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La politica di salute mentale nel nuovo welfare di comunità

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La politica di salute mentale nel nuovo welfare di comunità
Assessorato Politiche per la Salute
La politica di salute mentale
nel nuovo welfare di comunità
Presentazione dell’elaborato
del Gruppo di lavoro regionale
(determina DG 17999)
Proposta di Piano Attuativo
Assessorato alla Sanità
Prima Conferenza Regionale della Salute Mentale
La salute mentale è possibile
Bologna, 14 - 15 marzo 2002
Relazione introduttiva
Programma Salute Mentale
2002 – 2004
Giovanni De Plato
Responsabile Servizio Salute Mentale
e Assistenza Sanitaria nelle Carceri
della Regione Emilia Romagna
I conferenza di organizzazione
• Preparata da professionisti, 4 gruppi di lavoro
–
–
–
–
emergenza-urgenza,
riabilitazione,
promozione-prevenzione,
presa in carico
• Integrazione della NPIEE
• Presentata in due giorni
– Massiccia presenza di familiari
– Ingresso della Università sul tema
– Interesse delle Direzioni Aziendali e degli EE.LL.
Dopo la Conferenza
• Alcune Conferenze Locali
• Impatto parziale e disomogeneo delle tesi della Prima
Conferenza di organizzazione
• Attività dei servizi
–
–
–
–
–
–
Realizzazione dei Dipartimenti
Integrazione NPI + SerT
Standard di prodotto/accreditamento
Programma Leggieri
Rinnovamento strutturale (nuovi SPDC, residenze, CSM)
Emergenza del settore residenziale
• Avvio della Consulta/CCM-psi
Mutamenti esterni alla psichiatria
• Cambiamenti socio-demografici
• Cambiamenti nell’utilizzo dei servizi
• Cambiamenti istituzionali
– L.2/03
– L29/04
– Ruolo degli stakeholders
Principali cambiamenti sociali in Italia
(1980-2000)
Aumento del reddito
Maggiore Occupazione
femminile
Maggiore Istruzione
Aumento della
aspettativa di vita media
Denatalità
Invecchiamento
Distanziamento tra le
generazioni
Riduzione dei
componenti i nuclei
familiari
Nuclei familiari “atipici”
Esodo dai centri storici
Aumento delle aree
suburbane
Diseguaglianze
Immigrazione
Principali cambiamenti sociali in Italia
(1980-2007)
• Meno società e più individui
più istruiti,
più ricchi,
più occupati,
con maggiori aspettative
• Più diseguali
• Più vulnerabili
Contesto
Il tasso di prevalenza del disagio mentale può essere così
specificato:
Disturbi psichiatrici nella
popolazione 25%
Disturbi lievi e/o
transitori
17%
Disturbi di minore
gravità
5- 6 %
Disturbi persistenti 8%
Disturbi gravi
2–3%
I CSM della Regione seguono il 2% del target della popolazione adulta,
ed il 6% della popolazione minorenne è seguito dai Servizi NPIA
Obiettivo: fornire una risposta al 3-4% della popolazione adulta,
per far fronte ad una domanda crescente di salute mentale
Centri di Salute Mentale
Utenza nuova nei Servizi Salute Mentale Adulti della RER
(Primo accesso o nuovo accesso dopo 365 giorni)
•Nuova utenza nell’anno 2004: 26.970
•Variazione percentuale rispetto all’anno
precedente 2003: +8%
•Nuova utenza nell’anno 2003: 24.965
•Variazione percentuale rispetto all’anno
precedente 2002: +28%
•Nuova utenza nell’anno 2002: 19.494
Centri di Salute Mentale
Utenza complessiva nei Servizi di Salute Mentale Adulti della RER
• Utenza complessiva anno 2004 (tasso su
10.000 abitanti): 193,9
• Variazione percentuale rispetto all’anno
precedente 2003: +8%
•Utenza complessiva nell’anno 2003 (tasso su
10.000 abitanti): 181,1
•Variazione percentuale rispetto all’anno
precedente 2002: +25%
•Utenza complessiva nell’anno 2002 (tasso x
10.000 abitanti): 145,6
Crisi della missione tradizionale
• Assistere meglio e con obiettivi più ambiziosi
