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circa cominciavo a rendermi conto della realtà che

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circa cominciavo a rendermi conto della realtà che
Chi sono?
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Mi chiamo Gerry, sono nato nel 1952 da modesta famiglia. Dall’età di 10
anni
circa cominciavo a rendermi conto della realtà che mi circondava e la trovavo
troppo misera e insoddisfacente. Avevo una vaga impressione di provenire da
una situazione molto più appagante, al cui confronto questa realtà terrena mi
sembrava poca cosa. Cominciavo a chiedermi cosa ci facevo su questa terra, e
che senso avesse la mia vita. Domande alle quali i miei genitori non erano in
grado di rispondere. Così dovetti trovarmele da solo le risposte, e conclusi che il
senso della mia vita poteva essere quello di dedicarmi al bene del prossimo.
Maturò quindi in me la decisione di farmi prete e a questo fine dedicai tutta la
mia fanciullezza. Entrai entusiasta in seminario alla 1^ media, e mi feci tutti gli
anni di studio fino alla teologia. Intanto però mi accorgevo di cose non
andavano e giunsi alla conclusione che invece di fare il ministro di Dio, andavo
a fare l’impiegato del Vaticano e le direttive che mi venivano impartite avevano
poco a che fare col Vangelo. Cominciò presto una crisi che mi portò pian piano
ad uno stato di profonda depressione, tanto che fui costretto ad abbandonare gli
studi. Ero ridotto ad uno straccio, incapace di fare alcunché. I sacerdoti a cui mi
rivolgevo per aiuto non sapevano fare altro che dirmi parole buone, che
alleviavano di poco il mio dolore interiore. Ero disperato, non sapevo come
uscirne e vagavo senza meta per la città. Ero arrabbiato con Dio perché mi
sentivo abbandonato e così gridai dentro di me: ”Dio, se ci sei, fatti trovare, io
non ti cerco più”. E lui si fece trovare. Un giorno incontro un tizio che
distribuiva volantini cristiani, mi fermai e lo presi in giro: lui credeva ancora in
Dio…che ingenuo! Allora mi prese con sé, mi portò a casa sua e ascoltò la mia
storia. Poi mi disse che se volevo, lui poteva impormi le mani e pregare per me.
Nessun prete lo aveva fatto. Io gli risposi che poteva fare tutto quello che
voleva, basta che mi guariva, perché non ce la facevo più. Pregò su di me, per
diversi giorni, e dopo una settimana io ero una persona felice! Ma chi era
costui? Semplicemente uno che credeva al Vangelo e lo applicava. Incredibile,
dopo dieci anni di seminario, io non sapevo nulla di queste cose. Da allora
cominciò la mia ricerca interiore. Dovevo capire come funzionano queste forze,
come mai ero stato liberato da quella tortura. Mi resi conto che la strada per
incontrare Dio non era fuori di me, ma dentro. Così cominciai un cammino
interiore che mi ha allontanato dal pensare comune, ma mi ha avvicinato alla
Fonte di ogni gioia. Quella Fonte situata al centro della mia dalla quale attingo
energia e amore. Ho scoperto il potere che noi tutti abbiamo, testimoniato anche
dalle parole del vangelo, a cui nessuno crede più. Ho visto accadere nella mia
vita cose incredibili grazie alla forza creativa del mio pensiero Questo sito nasce
dal desiderio di condividere queste scoperte con altri spiriti in evoluzione e
possibilmente creare una community spirituale senza i fronzoli e gli orpelli della
religione, senza il peso di un moralismo soffocante ed inutile, ma nella
leggerezza propria delle anime liberate.
[email protected]
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benessere olistico
spero che tu possa trovare le risposte ai tuoi interrogativi per vivere
una vita libera da imposizioni, moralismi, leggi arbitrarie, falsa
spiritualità, modelli di vita imposti con la pubblicità, sensi di colpa,
paure di punizioni e di inferni, nevrosi e malattie. Tu non ti rendi conto
di come ti hanno ridotto: ti hanno condizionato in tutti i modi, dandoti
una parvenza di libertà e di libero arbitrio, in realtà sei alla mercé di
gente che ti manovra in tutti i modi e che ti fa fare tutto ciò che vuole.
Risultato: una vita carica di doveri, burocrazia, pesi, obblighi, modelli
di vita dispendiosi, rapporti difficili, problemi di salute. Tu sei vittima di
questo sistema, essi acquistano soldi e potere grazie a te e a milioni di
esseri come te. Voglio aiutarti a trovare la via d'uscita che consiste nel
ritrovare la tua vera essenza di essere spirituale e figlio di Dio,
ritrovare la dignità che hai dimenticato ed il potere che ti è stato tolto,
essere causa e non effetto nella tua vita. Posso insegnarti il cammino
che sto facendo io, e ti assicuro che ne vale la pena!
[email protected]
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Erotismo
Benvenuto in quest’area. Sembrerà strano che in un sito dedicato alla ricerca
interiore si parli di erotismo. In effetti ci hanno inculcato l’idea che corpo e
spirito sono antitetici, anzi il corpo e le sue funzioni fisiologiche sono state
demonizzate dai ministri delle chiese, attribuendo loro valenza peccaminosa e
definendoli “atti osceni”. Io ho capito una cosa semplicissima: noi siamo
composti da una parte materiale (corpo) ed una spirituale (mente e spirito), per
stare bene occorre che tutte le nostre componenti siano in equilibrio e le loro
funzioni soddisfatte. Quindi metto sullo stesso piano l’esigenza del nutrirsi, del
fare sesso, della cultura , e della mistica. Se una persona ha fame hai voglia a
parlare di cose spirituali, deve mangiare prima di tutto. Se una di queste funzioni
non viene soddisfatta l’essere va in squilibrio, si sente a disagio, e manifesta
malessere, a livello psichico e fisico. Coloro che si dedicano esclusivamente al
fisico sono squilibrati, così pure coloro che si dedicano esclusivamente alla
cultura o al misticismo. Certamente ci sono le eccezioni, ma sono appunto tali, e
rare. Per noi comuni mortali è importante capire che il punto di partenza per la
nostra crescita interiore è l’equilibrio e l’armonia con noi stessi. E questa
condizione non si raggiunge quando inibiamo i nostri bisogni fisiologici.
Paradossalmente l’inizio di un percorso di crescita interiore può cominciare dal
liberarsi delle inibizioni e dare libero sfogo alle nostre voglie represse. Magari
inizialmente sarà come l’acqua che si riversa da una diga aperta, e quindi può
far paura, ma poi questa energia si placa e diventa un fiume che scorre placido.
Non temere quindi di esprimere la tua sana sessualità, in armonia col tuo corpo e
col partner, temi piuttosto i profeti di sciagure e punizioni. Essi sono frustrati e
inibiti, portano un peso insopportabile e vogliono caricarlo sulle spalle altrui.
Guardali in faccia, non sono sereni, non possono esserlo, la loro carne urla, ed
essi la tengono a freno pensando di far piacere a Dio. Ma Dio non si interessa
del nostro mondo illusorio. Amici miei, liberatevi di questi pesi insopportabili,
respirate la libertà e la leggerezza. Accettatevi per come siete, non combattete la
vostra natura, se la vostra sessualità non rientra nei canoni della morale
borghese. Dio vi ama così come siete, e vi raccomando….usate il profilattico!
[email protected]
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EROTISMO COME ENERGIA
L'erotismo è la gioia dei sensi, quella soddisfazione che pervade il nostro corpo
e lo fa fremere, è l'espressione di un'energia interiore che si accumula dentro e
vuole trovare il suo sfogo attraverso le vie genitali. Se lo consideriamo sotto
questo punto di vista, è un flusso di energia, a livello dei chakras inferiori, che
dev'essere necessariamente smaltito. La ritenzione o la repressione di questa
energia provoca un blocco energetico, esattamente come accade per altre
emozioni represse e trattenute dentro, che provocano patologie fisiche. E' vero
anche il contrario, cioè l'eccessiva dispersione dell'energia sessuale provoca
carenza e quindi scarsa potenza. Le varie energie sottili presenti nel nucleo
energetico possono trasmutarsi l'una nell'altra, come avviene a livello fisico,
quindi l'energia erotica può essere "sublimata" in energia creativa o mistica,
questo spiega perché determinati individui possono fare a meno di una vita
sessuale, oppure che l'eccessivo impegno di alcune persone in un campo della
loro vita assorbe l'energia erotica che viene così impiegata per altre funzioni.
Se ben dosata questa energia porta notevoli benefici al nostro corpo, ed io non
capisco perché l'eros sia stato caricato di tante implicazioni morali da svuotarlo
praticamente di tutta la carica benefica, e gioiosa. Per anni si sono dette
mostruosità sulla masturbazione, sui rapporti al di fuori degli angusti limiti che
la "morale" ci aveva imposto. Si invocava il castigo divino sui cosiddetti
lussuriosi, e si innalzava a virtù sublime la verginità, tanto da far rimanere
vergine la madre di Gesù Cristo, nonostante il parto. Risultato: una massa di
gente frustrata, inibita, colpevolizzata e sopratutto molto triste. Quando
l'energia erotica viene repressa "deve" trovare altre vie di sfogo, e spesso sono
devianze da una sana, serena e gioiosa sessualità. Posso affermare con
certezza che l'azione repressiva delle Chiese (che stranamente su questo
argomento sono tutte d'accordo) abbia causato deviazioni sessuali, intendendo
con questo ogni comportamento coercitivo che causa sofferenza all'altro, e
piacere a chi lo compie. Come abbiamo purtroppo constatato a volte tali azioni
si concludono con la morte della vittima, spesso bambini, per cui si sta
scatenando la caccia al Mostro. Non capiamo che il mostro è vittima del nostro
sistema repressivo, che inibisce la libera espressione di una sana sessualità, e
l'esternare eventuali problemi legati alla sfera sessuale. Se si potesse parlare
più liberamente di certi problemi avremmo evitato di creare tanti "mostri" che
sono solo dei poveri malati. Per lo stesso motivo coloro che sentono attrazione
per lo stesso sesso, sono costretti dalla morale borghese a vivere situazioni
clandestine, spesso una doppia vita, con grosse sofferenze, discriminati e
colpevolizzati dalle Chiese che fingono di accoglierli con amore per poi torturarli
con i sensi di colpa. Anche l'esposizione di un corpo nudo (che tuttavia l'arte
esalta da sempre) è considerata immorale, perché l'idea di fondo è che i
genitali sono una cosa immonda da nascondere, e tutto ciò che ha a che fare
con essi è sporco. Ma perché non devo essere libero di esporre il mio corpo al
sole, alla carezza del vento, perché c'è qualcuno che ha problemi? Se ne stia a
casa allora, o s'interroghi sul fatto che ha problemi a guardare una cosa
assolutamente naturale, creata da Dio, capolavoro dell'evoluzione. Per sano
erotismo intendo ogni espressione erotica in cui c'è attrazione, piacere, amore,
non importa tra chi e chi. Dove c'è amore, non ci può essere peccato, perché
dove c'è amore vero c'è sempre Dio, perché Dio è Amore. Queste parole vorrei
che servissero a dare serenità a tante coscienze lacerate tra le legittime
esigenze del corpo e la repressione della "morale". Non credete agli uomini che
si scagliano contro il sesso, essi lottano contro se stessi e contro Dio, sono
destinati al fallimento e la "passione" che mettono in questa crociata serve solo
a soffocare l'eros che in loro brama esprimersi. Tutto ciò che Dio ha creato è
buono e va vissuto con gioia. Stranamente alla repressione del sesso non
corrisponde un'uguale impegno contro la violenza che invece viene tollerata e
giustificata, per cui i nostri programmi televisivi che sono così casti, sono pieni
di scene di violenza sempre più realistiche, e nessuno si scandalizza per questo.
Vorrei sottolineare una differenza tra sessualità ed erotismo, la prima è legata
ad una spetto particolare dell'eros, quello dell'atto sessuale inteso come
procreazione o semplice piacere; l'eros ha un respiro più ampio, coinvolge tutti
i sensi e non necessariamente ha bisogno di un partner. Io trovo erotico un
mare limpido dove tuffarmi, la sabbia calda che avvolge il mio corpo, il sole che
mi accarezza con i suoi caldi raggi o il vento che mi sfiora la pelle, trovo erotici
certi profumi o certi suoni o certi timbri di voce ed anche certe canzoni. In
questo modo l'erotismo permea la mia vita, e non è affatto in antitesi con una
sana spiritualità ma al contrario la completa e la armonizza in un contesto di
benessere olistico (globale).
Invito tutti a vivere una vita serena piena di sano erotismo e piacere sensuale
perché tutto ciò che porta gioia è buono e salutare. Per problemi legati a questo
argomento non esitate a scrivermi, sarò felice di aiutarvi.
[email protected]
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VITA INTERIORE
La nostra vita si svolge prevalentemente all’esterno di noi stessi, tra mille
occupazioni e preoccupazioni. Spesso siamo preda di paure per il nostro futuro,
per il guadagni, le fregature, gli incidenti e le malattie. Sembra che siamo
preda di eventi casuali che colpiscono a casaccio, e ci reputiamo fortunati
quando riusciamo ad evitarli. Tuttavia… ti sei accorto che alcune persone sembra
immuni dagli eventi negativi? Gli va tutto bene, come mai? Sono più religiosi degli
altri? Direi di no. Io ero una persona estremamente religiosa, da rasentare il fanatismo,
eppure la mia vita non era serena, e i guai si succedevano come le onde del mare. A
differenza di tanti altri, però, invece di imprecare la cattiva sorte, ho cominciato a
cercare tra i saggi, le cause e i possibili rimedi alla mia situazione. Quello che andavo
imparando non mi piaceva affatto: praticamente la causa della mia situazione era
dentro di me, e non veniva da fuori. Naturalmente scartai con sdegno questa idea,
ma….pensa e ripensa, alla fine dovetti ammettere che era proprio così. Dovetti
ingoiare il rospo, ma fu proprio questa presa di coscienza l’inizio del cambiamento.
Compresi che se ero indigente, lo dovevo alla coscienza di scarsità che avevo dentro
(puoi approfondire questo aspetto nell’area della prosperità), e compresi che dovevo
operare una rivoluzione interiore: invece di essere l’effetto di situazioni che
accadevano intorno a me, dovevo imparare a determinare io la mia realtà. Ho appreso
le tecniche per fare questo, mi sono liberato di tutti i condizionamenti negativi che
avevo dentro, ho notato con sorpresa che i miei pensieri erano spesso negativi, e
quindi ero io stesso la causa dei miei guai. Ora io ti chiedo: ti piacerebbe essere
padrone della tua vita? Determinare ciò che ti deve accadere, raggiungere i tuoi
obiettivi? Il segreto è dentro di te, devi entrare nella tua anima e fare pulizia. Ora ti
rivelo un segreto: ciò che accade intorno a te, non è indipendente dalla tua volontà,
ma ne è influenzato. Questo vuol dire che tu puoi influire sugli avvenimenti che ti
accadono, sia in bene che in male, a seconda dei tuoi pensieri. Anzi, ti dirò di più: il
mondo che vedi intorno a te è la proiezione di ciò che hai dentro. Come se tu avessi
dentro una pellicola da film e proiettassi questo film su un telo bianco. Può essere un
film drammatico o comico a seconda della pellicola. Il risultato è che non combinerai
mai nulla cercando di cambiare le scene proiettate, devi solo cambiare la pellicola che
hai dentro e attraverso la quale guardi il mondo. Per questo non mi preoccupo più
della vita esteriore, ma di quella interiore di cui la vita fisica è una rappresentazione.
