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Una volta c`era il castello - Istituto Comprensivo Chignolo Po

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Una volta c`era il castello - Istituto Comprensivo Chignolo Po
Una volta c’era … un castello
Scuola Sec. I° di Chignolo Po
Classe I B
a. s. 2013/14
Il castello
A partire dal IX sec. si assiste in Europa al
fenomeno detto “ incastellamento”, cioè
alla costruzione dei castelli.
Si trattava di complessi fortificati che
sorgevano in posizioni strategiche oppure
accanto a una curtis, una chiesa, un
villaggio per difendersi dagli attacchi e
dalle scorrerie degli invasori.
I castelli erano costruiti da re, nobili,vescovi
e abati. Inizialmente erano semplici
fortificazioni in legno e, quindi, a rischio di
incendio, successivamente in pietra,
materiale più costoso ma più sicuro.
Il castello era circondato da un fossato e da
due cinte di mura: la corte bassa ( dove
risiedevano i servi,il fabbro e altri artigiani)
e la corte alta, in cui viveva il signore con
la sua corte. Il tutto era difeso da una
numerosa guarnigione di soldati.
Il mastio

Nella corte alta vi era un
“castello”nel castello:
una grande torre
fortificata, di tre piani,
dove risiedeva il
signore, chiamata
maschio o mastio. Era
anche l’ultimo baluardo
in caso di sfondamento
delle difese.
Il torrione
Il torrione era una delle parti più
caratterizzanti del castello. Serviva per
sorvegliare le entrate e le uscite e
costituiva l' ultima difesa in caso di
sfondamento. Inizialmente la forma di
questa costruzione era quadrangolare poi
diventò poligonale o cilindrica. L' altezza e
l' ampiezza dell' edificio doveva essere
proporzionata alla cortina difensiva e
fungeva anche da torre di vedetta.
Torrione cilindrico e quadrangolare
Alcuni castelli del nord Italia erano dotati di un
torrione molto più fortificato,chiamato dongione, una
specie di “castello “nel castello . Alcuni castelli erano
dotati di più torri però una sola,la maggiore,fungeva
da torrione. Nel torrione stazionavano soldati armati.
Mura merlate
•
La caratteristica distintiva del castello era
costituita dalle mura fortificate,segno della
sua capacità di protezione e difesa. Le
mura potevano essere provviste di torrette
di vedetta, collegate tra loro da passaggi
sia interni alla merlatura che esterni, che
formavano il cammino di ronda,percorso
dalle sentinelle. La merlatura formava una
sommità dentata. Lo scopo era quello di
proteggere i soldati sui camminamenti. Dai
bordi dei merli si poteva aprire catidoie per
gettare sui nemici assalitori liquidi bollenti
(acqua,olio, pece...).
Il ponte levatoio
 Il
ponte levatoio
difendeva la porta di
accesso del castello.
Veniva azionato da
un argano che si
trovava in una stanza
sopra l' ingresso.
Veniva ritirato in
caso di pericolo e di
notte.
L'ARCIERE
Gli arcieri erano soldati che stavano dietro
alle feritoie, fenditure rettangolari e
verticali. Gli arcieri erano armati di arco e
frecce e, in caso di necessità, avevano una
spada a portata di mano per il
combattimento a corpo a corpo.
Indossavano una maglia di ferro con sopra
una tunica lunga, fermata in vita con una
cintura. In testa portavano un elmetto
di ferro. Ai piedi
indossavano stivali
e alle mani guanti a
protezione delle
dita quando
imbracciavano
l’arco. Questi
soldati erano
alloggiati nel
castello, all'interno
del torrione o lungo
le mura.
Il balestriere

La balestra era una arma
di lunga gittata, capace
di forare le armature dei
cavalieri. Era, però,
poco maneggevole e
lenta da ricaricare. I
balestrieri, come gli
arcieri vivevano in
alloggi vicino ai
camminamenti, ed erano
molto apprezzati.
Il cavaliere

