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breve storia del parco delle cave
Il Comitato delle Associazioni per la Salvaguardia del Parco delle Cave. Il Comitato per la salvaguardia del Parco delle Cave, che comprende oltre venti associazioni di volontariato storicamente radicate in quest’antica area verde situata ad ovest della città, si è costituito nel maggio del 1998, dopo che alcuni fatti di cronaca nera (1 morto ammazzato in mezzo ai cittadini - 2 morti per overdose in 2 mesi - 2 battaglie campali tra bande di spacciatori extracomunitari con feriti gravi in pieno parco - rivoltellate alle forze dell’ordine) fecero capire a tutti che era in atto nel Parco e nei quartieri limitrofi - Quarto Cagnino, Baggio e Quinto Romano una preoccupante escalation di violenza causata dallo spaccio di droga pesante. A Quarto Cagnino, gli istituti superiori “Sraffa” e “Marie Curie” - confinanti con il Parco delle Cave - denunciavano vandalismi e devastazioni di aule ed attrazzature, mentre i cittadini di via Rossellini segnalavano continue incursioni nei condomini; il supermercato Coop di via Zoia accusava la presenza di 100-120 tossicodipendenti al giorno con un aumento di furti, 6 rapine a mano armata alle casse nell’arco di 12 mesi, che si sommavano alle 5 rapine all’istituto di credito adiacente. Le stesse continue intrusioni di spacciatori e drogati costringevano gli abitanti del borgo di Cascina Linterno a chiuderne temporaneamente l’accesso. I cittadini di via Rossellini hanno chiesto la chiusura parziale del parco per ridurre le continue incursioni nei condomini; per lo stesso motivo l’accesso al parco dalla parte di Cascina Linterno è stato temporaneamente chiuso dagli abitanti; l’istituto superiore “Sraffa” ha denunciato devastazioni di aule ed attrezzature; il supermercato Coop di via Zoia ha segnalato la presenza quotidiana, nei mesi scorsi, di 100 -120 tossicodipendenti con un aumento di furti, oltre a ben 6 rapine a mano armata alle casse nell’arco di un anno (che si aggiungono a 5 rapine alla banca adiacente). Lo spaccio di droga nel Parco, un mercato di morte che solo irresponsabili o criminali possono minimizzare, non può essere sottovalutato da chi è preposto alla sicurezza della comunità; è un fenomeno recente ma in continua espansione e, per la portata che sta assumendo, se non estirpato completamente può minare l’esistenza stessa del Parco delle Cave, un parco istituito nel marzo 1997 ed affidato ad “Italia Nostra” dall’amministrazione comunale dopo oltre 25 anni di aspettative della cittadinanza. Il Parco delle Cave è un’area naturalistica con antichissime cascine ancora attive, strade di campagna costeggiate da fontanili e marcite ad immagine del contado milanese del XII secolo, laghetti con acque limpide, una flora diversificata ed una notevole fauna stanziale e migratoria. Le associazioni hanno sviluppato iniziative per coinvolgere la gente nella conoscenza di questo splendido ambiente. La cittadinanza e le scuole hanno aderito con entusiasmo dimostrando una saldatura tra Parco delle Cave e i quartieri limitrofi. Molta solidarietà tra la gente che vuol difendere il proprio diritto ad una serena e civile convivenza e che si è concretizzata nella manifestazione di sabato 6 febbraio nel cuore di Milano: oltre 400 persone sono sfilate da largo Cairoli a piazza della Scala per dire alla città che questo parco è patrimonio di tutti i milanesi e per chiedere alle istituzioni (amministrazione comunale, forze dell’ordine e magistratura) di intervenire con decisione per sgomberarlo dall’illegalità e dalla droga. In quell’occasione, davanti a Palazzo Marino l’assessore alla sicurezza Del Debbio ha promesso ai manifestanti un suo diretto intervento per combattere la criminalità nel territorio. È stato quindi approntato un piano di coordinamento con il funzionario del Comune di Milano De Cugis. Il Comitato per la salvaguardia del Parco delle Cave ha incontrato per la seconda volta il prefetto Sorge ed il questore Finazzo, dopo che nel giugno del 1998 aveva esposto a tutti i gruppi politici di Palazzo Marino ed al vicesindaco De Corato la gravità della situazione. Nel marzo 1999 il senatore Perruzzotti ed il consigliere comunale Carcano - su invito del Comitato per la salvaguardia del Parco delle Cave - effettuavano un sopraluogo nel Parco per verificare la situazione. Il senatore Perruzzotti ed il consigliere Carcano hanno successivamente fatto - nei