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Numero 106 - Collegio Plinio Fraccaro
B U O N A LA PRIMA Gioco facile contro i residenti. Il Fraccaro porta a casa la prima vittoria. ERRORI di Monto Lunedì scorso (più di una settimana fa, per chi legge) si è tenuta la seconda assemblea eccezionalmente presieduta dal Rettore. Il risultato raggiunto - la formalizzata pacificazione coi Sardi e il nulla hosta del Rettore per le attività sportive e tradizionali - è parso soddisfacente ed è stato commentato positivamente; ma a ben guardare, è stato conquistato al prezzo di nuove incomprensioni, di non facile soluzione. In primo luogo, da tutta questa querelle emerge l’immagine di un collegio spietato e primitivo, governato con intimidazioni verso il primo parere dissenziente. Questo, che farebbe di noi dei “nonni”, è spassionatamente falso, come può confermare chiunque viva in collegio in modo completo. Ma qual è la differenza tra matricola e nonnismo? Se si volesse entrare nello specifico, si potrebbero elencare svariati aspetti che le pongono in netto contrasto. Prendo in considerazione un punto di vista macroscopico: mentre il nonnismo si basa sull’umiliazione e lo sfruttamento individuali, la matricola non è indiscriminata né fine a se stessa. I pochi casi ritenuti “a rischio” sono stati sempre richiamati in tempo. A fare del Fraccaro un buon collegio, dal punto di vista goliardico, è il rispetto delle proprie tradizioni con attenzione a queste differenze (nei confronti delle quali, qualcuno ha già osservato, collegi più importanti sono invece indifferenti). Da questo punto di vista, a non fare di noi dei “nonni”, basta il perfetto disinteresse ad “applicare” la matricola a chi non abbia la benché minima speranza di coglierne il significato. L’allusione a chi si estromette ad ogni costo è chiara e voluta, per rimarcare, con un po’ di amarezza per le chance perdute, che non esiste l’ipotesi di ripercussioni future. Nonostante questo approccio che (a mio parere) è di rasserenante incontro, il Rettore resta convinto della nostra contrarietà a collaborare, imputandola, tra le altre cose, alla mancata consegna di responsabili. segue a pag. 2 Plinio basket, ciak 1 di Ostrega Le partite con il Golgi hanno sempre un sapore particolare, non tanto per il contesto goliardico che è inesistente (e questo che piaccia o no lo pensa praticamente tutto la Pavia collegiale, salvo direi “Scurrili” eccezioni). La rivalità col Golgi è solo ed esclusivamente sportiva, e si è instaurata in questi ultimi dieci anni nelle innumerevoli partite (soprattutto di calcio) che ci hanno visto contro i bianco-verdi. Ci sono una serie di bei “post” su internet che parlano di tale rivalità, e consiglio vivamente a tutti (collegiali e non) di digitare su google “Residenza Golgi” ed andarseli a leggere. Il Golgi, proprio per il suo essere una residenza, è una squadra estremamente imprevedibile: hanno un ricambio molto alto di anno in anno, dovuto soprattut- http://www.collegiofraccaro.it/vdc SPORT LE PAGELLE GiovaKapa a pag. 3 to alla loro struttura (324 camere studenti – fonte: bando Edisu-), che gli consente di anno in anno di beneficiare di una base estremamente elevata da cui partire per formare le diverse squadre. Ricordo ancora con piacere la semifinale di due anni fa, combattuta punto a punto fino alla fine. L’anno scorso la squadra non era niente di speciale… e tutto sommato nemmeno quest’anno. A parte un paio di elementi nel reparto guardie, con un tiro discreto e qualche idea di gioco, per il resto, non è che abbiano dimostrato molto. Si sono chiusi a zona 2-3 per 30 minuti e ci hanno permesso di fare un utile allenamento di ripasso sull’attacco di questa particolare difesa. segue a pag. 2 [email protected] EX VOCI DI CORRIDOIO CORSI E RICORSI Ex– redazione a pag. 8 CINEMA GLI ABBRACCI SPEZZATI Monto a pag. 16 Numero 106 1 dicembre 2009 Sport segue Monto dalla prima Va tuttavia ribadito che nessun possibile colpevole si è tirato indietro né, peggio, è stato “oscurato” dalla volontà omertosa di pochi: piuttosto, il collegio ha proseguito con la medesima unitarietà di quando ha commesso l’errore. Il mio auspicio è che il sentimento di dispiacere manifestato dal Rettore di fronte a questa sua percezione dei fatti non lo distragga da più positive (e verosimili) interpretazioni delle nostre intenzioni. segue Ostrega dalla prima La squadra nel complesso si è ben comportata, nonostante l’assenza sul campo di Franz (in veste di coach) e un quintetto base con ben due new entry (Pietro e Adrian), ce la siamo ben cavata. La palla è girata bene, e grazie alla presenza dei nostri lunghi sotto canestro la partita era già praticamente chiusa dopo cinque minuti. Il Golgi non è riuscito a produrre più di 6 punti in 15 minuti, dimostrando in generale una certa confusione nell’impostazione della manovra d’attacco. Parliamoci chiaro: non avevamo di fronte la squadra più forte del torneo, anzi probabilmente quella di stasera è una delle peggiori. Se vogliamo rivincere per la terza volta questo torneo, dobbiamo continuare ad allenarci duramente tutte le settimane, senza sottovalutare nessuna squadra che incontreremo. Ci ten- go a ribadirlo questo concetto, perché è sì vero che la squadra mostra potenzialità notevoli, ma è altrettanto vero che il torneo di quest’anno è più lungo, e il livello (mediamente) più alto. Per cui, cari collegiali, godiamoci questo meritatissimo successo, e mi raccomando di continuare a sostenere questa squadra sempre, in ogni partita dell’intercollegiale. State pur certi che il PlinioBasket non lesinerà energia alcuna per conquistare questo terzo torneo intercollegiale. IDEM VELLE. P.s. Spendo poche parole per rispondere alle lamentele della tifoseria del golgi, avvenute tra un tempo e l’altro, perché le partite si vincono in campo. 1- Cosa vi aspettavate, una vittoria a tavolino o magari una squalifica della squadra ?! Davvero vi sareste accontentati di così poco? Esiste una giustizia sportiva per giudicare i fatti di stasera. 2- Lamentarsi per un ‘puttane’: non vi sembra di esagerare? Cosa dovremmo dire allora noi, che siamo “offesi e dispiaciuti” per le innumerevoli volte in cui ci apostrofate ‘culi rotti’ o ‘froci’ ?! Non cadiamo nel ridicolo, per cortesia… Ci siamo chiesti come potesse apparire Bidello nella maturità. Da questo nostro schizzo, emerge la notevole somiglianza con Goran Kuzminac. Cronaca dell’assemblea Il Rettore esordisce affermando di non volersi dilungare, per lasciare a noi la parola per i chiarimenti con i Sardi. Ci tiene in ogni caso a sottolineare la necessità di ritrovare equilibrio in collegio, sia nei rapporti tra collegiali, sia nei rapporti tra collegiali e rettore. Ribadisce infatti non solo la gravità della lagunatio in sé, ma anche dell’atteggiamento omertoso con cui si è scontrato - nonostante sia convinto che l’atto sia volontà di una minoranza che detiene il controllo della comunità. Non attacca VdC, ma sottolinea la pluralità di posizioni emersa dalle sue pagine. Si dice deluso e amareggiato dalla comunità che non ha saputo apprezzare i suoi sforzi per venirci incontro: la sua flessibilità nei riguardi di chi non ha il numero sufficiente di crediti (nonostante il parere contrario del rettore dell’università); il reperimento di finanziamenti per migliorare le infrastrutture del collegio e per aumentare il numero delle borse di studio. Dichiara tuttavia di non voler attuare alcuna repressione e di non aver mai pensato di non iscrivere le squadre ai tornei (“la mia era solo una provocazione”). Ricorda nuovamente il “muro” eretto dai collegiali per non indicare i responsabili e conclude, prima 2 di lasciare la parola ai collegiali, ricordando il suo ruolo di rappresentante del collegio ed il suo potere (esclusivo) di ratificare ogni decisione riguardante le attività del collegio stesso (tornei, presepe...). Parla a nome di tutti Splendid, che si dice dispiaciuto per come la situazione è degenerata; ammette che la nostra è stata una decisione anomala - in quanto ha colpito ragazzi che non fanno matricola - e che, pur se presa collettivamente, è stata certamente avventata. Ricorda inoltre come la collegialità sia pronta a risarcire qualsiasi danno eventualmente arrecato. Ridimensiona il gesto, inquadrandolo come una goliardata e un tentativo di coinvolgere i sardi; si difende da ogni accusa di razzismo ricordando le diverse provenienze dei collegiali e negando vi fosse intenzione di umiliare tramite sputi o altri atti di spregio. Conclude affermando come la lagunatio sia stata scatenata dalla situazione più unica che rara che si era venuta a creare col gruppo dei Sardi, ricordando inoltre la loro chiusura e la loro reazione a dir poco eccessiva. In ogni caso afferma che simili gesti non si ripeteranno e che difficilmente vi saranno tentativi di integrazione in futuro. Segue l’intervento di Wolverine che ricorda momenti problematici passati durante il suo periodo di matricola e chiede di essere lasciato in pace, affermando che alcuni collegiali gli hanno ingiunto di lasciare il collegio. Splendid si dice amareggiato per l’abbandono di Wolverine e ricorda come si cerchi sempre di evitare comportamenti troppo duri verso le matricole, nonché la disponibilità da parte degli anziani a risolvere tali problemi. Critica poi i collegiali che avrebbero intimato ai Sardi di lasciare il collegio, ma afferma di non poter rispondere in quella sede per i comportamenti dei singoli. Parla in seguito Uzzino che si scusa, indicando come provocazioni non rappresentative e non controllabili, gli inviti a lasciare il collegio; ma ricordando come la decisione di lagunare sia dovuta al fatto che i Sardi hanno tentato di dissuadere i nuovi arrivati dall’accettare la matricola, dipingendo un quadro lontano dalla realtà. Inoltre ricorda i tentativi falliti di compromesso con i Sardi. I Sardi dichiarano comunque di accettare di buon grado la situazione di mancata integrazione, chiedono di essere lasciati per i fatti loro. Riprende la parola il Rettore che scioglie l’assemblea visibilmente contrariato e si augura che tutto vada per il meglio. Esselunga m.q.m. Numero 106 1 dicembre 2009 Sport FRACCARO - yogi : 42 –14 Ostrega 7,5 Scende in campo con la fascia da capitano sostituendo Franz che, febbricitante, dirige le operazioni dalla panca. Il capitano lo fa per davvero. L'ormai