(guarigione?) l’utenza tradizionale
• Valutare ed assistere una quota molto maggiore
della popolazione con bisogni molto diversificati
(DCA, Disturbi personalità, disturbi depressivi ed
ansiosi, doppia diagnosi etc…)
• Clima di diffusa insoddisfazione
Famiglie
• Risposte poco
convincenti
– Discontinuità
– Abbandono
– Pessimismo
• Servizio forte
• Presa in carico
globale
• Progetto di vita
• Direttività
Utenti
• Risposte
paternalistiche
– Troppa informalità
– Troppa
infantilizzazione
• Più informazione
• Più relazione
• Più cittadinanza
• Più libertà
Professionisti
• Poca valutazione del
loro lavoro
• Troppe richieste
• Troppe ingerenze nel
lavoro clinico
• Troppa delega e
controllo sociale
• Poche risorse
• Più risorse
• Più formazione
• Più protezione per il
lavoro clinico
Direzioni aziendali
• Autoreferenzialità
• Scarsa obiettivazione
dei percorsi/prodotti
• Umanesimo/impressi
onismo
• Più leadership
• Più disponibilità ad
integrarsi nella vita
aziendale
Enti Locali
• Deresponsabilizzazio
ne vs. i problemi della
collettività
• Incomprensibilità
delle differenziazioni
diagnostiche
• Maggiore ampiezza
nella missione
• Più flessibilità
• Maggiore
collaborazione nei
casi complessi
PSSR
• Il piano Sociale e Sanitario come
occasione per condividere obiettivi e
metodologie
• Il lavoro di preparazione di questa
conferenza come ricerca della
condivisione di una nuova visione per la
salute mentale
I lavori - partecipanti
• Circa 120 interlocutori
• Professionisti
– Medici e psicologi (Direttori DSM, NPIA, SerT, professionisti)
– Comparto
•
•
•
•
•
•
•
Università
Direzioni Aziendali
Enti Locali
Associazionismo
Privato sociale ed imprenditoriale
Uffici regionali
Gruppo EBM
I lavori di preparazione
• Ottobre 2006 – Aprile 2007
– 11 giornate di lavoro residenziale
(1+2+2+2+1+1+1+1)
– 40 questioni semistrutturate
– 3 gruppi, 11 sottogruppi (multidisciplinari)
– 12 relazioni tecniche
– 1 testo finale (50 pagine)
• Riassunto esecutivo (da preparare)
• Allegati tecnici
– Programma autismo
– programma dipendenze patologiche
– Programma carcere ed OPG (da preparare)
L’iter del Piano Attuativo
• Aprile-Ottobre 2007: consultazioni
–
–
–
–
–
Organi politici
Forze sociali
Società Scientifiche
Comunità locali
Professionisti
• Ottobre 2007: Conferenza Regionale
• Novembre-Dicembre: Stesura testo definitivo e
consultazioni conclusive
• Gennaio 2008: Formalizzazione Piano Attuativo
• Quindi…. Realizzazione e monitoraggio (3 anni)
Nuove strategie per il
prossimo triennio
La proposta di piano attuativo
Le principali strategie
• Ottica di comunità
– Enfasi sulla prevenzione, promozione della salute e
coesione sociale
– Dare una risposta organica a tutte le condizioni di
disturbo, disagio mentale e dipendenze
– In ogni età della vita
• Integrazione
– All’interno dei servizi sanitari (DSM-DP e
collaborazioni strategiche)
– Tra servizi sanitari, socio-sanitari e sociali (Sistema di
comunità e sistema di cura)
Gli attori del Piano
• Regione
• Enti Locali
• Aziende USL
– Direzioni aziendali
– Dipartimenti di
produzione (DSM-DP)
– Corpo professionale
• Università
• Privato sociale ed
imprenditoriale
• Scuola
• Autorità Giudiziaria
• Utenti e loro familiari,
anche attraverso le
associazioni
• Associazioni del
volontariato e le
fondazioni
Sistema di comunità
Prevenzione
Istruzione
Formazione
Lavoro
Famiglia
Sussidiarietà
Volontariato - AMA
Inclusione sociale
Sistema di cura
Benessere e salute
Gestione Governo e programmazione
Conferenza Sociale e Sanitaria Territoriale
Atto di indirizzo e coordinamento
AUSL
Psichiatria adulti
Dipendenze
Salute mentale infanzia
Altri servizi sanitari
EE.LL.