rispettivi ambiti - altrettante interrogazioni che sono in attesa di risposta. Nell’aprile successivo anche l’onorevole Danieli constatava il pericoloso ed organizzatissimo traffico che avviene nel Parco sotto gli occhi di tutti. Successivamente, il Comitato per la salvaguardia del Parco delle Cave organizzava una pubblica assemblea con il dott. Alma - magistrato del coordinamento sicurezza cittadino, che ha risposto ai molti quesiti posti dai rappresentanti delle associazioni del Parco. Sostanzialmente emergeva la difficoltà a tenere in detenzione chi viene sorpreso a spacciare, a causa dell’eccessivo garantismo delle legislazione italiana. Nel maggio dello stesso anno, il commissario straordinario della zona 18 Lupi ed il funzionario di P. S. Capecelatro sono stati accompagnati nel Parco dal Comitato per la salvaguardia del Parco per studiare una comune strategia d’intervento. Il Comitato per la salvaguardia del Parco - su richiesta di entrambi i funzionari pubblici - ha prontamente redatto un verbale in cui si richiedeva esplicitamente: 1 - La creazione di un gruppo specialistico mobile d’intervento (appiedato, con moto o a cavallo) con pattugliamento nell’intero territorio del parco e nei punti di maggiore criminalità con l’obiettivo di impedire la vendita e l’uso di droga. 2 - Tale gruppo specialistico deve essere composto da persone distaccate permanentemente e con continuità nell’operazione. 3 - Indispensabile anche il controllo esterno agli ingressi del parco. 4 - Migliorare, dietro suggerimento pratico delle Forze di polizia, la viabilità nelle zone a rischio (interventi sui sentieri); operazione da affidare ad “Italia Nostra/Boscoincittà”. 5 - Migliorare la visibilità, installando - all’ingresso di cascina Linterno in via F.lli Zoia - un faro d’illuminazione. Nel giugno successivo, il Comitato per la salvaguardia del Parco incontrava il funzionario di P. S. Capecelatro per denunciare una situazione sempre più allarmante nel Parco: le bande di spacciatori sempre più organizzate e minacciose, di giorno e di notte; parte dell’istituto superiore “Sraffa” (dove la bassa cancellata favoriva le intrusioni anche diurne) interdetto ai servizi di pulizia. In quest’incontro il Comitato per la salvaguardia del Parco manifestava il dubbio che non si volesse radicalmente estirpare la tragedia droga dal Parco delle Cave. Stava radicandosi la convinzione che a qualcuno facesse comodo confinare spaccio e tossicodipendenti in questo territorio naturalistico alla periferia della città, meno difendibile e meno visibile del centro, un potenziale crocevia regionale della droga. Nel luglio del ‘99, il Comitato di salvaguardia del Parco delle Cave denunciava, con un’ulteriore lettera aperta agli organismi preposti alla sicurezza, una situazione sempre più insostenibile con la possibilità di incontrollabili azioni di guerriglia di cittadini esasperati in difesa della legalità. CASCINA CALDERA - SEC. XV Tra la fine di agosto ed i primi di settembre la popolazione di via Rossellini e Barocco, esasperata ha effettuato una serie di manifestazioni, si sono verificati anche limitati episodi di violenza. Durante i mesi di settembre ed ottobre CASCINA AIRAGHI - SEC. XVI con un ingente spiegamento di mezzi le Forze dell’Ordine hanno sgomberato gli spacciatori dal parco che può ora riprendere il percoso della realizzazione. Dopo oltre un anno di iniziative e manifestazioni per la difesa del Parco delle Cave ribadiamo che non siamo disposti a regalare quest’area ed i nostri quartieri alla delinquenza. È nostra intenzione batterci FONTANILI E MARCITE con tutti i mezzi legali per salvaguardare la legalità nel territorio, assieme alla gente e per la gente. Droga e criminalità diffusa sono interdipendenti: combattendo la prima si combatte la seconda che spesso CAVA CASATI colpisce la popolazione più indifesa. COMITATO DELLE ASSOCIAZIONI PER LA SALVAGUARDIA DEL PARCO DELLE CAVE Italia Nostra Parco delle Cave Assoc. Amici Cascina Linterno Assoc. Unione Pescatori Cava Aurora Circolo di Pesca “il Bersagliere” Comitato di Quarto Cagnino Comitato via Cividale - Comitato via Valsesia Comitato vie Mar Nero/Nikolajevka As.Co. Baggio“- il Diciotto” - “Ovest” Gruppo Sommozzatori “GEOS” Assoc. Auser - “Shadow Archery Team” Gruppo Protezione civile di Pero “il Gabbiano” - Assoc. “Verdeacqua” Circ. ARCI “U. Brenna” AVIS - AIDO - Rangers d’Italia CASCINA LINTERNO - SEC. XII CAVA AURORA SPACCIO DI DROGA