Agricoltura 2 - Facoltà di Scienze Economiche ed Aziendali
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Agricoltura 2 - Facoltà di Scienze Economiche ed Aziendali
Geografia degli spazi rurali Le trasformazioni in Agricoltura Facoltà di Scienze Economiche ed Aziendali (S.E.A.) Corso di Laurea in Economia e Gestione delle Risorse - Enogastronomiche Prof.ssa Angela Cresta La parcellizzazione fondiaria La parcellizzazione fondiaria Frammentazione di un’unica proprietà in appezzamenti diversi di terreno, separati gli uni dagli altri e frammisti ai possedimenti di altri proprietari terrieri I Motivi Ragioni socio-culturali I vantaggi Leggi di successione Credi religiosi Migliore adattamento ai mutamenti qualitativi dei terreni Ragioni economiche Controllo delle malattie di piante e animali Bonifica frammentaria e graduale Acquisito e vendita Concentrazione del rischio di calamita climatiche ed ambientali Ragioni fisiche Rilievi elevati e mossi dei terreni Ragioni pubbliche Programmi di distribuzione della terra Gli svantaggi Costi economici crescenti quando l’agricoltura si orienta alla commercializzazione dei prodotti La ricomposizione fondiaria La ricomposizione fondiaria Processo di riorganizzazione e di riallocazione degli appezzamenti ad iniziativa pubblico-privata I Motivi Ottenere un’estensione di terra compatta e continua all’interno di un’unica proprietà Gli svantaggi Distruzione del paesaggio agrario e gravi ricadute ambientali Le modalità Misure normative che fissano una dimensione minima per ogni impresa agricola e per ogni appezzamento di terreno La ristrutturazione fondiaria La ristrutturazione fondiaria È la risposta immediata alla necessità di equilibrio tra domanda e offerta di terra coltivabile Le modalità con cui una terra accede al mercato sono: a) Trasferimento dell’agricoltore ad un’altra fattoria b) La vendita di parte dei terreni per acquisire nuovi fondi di investimento c) L’abbandono della terra per morte, pensionamento o occupazione alternativa d) Creazione di nuova terra coltivabile mediante bonifiche La ristrutturazione fondiaria I pubblici poteri locali e, a livello sovra-nazionale, il secondo Pilastro della PAC, hanno sostenuto l’ampliamento delle dimensioni ambientali ricorrendo: al pensionamento anticipato per il ritiro dell’attività a facilitazioni e sovvenzioni per la fusione delle aziende a programmi di riqualificazione professionale e strutturale (Piano Mansholt) Gli orientamenti sovra-nazionali del Libro Verde del 1985 favoriscono una inversione di tendenza: dalla politica di sostegno alla politica di contenimento con orientamenti efficientisti dal punto di vista degli equilibri sociali e ambientali La riorganizzazione degli insediamenti La riorganizzazione degli insediamenti Persegue l’obiettivo generale di spostare l’ubicazione di dimore troppo lontane dai fondi o dislocate in zone congestionate o in altre dove le case rurali sono inadeguate Processo costoso e lungo per l’infrastrutturazione (case, strade, servizi…) Resistenze sociali degli agricoltori Esempi di pianificazione si sono avuti in Olanda, in Germania, in Svizzera ma anche in Italia, con la Bonifica integrale (legge Mussolini del 1928) e la Riforma Agraria del secondo Dopoguerra La riforma agraria Riforma fondiaria Re-distribuzione della terra Esproprio forzoso totale o parziale a - prezzo di mercato - prezzo forfettario - prezzo rapportato al valore fiscale dichiarato dal proprietario Riforma dei rapporti di locazione Trasformazione dei fittavoli in proprietari Riduzione dei canoni di affitto Partecipazione agli utili I motivi: obiettivi sociali sperequazioni dei redditi e del potere obiettivi politici tentativi di mantenere o conquistare potere e controllo sulle campagne obiettivi economici massimizzare la produzione agricola La riforma agraria La riforma fondiaria in Italia del 1950 I motivi dell’intervento: Arretratezza strutturale Asprezza dell’ambiente fisico Struttura semifeudale della società rurale Concentrazione della proprietà terriera Le modalità dell’intervento: Esproprio della terra dei latifondi e re-distribuzione tra i contadini Sottoccupazione e povertà Le modalità dell’intervento: tre leggi di riforma i cui lineamenti essenziali sono: creazione di comprensori di riforma creazione degli enti di riforma l’esproprio della terra per ogni proprietario è proporzionale alla superficie posseduta e al reddito medio per ettaro esonero per le aziende agricole modello assegnazione delle terre espropriate entro tre anni pagamenti dei beneficiari dei costi di esproprio entro 30 anni La riforma agraria La riforma fondiaria in Italia del 1950 Le critiche (King, 1973) a) Piccolo passo che non incise sulla struttura socio-economica di gran parte dell’Italia rurale b) I braccianti divenuti proprietari non erano preparati ad affrontare la responsabilità che la nuova posizione comportava c) Non fu preso nessun provvedimento in materia di Riforma dei rapporti di locazione d) Cattiva ed insufficiente gestione amministrativa degli espropri e) Eccessivo frazionamento delle terre espropriate f) Esproprio ed assegnazione anche di terreni in pessime condizioni I risultati a) b) c) d) Trasformazione radicale della realtà produttiva del Meridione Rottura dei legami di dipendenza dei contadini dai ceti agrari assenteisti Introduzione di nuove tecniche produttive Sistemazione dei nuclei contadini nelle borgate rurali