Il cavaliere era una
figura molto importante
in epoca medievale. Fin
da bambini i figli delle
nobili famiglie venivano
inviati al castello di un
potente signore, presso
il quale svolgevano
funzioni di paggio e poi
di scudiero, passando al
servizio di un cavaliere.
Verso i 15 e i 18 anni
i giovani venivano nominati cavalieri. Passavano
la notte precedente l’investitura in chiesa a
pregare e il giorno successivo un cavaliere più
anziano o lo stesso signore consegnava loro le
armi che il vescovo aveva benedetto in
precedenza. Al termine della cerimonia il signore
con una spada colpiva di piatto i giovani sulla
spalla o sul viso: era il segno che erano cavalieri
di fatto. Potevano porsi al servizio di un signore,
a cui giuravano fedeltà,seguirlo in battaglia e
partecipare a giostre e tornei dove mettevano in
mostra la loro bravura con le armi. Come segno
di distinzione i cavalieri portavano sugli scudi gli
stemmi della famiglia a cui appartenevano.
Il signore
Ogni castello aveva il
suo signore. Erano
uomini di potere: di
solito si trattava di un
cavaliere che aveva
fatto sottomissione al re,
diventandone vassallo e
ricevendo un feudo. Vi
erano due tipi di
signore.
I signori territoriali esercitavano la giustizia,
organizzavano la difesa militare e
riscuotevano le tasse.
I signori fondiari avevano diritto, invece,
alle corvèes, cioè a una serie di prestazioni
gratuite da parte di rustici e contadini.
I signori si dedicavano, inoltre, a giostre,
tornei e battute di caccia.
Giullari, menestrelli e saltimbanchi

Giullari e saltimbanchi
erano artisti. Si esibivano
nei castelli in giochi e
acrobazie e venivano
chiamati anche buffoni
perchè il loro mestiere era
far ridere. I menestrelli
erano musici itineranti che
accompagnavano con
canzoni e musica i
banchetti. Erano molto
apprezzati specialmente per
la conoscenza delle epopee
cavalleresche.
L’armeria

Tutte le armi e le corazze erano conservate
nell’armeria. Essa era gestita dall’armaiolo, spesso un
fabbro, che aveva l’importantissimo compito di
controllare che le armi fossero in ordine e di buona
qualità,farne la manutenzione e ripararle.
La cucina
La cucina si trovava in
un locale separato dal
resto del castello per
evitare, in caso di
incendio, danni
all’intera struttura. Era
un ampio locale , dotato
di più camini,
masserizie e tavoli. Vi
era anche il forno dove,
una volta a settimana, si
cuoceva il pane.
Il pozzo
 In
ogni castello c'era
almeno un pozzo.
L'acqua dolce e
potabile era molto
importante: non
serviva solo per bere
o per cucinare ma si
usava anche per
lavare, pulire e
abbeverare
gli animali. Spettava alle donne e ai servi
attingere l’acqua al pozzo e a trasportarla
nelle abitazioni.
In caso di assedio la presenza di un pozzo era
importantissime perché garantiva agli
assediati un rifornimento di acqua fresca.
Le segrete

