cartella stampa - Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di
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cartella stampa - Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di
L’ARCHEOLOGIA A PICCOLI PASSI sotto sopra RIONE TESTACCIO MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO SOPRINTENDENZA SPECIALE PER IL COLOSSEO E L’AREA ARCHEOLOGICA CENTRALE DI ROMA sottosopra! Percorso ludico alla scoperta dell’area archeologica del nuovo mercato di Testaccio Comunicato stampa Roma, 12 Maggio 2016 Apre al pubblico sottosopra! L’archeologia a piccoli passi, uno spazio ludico-didattico dedicato ai bambini e agli adulti, un vero e proprio viaggio multisensoriale alla scoperta della storia di Roma. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra la Soprintendenza Speciale per il Colosseo e l'Area archeologica centrale di Roma ed Explora – il Museo dei Bambini di Roma e sorge all’interno del Nuovo Mercato di Testaccio, sui resti di un antico horreum (un magazzino di epoca romana). Obiettivo degli archeologi e dei progettisti è creare una connessione tra storia, cultura e territorio attuale, in modo che i più giovani, divertendosi, superino l’apparente lontananza tra le testimonianze dell’antica Roma e la contemporaneità in continuo mutamento. Il risultato è un sito innovativo, stimolante e tecnologicamente avanzato, basato sulla commistione tra la ricerca archeologica e la metodologia didattica del learning by doing. Coniugando scientificità e approccio ludico, in un contesto lontano dai tradizionali allestimenti museali, i piccoli archeologi potranno toccare con mano veri reperti, ai quali sarà restituito il ruolo di oggetti quotidiani, riscoprendone la materialità, i colori e anche gli odori. Sottosopra! si propone di raccontare una storia della città antica diversa da quella più nota, un tuffo nella vita quotidiana della plebe romana, lontana dai luoghi del potere e dalle grandi dimore imperiali. Davanti agli occhi dei piccoli visitatori si apre così un panorama culturale modulato tra nutrizione, agronomia, ingegneria navale, società e costumi, edilizia e geografia. Attraverso la storia e l’archeologia, i bambini accompagnati da un operatore intraprenderanno anche un viaggio di conoscenza del territorio. Nell'antichità il Rione Testaccio era un grande quartiere portuale e commerciale di Roma, popolato di mercati per la vendita e la distribuzione (fora), magazzini e discariche, tra cui la più famosa è la collina artificiale nota come Monte Testaccio o Monte dei Cocci. Al di sotto dell’area del Nuovo Mercato di Testaccio sono stati rinvenuti reperti ed edifici di età romana risalenti a un periodo compreso tra il I e il III secolo d.C., rappresentati da un grande magazzino – horreum – e da un'area sottostante destinata al deposito e al riuso dei frammenti delle anfore. Pensato come uno spazio dedicato all’infanzia del Museo Diffuso del Rione Testaccio, sottosopra! vuole coinvolgere i cittadini, anche più piccoli, in una fruizione continua del territorio. Grazie a laboratori di progettazione partecipata nelle scuole, gli stessi abitanti del quartiere sono stati protagonisti nella realizzazione di sottosopra!, un progetto che vuole rendere l’area archeologica del nuovo mercato del Testaccio un luogo di dialogo tra il quartiere e i bambini che, nel gioco e nella scoperta, potranno acquisire strumenti di educazione civica. il mondo sottosopra! Il percorso di sottosopra!, con le sue postazioni tematiche, incoraggia un processo di apprendimento multisensoriale, cognitivo, relazionale e sociale, rivolgendosi ai bambini con un approccio nuovo. LE TAPPE L’ARCHEOLOGO Cosa fa un archeologo? IL TEVERE Si parte, navigando nel tempo! L’HORREUM Che scoperta! LE ANFORE Scoprite, guardate, odorate! GIOCA CON LE ROTTE Alla scoperta di luoghi lontani! IL DEPOSITO DELLE ANFORE Cosa ci racconta la terra? MAGAZZINI ROMANI E MONTE DEI COCCI Conservare, smaltire, riciclare COME VOLA IL TEMPO Fascia di età di riferimento 4/10 anni, durata visita e laboratorio 1 ora e 15 minuti, partecipanti fino a 25 bambini per visita/laboratorio. All’inaugurazione del 12 Maggio seguono gli appuntamenti del 14, 15 e 21 Maggio – ad accesso gratuito con prenotazione obbligatoria - dedicati alle famiglie in cui saranno presentati laboratori e visite didattiche a cura degli operatori della Soprintendenza Speciale per il Colosseo e l'Area archeologica centrale di Roma e del Museo Explora. Prenotazione 14/15 maggio 2016: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-inaugurazione-sottosopralarcheologia-a-piccoli-passi-area-ludico-didattica-25165752443 Prenotazione 21 maggio 