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il nostro atoll maldive - Viaggi Avventure nel Mondo
TACCUINO DI VIAGGIO | Maldive IL NOSTRO ATOLL MALDIVE Da un Atoll Maldive 2012/2013 Testo e foto della coordinatrice Biancamaria Fracas S ento ancora l’oscillio che mi ha piacevolmente accompagnata per 12 giorni, e anche ora che sono a casa non abbandona le mie giornate. So che ci vorranno alcuni giorni prima che il mal di terra scompaia, a differenza del ricordo di questo splendido viaggio, che come ogni bella esperienza, rimarrà indelebile nella mia memoria. Il colore blu, azzurro, verde smeraldo del mare, la sabbia morbida come borotalco, i fondali con i suoi pesci multicolori, il silenzio e la sensazione di pace e libertà vissuta ogni volta che si scendeva su un’isola disabitata. Le Maldive erano una meta a cui ambivo da tempo, mi spaventava solo l’idea di non fare nulla per 13 giorni, temevo di annoiarmi dopo pochi giorni, e non mi sarebbe nemmeno piaciuto rimanere ferma su un’isola, all’interno di un resort per tutta la durata del viaggio. Ma la formula di avventure mi sembrava un buon compromesso, perché grazie alla safari boat avrei potuto spostarmi tra isole disabitate, villaggi di pescatori maldiviani, strisce di sabbia a pelo d’acqua e nuotare in reef ogni giorno differenti. Quello che poi ha reso ancor più bello questo viaggio è stato sicuramente il gruppo: un insieme di persone diverse tra loro, e come definirebbe qualcuno, “non banali”! Ciò che ci accomunava era però la voglia di rilassarsi, divertirsi, ridere, scherzare e staccare la spina dalla routine e dal freddo clima italiano. Protagonisti 14 splendidi personaggi: Erica, giornalista e scrittrice di successo con mille aneddoti da raccontare, Gilberto, il più fisicato dei maschietti, Alberto il nostro richard Gere (dei poveri), Stefano il provolone romagnolo che si scatena appena gli si propone della disco music, Lucia, solare romagnola, Serena temeraria nuotatrice che dopo la vacanza in barca è riuscita a superare il mal di mare, Daniele vero giovane gentleman, Mario il nostro napoletano non banale, Cristiano un vero comico, Elena la lucertola del gruppo, (l’unica che riusciva a resistere più di tutti sotto il sole), Barbara e Clotilde le cugine venete veline (la mora e la bionda), ed infine io, White Mary, la capogruppo. La mattina presto del 26 dicembre ci siamo ritrovati tutti a Malpensa, in una grigia giornata invernale, e qualcuno si è fatto immediatamente riconoscere come il ritardatario del gruppo: lui il Napoletano, ormai residente a Gallarate, colui che abita vicino all’aeroporto, si è presentato al check-in per ultimo, senza biglietti e in lista per over booking, ma con un gran sorriso e il panettone tra le mani! Avevamo già capito tutti che tipo sarebbe stato, il giocherellone, l’uomo che anche su una striscia di sabbia di pochi metri, riusciva ad organizzare un campo di Beach volley, usando due bastoni e una corda. L’arrivo Sicuramente speravamo in un arrivo migliore..: dopo parecchie ore di volo, ad attenderci a Male c’era un tempo terribile. Nuvole grigie e una pioggia incessante più tipica della stagione monsonica che di un periodo dell’anno considerato tra i migliori. Il caldo però, non appena usciti dall’aeroporto, si è fatto sentire e tolti pantaloni lunghi e maglioni di lana, fiduciosi in un cambio meteo, ci siamo avviati verso la nostra barca. una parte di equipaggio, ci ha accolti con un cocktail di benvenuto e ci ha fatto immediatamente entrare nello spirito vacanziero. Sono bastate poche ore perché il sole facesse capolino e per iniziare a sentire quella barca un po’ come casa nostra; in pochi giorni siamo riusciti a trasformarla in un vero e proprio accampamento: panni stesi ovunque, libri sparsi sui tavoli, pinne e maschere in ogni dove, che l’equipaggio cercava invano di sistemare in una cesta, ma dopo