Faccio un esempio: queste pagine che vedi sono determinate da un codice che sta
“dietro” chiamato html, basta cambiare alcune parole del codice e la pagina cambierà
aspetto. Se vuoi cambiare la tua vita non cercare di cambiare gli avvenimenti, cambia
il codice che hai dentro.
[email protected]
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TU SEI ONNIPOTENTE
“Io ho detto: voi siete Dèi, siete tutti figli dell’Altissimo” salmo 82:6
Questa è una delle frasi pronunciate da Gesù nel Vangelo di Giovanni al
capitolo 10 e che solitamente viene distorta e fatta passare come secondaria
da coloro che vogliono farci rimanere nell’ignoranza e nell’impotenza. E’ il
tentativo di nascondere a noi una verità semplice e grandiosa: siamo Figli di
Dio, non figli adottivi ma figli naturali, di conseguenza siamo fatti della sua
stessa sostanza e quindi…abbiamo il suo stesso potere! Vi assicuro che non
sono sotto l’effetto di droghe o di alcol, ma vi sto dicendo qualcosa di cui io
stesso faccio fatica a convincermi, ma so che è così. Coloro che vogliono
deviarci per mantenere il loro potere su di noi vi diranno che sono un folle,
che non è vero, che siamo solo dei poveri peccatori destinati a batterci il
petto per tutta la vita e sperare nella misericordia di Dio, di un Dio peraltro
molto esigente che pur chiamandoci alla perfezione ci rende questo obiettivo
impossibile da raggiungere, quindi un Dio malvagio. Per fortuna questo Dio
malvagio non esiste in realtà ma è una nostra creazione. Rendiamoci conto
della nostra situazione: crediamo in un Dio estremamente severo, pronto a
punirci per i nostri errori, che ci ha messo quaggiù, in questa valle di lacrime
a soffrire, che ci infligge malattie , che ha crocifisso il suo figlio per riscattare
i nostri peccati, ma riscattare da chi ? Non poteva semplicemente perdonare,
come vuole che facciamo noi? Chiediamoci se veramente questo è il mondo
creato da un Dio buono ed amorevole, oppure una creazione malvagia fatta
da…noi. Da noi? Sì, proprio da noi, per quanto ci sembri assurdo, perché non
sappiamo di avere potere. Ora cerchiamo di ordinare le idee: Siamo Figli di
Dio, fatti della sua stessa sostanza, abbiamo il suo potere (liberissimi di non
crederci, e di rinunciare ad una tale fortuna). Che ci crediamo o no, questo
potere lo esercitiamo nella vita di tutti i giorni, in modo inconsapevole, e
siccome dentro non siamo puri, questo potere lo esercitiamo in modo distorto
e negativo, contro noi stessi. Noi ci causiamo le malattie, le circostanze
favorevoli , gli incidenti , insomma tutto ciò che ci accade. So cosa state
pensando: non è possibile, sto dicendo fesserie, la colpa è dell’inquinamento,
del governo, di Tizio e di Caio ecc. Vi capisco, ho impiegato degli anni per
convincermi di ciò che sto dicendo. Anch’io non volevo ammettere di essere
la causa di ciò che mi succedeva. Ma finalmente ho capito che tutto ciò che
mi succede è il riflesso di ciò che sono dentro. Se sono malvagio incontrerò
gente che mi farà del male, se sono un ladro verrò derubato, se odio verrò
odiato, perché tutto ciò che farò agli altri, verrà fatto a me, e chi di spada
ferisce di spada perisce. Allora…vuoi cambiare la tua vita? Cambia te stesso!
E quello che sarai dentro, ti succederà fuori. E’ chiaro che la frase “cambia te
stesso” non significa nulla è troppo generica, ma qualcosa possiamo
cominciare a farla durante la giornata per riconquistare il potere che
pensavamo di non possedere: cioè quello di essere creatori insieme al nostro
Padre, della nostra esistenza. Non dite che non ci credete, che non è
possibile, che non avete abbastanza fede, perché voi in un modo o nell’altro
già state creando senza saperlo e lo fate da sempre, ma spesso state
creando contro voi stessi. Quando cerco di far capire questo ad una persona
malata mi risponde:”Ah! Sono io che voglio essere malata?” mi rendo conto
che è difficile da accettare. Ma se ci convinciamo di questo capiremo che
come abbiamo creato la nostra malattia, così possiamo distruggerla. Sì, noi
abbiamo il potere di guarirci, se nel nostro inconscio non ci sono ostacoli al
nostro potere. E’ così che guariscono i malati a Lourdes, è così che
guariscono le persone curate con i placebo, essi semplicemente credono di
guarire, e l’atmosfera di forte impatto emotivo di Lourdes, ed il carisma del
dottore o di un guaritore qualsiasi, tolgono ogni dubbio ed ogni ostacolo a
tale credenza. Per questo Gesù rispondeva a coloro che lo pregavano di
guarirlo, “Ti sia fatto secondo la tua fede” che significa “se ci credi metti in
atto il tuo potere di auto-guarirti”. Quando Egli si recò a Nazareth non
riusciva a guarire i malati perché la gente lo conosceva da bambino e non
riuscivano a credere che fosse il Messia, per cui venendo meno la certezza
che Egli li potesse guarire, non avevano fede, e non guarivano.(Matteo
13:53-58). Ricordate quello che Gesù stesso disse :”Chi crede in me farà
anch’egli le cose che faccio io e ne farà di maggiori”, io credo che non
potesse essere più chiaro di così, e non mi servono tutti i tentativi devianti di
chi vuole distorcere il senso di queste parole. Intanto possiamo esercitarci
nelle piccole cose di ogni giorno ad esprimere il nostro potere creativo, certo
non mi aspetto che domani vi mettiate a spostare le montagne. Possiamo
cominciare a influire con la nostra volontà sul nostro corpo ed ordinare ad un
dolore di andarsene, oppure alle cellule del nostro sistema immunitario di
svegliarsi un po’ e difenderci meglio, possiamo imparare a dialogare con i
nostri organi perché funzionino meglio o “credere” che quest’anno non ci
ammaleremo di influenza. Tutto questo è stato da me sperimentato e vi
assicuro che funziona. Certo non funzionerà sempre perché i fattori in gioco
sono tanti e non sempre identificabili, quindi a volte non funziona,
esattamente quando pur prendendo un’aspirina il mal di testa non passa
perché magari è conseguenza di una patologia più grande, ma non per
questo diciamo che l’aspirina non funziona. Quindi armatevi di pazienza e
tenacia ed imparate ad essere i veri protagonisti della vostra salute. Se
riesco a risparmiarvi qualche mal di testa o addirittura a farvi guarire da
qualche malattia con la consapevolezza che siete stati voi stessi e non il
santo di turno, sarò felice perché vi avrò fatto salire un gradino sulla scala
della vostra crescita interiore e vi avrò fatto sperimentare quanto è bello
sentirsi figli di un Dio amorevole e non figliastri di un tiranno. Ricapitolando,
quando abbiamo un disturbo:
Rendiamoci conto che lo abbiamo causato noi, con il nostro potere causativo,
ammettiamo di aver sbagliato e rinneghiamo ciò che abbiamo fatto.
Diciamo alla malattia o al disturbo di andarsene perché non lo vogliamo
più. Per i credenti è molto utile trasferire su Dio il nostro male finchè ci
sentiremo liberi da esso. Una volta interrotta la creazione cattiva,
concentriamoci sull’organo malato e convogliamo verso di lui il nostro
affetto
visualizzandolo
sano.
Dobbiamo
essere
certi
che
stiamo
esercitando il nostro potere, anche se i sintomi persistono. Ricordiamo le
parole di Gesù: ”Quando chiedete qualcosa, credete di averla già ricevuta,
e
l’avrete”,
e
ancora:”Beati
coloro
che
credono
senza
aver
visto”(Giov.20:29) Non pretendo di aver esaurito l’argomento che in realtà
è assai più complesso, ma spero di aver dato a qualcuno degli strumenti
in più per il suo benessere, e a qualche altro un’idea su cui riflettere.
Infine voglio dirvi una cosa: non credete a niente di ciò che avete letto,
non dovete credere alle mie parole perché quello che posso trasmettervi
sono solo dei concetti mentali ma non “l’essenza”. Quello che dovete fare
è mettere questi concetti davanti a Dio e chiedere a Lui che ve li confermi
e ve li faccia comprendere a livello profondo tramite l’azione dello Spirito
Santo. Se volete approfondire l’argomento potete richiedermi il fascicolo
personalizzato
che
vi
guiderà
passo
passo
sulla
strada
dell'auto
guarigione, questo ovviamente non a titolo gratuito; oppure usufruire di
trattamenti energetici e riequilibranti che posso farvi di persona o anche a
distanza (per chi ci crede).
[email protected]
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L'ISOLA CHE NON C'E'.....C'E'
Sentiamo spesso parlare dell'isola che non c'è. Qualche anno fa Bennato con la sua famosa
canzone. Io personalmente ho fatto un'esperienza particolare con questo luogo meraviglioso.
Per capire di cosa sto parlando bisogna avere dimestichezza con altre dimensioni oltre quella
materiale, altrimenti tutto il mio discorso sembrerà il vagheggiare di un folle. Una volta
Gesù disse ai suoi discepoli: "Dove io vado, voi non potete venire" e subito essi, immersi nel
materialismo cominciarono a chiedersi dove fosse questo luogo misterioso, o addirittura se
non volesse suicidarsi. Egli aveva l'accesso a questo luogo in una dimensione superiore ed
inaccessibile alla maggior parte dell'umanità che vive imprigionata nella dimensione fisica e
non concepisce neppure che ci possano essere altri piani di esistenza. Io ho avuto la fortuna e
la caparbietà di accedere a questa dimensione, a questo luogo paradisiaco, dove si può
sperimentare la (im) perfetta beatitudine. Spesso mi rifugio in questa isola di paradiso, che
non ha nulla di materiale, e dove faccio le mie vacanze, mi rilasso, mi ricarico, e godo di una
pace infinita. Non ho ancora affinato la percezione di questo luogo, ma penso che con la
pratica, potrò percepire la presenza di altre entità e relazionarmi ad esse, per attingere la loro
saggezza. Cosa che mi capita ma non regolarmente, del resto anch'io sto camminando lungo
il sentiero della mia evoluzione interiore. Per accedere a questo luogo bisogna prepararsi
bene, come per un viaggio. Bisogna acquisire la capacità di estraniarsi dal contesto fisico in
cui siamo, e quindi avere la capacità di distaccarci emotivamente dai problemi che ci
affliggono, dalle dipendenze affettive che ci tengono incollati a questa dimensione. Occorre
un training in cui impariamo ad entrare in una nuova dimensione dove non abbiamo i punti
di riferimento che abbiamo sulla terra, e dove all'inizio potremo sentirci smarriti e confusi se
qualcuno non ci tiene per mano. (Per questo mi presento come spiritual trainer) Tutte le
tensioni legate ad interessi materiali ci tengono incollati a questa dimensione, come Gulliver
legato alla terra da tanti piccoli fili. Mediante un processo di rilassamento si impara a
"staccare la spina", ad immergersi in un altro modo e a ritemprarsi. Questo è ciò che migliaia
di persone fanno d'estate, alla ricerca di un posto di villeggiatura, dove si illudono di
rilassarsi. Questi dannati delle vacanze affrontano viaggi estenuanti, code, caldo, scioperi e
disagi di ogni genere per approdare ad una spiaggia, o un posto dove vorrebbero trovare
relax. A parte le difficoltà del viaggio, il costo, il pericolo di incidenti (il triste tributo di vite
umane che ogni anno sacrifichiamo al dio Vacanze), non ci accorgiamo che in vacanza
portiamo anche i nostri problemi, che non ci lasciano mai, rapporti problematici con il
partner, con i figli, ciò che dovremo fare al ritorno ecc. Ho visto gente tornare dalle ferie, più
stanca e stressata e desiderare la solita routine quotidiana più delle vacanze appena concluse.
Un mio amico mi ha confidato addirittura che un vacanza prendeva tranquillanti per poter
dormire! Da secoli, saggi di ogni cultura ci indicano la via per la beatitudine, ma noi
continuiamo a guardare a terra e razzolare quel poco che la terra ci da...,colpa anche di quei
presunti saggi che ci indicano dei percorsi errati, fatti per confonderci, per creare una
dipendenza nei loro confronti, il che spesso si traduce in grossi esborsi di denaro, o
pagamenti in altra natura. Ricordati che la felicità esiste, ma non potrai mai ottenerla in
questa dimensione. Allora puoi aspettare che la morte del tuo corpo fisico ti proietti in una
dimensione migliore, oppure cominciare a conoscere da ora l'isola che non c'è, e costruirti il
tuo Paradiso terrestre, dal quale sei uscito volontariamente per scadere nella dimensione
materiale con tutta la sofferenza che comporta. Tu sarai felice quando ti trasferirai nella
dimensione dello spirito e di lì guarderai il mondo, gli uomini che si affaticano e lottano e
soffrono per una briciola di piacere, mentre tu ne hai a volontà, e sorriderai di compassione
volgendo lo sguardo pieno di gratitudine e amore a Colui che ti ha donato tutto questo.
