbotta, ma non si ferma, continua la sua lenta corsa verso il mare. Il vento impetuoso schiaffeggia gli alberi, sussurra segreti alle foglie, soffia fresco dal mare, scherza con le onde, disperde la sabbia, sospira e poi… tace Annalisa Foti classe 3^ A Produzione collettiva La sorgente Sorgente che scendi saltellando, gorgogliando tra le rupi, trascini con te ciò che incontri per il tuo corso. La tua acqua è fresca, cristallina e chiacchierina, ma cosa racconterai ai prati, ai fiori, alle farfalle che incontrerai? <<Dissetatevi amici miei, che in gran fretta, verso il mare devo andare Infine , a riposare>>. Produzione collettiva classi 3^ A/B <> Di poesia in poesia I poeti usano, per scrivere poesie, similitudini, metafore, personificazioni. Riconoscile … E guardai nella valle: era sparito tutto: sommerso! Era un gran mare piano grigio, senz’onde, senza lidi, unito … Giovanni Pascoli ________________________ … Alberi spogli,melanconici come vecchi in riposo … Filippo De Pisis _________________________________________ … Le terrazze e le rondini canteranno nel sole … Cesare Pavese … E’ la pioggia una ninnananna di triste fanciulla … Camillo Sbarbaro ____________________________ … La luna, sopra il campanile antico, pareva un punto sopra una I gigante … Guido Gozzano _____________________________________ La neve. Guardiamola scendere. Ha dita così dolci, lievi e sottili. Gabriella Mistral _________________________ ________________________ L’onomatopea • Oggi impareremo una caratteristica speciale di alcune parole, che usiamo molto spesso e normalmente. • Scopriremo come queste parole siano “speciali” e quanto di questa “specialità” si serva la poesia per diventare, a sua volta, una forma di scrittura diversa dal comune. • Prima di conoscere meglio queste parole, svolgiamo dei semplici esercizi: Abbina alle immagini le parole che indicano il suono emesso dalle cose e animali disegnati: GRRRRRR GRRRRRRR CIUFFF CIUFFF DRINN DRINN CRA CRA CRA BAU BAU BAU Prova a pronunciare ad alta voce queste parole: cosa hanno di strano? Sicuramente possiamo dire che sono parole che“suonano “ Prova a scrivere una frase”musicale” per ogni coppia immagine/parola. Es. SSC SSC «Quando c’è vento si sente il fruscio delle foglie sulle piante» __________________________________________________ __________________________________________________ __________________________________________________ __________________________________________________ RICORDA Si chiamano PAROLE ONOMATOPEICHE quelle parole che imitano un suono o un rumore naturale. Sono parole un po’ “magiche” perché evocano, cioè richiamano nella nostra mente, qualcosa. Questo succede grazie a come “suonano”, cioè a prescindere dal loro significato. La POESIA vuole piacerci non solo per le cose che dice, ma anche per come le dice. Per questo motivo usa spesso PAROLE ONOMATOPEICHE. Infatti ci sono dei versi o delle intere poesie “che suonano”. Vediamo alcuni esempi famosi: #@*! DON DON «don-don di campane» (Nebbia, G. Pascoli) «Un bubbolìo lontano» (Temporale, G. Pascoli) CRA CRA «E gracidò nel bosco la cornacchia» (Pioggia, G. Pascoli) Anche senza leggere poesie, può capitare di trovare parole onomatopeiche, ad esempio nei fumetti. Ecco alcuni esempi: In italiano SIGH, GULP, MUMBLE e BOOM sono solo suoni, ma nella lingua inglese sono parole (sostantivi e verbi) che hanno un preciso significato: SIGH = sospiro; GULP = sorso; MUMBLE = borbottio; BOOM = rimbombo; TO SIGH = sospirare TO GULP = deglutire TO MUMBLE = borbottare TO BOOM = rimbombare Prova a scrivere nei fumetti suoni onomatopeici che ti è capitato di leggere nei fumetti SLAM!!! SPLASH ! GRRRRRR!! WROOOOM