pochi minuti era tutto nuovamente per aria. La vacanza Il bello di vivere in barca è che ognuno può seguire al meglio i propri ritmi; ci si sveglia quando si vuole, si fa una nuotata mattutina prima della colazione, per poi trovarsi seduti tutti a tavola, affamati come sempre, a mangiare il maldivian’s breakfast e cibo continentale. Nel frattempo il capitano naviga, e in poco tempo ci conduce nei pressi di piccole isole, dove poter scendere, passeggiare, nuotare. Talvolta si tratta di semplici, ma paradisiache lingue di sabbia all’interno della barriera corallina, mentre altre volte sono veri e propri isolotti con al centro una fitta vegetazione, contornate da sabbia bianca e morbida come il borotalco. Non ci rimane altro da fare che indossare pinne, maschera e boccaglio, e andare alla scoperta di questi fondali meravigliosi. Giardini marini dagli splendidi colori dove la materia prima che caratterizza questa muraglia naturale iridescente, sono gli scheletri pietrificati di coralli e madrepore, saldati nel tempo tra loro dalle alghe calcaree, che assumono forme varie, evocando funghi, margherite, alberi e molto altro. Poter nuotare tra miriadi di specie diverse di pesci multicolori, ammirare il dolce movimento delle tartarughe oppure il sinuoso avanzare di squaletti di barriera, è Maldive ............................................................................... Avventure nel mondo 2 | 2013 - 93 TACCUINO DI VIAGGIO | Maldive un’esperienza unica e impagabile. Le giornate 26 Dicembre 2012 Arrivò presto in aeroporto insieme alle due cugine venete e a una compagna di viaggio della Giordania, e incomincio a guardarmi intorno per capire quali possono essere i miei compagni di viaggio. É il 26 dicembre e al banco avventure dello scalo di Malpensa c’è un po’ di gente: chi va in Sri Lanka, chi in Laos, chi in Cambogia... insomma il mondo è così grande... Piano piano mi si avvicinano alcune persone: il gruppo proveniente dall’Emilia (che si era accordato già per mail per fare due macchine dal momento che erano in tanti di quella zona) e la nostra scrittrice milanese con il suo amico di Pordenone. Il gruppo è quasi al completo, in realtà all’appello mi manca una persona, è in ritardo, c’è overbooking e ci dicono di sbrigarci a fare il checkin, se no dovremo viaggiare spaiati e probabilmente si perderebbe la coincidenza. Quindi decidiamo di andare al banco, quando con una calma serafica, che lo caratterizzerà per tutto il viaggio (fortuna andiamo alle Maldive...) si avvicina a noi un ragazzo dalla maglia a righe con un panettone in mano, e si presenta! Eccolo l’ultimo partecipante che mancava alla lista, il nostro “terroncello” importato al nord per motivi di lavoro, quello che vive a 10 km dall’aeroporto, ma riesce a ritardare, Lui, l’unico, inimitabile Mario! Capiamo fin da subito che sarà una dura lotta... ma con la sua simpatia ci conquisterà. Non ci resta che partire, il gruppo è al completo, il rischio overbooking è scampato, prendiamo posto sul volo e finalmente per 13 giorni lasceremo il freddo inverno: un nuovo paradiso ci attende! in poco meno di due ore salpa con destinazione Male Nord. nel frattempo le condizioni meteo sono leggermente migliorate, il diluvio si è trasformato in pioggerellina, e il capitano dice che la giornata rimarrà così. verso le 13 ci fermiamo vicino ad un reef e qualcuno fa il primo bagno (peccato che il tempo sia brutto) e dopo pranzo la barca si ferma nei pressi dell’isola di AGULHI, un villaggio di pescatori, niente di eccezionale, ma abbiamo i primi contatti con i locali. Ritornati in barca ci fanno trovare il The caldo con i biscotti e il gruppo incomincia ad adattarsi ai nuovi ritmi: c’è chi dorme, chi gioca a carte, chi legge, chi chiacchiera. Stasera siamo tutti stanchi dal viaggio e dopo cena ci si ritira nelle cabine a dormire, mentre qualcuno proverà a stare