2016: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-sottosopra-larcheologia-a-piccolipassi-presentazione-del-libro-per-bambini-e-visita-didattica-25313637772#tickets Prenotazioni successive: [email protected] Ufficio stampa Soprintendenza Luca Del Fra, Valentina Catalucci 06 48020217 ss-‐[email protected] Ufficio Stampa Explora Alessandra Arcella 339 3665078 [email protected] LEARNING BY DOING – IMPARARE FACENDO La metodologia didattica del learning by doing (imparare facendo) prevede un approccio informale all’apprendimento, preferendo alle lezioni tradizionali una serie di azioni che stimolino la creatività del bambino. Obiettivo è incoraggiare il naturale desiderio di conoscenza che è in ognuno di noi, con una esperienza multisensoriale, attraverso l’ascolto non solo delle parole ma anche dei suoni, e l’olfatto, il tatto, il gusto, la vista. Con proposte divertenti, studiate per le diverse fasce d’età, imparare diventa così comprensione delle proprie azioni, superando la semplice ripetizione meccanica di concetti. Applicare il learning by doing a uno spazio in cui vivono l’archeologia e la storia è stato possibile grazie alla stretta collaborazione della Soprintendenza Speciale per il Colosseo e l'Area archeologica centrale di Roma e di Explora, il museo dei bambini di Roma. Nel percorso proposto per sottosopra! il bambino, accompagnato dall’operatore, è spinto a intraprendere un cammino che alterna l’aspetto emozionale a quello cognitivo: annusando, ascoltando, vedendo e toccando. I piccoli visitatori potranno conoscere la storia di Roma e del Rione Testaccio nella loro quotidianità: a partire dal Tevere, grazie al quale partivano e giungevano imbarcazioni con uomini e merci, dalle anfore che contenevano vino, olio e garum, fino alla ricostruzione del magazzino romano ritrovato nel sottosuolo del Nuovo Mercato di Testaccio, per finire con il Monte dei Cocci, in cui entrare e ascoltare suoni e rumori dell’epoca. L’approccio del learning by doing, non ripetitivo, ma invece giocato è in grado di incoraggiare una partecipazione dinamica e creativa, in uno spazio in cui giochi e allestimenti, destinati all’interazione, sono portatori di esperienze con implicazioni culturali, sociali, psicologiche e scientifiche. Il contatto dei bambini con un territorio, dove l’urbanizzazione e la modernità si uniscono alla storia di civiltà antiche, può diventare di grande significato educativo. MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO SOPRINTENDENZA SPECIALE PER IL COLOSSEO E L’AREA ARCHEOLOGICA CENTRALE DI ROMA L’AREA ARCHEOLOGICA DEL NUOVO MERCATO TESTACCIO Lo scavo del Nuovo Mercato Testaccio, un quadrilatero di circa un ettaro, restituisce una stratigrafia ininterrotta che testimonia la vita del quartiere dalla prima età imperiale alla contemporaneità, scendendo di circa 6 metri sotto il livello stradale (da 15 metri sul livello del mare fino a raggiungere la quota media di 9 metri). Alla fase di età primo imperiale (I sec. d.C.) appartengono due settori che formano un sistema di ambienti coperti e scoperti peculiari per il materiale da costruzione utilizzato. Infatti, tutti i muri sono realizzati con anfore usate e vuote, impilate le une sulle altre. Allo stato attuale delle ricerche il settore nordorientale è stato interpretato come un’ampia area di raccolta per materiale edilizio di reimpiego (anforario e laterizio), e quello occidentale come aree destinate a magazzino, con ben riconoscibili pavimenti in terra battuta. La successiva fase di età medio imperiale (fine I sec. d. C. - metà II sec. d.C.) è caratterizzata, nella porzione occidentale dello scavo, da un edificio di forma trapezoidale, identificato come un horreum. Un magazzino destinato alla conservazione di diversi beni di consumo, e costituito da file di ambienti rettangolari affacciati su un ampio piazzale porticato, delimitato dalle moderne Via Benjamin Franklin e via Aldo Manuzio. Per l’epoca medievale le labili tracce conservate hanno fatto ipotizzare una frequentazione sporadica, piuttosto che una vera e propria occupazione dell’area. A partire dal Rinascimento invece le evidenze archeologiche documentano la vocazione agricola del territorio. Il carattere rurale del paesaggio è confermato dal ritrovamento di solchi paralleli (il vicolo della Serpe) e dai resti di un casale rinascimentale. Le analisi archeo-botaniche sui campioni di terra indicano la presenza di vigne, orti e frutteti. Infine, lo scavo ha restituito le fondazioni di alcuni edifici di edilizia popolare moderna, noti come villinetti, costruiti dall’Istituto Autonomo Case Popolari (oggi ATER) negli anni venti del Novecento, e demoliti alla fine degli anni sessanta. Luoghi amati anche da Pier Paolo Pasolini, che vi ha ambientato le sequenze finali del suo film Accattone.