famosa andatura molleggiata lo fa rimbalzare da una parte all'altra del campo, presente in difesa, ma spesso anche in attacco e quando i nostri sparacchiano un po' alla cieca arriva Ostrighino a buttarla dentro con il suo mezzo gancio alla Ostrega Nash. Una simile prestazione non poteva non essere condita dal solito tocco di stile che lo contraddistingue sin dagli esordi: le calzette nere sono tornate e sembrano essere più alla moda che mai. Back in black(lingerie). Denver 7 A giudicare dalla sua andatura in campo si direbbe sobrio e lucido come uno Svedese. Lo sappiamo tutti invece che non si regge in piedi ed è conciato peggio di un barista cinese. Le sue sfuriate in area, però, non mancano e i golgiani ne approfittano per picchiarlo come un ebreo. Le mazzate infertegli non influiscono sulla prestazione e sorridendo incessantemente come un brasiliano, Denver porta a termine la sua partita come un fraccarotto. Jakie Chan. Adrian 7 Tre giocatori del Golgi fanno un Adrian (forse). Come altezza, come punti segnati e come intelligenza. In campo ci si aspetta tanto da lui. Il cangurone di Sidney arriva subito all'appuntamento con il canestro e segna i nostri primi sei punti. In at- tacco i rimbalzi sono suoi e Adrian continua a segnare. Il tempo di stoppare ad occhi chiusi due o tre tiri golgiani e poi si accomoda in panchina per far spazio ai compagni. Il tormentone Bucunga è solo all'inizio. Slam Dunk. Igor 7 Il lungo che mancava alla squadra è lui. Solide basi atletiche e tecniche lo lanciano naturalmente in squadra e lui si inserisce nel gruppo alla grande. Gioca la sua buona partita. In difesa ovviamente sbarra la strada e va in cielo a recuperare palloni, davanti fa sempre la cosa giusta e castiga il Golgi aumentando il divario negli ultimi minuti. The rock (and roll). Rizzi 7,5 Salta un importante impegno per essere del match, il suo attaccamento alla maglia è enorme, quasi senza precedenti. Quella di Rizzi è la solita prestazione da fulmine scatenato. I verdi del Golgi vedono solo la sua schiena e il suono della retina schiaffeggiata dal pallone che ne segue, è ad ogni canestro sempre più soave. Alterna a piacimento penetrazioni, palle rubate e bombe da tre che è una meraviglia, poi si siede e si gode lo spettacolo. Show time. Giuliano 7 Anche lui con il tempismo non scherza, ieri era a New York, oggi a zompettare in campo con la maglia biancorossa. Segna punti importanti e ogni volta si fa fare fallo dagli avversari. Manca ancora un po' di precisione, ma stasera nessuno se ne è accorto, neanche i golgiani. Il suo mestiere e le sue mani da portierone Plinio Basket sommerge le Residenze Prima volta da ex, da solo tifoso, ormai corpo estraneo in questa squadra che non posso più seguire, con cui confrontarmi. Prima volta che posso obiettivamente vedere all’opera i miei compagni di collegio da bordo campo. Partita obiettivamente bruttina, più per demerito altrui che nostro. Partita già vinta nel primo tempo, anzi, nei primi 2 minuti - parziale netto di 8 a 0 -, e gestita poi per i rimanenti 28 minuti. Come detto, nel primo tempo giochicchiamo, chiudiamo sul 25 a 3, senza mai farla vedere; nel secondo invece fatichiamo, ma è solo una questione mentale e finisce 42 a 14 per noi. Abile Franz nel dare la possibilità a chi nel torneo magari giocherà poco, di prendersi qualche soddisfazione. Resta però un dubbio, cui solo una squadra di livello più alto (forse borro?) saprà dare risposta: riusciranno le nostre enormi individualità a sopperire ad un gioco di squadra che latita? Necessariamente il lavoro di allenamento va fatto in quella direzione. Oggi l’abbiamo vinta perché nello scontro diretto 1vs 1 eravamo nettamen- completano il dream team. Travel gum. Big Jim 7 Come per confermare che quest'anno siamo fisicamente superiori e quasi tutti ci cozzeranno addosso facendosi molto male, ecco Big Jim. Porta palla con sicurezza e gestisce al meglio ogni possesso, dialoga al limite dell'area con tutti, anche con i novellini infondendo sicurezza e ordine. Da buon playmaker ogni tanto si butta nella mischia e la mette dentro, anche usando la forza bruta. Tutto gira liscio liscio. Svitoil. Pennetta 7 La prima partita, il battesimo di fuoco, il momento della verità. Con la bolgia della brigata Plinio ad un cm dal campo nel rimbombante palacus non è facile, soprattutto per una mqm. E' tranquillo, sicuro dei suoi mezzi, sa quello che deve fare in campo e lo fa senza la minima incertezza. Segna una bomba da tre che fa urlare la brigata e per il resto ci mette il fisico e la testa. Il soprannome ce l'avrei pure, ma deve ancora dimostrare tanto. Bella sorpresa. Esselunga 6,5 Gaiardo come er gallo, coraggioso come er leone, sgusciante come er merluzzo, basso come er golgiano. Ci hai fatto sognare, è mancato solo il canestro. Gladiatorio. GiovaKapa te superiori, dai due centri, alle due ali, per finire con il playmaker. Restano dei numeri enormi e una immagine di superiorità fisica decisamente netta. Credo che a rimbalzo ne abbiamo perse due o tre, di palle, non di più. Aspettando Franz, godendomi un Ostrega decisamente migliorato dallo scorso torneo, passando per il solito immenso Rizzi, e quei tre spilungoni dalle mani rudi come mattoni, intanto mi godo questo bel successo. Che per iniziare la stagione va sempre bene... Idem Velle. Marcone 3 Numero 106 1 dicembre 2009 Interni Cosa ne pensi del girone? E’ stato possibile fare una nuova divisa Sulla carta sembrerebbe il meno difficile, ma grazie ai finanziamenti del rettore. Era davnon per questo va preso sottoGamba. Dal vero necessario fare nuove divise poiché le Golgi non sai mai cosa aspettarti, il vecchie erano alquanto usurate. Nel reSant’agostino, sebbene con pochi giocatori, è styling è stato mantenuto lo stesso aspetto arrivato della vecchia divisa ma lo stemma del collegio è staAlla vigilia della prima partita del torneo inter- q u a r t o to ingrandito e posto al collegiale di basket contro il Golgi, VdC ha l ’ a n n o centro della maglia, menpreparato un’intervista con Ostrega, uno dei s c o r s o , il Ghitre la scritta Fraccaro è giocatori più spaesati della squadra. verticale sul lato della Per prima cosa presentaci la squadra di s l i e r i divisa. Sono veramente quest’anno: conferme, novità, allenamenti. r i t o r n a belle, e vogliamo onorarle. La squadra ha mantenuto la sua struttura dopo un Per concludere? principale. Infatti Franz, Rizzi e Denver rappre- anno di Il torneo di basket è il sentano più di una garanzia in aggiunta a assenza, Don p r i m o t o r n e o Giuliano e Big Jim. Quest’anno sicuramente il dell’intercollegiale e per l’arrivo di nuovi giocatori come Igor, Adrian, b o s c o questo ci aspettiamo una Pietro e Esselunga ha permesso il formarsi di ha semgrande risposta da tutti i una buona squadra, competitiva e in grado di pre avucollegiali in quanto questa riconfermarsi. Non ci aspettavamo che il tor- to una è un’occasione per dimoneo iniziasse così presto ma siamo comunque b e l l a Alla vigilia della prima partita, Ostreganon rinuncia alle pulizie. tradiziostrare la superiorità della soddisfatti degli allenamenti sinora svolti. ne cestistica, il Maino è invece solo al suo nostra collegialità aldilà del risultato. Mi Cosa ne pensi del torneo di quest’anno? E’ un torneo più lungo rispetto a quelli degli secondo anno di partecipazione. Sulla carta aspetto quindi una Brigata Plinio massiccia ultimi anni, con 2 gironi da 6 squadre. Alle siamo i favoriti, ma nessun avversario va sot- e numerosa, pronta a cantare e fare casino semifinali accedono le prime 2 classificate dei tovalutato e dobbiamo garantire il massimo dalla palla a due fino alla sirena di fine gara. So che non ci deluderete. gironi, le vincenti delle semifinali si giocano la impegno contro ogni rivale. Esselunga m.q.m. Presentaci la nuova divisa. finale il 22 Marzo. Intervista senza fantasia Raccolta differenziata: porta il tuo vetro al Cairoli! Raccolta differenziata in Collegio? Perché no! Istituzionalizzata? A quanto pare (vedi tentativi di Pampa), no! Moto dell’animo Fraccarotto: oh yeah! Io e il mio coinquilino, Davide “Sgargia” Perelli, stiamo differenziando il vetro, materia di uso frequente in Collegio, dalle birre al vino, dalle passate di pummarola ai superalcolici. Basta veramente poco, abbiamo (da leggere sia in senso stretto sia in metafo- O meglio, direi che ra), portiamo le bottiglie in Piazza del collegio(??) cairoli (merda), laddove c’è (guarda caso) una campana per la raccolta. Scherzi a parte, io e Dado, abbiamo testato il metodo, che, con sbattimenti pari a 0,1 su una scala di 100, ci permette di essere un po’ più propositivi, all’insegna di “fuck the tired institution, laddove arriva il singolo o un agglomerato di sbarbari”. Sperando di raccogliere la vostra partecipazione/ entusiasmo e poco di miasmo, La CASSETTINA PER IL VETRO in camera nostra. vi invito a recarvi da qualsiasi fruttivendolo a prendere la vostra CASSETTINA PER IL VETRO. possiamo metterci d’accordo e trovarci per fare un salto in automobile: a proposito date le vostre adesioni alla 52 da me o da Perellone e una CASSETTINA PER IL VETRO vi verrà consegnata nella vostra tiepida stanzetta con tanto affetto (featuring Gesù Caminiti). Michele Rizzi Calendario 2009/2010 torneo intercollegiale di BASKET (30/11 23:00 (Gesù, mosso da grande empatia, in base al sempre verde “ama il tuo nemico”, ripone il vetro in piazza cairoli con un biglietto di scuse per il troppo poco amore fraterno) una cassettina di plastica in camera in cui poniamo all the bottles for the battles (tempi previsti di riempimento: Sacha “aaaa” Barbieri 18h; Fraccarotto medio 3 gg; l’uomo della strada 2 settimane) e una volta colmata la misura 4 Fraccaro - Golgi) 14/12 20:30 Fraccaro - Don Bosco 08/02 21:30 Fraccaro - Ghislieri 22/02 21:30 Fraccaro - Maino 08/03 21:45 Fraccaro - Sant’Agostino 15/03 21:30 Semifinali (prima del girone A vs seconda del girone B; prima del girone B vs seconda del girone A) 22/03 21:30 FINALI (primo e terzo posto) Tutte le gare si disputeranno al CUS Pavia Numero 106 1 dicembre 2009 Interni Dimonios qualcuno sente profondamente di amare questo Collegio senza bisogno di alcun che in cambio. Chissà se qualcuno è disposto a metDemoni, in sardo. In un mio precedente arti- ter da parte gli appagamenti personali (come colo ho citato con sarcasmo la Brigata