Il (dis)piacere di fare matematica storie di allievi a confronto
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Il (dis)piacere di fare matematica storie di allievi a confronto
IO E LA MATEMATICA Prof.ssa Rosetta ZAN Università degli Studi di Pisa George Mandler (1989) • Come succede che l’allievo si trasformi da “curiosity machine” a “mathematical idiot”? • Quand’è che appaiono per la prima volta i segni dell’avversione verso la matematica? • Come si riconoscono questi segni al loro insorgere nel contesto dell’apprendimento? atteggiamento negativo verso la matematica L’atteggiamento negativo nei confronti della matematica Analisi di un fenomeno allarmante per la cultura del terzo millennio • Progetto Nazionale FIRB • 2001-2005 Sedi: Pisa, Alessandria, Napoli, Cagliari, Modena, Genova 6 ATTIVITA’ 1. 2. L’a.v.m. e la scelta dell’Università 3. L’a.v.m. negativo secondo gli insegnanti 4. L’a.v.m. negli adulti 5. L’a.v.m. negli insegnanti 6. L’a.v.m. nei matematici L’a.v.m. di allievi • è una diagnosi usata nella pratica didattica in presenza di allievi con difficoltà? • se sì, come? E soprattutto: • è una diagnosi in grado di dirigere l’intervento di recupero? • …oppure è una dichiarazione di resa? atteggiamento negativo verso la matematica 1. Le capita di attribuire le difficoltà in matematica di uno studente al suo atteggiamento nei confronti della disciplina? Sì No 83% primaria 94% secondaria di 1° grado 81% secondaria di 2° grado 2. Se sì, è una diagnosi che fa frequentemente o solo in pochi casi? raramente a volte spesso molto spesso 38% primaria 70% secondaria di 1° grado 75,6% secondaria di 2° grado 3. Cosa intende per atteggiamento negativo nei confronti della matematica? 4. Da quali comportamenti deduce che uno studente ha un atteggiamento negativo nei confronti della matematica? Riferimenti a: Esempi di risposte: • Convinzioni dello studente sulla matematica • Convinzioni sulle proprie capacità • Emozioni legate alla matematica • Comportamenti • Caratteristiche “La matematica è inutile, difficile, fatta di regole meccaniche,…” Crede di essere inadeguato, non in grado di capire,… Noia, ansia, paura, odio, avversione… Poco lavoro a casa, applicazione meccanica di regole,… Mancanza di volontà, scarsa capacità di intuizione “Quel ragazzo ha un atteggiamento negativo verso la matematica…” • non si fa riferimento al semplice “La matematica non gli/le piace” • si intende qualcosa di più articolato …ma cosa? • soprattutto è in genere la conclusione di un intervento didattico non riuscito …non la diagnosi iniziale per un intervento mirato 6 ATTIVITA’ 1. 2. L’a.v.m. e la scelta dell’Università 3. L’a.v.m. negativo secondo gli insegnanti 4. L’a.v.m. negli adulti 5. L’a.v.m. negli insegnanti 6. L’a.v.m. nei matematici L’a.v.m. di allievi Il tema: ‘Io e la matematica: il mio rapporto con la matematica (dalle elementari ad oggi).’ assegnati non dall’insegnante di matematica… più di 1600 temi Il tema: ‘Io e la matematica: il mio rapporto con la matematica (dalle elementari ad oggi).’ Un’occasione di incontro fra il pensiero narrativo che produce la storia del rapporto con la matematica, e il pensiero logico che di questa disciplina è protagonista. PENSIERO NARRATIVO PENSIERO LOGICO Raccontare iill contare… Il tema autobiografico… • Non siamo interessati a ricostruire un’improbabile versione oggettiva dei fatti che hanno caratterizzato tale esperienza… • …ma a come l’allievo interpreta la propria esperienza con la matematica. • Chi scrive tende a esplicitare gli eventi e le osservazioni relativi al passato che “qui e ora” ritiene più importanti, ma soprattutto tenderà a “cucirli” introducendo nessi percepiti come causali, non in senso logico ma morale, sociale, psicologico. Non importa se il racconto si conformerà a quanto possono