SIGH, SIGH L’ANAFORA OGNI BAMBINO E' UN MARE Ogni bambino è un mare di celeste felicità. Ogni bambino è un mare di fresca amicizia. Ogni bambino è un mare di gioia fantastica. Ogni bambino è un mare di candido amore. Nella poesia “Ogni bambino è un mare” abbiamo notato che alcune parole vengono ripetute all’inizio di più versi per mettere meglio in evidenza alcuni significati della poesia. Questa è un’altra tecnica usata dai poeti e si chiama: ANAFORA Leggi… Piove Ascolta, piove dalle nuvole sparse. Piove sulle tamerici salmastre ed arse, piove sui pini scagliosi ed irti, piove sui mirti divini, sulle ginestre fulgenti… Gabriele D’Annunzio SE IO FOSSI… Se io fossi un uccello, volerei da una pianta a un fiore. Se io fossi un aquilone, saluterei le stelle. Se io fossi un colore, dipingerei un arcobaleno. Se io fossi un prato, farei sbocciare i fiori. Dopo aver letto con attenzione la poesia prova anche tu ad esprimere i tuoi desideri usando l'anafora. Pensa: Se io fossi… Se io fossi…. Se io fossi…. Se io fossi un’aquila, volerei nell’arcobaleno. Se io fossi un colore, dipingerei il cielo di tanti colori. Se fossi una pianta, darei vita ad altre piante. Se io fossi un albero, produrrei tante mele. Se io fossi l’arcobaleno, colorerei tutto. Se io fossi fuoco, riscalderei chi ha freddo. Se io fossi il mare, farei divertire tutti i bambini. Se io fossi terreno, ospiterei le formiche. Se io fossi un medico, curerei tutti i bambini ammalati. Samuele Benedetto 3^ A Se io fossi ricco, costruirei un ospedale per i poveri. Alberto Foti 3^ B Se io fossi…. Se io fossi una pianta, produrrei molta frutta. Se io fossi un frutto, sarei una mela. Se io fossi una mela, ospiterei un bruco. Se io fossi un bruco, diventerei una farfalla. Andrea Rodà 3^ A Se io fossi…. Se io fossi…. Se io fossi un eroe, salverei chi è in pericolo. Se io fossi una farfalla, potrei volare di fiore in fiore. Se io fossi ricco, aiuterei i poveri. Se io fossi un architetto, costruirei una villa per chi non ha una casa. Se io fossi acqua, disseterei gli assetati. Stefano Foti 3^A Se io fossi…. Se io fossi una scintilla, illuminerei il buio per un istante. Se io fossi un colore, dipingerei un quadro. Se io fossi Supermen, volerei sulle città. Se io fossi un uccello, mi poserei su un ramo. Antonio Zaccuri 3^ B Se io fossi una fata, potrei fare delle magie. Se io fossi un Mondo, potrei essere piena di bambini che fanno la pace. Se io fossi acqua, scenderei dai fiumi. Martina Tripodi classe 3^ B Se io fossi… Se io fossi cavallo, correrei per i prati. Se io fossi… Se io fossi un aereo, farei il giro del mondo. Se io fossi un albero, produrrei mele. Se io fossi un drago, sputerei fuoco sui cattivi. Se io fossi una matita disegnerei una farfalla. Se io fossi una stufa, riscalderei le persone povere. Se io fossi farina, mi farei pane per i bambini poveri. Se io fossi acqua, disseterei tutti i bambini. Se io fossi principe , entrerei nelle favole. Nicolò Morabito classe 3^ A Se io fossi acqua, disseterei i bambini che hanno sete. Se io fossi neve, farei i bambini scivolare. Yassine Boufakri classe 3^ A Se io fossi… Se io fossi una farfalla, volerei di fiore in fiore. Se io fossi neve, sarei un candido mantello. Se io fossi acqua, scenderei dai fiumi. Se io fossi montagna, sarei sempre coperta di neve. Rossella Stillitano classe 3^ B Se io fossi… Se io fossi un albero, farei tanti frutti. Se io fossi Superman, potrei volare. Se io fossi… Se io fossi una fata, farei tante magie. Se io fossi ricco, comprerei un cavallo. Se io fossi un uccello, volerei nell’aria per guardare il mondo. Se io fossi il Genio della lampada, costruirei una casa per i