[email protected]
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CORSO DI CRESCITA INTERIORE
IL PIANO
La nostra vita trascorre in una sequenza interminabile di preoccupazioni e di
dolori, inseguiamo inutilmente una felicità che non arriva mai. Ci affatichiamo
per cose che poi ci deludono, finché ci arrendiamo e ci lasciamo trainare dalla
corrente del grande fiume della vita. Non tutti però seguono questo destino. Ci
sono uomini che non si arrendono mai e continuano a cercare, anche quando
sbagliano, hanno il coraggio di ricominciare e di cercare finché trovano. Io sono
uno di quelli. Ho trovato la strada per fare di me stesso un essere pienamente
realizzato e soddisfatto. Questa strada segnata dai saggi di tutte le epoche è
rivelata solo a chi lo desidera veramente. Ora a te è presentata un’occasione
che forse non si ripeterà mai più. Se la vita che fai ti piace, se sei felice e
soddisfatto della tua esistenza, non continuare a leggere; va’ per la tua strada
e ti auguro tanta fortuna. Se invece non sei contento della tua esistenza…
seguimi, ti condurrò con amore, lungo la strada che io ho percorso prima di te,
con sacrificio e coraggio, perché non la conoscevo. Ho raccolto tutte le
informazioni possibili, dai testi sacri, dalla psicologia, dai vari maestri, ed ho
scelto la strada migliore: quella che da’ risultati. La mia ricerca non è finita,
voglio andare avanti e conoscere sempre di più, ma per fare questo ho bisogno
di te. Ho bisogno del tuo sostegno, del tuo amore, del tuo aiuto economico
perché possa dedicarmi esclusivamente a questo ed abbia i mezzi sufficienti per
farlo. Voglio attingere tutta la saggezza del mondo per crescere alla statura
divina e portare questo insegnamento a te e a tutti coloro che si uniranno in
questo progetto grandioso e meraviglioso. Ci aspetta una vita stupenda, un
oceano d’amore e di felicità, ma questo premio è riservato a quelli che hanno
un cuore puro e che sanno ancora sognare. Voglio portarti ai confini del Cielo, e
se ci credi…lo vedrai. Per portarti alla piena realizzazione del tuo sogno, cioè ad
essere una persona piena di salute, d’amore, di felicità e di benessere
economico dobbiamo cominciare a risanare le zone malate della tua esistenza.
Il cammino è lungo, ma ben presto comincerai a raccogliere i frutti del tuo
lavoro e di pari passo cresceranno la tua gioia e la tua soddisfazione.
Osserva questa scala:
Serenità dell’essere
Gioia di vivere
Entusiasmo
Forte interesse
Leggero interesse
Noia
Antagonismo
Dolore
Collera
Spietatezza
Rancore
Paura
Propiziazione
Afflizione
Apatia
Morte
Cerca il tuo livello, tenendo presente che esso non è fisso ma ha delle
oscillazioni. Il tuo livello di tono emozionale influenzerà tutta la tua esistenza, le
tue scelte, il tuo stato di salute, e la tua situazione economica. Il mio intento è
di portarti al massimo livello di questa scala. Man mano che sali questi gradini,
proverai sensazioni sempre più belle, ma dovrai sottoporti a dei trattamenti, nel
corso dei quali sarai sempre pienamente cosciente e libero nelle tue decisioni,
perché sarai tu, e solo tu a decidere del tuo cammino. Io posso solo indicarti la
strada. Oltre a questo, voglio stabilire con te un rapporto intenso di fratellanza.
Voglio legarti a me non da vincoli, ma da un legame d’amore che non si
scioglierà mai, a meno che tu non decida di tornare nel buio. Saremo come
alpinisti che scalano una montagna, legati fra loro, e se io dovessi scivolare,
sarai tu a sostenermi e a prenderti cura di me con lo stesso amore che io ho
dato a te, perché questa è la legge di Dio.
PERCORSO
Il primo stadio di questo affascinante cammino è ritrovare il nostro mondo
interiore, liberarci da ogni tensione fisica e psichica che c’impedisce di compiere
questo viaggio. Conosceremo una parte di noi di cui non sapevamo l’esistenza.
Impareremo a trovare rifugio e un luogo di serenità e pace nel nostro cuore.
Faremo quindi un corso di rilassamento che ci farà scaricare le tensioni da
stress e che ci porterà indubbi benefici al corpo e alla mente. Già in questa fase
ci potrà essere un sensibile miglioramento della nostra salute e un aumento del
tono emotivo, cominceremo a percepire la leggerezza dell’esistenza e
impareremo a ridere di più. Quando ti sarai impadronito di questa tecnica potrai
usarla a tuo piacimento per ritrovare serenità, affrontare i momenti difficili,
risolvere problemi di nervosismo, insonnia, confusione mentale. Migliorerà la
tua salute, le tue relazioni con gli altri, sarai più padrone di te, più amabile, ti
attirerai simpatia e consenso da parte degli altri, e questo è il segreto del
successo. Avrai più serenità in famiglia e dentro di te sentirai più energia. Una
mente lucida e serena è importante per prendere decisioni giuste, per guidare
bene ed evitare incidenti dovuti a distrazione e confusione. Potrai inoltre
applicare questa tecnica ai tuoi famigliari o ad altri con un ritorno economico,
entrando a far parte della rete che stiamo organizzando. Ovviamente questo
non è che il minimo dei risultati; la vita ti può riservare sorprese ancora più
grandi…seguimi!
Il secondo stadio consiste nel ritornare mentalmente al tuo passato, sepolto
dentro di te, e scaricare le aree di dolore che giacciono sepolte nella tua
memoria inconscia e che condizionano la tua esistenza attuale in quanto
serbatoi di dolore che trattengono energia vitale di cui non puoi più disporre. Tu
sei il frutto del tuo passato, e tutta la tua vita, le tue scelte, i tuoi gusti,
apparentemente frutto di libera scelta, in realtà sono pilotati dalle tue
esperienze passate. Essendo esperienze di dolore, le tue scelte saranno
sbagliate perché frutto di paura. Spesso l’uomo fa delle scelte sbagliate, di cui
si pente, e non capisce perché le ha fatte, ma la cosa più incredibile è che le
ripete. Ci sono ad esempio uomini che fanno collezione di matrimoni falliti,
evidentemente le loro scelte sono dettate da una situazione interiore che li
porta alla sofferenza. Quando tu sarai libero dai condizionamenti del passato,
finalmente potrai essere libero, ed essere te stesso, sempre, perché il tuo
nemico è dentro di te. La scoperta del tuo vero essere è la seconda conquista.
Sarai te stesso, unico, irripetibile, meravigliosa creatura. Imparerai a scaricare
immediatamente tutte le tensioni ed a ritrovare la tua forma migliore, senza
passare giorni nella sofferenza. Anche questa tecnica potrai mettere a
disposizione di chi vuoi.
Il terzo stadio di questo cammino si chiama Training somatico, cioè il ripristino
della comunicazione mente-corpo, spesso disturbata e causa di tante malattie.
Imparerai a dominare il tuo corpo, ad influire su di esso, ad accelerare i
processi di guarigione, ad ascoltare ciò che vuole dirti, prima che il suo disagio
si manifesti sotto forma di malattia. Conoscerai le energie sottili che lo
attraversano, conoscerai i chakras ed imparerai ad incanalare questa energia
purissima e ad usarla per guarire te stesso e gli altri. E’ superfluo affermare che
ti assicurerai una vita sana e senza malattie.
Il quarto stadio si chiama training mentale. Imparare a conoscere la propria
mente è fondamentale per vivere una vita felice. Una mente non efficiente
condiziona negativamente tutti gli aspetti della vita, specialmente quando è
appesantita da stress, preoccupazioni, e memorie inconsce di dolore. Imparerai
ad usare questo potentissimo strumento per eliminare tracce negative del tuo
passato, modificare il tuo carattere facendoti diventare quello che vuoi,
programmando il tuo futuro a piacimento perché tu abbia la vita che hai
sempre desiderato. Conoscerai la potenza del tuo subconscio e potrai servirtene
a tuo vantaggio come amico e consigliere infallibile. (Ora se ne servono altri per
condizionarti a tua insaputa)
Quinto stadio è il training spirituale in cui continuerà la tua evoluzione in una
dimensione superiore. Scoprirai di essere una creatura spirituale, percepirai un
mondo che ad altri è inaccessibile. T’impadronirai di tecniche per dirigere le
energie sottili a tuo piacimento. Potrai aiutare quelli che soffrono e guarire i
malati. Diventerai un essere superiore, pieno d’energia e d’amore. Camminerai
in un’altra dimensione, dove incontrerai altri esseri che hanno raggiunto il tuo
stesso livello. La tua felicità è piena, sei immerso in un’atmosfera d’amore e di
luce. A questo punto sarai consapevole della tua natura divina e della tua
figliolanza divina, e desidererai “conoscere” il tuo Padre. Mediante la
meditazione potrai avere accesso a questa dimensione soprannaturale che per
te diventerà famigliare nella quale passerai se lo vorrai. Sperimenterai
l’immensa dolcezza di perdersi nell’oceano dell’Amore divino, e tornerai in
questa dimensione con dispiacere. Finché un giorno non vorrai rimanere lì…
Non so proprio cos’altro potresti desiderare: ti ho portato il Paradiso. Ora fa’
silenzio intorno a te e dentro di te. Ascolta il tuo cuore e solo quello, e quando
ti senti pronto…VAI! Chiunque tu sia…ti abbraccio con l’Amore del Padre.
[email protected]
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LA FELICITA’ E’ UNA SCELTA
La felicità è come l’orizzonte, non si raggiunge mai. Questa è
l’opinione comune, e in effetti vedo tanta gente che si affatica per
raggiungere uno stato di benessere e di felicità che sembra non
arrivare mai, finché si conclude con amarezza che la felicità non fa
parte di questo mondo. Forse in quello dell’Al di là…se c’è un Al di là.
Come tutti, anch’io sono partito di corsa alla ricerca di questa felicità,
e come tutti pensavo di raggiungerla migliorando le mie condizioni
economiche, di salute ecc. Pensavo che una volta ottenuto il benessere
economico sarei stato felice, quindi la felicità veniva sempre dopo
qualcos’altro, dopo il denaro, dopo la salute, dopo la serenità, dopo
aver risolto i miei problemi, dopo…dopo…dopo…e così ti passa la vita.
Un bel giorno ti accorgi di essere diventato vecchio, ma la felicità non
è arrivata, hai solo sistemato alcune cose della tua esistenza, hai una
pensione, forse una casa, e dei figli che si prendono cura di te. Ben
poco rispetto a quello che ti aspettavi, anzi, facendo un consuntivo ti
accorgi che i momenti felici sono stati ben pochi rispetto ai momenti di
dolore, preoccupazione, rabbia ecc. E’ davvero così triste la situazione?
Mi sono messo a pensare, e dopo attente riflessioni sono giunto a delle
conclusioni molto incoraggianti di cui voglio far parte anche te. La
felicità esiste, è sbagliato il modo con cui la cerchiamo. Esplorando il
mondo invisibile ho trovato fiumi di felicità e di gioia di cui non
percepiamo la presenza, perché i nostri sensi sottili sono atrofizzati, i
nostri canali energetici sono ostruiti, e siamo pieni di blocchi a livello
interiore.
LA FELICITA’ E IL PIACERE SONO DUE COSE DIVERSE
Sono due cose distinte, ma che noi confondiamo. Questa confusione è
pericolosa perché ci porta a cercare il piacere per essere felici, e
questo non può essere per i motivi che vado a spiegare. Essi in realtà
sono opposti e vediamo perché:
 Il piacere viene dall’esterno. Proviamo piacere quando vediamo,
ascoltiamo, annusiamo, tocchiamo qualcosa che ci piace, quando
facciamo sesso, quando mangiamo un dolce ecc. Insomma il
piacere è una sensazione gratificante derivata da un’esperienza
sensuale (dei sensi) che stimola il “centro del piacere” e produce
sostanze che danno euforia.
 Il piacere è temporaneo e legato al momento in cui avviene la
percezione, anche se noi possiamo evocare la sensazione di
piacere ricordando l’episodio, la sensazione scompare lasciando
un vuoto dentro di noi, che molti cercano di colmare ripetendo il
più possibile le azioni che provocano la sensazione di piacere,
illudendosi di trovare la felicità.
 Il piacere dipende da fattori esterni, e rende l’uomo dipendente
da oggetti e persone, circostanze, luoghi. Per questo motivo il
piacere costa, e a volte costa tanto che per averlo dobbiamo
pagare un prezzo, che spesso è più alto del piacere stesso.
 Il piacere è importante e va ricercato, è difficile vivere senza
provare piacere, esso ci rende la vita godibile. Se abbiamo un
lavoro che ci piace, un partner che ci piace, una casa che ci
piace, la nostra vita è abbastanza piacevole e bella, ma tutto
questo non ci dà la felicità. Ti è stato inculcato che il piacere è
sinonimo di peccato, ma io ti dico: cerca il piacere nella tua vita,
allontana da te la tristezza, godi! Ma allo stesso tempo, ricordati
che tutto questo non porta alla felicità, e viene il tempo che tutte
queste sensazioni lentamente svaniranno, lasciando il posto alla
gioia interiore, se nel frattempo l’avrai trovata.
 La felicità viene dall’interno, dal nostro essere profondo, quando
è purificato da ricordi negativi ed emozioni negative, quando ha i
canali energetici liberi e ricettivi alla corrente energetica
universale. Essa viene incanalata attraverso i chakras e scorre nel
nostro essere dandoci una sensazione indescrivibile. Questa
corrente prende diversi nomi a seconda delle culture:
“Chi”,”Paramatma”, “Spirito Santo”, “energia orgonica” “Energia
vitale”,ecc. ma è sempre la stessa, viva, abbondante e a
disposizione di tutti
 La felicità è perenne, e una volta raggiunta, non la perdi, tranne
che bloccando il suo flusso. Questo può accadere quando ci
lasciamo invadere da emozioni negative (Rabbia, odio, paura
ecc.). Nella Bibbia c’è un consiglio preziosissimo “Custodisci il
tuo cuore più d’ogni altra cosa, poichè da esso procedono
le sorgenti della vita” (Proverbi 4:23). Alla luce di ciò che
abbiamo detto ci rendiamo conto di come sia importante
custodire il proprio cuore da influssi maligni e conservarsi puri da
questo mondo, inquinato dal male. (Attenzione, la purezza di cui
parlo non c’entra col sesso).
 La felicità non dipende da fattori esterni, da ricchezza o altro, e
non costa niente. Ci sono persone che nella vita hanno tutto e
sono infelici, perché pretendono di ricevere la felicità dalle cose
materiali. Gente che nonostante sia ricchissima, soffre di
depressione, e gente poverissima ma dal cuore contento. Con ciò
non voglio dire che bisogna essere poveri per essere felici, ma
non illudersi che la materia possa renderci felici.
 La felicità è una scelta di vita, sembra strano ma è così. Noi nella
vita facciamo delle scelte, alcune consapevoli, la maggior parte
inconsapevoli. Paradossalmente mettiamo sempre la felicità come
punto d’arrivo di un percorso lunghissimo, che non
raggiungeremo mai. Proviamo a metterla al primo posto e ad
adeguare tutto il resto alla nostra felicità. Decidiamo di
perseguire la strada interiore che ci porta nel più breve tempo
possibile ad essere felici, liberiamoci di tutto il negativo che
ristagna dentro di noi, chiudiamo tutti i conti in sospeso (Rimetti
a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori),
lasciamoci invadere dalla corrente energetica della gioia, e non
permettiamo a nessuna cosa negativa di entrare dentro di noi.
(Custodisci il tuo cuore più d’ogni altra cosa). Cambiamo la
nostra vita in funzione della nostra felicità, tutto ciò che ci toglie
la pace, la serenità, lo allontaniamo. Non barattiamo le cose
materiali con la nostra felicità (Se uno vuol litigare con te per
toglierti il mantello, tu dagli anche la tunica).
