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Le strutture di parentela
Le strutture di parentela Che cos’è la parentela Parentela insieme delle relazioni che legano gli individui tra loro tanto su base biologica (discendenza) che su base culturale (matrimonio) Affinità (parenti affini) in seguito a un matrimonio (i due sposi e i rispettivi fratelli) Le strutture di parentela > Che cos’è la parentela Consanguineità (parenti consanguinei) discendenza comune (fratelli o cugini) Le funzioni della parentela La parentela ha la funzione di assegnare ai nuovi nati un posto nella società: bisogna stabilire quale gruppo se ne prenderà cura (quello della madre o quello del padre), chi potrà sposare un giorno. In molte società la parentela è in stretta connessione con la religione e i matrimoni si celebrano anche con un rito religioso. La parentela è dunque un complesso di relazioni. Matrimonio tradizionale giapponese Le strutture di parentela > Le funzioneidella parentela La discendenza La discendenza stabilisce in tutte le società la relazione primaria, quella tra un individuo e i suoi genitori. Discendenza patrilineare Discendenza matrilineare in linea paterna (la più frequente) in linea materna Discendenza bilaterale pur prendendo eventualmente il cognome paterno, si conserva lo stesso rapporto con i due gruppi familiari (propria dei Paesi occidentali) Le strutture di parentela > La discendenza Il parentado Il parentado è costituito da tutti gli individui consanguinei (sia da parte di madre che di padre) con i quali si hanno relazioni più strette, una forma effettiva di interazione, e sui quali si può contare in caso di bisogno morale o materiale, indipendentemente dal fatto che ci si trovi in una società patri o matri-lineare o a discendenza bilaterale. Le strutture di parentela > Il parentado Francisco Goya, La famiglia dell’infante don Luis, 1784 La residenza Alcuni esempi di residenza degli sposi Neolocale gli sposi vanno a vivere per proprio conto in una nuova abitazione (tipico del mondo occidentale) Natolocale marito e moglie dopo sposati continuano a vivere ciascuno presso la propria famiglia d’origine (in certe società dell’Africa sub-sahariana e in certe regioni del Tibet e dell’India) Le strutture di parentela > La residenza Avunco locale la nuova coppia va a stabilirsi vicino alla residenza del fratello della madre dello sposo, lo zio materno chiamato in latino avunculus (diffuso in Melanesia e nel Pacifico) Le terminologie di parentela Lewis H. Morgan (1818-1881) etnologo e antropologo statunitense, ha pubblicato nel 1871 il fondamentale libro Sistemi di consanguineità e di affinità nella famiglia umana. Le strutture di parentela > Le terminologie di parentela Un aspetto importante della parentela è il modo in cui un individuo chiama i propri parenti. In alcune società la parola padre si usa, ad esempio, anche per il fratello del padre come la parola madre si usa anche per la sorella della madre. A loro volta lo zio e la zia chiamano figli. Ciò indica quindi modi diversi di intendere il rapporto esistente. Per questo, oltre che di terminologie si parla anche di sistemi di parentela. I sistemi di parentela 1 Gli antropologi hanno cercato di individuare i principi che sono alla base dei sistemi di parentela. L’antropologo americano di origine tedesca Alfred l. Kroeber agli inizi del Novecento indicò una serie di principi, alcuni universalmente presenti, altri no. Eccone alcuni dei più importanti: Generazione - universalmente adottato: tutti i sistemi distinguono tra un individuo e suo/a padre/madre, i nonni dai genitori, la propria madre dalla propria sorella ecc. Sesso - non sempre applicato: alcuni sistemi limitano la distinzione ad alcuni individui (fratello/sorella, padre/madre) e non distinguono tra nonno e nonna ecc.; alcuni addirittura non distinguono tra figlio e figlia (l’inglese non distingue tra cugini maschi e femmine, infatti ha solo la parola cousin) Le strutture di parentela > I sitemi di parentela 1 I sistemi di parentela 2 Distinzione tra consanguinei e affini - i sistemi tendono a separare i parenti consanguinei dagli affini, acquisiti attraverso il matrimonio. Biforcazione - presente solo in alcuni sistemi: i parenti del lato paterno e quelli del lato materno vengono indicati con termini diversi (ad es., nell’antica Roma il fratello del padre (patruus) era distinto dal fratello della madre (avunculus). Le strutture di parentela > I sistemi di parentela 2 I sistemi di parentela 3 I principi alla base dei sistemi di parentela si combinano in maniera diversa per dare origine a sei sistemi fondamentali, ciascuno chiamato con il nome del popolo presso il quale esso venne studiato per la prima volta in modo approfondito. Il nostro sistema di parentela rientra in quello eschimese. eschimese hawaiano irochese omaha Le strutture di parentela > I sistemi di parentela 3 i sistemi di parentela crow sudanese I tipi di matrimonio 