Sassari l’orgoglio che deriva da una vittoria, e così vorrei parlarvi un po’ di quanto al de- l’investimento emotivo e fisico in impegni vari stino non manchi il senso dell’ironia. Siccome o anche il semplice divertirsi, perché no) a “io come Dio, non gioco ai dadi e non credo fronte di qualcosa di più strettamente legato nelle coincidenze” (V per Vendetta) non pos- all’identità stessa di questa collegialità. Non so fare a meno di notare che i colori che ca- posso fare a meno di dubitarne. Perché, in ratterizzano questo corpo militare sono i se- tutte le discussioni, ho visto molta gente che, guenti: “Ruiu so coro / e s’animu che lizzu” brandendo l’arma del bene comune, tirava cioè “Rosso il cuore / l’animo come il giglio acqua al proprio piccolo mulino, ignorando (bianco)”. Perché cito questa Brigata e la sua totalmente il senso dello scorrere di quel fiume, se mi marcia militare che si passate quechiama, appunto, Dimosta ardita nios? Perché parla di metafora. So passione e dedizione, di esser senza se e senza ma, complesso, senza mezzi termini ne ma le emocompromessi. Per me il zioni sono Collegio e i collegiali qualcosa che sono un po’ questo: difficilmente Demoni, in preda a trova specqualche sacro e profano chio nelle furore. Lo sono sempre s e m p l ici stati e mi trovo, ahimè, parole, nello ad ammainare la mia stretto valbandiera ammettendo zer delle 21 che questo Credo è, lettere. La almeno nella sua parte danza del più profonda, “passato”. Cuore BianUn’altra visione è la corosso è preminente ormai, una sempre stasicuramente più razionata qualcosa le, più lucida, più democratica, più equilibrata Violenza matricola nell’estate 2006. Finale di calcio che finirà 4-0 di diverso, di frenetico, ma anche più dedita alla per il Fraccaro sul Valla. Semplicemente storia. di travolgenconvenienza e, passatete e inarrestabile, formata da note e parole mi la franchezza, più vigliacca e debole. Le cose cambiano, lo so. Ma come scrissi molto diverse e irriproducibili. Non una serie di pictempo fa, non so rassegnarmi. La canzone coli mulini, ma un fiume in piena che, se vuosopra citata, nella sua strofa finale parte di- le, non può esser fermato da nulla. Indipencendo: “Sa fide nostra / No la pagat dinari”. dentemente dai risvolti (a tratti comici), abTraduco: “La nostra fedeltà / Non ha bisogno biamo accettato una diga, una grossa diga, di essere remunerata”. Chissà se qualcuno negando principi profondi e, in passato, invioqui dentro la pensa ancora così, chissà se lati. E così sia. Ma non posso esimermi dal SVUOTIAMOCI LE SCARPE gridare il mio assoluto dissenso, come, educatamente, ho fatto fino ad oggi nelle discussioni e con l’assenza di lunedì scorso. Un po’ per il mio animo un po’ idealista, sicuramente combattente, un po’ per le mie responsabilità verso il Fraccaro, note e ignote. Inizialmente volevo allegare a questo articolo delle scuse, verso le persone a cui sentivo di “dovere” delle cose, soprattutto ormai ex-collegiali. Ad oggi, però, non sento alcuna colpa. Perché la mia era una voce, salda e intransigente. Però era solo una. Ce n’erano alcune su un’onda simile, ma non sulla stessa, e la situazione forzava ad una scelta dicotomica: o di qua o, in qualche modo più o meno palese, di là. L’unica compatibile alla mia era quella di Giuliano, che però, stanco come me di questa “battaglia fratricida”, credo, ha deposto le armi, come faccio io ora in questo momento. Quindi di fronte al volere della Comunità, proprio per coerenza, devo accettare e andare avanti, forse anche sentendomi un po’ fuori posto, ma cercando comunque di fare il meglio per queste mura nel limite delle mie possibilità che, come tutti avrete notato, si sono inevitabilmente ristrette… insomma gli anni passano per tutti, e la “vita vera” incalza. Quindi nell’arduo e non semplice percorso di questo articolo, giungo, inevitabilmente, alla fine. In un profondo respiro mi esplode in testa una domanda semplice: “Come ha fatto a spegnersi quell’ardore sacro?” ma subito dopo, senza alcun senso, sento dentro la speranza che quel fuoco folle tornerà a bruciare nei cuori dei Fraccarotti che verranno in un lontano futuro, chissà come, quando o perché. Prendo un secondo profondo respiro, mando giù bocconi amarissimi (come solo una buona Matricola insegna a fare) e cito il finale dell’inno della Brigata Sassari: “Aioh! Dimonios! / Avanti forza paris.” Che tradotto vuol dire: “Andiamo! Diavoli! / Avanti, forza insieme”. Violenza a cura di chiunque voglia Ho sempre pensato che dirsi le cose in faccia è l’unico modo serio e maturo per risolvere ogni problema. Così inauguro questo piccolo spazio, in cui ognuno può levarsi sassolini dalle scarpe e, scrivendole, ammette che in primis l’origine del fastidio non è nelle parole dell’altro, ma in come quelle parole hanno risuonato dentro di noi. Così questa piccola rubrica serve in primis a non creare fastidiosi malumori, e subito dopo ad ammettere i propri limiti e le proprie piccole permalosità. 1– Gradirei che se qualcuno parlasse di me in questo Collegio o su questo giornalino, mi chiamasse col mio nome collegiale: Violenza. 2– Non reputo nessuna persona qui dentro più debole degli altri. Tutti hanno un potenziale che la Matricola deve tirar fuori (le cosiddette “palle”). 3– Piantatela di fumare, soprattutto nei corridoi, cazzo. 5 Numero 106 1 dicembre 2009 Sfigati TOM TOM ELENO L’INQUIETANTE STORIA DELL’INCOMPATIBILITÀ TRA UN UOMO (?!?) E L’ORIENTAMENTO Ora posso dire di aver visto cose che i normali esseri umani non hanno mai visto. Alcuni si interrogano sui limiti dell’intelletto umano: STOLTI! Si deve indagare sull’imbecillità umana per evitare ciò di cui mi accingo a narrare. Ore 19:45. Il sudore si sta lentamente asciugando lungo tutta la mia schiena mentre inizio lo stretching all’ombra scura delle due torri dopo la corsa settimanale con Juanita di UN’ORA. D’un tratto dall’antro di ingresso del Magnifico Collegio, un’inquietante sagoma si delinea sul terreno davanti a me; l’imponente figura senza spalle sillaba con voce paradossalmente squillante: “Bormio, vieni 10 minuti a recuperare la mia bici vicini all’eurospin? ”. Per chi non l’avesse capito, si trattava di ELENO che come ogni giorno doveva fare la cazzata quotidiana e sfortunatamente quel giorno ci ha trascinato anche me… Dopo 10 minuti passati a ragionare se fosse meglio andare tutti e due in bici e tornare con una terza bici in spalla o affittare un risciò trainato da due bei pezzi di gnocca per guardar loro il culo, ci incamminiamo verso il nostro destino. La missione è recuperare la bici lasciata incustodita da Uzzino nei pressi della casa del Toz e Idro; io avanzo in modalità “corsa defaticante” e Eleno in modalità “ma dove vai bellezza in bicicletta” versione trans (che tra l’altro va di moda adesso). Le cose vanno a gonfie vele fino all’euro-spin, lo oltrepassiamo nella speranza di trovare la strada che Eleno ovviamente conosce, altrimenti non sarebbe mai partito dal collegio senza informazioni dettagliate… invece no!!! Mi confida che Uzzino gli ha detto “vicino a casa di Toz” e lui con logica masochista dichiara “ah ho capito(?!?!), non ci metto tanto”. Il problema è che non sapeva minimamente dove fosse casa di Toz. Ma allora perché ha mentito a Uzzino? Per paura? Per far bella figura? O per un bel LIMONE siciliano??? Arrivati a 100 metri dal Carrefour ammette di aver sbagliato e torniamo indietro. No problem, può capitare un errore… Dopo aver fatto il punto della situazione nella sua testa, Eleno mi assicura che in un quarto d’ora ce l’avremmo fatta…erano le 20:15. Co- me un emerito didimo (= testicolo) io lo seguo a ruota, stremato anche dalla corsa di defaticamento che si sta trasformando in una maratona; per questo non mi accorgo che stiamo per concludere la circumnavigazione del Parco della Vernavola. Ore 20:30. A questo punto Eleno chiede aiuto via cellulare a Idro con una chiamata da un’ora. Spendendo circa 20 euro in chiamata (ma guadagnando 40 lune utili per pulirsi il deretano), sempre lui, l’orgoglio della famiglia Tagliabue, riesce nell’incredibile impresa di non capire un’emerita mazza di niente e anche questa volta finge di conoscere l’esatta ubicazione dell’Alveare del’Ape Idro, forse sperando in un secondo limone o magari anche in qualcosa di più (una banana??? Mah…). Ormai fuori da qualsiasi logica e con la paura di non riuscir più a capire dove si trovasse, il prode Eleno decide di attuare una strategia molto cara ad Arrigo Sacchi: palla lunga e pedalare!!! Così lo vedo allontanarsi sempre più da me e a colpi furiosi e frustrati di pedale scompare nella nebbia pavese lasciandomi chissà dove. Ore 21:00. Così da solo al freddo e al buio mi ritrovo a pensare ”ma che minchia son venuto a fare?!?” e tra un’imprecazione e l’altra mi ricordo che IO sono un valtellinese. E un valtellinese non si perde mai. Così in due secondi riesco a capire che mi trovo ancora a Pavia e con un’immensa botta di culo vedo comparire davanti a me la bici di Eleno. A quel punto i giochi sono fatti e alle 21:15 mi ritrovo alla 79, nel letto non ancora rifatto a GODERE per la buona riuscita della missione (come testimonia l’immagine qui riportata). E ELENO?!?! Ore 21:59 si apre la porta del corridoio al piano. Stremato, stanco, zuppo di umidità da nebbia, mi viene incontro la stessa lugubre figura che due ore prima si era avvicinata a me sotto le Torri. Vigliaccamente non avevo accennato al fatto che la bici era più vicina di quello che pensasse, così una volta varcata la soglia della 79 la vede lì… Con la stessa espressione felice di un bambino che ha appena capito cos’è quell’undicesimo dito sotto il suo ombelico, Eleno grida “aaaaaaah ma era solo qua… e io che ho girato due ore per niente…” e io allora che ti ho seguito dall’inizio senza rendermi conto che ero nelle mani di un analfabeta topografico?!?! Alla fine non so chi è peggio, ma sono sicuro di una cosa… a ELENO PIACE LA FRUTTA. 7 Bormio 7 Concerto di Natale Presepe Vivente ATTENZIONE! ATTENZIONE! Oggi i concorrenti devono consegnare mp3 + spartito (o accordi) del brano che han scelto. Giovedì, ore 19, importante riunione per inventario e suddivisione di compiti inerenti il Presepe. Pena l’esclusione. Tutti presenti. 