Nei sotterranei del castello
si trovavano le segrete o
prigioni. Qui venivano
rinchiusi non solo i
colpevoli di reati ma anche
coloro che erano in attesa di
giudizio. A volte c’era anche
la stanza delle torture. Le
celle erano fredde, buie e
maleodoranti, e i prigionieri
erano tormentati da topi e
parassiti.
La camera da letto del signore
Il signore, nel castello ,
aveva spazio
sufficiente per
godere più margine di
riservatezza rispetto
agli altri. Nel mastio
un piano,
generalmente l’ultimo
era a lui riservato.
In questo modo il signore poteva disporre di
una propria camera , mentre gli altri, di
solito, dormivano insieme su pagliericci in
una grande sala. Nella stanza, che veniva
divisa con la propria famiglia, si trovava un
grande letto a baldacchino, una cassa per
riporre i capi da abbigliamento, un
braciere o un camino, una lucerna e una
panca... Alle pareti erano appesi arazzi
con duplice funzione: ravvivare l’ambiente
e parare gli spifferi d’aria, mantenendo il
calore.
Stanza delle donne
In ogni castello vi era una stanza riservata
alle donne. In essa si ritiravano la signora
con le figlie, le dame e le ancelle per
dedicarsi a lavori di cucito,
tessitura,ricamo. Durante queste
occupazioni venivano letti ad alta voce
libri di preghiera, vite di santi, romanzi
cortesi.
Reclusa nella celletta
•
Durante l'età medievale c'era il fenomeno
reclusione volontaria : uomini e donne si
richiudevano in una cella o carcere,
situata in un castello o in un palazzo, per
vivere in penitenza o in preghiera . Questo
fenomeno era dovuto alla grande
devozione religiosa ed era diffuso tra il
Duecento e il Trecento in Italia e in
Europa.
La chiesa
 In
ogni castello o
nelle sue immediate
vicinanze c’era una
chiesa o una
cappella. A partire
dal IV sec. In poi
nacquero le pievi in
cui si svolgevano i
sacramenti,
le celebrazioni liturgiche e venivano
sepolti i cittadini. Ogni pieve aveva
cappelle e oratori. Le cappelle e gli oratori,
che sorgevano anche nei castelli per
volere dei signori o di un monastero,
acquistarono i diritti delle pievi, come la
celebrazione della messa e la sepoltura. Le
piccole chiese divennero vere e proprie
parrocchie con popolo fedele,un proprio
territorio e un sacerdote.
La chiesa aveva un
campanile e il suono
delle campane scandiva
il tempo: dava inizio
alle celebrazioni
liturgiche e canoniche.
All’interno la chiesa era
molto semplice: una
sola navata e affreschi
alle pareti per istruire
con i dipinti i contadini
analfabeti.
L’ospedale
A partire dal XII
sec. si diffondono
gli ospedali( dal
latino hospitalis
che deriva a sua
volta da hospes,
ospite). All' inizio
queste istituzioni
avevano lo scopo
di accogliere poveri
bisognosi,viandanti, pellegrini, malati e
bambini abbandonati. Gli ospedali erano
gestiti da ordini religiosi. Un tipo speciale di
ospedale era il lebbrosario in cui venivano
assistiti i malati di lebbra che erano ritenuti
contagiosi e quindi da emarginare. Gli
ospedali erano sostenuti con elemosine e
lasciti testamentari.
Di solito sorgevano presso un monastero ma
si trovavano anche nei castelli, dove per lo
più davano conforto ai viaggiatori.
La stalla
•
•
La stalla del Medioevo era popolata da
cavalli.
Vi potevano essere anche muli e asini.
L'animale più importante rimaneva il
cavallo che veniva anche selezionato ed
addestrato per la guerra. Di esso si
occupavano stallieri e del suo benessere
essi rispondevano con la vita.
Il cavallo, infatti, era un bene prezioso in una
società in cui i cavalieri rivestivano un ruolo
vitale, in quanto la cavalleria era il punto di
forza dell’esercito.
La casa dei rustici

I rustici vivevano nelle
immediate vicinanze del
castello di cui
coltivavano i terreni. In
caso di attacco avevano
il diritto di rifugiarsi
entro le mura. La casa
dei rustici era di legno o
di pietra. Generalmente
era costituita di una sola
stanza, con pavimento
di terra battuta. In questo spazio si cucinava,
mangiava, dormiva e si conservano gli attrezzi
da lavoro e le masserizie. Un posto importante
aveva il focolare: forniva luce, calore e serviva a
cuocer i cibi. L’arredamento era molto semplice:
un tavolo, delle panche, un pagliericcio su cui si
dormiva tutti insieme, una cassa per riporre i
pochi vestiti.
Le condizioni igieniche erano pessime: le persone
non si lavavano e, inoltre, dividevano la casa con
gli animali, preziosi per la sopravvivenza della
famiglia durante l’inverno.
I contadini “più ricchi” potevano disporre di una casa
con piano terra, in cui alloggiavano gli attrezzi, le
provviste per l’inverno e gli animali: pecore, galline,
conigli e il prezioso maiale, dal quale si ricavava cibo
per tutto l’inverno e oltre.
L’orto
 L’orto è
molto
importante nel
Medioevo perchè
permette di avere una
varietà di prodotti
per un consumo
immediato. I
contadini coltivavano
legumi,ortaggi e
alberi da frutta. Si coltivavano anche erbe
aromatiche ( salvia, rosmarino,
timo,basilico…), erbe medicinali ( issopo,
melissa…) ma anche senape, zafferano,
liquirizia. Gli orti si potevano trovare
all’interno o all’esterno delle mura di città
e castelli. Di essi si occupavano sia uomini
che donne.
Il vigneto