sostenere gli eventuali testimoni dei fatti, né siamo alla ricerca di questioni oscure dal punto di vista ontologico, come se il resoconto è davvero «contraddittorio» o «verosimile». Siamo invece interessati a ciò che la persona pensa di aver fatto, ai motivi per cui pensa di averlo fatto, in quali tipi di situazioni pensava di trovarsi e così via. (Bruner, 1990) …autobiografie altrui (…) carenti di deontologia, cariche di false memorie e false volontà, messaggere di un senso che ci sforziamo pateticamente di dare poi a qualcosa che avvenne prima. (Antonio Tabucchi, Autobiografie altrui) La varietà dei temi • Da temi estremamente sintetici… La matematica è utile, ma bisogna dedicarle tutta la propria infanzia, e Io non ho mai avuto un buon questo mi pesa molto. rapporto con la matematica, [Silvia, 2P] non l’ho mai capita. [Andrea, 2S2] Non è sempre stato bello però mi piace fare la matematica. [Michele, 1S1] La matematica è utile, ma bisogna dedicarle tutta la propria infanzia, e Io non ho mai avuto un buon questo mi pesa molto. rapporto con la matematica, [Silvia, 2P] 2° PRIMARIA non l’ho mai capita. 2a SECONDARIA [Andrea, 2S2] di 2° grado Non è sempre stato bello però mi piace fare la matematica. a SECONDARIA di 1° 1 [Michele, 1S1] grado La varietà dei temi • Da temi estremamente sintetici… • …a vere e proprie storie Il tema di Giacomo (1a secondaria di 1° grado) Mi ricordo vagamente della mia maestra di aritmetica di prima, in seconda ricordo una signora anziana che andò subito in pensione. Era nervosa con un tic continuo alle spalle, spesso urlava e a volte ci prendeva per un orecchio. Ho presente invece molto bene la mia maestra dalla terza alla quinta. Si chiama Elena, è alta e magra ma aveva una natura pessimista, da pessimismo leopardiano: ad esempio verso Pasqua ci faceva fare dei problemi sulle uova con delle situazioni dove tanti pulcini morivano prima di nascere. Domandava: quanti nasceranno vivi? A me passava la voglia di saperlo. Secondo me era troppo formale: teneva molto alla disciplina e pretendeva che chiedessimo il permesso per andare a buttare la carta nel cestino e rispettassimo la fila, buoni e zitti, per farle correggere i quaderni; noi eravamo vivaci e lei diceva “Io parlo, parlo, ma a voi....” e concludeva con un gesto della mano strusciata sotto il mento che voleva dire:...non ve ne importa niente... Ma a me quello che seccava più di tutto era il continuo ripetermi che avevo fatto la “ Primina ” come la chiamava lei, come se fosse una colpa e io mi sentivo a disagio con i miei compagni: “Come mai hai fatto la primina?...Vedi Giacomo? Questo ti è mancato... Questo è perché non hai fatto la prima normale...” Infatti quando quest’anno sono andato a trovare le mie maestre lei me lo ha ridetto. Però Elena mi sorprese quando un giorno la incontrai a scherma, dove c’è anche suo figlio, mi sembrò un ’ amica che mi volesse bene, mi lodò per la mia intelligenza, mi incoraggiò, mi disse anche che ero bello e che avevo degli “ottimi genitori ” e che senz ’ altro avrei avuto buoni risultati negli studi...poi a scuola non mi disse mai più nulla di queste cose e le lezioni di matematica me le ricordo un po’ tristi. Elena spiegava con le spalle girate alla classe, riempiva la lavagna e parlava con quel tono di voce monotona. In quinta si ammalò ma venne sempre a scuola ugualmente perché disse che voleva portarci fino in fondo. Ora sono in prima media e la professoressa di matematica è brava, simpatica, specialmente quando ci fa scienze, ma la vorrei più incoraggiante nei miei confronti. Penso che il mio rapporto con la matematica sia stato sempre “ buio e tenebroso ” ; non ho mai avuto la padronanza nella materia e fin dai primi tempi delle elementari mi sentivo incerto; anche se una cosa la sapevo mi sorgevano un sacco di