poveri. Se io fossi una musica, sarei una canzone d’amore. Se io fossi una nave, potrei navigare per mari sconosciuti. Se io fossi una luce, illuminerei il mondo. Se io fossi una scimmia, farei tanti dispetti,. Se io fossi acqua, rinfrescherei i deserti. Martina Verduci classe 3^ B Se io fossi una gallina, farei le uova d’oro. Leonardo Foti classe 3^ A Se io fossi… Se io fossi una scintilla, mi illuminerei di gioia. Se io fossi… Se io fossi acqua, toglierei la sete a tutto il mondo. Se io fossi fuoco, riscalderei tutte le persone. Se io fossi uccello, volerei nell’aria assolata. Se io fossi un mago, aiuterei tutti. Se io fossi farina, diventerei un grande pane per i poveri. Se io fossi un albero, ospiterei nidi di uccelli. Se io fosso Dio, non farei morire nessuno. Se io fossi muratore, costruirei una casa di trenta piani per i poveri. Se io fossi un cavallo, correrei per tutto il mondo. Se io fossi cavaliere, combatterei contro il male. Se io fossi un delfino, porterei le navi in porto. Se io fossi un’ape, volerei da un fiore all’altro. Se io fossi un catena, incatenerei la fame,la morte e il male. Annunziato Manti classe 3^ A Giovanni Lepore classe 3^ A Le canzoni sono piene di anafore Artista: Vasco Rossi Titolo: Ogni Volta Ogni volta che viene giorno ogni volta che ritorno ogni volta che cammino e mi sembra di averti vicino ogni volta che mi guardo intorno ogni volta che non me ne accorgo ogni volta che viene giorno E ogni volta che mi sveglio ogni volta che mi sbaglio ogni volta che sono sicuro e ogni volta che mi sento solo ogni volta che mi viene in mente qualche cosa che non c'entra niente ogni volta ….. Prova a scrivere una poesia o una filastrocca, usando questa tecnica. Se sei a corto di idee ecco alcuni suggerimenti: Ho fatto un sogno… L’ombrello… Se fossi acqua… Piove….. Ho fatto un sogno Ho fatto un sogno Ho fatto un sogno senza colore, dove i bambini venivano maltrattati. Ho fatto un sogno dove i bambini venivano mandati a chiedere l’elemosina. Ho fatto un sogno in cui entravo a portare i colori. Ho fatto un sogno e i bambini non erano tristi. Ho fatto un sogno e c’erano sorrisi, giochi e amore…tanto amore. Samuele Benedetto 3^ A Ho fatto un sogno Ho fatto un sogno che nessuno ha mai potuto fare. Ho fatto un sogno pauroso. Ho fatto un sogno indescrivibile. Leonardo Foti classe 3^ A Ho fatto un sogno: ero un cavaliere che salvava tutti. Ho fatto un sogno: ero un cavallo e correvo velocissimo. Ho fatto un sogno: navigavo nello spazio. Ho fatto un sogno: ero su un pianeta sconosciuto. Alberto Foti 3^ B Ho fatto un sogno Ho fatto un sogno: tutti i bambini erano felici. Ho fatto un sogno Ho fatto un sogno pieno di colori. Ho fatto un sogno: ero sulla luna. Ho fatto un sogno: coloravo l’arcobaleno. Ho fatto un sogno: c’erano dei bambini che si tenevano per mano. Ho fatto un sogno con tanti colori. Ho fatto un sogno: i bambini facevano la pace. Ho fatto un sogno dove non ero sola: facevo un girotondo con i bambini di tutto il mondo. Martina Tripodi 3^ B Ho fatto un sogno Ho fatto un sogno di felicità: volavo sulle nuvole. Ho fatto un sogno di paura: ero rimasto solo. Ho fatto un sogno da brivido: c’era tanto buio. Ho fatto un sogno bellissimo: avevo tanti amici. Stefano Foti 3^A Andrea Rodà 3^ A Ho fatto un sogno Ho fatto un sogno Ho fatto un sogno pieno di bambini. Ho fatto un sogno che nessuno ha fatto mai: ero un cavaliere su un bianco cavallo che correva con la criniera al vento. Yassine Boufakri classe 3^ A Ho fatto un sogno di pace: i bambini non litigavano più. Ho fatto un sogno pieno di colori: prati fioriti e arcobaleni. Ho fatto un sogno Ho fatto un sogno: ero un drago. Ho fatto