 Ricorda: nulla, ma proprio nulla è più importante della tua
felicità. Non perderla per nessuna cosa al mondo. Io ho
fatto questa scelta, non permetto a nessuna circostanza, per
quanto difficile, o persona, o problema, di devastare il mio cuore.
Dentro di me c’è perenne serenità, nel mio giardino interiore
splende il sole, e quando mi accorgo che qualcuno o qualcosa sta
inquinando il mio mondo interiore, immediatamente allontano la
persona e mi purifico dalla sensazione negativa. Un cuore
contento e sereno affronta meglio la vita e i suoi problemi, e li
risolve. Sono convinto che tutto ciò che accade nel mondo fisico
non è più importante della mia felicità. Anche se perdessi tutti i
beni materiali, non permetterei a nessuno di rubarmi la pace
interiore.
 Tu sei nato per essere felice, e nessuno al mondo ha il diritto
di impedirtelo. Non ascoltare religioni o ideologie che esaltano la
sofferenza, la povertà, la mortificazione ed ogni sorta di
masochismo, queste cose lasciale ai masochisti e ai bigotti. Tu
cerca la pace interiore, la serenità, la gioia, il benessere
economico, la salute, la serena espressione della tua sessualità,
ed ogni piacere che la vita può darti, ma stai attento: che il tuo
cuore sia sempre puro. Questo è il segreto. “I puri di cuore
vedranno Dio” che li colmerà di ogni bene, esteriore ed interiore.
LA PAURA DI ESSERE FELICI
La maggior parte delle persone non raggiungono la felicità perché ha
paura di essere felice. Questa paura è nascosta nel profondo, e non
viene riconosciuta. Ci sono mille ragioni per cui inconsciamente
rifiutiamo di essere felici, mentre a livello cosciente vorremmo esserlo.
 L’educazione familiare. Da sempre ci hanno detto che la vita è
sacrificio, che i gaudenti sono dei fannulloni, che l’ozio è il padre
dei vizi, che per raggiungere dei risultati nella vita bisogna
lavorare duro e soffrire.
 La religione che esalta il dolore, la povertà, la mortificazione, la
rinuncia, che ci propone un Dio severo, che richiede espiazione,
perché noi nasciamo già col peccato e quindi dobbiamo espiare.
Tutto questo non ha a che fare con la felicità, ci attende una vita
di dolore per espiare un peccato mai commesso, e poi chissà…
andare in un Paradiso di cui nessuno sa dirci nulla, se non
chiacchiere. Temiamo che essere felici significa sottrarsi alla
volontà di questo Dio, Il fatto che ci siano crocifissi dappertutto
significa che questa società è imperniata sul dolore, altrimenti
vedremmo statuine di Gesù risorto e vivente.
 I sensi di colpa derivati da azioni cattive compiute, o da
trasgressioni vere o presunte. Non si può essere felici con i
rimorsi. La paura della dannazione eterna ci fa scegliere
inconsciamente l’auto-espiazione. Meglio punirsi da sè, che
essere puniti da un Dio spietato il quale, tanto per darci un
esempio, ha mandato suo figlio a morire di una morte orrenda.
 Il timore che essere felici mentre gli altri non lo sono, sia un atto
di egoismo. Niente affatto. Tu non puoi salvare una persona che
annega se anche tu stai annaspando in cerca di salvezza. Per
aiutare il prossimo devi stare bene tu. Se tu sei una persona
equilibrata e felice, puoi aiutare il prossimo, altrimenti ambedue
peggiorerete la vostra situazione. (Se un cieco guida un altro
cieco, ambedue cadono nel fosso). Ho visto religiosi e psicologi,
con l’esaurimento nervoso perché pretendono di risolvere i
problemi altrui, senza aver risolto i propri.
 Un
masochismo latente, per cui , attraverso complicati
meccanismi
interiori,
godiamo
nel
farci
del
male,
nell’autocommiserazione, e nel mostrarci vittime di un destino
avverso per ottenere la pietà degli altri, e la loro approvazione.
Finché saremo conciati così non avremo mai la felicità, perché siamo
noi stessi ad allontanarla. Non c’entra il destino, le circostanze, i
parenti, gli amici, i colleghi…siamo solo noi che determiniamo il nostro
destino, e finché non lo ammetteremo (Anche se è difficile
ammetterlo) non avremo in mano le redini della nostra vita.
ALCUNI CONSIGLI
1.Convinciti che la felicità esiste e puoi raggiungerla,
2. credici con tutte le tue forze,
3. dedica ogni tuo sforzo per raggiungerla, non c’è altro per cui
valga la pena di vivere.
4. scrivi su dei fogli: “ho diritto ad essere felice, nulla è più
importante della mia felicità” (o frasi simili), attaccali
dappertutto, sul frigo, sul letto, sulla scrivania, nel bagno, in
modo che questa frase ti stia sempre sotto gli occhi, ripetila
mentalmente ogni volta che stai senza far niente, prima o poi
darà i suoi effetti.
5. Pareggia i tuoi conti con Dio e col prossimo in modo da non avere
rimorsi, perdona chi devi perdonare, risarcisci i tuoi debiti, sta’ in
pace con tutti.
6.Convinciti che intorno a te c’è un Universo pieno di amore e gioia,
lasciati riempire da questa energia, allo stesso modo con cui ti
esponi al sole per abbronzarti. Allora ti sentirai parte di Dio
(quello vero), ed io ti riconoscerò come mia sorella o mio fratello.
Avere uno stato perenne di serenità interiore, a prova di bomba,
significa stare già in paradiso. Questo è il regalo più bello che io possa
farti, e spero che dopo aver letto questo articolo, qualcuno mi scriva
dandomi la bella notizia: “Io ce l’ho fatta!”
Nota: qualche anno dopo aver scritto questo articolo ho ritrovato le
stesse idee nel libro di Paramhansa Yogananda, maestro spirituale,
dal titolo "Come essere sempre felici" che vi invito a leggere.
[email protected]
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Religioni
In quest’area tratterò i temi legati alla religione in senso lato senza alcun
riferimento specifico a situazioni e Chiese particolari che a mio parere si
differenziano solo per aspetti assolutamente marginali ed ininfluenti circa una
vera ed efficace azione salvifica. La cosa tragica è che gli esseri umani da secoli
si combattono e si uccidono per queste differenze che non hanno nulla a che
fare con una spiritualità vera, ma piuttosto con tradizioni create da uomini e
spacciate come volontà di Dio. Se la religione deve mettere in risalto il peggio
che c'è in ognuno di noi e legittimarlo in qualche modo, me ne tengo volentieri
alla larga. Il mio intento è aprire i vostri occhi affinché non siate preda di
uomini astuti che si frappongono nel rapporto tra Dio e voi, sedicenti ministri di
un dio inventato, il cui scopo è quello di imprigionare le vostre coscienze,
impedendo di fatto alla vostra anima di volare nei cieli tersi del mondo
spirituale. L’interpretazione delle Scritture viene “addomesticata” e ridotta a
semplici precetti. Quando avevo qualche ispirazione circa il potere che Gesù
aveva promesso ai suoi discepoli e chiedevo spiegazioni, subito venivo
contraddetto e riportato “coi piedi per terra”. Questo atteggiamento di fatto mi
ha impedito di crescere spiritualmente, finché non mi sono distaccato da simili
maestri. Le considerazioni che farò in questa sede derivano da anni di militanza
in varie chiese, per cui sono abbastanza credibili, lascio ad ognuno di voi trarre
le opportune conseguenze per la propria evoluzione interiore. Ricordati: tu sei
l’unico responsabile della tua evoluzione e non cercare la vera Chiesa in questa
dimensione. La Chiesa di Dio, o meglio, il Regno dei Cieli è dentro di te, nel
santuario del tuo cuore che ha solo bisogno di essere restaurato e purificato per
accogliere il Padre Celeste.
[email protected]
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E L'UOMO CREO' DIO A PROPRIA IMMAGINE E SOMIGLIANZA
Fin da piccolo, quando andavo in chiesa, mi parlarono di Dio come l'Essere
perfettissimo, amorevole ed onnipresente. In realtà poi si rivelò tutt'altra cosa:
un Dio che ti vede ovunque tu sia, a cui non puoi nasconderti, pronto a
giudicare ogni tua azione e a punirti per ogni errore. Questo Dio richiede da
ognuno di noi una condotta irreprensibile, dandoci delle leggi da rispettare, e
nello stesso tempo esponendoci alla tentazione, richiede da noi sacrifici e
rinunce, e paradossalmente a coloro che lo amano di più riserva maggiori
sofferenze, non ultime, dolorosissime piaghe, i possessori delle quali si sentono
in un certo senso dei privilegiati. Un Dio che non ha esitato a sacrificare suo
Figlio esponendolo ad una morte atroce, per espiare i nostri peccati. (Espiare?
Non poteva semplicemente perdonarci e basta?). Per finire, un Dio che non
esita a darti una condanna eterna se non riesci a "salvarti", o se hai la disgrazia
di morire senza pentirti di peccati cosiddetti "mortali". Ma che Dio è questo?, o
quale mente contorta ha potuto partorire un essere così mostruoso? La realtà è
che un Dio così fa molto comodo a coloro che detengono un certo potere sulle
coscienze e riescono a controllarle con lo spauracchio della punizione eterna.
Quanto ho sofferto a causa di questa dottrina! Quanti dubbi, paure, tormenti
nella mia giovane anima, hanno avvelenato le mie giornate da ragazzo, sempre
attento a non trasgredire alcuna norma, e a non farmi neppure sfiorare da
qualche pensiero "impuro", mentre la mia sessualità chiedeva di esprimersi
nella sua forma naturale. Quanti sensi di colpa la Chiesa ha seminato nel corso
dei millenni! Quante sofferenze inutili, quante malattie ha generato questo
sistema di pensiero che non ha nulla a che fare con la mente di Dio (quello
vero) No! Dio non poteva essere così, dovevo scoprire il suo vero volto. Ho
buttato a mare tutte le mie convinzioni ed ho ricominciato dal Vangelo e dal
mio buonsenso. La prima cosa che mi è venuta in mente è che Dio è Padre.
Anche Gesù lo paragona ad un padre, anzi, un padre molto più amabile dei
nostri padri naturali. Così ho cominciato a fare dei paragoni molto semplici,
pensando a cosa mio padre volesse per me: il mio benessere. Crescere bene
nel corpo e nella mente, avere una vita piena di soddisfazioni, un'agiatezza
economica, ed anche una vita sessuale soddisfacente, magari una bella famiglia
e dei nipoti. Ora, se mio padre naturale voleva tutto questo, certamente anche
Dio voleva il mio benessere, la mia crescita armoniosa, la mia felicità, ed essere
ricambiato da me con amore e gratitudine! Che bello! Ora Dio mi appariva
molto più bello, reale, accettabile, amabile...e cominciai a provare amore per
Lui, non più paura. Mio padre non mi avrebbe mai inibito nella mia sessualità
(ricordate quando i padri portavano i figli adolescenti a fare pratica dalle
prostitute?), e quindi anche Dio non doveva interessarsi molto di ciò che facevo
col mio pistolino, anzi me lo aveva dato proprio Lui! Allora decisi che era giusto
dare sfogo ai miei impulsi naturali, semmai, non esagerare, perché ne avrebbe
risentito la mia salute. Ah! che pace! che serenità entrò nella mia vita, che
liberazione dall'incubo del peccato! Questo Dio mi piaceva ancora di più,
immaginavo il suo sorriso benevolo su di me, e gli volevo un gran bene:
Sapevo che non mi avrebbe tradito, non mi avrebbe abbandonato mai, non mi
avrebbe mai oppresso con leggi e comandamenti inutili, e sopratutto mi
avrebbe dato un amore incondizionato...sempre. Oggi ho capito che l'inferno é
stare lontano da Lui, e che sono solo io a scegliere se vivere il paradiso,
amandolo, o vivere l'inferno, allontanandomi dalla sua presenza. Lui è lì,
sempre disponibile, paziente, pronto sempre a ricominciare daccapo, ad
asciugare le mie lacrime di bambino, quando qualche mio errore mi porta
sofferenza. Ho avuto l'immensa fortuna di conoscere questo Dio, questo Padre
meraviglioso, che non giudica, non condanna, ma comprende, aiuta, sorregge,
e sopratutto AMA con una dolcezza indescrivibile. Non posso immaginare la mia
esistenza senza la sua dolce presenza. Non riesco a descrivere ciò che mi dà
giorno per giorno, sono esperienze d'amore. E...quell'altro? Il Dio che tutti
conoscete è solo un fantoccio creato dalla mente contorta di uomini sedicenti
ministri di Dio, forse anche carismatici, anche in buona fede, anche ispirati, ma
che non si sono accorti di mescolare alla rivelazione pura di Dio le loro
convinzioni terrene, le proiezioni della loro anima non certo serena, e quindi da
valutare attentamente. L'atteggiamento di Gesù rispecchia la vera immagine
del Padre, purtroppo le parole che sono giunte fino a noi, non rimaneggiate e
spesso non quelle originali, basta pensare che il primo e vangelo fu scritto
settant'anni dopo la partenza di Gesù, raccogliendo le predicazioni di Pietro. Già
in Paolo troviamo delle impurità dottrinali, quando si sofferma a parlare del velo
che le donne dovevano indossare, o della spietata condanna rivolta, con
atteggiamento da ex fariseo, alle pratiche omosessuali. Il fenomeno della
proiezione è molto comune, ed in pratica ci mostra il mondo come noi siamo
dentro, quindi anche l'immagine di Dio è più o meno bella a seconda delle
nostre proiezioni. Per evitare questo non c'è altro da fare che avvicinarsi a Lui
con una mente vergine, senza preconcetti, e lasciare che sia Lui a descriversi.
Credetemi, sa farlo molto bene, senza parole, ma con concetti molto chiari (se
noi gli diamo spazio). Vi auguro di cuore che possiate conoscerlo come l'ho
conosciuto io, e gustare la dolcezza dell'amore suo che scende piano piano
nella vostra anima, e guarisce le vostre ferite, che possiate comprendere la
lunghezza, la larghezza, l'altezza e la profondità di Dio e conoscere questo
Amore che sorpassa ogni conoscenza razionale. Vi auguro di incontrarlo faccia a
faccia e di rimanere sconvolti da questo incontro, se parlo così ho le mie buone
ragioni.
[email protected]
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IL REGNO DEI CIELI
Se ci chiediamo cos’è il Regno dei Cieli, credo che non sappiamo esattamente cosa
sia. E’ qualcosa di bello che ci aspetta chissà dove e chissà quando, dopo la nostra
morte…se ci siamo comportati bene. A dire il vero, cerchiamo di fare i bravi non tanto
per il premio, ma per paura dell’inferno. Ovviamente queste sono tutte chiacchiere
inventate dai religiosi per ottenere la nostra sottomissione alle loro leggi e al loro
potere. Allora cos’è? Gesù ci dice due cose importanti al riguardo:
1) che dobbiamo ricercare il Regno dei Cieli prima di ogni altra cosa, e tutto il resto ci sarà
dato in aggiunta.
