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(da rilasciare in copia al paziente al momento del colloquio)

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(da rilasciare in copia al paziente al momento del colloquio)
INFORMATIVA da allegare alla ATTESTAZIONE
di VOLONTA’ per:
etichetta
IDROCOLONTERAPIA
Nome del paziente: …………………………………………………………………………
(da rilasciare in copia al paziente al momento del colloquio)
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Diagnosi o sospetto diagnostico (al momento della proposta dell’intervento):
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L’idrocolonterapia medica è un trattamento che negli ultimi anni ha dimostrato ampie
possibilità applicative. La sua efficacia è dimostrata in disturbi funzionali del colon e
nella riabilitazione della peristalsi.
L'indicazione al trattamento con idrocolonterapia si esplica principalmente in tre
campi : clinico, profilattico e preparazione all'esecuzione di indagini diagnostiche.
In campo clinico sono osservabili benefici in diversi campi della medicina: in
gastroenterologia la procedura è indicata per il trattamento di stipsi, colon irritabile,
coliti aspecifiche da cause tossiche o microbiche, meteorismo, flatulenza e
distensione addominale, malattia diverticolare (non in fase acuta), dispepsia,
intolleranze alimentari, disbiosi, parassitosi e infezioni micotiche.
L’idrocolonterapia trova applicazioni anche in dermatologia, in condizioni quali
psoriasi, dermatosi e acne; e in caso di alterazioni circolatorie come cellulite e
linfoedema.
La procedura sembra inoltre dare benefici in casi di depressione, insonnia e stress.
Questo è giustificato dalla massiccia componente neuronale che interessa il sistema
gastro-enterico; questa componente viene stimolata e rilassata durante il
trattamento, portando benefici nella sfera psico-emozionale.
L'idrocolonterapia è inoltre un ottimo metodo di preparazione all'esecuzione di esami
radiologici ed endoscopici, eliminando il ricorso a lassativi e garantendo una pulizia
accurata in previsione dell'esame.
Oltre che per scopi terapeutici l'idrocolonterapia si propone come la procedura ideale
per il mantenimento di un preesistente stato di benessere.

Scopo della prestazione proposta e benefici attesi :
“L'anormale funzione del canale intestinale è il fattore predisponente di molti
problemi di salute, specialmente delle malattie croniche. Ripristinare l'eliminazione
fisiologica intestinale è spesso di primaria importanza, essenziale per l'inizio di un
recupero dello stato di salute”
Per idrocolonterapia (ICT) si intende una detersione profonda del colon, effettuato
tramite un apparecchio dedicato. Tale lavaggio è efficace nel ristabilire le ottimali
condizioni del microambiente del colon, rimuovendo residui fecali presenti nelle
introflessioni o aderenti alle pareti intestinali, normalizzando la peristalsi intestinale
(tramite stimolazioni ripetute di contrazione e rilassamento della muscolatura
enterica) e la circolazione entero-epatica, rimuovendo gas e altri prodotti di scarto del
metabolismo intestinale ed eradicando colonizzazioni eccessive della flora batterica
disbiotica (specie, normalmente residenti e non, che possono dare disturbi e/o patologie
quando, in particolari condizioni, prendono il sopravvento sulla popolazione normale) a
discapito di quella eubiotica (batteri e funghi che vivono in simbiosi con l'uomo nel tratto
gastro-intestinale e contribuiscono in larga parte all'equilibrio e al corretto funzionamento
dello stesso), fornendo così condizioni ottimali per il riequilibrio delle stesse.
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IDROCOLONTERAPIA
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In sintesi la terapia migliora lo stato di idratazione dei pazienti, ripulisce i tessuti fino
a livello cellulare e rimuove le tossine, stimola la peristalsi e fornisce il terreno adatto
alla crescita di una normale flora batterica.
Il moderno trattamento idrico del colon permette di percepire notevoli benefici, dalla
semplice regolarizzazione intestinale alla completa scomparsa di molti disturbi,
all'eliminazione di cofattori che sostengono l'instaurarsi di situazioni di stress per
l'organismo in toto.
Il risultato finale è quindi, nella maggior parte dei casi, la normalizzazione
dell'apparato intestinale, garantendo così un generalizzato senso di benessere e
salute al paziente.