direttamente fuori, sotto il ponte di prua, dove l’aria fresca consente di dormire meglio. nei pressi di Koda Aanurari. Dopo il bagno, la colazione abbondante e un po’ di sole, abbiamo raggiunto l’isola di Ambara, dove però non siamo scesi perché chiedevano 5 $ e c’era parecchia gente. L’isola sembrava carina, ma ce ne sono di migliori, pure deserte e gratis. Quindi abbiamo proseguito verso Boduhmohoraa, bellissima e deserta, ricca di vegetazione, dove è stato possibile fare una passeggiata di quasi un’ora (portatevi però un repellente contro gli insetti, ci hanno divorato). Qui ci siamo ritrovati anche con l’altro gruppo e accordati per vederci sulla nostra barca dopo cena. Abbiamo così chiesto al capitano il permesso di ospitare le 11 persone del gruppo discovery, e anche se ha storto un po’ il naso li ha invitati a salire. Serata passata tra balli e chiacchiere. 31 dicembre Appena svegli, intorno alle 8, due ragazzi dell’equipaggio ci hanno accompagnato con il dinghi a fare snorkeling lungo il canale vicino all’isola di FINOLHULU. Durante la lunga nuotata siamo riusciti ad avvistare tartarughe, murene, razze, squali e pesci multicolori. Stanchi ma molto appagati (forse uno dei punti più belli fino ad ora), abbiamo fatto un’abbondante colazione e preso il sole. Nel primo pomeriggio siamo poi arrivati all’isola di HULIDHOO dove rimarremo per la notte e mentre noi ci rilassiamo in spiaggia i ragazzi dell’equipaggio preparano la barca per il capodanno, addobbandola con lucine, palme e ninnoli vari. In cucina il cuoco si dà come sempre da fare e cucinerà un’ottima cena. Dopo il “cenone” siamo andati sulla barca “discovery” e festeggiamo insieme la mezzanotte, con brindisi a base di coca rum e panettone. Salutiamo l’altro gruppo perché domani rientreranno in Italia, mentre noi proseguiremo la nostra vacanza. Maldive 27 Dicembre Arriviamo a Malè alle 6.50 con un uragano in corso, ma fa molto caldo. In circa 40 minuti sbrighiamo le procedure d’ingresso, ritiriamo i bagagli, e una volta fuori dall’aeroporto insieme al gruppo discovery e a quello express saliamo sul dhoni alla volta di Male. Sistemate le varie formalità con l’agenzia che ci ha procurato i servizi, ci portano alla nostra barca, la KEEMA che 28 Dicembre Questa mattina abbiamo dormito quasi tutti fino alle 11... É la prima volta che in un viaggio avventure mi alzo così tardi; ma in realtà eravamo proprio stanchi, e mentre noi dormivamo il capitano si è messo in navigazione. Appena alzati ci siamo trovati un’abbondante colazione e poi finalmente abbiamo fatto un bel bagno intorno all’isolotto di HETHIKDHU (Ari atoll), una striscia di sabbia in mezzo al mare, circondato da una barriera magnifica, dove abbiamo potuto iniziare ad ammirare coralli, murene e pesci colorati. Dopo un paio di ore siamo ripartiti alla volta di Vashugiri, bellissima isola, attrezzata con qualche sdraio spartana e dove ci siamo fatti montare una rete da pallavolo per poter giocare al tramonto. Dopo cena giochi e chiacchiere. Questa notte, causa caldo, ci siamo ritrovati in 7 a dormire fuori, chi per terra con il materassino, chi sulle panche di poppa, chi sui divanetti di prua. Da questo momento in poi, il mio giaciglio sarà all’esterno: aria, stelle e magnifiche albe! 29 dicembre Il capitano è partito alle 7 questa mattina, e dopo un paio di ore di navigazione si è fermato in un punto con una meravigliosa barriera 94 - Avventure nel mondo 2 | 2013 30 dicembre oggi c’è finalmente una giornata completamente limpida e assolata, quindi dopo le consueta “incremata “ e la colazione ci mettiamo maschera e pinne e con il dinghi ci accompagnano sull’isola di FOTTEYO, bella, piuttosto grande (si riesce a passeggiare) con delle acque splendide. Unico neo la sporcizia, perché in molti punti viene usata come discarica. Dopo pranzo il capitano ci porta all’isola disabitata di FINOLUHLU, dove insieme all’altro gruppo trascorriamo le ore prima del tramonto, facciamo la consueta partita di Beach volley e avvistiamo anche delle razze piuttosto vicine alla riva. La sera, dopo cena, io e un’altra ragazza del gruppo andiamo a pescare con i maldiviani: è stata una bellissima esperienza, in mezzo all’oceano, sul dinghi, illuminati solo dalla luna. Al rientro dalla pesca, non molto ricca questa sera, sulla nostra barca si stava svolgendo una specie di festa con l’altro gruppo che è venuto a trovarci con il panettone. 