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Corso Pontenossa_15-9-15
Alfabetizzazione nei bambini con italiano L2: quali fattori considerare. Casi clinici [email protected] Bilinguismo e alfabetizzazione • Il bilinguismo ha effetti importanti su alcune componenti chiave dell’alfabetizzazione. • Ma… • Necessario individuare il tipo di bilinguismo dello studente. Bilinguismo Due fattori: • l’età di esposizione ad una seconda lingua durante l’infanzia. • l’input linguistico. Bilinguismo: aspetto chiave • I bambini hanno bisogno di sentir parlare entrambe le lingue in misura sufficiente. • Questo richiede impegno e coerenza nelle famiglie e nelle scuole. Conoscere i vostri studenti • Età • Profilo funzionale Check list – profilo linguistico • • • • • Chiedere al genitore: Come parla il bambino nella sua lingua? Quando ha iniziato a parlare? Ha problemi fonologici anche nella sua lingua? Fa fatica a imparare materiale verbale lungo (mesi dell’anno, filastrocche, ecc.)? • Familiarità con altri disturbi? Check list - prerequisiti • Consapevolezza fonologica (riconoscimento suoni associati alle lettere) • Memoria fonologica a breve termine (ripetizione parole e non parole) • Articolazione veloce di suoni (nominare rapidamente lettere, cifre, colori, oggetti) Check list - prerequisiti • • • • Copiare dalla lavagna Usare lo spazio del foglio Mantenere la direzionalità della scrittura Come organizza lo spazio intorno a sé? (es. ordine sul banco). Il seminario di oggi • Disturbi di apprendimento nei bambini L2 • Quali test per valutare gli apprendimenti • Come muoversi La Dislessia • Un disturbo ad apprendere e ad automatizzare i meccanismi della lettura. • Il dislessico sa leggere, ma più lentamente e meno accuratamente dei suoi coetanei. • Non più del 5% della popolazione. DSA Disturbi Specifici dell’Apprendimento • • • • Dislessia Disgrafia Disortografia Discalculia 11 Automatizzazione: cosa implica? Abilità fonologiche • Percezione e Segmentazione dei suoni linguistici (fonemi e sillabe); • Memoria a breve termine e sintesi fonemica (Tallal, 2004; Goswami, 2003; Ramus, 2003) Abilità meta-fonologiche • Capacità di compiere operazioni sulla struttura fonologica della parola. • - Che cosa presuppone? identificazione della struttura fonologica manipolazione della struttura implementazione del sistema fonoarticolatorio Prove meta-fonologiche • FUSIONE FONEMICA (C-A-S-A CASA) • SEGMENTAZIONE FONEMICA (CASA C-A-S-A) • ELISIONE FONEMICA (CASAASA, CASACAS) • SPOONERISMI: Presentazione di coppie di parole (e.s. CASA e PENNA) con l’istruzione di ripetere le due parole dopo aver sostituito le loro lettere iniziali CASA e PENNA PASA e CENNA Ripetizione di Non-parole • • • • • Ripeti: Bisdagosa Faspenulo Verdusape …. Non parole • Dislessici monolingui (prime classi primaria) sono deficitari in questa prova. • Bambini L2 no. • Non Parole: marcatore Clinico importante! Elaborazione visiva Perché elaborazione? • Non deficit sensoriale visivo. Il bambino con dislessia vede bene. • Difficoltà nell’integrazione dell’informazione visiva in entrata. Elaborazione Visiva 1) Discriminazione visiva di segni grafici o forme geometriche 2) Motilità oculare scansione sinistra-destra 1 - Riconoscimento visivo PRCR-2 2 - Scansione sinistra-destra PRCR-2 Motilità oculare: deficit nella scansione • • • • • • Analisi seriale visiva Errori: omissione grafemi fonte/fote salti di rigo inversione sillabe in/ni aggiunte, ripetizioni tavolo/tavovolo Abilità visuo-spaziali 1) saper analizzare una configurazione visuo-spaziale e memorizzarla 2) sapersi orientare in una configurazione visiva 3) costruire un’immagine visiva 4) organizzare spazialmente input visivi Copia tratti grafici PRCR-2 Aspetti visuo-spaziali: cosa