2) il Regno è dentro di noi, quindi inutile cercarlo altrove (Chiese, Santuari, pratiche
religiose, statue ecc.)
Io aggiungo che il Regno è qualcosa che si comincia a sperimentare da subito, man mano
che percorriamo il sentiero interiore, così almeno sappiamo cosa ci attende al di là. Come
si realizza quindi in pratica la nostra invocazione “Venga il tuo Regno”?
Cercherò di spiegartelo nel modo più semplice. Cominciamo col dire che il Regno non è un
luogo, o una situazione, ma uno stato di beatitudine interiore e che non ha nulla a che fare
con questo mondo fisico. (vedi capitolo sull’isola che non c’è.....c'è) In effetti noi
viviamo momenti di sofferenza e momenti di gioia (ahimè ben più rari dei primi), quindi si
può dire che saltiamo dal paradiso all’inferno , innumerevoli volte nella nostra vita. Questo
perché agganciamo le nostre emozioni a ciò che ci succede. Se ci accade qualcosa di
gradevole siamo felici, al contrario siamo tristi, nervosi ecc.
Finché noi dipenderemo dagli avvenimenti esteriori, noi non avremo mai pace, e non ti
illudere che risolta una situazione finalmente avrai la pace (vedi capitolo sulla ), La
felicità è una scelta perché dopo di questo usciranno altri problemi da risolvere. Ora
pensa a qualche situazione piacevole dalla quale ricavi una emozione appagante.
Potrebbe essere una vacanza sulla neve, o al mare, una festa cogli amici, un rapporto
sessuale appagante. Rifletti sul fatto che tutto ciò che fai serve unicamente a darti
un’emozione. Noi siamo alla continua ricerca di emozioni piacevoli, che ci procuriamo
mediante avvenimenti esteriori, dai quali in un certo senso dipendiamo. Quindi per provare
queste emozioni dobbiamo necessariamente dipendere da qualcuno o qualcosa o qualche
avvenimento tipo una partita di calcio (vinta). Ora immagina se la stessa emozione potessi
provarla senza il supporto esteriore, ma indipendentemente da ogni cosa, e potessi
attingerla tutte le volte che vuoi, saresti più ricco di un sultano. Bene, questo è possibile,
questo è il regalo che Gesù vuole farti, questa è la Buona novella (E vangelo), questo è il
Regno dei Cieli. Quando un giorno non avrai più il tuo corpo fisico, da dove attingerai le tue
emozioni? Non potrai perché eri dipendente dalla materia e non hai imparato a farne a
meno. Il momento della separazione sarà triste sentirai di perdere il tuo mondo, quello al
quale eri attaccato nell’illusione che sarebbe durato per sempre. Quel mondo tuttavia che
in cambio di poche gioie ti ha dato tanta sofferenza. Il primo passo da fare quindi è quello
di sganciarci emotivamente dalle circostanze esteriori ed agganciarci alla fonte interiore
della felicità. Questa fonte è presente in ognuno di noi, ma non la percepiamo perché
siamo pieni di immondizia spirituale della quale siamo chiamati a liberarci. Questi detriti
intasano la fonte, che col tempo si è prosciugata e non dà più l’acqua della vita. Quella che
Gesù promise alla samaritana, presso il pozzo. Questa Fonte eroga la sua energia
d’Amore senza esaurirsi mai, perché Dio non è limitato. Beato chi si disseta a questa fonte,
perché non avrà più sete. La differenza dalla precedente situazione è abissale: prima
dissetavi la tua sete di felicità, alle piccole pozze degli avvenimenti della vita, e spesso
l’acqua era anche avvelenata, ed estinguevi la tua sete d’amore elemosinando l’amore di
qualche creatura, che poi si esauriva. Ora invece sei agganciato ad una fonte di acqua
pura e cristallina che non si esaurisce mai. Non hai bisogno di nessuno, ora hai tutta la
gioia e l’amore che ti serve, basta solo chiudere gli occhi, entrare nel tuo giardino interiore
e dissetarti. La prima conseguenza di questo stato è una certa stabilità emotiva. Non
dipendi più dall’esterno e dai capricci della gente. La seconda è una certa impassibilità nei
confronti di ciò che succede. Ciò non significa apatia e disinteresse, ma affrontare le
situazioni con la calma necessaria senza andare in paranoia e commettere sciocchezze.
La vita esteriore perde la sua importanza e diventa così una specie di film che viene
proiettato davanti a noi, mente noi lo guardiamo dalla nostra stanza interiore, al sicuro,
senza lasciarci prendere troppo da ciò che si svolge davanti ai nostri occhi. Perché,
sappilo, tutto ciò che succede intorno a te non è altro che la proiezione di ciò che sei
dentro. In pratica tu sei il regista del film, e puoi cambiarne la trama, ma questo è un altro
capitolo. La vita vera ora si svolge dentro di te, dove provvedi a tenere pulito questo luogo,
questo giardino dell’Eden nel quale Dio passeggia, dove tu lo incontri e godi del suo
sorriso. Potremo dire con Gesù: il mio Regno non è di questo mondo. Cosa fare dunque
delle emozioni negative? Sono inutili? No. Ricordati che la vita non è altro che una palestra
per la nostra evoluzione e crescita interiore. Non ha altro scopo, per questo è limitata. E’
un capitolo, forse ne seguiranno altri in altre situazioni, forse ce ne sono stati altri prima di
questo. Accogli dunque le emozioni positive come un’aggiunta a ciò che già hai, belle ma
non indispensabili, perché hai già tutto. E di quelle negative? Esse devono servirti a capire
ciò che non va nella tua situazione interiore, dove devi correggerti, ed hanno il solo scopo
di costringerti ad evolverti. Il dolore è un pungolo per farti crescere verso la perfezione che
Dio richiede da te (Siate perfetti come il Padre vostro). Il dolore non è espiazione di
peccati, quindi da accettare passivamente. Dio non ha bisogno della nostra sofferenza, al
contrario vuole vederci felici. Lo stesso significato hanno le malattie fisiche e gli
avvenimenti negativi come gli incidenti: sono campanelli d’allarme, che in genere noi
ignoriamo. Tutto è sempre causato da noi stessi. Siamo sempre noi i registi del film della
nostra vita. Quindi non te la prendere con Dio o con il diavolo o col governo ecc. Trovare
un capro espiatorio per giustificare le nostre lacune significa non assumersi la
responsabilità della propria esistenza e non permettere a se stessi di evolversi. In tal modo
ci si condanna a ripetere all’infinito gli stessi errori. Ecco il nostro inferno fai-da-te.
Cambiare le circostanze esteriori, o eliminare i sintomi fisici delle malattie significa solo
spostare le cause che hanno generato la malattia verso altre manifestazioni (altre malattie
o altri incidenti).
Bisogna agire sulle cause, e queste sono sempre in noi. (leggi il libro:”Ogni sintomo è un
messaggio”
Cambia te stesso e cambierà la tua vita.
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IL MATERIALISMO DELLE CHIESE
La prima considerazione che mi viene spontanea, è osservare come le varie
dottrine religiose, pur promettendo agli uomini "la salvezza eterna" non
conoscono bene la dimensione spirituale, non la sanno spiegare. Se io chiedessi
a qualcuno cos'è il Paradiso, dove si trova, cosa si fa, pochi saprebbero
rispondermi, e la maggior parte pensa che in fondo dovrebbe essere
abbastanza noioso. Ma allora perché desiderare il Paradiso?, semplice: per non
andare all'Inferno. In realtà tutto questo denota una profonda ignoranza, tanto
è vero che noi rimaniamo comunque attaccati a questa esistenza materiale, e
in fondo tutto quello che c'è al di là ci fa paura. Anche le Chiese tradiscono
questo pensiero di fondo, proclamando le verità spirituali solo come mera
dottrina, ma nel frattempo occupandosi di cose ben più solide. La prima cosa
che fanno tutte le organizzazioni a scopo religioso è quello di raccogliere una
gran quantità di denaro e costruire una grossa rete commerciale, non ultima la
cosiddetta "Chiesa di Scientology", provate ad entrare in una delle sue sedi e
vedrete se sarete capaci di uscire senza aver comprato qualcosa! Tutto, in
questa chiese si muove sulla logica del denaro, evidentemente perché non si
conosce la forza dello Spirito! Gli insegnamenti sono anch'essi improntati su
elementi visibili come le leggi e i comportamenti senza tener in alcun conto la
situazione interiore dell'individuo, anzi legittimando il fatto che l'uomo è fatto
così, e può solo sperare nella misericordia divina, primo tragico errore. Significa
che tu sei nato disgraziato e per quanto tu possa impegnarti non riuscirai a
cambiare la tua natura. Solo sforzandoti di reprimere la tua natura e di
comportarti come tu non sei, ubbidendo alle leggi divine (ma fatte dagli
uomini) potrai sperare di sfuggire alla condanna. Lutero trovò un escamotage a
questo problema asserendo che l'uomo è inguaribilmente peccatore ma basta la
sua fede a salvarlo. "Pecca fortemente, ma credi ancora più fortemente e sarai
salvato".
QUALE TRAGICO ERRORE!
Tutto questo ha come effetto il produrre scissioni nell'individuo, lacerazioni e
sofferenze, perché gli viene assegnato un modello di riferimento che non riesce
ad incarnare, e tutto questo non fa altro che alimentare i suoi sensi di colpa, la
necessità di espiare, e le malattie che l'individuo si auto-infligge senza saperlo.
La salvezza, intesa come sfuggire alla condanna eterna, viene affidata ad
elementi visibili e tangibili e non intacca minimamente l'essere interiore, perché
questo fa paura e fa anche male, ma è proprio lì che bisogna intervenire ed
operare. Gesù stesso illustra molto bene questo concetto quando parla dei
farisei (simbolo di religiosità esteriore) paragonandoli a dei sepolcri imbiancati,
belli di fuori, ma contenenti putrefazione. L'esperienza di molte conversioni è
proprio un rifacimento di facciata, lasciando inalterato l'interno. Infatti chi si
converte cosa fa? Comincia a frequentare un dato luogo adibito a Chiesa
(tangibile) comincia a leggere la Bibbia o altri libri similari (tangibili) comincia a
parlare in un certo modo, a vestire in un certo modo, a fare delle opere
coerenti alla religione abbracciata, a mangiare o astenersi da qualche cibo
particolare, a pregare in un certo modo, a seguire dei precetti, liturgie,
insomma tutte cose che hanno a che fare con la dimensione fisica. Dentro
questa persona cosa succede? Certamente un periodo pieno di belle emozioni,
di gioia, serenità, che danno l'illusione di durare per sempre. Ma tutto questo è
superficiale e non intacca il nucleo, infatti dopo qualche tempo la vera natura
riprende il sopravvento e tutto viene spazzato via, lasciando solo delle nuove
abitudini, sterili e vuote, se non addirittura atteggiamenti esteriori intransigenti
e fondamentalisti-ci che spesso sfociano in imposizioni, e crudeltà vere e
proprie, compiute sempre in nome di Dio. Basta vedere l'attuale situazione
delle donne in Afghanistan, e le varie guerre a sfondo religioso. Questo è il
primo tragico errore che le varie Chiese compiono a danno dell'Umanità. Il
secondo è far credere che la salvezza derivi da qualcosa di materiale da fare o
non fare. La Legge in molte religioni, specialmente quella ebraica, é l'elemento
fondamentale, la base di tutto. L'amore per Dio si manifesta nel rispettare la
Legge. Ma anche questo è un elemento esteriore alla coscienza umana, cioè un
correttivo che viene dall'esterno e che l'individuo è costretto ad adottare pena
la condanna eterna e spesso anche quella sociale. Il semplice adeguarsi ad una
norma non cambia la coscienza della persona che rimane quella che è, se non
addirittura peggiora. Paradossalmente la legge che dovrebbe essere segno di
salvezza si trasforma in peccato e rovina per l'uomo, per il semplice fatto che
crea una scissione tra ciò che l'individuo vorrebbe fare e ciò che la legge
impone dall'esterno, (Rom. 7:10). E' come indossare un'unica divisa della
stessa taglia per tutti: a me può andare stretta, ad un altro larga. Per fortuna
Gesù Cristo è venuto ad abolire questo concetto sostituendo alla legge
esteriore, impersonale, e causa di peccato, con una nuova legge questa volta
scaturente dal cuore: "AMARE".
Anche l'Apostolo Paolo parla della legge la descrive come fonte di peccato, in
quanto la trasgressione è possibile in quanto c'è una norma da trasgredire. La
trasgressione genera conflitti e sensi di colpa che producono traumi e scissioni
interiori (tra ciò che vorrei fare e ciò che la legge m'impone), questo a lungo
andare genera malessere psicologico e fisico con malattie che poi conducono a
morte. Ecco il senso del versetto di Paolo:" Il salario del peccato è la
morte"(Rom. 6:23).
Ora io mi chiedo perché le Chiese continuano a far leva sulla legge, cioè su un
elemento esteriore e controproducente per la salvezza (specialmente quando le
leggi sono fatte dagli uomini sedicenti rappresentanti di Dio). Evidentemente
perché non conoscono il modo di far evolvere le coscienze operando un vero
cambiamento in loro, per far sì che non abbiano bisogno di alcuna legge,
perché in perfetta sintonia con la Mente di Dio. Anche questo è materialismo.
Tralasciando le manifestazioni materialistiche più grossolane legate a statue,
crocefissi, processioni e candele, un esempio classico ci viene dato dai
sacramenti che secondo la dottrina cattolica sono mezzi di salvezza, diciamo
obbligatori. Sono dei segni materiali che pretendono di produrre un effetto
spirituale: assurdo! La materia non ha potere sullo spirito. L'Eucarestia forse è
l'esempio più lampante: pretendere di entrare in comunione con l'Essenza
divina mangiando un pezzo di pane è una mostruosità. Pretendere di
rinchiudere la Divinità in un'ostia e portarla dove si vuole e chiuderla in un'urna
per farla adorare dalla gente, è il massimo del materialismo e dell'idolatria, che
di fatto aliena la gente dal ricercare la vera comunione col divino, quella che si
ottiene con anni di training spirituale e di ascesi. Non c'è bisogno di sottolineare
che le cosiddette "prime comunioni" sono solamente pretesti per far festa, ma
hanno perso completamente il loro senso religioso. La confessione è il residuo
di antiche tecniche di riduzione di traumi a livello psicoterapeutico, ormai
ridotto a strumento di controllo sulla popolazione da parte della gerarchia
ecclesiastica. Queste tecniche sono recentemente state riscoperte in fase laica
ed usate in psicoterapia e in Dian-etica. L'estrema unzione, è ciò che rimane
dell'azione terapeutica che esercitavano i primi cristiani, che quando c'era un
malato, andavano e lo curavano mediante l'energia dello Spirito. Avendo la
Chiesa perso completamente questa funzione, ha trasformato l'azione di
salvare dalla malattia, nell'azione di spedire all'Al di là i moribondi nel modo
meno doloroso possibile. Si racconta che nel Medio evo, secolo di oscurantismo
religioso, se qualcuno riceveva l'estrema unzione, e malauguratamente non
moriva, non poteva più poggiare i piedi per terra, quindi era condannato per il
resto della sua vita a stare a letto. Amici miei, sappiate che tutto ciò non ha
minimamente a che fare con la salvezza dell'anima, che non è salvezza da un
ipotetico inferno, ma dall'inferno di questa vita, quello che viviamo ogni giorno.