1 gennaio Oggi ci attende una lunga giornata di navigazione perché ci trasferiamo dall’atollo di Felidhoo a quello di Ari. Quindi il capitano parte presto, mentre noi dormiamo ancora. Al risveglio colazione, sole, letture, pisolini vari, avvistamento delfini e verso le 13 arriviamo in un magnifico finholu, banco di sabbia, vicino all’isola di pescatori di DHANGETHI. Questo posto è il paradiso, e siamo tutti davvero felici di iniziare l’anno in questo modo. Sbarchiamo, giochiamo in acqua, ci sdraiamo sulla sabbia e anche il capitano ci raggiunge per un bagno insieme a noi (è stato l’unico giorno in cui lo abbiamo visto divertirsi). Pranziamo tardi perché vogliamo goderci il più possibile questo posto, e dopo aver mangiato il ............................................................................... TACCUINO DI VIAGGIO | Maldive pomeriggio tardi, ci siamo avvicinati a DHANGETHI, un’isola piuttosto turistica, con negozi di souvenir di ogni genere, ma è comunque tranquilla e la gente ci accoglie come sempre con il sorriso. Ammiriamo uno splendido tramonto, risaliamo in barca, ceniamo e brindiamo con ciò che ci è rimasto. diver ci raggiunge! I racconti sull’immersione allietano il pranzo e nel frattempo il capitano ci porta a BODUKAASHIHURAA, piccola isola dove facciamo un bel bagno e ammiriamo il tramonto. cretino! Non si può dire che il tuo entusiasmo non sia travolgente, ma prima o poi le prenderai, perchè rompi i coglioni alla gente! Sei un tappetino di pelo pieno di crema, del maschio italiano sei l’emblema! Sei l’anello di congiunzione tra settentrione e meridione e anche se abiti a Sammarates, resterai sempre il nostro amabile terrone! Che i quarantun’anni siano un momento grato e pure un luccicante boato. Non abbiamo liquori, non abbiamo spumante, ma ci teniamo a festeggiare con te questo banale giorno importante!” Ultima cena in barca, ringraziamo l’equipaggio, gli diamo le mance e prepariamo i bagagli. Domani la sveglia sarà prima dell’alba. 6 gennaio Dopo gli ultimi bagni, colazione e pranzo ci avviciniamo a Male nord, dove arriviamo intorno alle 17.00. La barca attracca nella baia di HULUMALE e decidiamo di andare a vedere Male city. In realtà c’è poco da vedere, e per di più quasi tutti i negozi sono chiusi; non sappiamo se perché è domenica (ma il giorno di festa per loro è venerdì) o se chiudono alle 18. Così visitiamo da fuori la moschea nuova e quella vecchia, e poi andiamo a spendere gli ultimi soldi di cassa comune in un bar per l’ultimo brindisi analcolico. Il locale è dotato anche di wi-fi... stiamo lentamente rientrando nella modernità, che tristezza... 12 giorni senza scarpe e sconnessi dal mondo sono stati meravigliosi… una disintossicazione dallo stress occidentale. causa di condizioni meteorologiche avverse in Pakistan, Paese di provenienza del nostro velivolo per Milano. Con tanta pazienza, cerchiamo di trasformare queste lunghe ore in un momento per stare ancora insieme e scambiare chiacchiere e risate. Atterriamo a Milano alle 01.30, qualcuno usufruisce dell’hotel messo a disposizione dalla compagnia aerea a Malpensa, mentre io e altri ci dirigiamo verso casa. La vacanza ora è proprio finita, con un po’ di tristezza ci salutiamo, ma sappiamo che presto ci rivedremo, anche se all’appuntamento indosseremo cappotti, berrette e sciarpe di lana! Maldive 2 