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linee guida per l`orientamento: attenzioni e

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linee guida per l`orientamento: attenzioni e
L’Orientamento come Life Skill:
lo è per tutti?
Spunti per riflettere sulle scelte,
non solo scolastiche,
per gli studenti con D.S.A.
COSPES -­‐MI 17 e 18 ottobre 2014
LINEE GUIDA PER L’ORIENTAMENTO: ATTENZIONI E DIMENTICANZE Giancarlo Scotti Direttore del Centro di Psicologia Clinica ed Educativa COSPES -­‐ Milano COSPES -­‐MI Il 19.2.2014 il MIUR ha emanato un
importante documento
sull’orientamento che acquisisce e
sistema le normative emesse
precedentemente, anche
integrandosi con quelle
dell’Unione Europea
degli ultimi 5/6 anni.
In questo documento
l’orientamento viene considerato
come una life skill, cioè:
come un’abilità da
acquisire, che rende le
persone capaci di
affrontare efficacemente
le richieste e le sfide
tipiche della vita
quotidiana
COSPES -­‐MI una funzione permanente
nella vita di ogni persona,
che garantisce sviluppo e
sostegno nei processi di
scelta (e non più solo lo
strumento per gestire la
transazione tra scuola e
lavoro) ed uno dei modi per
costruirsi e sviluppare
un’identità
COSPES -­‐MI Favorendo la qualità della vita
psichica l’orientamento diventa
anche:
un mezzo per
promuovere
l’occupazion
e attiva, la
crescita
economica e
l’inclusione
sociale
un valido
strumento al
successo
formativo, per la
lotta alla
dispersione e
un aiuto ad
incontrarsi con
il mondo del
lavoro
un naturale
mezzo di
prevenzione,
perché il
presente
prepara il
futuro
COSPES -­‐MI Visti i cambiamenti del mondo del lavoro e della
cultura dell’orientamento: “Alla scuola è
riconosciuto un ruolo centrale nei processi
di orientamento (dai 3 ai 19 anni) e ad essa
spetta il compito di realizzare,
autonomamente e/o in rete con gli altri
soggetti pubblici e privati, attività di
orientamento finalizzate alla costruzione e al
potenziamento di specifiche competenze
orientative, che si sviluppano mediante:
UNA DIDATTICA ORIENTATIVA Che pensi l’istruzione in funzione di: -­‐ un più forte accento sullo sviluppo delle competenze di base per promuovere l’imprenditorialità giovanile ; -­‐ l’apprendimento delle lingue straniere; -­‐ l’innalzamento dei livelli di apprendi-­‐
mento in ambito lavorativo; -­‐ la costituzione di sistemi di istruzione e formazione professionale di eccellenza ; -­‐ la permeabilità delle qualiDiche e il rico-­‐
noscimento delle competenze acquisite fuori dai processi di istruzione e forma-­‐ zione professionale; -­‐ le tecnologie digitalizzate; -­‐ la presenza di docenti formati e motivati; -­‐ l’integrazione tra istruzione, formazione professionale (o istruzione superiore), università ed imprese. Per tutti ATTIVITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO Realizzate anche in sede extra-­‐scolastica ed in collaborazione con i docenti, per promuovere una cultura del lavoro mediante: -­‐ La capacità di fare il punto sulle proprie abilità professionali -­‐ Ipotizzare/realizzare possibili sbocchi -­‐ Avere precise informazioni sul mercato del lavoro Per studenti e gruppi di studenti che ne abbiano bisogno COSPES -­‐MI Diventa perciò opportuno organizzarsi…
Si prevede che ogni istituto scolastico (a partire dalla
scuola primaria) come ampliamento/specializzazione
della funzione docente, individui specifiche figure di
sistema strettamente collegate tra loro con compiti di:
organizzare/
coordinare le
attività interne
di
orientamento e
relazionarsi
con il gruppo
dei docenti
dedicati a
questo
compito
organizzare/
coordinare
attività di
orientamento
mirate, sia per
studenti in
situazione di
disagio, sia per
studenti
plusdotati
interfacciarsi
con continuità
con altri attori
della rete di
orientamento
nel territorio
Perciò si impone la NECESSITÀ di:
•  istituire una figura di
sistema (tutor
dell’orientamento)
•  formare i docenti
•  promuovere una cultura del
lavoro e