un sogno: ero un principe. Ho fatto un sogno di speranza: il male non esisteva più. Ho fato un sogno: ero Supermen. Ho fatto un sogno di felicità: tutti i bambini sorridevano. Ho fatto un sogno: tutti i bambini ridevano. Ho fatto un sogno meraviglioso: tutti i bambini erano amati. Ho fatto un sogno di felicità. Rossella Stillitano classe 3^ B Antonio Zaccuri 3^ B Ho fatto un sogno Ho fatto un sogno Ho fatto un sogno bellissimo. Ho fatto un sogno con i colori dell’arcobaleno. Ho fatto un sogno che nessuno ha mai fatto. Ho fatto un sogno: raccoglievo i colori nell’azzurro cielo. Ho fatto un sogno Impossibile da capire. Ho fatto un sogno: disseminavo i colori sui prati. Ho fatto un sogno: i prati si coprivano di fiori dai mille colori. Martina Verduci classe 3^ B Ho fatto un sogno Ho fatto un sogno pieno di bambini, di aquiloni e di cieli sereni. Ho fatto un sogno d’allegria. Morabito Nicolò classe 3^ A Ho fatto un sogno con tanti bambini. Ho fatto un sogno con gli uomini che facevano l’amicizia. Giovanni Lepore classe 3^ A La rima Tutte le parole che sono scritte qui di seguito si possono raggruppare in due insiemi. Scopri perché, poi ricopiale: FONTANELLA VESTITO CASCATELLA FIORITO RAGANELLA UDITO MARITO GABBIANELLA MITO TREMARELLA STORIELLA SBIADITO PIOGGERELLA INVITO STELLA SPARITO BACINELLA GRADITO BANCARELLA PULITO UNITO ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ Parole che finiscono in……… ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ Parole che finiscono in………… Hai capito perché possono stare assieme? Perché la “coda” cioè la parte finale delle parole è uguale QUALE CODA CI STA BENE? Unisci ciascuna parte iniziale di parola con la coda che ci vuole. Riscrivi la parola completa: ric ric……………… camp camp………….. verd ANA verd……………. frum frum……………. spav spav……………. cont ENTO cont……………. ripost ripost………….. melanz melanz………… torm torm……………. font IGLIO font…………….. marm marm…………… ban ban…………….. cons OTTA cons……………. bef bef………………. con con……………… art URA art……………….. pa pa………………… Scegli due parole che hanno la stessa “coda” e prova a scrivere una breve poesia. Ad esempio: Proprio dentro il ripostiglio ho trovato un bel coniglio. Rime per gioco Rime per gioco Ho preso uno spavento, sentendo soffiare il vento. Era un tormento, taceva un momento e tornava a soffiare violento. Martina Tripodi 3^ B Ho accettato un buon consiglio da un uomo con l’artiglio: ho preso uno spavento e sono scappato più veloce del vento. Dopo a casa sono tornato, mi sentivo trafelato, a letto sono andato la mamma la medicina mi ha dato. Non sono andato a scuola perché mi faceva male la gola. Non facevo altro che lamentarmi e sono rimasto a letto senza alzarmi. Santo Romeo classe 3^ B Rime per gioco Ho accettato un consiglio da un uomo con un coniglio. Sono andato nel ripostiglio e ho trovato un giglio. Sono andato in un laghetto e ho trovato un ranocchietto. Egidio Sclapari classe 3^ B Rime per gioco Rime per gioco Ho mangiato una banana, mentre suonava la campana. Sono andato a bere a una fontana ed è arrivata la Befana. Sono andato a dare un consiglio a un coniglio rinchiuso nel ripostiglio. Rime per gioco Quando esco di casa sono contenta ma se incontro un cane mi spavento. Corro via come il vento e arrivo a casa in un momento. Annalisa Foti classe 3^ A Poi ho fatto la ricotta insieme a una marmotta. Antonio Zampaglione classe 3^B Ho visto una marmotta che sembrava una ricotta ed era nascosta in una grotta buia e scura da mettere paura. Ho preso uno spavento , ho corso come il vento, a casa sono andata e lì mi sono rifugiata. Rossella Stillitano classe 3^ B Rime per gioco Son contento quando le persone spavento