6 Numero 106 1 dicembre 2009 Sfigati Protagonisti principali: un Bormio qualsiasi, con una pancetta da 60enne postpartum; Eleno, affascinante ragazzo, idolo delle teenager. Protagonisti secondari: uzzino, fratello di uzzo, figlio di kmer; delle accaldate hawaiiane in toples; una pizza misteriosa. volte il giro del mondo in 180 secondi, mentre Bormio è ancora davanti alla pizzeria delle tre torri, aspettando una mare e monti senza monti, dato che il nostro è un famoso terrone chiavennasco e non conosce la montagna. Prendo una decisione, metto l’acceleratore e mi fermo alle Hawaii, a bermi un longobeach. Seduto al sole, accompagnato da due belle donne autentiche hawaiane, desiderose di nuove e misteriose esperienze, Bormio si mangia la sua pizza, che però sa di cairolotto andato a male, ma lui non se ne accorge, Entro in biblio e mi trovo Bormio implorante di una corsettina, dice per buttar giù la trippa dopo i buffet da medico. Io gli dico che non ce la può fare, che è tardi, che ho fame. Ma niente, lui non si schioda. Casualmente uzzino mi ha lasciato la bici a 100 metri dal collegio. Io penso: meglio così, porto Bormio fuori dal collegio, corriamo per 5 minuti e poi ritorniamo con la mia bici, tanto sono sicuro che Bormio non si accorge della brevità della corsa. Usciamo, lui bello comodo su una bici rubata a una matricola, io che corro dietro a lui implorandolo di non fare quello che sta facendo: comincia a fuggire lontano, nella spensieratezza dell’adolescenza. Non mi do per vinto e lo recupero in un picosecondo gilardiano, dandogli subito merda. Con un’azione da super eroe, prendo al volo la mia bici, slego la catena e batto tutti i record di velocità, facendo tre visto la sua abituale frequentazione con gentaglia cairolotta. Improvvisamente comincia a cantare: “salta su, salta su, salta su sto cazzo, lucaaaaaaa salta su sto cazzo” ed io, con i miei super uditi (ebbene sì, ho più d’un udito), lo sento e invio un calcio rotante a Bormio, facendomi aiutare da Chuck Norris, mio La verità che opprime Bormio caro amico d’infanzia. Lui schiera gli unici suoi difensori, il grande puffo e Garganella, che però scappa inseguendo Puffetta. Bormio rimane così solo, e incomincia ad implorare pietà: “basta, non voglio più correre, basta, mi tengo la ciccia, basta Lucaaaa”. Intanto sono ancora alle Hawaii, senza aver mosso un ciglio mi ritrovo vincitore. La pena inflitta allo sconfitto è una sana dislocactio, da consumarsi previa cottura. Il resto è storia: Bormio si ritrova, in men che meno, oltre la casa di Tod, molto oltre, perso e senza una meta, in accappatoio. Tra spacciatori e auto della pola, Bormio tenta di riprendersi la propria rivincita, ma è costretto a sukare, non distinguendo la destra dalla sinistra. Così dopo una settimana esatta, il nostro percorrerà la rotonda della minerva per ben ventordici volte, mangiando i culi dei legacci, prontamente accatastati nella sua giacca da più di 10 anni. Tutto questo a me è successo in 10 secondi, per lui ci sono volute due rivoluzioni di Plutone, e solo per prendersi le scarpe da corsa. Questo articolo conta 533 parole, duecento in meno di quello dell’articolo di Bormio, ma sono state scritte da un Classicista, quindi valgono quanto una Divina Commedia. Bormio suka. Eleno ORDINE di NUOVE FELPE Stiamo ordinando nuove felpe del collegio! Felpa rossa girocollo: 100% cotone / logo collegio sul cuore / ‘Collegio Fraccaro’ scritto in verticale sul retro. Adolfino (#49) raccoglie ordinazioni e soldi. Gli interessati devono consegnare 7,50€ per felpa, entro e non oltre la pausa natalizia. In camera di Adolfino è possibile anche visionare un campione. (La vendita delle felpe è aperta a tutti, compresi ex-collegiali, mascottes, parenti, fidanzate, ex-fidanzate, protettori, ricattatori e Porco.) La proposta è rivolta in particolare alle matricole e ai fagioli (che ancora non possiedono una felpa del collegio) e a tutti i partecipanti alle competizioni sportive (calcio, basket, campestre, volley), che la utilizzeranno come divisa da riscaldamento. “Lola” Magnani 7 Numero 106 1 dicembre 2009 m.q.m. PRESÈNTATI Mi chiamo Simone Negro, detto Negro. Sono nato ad Asti (per cosa è famosa Asti?!?...) il 23/04/1990 (lo stesso giorno sono nati anche il mio compaesano Giorgio Conte e la regina di X Factor Mara Maionchi). Mi sono diplomato al Liceo Classico “Vittorio Alfieri” di Asti con la votazione di 100/100 (1 euro, 100 centesimi di euro) ovviamente rubati (giuro che mi sono tirato uno schiaffo)! Ora tento di studiare Antichità classiche e orientali, le mie passioni sono la figa in salsa verde, il basket, i libri e l’animazione in oratorio. Come segni particolari ho un tatuaggio che raffigura una rana con un cappello da cuoco che è stato dichiarato orribile dai collegiali più anziani (ero ubriaco quando l’ho fatto?), ma posso anche vantare uno sviluppo precoce avvenuto alla tenera età di 8 anni, per cui allora avevo un aspetto simile a quello che ho ora (mi chiamavano “Gigante buono”). Ulteriore motivo di vanto è la dislocatio, di cui sono stato vittima in tempo record dal mio arrivo (neanche 24 ore dopo). Inoltre a causa dell’operazione subita circa un mese fa la domanda che mi viene posta più di frequente è “Come sta il culo? “, espressione ovviamente interpretabile in diversi modi da eventuali estranei; rimanendo in ambito di espressioni ambigue posso dire che condivido il bagno con Sbirulino e sono fiero di avere la possibilità di confrontarmi quotidianamente con il suo magico mondo fatto di fondamenti di diritto romano e bombardamenti di figa!! Gradualmente sto imparando come funziona il collegio e so fin da ora che questa esperienza servirà moltissimo per la mia formazione. Se ho ancora un minuto vorrei salutare i colleghi di lavoro e gli amici del baretto! Ciao Santo Laganà (ma spesso detto Lacanà?) Nato a Reggio Calabria il 23/11/1990 Residente a Rossano Scalo (CS) Diplomato presso il Liceo Scientifico Statale di Rossano con la votazione di 70/100 Tento di studiare Ingegneria Biomedica Stanza n°27 Hobby: figa, calcio e la musica (suono la chitarra elettrica) iao a tutti sono Santo, per qualcuno “santo subito”, dal momento in cui pare io sia (???) il “chierichetto” di questa grande comunità; per qualcun altro sono la reincarnazione di Lucio Battisti, non certamente per la mia voce ma per l’aspetto molto simile a quello del cantautore italiano. Insomma, il mio nome collegiale sembra essere ancora oggetto di dibattito, infatti, non si esclude neppure l’opzione di “gemello”, per via della somiglianza con Giovanni Ferrari. Tengo a precisare che non sono depresso o triste, il fatto è che ho un carattere poco reattivo e una voce piuttosto fievole!! Sono molto contento e onorato di trovarmi in questo collegio e spero, un giorno, di diventare un degno fraccarotto! Davide Mancarella La Cosa Nato il 1 ottobre 1990 a Lecce Diplomato con la votazione di 70/100 presso l’I.T.I.S “E. Fermi” di Lecce. Tento di studiare Ingegneria civile e ambientale Stanza n°17 (mano sulle palle!!!) Ciao sono Davide, per i collegiali sono la Cosa, per le amiche Mr. Pezza sotto l’ascella (ho più pezze di una frisona). Amo le ragazze, soprattutto quelle non invisibili (però ho un debole per quelle cieche), e alla loro presenza divento focoso come un accendino bagnato (me chiamavano retromarcia). Amo le arti marziali, soprattutto il Judo (sono 2° Dan), la musica e divertirmi… Sono un ragazzo calmo e tranquillo ed è meglio non farmi arrabbiare altrimenti… sarà tempo di DISTRUZIONE. Essendo reduce da un viaggio in autobus stravolgente (e non nel senso di divertente!!!), che da casa mi ha riportato nel mio amato Collegio, non vi assicuro una presentazione fluente ed esilarante… Mi chiamo Riccardo Bariselli e sono nato il 15 Agosto 1990 a Cremona dove tuttora vivo. Mi sono diplomato al Liceo Scientifico Aselli con la valutazione di 81/100. Penso che il mio soprannome, Cremona, sia dovuto al fatto che la mia vita fin’ora sia ruotata quasi esclusivamente intorno a quella città, dove appunto sono nato, sono cresciuto e ho studiato. Ora tento di frequentare Matematica. Il primo argomento di studio è stato: “sapete cosa fanno 3 vettori linearmente indipendenti al cinema? Vanno a vedere Rango 3!” Alla faccia di chi dice che i matematici non sono divertenti!!! (ndr Poi ce la spieghi!!!). Tornando a noi, la nostra stanza è la n°20 (scrivo “nostra” perché spesso e volentieri vi alloggiamo io e la mia ragazza). Oltre ai miei punti di forza, la matematica e le barzellette (ndr ??????????), i miei hobby sono figa e calcio che guardo e pratico sempre molto volentieri (entrambi!). Sono in blackout… i miei occhi stremati dal suddetto viaggio si stanno chiudendo e così anch’io, prima di scrivere qualcos’altro di cui possa pentirmi, mi appresto a chiudere la mia presentazione… Vi lascerei con un’altra barzelletta ma non credo che poi soppravviverei… quindi ciao a tutti! 8 Anno 1 - N. 2 1 dicembre 2009 - Anno IV dell’era VdC Settimanale ex-fraccarotto EX VOCI DI CORRIDOIO CORSI E RICORSI Estratto di PURO VdC a cura di: Elia Ferrari, Giovanni Ferrari, Giovanni Mason e Simone Pellegrin Il ricorso sulla decisione di Panella porta ad un esito positivo: basket e presepe sono salvi! Nella partita d’esordio del torneo di basket vinciamo facile contro la residenza golgi. L’inizio di un nuovo ciclo di vittorie dopo quello del ‘65 - ‘71 Come prima, più di prima Come prima. Comincia il torneo di basket per il nostro Collegio, anche dopo una stagione calda che ci aveva fatto sussultare. Il Rettore, durante la riunione di lunedì, ha affermato di aver solamente fatto una provocazione, minacciando l’eventuale esclusione della squadra campione in carica dal torneo di pallacanestro. Sarà… Quello che più importa è che tutta la querelle legata alla matricola, all’oscuramento del giornalino ed all’iscrizione della squadra di basket finisca qui. Anche perché i toni, a nostro avviso, sono stati troppo elevati, senza dubbio anche a causa dell’intervento delle Forze dell’Ordine. Ogni autunno le matricole subiscono un trattamento tutto particolare. Notti insonni, passeggiate infinite per Pavia, giochi di società decisamente “fisici” sono all’ordine del giorno, tutti gli anni. E questa è l’esperienza più educativa e formativa, quella che toglie la puzza sotto il naso ai neo-diplomati, quella che fa capire ai cocchi di mamma che il mondo non è tuo perché sei diventato uno “studente universitario”. Gli schiaffi, solo morali