dubbi. Ecco, io non so il “perché ” della matematica, perché quello schema, quel procedimento e non un altro; perché, come dice il mio babbo: “ Nell ’ aritmetica non si inventa.”; io a volte invento e sbaglio; vorrei proprio sapere i motivi, le cause, perché così mi sembrano tutte regole astratte e appiccicate qui e là. (Giacomo, 1S1) La varietà dei temi • Da temi estremamente sintetici… • …a vere e proprie storie • la varietà degli aggettivi usati per descrivere il rapporto con la matematica non dei più brillanti ottimo armonico non dei migliori distaccato odioso travagliato superficiale positivo brusco RAPPORTO bello duro affiatato difficile scadente amichevole normale pessimo solido traumatico strano infelice La varietà dei temi • Da temi estremamente sintetici… • …a vere e proprie storie • la varietà degli aggettivi usati per descrivere il rapporto con la matematica • la varietà delle espressioni usate non andava molto per la quale non è che si abbia un gran feeling è sempre stata un grosso dilemma per me non c’è mai stato un vero legame di simpatia viviamo in 2 mondi diversi la mia storia burrascosa con la matematica è sempre stata un po’ un dramma non è stato sempre rose e fiori la matematica per me è una vera lotta, da quando ero alle elementari a ora è una lotta che sto perdendo Qui ci limiteremo: Alcune osservazioni: • Come viene descritto il rapporto • Cosa cambia nel tempo Conclusioni UNA DELLE ESPRESSIONI PIU’ USATE… piace / non piace EMOZIONI …Ma non è l’unica che fa riferimento alle EMOZIONI: Matematica la ODIO (1S2) Spesso se non sempre mi sentivo Certe volte o FRUSTRATO un (5S2) po PAURA (1P) Quando faccio la Quando faccio matematica matematica io sono sono FELICE (1P) più CONTENTO (1P) IL RAPPORTO CON LA MATEMATICA NEI TEMI piace / non piace perché la matematica è… Sin dalle elementari non mi era mai piaciuta, fare calcoli era una noia mortale, ma almeno andavo bene in matematica, invece adesso che sono alle medie il mio voto si è abbassato notevolmente. Forse perché alle elementari si eseguivano molti problemi, ed alle medie più espressioni, poi sono cambiate anche le insegnanti. (…) Alle medie ho una brava professoressa che da una buona dose di lezione, e da delle regole da imparare a memoria. Io non ho una memoria di ferro e queste regole sono fondamentali per risolvere gli Imparare le cose a memoria (a parte qualche formula) non mi é mai piaciuto e questa materia, insieme alla Fisica, mi offrono motivo di ragionamento e di discussione. Essa mi piace perché è una materia dove bisogna ragionare, e se non lo fai diventa difficile e molto faticosa, per non dire impossibile. (…) Questa é una materia dove bisogna prima capire il problema, cosa chiede e dove vuole arrivare. [Danilo, 3S2] esercizi. [Marco, 3S1] …è la ‘stessa’ matematica? MATEMATICA STRUMENTALE MATEMATICA RELAZIONALE (Skemp, 1976) • formule ragionamenti • • ricordare pensare • • esercizi problemi • • prodotti processi • …è la ‘stessa’ matematica? MATEMATICA STRUMENTALE più facile vantaggisi adatta meglio i risultati sono più immediati e più evidenti richiede meno conoscenze MATEMATICA RELAZIONALE a nuovi compiti è più facile da ricordare è più efficace IL RAPPORTO CON LA MATEMATICA NEI TEMI piace / non piace perché riesce / non riesce Per me la matematica a volte è un po’ difficile altre di meno, perché le divisioni a tre cifre sono un po ’ noiose e quasi sempre mi ci perdo dentro e non capisco più cosa bisogna fare. Invece per le prove di verifica sui problemi, su le prove di logica mi piacciono di più e anche le espressioni.