gennaio Dal momento che la striscia di sabbia del giorno prima ci è piaciuta molto, prima di proseguire la rotta, facciamo un bagnetto lì pre-colazione, e poi ci spostiamo all’isola di THELUVELIGAA. Anche qui è bellissimo, l’isola è divisa a metà, da una parte ci sono dei maldiviani che fanno il bagno (e noi non possiamo andare) l’altro lato invece è tutto per noi. Paghiamo (in alcune isole per scendere si paga) facciamo degli splendidi bagni e come sempre il nostro napoletano provvede a montare la rete da Beach volley, improvvisata con due pali e una corda. Veniamo raggiunti dal gruppo locale, che ci sfida in una bella partita Italia - Maldive, vinciamo noi! Nel pomeriggio tardi ripartiamo e attracchiamo in mezzo al mare dove trascorreremo la notte. 3 gennaio Anche stamattina bagno mattutino prima di colazione e poi ci dirigiamo al villaggio di pescatori di Omadhu, dove abbiamo appuntamento con un ragazzo che accompagnerà un ragazzo del gruppo a fare l’immersione. Nel frattempo noi rimaniamo sull’isola, facciamo un giro, ma purtroppo non possiamo fare shopping perché non è un’isola turistica, quindi decidiamo di comprare solo acqua (che stava finendo) e succhi di frutta, oltre che biscotti e patatine, che ci serviranno per festeggiare il compleanno di un partecipante tra un paio di giorni. Assaporiamo l’atmosfera tranquilla e sonnecchiante ed essendo l’isola natia di un ragazzo dell’equipaggio, da capogruppo sono “privilegiata “per andare a conoscere la sua famiglia. Esperienza davvero emozionante, sono anche queste le cose per cui adoro viaggiare con avventure! Dopo un paio di ore un peschereccio ci dà un passaggio alla nostra barca e poco dopo anche il nostro 4 gennaio Questa mattina è il turno dell’isola di DIGGIRI, sempre tutta per noi, dove possiamo fare ciò che vogliamo! E siccome le idee non ci mancano, dal momento che sull’isola ci sono dei salvagenti, ci inventiamo un trenino acquatico, galleggiando nelle ciambelle e divertendoci come bambini. Il pomeriggio ci trasferiamo all’isola di ALIKOIRAH e capiamo che l’equipaggio ci sta preparando una sorpresa! Infatti, la sera, ci accompagnano con il dinghi sulla spiaggia, dove hanno allestito un tavolo a forma di balena (con la sabbia) e illuminato l’isola con candele e fuochi. Uno spettacolo che dimostra quanto queste persone siano servizievoli con i turisti. Ceniamo abbondantemente sotto le stelle e non c’è ristorante migliore di questo. 5 gennaio La vacanza sta quasi per terminare; trasferimento verso l’Atollo di Male sud, con qualche sosta per fare il bagno. Oggi poi è il compleanno di un ragazzo, così l’equipaggio ha organizzato una festa per la sera, allestendo una discoteca in prua con lucine colorate, torta sul tavolo e eseguendo uno spettacolo di musica locale tamburi e balli maldiviani. Il nostro “Marione” è sempre il protagonista, gli dedichiamo una stupenda poesia e balliamo tutta sera. “Senza biglietto ti sei presentato e tutti abbiam pensato: eccolo qui il napoletano sfigato! Con un panettone al polso ci hai deliziato, peccato che a metá strada ce lo siamo mangiato! Con la tua simpatia ci hai conquistato, con i tuoi principi banali divertito, con l’uso delle lingue straniere acculturato e con il russare le notti disturbato. Ti basta un pallone per tornare bambino e trasformarti in un attimo in un vero ............................................................................... 7 gennaio Tra lacrime, abbracci e baci salutiamo la nostra “casa galleggiante” e l’equipaggio; con il dhoni che ci è venuto puntualmente a prendere, raggiungiamo l’aeroporto, Sbrighiamo le formalità di uscita, prendiamo un caffè che ci costa come una cena e spendiamo qualche dollaro al duty free, dopodiché ci imbarchiamo. Dopo 3 ore siamo a Muscat, e lo scalo che doveva essere di 4 ore, si trasforma in un’attesa di 8 ore, a Avventure nel mondo 2 | 2013 - 95