per carità, che ti prendi in quei tre mesi, te li ricordi fin che campi. E oltre ad essere utili a te, sono quelli che portano il Collegio Fraccaro nell’olimpo, in ogni iniziativa intrapresa. Che tutto questo potesse finire per le lamentele di qualcuno ci pareva francamente triste. La soluzione migliore è quella che si è deciso di adottare da lunedì: c’è un collegio fatto di mura in cui tutti dimorano allo stesso modo; c’è un Collegio fatto di persone, di tradizioni e di regole in cui tutti quelli che decidono di entrare, possono entrare. Per quello però non basta un modulo Edisu: che al veri e propri strumen“mondo fuori le mura”, Tremonti compreso, stia ti di piacere, capaci di bene o no, quelli sono provocare sensazioni affari suoi. La vita è inenarrabili alle sue fatta di scelte ed ogni numerosissime amanti. scelta comporta sacriRaggiunge la notoriefici. Potrebbe essere la tà massima all’interno solita frase retorica, ma dell’aristocrazia grazie guardate come calza a alle sue doti di viveur pennello in questa sicombinate alla sua catuazione. pacità di ruttare, scorUno studente può dereggiare e bestemmiare cidere di non sacrificacontemporaneamente. re il proprio tempo, le Il suo lessico è sempre proprie ore di sonno, le forbito. Esperto conoproprie serate: ma non scitore di vini, possiede si può pretendere che numerose tenute, fasia messo alla pari con mosissimi i suoi festini chi corre carponi innei quali non si fa mai torno ad un tavolo, con vedere per poi entrare a chi di notte fa un giro sorpresa al galoppo del al Ponte Coperto, con suo destriero Ugolino chi sventola le bandiedel Frassino piccolo II. re per incitare la proSin da infante il Baronpria squadra. Quella tino venne addestrato che vince anche perché dal padre alla caccia di ci sono quaranta tifosi elefanti nani autoctoogni volta. Quella che ni e quando un giorno indossa una divisa per ne catturò un cucciolo portare in alto i propri lo allevò facendolo dicolori. Quella che anventare il suo animale cora una volta scende domestico preferito, lo in campo a difendere il chiamò Bagaà. Il piccosuo titolo di Campione di Pavia. Quella che è Carpanelli, capitano del Dream Team che vinse lo pachiderma (Bagaà da amare come prima. 6 tornei consecutivi vola a canestro contro una n.d.r.) cresceva a dismiPiù di prima. squadra che dal logo sembra lo sTalla ma che sura e dopo aver condati gli anni è più probabile sia il Ghislieri. Ma seguito il diploma da Pampa in fin dei conti che ci frega?Li abbiamo sicura- geometra fuggì di casa rubando l’intera colmente asfaltati, chiunque fossero. lezione di carte con le come una bisaccia di cuoio e dall’irascibilità di un rino- donnine nude del Barontino ceronte nella stagione degli e tutte le olive salate della amori . Nei numerosi ritratti dispensa di cui era ghiottisd’epoca possiamo rimirare simo. Il Baronte soffre anil suo generosissimo fron- cora per questa separazione. tespizio, una volta sopran- Spesso, dopo lauti banchetnominato anche la grande ti, con la mente annebbiata Svelerò qui, in questo mio valle o il frontone roccioso. dal piacere mangereccio e scritto l’origine, nonché il Dal nerboruto collo si ripar- dall’alcol, lo si può sentire segreto del successo e della tiscono le possenti spalle, si ululare alla luna il nome del baldanza del personaggio narra che un tempo potesse suo amico d’infanzia. Dopo che sta caratterizzando, nel abbattere un’intera mandria la scuola dell’obbligo il nobene e nel male, nell’ubria- di buoi con una sola spalla- bile siculo cominciò ad intechezza molesta e nelle sue ta. Le sue mani tenaci come ressarsi alla letteratura, alla sempre fulgide apparizioni tenaglie sanno tramutarsi in poesia, (famosa la sua racquesta prima parte dell’anno di vita collegiale. Sto parAI MIEI TEMPI lando di tal nobile il Baronte Rampante di S. Gioacchino ai tornei di basket Dario GianMaria Filiberto quando ci si iscriveva, si Vittorio Gabriele di Calogero di Antonino, Baronte e faceva fatica ad essere Signore della Salina di Reda e Signore della Gabella delin 5 per giocare, figula Pescheria di Agrigento. riamoci per tifare! Un uomo dalla pelle spessa Il Baronte Rampante Vita e Opere colta di poesie d’amore vintage “Le voglie di Brigilda, quella battona”) ai piaceri della carne....costolette, salsicce e polpette di rognone in umido, sino a diventarne il primo produttore mondiale. All’età di vent’anni apre il primo caffè letterario a Pavia con il nome di “Camera con poca vista”. Accese le discussioni con Giuseppe Ungaretti sull’eccessivo ermetismo delle sue poesie, i due finivano spesso per fare a pugni o per ubriacarsi fino al coma etilico. Arcinote le sue illustri amicizie, dal conte De Graziellis al Duca delle Austrie Montholifer, abile spadaccino e collezionista di armi difettose, dalla criniera leonina, è un appassionato di duelli all’alba e meglio conosciuto nell’ambiente come “ la Primula rossa”. Un famoso duello con il Baronte venne clamorosamente sospeso, la pistola del Duca esplose quando era ancora infoderata. In auge tra i salotti della Pavia da bere comincia così a frequentare laboratori musicali in cui si innamora letteralmente del suo flauto traverso. Il Baronte scriverà ben tre concerti per trombone e triangolo in fa diesis, la nota che lo tocca più nell’intimo. Negli ultimi anni intraprende il commercio di vino, producendo direttamente dalle sue vigne “Terre del Baronte”, definito da alcuni illustri assaggiatori come un ottima alternativa a mr. Idraulico gel. Ma perchè questo lungo preambolo sulla tormentata vita del Baronte Rampante? Solo per svelare infine la vera origine del soprannome di Uzzino. Primi numeri di VdC, il Maragliano si cimenta nel giornalismo d’avanguardia con varie rubriche culturali. Tra queste il famoso caffè letterario, dalla cadenza quasi semestrale. Segue a pag.2 Anno 1 - N. 1 23 novembre 2009 - Anno IV Settimanale ex-fraccarotto della redazione o dell’autore stesso (mistero) il caffè letterario di Uzzino su “Il Barone rampante” divenne con effetti devastanti sulla psiche di quei pazzi di VdC “Il Baronte rampante”. Ebbene si, fu tutto un errore, sfruttato in diverse occasioni da Elia, che non perdeva occasione per apostrofare Uzzino con l’appellativo di Baronte ogni qual volta questo faceva una digressione a dir poco boccaccesca. Ecco spiegato il mistero, delusi? Segue dalla prima Io continuo a pensare che Uzzino un po’ nobile lo sia Bene, successe un giorno per davvero. che per un errore di battitura Elyha Gente con le Palle Per la logistica confido che il Rettore non abbia nulla in contrario allo svolgimento in cortile, altrove sarebbe impensabile. Si stava meglio quando si stava peggio Il collegio ai tempi in cui non c’era il wireless 1977 1961 bietà di Flavio Maragliano detto Uzzo, intervistato sul numero precedente: è stato infatti lui il primo ad intuire le potenzialità culturali Ovvero persone di questa manifestazione e a chiedere un congruo finanriuscite nella vita ziamento per poterla realizLa Redazione ha intervista- zare a dovere. to questa settimana una delle “penne” più autorevoli e Per quale motivo l’EDISU affezionate a VdC tra gli ex dovrebbe finanziare il noFraccarotti. Angelo Savini, stro presepe vivente interfratello di Giulio attualmen- pretato dalle mqm? te fagiolo in collegio. Essenzialmente perché è un Nomignolo in collegio: momento simpatico Denzel Savington in cui il collegio, o Periodo al Fraccaro: meglio, la vita col1999 - 2004 legiale si apre alla Occupazione odierna: città. Secondariafancazzista, trader-wanna- mente perchè finanbe, studente seconda laurea ziano un tal numero di m*****ate che Avete mai usufruito di fi- una più o una meno nanziamenti EDISU per la non fa differenza. realizzazioni di iniziative culturali in collegio? Il presepe di quest’anno è a riLa questioni dei finanzia- schio a causa di promenti per la realizzazione di blemi logistico ecoiniziative culturali al Frac- nomici, cosa vuoi caro è lunga e complessa. dire ai collegiali responsaSenza stare qui a rivangare bili dell’organizzazione di vecchissime questioni, la questo appuntamento natapiù rilevante iniziativa che lizio? usufruisce di finanziamenti è il presepe vivente, in cui Di guardare a come negli si offre alla cittadinanza pa- anni passati ci si è sempre vese uno stuzzichino ed un e comunque ingegnati a tibicchiere di vin brulè, oltre rare su soldi nei modi più allo spettacolo delle matri- vari: la questua musicale cole travestite. Tengo a pre- per le vie del centro durancisare che il presepe viven- te lo struscio è una parziale te come lo conosciamo da soluzione, ma l’inventiva anni a questa parte è merito fraccarotta sa sempre trodell’iniziativa e della capar- vare il giusto escamotage. Il Fraccaro è famoso per la sua tradizione vincente negli sport, pensi che questa debba essere onorata dagli attuali collegiali? Con quale spirito si deve vestire la maglia del Fraccaro? Da questo punto di vista sin dal primo giorno di matrico- la viene effettuato un tale lavaggio del cervello che non prendo neanche in considerazione l’idea che l’indossare una qualunque maglia biancorossa non dia gli stimoli giusti. Alla collegialità spetta di tramandare questa passione tanto ben incarnata nel nostro motto. Per concludere amo sempre citare la frase di un grande personaggio: “nel calcio (ma vale per qualunque sport), oltre il fanatismo, c’è il Fraccaro”. Parco Acquatico D. Z. 2008 2000 Fine lavori prevista: 2012 Numero 106 1 dicembre 2009 Varie REGOLAMENTO delle CUCINE a cura di Monto Articolo V L'utilizzo degli spazi comuni di un collegio, quali sono le cucine, richiede l'osservanza di alcuni basilari principi di civiltà. In seguito a svariati richiami da parte del Rettore, per via dello stato di disordine e sporcizia in cui le cucine sono state abbandonate da utenti forse distratti (e di certo negligenti), vorrei portare la vostra attenzione sui buoni propositi più volte espressi in assemblea (e che, comunque, si presumono di buona educazione), traducendoli in regole alla portata di tutti. Oltre ai rapporti tra noi collegiali, non va dimenticato il rispetto per gli estranei, quali sono gli ospiti che pernottano in collegio e legittimamente si aspettano la disponibilità di cucine pulite ed attrezzate, dipendente non solo dal Rettore, ma anche alla nostra comu- nità. Il seguente regolamento è frutto di riflessione su una