Da questo inferno Dio vuole trarci fuori, ma per fare questo dobbiamo cambiare
completamente la nostra mente e la visione del mondo, cosa impossibile a noi
con le nostre sole forze, ma possibile a Lui, e alla forza dello Spirito che Egli ci
elargisce tramite il suo emissario Gesù Cristo. Io mi rivolgo a tutti gli uomini
che vogliono veramente salvarsi da questo sistema che porta sofferenza,
malattie e morte, per attraversare il Mar Rosso virtuale e giungere ad una Terra
Promessa, che non vediamo ma c'è, sì perché il Paradiso esiste, e non c'è
bisogno di morire per esserci, perché Esso è dentro di noi. Tramite il corso di
crescita interiore noi scopriremo questo nuovo mondo e i tesori che in esso
sono contenuti, e poi ritroveremo la nostra vera essenza che abbiamo
dimenticato, il potere che abbiamo perduto e la possibilità di ritornare nella
dimensione fisica e giocare finalmente con la vita.
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COME LEGGERE LA BIBBIA
Ti hanno detto che la Bibbia è un libro sacro ispirato da Dio, ed in parte condivido. Ti
hanno detto che esso contiene tutta la Verità, che non bisogna aggiungere nulla alle
sue parole. E dove sta scritto tutto questo? nella Bibbia. E' come se io mi definissi
infallibile da solo. Io so che con la Bibbia in mano si è detto tutto e il contrario di
tutto, si sono fatte guerre, persecuzioni ed ogni sorta di atrocità, traendo ispirazione e
giustificazione dai suoi versetti, non ultimi gli adepti del Ku Klux Klan, nota
associazione razzista americana. Con la Bibbia in mano la Chiesa Cattolica ha preteso
di confutare anche le scoperte scientifiche di Galileo, condannandolo, sempre con la
Bibbia opera discriminazioni nei confronti degli omosessuali, e ha perpetrato atroci
crimini contro presunte streghe, ebrei, e tutti quelli che non condividevano la dottrina
ufficiale. Un esempio per tutti: il giovane studente veneziano Pomponio De Algerio,
fatto bollire vivo dal papa Paolo IV Carafa nel 1550 circa, solo perchè non
condivideva la sua dottrina. Io vorrei indurti ad una visione meno idealistica e più
pragmatica, affinchè tu possa leggerla con discernimento e trarre da essa i tesori che
contiene. Essi sono come le pagliuzze d'oro mescolate al fango delle correzioni e
aggiunte che nel corso dei secoli l'uomo ha mescolato per suoi interessi.
I FONDAMENTALISTI
La maggior parte dei cristiani osservanti crede che la Bibbia sia stata scritta sotto
dettatura direttamente da parte di Dio, ma questo non è vero. Io li chiamo talebani.
Essi leggono e rileggono i testi sacri prendendone gli insegnamenti alla lettera. In tal
modo si fossilizzano su delle verità immutabili che imprigionano le loro anime, le
loro menti e i loro corpi in uno stile di vita che non si evolve: C'è un gruppo di
credenti in America bloccato all'epoca del '800, gli Amish, senza corrente elettrica,
senza auto nè telefono ecc. Sappiamo bene che lo Spirito Santo non è statico, è
energia vitale che cresce, scorre, ci evolve e quindi ci cambia. Quando un sistema
religioso si fossilizza nei suoi dogmi presunti infallibili, lo Spirito non soffia più e
quel sistema comincia a decadere, quindi rimane solo la forma dal momento che la
sostanza viene a mancare. Diventa come una bella conchiglia vuota nella quale senti
l'eco dei rumori circostanti. Più manca la sostanza più aumenta la forma. Queste belle
chiese della cristianità, in realtà sono dei gusci vuoti, dove la pomposità di arredi,
paramenti, liturgie e l'ostentazione della ricchezza con anelli , calici, e vasellame, libri
borchiati, tutti d'oro; tendono a compensare una povertà di contenuto, dove il
messaggio di Cristo è stato talmente rimaneggiato da essere svuotato del tutto. Altra
conseguenza nefasta del fondamentalismo sono dottrine aberranti che generano
conflitti interiori tremendi e spesso la morte degli adepti, dai casi più clamorosi dei
suicidi di massa compiuti dalla setta del Tempio del sole in Svizzera e Canada, alle
strampalate conclusioni dei testimoni di Geova che interpretando alla lettera il
comando di non mangiare sangue, rifiutano le trasfusioni facendo morire i loro
sfortunati seguaci. Un esempio per tutti: un giovane della loro congregazione aveva
avuto un rapporto sessuale con una donna sposata. Tormentato dal rimorso si confidò
con uno degli anziani per avere conforto. Invece questi lo deferì al loro tribunale
interno, una specie di inquisizione moderna. Il ragazzo non resse alla vergogna e si
uccise, prima di presentarsi davanti al tribunale per essere giudicato. ecco a cosa
porta l'interpretazione letterale della Bibbia: un ebreo che per pregare deve
indossare un velo, mettere una scatoletta sulla testa e legarsi il braccio con una
striscia di cuoio
COME E' STATO SCRITTO IL NUOVO TESTAMENTO
So che i racconti degli E vangeli non sono la cronaca diretta degli avvenimenti e delle
parole di Gesù, che furono scritti dopo molti anni dalla sua dipartita e quindi si tratta
di tradizione orale, aggiunte e rimaneggiamenti. Devo dunque saper discernere e
prelevare solo quello che mi serve per la mia crescita interiore. Man mano che mi
evolverò capirò il senso di altri versetti che all'inizio non potevo capire. La guida deve
essere solo lo Spirito santo, perché solo Lui può farci andare oltre il senso letterale, e
mostrarci il senso spirituale del messaggio. Le lettere degli Apostoli, ammesso che
siano originali (ricordiamo che non esisteva la stampa ma solo manoscritti) tradiscono
sempre la personalità dello scrittore che ha certamente filtrato il messaggio ispirato e
lo ha tradotto oltre che nella lingua, anche uniformandolo agli usi e costumi
dell'epoca. Quindi posso tranquillamente tralasciare gli ordini di Paolo circa le figlie
destinate alla verginità dai padri, il velo alle donne, il ruolo subalterno di esse nella
famiglia, la condanna degli omosessuali. Cose inconcepibili per la mentalità di oggi.
(Vedi: 1lettera ai Corinzi, cap.7:37-38; cap 11:6-10 ; 1 Timoteo cap.2:11-12).
C'è poi il problema della traduzione, certe espressioni idiomatiche non si possono
tradurre alla lettera, ma devono esprimere il concetto, sia pure in altra forma.
L'espressione "fare castelli in aria" sappiamo cosa vuol dire e nessuno la prenderebbe
alla lettera. Ora immaginiamo di doverla tradurre in giapponese alla lettera, chi la
capirebbe? I francesi per esempio dicono : fare castelli in Spagna. E' chiaro che certe
espressioni idiomatiche, o magari pronunciate con ironia duemila anni fa, per noi sono
difficili da comprendere. Prese alla lettera poi sono fuorvianti e ci conducono in
errore. Sappiamo bene che all'inizio della cristianità circolavano numerosi scritti
ritenuti ispirati, e solo con l'imperatore Costantino nel 325 d.c. si decise di stabilire
quali libri fossero ispirati e quali no. Furono scelti quelli che vediamo perché si
accordavano con gli interessi della chiesa e dell'Impero, e bene o male si capivano, e
gli altri furono ritenuti eretici e quindi destinati alla distruzione. Per nostra fortuna
qualcuno pensò di nasconderli nelle grotte di Qumran e di Nag Hammadi, ed ora sono
venuti alla luce, mostrandoci un Gesù più vero e alquanto diverso dalla figura
ufficiale proposta dalla Chiesa Cattolica. Ricordiamoci che Dio esiste in una
dimensione metafisica, senza spazio né tempo, e non si interessa della nostra
dimensione fisica, perché illusoria. Non si interessa di ciò che mangiamo, beviamo,
facciamo, del sesso e del modo di praticarlo, ma solo di ciò che avviene nella
dimensione metafisica: i nostri pensieri, i sentimenti che nutriamo. "Il Regno di Dio
non consiste nel mangiare e nel bere (atti materiali), ma è giustizia, pace e allegrezza
(sentimenti) nello Spirito Santo" (Rom,14:17). Eppure tutte le dottrine cristiane e non,
mettono in risalto cosa fare e cosa non fare (molto di più) e quindi hanno stilato una
lunga serie di proibizioni, attribuite subdolamente a Dio, ma che sono solo precetti di
uomini. Si arriva a codificare ciò che c'è di più intimo ed istintivo nell'uomo: il sesso.
I capi religiosi si arrogano il diritto di dirci quando, come e con chi possiamo fare
sesso, addirittura se possiamo usare i profilattici o no. Recentemente l'attuale capo
della chiesa romana ha stabilito, contro ogni logica scientifica, che il profilattico non
protegge dall'AIDS e che secondo lui Dio si arrabbia se qualcuno lo usa. Come si fa
ad andare dietro a simili sciocchezze e a chi le pronuncia? Altra confessione che
prende la Bibbia (la loro Bibbia, opportunamente adattata) alla lettera sono i
Testimoni di Geova, ai quali viene imposto una elenco di imposizioni e proibizioni da
fare invidia alla legge ebraica. Sono fardelli insopportabili che i capi mettono addosso
a questi poveri schiavi, opportunamente indottrinati, costretti ad andare di porta in
porta e ricevere insulti ed umiliazioni, mentre i capi, questi fardelli non li toccano
nemmeno con un dito. Ma Gesù non disse la stessa cosa parlando dei farisei?
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COMMENTO AL “PADRE NOSTRO”
Quante volte abbiamo recitato il “Padre nostro” come una filastrocca, senza
renderci conto di quello che dicevamo?
Io t’invito a farlo in una maniera diversa, gustando la bellezza e la profondità di
questa preghiera, ne avrai grandi benefici, specialmente nei momenti difficili.
PADRE NOSTRO
Dio che si fa nostro padre, quel Dio che ci hanno insegnato a temere, quel Dio
che vede tutto, giudica e punisce con malattie e pene eterne, in realtà, non è
nulla di tutto questo, è solo un Padre.
Un Padre tenero ed affettuoso, pieno di attenzioni per i suoi figli, sempre pronto
a perdonare le nostre debolezze. Fai un confronto col tuo padre terreno, pur
avendo tanti difetti, ti vuole bene e tu glie ne vuoi, perché si prende cura di te.
Gesù dice:”Se i vostri padri naturali vi danno solo cose buone, quanto più il
vostro Padre Celeste non darà ogni cosa buona a coloro che glie la chiedono".
Immagina Dio davanti a te e chiamalo molte volte: ”Padre mio…Padre mio”
entra in confidenza con Lui, abituati alla sua presenza, parlagli come se lo
avessi accanto a te. Presto lo sentirai realmente vicino, e sarà per te una
consolazione immensa.
CHE SEI NEI CIELI
Non cercare
Egli permea
trasferire la
trova dentro
Dio sulla terra, nelle chiese, negli oggetti, nelle ostie. E’ vero che
tutte le cose e le vivifica, ma se vuoi avere contatto con Lui devi
tua attenzione “nei cieli” vale a dire nel mondo spirituale che si
di te e di cui la tua anima è parte.
Cerca Dio nel tuo cuore, nel più intimo del tuo essere, solo lì potrai trovarlo e
gustare la dolcezza della sua presenza. Gesù ha detto: ”Il regno di Dio è dentro
di voi”.
SIA SANTIFICATO IL TUO NOME
Il nome di una persona esprimeva la sua essenza, quindi con questa frase tu
esprimi tutta la tua gratitudine ed il tuo affetto verso questo Essere che è
voluto diventare tuo padre. In altre parole potremmo dire; ”Per me tu sei
grande e meraviglioso, voglio esprimere con la mia vita, la gratitudine che ho
per te. Desidero che tu sia glorificato dalla mia testimonianza, e che gli altri
vedano i benefici che hai portato nella mia vita, e anche loro benedicano il tuo
nome”.
VENGA IL TUO REGNO
“Venga io nel tuo regno. Che io possa scoprire il paradiso perduto dai miei
antenati, fa’ che possa avere la percezione del mondo spirituale, che possa
ricreare in me, nel centro del mio essere interiore, il tuo regno, dove io e te
passeggiamo nei giardini dell’anima, e lì c’incontriamo e scambiamo parole
d’amore”. E’ difficile spiegare come si possa ricreare il regno di Dio dentro di sé,
e renderlo un luogo reale e non di fantasia. Se riesci a fare una cosa del
genere, tu diventi un eletto ed una nuova creatura, nata di nuovo, non più dalla
carne ma dallo spirito. Tu non appartieni più a questo mondo, con i suoi dolori,
le sue illusioni, ma diventi cittadino del Regno dei Cieli dove trovi tutto ciò di cui
hai bisogno. E mentre gli uomini terreni si affaticano per avere un po’ di
benessere, un po’ di pace e serenità interiore, tu navighi in un mare di serenità,
di gioia e d’amore puro. E tutto questo è dono del tuo Padre.
SIA FATTA LA TUA VOLONTA’
Non significa che Dio ha promulgato una serie di leggi e guai a chi le
trasgredisce. Il senso è piuttosto questo:
Dio ci ha creato con uno scopo: perché ognuno di noi possa evolversi e
crescere alla statura di Cristo. Per questo Egli ha segnato un percorso che è
specifico per ciascuno di noi e che serve appunto a questo scopo. Noi invece
facciamo i nostri progetti e le nostre scelte che non sono in linea col progetto di
Dio, perché spesso i nostri traguardi sono materiali e spesso facciamo delle
scelte che poi si rivelano sbagliate, perché la nostra visione è limitata, e ciò che
oggi ci sembra buono, poi si rivela una tragedia, che porta molta sofferenza e ci
costringe a fare marcia indietro.
Da quando ho capito questo io mi affido completamente a Lui, facendomi
guidare dalla sua Saggezza. Voglio armonizzare i miei pensieri con la missione
che mi ha affidato. Le mie richieste sono sempre subordinate a ciò che Lui
ritiene per il mio bene. Se una tal cosa deve rivelarsi dannosa per me, gli
chiedo di non darmela. In questo modo, affidandomi completamente a Lui, so
che tutto ciò che mi succede sarà a mio vantaggio, anche ciò che ora mi
sembra negativo. Affidando il timone della mia vita a Lui io posso vivere con
molta più leggerezza. Nella Bibbia è scritto”Ogni cosa concorre al bene di coloro
che amano Dio”
COME IN CIELO, COSI’ IN TERRA
Questa frase introduce un parallelismo d’estrema importanza tra il mondo
spirituale e quello fisico.
