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Diapositiva 1 - Protezione Civile Regione Campania

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Diapositiva 1 - Protezione Civile Regione Campania
Scuola Regionale di Protezione Civile
CORSO PER OPERATORE DI PROTEZIONE CIVILE
Francesco Santoianni
Come gestire la paura del terremoto
 Gestire la folla in un terremoto
 Terremoto e sciami sismici
 Il terremoto e le “voci”
 Il panico e il terremoto
 I comunicati di emergenza
 Segreti di Bottega
1
Perché il terremoto oggi fa paura?
Bracigliano: Classificazione sismica: zona 2 (sismicità media), Ordinanza PCM. 3274 del 20/03/2003
2
Percezione del terremoto oggi
Terremoto Padang, Indonesia, Settembre 2009.
3
La “folla” (che cosa non è una folla)
In una folla il
comportamento di un
individuo è
determinato da quello
degli “altri”.
N.J.Smelser,
Theory of collective behaviour”
Terremoto: Crowd Control
4
Paura - Terremoto: reazioni repentine
MODIFICHE
SOMATICHE
Evento direttamente percebile
CATALESSI
IPERATTIVITA’
Interno di una libreria durante terremoto, Giappone, marzo 2011
5
Iperattività: come incanalarla
FATE “QUALCOSA”!
LEADERSHIP
OBIETTIVO UTILE
“STATE CALMI”
“Spalle al muro!”
“Sotto il banco!”
PERDITA CREDIBILITA’
Esercitazioni?
6
Sciagurate “esercitazioni terremoto”
Prova di “evacuazione della scuola”
Spettacolarizzare l’evento
7
La paura del terremoto viene rapidamente
“metabolizzata” (scosse di “assestamento”)
Abruzzo, settembre 2009
23 novembre 1980
14 febbraio 1981
Inverno - Disagio
8
Un altro tipo di reazione al terremoto
Minaccia non direttamente percepibile
Lungo “sciame sismico”
Reazioni sono molto
articolate
9
Percezione di una impalpabile minaccia ambientale
Chernobyl
Bradissimo Pozzuoli 1982-83
Caccia all’untore - Processione
Visualizzare l’evento
10
Tipiche reazioni agli sciami sismici
“Per chi ha paura, tutto fruscia” (Sofocle, Frammenti, V sec. a.C).
Ipersensibilità ai tremori
Insonnia
(fenomeni di risonanza)
Il persistere di queste ipersensibilità dipende da molti fattori
11
Non “cronicizzare” la situazione di emergenza
Gigantesco “collaudo” della tenuta degli edifici
Edifici ancora in piedi
12
Bradisismo di Pozzuoli: 1982-83: due anni di sciami sismici
www.disastermanagement
www.bradisismoflegreo.it
Gioco di specchi,
Ruolo dei mass media
Ruolo delle Autorità locali,
“Sbocco finale della crisi”
“Eruzione”
7 ottobre 1983
13
Sciame sismico: indeterminatezza – lunga situazione di crisi
Aree di raccolta
Evento determinato e repentino
Piani di emergenza
Come dare l’informazione?
14
Le “voci” annuncianti un imminente catastrofico
terremoto
“Voce di popolo“…
Situazione di indeterminatezza
Credibilità delle istituzioni
Le “voci” non
devono essere
mai smentite
15
Questo, ovviamente, non significa che…
Esercitazione, piano comunale di protezione civile…
Gestire un allarme in situazioni di indeterminatezza
16
Due parole su come gestire il panico
Primi studi sul panico
 18 maggio 1896, Campo Kondinka,: 2.000
morti
 2 aprile 1942, rifugio
antiaereo,Tokyo:1.500 morti
 28 novembre 1942, discoteca Coconout,
Boston: 463 morti
 30 ottobre 1938, Sbarco dei Marziani,
New York: 620 morti
17
Ansietà diffusa: realtà mutuata dai mass media
Enfatizzazione del rischio
18
Labilità delle strutture centrali di comando
Mancanza di una leadership
Gioco di specchi (folla)
19
I 4 elementi scatenanti il panico
1. Mancanza di una
qualificata leadership
2. Veloce e
progressiva
chiusura
dell'unica via di
uscita
3. Verificarsi di
un fattore di
precipitazione
4. Ansietà diffusa
precedente al disastro
20
Verificarsi di un fattore di precipitazione
21
Veloce e progressiva
chiusura dell'unica via di
uscita
“Nello scatenarsi del panico ha molto peso
la convinzione o il timore di un possibile
intrappolamento. Nel racconto di chi ha
partecipato ad un caso di panico questa
considerazione viene ripetuta moltissime
volte. Non è vero che gli individui colpiti da
panico credano o avvertano di essere
definitivamente intrappolati. In questi casi,
infatti, non si produce panico. Questi si
manifesta, invece, solo quando, nel
pericolo si avverte l'imminente chiusura di
una possibile via di uscita." E. Quarantelli
Chernobyl Fallout. aprile 1986
22
La gestione della paura: i comunicati
Caratteristiche dei comunicati in situazioni di emergenza
 Credibilità – vulnerabilità
 Autorevolezza (non smentire)
 Chiarezza
 “Comunicati dolci”
Area vesuviana
Centrale di Caorso
New York: 1974
Detroit: 1979
23
Area vesuviana
“In caso di allarme
vulcanico, dove
dobbiamo
scappare?”
24
Area vesuviana: 1631-1944 - memoria storica
25
I comunicati per l’area vesuviana
“Il Golfo di Napoli tornerà probabilmente ad essere
incorniciato dal caratteristico pennacchio. Questo é il
parere di scienziati e ricercatori del settore.
La ripresa di una fumarola sulla sommità del
Vesuvio tornerà, forse, ad attirare quei turisti e quei
viaggiatori che, soprattutto nell'Ottocento, hanno fatto
la fortuna del turismo napoletano. L'Osservatorio
Vesuviano fa presente che attualmente non esiste
alcun problema per la popolazione residente sulle
pendici del Vesuvio. Si invitano, comunque, turisti e
curiosi a non recarsi sulla sommità del cratere per
non congestionare la zona.
Intanto ci colleghiamo con la sede dell'Osservatorio
Vesuviano, posta sulla sommità del cratere, dove si
26
trovano [....]. A Voi la linea."
I comunicati per la centrale di Caorso
"State calmi: non è accaduto nulla di grave"
Allarme
1
Allarme
2
Allarme
3
27
I comunicati per la centrale di Caorso
28
New York 1974: attentato con Plutonio
29
Detroit 1979: attentato allo stadio
30
Grazie per l’attenzione!
Come gestire la paura del terremoto
Francesco Santoianni
31
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