lunga ed appassionante esperienza di fruizione delle cucine, quale la si augura a tutti. Art. 5 - Chi utilizza il lavandino, è tenuto a lasciarlo pulito, prestando attenzione a non otturare lo scarico. Chi ottura lo scarico, è tenuto a rimediare, se non personalmente, avvertendo il personale. COMMENTO L’articolo 5 è strettamente connesso al precedente: chi utilizza la cucina (pulendo verdura, scolando la pasta, lavando le pentole o quant’altro) deve badare che il lavandino non si otturi. In caso di otturamento, occorre avvertire il personale, quan- do la riparazione non sia di piccola portata e risolvibile da chi ne è responsabile. Il lavandino, oltre che sgombro da pentole, deve in ogni caso essere lasciato pulito, per rispetto di chi lo utilizza dopo. Approfitto per ricordare che chi lavasse pentole usate da altri, per utilizzarle, non è assolutamente autorizzato ad abbandonarle nuovamente in stato di sporcizia, specie nel lavandino. Voci di Corridoio I PERCHÉ DEL SOMA Perché la fede nuziale si porta all’anulare μαι’, per parlare come i Greci antichi, si trova un nervo (=vena) molto sottile, che parte della mano sinistra? dall'anulare e arriva al cuore. Si ritiene opPer rispondere a questo ‘Perché’ ho dovuto portuno dare l'onore di portare l'anello a questo dito piutinterpellare il mio tosto che ad amico Aulo Gellio altri, per la stret(Roma, 125-166 ta connessione, d.C., famoso scritper quel certo tore e giurista) legame che lo che mi ha fornito unisce all'organo personalmente principale, il una copia cuore.” Mettere (autografata!) l'anello di matridelle sue Noctes monio al dito Atticae (Le Notti anulare sinistro Attiche). A pagina Stasera la sposa dovrà occuparsi di ben altro dito. è quindi un mo10 del decimo do per legare il proprio cuore a quello del/ volume, Aulo Gellio scrive: della proprio/a amato/a. “Quando si apre il corpo umano, come fanno Alla prossima !!! gli Egiziani, e si operano le dissezioni, ‘ανατο Redazione di VdC. Quella vecchia, naturalmente, che a distanza di anni e di kilometri, conserva una sintonia tanto speciale da preparare un inserto brillante, attento a molte problematiche attuali della realtà collegiale. Per la voglia di lavorare insieme, e in squadra, che noi dobbiamo forse ancora imparare. PADRI PELLEGRINI Semaforo giallo a Sceccuduru. La matricola "equilatera", larga quanto alta, si gioca pure la camicia al tavolo verde. Abbraccia così, per consolarsi, una tendenza che in collegio è sempre esistita ed ultimamente prende ancora più piede: si conferma adepto della schiva fauna dei soffriggitori e friggitori, meritando, tra le matricole, la nomea di "persona capace di friggere anche un mandarino". Il giallo, di arresto, lo diamo per i terribili odori ricorrenti che infestano i nostri corridoî. PESTILENTIA Mega Direttore Galattico Simone Pellegrin Direttore Responsabile Giorgio Montolivo Caporedattrice Carlo De Grazia Art Director Marco Rossi Redazione Andrea Trameri Sugnosi bibbitari Minimiliano Puzzonia Plebeo Di Tarlo Strambo De Andrè Margiozzi: in libera uscita per la rituale sbronza del martedì sera (tra quella del lunedì e quella del mercoledì), il rampollo di casa Giozzi si accorge con orrore di aver smarrito il portafogli: il prezioso oggetto gli è stato sottratto chissà come dalla tasca della giacca. Dopo ore di affannose ricerche, è lo stesso Giozzi a risolvere l’arcano il mattino seguente: “Oh ragazzi, comunque ieri sera ho preso la giacca di un altro.” – elementare, Watson. SCAMBISTA 11 Numero 106 1 dicembre 2009 Serpi LA PAROLA ALLA SORELLA rubrica a cura di Elena CAPITOLO III - UN PO' DI MITOLOGIA Asclepio è figlio di Apollo e di Arsinoe (o di Coronide secondo altra fonti), ebbe sei figli e per alcuni, come Omero, era un semplice mortale. A Roma prese il nome di Esculapio si Sia nell'Ellade sia tra gli antichi latini era considerato un vero dio. La sua storia è affascinante, come tutti i racconti mitologici, sopratutto se presentano un intreccio amoroso. Tutto iniziò quando Apollo perse la testa per l'ennesima volta e si innamorò di Coronide, si unirono (evidentemente non era una fdl) e lui le lasciò una cornacchia a guardia. Essa decise però di sposarsi con un altro. Apollo fu avvertito del tradimento dalla cornacchia stessa. Troppo tardi. L'oggetto del desiderio di Apollo aspettava un bambino e per punizione Apollo fece diventare nere le piume della cornacchia e fece fuori il promesso sposo, la cui sorella uccise la povera Coronide. Apollo preso da compassione salvò il bimbo e fu Ermes a prenderlo dal ventre della madre. E fu così che nacque Asclepio. Lui sì che aveva il potere di curare davvero tutto. Ora caro Cazza, a noi! Il simbolo a me associato è il caduceo, un bastone con due serpenti attorcigliati intorno ad esso. Spesso si fa confusione tra il bastone di Asclepio e il caduceo, e anche tra gli esperti vi sono dubbi. Le fonti non sono univoche e spesso si trovano simboli ibridi, tradizionalmente sono la stessa cosa. Il caduceo originariamente era un simbolo commerciale (di Hermes) però attualmente è inteso sia come simbolo della MEDICINA che dell' ORDINE DEI FARMACISTI ITALIANI. Il simbolo deriva da una pratica medica che consisteva nell'estrarre dal sottocute degli elminti, cioè dei vermi, attorcigliandoli appunto ad un bastone. Non ovviamente il gran bastone! Quindi Cazza direi che il simbolo è proprio perfetto per me!! Elena NOTE PER LA REDAZIONE E PER I LETTORI • Ringrazio la redazione per la foto del papa, ma lei come la didascalia non è farina del mio sacco!! REDAZIONE MISCREDENTE • Grazie anche al mio caro fratellino inviato speciale per vdc per avere pubblicato la mia profonda opinione sul poker! Quando mi è stata infatti posta la domanda “Ele,dimmi la prima cosa che ti viene in mente sul poker”, non capivo, ma ora è tutto chiaro! Ovviamente se lo avessi saputo non avrei proprio detto la primissima cosa che mi passava per la testa! ELENO SEI FIGO. • Un grazie a Guccini per il bel concerto. I miei ringraziamenti vanno anche ai Fraccarotti che hanno organizzato tutto...dall'acquisto del biglietto al trasporto. Ottima la cena alle 19.00 al piano (come ai vecchi tempi) e il dopo concerto con tutti voi, terminato con Naza, Pede, Yoghi ed Adrian al Bronx (sì, proprio quello di “Hanno ucciso l'uomo ragno”!!!) alle 5 del mattino! Monto era così organizzato da informarci spesso e volentieri tramite un evento facebook che teneva sempre aggiornato! • Ringrazio Cazza per il logo dei farmacisti associato alla mia “rubrica”...ma guarda che non mi offendi quando mi dici “Elena per me tu sarai sempre una farmacista”...anzi! Non rinnego le mie “radici”! Anzi, non vorrei mai diventare come alcuni dei neo-dottori o dei sesti anni che sono in reparto con me in quanto devono obbligatoriamente frequentare per un certo periodo un clinica e che troppo spesso ripetono “oddio che puzza -oddio devo fare la tesi e frequentare il MIO reparto-cosa me ne frega di geriatria se poi devo andare tutt'altro?” e che le inventano tutte per avere una firma di frequenza. Per fortuna che non sono tutti così. Mi auguro di avere il sorriso sulle labbra!! FARMACISTA NELL'ANIMO PER SEMPRE. Mio caro Cazza...ma come potevi non sapere che il logo della rubrica è il simbolo di tutto ciò che concerne l'ambito medico e farmaceutico e non solo di Farmacia??? NOTA ALLA RUBRICISTA, ovvero BEGHE ANTICHISTICHE: Secondo l’esimio grecista A. Trameri, questa storia dei vermelli è un pò una fregnaccia, e anche un pò schifida (quantomeno si citi la fonte, perbacco Elena!); sempre secondo A. Trameri, che si è pure preso la briga di leggere questo inutile articolo, è evidente invece il legame con serpenti veri e propri (come si vede in ogni raffigurazione plastica di Asklepios): una specie di serpenti, che si chiama proprio Colubro di Esculapio (Zamenis longissimus), rispecchia la credenza che tali serpenti erano sacri alla divinità, e uno di essi era sempre presente nei santuari greci di Asklepios, simbolo diffuso di rinascita e rigenerazione. NOTA ALLA RUBRICISTA, ovvero UN GIORNO FORSE IMPARERAI A TENERE LA BOCCA CHIUSA: L’art director si permette di far notare alla “gentile” signorina Tagliabue che il caduceo è sì simbolo “di tutto ciò che concerne l’ambito medico e farmaceutico”, ma che la croce rossa al caduceo attraversante si distingue incontrovertibilmente dalla croce verde al caduceo attraversante (e dunque correttamente utilizzata): con la prima si designa esclusivamente l’ambito farmaceutico; con la seconda, quello medico (vedi foto). 12 Numero 106 1 dicembre 2009 Musica LA MUSICA CHE MI GIRA INTORNO (...“MUSICA” PER LE MIE ORECCHIE) Rubrica musicale a cura di Monto “Lunga e diritta, correva la strada...”: sei pa- ti profondamente diversi, che nemmeno De nale, non sottostava alla necessità di prerole indimenticabili, per chi abbia visto Gucci- Andrè (forse il più grande) ha esplorato inte- sentare un nuovo album: ha anzi permesso ni, che da sempre aprono i concerti del can- ramente. Chi poi lo ritenga addirittura inferio- a Guccini di spaziare tra grandi successi e tautore bolognese. Ed eravamo davvero in re, dimostra solo di non avere confidenza con vecchie “perle” rivisitate per il giovane pubmolti, venerdì scorso, per la sua tappa pave- il repertorio, che spicca a livello internaziona- blico. Oltre sulle già citate “Canzone per se, ad ascoltare questa “Canzone per un ami- le per la bellezza dei testi e la profondità dei un’amica” e “La locomotiva”, un pubblico ca” e molte altre indimenticabili. Siccome non temi, piuttosto che con lo stile da cantastorie entusiasta ha accompagnato la voce del ero mai stato con tante persone ad un concer- od il caratteristico difetto di pronuncia. I temi cantautore: commosso, sulle note di to, e trovo bellissimo che questo avvenga per trattati da Guccini nelle proprie canzoni, a loro “Auschwitz”, “Il vecchio e il bambino” e un artista di questo livello, ricordo i presenti volta, spesso sono stati oggetto di un grande “Canzone delle osterie di fuori porta”; ecci(in ordine sparso): Ostrega, Naza, Eleno, Jua- fraintendimento: che siano di sfondo politico. tato per “Don Chisciotte”, “Cirano” e la Il motivo di questa mitica “Eskimo”. Anche i pezzi più antichi o nita, Pede, credenza è storicamen- di nicchia (“Vedi cara”, “Noi non ci sareIdro, Yoghi te avvallato dal gran- mo”, “Ti ricordi quei giorni”) hanno ricevue