14. I TURCHI ALLE PORTE (vnd.ms-powerpoint, it, 1521 KB, 5/12/15)
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14. I TURCHI ALLE PORTE (vnd.ms-powerpoint, it, 1521 KB, 5/12/15)
I Turchi alle porte E se l’Italia fosse stata invasa dai Turchi? Non è inverosimile pensare ad un’Italia “turca”, almeno parzialmente sottomessa alla Sublime Porta Ottomana. Da sud-est e sud-ovest (Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna) e da nord-est (il Friuli) i Turchi potevano non solo penetrare in Italia, ma controllarne stabilmente ampi territori. Se alcuni principi si fossero alleati al Sultano per opportunità politica, lo stesso Papa avrebbe potuto essere scacciato. Due secoli di paura: dalla caduta di Costantinopoli (1453) all’assedio di Vienna (1683) Per oltre due secoli l’Europa cristiana vive nel terrore dell’avanzata turca, elaborando il mito dello scontro fra civiltà (Cristianesimo e Islam; Occidente e Oriente; civiltà e barbarie, ecc.). In realtà la civiltà ottomana presenta molti tratti in comuni con quella cristiana e presenta tratti meno aggressivi. Il Mediterraneo e due imperi Il Sacro Romano Impero: il “mondo” dei cristiani L’Impero Ottomano: Il “mondo” dell’Islam Entrambi gli Imperi sono federazioni di regni governati da un potere centrale Tre lingue per un impero 1. 2. 3. È bene ricordare che i Turchi non sono arabi, così come non lo sono i Persiani. Le lingue dell’Islam sono infatti tre: - l’arabo (lingua del Corano e della religione), - il persiano (lingua della letteratura), - il turco (lingua del potere e del governo). Analogamente la maggioranza dei funzionari, dei generali e degli ammiragli al servizio degli Ottomani non sono né arabi, né persiani, né turchi, ma europei, per lo più cristiani rinnegati. I Turchi in Europa Doppia conquista / doppia difesa Conquista militare Conquista religiosa 1529 – Vienna assediata dai Turchi Mentre Roma è minacciata dall’eresia di Lutero, Vienna è minacciata dall’armata turca. La città imperiale è assediata dall’armata turca nel 1529, mentre gli Ottomani dilagano in Ungheria e saccheggiano la Croazia e la Carinzia, penetrando anche in territorio veneziano e minacciando il cuore dell’Europa. Travolta dalle guerre intestine e dalla spinta di eretici ed infedeli, la stessa “civiltà cristiana” sembra ormai giunta alla fine … L’Europa e i Turchi Le tappe dell’espansione Ottomana 1516-17: occupazione di Siria ed Egitto e proclamazione del Califfato Ottomano 1572: presa di Cipro (veneziana) 1386: occupazione della Bulgaria 1521- presa di Belgrado 1669: presa di Candia (Creta, veneziana) 1389: battaglia di Kossovo Polje (vittoria turca contro i Serbi) 1522- presa di Rodi (cavalieri gerosolimitani) 1453: presa di Costantinopoli 1526: vittoria turca a Mohacs, occupazione dell’Ungheria 1456:presa di Atene 1529-32- Solimano I contro Carlo V: Vienna è minacciata dai Turchi 1460: presa della Morea (veneziana) 1534: la flotta di Kaireddin saccheggia le coste ael Lazio e giunge alle porte di Roma 1462-66: occupazione della Bosnia 1535: Carlo V riconquista temporaneamente Tunisi 1479: presa di Scutari (Veneziana) 1538: Kaireddin sconfigge la flotta spagnola, assicurando ai turchi il dominio del Mediterraneo meridionale 1480-81: presa di Otranto 1541: Carlo V tenta la conquista di Algeri, ma è respinto 1501: presa di Durazzo (veneziana) 1544: scorrerie turche sulla costa ligure (San Remo) 1512: presa di Algeri (spagnoli) 1571- Battaglia di Lepanto (prima grave sconfitta turca nel Mediterraneo) Tolleranza o sterminio. Quale civiltà? I Turchi mantengono l’occupazione della Grecia e dei Balcani con pochissimi uomini armati e numerosi funzionari civili, senza costringere i cristiani ortodossi alla conversione all’Islam, ma tollerando la presenza di comunità organizzate cattoliche ed ebraiche Gli spagnoli “riconquistano” la penisola iberica massacrando le popolazioni di religione islamica e costringendo i superstiti a convertirsi al cristianesimo. Per secoli le minoranze religiose (moriscos e marranos) saranno perseguitate in Spagna. Guerre di religione o tolleranza religiosa? Nell’Europa cristiana per oltre un secolo i conflitti di religione provocano guerre durissime fra cristiani di diversa confessione. Nel mondo islamico i pur aspri conflitti teologici fra ulema sciiti e sunniti non provocano mai – come in Europa - guerre di vasta portata. L’unità religiosa e politica dell’Islam è garantita dal Sultano-Califfo. Perché gli Ottomani rinunciano alla conversione forzata all’Islam? Nei territori europei dominati dalla Sublime Porta le conversioni forzate sono pochissime e la maggior parte dei cristiani rinnegati scelgono l’Islam volontariamente. I sudditi musulmani sono esentati dal pagamento delle tasse, mentre i non musulmani sono tassati. La mancata conversione all’Islam consente un gettito fiscale maggiore. Acque e terre contese fra Egeo e Adriatico Corfù : fortezza Veneziana Valona : piazzaforte Turca Terra d’Otranto (1480-1481) e Friuli (1472-1499): due punti di crisi L’espansione turca favorita dalle trame politiche italiane: non è escluso che Venezia abbia favorito l’occupazione di Otranto per indebolire Napoli e che viceversa il re di Napoli (d’accordo con gli Asburgo e il conte di Gorizia) abbia favorito le scorrerie dei Turchi in Friuli, per frenare l’espansionismo veneziano 1480-81: Otranto sotto i turchi La città e fortezza di Otranto, è occupata dai Turchi di Sofì Pascià (Bey di Valona) per 14 mesi - la memoria oscurata e il problema dei “collaborazionisti” “svergognati cupidi” “sciagurate madri di infedeli” Il castello di Otranto 1472-99: le scorrerie turche in Friuli Tra il 1472 e il 1499 la cavalleria turco-bosniaca al comando di Iskender Bey, sangiabey di Mostar, ma rinnegato cristiano di origine genovese (originario della colonia genovese di Pera), compie cinque incursioni in Friuli e in territorio veneziano, giungendo fino a Portogruaro. Le incursioni turche provocano 10.000 morti, 2000 prigionieri, devastazioni, incendi, stupri. Le violenze sulle donne e i “figli” dei Turchi (P. P. Pasolini) Il Friuli come frontiera estrema Il nemico alle porte e la necessità della difesa:Turchi (XV-XVI sec.), Imperiali (XVII-XVIII sec.), Austriaci (XIX sec.), Sovietici (XX sec.)