(5P) mi mi riesce piace Sin dalle elementari, mi ricordo quando la maestra ci faceva fare le numerazioni per 2, 3, 6, 9 fino a 800, 900 … le odiavo. Poi ho cambiato Scuola ed ho iniziato ad odiarla ancora di più per le espressioni. Per non parlare delle medie ho cambiato 4 insegnanti in 3 anni di scuola e quindi se prima non ci capivo niente adesso ci capisco proprio zero. (1S2) non non mi mi riesce piace RIUSCIRE BUONI VOTI CAPIRE è l’insegnante che sancisce il successo è l’allievo che riconosce il proprio successo RIUSCIRE CAPIRE CAPIRE MATEMATICA STRUMENTALE ricordarsi le regole e saperle applicare Ora sono in seconda e con la professoressa ho frequentato il corso di recupero e ho partecipato alle lezioni ed un po’ ho capito però dopo mi dimentico il meccanismo. [Giovanni, 2S2] CAPIRE MATEMATICA RELAZIONALE essere consapevoli dei collegamenti e dei ‘perché’ Fino alle medie la matematica mi è sempre riuscita, perché ho sempre capito i ragionamenti, perché anche alle medie si faceva più teoria ed i tempi per capire un argomento erano più lunghi di quanto non siano stati quelli di questo anno scolastico. Seguendo di più il libro di teoria io mi trovavo meglio a studiare anche per i compiti. [Alessandro, 1S2] RIUSCIRE BUONI VOTI CAPIRE STRUMENTALE RELAZIONALE Anche la percezione di successo e fallimento varia nei tre casi… RIUSCIRE BUONI VOTI è l’insegnante che sancisce il successo • essere veloci TEMPO • dare risposte corrette ERRORE TEMPO La mia maestra era una di quelle all’antica che voleva tutto e subito. (Simone, 4S2) …quando finalmente riesco a prendere confidenza con un argomento, come se lo facessero apposta, andiamo avanti col programma e rimango fregato. (Matteo, 2S2) ERRORE Quando vengo interrogata, o viene annunciato un compito in classe entro in uno stato d’ansia, le mani iniziano a tremare e vengo avvolta dalla paura di sbagliare. [Erika, 2S1] Durante le verifiche ho così paura di sbagliare che metto i portafortuna sul banco. Della matematica a volte non capisco niente, ma con un compagno di banco come Giacomo alla fine mi torna quasi sempre tutto. [Tommaso, 3P] ALLIEVO STRUMENTALE RELAZIONALE STRUMENTALE RELAZIONALE INSEGNANTE ALLIEVO STRUMENTALE RELAZIONALE INSEGNANTE ALLIEVO RELAZIONALE STRUMENTALE INSEGNANTE Ora me la cavicchio, ma non perché riesco a ragionare sulle formule, ma perché le applico e basta. Sono sicura che se dovessi fare un compito con dei “perché” sulle formule, non sarei in grado nemmeno di scrivere una parola. Andando avanti per la mia strada, le equazioni di primo grado, quelle di secondo grado e i radicali nel campo del turismo non servono, ma queste cose le facciamo per imparare a ragionare giusto…? Ma se io le faccio perché so le regole ma non le capisco, a cosa mi servono? Ci sono persone che passano la loro vita a studiare la matematica, ma io mi chiedo come facciano. Se potessi, la matematica sarebbe una materia che smetterei di studiare, visto che la odio. Penso che questo “sentimento” dipenda dal fatto che il mio studio è stato sempre di tipo mnemonico, meccanico senza la preoccupazione di capire veramente l’esercizio che dovevo svolgere. Colpa mia o degli insegnanti? [Giulia, 2S2] vorrei proprio sapere i motivi, le cause, perché così mi sembrano tutte regole astratte e appiccicate qui e là. (Giacomo, 1S1) IL RAPPORTO CON LA MATEMATICA NEI TEMI piace / non piace perché la matematica è… riesce / non riesce IL RAPPORTO CON LA MATEMATICA NEI TEMI la matematica è… piace / non piace riesce / non riesce IL RAPPORTO CON LA MATEMATICA NEI TEMI ATTEGGIAMENTO VERSO LA MATEMATICA VISIONE la matematica DELLA è… MATEMATICA DISPOSIZIONE piace / non piace EMOZIONALE SENSO DI riesce / non riesce AUTO-EFFICACIA Qui ci limiteremo: Alcune osservazioni: • Come viene descritto il rapporto • Cosa cambia nel tempo Conclusioni ASPETTI EVOLUTIVI • Confrontando i temi dei vari ordini di scuola Leggendo le storie autobiografiche dei ragazzi più grandi ASPETTI EVOLUTIVI • Confrontando i temi dei vari ordini di scuola Aspetti evolutivi Ovvero: La scuola fa male? • È vero che il rapporto con la matematica si deteriora? • …rispetto a quale dimensione? Emozione (mi piace / non mi piace)? Visione della matematica? Senso di auto-efficacia (mi riesce / non mi riesce)? MI PIACE NON MI PIACE NOIA DIVERTIMENTO ANSIA Aspetti evolutivi Ovvero: La scuola fa male? • È vero che il rapporto con la matematica si deteriora? • …rispetto a quale dimensione? Emozione (mi piace / non mi piace)? Visione della matematica? Senso di auto-efficacia (mi riesce / non mi riesce)? SCOPERTA SCOMPAIONO! IMPARARE UTILITÀ INUTILITÀ …un aspetto delicato immediata spendibilità UTILITÀ delle conoscenze apprese INUTILITÀ Implicazioni: • Nella scuola primaria molti temi enfatizzano questo aspetto A ME PIACE LA MATEMATICA. A ME PIACE A FARE I CALCOLI. A ME PIACE TANTO LA MATEMATICA. ANZI MI DIVERTE LA MATEMATICA. MI PIACE LA MATEMATICA PERCHÉ FA I CALCOLI. LA MATEMATICA MI PIACE PERCHÉ FA TANTE COSE. LA MATEMATICA MI DIVERTE PERCHÉ FA TANTE COSE. LA MATEMATICA MI DIVERTE PERCHÉ FA ALTRE COSE. LA MATEMATICA MI FA PURE CONTARE FINO A 10. LA MATEMATICA È BELLA COME LA MAESTRA. LA MATEMATICA PER QUELLO È BELLA LA MATEMATICA. LA MATEMATICA PER QUELLO FA IMPARARE.[1P] Secondo me la matematica serve a fare i calcoli più velocemente, a vedere quanti chilometri percorrere per arrivare in una città, quanti metri quadrati ha un campo, i cm di un quadrato, a costruire un quadrato, un cerchio oppure un triangolo. Per fare un disegno, un quadro o una casa. Per sapere quanto pagare, quanto affettato prendere, per sapere i g o i kg di fragole che ha raccolto la mamma nel campo oppure per comprare un litro d’acqua. La matematica serve a tutto. [4P] Implicazioni: • Nella scuola primaria molti temi enfatizzano questo aspetto • Col passare del tempo questo aspetto appare più uno slogan, in quanto enfatizzato in modo scarsamente critico La matematica fa da base a tutte le altre materie, se non esisteva non si potevano fare le case le strade ecc. Però per fortuna esiste e allora io sapendo che se non esisteva non avrei potuto avere una casa e quindi morire di freddo, per questo io tengo alla matematica. [3S1] Implicazioni: • Nella scuola primaria molti temi enfatizzano questo aspetto • Col passare del tempo questo aspetto appare più uno slogan, in quanto enfatizzato in modo scarsamente critico • Soprattutto alle superiori - ma non solo – viene messa in discussione questa utilità, al di là del ‘far di conto’ Il mio dubbio riguardo l’utilità della matematica è cresciuto sempre più andando alle medie, per non parlare poi delle superiori dove la matematica affronta argomenti completamente astratti, così ti domandi: a cosa mi servirà mai nel futuro saper risolvere una derivata? (5S2) Ci sono dei concetti che mi rimangono astratti, che non riesco a capire. Ci sono professori ai quali ho chiesto: a cosa serve la matematica? Loro mi hanno risposto, è una materia che fa ragionare, ma secondo me è una materia che fa andare fuori di testa tanta gente. (1S2) …un aspetto delicato ‘SENSO’ dell’attività immediata spendibilità matematica UTILITÀ delle conoscenze apprese L’allievo PROTAGONISTA del proprio processo d’apprendimento INUTILITÀ Un rischio sempre presente: VISIONE STRUMENTALE • Regole / formule • Esercizi invece che problemi • Prodotti invece che processi INDICATORI: Enfasi sulla memoria Paura dell’errore Ansia, frustrazione Un rischio sempre presente: VISIONE STRUMENTALE Nel nostro campione: un picco nella secondaria di 1° grado Aspetti evolutivi Ovvero: La scuola fa male? • È vero che il rapporto con la matematica si deteriora? • …rispetto a quale dimensione? Emozione (mi piace / non mi piace)? Visione della matematica? Senso di auto-efficacia (mi riesce / non mi riesce)? SENSO DI AUTOEFFICACIA SENSO DI AUTOEFFICACIA RENDIMENTO RENDIMENTO