Mason, dissimo, sproporziona- to degna attenzione: merito di Guccini, che più il sotto, significato politico ha dimostrato una confidenza inimitabile toscritto e di cui la canzone “La col proprio repertorio, accompagnato con tre imlocomotiva” fu investi- sintonia considerevole da una band di vecmancabili ta nel corso degli anni chi compagni di squadra. Ascoltando questo cortigiane Settanta (la canzone è cantautore dal vivo, non si percepiva mai (del collecompresa nell'al- ripetizione meccanica: ogni interpretazione, g i o , bum ‘Radici’, del 1972) arricchita dal tempo, ha aggiunto qualcosa s’intende), e di lì in avanti: ben- all’originale. Da vero autore, ha immortalato a spartirsi ché sia chiaramente di i proprî pezzi con una voce mai incerta, mai il parterre sinistra la fede politica stanca, che è arrivata alle orecchie e al cuoe gli spalti che ispirò la scelta di re, fino all’ultima fila. In questa messe, di un Palarileggere una cronaca hanno trovato spazio anche due nuove canRavizza del 20 luglio 1893 (che zoni, mai pubblicate (“inediti”): si tratta di gremito, racconta lo sfumato “Su in collina” (racconto partigiano) e “Il principalassalto a un treno di testamento di un pagliaccio” (metaforica, di mente da un giovane macchini- attualità), che forse riascolteremo in un pubblico sta anarchico), nella futuro album di Guccini. Essendo trascorsi della nocanzone che da più di quasi sei anni dall’ultimo “Ritratti”, si può stra età, trent’anni chiude ogni sperare che non manchi molto tempo. Del tra cui suo concerto, ben resto, Guccini non ha mai pubblicato un abbiamo contato molte conoscenze. Francesco Guccini altro è il tema dominante del suo repertorio. disco, prima di avere messo insieme dei è entrato in scena piuttosto puntuale: enor- Come fior di critici, appassionati e lo stesso pezzi di cui fosse “artisticamente” convinto. me, ha scandito passi molto lenti e conquista- cantautore hanno ribadito, il “cuore pulsante” Negli ultimi tempi, a favore di alcune pubto il centro del palco. In quel frangente, il della poetica di Guccini è rappresentato da blicazioni in ambito letterario (un romanzo cantautore sarà di certo parso molto invec- tematiche molto più umane ed esistenziali e dei racconti), si è rarefatto anche il calenchiato, a coloro che non erano preparati al (che la propaganda politica), quali la crisi dario dei suoi concerti, benché il pubblico suo esplosivo approccio: trascinante, estrema- della coppia, i mali della società e non smetta di accorrere numeroso. Vista mente profondo e molto agile, nell’esecuzione l’inesorabile passare del tempo; tematiche l’età, non dei pezzi; comico ed irresistibile nei molti che in genere sono esplicate da Guccini con possiamo intermezzi parlati, che ammutolivano il pub- narrazioni storico-letterarie o, viceversa, da che augublico canterino e casinaro. Non si può negare storie di forte impianto biografico. Per uno rare a tuttavia che Guccini sia di fatto molto vecchio, “scorcio” del suo peculiare approccio lettera- G u c c i n i per il suo mestiere: con settant’anni da com- rio, si possono ascoltare “Incontro”, una bella piere, è uno dei più anziani cantautori della “Venezia”, Canzone per Silvia” e “Vorrei”… v e c c h i a “seconda ondata” (Dalla, Vecchioni, De Grego- per cominciare! Ricordo che il mio primo ap- ia... senza ri, Venditti, Bennato, Fossati etc.), coetaneo proccio fu un po’ lento (forse per via della disperare solo di De Andrè. Menzionando costoro, viene tenera età e dei tipici dubbi dell’autodidatta, in qualche in mente una provocazione comune, tendente per non dire della mia nota lentezza); ma non altra sora svalutare l’opera di Guccini rispetto a colle- tardò ad innescarsi un entusiasmo non ancora presa da ghi “più varî e completi”, alla quale si può cessato. Anzi, rinnovato da questo primo en- e s p e r t o solo rispondere che il confronto tra Guccini ed tusiasmante concerto. La scaletta proposta, cantautoaltri grandi nomi del cantautorato non è pos- facendo parte di una tournée non promozio- re. sibile: a far grandi questi stessi nomi è infatti la peculiare coper- Sono lieto di annunciarvi che la pagina Facebook di Goran Kuzminac, tura, da parte di ognuno, di ambi- massimo cantautore italiano di origine serba, ha superato i 500 iscritti. 13 Numero 106 1 dicembre 2009 Rubriche FINANZA € MERCATI a cura di Emanuele Diana Dubai World ha chiesto una proroga di sei la loro esposizione al sistema Dubai si aggiRagazzi ci risiamo. Il (triste) giorno della mia mesi sul pagamento del debito, ormai divenu- ra intorno ai 40 miliardi di dollari, pari a (triste) partenza a pranzo Enver e Rizzi mi to insostenibile. Parte della colpa va alle so- circa la metà dei debiti della città stato. Nel avevano fatto la domanda: ma come vedi la cietà di rating internazionali, le quali avevano complesso risultano 70 i creditori europei crisi mondiale e la ripresa da più parti invoca- giudicato con una “tripla A” l’assoluto sicu- del Dubai World, con ad esempio Hsbc che ta? Esattamente una settimana sarebbe esposta per 17 fa dicevo che l’indebitamento mld. E oggi il titolo del di Stati e di grosse holding colosso bancario inglese ha internazionali avrebbe potuto chiuso sulla Borsa di Hong riversare paure sui mercati, Kong in flessione del 7,59% che le spinte alla speculazione a quota 87 dollari di Hong provenienti dai bassi tassi di Kong. A Londra dopo pochi interesse applicati dalla FED minuti dall'avvio delle conavrebbero spinto al “risk shiftrattazioni l'azione segnava ting” e i “carry trades” assiegià un calo di oltre 2 punti me ai titoli derivati avrebbero percentuali dopo il quasi fatto il resto. Adesso lo spettro 5% della vigilia. Secondo di un nuovo tracollo si allunga quanto stimato dal Credit sui mercati finanziari, che Suisse, se la metà tremano di paura. Cosa è sucdell´esposizione stimata cesso? praticamente i signori per le banche europee vedi Dubai World, la holding nisse persa, gli accantonacontrollata dal governo di Abu menti per crediti inesigibili Dhabi che ha sviluppato alcunel 2010 crescerebbero del ne delle strutture capaci di 5%. I dubbi su un possibile rendere un pezzo di deserto “default” di Dubai ha fatto Con buona pace di Uzzino, accettava succhiotti soltanto da uomini, per restare fedele. tra le più famose località monaumentare in modo spadiali, ha scosso le piazze azionarie di tutto il rezza ed affidabilità i gli strumenti finanziari ventoso le quotazioni dei CDS (credit demondo, forse anche loro sofferenti di TPC emessi dalla holding perla degli Emirati Arabi fault swap): ad oggi per assicurarsi il paga(tristezza post-coito, vedi Sassoni del Servo, Uniti. Da Est a Ovest i listini si piegano sotto mento di 10 milioni in 5 anni da parte 2009 – L’ingannevolezza della donna – Plinio il rischio che Dubai vada in fallimento come dell’emiro si devono sborsare più di 600 Scientific Press, VDC n.105) per saziare il loro accadde a suo tempo all’Argentina per cause mila dollari e la cifra salirà di certo domani atavico bisogno di money per costruire hotel a analoghe, con ripercussioni sul mercato im- all’apertura delle piazze. Ma a soffrire non ventordici stelle, grattacieli “stupentemente mobiliare, creditizio, delle costruzioni e del sono solo le banche. Il crollo si è sentito lussuosi”, hanno emesso delle obbligazioni petrolio, senza contare i mille affari interna- anche per i gruppi di costruzioni e investiper finanziarsi. Fin qui una prassi consolidata zionali in cui è coinvolto l'emiro. La holding menti immobiliari, così come per le compadi tutte le grandi holding, il guaio è stato che dello sceicco Mohammed Bin Rashid Ai Mar- gnie assicurative. Una mazzata è pronta ad tali obbligazioni sono state emesse in grande kum ha un rosso totale da 80 mld. Solo Wall abbattersi anche su tutte quelle società che numero (ECCESSO DI OFFERTA) e i poveri sotto- Street ha schivato la giornata nera, presa dai hanno legami diretti con il Golfo. Come i scrittori non sono mancati, tra di essi soprat- festeggiamenti per il Giorno del Ringraziamen- titoli del London Stock Exchange (che contutto banche di mezzo mondo: in questo mo- to. Ma oggi difficilmente rimarrà immune dal- trolla Piazza Affari), che ieri sono precipitati do il prezzo dei titoli è diminuito (nonostante lo shock, nonostante gli orari ridotti per via di oltre 7 punti percentuali, per via della il debito di Dubai World aumentasse) mentre del Black Friday. Sotto tiro sono finite come al partecipazione, pari al 21%, detenuta dalla di converso il tasso di interesse è aumentato solito le banche, che non escono ancora allo Borsa di Dubai. IDEM VELLE in modo imbarazzante, tanto che la stessa scoperto, ma le prime stime suggeriscono che FRAMMENTI DEL TUTTO MANCANTI Rubrica poetica a cura di Eleno Dopo un’interruzione una settimana, continua le cronache dall’ars poetica. Il mio consiglio è lo stesso, leggere varie volte il testo, perdersi tra le parole e i suoni, chiudere gli occhi e lasciarsi andasre tra le immagini. Il tema è chiaro: la dopo la morte. Il ritmo, il modo in cui la poesia è stata costruita, sottolineano l’argomento portante: infatti per poter ricostruire il senso logico-sintattico della pro- 14 di posizione, è necessario ripercorrere a ritroso i versi, come se l’autore volesse consigliarci di ricomporre la materia per ottenere una nuova vita. Potrei sottolineare la modernità della struttura, con la mancanza di una metrica matura e la quasi assenza di rime, ma non lo faccio. Preferisco soffermarmi su quelle due parole isolate,una al verso 4, un’altra al verso 7, simbolo di tutta quanta la poesia. La critica che si può fare, a cui l’autore tiene, è la pesantezza dei suoni, la mancanza di freschezza: sembra quasi di assistere a una frana di suoni. Alla prossima settimama. P.s. per i lettori più disattenti (o del tutto fusi): Per chi non si è accorto, non ho pubblicato il testo, che conservo gelosamente nel mio cassetto. Il motivo di questa mancanza sta nella timidezza dell’autore, nella sua voglia di ronzare da una cima all’altra della bellezza, senza immischiarsi nel vile quotidiano. Numero 106 1 dicembre 2009 Rubriche ARBITRO O ALBITRO ?! Oggi per voi cari fraccarotti c’è un po’ di casistica sul “Calcio di rigore”; eccovi il quesito: 2 (4) GOL !!! Il calciatore n° 4 batte il calcio di rigore (1). Il pallone colpisce il palo o la traversa (2) e ritorna