Tra il XII e il XIII
secolo la vite si
diffonde in tutto
l'Occidente. Si
coltivano uva bianca
e nera ottenendo vini
di qualità diversa:
leggeri e annacquati
per i poveri, pregiati
e corposi per i ricchi.
Le cantine
• Il vino veniva
conservato nelle
cantine insieme
all'agresto, un
condimento ottenuto
aggiungendo sale al
succo dell'uva
acerba. Dal
mosto,inoltre,si
otteneva la sapa, una specie di mousse
dolcissima. Ogni castello possedeva delle
cantine sotterranee, molto ampie, fornite
di tini, torchi, ammostatoi e vasche. Qui si
conservava non solo il vino ma anche la
frutta, salumi, formaggi. Vi era un reparto,
detto “niviera”, che, grazie al ghiaccio e
alla neve qui stipata nei mesi invernali,
fungeva da cella refrigerante per la
conservazione degli alimenti freschi.
L’aratura
 L'aratura
era uno dei lavori agricoli
fondamentali,lento e faticoso ma essenziale per
la vita dell'uomo. L'aratro poteva essere dotato
di ruote di legno o di ferro (raro, però), ed era
trainato da buoi e da cavalli. I concimi
naturali erano insufficienti e riservati a
colture più preziose. Per far riposare e
rinvigorire i terreni si ricorreva alla
rotazione biennale o triennale delle
colture,per cui una parte di essi veniva
lasciata a maggese,cioè non coltivata per
un anno. Oltre al grano, venivano seminati
cereali minori ( miglio, spelta, sorgo ) che
avevano un costo più basso ed erano
comprati dalle classi più povere.
Il mulino
 Il
mulino ad acqua si
sviluppa tra il sec. IX
XIV. Veniva usato
per macinare il grano
e per la follatura dei
tessuti. Era costruito
vicino ai corsi
d'acqua: la ruota era
di legno e veniva
azionata dalla corrente. I mulini erano di
proprietà dei signori laici ed ecclesiastici (
vescovi e abati ) che facevano pagare una
tassa ( la tassa sul macinato ) a tutti
coloro che chiedevano di usarli. Spesso
scoppiavano lotte fra i signori o le
istituzioni ecclesiastiche sui diritti sui
mulini.
Il bosco
 Il
bosco era una
risorsa preziosa. In
esso si praticava la
caccia, si portavano
al pascolo gli
animali, si
raccoglievano
bacche, funghi, frutti
selvatici e radici. Il
bosco forniva
legname, utilizzato per il riscaldamento, la
cottura del cibo, la fabbricazione di attrezzi
ed utensili, per la costruzione di ponti,
case, mulini e imbarcazioni. Gli alberi
producevano castagne, nocciole,
corbezzoli, more, sorbi, mirtilli, asparagi
selvatici, lamponi e erbe varie usate come
medicine. Nel corso del Medioevo si
procedette al disboscamento per ottenere
aree più vaste per le colture di carattere
estensivo e per facilitare il pascolo.
LA STRADA
•
Le vie di
comunicazioni erano
molto importanti,
erano percorse da
mercanti,studenti,
pellegrini, soldati,
avventurieri...e
semplici contadini.
Non erano luoghi sicuri perché i viaggiatori
erano spesso oggetto di agguati da parte
di bande di briganti o di gente disperata
spinta dalla fame. Nel Medioevo lo stato
delle strade non era buono ed adeguato. A
volte si sfruttava l’antica rete stradale
romana oppure si realizzavano sentieri in
terra battuta. I signori dei castelli
dovevano occuparsi della manutenzione di
strade e ponti e facevano pagare una
tassa di pedaggio.
La torre di avvistamento
•
Le torri di
avvistamento erano
dislocate nei punti
più aperti del
paesaggio,per
controllare eventuali
incursioni o il
transito di gruppi di
persone sospette.
Potevano ospitare una ridotta guarnigione
di soldati, la quale in caso di attacco
avrebbe sia avvisato il castello sia opposto
una prima resistenza.
Le comunicazioni con il castello
avvenivano tramite fuochi di notte
efumate di giorno.
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