e qualcuno tormento. Rime per gioco Mentre mangiavo verdura, mio fratello mi fece paura. Mi nascosi nel ripostiglio, sembravo un coniglio minacciato da un artiglio. Presi davvero, un bello spavento , e mio fratello era molto contento. Annunziato Manti classe 3^ A Ho visto la luna, che nel buio cielo a una banana assomigliava e come una campana si dondolava. Nel ripostiglio, ho visto un coniglio, e nella tana il suo bel figlio, che rosicchiava una foglia di tiglio. Ho paura, quando mangio la verdura, di scambiare qualche piccolo vermetto per uno spaghetto. Martina Verduci classe 3^ B Rime per gioco Chi mangia ricotta, trova una marmotta, dentro una grotta. Chi beve alla fontana incontra la Befana che suona la campana. Andrea Provazza classe 3^ A Dai lo stesso colore alle “code” uguali delle parole di questa poesia: La pozzanghera E’ una pozzanghera strana vi regna sovrana una rana che fa da padrona ed intona nel limo sommerso il suo verso loquace. E guazza, diguazza nel fondo che è tutto il suo mondo. non è che una povera pozzanghera nera, ma a sera laggiù proprio in quella rispecchia sognando una stella. Lia Felici Piazza LE CODE CHE HAI TROVATO E COLORATO SI CHIAMANO RIME Le rime Cercare delle rime è un gioco divertente, ma come tutti i giochi ha delle regole. Le rime non sono tutte uguali, si chiamano in maniera diversa a seconda di come sono disposte, di come si mettono in fila e di quanto si assomigliano RICORDA Quando il primo verso rima con il secondo, si chiama rima baciata ( AA BB) Quando il primo verso rima con il terzo ed il secondo con il quarto, si chiama rima alternata (AB AB ) Quando il primo verso rima con il quarto ed il secondo con il terzo, si chiama rima incrociata o rima chiusa (ABBA). Osserva come i versi possono rimare fra loro secondo schemi diversi: □A □A □B □B □ □ □ □ RIMA BACIATA A B A B RIMA ALTERNATA □A □B □B □A RIMA INCROCIATA RIMA CHIUSA Fiume Il fiume scorre lento, lento attraversa paesi e città, e nel grande mare azzurro si fermerà. Martina Verduci classe 3^ B Notte di pioggia Questa notte c’è tempesta che accarezza le foglie della foresta. Le gocce saltano sulle rocce, gli animali corrono nelle tane e si tuffano nel fango le rane. Il gatto sale sul letto e abbraccia il suo orsetto. La pioggia La pioggia è goccia e assomiglia a una doccia. La pioggia cade pure sulle nostre teste e tutti i bimbi fanno le feste. La pioggia è fresca molto dolce come una pesca. Con il loro ombrello colorato e bello che si apre come un anello. La pioggia è bella e buona perchè fa crescere tanta frutta buona. Poi entrano in casa saltellando contenti e bagnano con le scarpe i pavimenti. Vincenzo Tomo classe 3^ B Annunziato Manti classe 3^ A Fiume Il fiume scorre lento, quasi non lo sento. Non si vuole proprio fermare, e va diritto fino al mare. Santo Romeo classe 3^ B Inversione Consiste nel rovesciamento del normale ordine delle parole nella frase. Leggi la poesia poi prova tu: Pioggia d’aprile Attoniti dai nidi nuovi,sui vecchi tetti guardano gli uccelletti, mettendo acuti gridi, cadere l’invocata pioggia di mezzo aprile. Tu dietro la vetrata della finestra bassa come lor guardi e ridi. E’ nuvola che passa. Luigi Pirandello Il mare azzurro Le acque tranquille La neve cade silenziosa La pioggia scende scrosciando L’acqua disseta Il fiume scorre lento Il cielo si specchia nel lago La rugiada bagna i petali dei fiori gli uccelletti guardano attoniti gridi acuti la pioggia invocata L’azzurro mare Immagini Nell’azzurro mare, il ciel si specchia. Sulle tranquille acque, silenziosa scivola la bianca vela e si perde nel lontano, fumoso orizzonte. Produzione collettiva IL CALLIGRAMMA • Il