allo stesso calciatore n° 4 il quale sulla ribattuta rigioca il pallone (3) ribadendolo in rete (4). Cosa fai fraccarotto??? Convalidi il gol??? (la risposta qui sotto) 1 3 RISPOSTA: Hai dato il gol??? Bhè mi dispiace, ma hai fatto un grave errore: ALBITRO!!!! In questo caso il gol viene annullato e si concorda un calcio di punizione indiretto (di seconda) alla squadra avversaria. Infatti il palo, la traversa, la bandiera del calcio d’angolo e l’arbitro vengono considerati come dei “corpi neutri”, e quindi nel caso appena descritto, il pallone dopo aver colpito il palo, ed essendo stato rigiocato dal calciatore, viene praticamente calciato due volte consecutivamente, cosa non possibile per una ripresa di giuoco. L’ULTIMO DEI MUSTACCHI “Un uomo senza baffi è come una donna con i baffi” – E. Hutz Venerdì 20 è cominciato il concorso! Chi resisterà più a lungo senza radersi, riceverà sensazionali premi. Spedisci una tua foto a VdC ogni settimana: verificheremo se sei in regola e potrai essere pubblicato sul giornalino più baffuto di Pavia! SEI ANCORA IN TEMPO PER MANDARCI UNA FOTO! Anche ELENO partecipa al concorso! Cosa aspetti ?! Non devi fare altro che lasciarteli crescere! I baffi possono essere regolati. Per chiarimenti, rivolgersi ai giudici di gara: Guida, Polo & Cazza. Regolamento completo su VdC n. 104 15 Numero 106 1 dicembre 2009 Rubriche BITTER LA SCALA a cura di Montolivo modòvar ha mostrato di possedere grandi doti di regista (due Oscar e diversi altri premi), nonché di autore, per la capacità di raccontare le difficoltà di questa condizione umana, in storie sempre varie e diverse (lontane dalle banalità di tanti film odierni nostrani), che continuano a fare la fortuna dei suoi lavori. me ha detto l’amico Adriano Baccaglini, il provocatorio contatto tra classi sociali divergenti (il ricco imprenditoI lettori più accaniti (quelli più re, i genitori della segretaria); mentre assidui, non quelli che mi vogliol’omosessualità è relegata in un personagno eliminare) ravviseranno ormai gio secondario. Tra i personaggi principali, che scrivo quasi esclusivamente quando si invece, va senz’altro annoverato “il cinetratta di recensire bene... Ciò nonostante, non ma”: il mestiere di regivi risparmierò dalla recensta (e, da cieco, scenegsione di un ottimo film, giatore) del protagonista che ho visto martedì scorvale per Almodòvar coso in compagnia del regista me spunto per raccontaMarco Longo, e che è tuttore, nel film, la propria ra in programmazione personalità professionale presso la sala Ritz di via stessa, nonché l’amore Bossolaro (accanto al Keper l’immagine, di cui il bab di Gozudok): “Gli abprotagonista rimane bracci spezzati” (Los abraprivato. Si tratta di un zos rotos) di Pedro Almostoria d’amore e di vita dòvar. Un breve scorcio sul matura e riflessiva, comregista. Contemporaneo movente e mai scontata, spagnolo più popolare, benché qualche spettaanche a livello internaziotore abbia ravvisato la nale, Almodòvar (classe Penelope Cruz e Rubén Ochandiano ne "Gli abbracci spezzati", “storia d’amore e di vita matura e riflessiva”. non conclusività della 1949; opera prima: 1980) si “Gli abbracci spezzati”, con Penelope Cruz pellicola. Di certo è complessivamente diè imposto nel cinema quale “cantore” di un particolare filone di emarginazione sociale: la e Lluís Homar (non nuovi alla direzione di stante dal leit-motiv del regista: la più tratransessualità (“Tutto su mia madre”, “Parla Almodòvar), si pone sulla linea illustrata: è la dizionale estetica dei vecchi film di Almodòcon lei”). Per la precisione, nei suoi film è storia di un regista, rimasto cieco in seguito var, la si trova simbolicamente confinata assai ricorrente il tema della famiglia, posto in ad un incidente doloso, e dell’ultimo film che nel film (nel film) in cui Mateo Blanco (Lluís chiave assai problematica, che comprende aveva girato. Ad avere rilievo è la storia di Homar) dirige la bellissima Lena (Penelope appunto l’omosessualità in genere, di cui il una famiglia spezzata più volte (la donna Cruz), riscattato nel finale. Durata: 129 miregista è personalmente “testimone”. Ma Al- perduta per sempre, il figlio nascosto) e, co- nuti, come sempre diretti con ottimo ritmo. Torna Almodòvar! L’INTRATTABILE a cura di Gaux de Michet Un po' di falsa misoginia... Sui libri di storia i nostri nipoti troveranno scritto che nell’autunno del 2009 un premier si fece approvare in 24 ore una legge per non finire sotto processo, e penseranno a un refuso. Finiva così l’articolo che ho scritto un’ora fa e poi ho buttato nel cestino, perché nel rileggerlo mi sono accorto che ormai Berlusconi è un argomento non trattabile. Né io che scrivo né, temo, voi che leggete, abbiamo più la giusta serenità per discutere di un uomo che non è un politico o un imprenditore come gli altri, ma un dio o un diavolo, a seconda degli umori. Uno che suscita amore e odio come le rockstar, le icone, le squadre di calcio. La natura farà il suo corso, sicuramente; ci sarà un adeguamento strutturale dettato dalle circostanze che in un certo senso farà felici tutti. O quasi. E' un periodo particolare, lo sappiamo tutti: stiamo aspettando qualcosa che forse tarderà 16 ad arrivare. Il Fraccaro ha bisogno di precauzioni. Da sempre rappresentiamo quel magistrale scorcio di futura classe dirigente, che non ha bisogno di nulla, in grado di trovare un equilibrio funzionale alla trasmissione di una motivazione perfetta. Dominare Pavia da tutti i punti di vista. Malgrado le nostre incessanti occupazioni, siamo riusciti a creare anche un lato femminile del collegio, una musica di sottofondo il più delle volte piacevole, ma troppo acuta; una tela colorata, ma con un po' troppe sbavature. Ecco, volevo analizzare quest'ultimo punto: il “regno” femminile del collegio (lungi da me, ovviamente, riferirmi alle storiche ragazze dei collegiali). Vorrei invece deporre in sfavore di una frivola e scialba figa pettinata che da tempo fluisce, scivola e striscia nei nostri corridoi, nelle bi- blioteche e nelle sale comuni. Questo primo appuntamento della mia rubrica sicuramente non vuole acuire né rimarcare quella sorta di flebile vuoto triste che ci consuma in modo discreto quando, mentre si studia in biblioteca, gli elementi chimici da imparare o i comma da ripetere, si trasformano in immagini da girone lussurioso. Sono del parere che la ricetta del compromesso debba essere rivolta anche a situazioni di questo genere. Un buon rapporto qualitàprezzo, un investimento riuscito, che permetta una corretta crescita (ovviamente la mia attenzione va alle matricole principalmente). E qui permettetemi un mesto sorriso. Certo, neanche ricevere prostitute in casa o adescare trans per la strada tradirebbe quel senso di strafottente onnipotenza, ma anche un’ingenuità venata d’autolesionismo. Credo tuttalpiù che bisognerebbe riflettere e volgere l'attenzione su un cambio generazionale di figa collegiale: donne che rappresentino con poliedrica, ma nello stesso tempo semplice, classe, l'anima fraccarotta. Uno sponsor da intendere anche come un investimento, nella buona e nella cattiva sorte. Ovviamente confidando nelle nostre capacità. Numero 106 1 dicembre 2009 Endorsement COLLEGIO FRACCARO Giovedì 3 dicembre 2009 Ore 18 Aula Magna Collegio Fraccaro LUPO EDITORE Il meccanismo si anima e svolazza leggero Presentazione del libro di Marcello Costantini: Presentano (con l’autore): Prof Giorgio Panella - Rettore Collegio Fraccaro Prof Giuseppe Specchia - Cardiologo Prof Alessandro Distante - Cardiologo “...tutto torna o meglio ritorna, una fuga fatta di tante storie, perché anche l’impulso ha il suo noioso rientro, qualcosa che si perpetua senza fine…” (F.Bovenzi, Cardiologia negli Ospedali) “...l’ho letto prevalentemente nelle primissime ore del mattino, mentre albeggiava. Questo per dirvi che per me comunque è stato un libro particolare…” (Vito Antonio Conte, Paese Nuovo) E al Borromeo, Paolo Gaetani presenta: “STEM CELL” Mercoledì 2 dicembre presso il collegio Borromeo si terrà la presentazione del romanzo “STEM CELL” di Paolo Gaetani, thriller ospedaliero ambientato tra Milano e Pavia. Ringraziando il prof. Panella, ve ne offriamo un estratto in anteprima. Il rettore annuì. <<Sì , è vero… non ci avevo pensato. Marcello è un vero appassionato di genetica, è interno da due anni nel laboratorio della professoressa Stern. Bravo Roberto, grazie. Torna pure ai tuoi studi… puoi andare>> <<Allora vado. Ma non a studiare, signor rettore. Fra due ore abbiamo la partita dell’Intercollegiale con il Fraccaro. Quattro anni che ci legnano, ma sono sicuro che è la volta buona…>> 17 Numero 106 1 dicembre 2009 Vari VERY NERD FRACCAROTTI LAUREA DI MARCONE Dalle stesse menti malate, organizzatrici di Lucca Comics, vi presentiamo “Very Nerd Fraccarotti”. Quando realtà collegiale e comic-RPG-hacking-world diventano UNA COSA SOLA. Si rammenta a tutti i collegiali la fitta scaletta dei “Big Marco’s” Graduation Days. giovedì 3 dicembre ore 14: Inizio sessione ore 17 circa: Turno di Marcone ore 18 circa: Rinfresco in collegio ore 22 circa: Black Bull finale ignorante sabato 5 dicembre ore 14: Partita di calcetto ore 20: Ritrovo IP direzione Punaro ore 21: "Ci spacchiamo la faccia la Punaro" TUTTI PRESENTI! Cineforum a Pavia Gli appuntamenti di dicembre Continuiamo ad aggiornare questa scheda, all’uso dei Fraccarotti (e non) cinefili e, talora, cinofili. CSV organizza: Festival dei Diritti Rassegna "motosolidale" a cura di Roberto Figazzolo. Sala Corallo-Ritz, ore 21 (gratuito) gio 3 dic | Sguardi puri | "Fuga dal call center" di Federico Rizzo (2008) Segue incontro con il regista del film e l’interprete. GHISLIERI MUSICA organizza: Berliner Cafè Cineforum sul movimento berlinese anni '30. Aula Magna Ghislieri, ore 20:30 (gratuito) mar 8 dic | Cinestesia | "The winning of Barbara Worth" di Henry King (1926) BLUESFORCE organizza: Cinestesia Cinema muto americano con colonna sonora rock dal vivo. Spazio Musica, ore 21 (gratuito, aperitivo ore 19:30) FIGAZZOLO organizza: Sguardi puri 2009/10 Cinema contemporaneo indipendente. Sala Corallo-Ritz, ore 21 (prezzo: 4 euro) 18 gio 10 dic | Berliner Cafè | "L'angelo azzurro" di Joseph Von Sternberg (1930) gio 17 dic | Sguardi puri | "Poesia che mi guardi" (50') di Marina Spada (2009) Segue incontro con la regista e la produttrice del film. Buone visioni!