1 I tipi di matrimonio ordinariamente riconosciuti sono: Monogamico - tra due individui Poliginico - tra un uomo e più donne Poliandrico - tra una donna e più uomini Il più diffuso è quello monogamico, più raro quello poliginico (consentito dalla religione musulmana), rarissimo quello poliandrico (poliginico e poliandrico sono i due sottotipi della poligamia). Le strutture di parentela > I tipi di matrimonio 1 I tipi di matrimonio 2 Strettamente legate all’istituzione del matrimonio sono due altre nozioni: Esogamia unione matrimoniale di un individuo all’esterno del proprio gruppo di discendenza Le strutture di parentela > I tipi di matrimonio 2 Endogamia unione matrimoniale di un individuo all’interno del proprio gruppo o della propria famiglia La proibizione dell’incesto Tutte le società distinguono tra individui leciti e individui vietati dal punto di vista matrimoniale e sessuale. Le unioni con individui proibiti vengono considerate incestuose, illecite e quindi passibili di riprovazione e addirittura di condanna. La proibizione dell’incesto normalmente riguarda i genitori, i fratelli e le sorelle, i figli e le figlie. Claude Lévi-Strauss (1908-2009) antropologo e filosofo francese, ritiene che la proibizione dell’incesto, in quanto universalmente presente, sia addirittura la regola che fonda la cultura Le strutture di parentela > La proibizione dell'incesto Le funzioni del matrimonio Un quadro di Fernando Botero dedicato alla famiglia Le strutture di parentela > Le funzioni del matrimonio Da un punto di vista giuridico, il matrimonio è un atto formale presente in tutte le religioni; è dunque un’istituzione socialmente e pubblicamente riconosciuta che ha come scopo principale quello di “regolamentare” la riproduzione di esseri umani, di stabilire i doveri e i diritti tra i membri di una coppia, quelli della coppia nei confronti dei figli e viceversa, di assegnare i figli a uno dei due gruppi familiari. Alcune forme di matrimonio Levirato dal nome della tribù ebraica Levi, indica il costume in base al quale la moglie di un defunto va in sposa al fratello di quest’ultimo che diventa tutore suo e della prole Sororato termine che indica il costume di dare in moglie a un vedovo la sorella della donna defunta, soprattutto quando questa muore senza prole, allo scopo di assicurare una discendenza Matrimonio con lo spirito presso i Nuer del Sudan, un uomo del gruppo del defunto (un fratello o un cugino) contrae matrimonio con una donna a nome dello scomparso che sarà considerato padre della futura prole Matrimonio tra donne in Africa, seppure raramente, una donna sterile viene fatta divorziare e risposare con una donna, per la quale sceglierà un uomo con il quale procreare figli che le saranno attribuiti Le strutture di parentela > Alcune forme di matrimonio Il “matriarcato” Nel matriarcato sono le donne a detenere il potere, in contrapposizione al patriarcato. Quando furono scoperte società matrilineari, si ritenne di essere di fronte a una prova dell’evoluzione culturale. Lo studioso svizzero Jacob Bachofen ipotizza che le società matriarcali e matrilineari hanno preceduto l’avvento di quelle patriarcali e patrilineari: le attuali società matrilineari sarebbero dunque “sopravvivenze” del periodo in cui prevaleva il matriarcato. Le strutture di parentela > Il” matriarcato “ Jacob Bachofen (1815-1887) giurista, storico e antropologo svizzero, ha pubblicato nel 1861 la celebre opera intitolata Il matriarcato. Ricerca sulla ginecocrazia nel mondo antico nei suoi aspetti religiosi e giuridici Le società matrifocali Vengono chiamate matrifocali quelle società nelle quali le figure maschili tendono a essere marginali nella conduzione degli affari e nella gestione del patrimonio familiare, perché impegnati nella caccia o nel commercio. La cura dei figli grava quindi interamente sulle madri. Dovuta alle necessità del lavoro, la matrifocalità non ha nulla a che vedere con il matriarcato e con la matrilinearità. Uomini mundurucu Le strutture di parentela > Le società matrifocali L’avuncolato Avuncolato dal latino avunculus, che significa “piccolo nonno”: nome latino dato allo zio materno Nella società matrilineare delle isole Trobriand, come ha accertato Bronislaw Malinowski, lo zio materno, oltre a provvedere al sostentamento della famiglia della sorella, esercita l’autorità sui figli maschi di lei e trasmette loro beni, conoscenze, cariche politiche e rituali (situazioni simili si riscontrano anche altrove). Le strutture di parentela > L'avuncolato L’atomo di parentela L’atomo di parentela, analizzato da Claude-Lévi Strauss nel 1945, dimostra come il matrimonio non possa essere considerato una vendita. L’atomo è un insieme inscindibile di quattro individui (donna, marito, figlio, fratello di lei) senza il quale sarebbero impensabili lo scambio matrimoniale e la parentela come fatto culturale e sociale. Le strutture di parentela > L’atomo di parentela