dell’imprenditorialità come
parte integrante
dell’orientamento
COSPES -­‐MI •  documentare i percorsi
orientativi e le attività di
orientamento
•  sensibilizzare i genitori
Ø  con momenti formativi
rivolti a loro per
l’accompagnamento
dei figli nei percorsi di
scelta/transizione
Ø  consulenza
psicologica per
esigenze particolari o
nei casi di abbandono
scolastico
COSPES -­‐MI Nella sezione
“Orientamento permanente e inclusione
sociale” si afferma che:
«l’orientamento costituisce oggi per
l’individuo un’opportunità per costruirsi il
proprio futuro,
ma è anche per le istituzioni un impegno
irrinunciabile
e una responsabilità»
e si auspica la presenza di una “comunità
orientativa educante”
Le istituzioni che devono concorrere a
questa realizzazione sono:
COSPES -­‐MI LA SCUOLA LA FAMIGLIA che è oggi la fonte principale di orientamento per i giovani che non riesce ad assolvere pienamente alla funzione primaria dell’integrazione sociale, ma nel contempo è il luogo per prevenire e contrastare la dispersione scolastica ed il disagio giovanile IL MONDO DEL LAVORO COSPES -­‐MI Si parla di career management skill (competenze di orientamento al lavoro secondo la definizione dell’UE) realizzabili a
scuola con:
•  un potenziamento della collaborazione con il mondo del
lavoro e del terzo settore
•  lo sviluppo di esperienze imprenditoriali pratiche e
concrete di attività autonoma
•  la creazione di laboratori di career management nella
scuola con anche la presenza di imprenditori
•  la comparazione di modelli di certificazione delle
competenze acquisite
•  stage e tirocini pratici
•  promozione di una maggior diffusione dell’apprendistato
•  individuazioni delle migliori pratiche sperimentate con
successo con ragazzi in difficoltà e plusdotati.
COSPES -­‐MI Nel capitolo
«Orientamento e tecnologie dell’informazione e della
comunicazione (TIC)»
si ricorda
“la necessità di sviluppare una società dell’informazione
basata sull’inclusione e sull’uso generalizzato delle TIC nei
diversi settori: istruzione, formazione e lavoro”
Viene giustamente fatto rimarcare tuttavia, che le TIC
costituiscono uno strumento necessario, anche se non
sufficiente nelle azioni di orientamento.
Perché queste lo siano è necessario:
•  garantire a tutti gli studenti accesso al web e risorse
tecnologiche di qualità per favorire le competenze di
orientamento al lavoro,
•  promuovere la formazione dei docenti e dei dirigenti
scolastici in questo specifico settore,
•  migliorare la progettazione di strumenti di orientamento.
COSPES -­‐MI Si ribadisce tuttavia la necessità che le tecnologie, servano a:
Ø “favorire un’acquisizione della capacità di orientamento
nell’arco della vita,
Ø facilitare l’accesso di tutti i cittadini ai servizi di
orientamento,
Ø rafforzare la qualità di questi,
Ø incoraggiare coordinamento/cooperazione tra vari
soggetti a livello nazionale, regionale e locale”,
come definito dalla risoluzione europea del 2008, che intende
promuovere un’integrazione tra orientamento permanente e
apprendimento permanente.
COSPES -­‐MI Nella parte finale si auspica un’ “Integrazione tra
sistemi”:
• per evitare la frammentazione dei Servizi (Coord.
delle Regioni, MIUR, Min. del Lavoro, UPI, ANCI)
• per facilitare ai servizi l’accesso degli utenti
senza che siano ulteriormente penalizzati
COSPES -­‐MI L’interconnessione che appare più necessaria è quella tra
le politiche di governo nazionali (che intendono sempre più
rifarsi a quelle europee) e quelle tecnico/operative meno
centralizzate, secondo la strategia del lavoro di rete.
Utile ribadire qui che:
Ø nella legge 170/2010, nel D.M. 5669 e nei successivi
documenti sui DSA non è contenuto nessun riferimento
all’orientamento;
Ø nelle linee guida del 19.02.2014 si dà un forte accento
all’istruzione, si enfatizza la necessità di diffondere
l’orientamento alle fasce deboli, ma non si tiene
abbastanza conto di studenti con problematicità
all’istruzione.