Tutto ciò che avviene nel mondo spirituale, si riflette in quello materiale. Il
problema è che noi non abbiamo più memoria del mondo invisibile e quindi
siamo costretti a subire le conseguenze nel fisico senza saper intervenire sulle
cause. Ci ritroviamo delle malattie e non sappiamo la vera causa. In realtà la
malattia del corpo è conseguenza di una distorsione che avviene nello spirito, a
livello energetico. Ciò che viviamo è la proiezione di ciò che abbiamo dentro di
noi. Per questo si dice che la bellezza è negli occhi di chi la guarda.
Chiediamo al Padre di armonizzarci con il suo pensiero a livello interiore, di
ristabilire in noi l’ordine divino che regna nell’universo, abbandoniamoci alle sue
intenzioni che sono certamente migliori delle nostre, e sono per il nostro
benessere.
“Padre mio, sia fatto di me secondo il tuo intento, armonizzo la mia mente, le
mie scelte ai tuoi desideri, rinuncio ai miei progetti se non vanno nella stessa
direzione tua, perché sono sicuro che essi non mi porteranno alcun beneficio,
ma solo altri errori e sofferenze, mi abbandono alla corrente divina e mi lascio
trasportare da te…mi abbandono fiducioso come un bimbo nelle braccia della
mamma”. Dopo aver pronunciato queste parole dovresti sentire una pace
scendere nel cuore, perché non sei più tu a lottare, ma ti sei affidato al miglior
consulente, colui che lavorerà per te e ti guiderà nei pascoli abbondanti.
DACCI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO
“Aiutami a trovare il mio sostentamento senza sprecare le mie energie.
Tu sei il padrone dell’Universo, ed io sono tuo figlio, erede dell’immensa
ricchezza universale. Tutto ciò che hai creato mi appartiene, e l’unico ostacolo a
questa ricchezza è il fatto che io non credo. Mi hanno insegnato che la vita è
dura, bisogna lottare per guadagnare dei soldi, che bisogna difendersi da tutti
perché in giro ci sono molti ladri e sciacalli. Per questo il mio cuore si è chiuso,
ed ho chiuso le porte alla tua prosperità. Ho cercato nel mondo materiale un
cibo materiale che nutre il mio corpo, ma non la mia anima. Per questo sono
sempre insoddisfatto e cerco soddisfazione nel fumo, nell’alcol, nelle droghe,
nel sesso sfrenato, o in altri miti che la società mi propone per adescarmi.
Dammi Signore la coscienza della prosperità, inondami della tua Energia che
vivifica, porta salute, benessere, gioia ed abbondanza. Insegnami a donare
perché dando al prossimo si riceve maggiore ricchezza da te”
RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI, COME NOI LI RIMETTIAMO AI NOSTRI
DEBITORI
Chissà perché si pensa subito al perdono dei peccati. Io penso invece che si
tratti proprio di una situazione debitoria, dal momento che noi riceviamo
qualcosa, siamo in debito nei confronti del donatore. Prima abbiamo chiesto al
Padre di soddisfare le nostre esigenze di natura materiale e soprattutto
spirituale, è chiaro che siamo in debito con Lui. Ma come possiamo pareggiare i
conti con Dio? Solamente cancellando i debiti che abbiamo con i nostri simili.
Perciò Gesù c’invita ad essere generosi. Se noi non saldiamo il nostro debito,
Dio ci chiude le porte, anzi siamo noi che chiudendo il nostro cuore nei
confronti del prossimo, impediamo a Dio di riempirlo dei suoi doni. E’ un
meccanismo automatico che fa parte delle leggi spirituali. Il meccanismo
funziona anche al contrario: donando al prossimo, noi acquistiamo dei crediti
presso Dio, il quale ci compenserà a dovere. E’ scritto nella Bibbia “Chi dona al
povero, presta a Dio, che gli contraccambierà l’opera buona” E Gesù dice: ”Dai
e ti sarà dato, La misura che userai per gli altri sarà usata per te”.
Teniamo conto di questo meccanismo del dare e avere, perché nell’Universo i
conti si pareggiano sempre, senza nessuna eccezione.
La situazione debitoria, trasferita sul piano spirituale include anche la
cancellazione di malefatte, e giustamente se vogliamo che Dio cancelli le nostre
malefatte, dobbiamo ripagarlo perdonando le malefatte del prossimo nei nostri
confronti. Il perdono non dev’essere inteso come una capitolazione davanti al
male, ma in questo caso, come un pareggio dei conti. Questa considerazione ci
deve lasciare soddisfatti e sereni, perché l’aver subito un torto lascia dentro di
noi una scia di rabbia e rancore, deleteria per la nostra salute. E’ chiaro che
questo non significa impunità per il malfattore, le leggi spirituali non conoscono
eccezioni, e chi commette il male acquista un Karma negativo, e si attirerà altro
male su di sé, perché la sofferenza lo porti a pentirsi e cambiare vita. Ma
questo non è affar nostro, a noi spetta solo pareggiare i nostri conti e lasciare
che le leggi universali facciano il loro corso. Ognuno di noi deve seguire una
crescita evolutiva che lo voglia o no. Essere ai livelli più bassi significa soffrire
molto, ma proprio la sofferenza deve servire di stimolo a migliorare.
“Padre voglio pareggiare i conti con tutti, sia quelli materiali che spirituali,
voglio riconciliarmi con chi ho offeso, perdonare chi mi ha fatto del male,
pagare i miei debiti ed aprire il mio cuore al flusso energetico dell’abbondanza,
sia nel ricevere che nel dare, ma soprattutto voglio la pace del cuore che per
me è la cosa più importante. Solo se ho la serenità interiore, potrò percepire la
tua meravigliosa presenza”.
E NON C’INDURRE IN TENTAZIONE
Ecco un’altra frase che si presta ad interpretazioni sbagliate. Non è certamente
Dio che c’induce in tentazione, né credo che si tratti di tentazioni nel senso
cattolico del termine, come ci hanno insegnato al catechismo.
Quando subiamo dei torti siamo tentati di pareggiare i conti vendicandoci.
Abbiamo imparato invece a pareggiarli in altro modo, ma la tentazione di
vendicarci in qualche modo rimane. Questo atteggiamento è conseguente alla
sensazione di rabbia che permane in noi. Noi chiediamo a Dio la forza di
liberarci da queste emozioni negative, che permanendo in noi, causano notevoli
danni al nostro spirito ed in seguito al corpo, procurandoci vere e proprie
malattie. In questo caso il male che abbiamo subito si amplifica enormemente:
non solo abbiamo subito un torto a livello materiale, ma questo fatto ha
generato in noi una sensazione negativa di rabbia che può essere mille volte
più dannosa perché ce la portiamo dentro come un cancro spirituale, ed anche
perché è difficile da smaltire. Allora il danno materiale diventa poco rilevante in
confronto a quello interiore. In questo contesto possiamo capire le parole di
Gesù quando dice “Se qualcuno vuole litigare con te per toglierti la tunica, tu
dagli anche il mantello” è meglio subire un piccolo danno materiale che un
grosso danno spirituale qual è la perdita della serenità interiore. Questa è una
sciocchezza che facciamo spesso.
“Padre non farmi cedere alla tentazione di vendicarmi, ma piuttosto aiutami a
liberarmi della rabbia che ho dentro”.
MA LIBERACI DAL MALE
Ora si capisce meglio il senso di questa frase. Amplifichiamo il concetto: qui
stiamo parlando del problema del male. Il male è come un virus che noi ci
trasmettiamo volontariamente o involontariamente. Esso passa da persona a
persona accomunandoci in un’epidemia che non ha mai fine. Chi riceve il male
vuole scaricare la sua rabbia su qualcun altro, e spesso sulla persona più
debole che ci sta accanto. Chi è stato violentato da piccolo, diventa
violentatore. Il male che facciamo è quello che in un modo o nell’altro abbiamo
subito. Se una persona subisce le ire del datore di lavoro, quando torna a casa,
scarica i suoi nervi sulla moglie, la quale poi scarica sui figli. Essi poi se la
prendono con i compagni di scuola, in genere c’è sempre un capro espiatorio,
incapace di difendersi il quale accumulerà rabbia che lo farà diventare un
violento da grande, ecc.
Liberaci dal male significa interrompere questa sequela, interrompere la catena
in modo tale che si arresti il contagio, e diminuisca il dolore che regna in questo
mondo. Questo è il compito dei costruttori di pace. La pace nel mondo verrà
quando le coscienze sono in pace, non si ottiene facendo cortei o esponendo
bandiere ai balconi. La pace comincia quando tu sei in pace con l’universo. Per
fare questo devi liberarti dal male interiore, mettendo davanti a Dio tutto il tuo
dolore, e ricevendo in cambio la pace del cuore.
A volte abbiamo la sensazione che il male proveniente dall’esterno ci sovrasti
come un’alluvione. Noi ci attiriamo situazioni dolorose perché servono alla
nostra crescita interiore, e questo è un bene, l’opposizione al nostro cammino,
ci rinforza, ma a volte abbiamo la sensazione di annegare in un oceano di male
che ci assale da tutte le parti. Chiediamo al Padre di allontanare da noi questo
male, le persone malvagie, gli eventi negativi, le disgrazie, ma soprattutto di
purificare il nostro cuore dal male che risiede dentro di noi e che
necessariamente ci allontana da Lui.
“Liberami Padre, dal male che devasta il mondo, dal negativismo, dalla
depressione, dallo scoraggiamento, dalla povertà. Evita di farmi incontrare
malvagi e truffatori, gente che calunnia e che gode nel trasmettere notizie
negative, insegnami a riconoscere queste persone perché le possa allontanare.
Metti nel mio cuore pensieri positivi, di benessere, d’armonia con tutti e
d’amore per te. Insegnami ad amare in modo da contrastare la corrente del
male con quella dell’amore e che io possa essere costruttore di pace”.
Gesù dice: ”Beati i costruttori di pace perché saranno chiamati figli di Dio”
Ora il “Padre nostro” è diventata una preghiera dal significato molto ampio, ti
consiglio però di parlare col Padre con parole tue sgorganti dal cuore, oppure
seguire la falsa riga di questa preghiera ma mettendoci le tue parole, come ho
fatto io. Se proprio non riesci, pronuncia le frasi come le ho divise io
soffermandoti per circa 30 secondi su ciascuna di loro (o anche di più) ti
accorgerai della differenza. Poi fammi conoscere la tua esperienza al riguardo in
modo da poterla condividere con altri. Diventa anche tu costruttore di pace.
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COME LEGGERE LA BIBBIA?
Allora, come ci dobbiamo porre di fronte alla Bibbia? Io ho davanti a me questo libro.
Mi hanno detto che è ispirato da Dio, ma non posso verificarlo. Chi mi dice che sia
vero? Quindi non posso prendere alla lettera ciò che mi dicono, devo verificare se il
contenuto di questo libro contiene saggezza e conoscenza utile per la mia crescita
interiore. Allora lo leggo senza preconcetti chiedendo allo Spirito di illuminarmi.
Quando Gesù stava per andarsene disse ai suoi discepoli che avrebbe mandato loro lo
Spirito Santo. Egli avrebbe rivelato loro le verità celesti. Ma non lo aveva già fatto
Lui? Il senso è questo: Gesù aveva annunciato secondo la lettera e loro avevano capito
a livello mentale il suo messaggio, lo Spirito Santo avrebbe trasformato queste
informazioni in conoscenza intuitiva e quindi irrazionale, a livello di anima. La
trasformazione degli apostoli dopo la Pentecoste illustra chiaramente ciò che ho
spiegato. La rivelazione è in continuo divenire per ciascuno di noi e non potrebbe
essere diversamente perché la comprensione di certe verità richiede un certo livello di
crescita, quindi incomprensibili dal neofita. Lo Spirito ci illumina solo quei versetti
che possiamo comprendere al momento, tralasciando momentaneamente gli altri e
quelli che non sono ispirati o addirittura contrari . Questa è la mia esperienza. Ti
auguro di trovare saggezza nella lettura di questo libro, ma espandi le tue ricerche ad
altre fonti di saggezza come dice l'apostolo Paolo:"Esaminate ogni cosa e ritenete il
bene". (1tessalonicesi 5:21) "Un libro è sacro non perché ritenuto tale da una
religione, ma quando ha un potere. Ha potere quando tu lo leggi e parla proprio a TE."
(Igor Sibaldi, biblista)
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IN CHE MODO LE VOSTRE GUIDE SPIRITUALI
VI INGANNANO (IN BUONA FEDE)
Una volta Gesù disse che se un cieco guida un altro cieco ambedue
cadono nel fosso. Purtroppo vedo tanti gruppi di gente guidate da
ciechi. Ma vediamo perché. I fondamenti su cui poggia tutto l'edificio
religioso non sono tutti veritieri, è il classico gigante coi piedi di argilla,
che scricchiola e viene continuamente puntellato. Questi fondamenti
sono la pretesa che tutta la Bibbia sia ispirata da Dio perché dettata
direttamente, il che non è vero, e numerosi studi lo dimostrano. Il Dio del
vecchio testamento è presentato in forma umana (Esodo 33:20-23), e con
caratteristiche umane: crudele, irascibile, vendicativo(Esodo 34:5-7),
geloso (Esodo 34:14) ammette la schiavitù(Levitico 25:45-46), ordina
vere e proprie pulizie etniche(Esodo17:13), addirittura ordina di
sterminare uomini, donne e bambini (Esodo23:23; Deuteronomio 2:33 ;
3:6 ; 7:16). Ordina uno sterminio di 24.000 persone del suo stesso popolo
(Esodo 32:25-28), ordina la morte per impiccagione in pieno giorno di
persone disubbidienti alle sue leggi (Numeri 25:4-5 e9 ).
(scusate, non somiglia un po' ad Hitler e Stalin?)
Noi ascoltiamo questi racconti , ma non ci fanno orrore perché troppo
lontani nel tempo, e non ci accorgiamo che le stesse cose hanno fatto i
dittatori di tutti i tempi. Coloro che giustamente definiamo mostri di
crudeltà. Chi è questo Dio che si presenta come amorevole, ma nasconde
la sua crudeltà, la vendetta, l'intransigenza. E' un Dio inventato,
somigliante agli dei dell'Olimpo, carico dei sentimenti umani, insomma
una proiezione. Questa immagine aveva uno scopo preciso: tenere a
bada un popolo ribelle che andava disciplinato e guidato verso la propria
terra di origine: La terra di Israele. Come tenere a bada tanta gente per
evitare contestazioni e ammutinamenti? Con la legge e la paura. Paura di
castighi divini e di punizioni eterne. In questo modo Mosè riuscì nella sua
impresa. Quando venne Gesù invece, il concetto di Dio cambia
radicalmente. Egli ci voleva mostrare il vero volto del Padre: un padre
appunto. Egli illustra chiaramente il parallelismo tra un padre terreno che
ama i suoi figli pur nella sua imperfezione ed il Padre celeste. Un padre
amorevole e premuroso, che vuole solamente la felicità dei suoi figli.