Modalità e possibili varianti dell’esecuzione:
La seduta di idrocolonterapia consiste nella sequenziale ripetizione di cicli di carico e
scarico di acqua, a pressione e temperatura controllate e regolabili, nel distretto del
colon.
L’accesso alla parte terminale del colon, il retto, è garantito dal posizionamento di
una canula attraverso il canale anale. Tramite questa canula verranno convogliati i
flussi di acqua in entrata e in uscita.
Dopo un primo periodo di acclimatamento con acqua a bassa pressione e
temperatura fisiologica (~ 37°C), che permette al paziente di prendere confidenza
con la procedura, si eseguono, di norma, cinque cicli nei quali l’acqua (a pressione
crescente e temperatura decrescente) riempie il colon e successivamente ne viene
espulsa, realizzando la pulizia obiettivo del trattamento. Tra un lavaggio e l’altro vi è
un periodo di intervallo, per permettere al distretto addominale di rilassarsi.
La procedura termina quando l’acqua in uscita risulta essere limpida; a questo punto
viene rimossa la sonda anale e, valutate le condizioni generali del paziente, il
trattamento può dirsi concluso.
L’intera seduta dura mediamente 45 minuti, e si svolge con il paziente supino,
possibilmente con le gambe flesse sul lettino, tranne l’inserimento e la rimozione
della canula anale che necessitano del paziente in decubito laterale.
La procedura è indolore (il posizionamento della canula è coadiuvato da lubrificante
localmente anestetico); il paziente potrà avvertire lo stimolo ad andare in bagno,
stimolo che costituisce il normale segnale di inizio per le fasi di scarico dell’acqua.
A seconda dei casi, alla seduta vera e propria possono essere associati pretrattamenti volti a creare le condizioni favorevoli alla piena efficacia della procedura.
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Le donne in stato di gravidanza rappresentano una situazione a sé stante: il
trattamento è assolutamente controindicato nel terzo trimestre di gravidanza, mentre
può portare benessere a stati di stitichezza, nausea e cefalea nei mesi precedenti, a
patto di utilizzare acque a temperatura fisiologica e pressioni inferiori, e di astenersi
dal massaggio addominale, tipico della procedura standard.
Le mestruazioni, invece, non costituiscono controindicazione assoluta: possono però
creare disagio nel corso della seduta; richiedono un approccio simile a quello per la
donna in gravidanza (“depotenziato”, e che pertanto non raggiunge le sue massime
potenzialità terapeutiche). Inoltre l’alterato quadro ormonale rende la peristalsi meno
reattiva; motivi per cui si consiglia di programmare il trattamento in giorni lontani dal
ciclo mestruale.

Rischi prevedibili legati alla non esecuzione della prestazione proposta:
Dato il carattere profilattico della prestazione, la non esecuzione non espone il
paziente a particolari rischi legati specificamente alla non esecuzione stessa; ne
deriva però una ovvia non mutazione dello stato del paziente, da correlare con gli
eventuali rischi specifici per la condizione clinica in atto, valutabili esclusivamente
caso per caso.
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Rischi prevedibili legati all’esecuzione e possibili complicanze:
Trattandosi di una procedura del tutto fisiologica, non si evidenziano rischi di sorta
legati alla sua esecuzione; possono però presentarsi sensazioni di disagio,
interessanti principalmente la sfera emotiva, per la particolare localizzazione e
modalità di esecuzione del trattamento.
Esistono invece delle controindicazioni all’esecuzione della terapia, dovute alla
situazione anatomo-patologica del paziente, quali processi tumorali e flogistici in fase
acuta (rettocolite ulcerosa, morbo di Chron, diverticolite acuta, etc.), emorragie
ricorrenti e recenti interventi chirurgici a carico del tratto gastrointestinale;
significative patologie ano-rettali (quali ascessi, fistole, ragadi dolenti, ernie…) e gravi
patologie cardio-respiratorie e renali.
Come già specificato, casi particolari sono, nel sesso femminile, lo stato di
gravidanza e il ciclo mestruale.
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Possibili problemi di recupero (es: conseguenze menomanti temporanee e
permanenti, necessità di ausili, presidi, …):
L’idrocolonterapia non comporta problemi di recupero: terminata la seduta è possibile
riprendere immediatamente la normale attività quotidiana.
È auspicabile associare, a seguito del trattamento, metodiche che facilitino la corretta
ricostituzione delle popolazioni batteriche della flora eubiotica residente.
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Possibilità di alternative (esplicitare se l’unica alternativa è la non esecuzione della
prestazione in oggetto):
Obiettivo ultimo dell’idrocolonterapia è la pulizia profonda del colon, pertanto
rappresentano un’alternativa alla stessa tutte quelle metodiche (principalmente
farmacologiche o di medicina “non convenzionale”) che portano allo svuotamento del
tratto distale dell’intestino. Va da sé che trattamenti farmacologici esplicano la loro
azione attraverso una alterazione della regolarità e consistenza dell’alvo, e pertanto
possono causare disagi transitori al paziente.
Sulle “medicine tradizionali” non esistono in letteratura, ad oggi, sufficienti evidenze
per poter esprimere un parere autorevole e attendibile riguardo al loro uso o meno
come alternativa terapeutica.
Eventuali precisazioni dovute alle particolari condizioni cliniche:
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Data del colloquio:
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Timbro e Firma del medico che ha fornito le informazioni:
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