Direttore
Distretto
Comitato
PdZ
UdP
PAA
DSMDP
Servizi sociali
Il sistema di cura
Scuola
Promozione
Prevenzione
Lavoro
Sussidiarietà
Prossimità
CEA
Psicologia Clinica
e di Comunità
AMA
Strutt. Socio-saniatrie
SerT
DCP
DSM-DP
MMG
PLS
NPIA
AIOP
Università
Psichiatria
adulti
Disabilità
Anziani
DEU
Altri servizi sanitari
Il sistema di cura
Scuola
Promozione
Prevenzione
Lavoro
Sussidiarietà
Prossimità
CEA
Psicologia Clinica
e di Comunità
Strutt. Socio-saniatrie
SerT
DCP
DSM-DP
MMG
PLS
AMA
NPIA
AIOP
Università
Disabilità
Anziani
DEU
Psichiatria Altri servizi sanitari
adulti
Linee di trasformazione del sistema di cura
• Dipendenze patologiche
• Neuropsichiatria dell’Infanzia e
dell’Adolescenza
• Psichiatria Adulti
• Psicologia clinica
Le nuove linee-guida regionali sulle dipendenze
patologiche (deliberazione G. R. 1533/06)
• Policonsumo (cannabis, alcol,
cocaina)
• In tutte le fasce sociali e in
tutte le età, percepito come
“normale”
• Uso ricreazionale e
prestazionale
• Scarsa percezione del rischio
• Più abuso che dipendenza
• Consumo = disagio sociale:
paradigma non più valido in
assoluto
• Consumo eroina stabile
Riorientare le politiche regionali:
– Pieno coinvolgimento delle
comunità locali
– Prevenire il consumo
promuovendo una coscienza
critica
– Facilitare l’accesso alla
rete
– Definire percorsi e non
nuovi servizi
• Manutenzione della rete
• Consolidamento funzioni
di prossimità
• Sistema della cura
– Risposte accoglienti, rapide,
coordinate tra i vari servizi
NPIA - La rete delle reti
Autismo
NPIA-H
Psicopatologia
Disabilità
UONPIA – Att. Ambulatoriale e territoriale
Integrazione sociale e sanitaria
Programma Regionale
DEU – neurologia -pediatria
Passaggio di età
Intervento precoce
Intervento sociale
Progr.regionale
Pediatria - fisiatria
Linee di trasformazione
della psichiatria adulti
• Rispondere alla domanda crescente
• Enfasi su riabilitazione e guarigione
• Migliorare l’accesso
• Organizzazione (funzioni, professionalità)
• Innovazione e Formazione (tecniche,
cultura, relazioni)
La politica dell’accesso
• Politica attiva
– Anziani disabilità intellettive
– Immigrati, fasce marginali
•
•
•
•
Valorizzare le esperienze di prossimità
Accesso diretto, mediato e facilitato
In più punti del DSM-DP
Investire in valutazione
• Ogni DSM-DP deve preparare un piano per
l’accesso
I Centri di Salute mentale
• Presa in cura multidisciplinare
–
–
–
–
–
Piano personalizzato, scritto e verificabile
Case management
Riabilitazione in vivo
Ottica di empowerment (scelta)
Attenzione agli aspetti formali nella relazione col
paziente (TSO, AdS etc…)
• Alleanze strategiche
– MMG
– Altri servizi AUSL
– Agenzie sociali
Il sistema di emergenza-urgenza
• Risposta dell’insieme dei servizi sanitari
• Coordinamento DSM-DP
• Omogeneità regionale
– Prevenzione delle urgenze
– Prevenzione della istituzionalizzazione
• CSM 24 ore
• Apertura sulle 24 ore delle RTI
• Emergenze nella infanzia ed adolescenza
• Emergenze nelle dipendenze patologiche
I servizi ospedalieri
•
•
•
•
Tasso 1/10.000 p.l.