(Mat.7:11) Non più un Dio che si sceglie il suo popolo speciale, ma il
Padre di tutti, non più una classe sacerdotale custode dei segreti celesti,
ma la rivelazione data a tutti. Ahimè, la sua visione utopistica purtroppo
durò poco, perché ben presto i vecchi schemi tornarono ad imporsi nelle
comunità cristiane e lentamente riprodussero ciò che Gesù era venuto ad
abolire. Questo traspare anche nei testi biblici, i quali essendo stati
redatti secoli dopo la venuta di Gesù, ed essendo stati tramandati prima
per via orale, in seguito scritti a mano; presentano le contaminazioni
dottrinali. Ecco la Chiesa attuale ripresentarci una casta sacerdotale, un
altare, dei sacrifici da offrire a Dio per placare la sua ira, e la massa dei
credenti tenuta nell'ignoranza e nella paura di eterna dannazione. Ma
qual'è il messaggio che Gesù voleva annunciarci? Noi siamo di origine
divina(Giov:10:34) Noi possiamo fare le opere che ha fatto Lui e anche di
maggiori.(Giov.
14:12)
Siamo
chiamati
alla
perfezione( Mat.5:48),all'abbondanza (Atti 14:17) (Mat:6:25-34), alla
vittoria definitiva sul male(1giov.5:18)(1Cor. 15:57), ad essere pieni di
gioia (giov.15:11) (Galati 5:22), a nascere secondo lo Spirito come esseri
celesti (Giov. 3:3)ed operare nel mondo spirituale (Efesini 2:6), avere
potestà sulle creature del male (Efesini 6:12), a eludere le leggi della
fisica (mat. 14:29), insomma a replicare il suo modello (Efesini4:13).
Questa è la vera Buona Notizia (in greco: E vangelo). Ora vediamo come
questo messaggio è stato cambiato e adattato ad esigenze di potere da
parte di autorità politiche e spirituali. La Chiesa ci presenta un Gesù nato
povero ed accentua questa caratteristica, mentre vediamo i capi spirituali
che vivono nel lusso. Quindi noi dobbiamo essere poveri, mentre Gesù ha
detto che il nostro Padre avrebbe provveduto al nostro occorrente ("Il
Padre vostro sa di cosa avete bisogno"), per cui non saremmo mai stati
nell'indigenza, ma ci avrebbe dato una "misura pigiata scossa e
traboccante" (Luca 6:38). La Chiesa ci presenta un Gesù sofferente,
modello di sofferenza e sacrificio. Induce i credenti a sopportare la
sofferenza, la malattia, anzi a procurarci volontariamente delle sofferenze
per farci somigliare a Lui. Ci mette il crocifisso dappertutto, affinché ne
veniamo condizionati fin da piccoli.. Gesù era molto diverso, era allegro,
andava alle feste, desiderava la compagnia della gente semplice, voleva
donare gioia e spandere amore.(Giov.10:10) La Chiesa esalta l'astinenza
sessuale e la verginità come valore. Ci presenta un Gesù asessuato e una
madre vergine. Anche questo risponde ad una logica di potere: interferire
nelle vita intima della gente per controllarla. Limitare la gioiosa
espressione della sessualità, per renderci tristi e sofferenti. In questo
modo siamo plasmabili. La cosa più aberrante di tutte è il concetto del
peccato, bandiera che sventola in tutte le chiese, mezzo efficace di
potere mediante il senso di colpa che le guide religiose riversano
abbondantemente sul loro gregge, tenuto insieme dalla paura, e non
dall'amore. Il senso di colpa e la paura della punizione è uno strumento
che usiamo tutti, specialmente come genitori. Non ci rendiamo conto
delle nefaste conseguenze sulla psiche dei nostri figli. Il gioco è questo. Ci
viene presentato un Dio che a suo capriccio ha emanato delle leggi, e
giuste o ingiuste che siano, vanno osservate, pena la dannazione eterna.
Ovviamente queste leggi vengono promulgate da un suo sedicente
rappresentante, il quale acquista un potere immenso sulle coscienze. Nel
momento in cui ci viene vietato di soddisfare legittime esigenze
fisiologiche, esse si accumulano nel nostro organismo, è come mettere
una diga davanti ad un fiume, sarà sempre più difficile mantenere questa
barriera. E' stato così inventato il concetto di tentazione, e un
personaggio che lo mette in atto: il diavolo. Questo implica una lotta
interiore che non finisce mai. Ora si sa che in una situazione di lotta, non
può esserci una crescita. L'organismo impegnato in una guerra (contro un
virus ad esempio) non può progredire, questo avviene sia a livello
fisiologico che di nazione. Avete mai visto una nazione arricchita dopo
una guerra? Quindi attraverso la sequenza di proibizioni, tentazioni,
peccati, sensi di colpa, paura e modelli irraggiungibili, i religiosi ci
sottopongono ad un conflitto interiore continuo e questo ci impedisce di
crescere alla statura di Cristo. Su di essi incombe la condanna di Gesù
( Mat.23:13). Per quanto mi riguarda è da tempo immemorabile che non
subisco tentazioni, perché faccio solo ciò che la mia coscienza approva, e
non mi vergogno di quello che faccio, anche se non corrisponde sempre
al concetto comune di moralità. Altro mezzo di persuasione: stabilire un
modello di vita e di perfezionismo esteriore irraggiungibile, in tal modo la
gente comune si sentirà sempre in colpa perché non ce la fa. Siamo
chiamati a fare guerra alle nostre legittime esigenze fisiologiche, e quindi
a perdere in partenza la battaglia, salvo rari ed eroici casi. Anche nei casi
eroici la Chiesa ha una carta di riserva: il peccato originale, tramite la
favoletta della mela. Per il solo fatto di essere nato sei già nel peccato,
quindi umiliati e sottomettiti. La figura stessa di Gesù viene presentata
come irraggiungibile, ma il pensiero stesso di poterlo imitare viene
considerato come peccato di superbia. In sintesi, noi siamo una massa di
peccatori sempre a batterci il petto e chiedere pietà a Dio. Dobbiamo
soffrire, sopportare, umiliarci, privarci , temere, essere modesti, poveri,
sottomessi, insomma , una umanità docile nelle mani del potere. Tutti
quelli che fondano nuove chiese lo fanno ufficialmente per redimere la
gente (e ci credono pure), ma nel subconscio c'è la vera ragione del loro
proselitismo: il potere sulle coscienze. Questi religiosi non fanno altro che
perpetuare e riproporre le stesse cose: tabù del sesso, limitazione delle
gioie della terra, leggi arbitrarie da osservare, senso del peccato,
complessi di colpa. Essi poi sono i primi a ad infrangere queste norme. Ho
sentito di un famoso predicatore televisivo, trovato a letto con una
prostituta. Non parliamo dei preti pedofili, logica conseguenza della
scellerata dottrina sessuofobica cattolica. Questi religiosi, di qualunque
credo (per me sono tutti uguali), hanno solo sete di potere, il loro valore
viene dato da quante persone frequentano la loro assemblea. Una volta
fui portato da un amico in una comunità evangelica che a suo dire era il
massimo: Quando entrammo mi fece notare la grande sala e il numero di
sedie. Al culto eravamo una ventina. E indovinate su cosa batteva il
pastore? "Voi siete peccatori" "umiliatevi e ravvedetevi" e bla bla bla. Ne
uscii sconvolto, mentre il mio amico sguazzava nel senso di colpa che gli
era appena stato inoculato. Naturalmente gli feci capire che non ci sarei
mai più tornato, e dopo un po' anche lui cessò di andarci per le numerose
beghe tra pastori. Essi non hanno occhi spirituali, ma carnali. Vedono solo
le cose terrene e non hanno idea di ciò che esiste al di là. Perciò tutto il
loro apostolato comprende solo l'aspetto terreno e visibile. (Col. 2:18-23).
Gesù illustra chiaramente questo concetto quando dice:"Voi siete della
terra e parlate secondo la terra, ma colui che è sceso dal cielo può
parlarvi delle cose del cielo"(Giov:3:31). Solo chi viene dal di fuori del
sistema può rivelarvi cose nuove, ma chi è dentro non può fare altro che
rimarcare le cose che conosce, senza apportare nulla di nuovo. State
quindi attenti a chi affidate la vostra anima. Non credete a tutto quello
che vi dicono, ma esaminate gli spiriti. Io sono convinto che essi non vi
permetteranno mai di crescere alla statura di Cristo, perché non ne
conoscono la via. Ho visto credenti che per 30 anni sono rimasti nella
stessa situazione, senza mai evolversi interiormente. Con questo non
voglio dire di essere l'unico che conosce la verità al mondo, ci
mancherebbe. Di veri maestri ce ne sono diversi, non sono molti però, ed
io li ascolto con estremo interesse ed imparo da essi. Faccio un esempio,
se io devo sottopormi ad un a operazione, non mi affido al primo che
capita, ma mi scelgo un bravo chirurgo, invece quando si tratta della
nostra anima non siamo così attenti e ci affidiamo a quello che l'autorità
ci impone. Un'altra grave aberrazione perpetrata dal potere religioso è
quello dell'esclusività di Dio. Non ve ne siete accorti ma essi hanno
brevettato Dio. Sapete cosa vuol dire? che per accedere a Dio dovete
passare da loro. Essi si sono autoproclamati mediatori, in questo modo il
credente non ha l'accesso diretto e personale al Padre, perché non gli
viene insegnato. Questo è macroscopico nella Chiesa cattolica, dove non
si insegna a pregare con le proprie parole, ma tramite formulette
imparate a memoria, rosari, messe e liturgie varie. Anche nelle chiese
dove vige maggiore spontaneità, in pratica l'elemento di mediazione è
sempre il pastore. Questo è dimostrato dal fatto che se il credente smette
di frequentare la comunità, perde anche la fede. Ho visto credenti vagare
da una comunità all'altra in cerca di un pastore decente, incapaci di una
fede personale. Quando lasciai la Comunità evangelica di cui facevo
parte, i miei ex fratelli pensarono che avessi abbandonato il Signore, mi
guardavano con sospetto e anche disprezzo dicendomi che il diavolo mi
stava portando su strade di perdizione, che avevo bisogno della
protezione della comunità, e da solo era impossibile continuare un
cammino di fede. In realtà la mia fuoruscita era dovuta al desiderio di
crescere, cosa che lì non mi era consentita per via della staticità della
dottrina. Beh, che dire...io ho trovato il Regno dei Cieli, essi vagarono tra
una chiesa ed un'altra, affidandosi al cieco di turno, e alla fine, molti si
sono arenati nella vita naturale, vivendo di nostalgia e di rabbia. Dov'è
Dio? Ci è stato presentato un Dio lontano, nel cielo, chissà dove. E da
quel luogo Lui vede tutto, controlla e giudica, come il Grande Fratello.
Bisogna raggiungerlo con le preghiere, mangiando l'ostia consacrata,
tenercelo buono, non farlo arrabbiare altrimenti Lui ci esclude e ci
condanna. Niente di più falso. Dio è dentro di noi, sempre, altrimenti non
potremmo avere vita, e nemmeno esistere. Anche quando ci sentiamo nel
peccato, Lui continua a vivificarci, manca solo la comunicazione da parte
nostra. Ci illudiamo di essere separati, ma non è possibile. Noi siamo sua
emanazione, siamo un'idea di Dio, e le idee non lasciano mai la loro
Fonte.(leggi Corso in miracoli) Quindi tu non devi fare altro che accettare
questa realtà e darGli il benvenuto nel tuo cuore. E' vero anche il
contrario: Dio è dentro di noi, ma noi siamo dentro di Lui, perché Egli non
è un essere a forma umana ma una matrice che da vita a tutto ciò che
vediamo. (Leggi ""Matrix divina)C'è una bella espressione dell'apostolo
Paolo quando parla di Dio agli ateniesi dicendo che " In Lui viviamo, ci
muoviamo e siamo"(Atti 17:28), quindi siamo totalmente immersi in Dio.
Questo esclude in termini di logica ogni possibilità di distacco da Dio e di
condanna. Sarebbe la non esistenza. Morale della storia: dal momento
che Dio e noi siamo intimamente connessi ed indivisibili e che siamo fatti
a sua immagine (non fisica) non abbiamo bisogno di nessuna mediazione,
nessun rappresentante di Dio sulla terra, nessun vicario di Cristo perché il
Cristo siamo noi. Ora sorge spontanea una domanda: Se le Chiese ti
portano all'opposto della volontà di Dio Padre, compiono l'opera di Dio o
del male? Gesù stesso ci da la risposta: "Dai loro frutti li riconoscerete". E
quali sono i frutti delle religioni? A livello macroscopico: guerre,
terrorismo fondamentalismo, repressioni, intolleranza; a livello individuale
malattie fisiche derivanti da sensi di colpa, deviazioni sessuali derivanti
da inibizioni (pedofilia), problemi psicologici causati da modelli di vita
innaturali imposti, sofferenze derivanti da una moralità artificiale. Pensate
al calvario delle coppie separate, alle conseguenze del concetto di
adulterio, alla repressione dell'omosessualità ecc. frutti delle religioni:
decapitazione di un ostaggio, impiccagione di due gay, impiccagione di
una donna, non mi riferisco solo all'islam, le stesse cose le ha fatte la
Chiesa Cattolica, ma allora non c'erano la macchine fotografiche.
Liberiamoci dunque di questo pesante fardello che opprime coscienze,
popoli e nazioni, che frena o impedisce il progredire dell'umanità
(Ebr:12:1) Avviciniamoci all'altare del nostro tempio interiore e rendiamo
grazie alla Fonte di ogni bene, energia, amore, abbondanza, offrendoGli le
nostre credenze, convinzioni personali, e tutto il nostro bagaglio culturale,
affinché Lui cancelli i pensieri errati, quelli che causano infelicità e
malattie, tolga dal nostro cuore risentimento, odio, rancore, paura, e così
purificati possiamo avere la consapevolezza di esseri divini e godere di
tutti i suoi beni, prima nei cieli e poi di conseguenza sulla terra, avendo
coscienza del nostro potere creativo. Potere che i religiosi ci hanno
sottratto, per sottometterci a loro. Al mio Signore e Padre va tutta la
gratitudine del mio cuore , il ringraziamento e l'amore, per avermi fatto
comprendere queste cose ed avermi ricolmato di beni, prima nei cieli e
poi sulla terra.
[email protected]
http://www.elohim.it/benvenuto1.htm
….....................................................................................................................................
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