osservare? • 1) organizzazione del foglio • 2) copia modelli grafici • 3) disegno libero Motricità fine: prassie • Uso degli strumenti (forbici, pennarelli): addestramento e applicazione in compiti diversi per acquisire automatismo e fluidità • Ordine nelle proprie cose (es. cartella, tavolo da lavoro). Motricità fine: cosa implica? • Pianificazione dell’azione • Ordine nel disegno (es. rapporto spaziograndezza, qualità gesto grafico) • Autoconsapevolezza delle caratteristiche del proprio movimento Gli apprendimenti nei bambini L2 • Quali fattori considerare? Kim e colleghi, 1997 • Due gruppi • Bilingui tardivi • Bilingui precoci • Nei bilingui precoci le aree coinvolte nella lettura di L1 e L2 sono sovrapposte; • In quelli tardivi sono distinte. Quindi • Fattore cruciale è l’età di esposizione alla L2. Lettura in bambini immigrati Spagnolo-Inglese ed effetto su linguaggio 35 Risultati: età conta per il linguaggio BT USA BT SP L’età di esposizione alla lingua orale conta e ha un’influenza ancora a 8 anni 36 • Età di prima esposizione a L2 , apprendimento della lettura, e performance in prove di natura linguistica/fonologica nella L2 sono relate. Quindi • Quando si valuta un bilingue a 8 anni sulle abilità di lettura si deve considerare l’età di prima esposizione alla lingua ORALE Il tempo conta • Attorno ai 10/11 anni le differenze tra monolingui e bilingui tendono a scomparire (Ollers & Eilers, 2001) • Necessari circa 5-7 anni di esposizione all’italiano per buona competenza in italiano “tecnico” per le materie di studio Studio in Italiano (Vernice et al.) • 28 bambini L2 nati in Italia -> bilingui precoci • 11 bambini L2 esposti all’italiano dopo i 3 anni -> bilingui tardivi • Necessità di stimare il periodo di esposizione REALE all’italiano L2 mediante questionario costruito ad hoc (UBiLEC). Lettura brano sill/sec 4.5 4 velocità sill/sec * 3.5 3 2.5 L2 2 L1 1.5 1 0.5 0 piccoli grandi • All’aumentare dell’età (dalla III in poi) si accresce divario nella velocità di lettura tra L1 e L2; • Considerare predittore importante: competenza lessicale. • Predittore altrettanto fondamentale: Morfologia • Morfologia libera (es. produzione dei pronomi) • Morfologia legata (morfologia flessiva verbale: cammin-a, cammin-o, nominale: bell-a, bell-o) Morfologia libera • Test di produzione dei Clitici: produzione del pronome clitico. Guarda, cosa sta facendo la bambina alla farfalla? -> La sta prendendo Perché marcatore clinico? • Bambino monolingue: 4 anni produce il clitico; • Bambino bilingue: fino a 7-8 anni sostituisce nome al clitico (sta prendendo la farfalla); dagli 8 anni produce clitico. • Bambino con disturbo specifico del linguaggio (SLI): omette clitico Isa, 6 anni, bilingue italo-svedese • Vive in Svezia dalla nascita; • Parla italiano a casa col padre e coi nonni durante le vacanze; • Riceve diagnosi di SLI in svedese. Ripetizione di frasi Ripetizione di frasi • Il cane che i gatti spingono è blu. • Prodotto come: • Il cane che spinge i gatti è blu. • Frase grammaticale ma non corretta. • Saned, 7 anni • Nato in Italia • Difficoltà fonologiche e di lettura; • Nessun problema con i pronomi clitici. Morfologia nominale Ripetizione di non-parole Lettura • Punto z in lettura di parole: -2,59 • Punto z in lettura di brano: -2,56 • Di che profilo si tratta? Ahmed, 8 anni • Nato in Italia • Difficoltà fonologiche e di lettura; • In famiglia solo Arabo e frequenti soggiorni nel paese di origine Errori fonetici in lettura di parole (doppie) Quindi… • Importante valutare competenza linguistica • PRIMA • Valutazione apprendimenti Cosa usare • Elicitazione produzione spontanea Quali criteri? • Lunghezza dell’enunciato; • Diversità lessicale. • Valgono sia per bambini parlanti L1 e L2! Prove Babil • Prove di comprensione lessicale e morfosintattica in 8 diverse L1 e in italiano (L2). • L1: arabo-marocchino, arabo-tunisino, rumeno, albanese, tagalog, cinese mandarino, bengali, twi. Prove • Prova 1: vocabolario recettivo • Prova 2: comprensione morfosintattica di concetti di localizzazione spaziale e riconoscimento di quantità. • Prova 3: riconoscimento di colori, parti del corpo e lateralizzazione. • Prova di approfondimento: comprensione di frasi. PRCR-2 Risorse online • http://www.airipa.it/servizi_airipa/materiali_a iripa.php • La valutazione delle abilità cognitive nei bambini stranieri. • Traduzione in Arabo e rumeno di test linguistici quali PPVT, Rustioni. Come muoversi • Il parlante L2: • Di che bilingue si tratta? • Quanti parlanti usano la lingua con il bambino? • Dove viene sentita prevalentemente la lingua? A scuola? A casa? Sia a scuola che a casa? • Esposizione e Input Se non è nato in Italia • • • • È alfabetizzato? In che lingua? Ma soprattutto a che età? Ha pienamente automatizzato? E il livello cognitivoapprendimenti? • Profilo funzionale: • Livello cognitivo (QI) • Abilità di lettura (velocità lettura, accuratezza, comprensione) • Scrittura (grafia e ortografia) • Calcolo Come impostare il lavoro? • Qual è il problema più rilevante? • • • • Lettura? Comprensione o decodifica? Espressione verbale Scrittura? Correttezza ortografica o grafia? Calcolo (automatismi del calcolo) Da cosa si parte? • Visualizzazione; • Verbalizzazione; • Mappe Orientamento spaziale Mappe Sillaba finale e iniziale • Gioco del domino Segmentazione sillabica • Dividere le parole/le figure in due/tre scatole a seconda del numero di sillabe. • ( parole bisillabiche piane, trisillabiche piane, quadrisillabiche piane). Rime • Pescare una figurina es. cerotto pronunciarla con enfasi poi il bambino tra tre figure trova quella che fa rima es. giubbotto. Rime • Iniziare una filastrocca dare delle figurine di alternative il bambino • la completa. • “ Sotto un castello ho visto un cammello che camminava con un….” Rime • Mettere varie figure il bambino esclude quella che non fa rima. Analisi seconda sillaba • Presentare parole che cominciano tutte con la stessa sillaba es. nave naso, nano, chiedere di indicare NANO ( in questo modo si stimola l’analisi della seconda sillaba). Spelling fonemico • Iniziare a far smontare in fonemi paroline semplici ( sillabiche) es. RE TU LA usando anche nomi inventati di personaggi es. LU RI ecc.. • il bambino deve pronunciare dividendola in fonemi una parolina semplice e il compagno la indovina. • Il bambino davanti a paroline molto corte di tre lettere prova a chiederla al compagno o alla maestra dividendola in fonemi es. U.V.A. • ( oca uva ape ora oro ufo ala amo ecc.). Fonema finale • si possono categorizzare es. tutte le parole che finiscono per “a” per “o”, per “e”. Può essere utile usare un riferimento grafico di aiuto. Esercizi metafonologici • Tutti gli esercizi di spelling e sintesi fonemica con parole via via più lunghe e a struttura più complessa. • Elisione di sillaba iniziale: “ Ti dico casa se togli la prima sillaba cosa resta” • Elisione di sillaba finale : “ Ti dico sole se togli l’ultima sillaba cosa resta”. • Elisione di fonema iniziale : “ Se ti dico lente e togli il primo suono cosa resta?” Esercizi metafonologici • Elisione fonema interno “ Se alla parola carne togli r cosa diventa? Se alla parola soldo togli l? • Fluenza fonologica “Dimmi tutte le parole in un minuto che ti vengono in mente e che cominciano per a per s ecc.” • Sostituzione di suoni “Ti dico corta, cambia il primo suono con una t cosa diventa ? ( torta) con una p ( porta) • Spoonerismo “ Ti dico due parole duna- lente scambia i primi due suoni e vedi cosa risulta ( luna – dente)”