Integrazione pubblico-privato
Qualificazione
Limitazione e superamento della
contenzione fisica
Il settore residenziale
• Area critica
– Rischio di dequalificazione
– Rischio di reistituzionalizzazione
• Obiettivi
– Abitare non risiedere
– Valorizzazione delle abilità
– Progetti a termine
• Strumenti
–
–
–
–
Accreditamento
Contenimento dei p.l. e spostamento delle tipologie prevalenti
Formazione
Tavolo regionale
Semiresidenze
• Valorizzazione in funzione di:
– Prevenzione della ospedalizzazione
– Attività di riabilitazione a medio e lungo
termine
– Attività di sviluppo delle relazioni e della
coesione sociale
– Attività di Auto-mutuo aiuto
Psichiatria penitenziaria ed OPG
• 2007: specialistica alle AUSL in RER
• 2008: sanità penitenziaria alle AUSL?
– Programmi di salute mentale in ogni carcere
– Assistenza intensiva in un carcere
– Programma regionale di dimissione dagli
OPG (con oneri finanziari)
– Antares
– Sadurano
Psicologia clinica
• Organizzazione di un programma
aziendale e di un coordinamento regionale
• Aree
– Tutela della famiglia
– Adulti (psichiatria e dipendenze)
– Medico-ospedaliera
– Cure primarie
– Prevenzione, promozione della slaute
– Ricerca e formazione
Collaborazioni strategiche
• Medici di Medicina Generale e Pediatri di
Libera Scelta
– Programma “G. Leggieri”
– NCP
– Dai disturbi emotivi comuni agli interventi
precoci
• Anziani
• Consultori
• Spazi giovani
Professioni, competenze,
lavoro d’èquipe
• Capacità di relazione intersoggettiva
• Competenze tecniche individuali
• Lavoro d’èquipe
• Formazione
• Ricerca ed innovazione
Per attuare questo Piano
• Fare bene, fare insieme
• Meccanismi partecipativi locali e regionali
• Entrare nella fase di programmazione
locale
• Monitoraggio degli obiettivi da realizzare
sui territori (comunità e cura)
• Coordinamento regionale di alcune attività
Obiettivi da realizzare sui territori
• Piano per l’accesso
• Piano delle collaborazioni formalizzate del
DSM-DP
• Obiettivi sull’Emergenza-Urgenza
• Prossimità
• Integrazione pubblico-privato
• Accreditamento
Attività regionali
• Programmi
– Dipendenze
Patologiche
– Autismo
– “Disabilità
neuromotorie
– G.Leggieri”
– Carcere ed OPG
• Tavoli
–
–
–
–
–
DCA
Psicologia clinica
Emergenza-Urgenza
Residenzialità
Sviluppo professionale
e Case management
– Inserimenti lavorativi
– Interventi precoci
– Formazione
professionalizzante
I Valori
•
•
•
•
•
Destigmatizzazione
Partecipazione/negoziazione
Continuità assistenziale
Innovazione
Verificabilità
Fly UP