COSPES -­‐MI Le Linee Guida …
1
sono pensate per tutti gli studenti, ma sembrerebbero indirizzate soprattutto a quelli che afferiscono percorsi di istituti tecnici, istituti professionali o corsi regionali di istruzione professionale 2
sottintendono una teoria dell’orientamento interessante, che riporta inevitabilmente a considerare la PERSONALITÀ di chi apprende/studia COSPES -­‐MI Infatti:
3
presuppongono la naturale predisposizione di ognuno a immaginarsi/collocarsi in un futuro in cui si possa vivere secondo un progetto, considerando così anche il dinamismo evolutivo della personalità; 4
valorizzano i processi di autocoscienza, inevitabilmente necessari ad affrontare la vita e a formare un’identità 5
attivano i contesti di crescita (famiglia e scuola) a mettersi a disposizione dei futuri adulti per facilitare i processi implicati in una scelta 6
ribadiscono la portata dell’apprendimento dall’esperienza come fondamento alla promozione individuale non solo dello studente, ma anche all’identità del futuro lavoratore Le Linee Guida
COSPES -­‐MI superano le carenze dell’orientamento concepito
7
solo come insieme di informazioni da recepire;
Il termine “orientamento” finisce per assumere,
nella cultura psicologica, 2 significati:
funzione che, in un processo di crescita della mente, permette di sviluppare la propria identità , tanto da saper prendere – nel giusto momento – le necessarie decisioni circa la propria vita personale e professionale. attività mediante cui lo psicologo accompagna una scelta scolastica sintonica alla personalità di uno studente, che ha bisogno di conoscere le proprie potenzialità e le diverse vie disponibili da percorrere. COSPES -­‐MI Le Linee Guida
8
prestano un’attenzione generale alle fasce deboli, ma
questa attenzione è generica, perché:
Se si vuol evitare la
dispersione
scolastica mediante
l’istruzione, occorre
considerare che, per
molti studenti (es.: i
DSA) essa può
diventare un fattore
più di rischio che di
protezione.
Le competenze meta
cognitive e meta
emozionali (alle quali
ci si appella), pur
necessarie a
qualsiasi processo di
istruzione, non sono
dati di fatto
(soprattutto per
studenti con DSA),
ma spesso elementi
da costruire.
La teoria del lavoro è
poco definita: va
ribadito – non solo
per i DSA – che
imparare un lavoro è
cosa diversa
dall’imparare a
lavorare, e va approfondita l’opinione che
chi non riesce a
scuola, riesca invece
sul lavoro (sempre
che lo trovi)
Dalle Linee Guida …
9
•  trapela un ottimismo che per chi conosce gli studenti con DSA è
difficilmente condivisibile. Servirebbe un impegno culturale e
civile per divulgare una loro immagine più realistica.
Infatti:
•  Le fasce deboli vengono
spesso nominate, ma mai
ben identificate: eppure un
buon orientamento si
realizza meglio:
1.  quando si hanno
davanti opportunità da
conseguire ben
definite
2.  quando si conosce la
personalità dello
studente da orientare.
•  Si fonda la scuola su TIC e su
docenti formati e sul lavoro in rete,
ma:
1.  Il ruolo delle TIC viene
enfatizzato, senza nessuna
valutazione su come renderle
accessibili nell’apprendimento
2.  L’uso delle TIC come strumento
professionale – per le fasce c.d.
deboli – andrebbe sperimentato
e valutato.
3.  Il lavoro in rete….?
Le Linee Guida …
COSPES -­‐MI in buona sostanza cercano di sancire una
10 cultura dell’orientamento valida per tutti, che
richiede o presuppone una mente con capacità di:
ritornare
sulle
proprie
esperienze,
riflettendoci
saper
determinare ciò
che è importante
nella propria vita
saper definire i valori
fondamentali che
possono consentire di
compiere scelte
rilevanti in ogni
momento della vita
Ma… per gli studenti con DSA
è facile come per gli altri?
COSPES -­‐MI Nel migliore dei casi dovrebbero aver acquisito
qualche risposta a una domanda fondamentale:
no
a
o
s
s
o
e
c
h
e
c
h
«So Ma c i nella
… a rm
o
,
c
i
e
t
s
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disle bbe ca intellige egli
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