calligramma è un'immagine formata da disegni e parole: le parole sono disposte in modo da dare forma all'oggetto (o agli oggetti) di cui si parla nel testo stesso. • Il termine deriva da Calligrammes, di Apollinaire, una delle prime e più interessanti raccolte di versi figurati, "poesia visiva". Osserva gli esempi: L’onda Sciacqua, sciaborda, scroscia, schiocca, schianta, romba, ride, canta, accorda, discorda, tutte accoglie e fonde le dissonanze acute nelle sue volute profonde… Gabriele D’Annunzio PAROLE IN GIOCO….. E ORA VUOI PROVARE TU? Segui le” istruzioni” • Scegli un oggetto che ti piace e descrivilo. • Trasforma la tua descrizione in poesia. • Disegna in modo schematico l’oggetto. • Disponi le parole sullo schema disegnato. • Cancella il disegno. • Fai indovinare ai tuoi compagni l’oggetto: li aiuterà la “forma “ del testo. • Puoi fare la stessa cosa con il testo di una poesia già scritta. IMMAGINI …POETICHE Prova a scrivere una poesia partendo da un’immagine… 1) Osserva l’immagine. 2) Elenca in modo analitico gli elementi dell’immagine. Es. : fiume, prato, cielo, alberi, casa, cespugli. 3) Aggiungi ad ognuno di questi elementi qualche aggettivo qualificativo e qualche verbo e scrivi una breve descrizione. Es. : Il fiume scorre lento. Il prato è verde brillante. Il cielo è azzurro e luminoso con nuvole bianche. Gli alberi sono ricoperti di foglioline verdi. La casa in pietra, è piccola e graziosa. I cespugli sono ricoperti di fiori bianchi. 4) Trasforma la descrizione in versi, magari aggiungi similitudini, personificazioni, metafore ecc. Segui il percorso: Il fiume Il fiume scorre lento, adagiato e pigro in mezzo al verde prato. Il cielo azzurro si ammira, vanitoso,nello specchio dell’acqua mentre nuvole curiose, osservano i fiori. Gli alberi salutano il cielo con le loro braccia vestite di verde mentre riparano, la piccola casa di pietra, dai raggi del sole. I cespugli ricoperti di fiori bianchi, piccoli cirri impigliati tra i rami, ravvivano il verde nuovo del prato. Produzione collettiva Scilla M’affaccio tra i gerani sull’azzurro mare increspato dalla brezza. L'onda accarezza la spiaggia assolata e si infrange sulla rocca incantata, dove s’innalza una maestosa fortezza, testimone di antica fierezza. Il paese disteso tra mare e collina, si specchia beato nell’acqua marina. Alto nel cielo, il sole, col suo raggio, inonda di luce il magico paesaggio. Produzione collettiva. Margherita Sole dai candidi raggi, ti specchi vanitosa in mille gocce di rugiada. Preziosi diamanti d’acqua, che ornano la bacchetta magica della Fata Primavera. Produzione collettiva La cascatella Tra le rocce verdi di muschio e i lunghi capelli dei cespugli, si tuffa allegra nel limpido laghetto la cascatella. Gioca, balza e saltella, infine s’incammina, nella frescura della valle ombrosa. Produzione collettiva Diadema Rete dai magici intrecci, ornata di perle d’acqua luminose e fresche. Piccole, fragili bolle che racchiudono infiniti mondi. Produzione collettiva. Gioiello Tre verdi cuori uniti da una piccola perla d’acqua: prezioso gioiello della natura racchiuso nello scrigno verde del prato. Produzione collettiva ED E’ SUBITO POESIA… << A far nascere la poesia,non sono state “le cose” , bensì il modo di guardarle e di dirle. Le poesie sono come finestre aperte sulla realtà “di fuori” e sulla realtà “di dentro”. Finestre per gli occhi, che regalano sguardi diversi , facendo riscoprire come nuove, le cose di sempre. Finestre per le orecchie, che catturano i suoni delle cose e scoprono le infinite potenzialità sonore delle parole. Finestre sicure a cui tutti si possono affacciare … liberi e incontrollati, sempre >>.