VALUTAZIONE VALUTAZIONE Un rischio sempre presente: NON DARE TEMPO “DEVO SEMPRE CANCELARE PER NON FARE CAPIRE ALLA MAESTRA CHE DRAMMATIZZARE NO HO CANCELATO L’ERRORE CANCELO MOLTO BENE” (1P) Un rischio sempre presente: NON DARE TEMPO DRAMMATIZZARE L’ERRORE NON INCORAGGIARE Per me la matematica è solo una perdita di tempo perché una volta imparati i numeri si può anche smettere, invece no, si continua e le lezioni incominciano a torturarti piano piano ed è una sensazione bruttissima quando scrivo e non capisco, e mi sembra di scendere all’inferno: il sudore scende dalla testa ai piedi, divento tutto rosso e mi sembra di esplodere. Le lezioni sono un supplizio e mi sembra che la maestra rida su di me e mi dica: Non lo sai fare! Bene! Bene!... Ed io avrei voglia di strappare il quaderno ma prevedo sempre quello che mi accadrebbe: la maestra urlerebbe: Piniii... Che cosa è questa schifezza! Ma il peggio è che dopo la sgridata ho tutti i capelli ritti e mi vergogno davanti a tutte le altre maestre. [Andrea, 3P] ASPETTI EVOLUTIVI • Confrontando i temi dei vari ordini di scuola Leggendo le storie autobiografiche dei ragazzi più grandi ASPETTI EVOLUTIVI • Leggendo le storie autobiografiche dei ragazzi più grandi COSTANTE CRESCENTE/ DECRESCENTE A SALTI ALTI E BASSI Per me la matematica è sempre stata una materia molto complicata inizialmente perché c’erano da studiare tutti i termini e poi tra teoremi e equazioni la matematica non era il mio forte. La prima volta che ho conosciuto la matematica è stato in prima elementare, e fù li che incominciò il mio odio per la matematica, per colpa delle tabelline. Poi crescendo ho incominciato a capirla però il mio odio per lei non cessava. E fu così che andai alle medie e li ebbi il culmine del mio odio per la matematica infatti non ci capivo niente, per me la matematica era arabo. Io e lei non eravamo fatti per stare insieme, ma poi chissa il perché in terza media ci fu il Boom, infatti sembravo un matematico, ero talmente bravo che sembrava che le equazioni i problemi e i teoremi fossero miei fratelli, sembravo quasi un genio della matematica. Ma come nei sogni le belle cose non durano a molto infatti ci fu un calo in prima superiore ma niente di grave, insomma io e la matematica andiamo a periodi. 1S.42 ALTI E BASSI A SALTI Le storie di cambiamento sono particolarmente interessanti ALTI E BASSI punti di svolta • Episodi • Argomenti / attività A SALTI (l’algebra, le equazioni, gli insiemi, …) • L’insegnante ALTI E BASSI punti di svolta In fondo la matematica è come uno scoglio da superare, ti può fermare e magari romperti la barca ma basta costruirne un’altra e ripartire all’arrembaggio. Mi reputo fortunata per aver trovato la professoressa giusta, che riesco a capire, che anche se sembra che abbia l’aria a “io me ne frego” in realtà è tutta apparenza che inganna, perché aiuta moltissimo l’alunno il quale (tornando alla metafora) ha trovato lo scoglio e gli si è rotta la barca. [3S1] Dalle storie di cambiamento emerge … …che non è mai troppo tardi per modificare l’atteggiamento di un allievo Qui ci limiteremo: Alcune osservazioni: • Come viene descritto il rapporto • Cosa cambia nel tempo Conclusioni IL RAPPORTO CON LA MATEMATICA NEI TEMI la matematica è… piace / non piace riesce / non riesce IL RAPPORTO CON LA MATEMATICA NEI TEMI ATTEGGIAMENTO VERSO LA MATEMATICA VISIONE la matematica DELLA è… MATEMATICA DISPOSIZIONE piace / non piace EMOZIONALE SENSO DI riesce / non riesce AUTO-EFFICACIA NELLE ‘STORIE’ DI DIFFICOLTÀ… VISIONE la matematica DELLA VISIONE è… MATEMATICA STRUMENTALE DISPOSIZIONE piaceNON / non MIpiace PIACE EMOZIONALE NOIA / RABBIA / FRUSTRAZIONE/ PAURA SENSO DI riesce / non riesce AUTO-EFFICACIA SCARSO SENSO DI AUTO-EFFICACIA Atteggiamento positivo / negativo PROFILI di atteggiamento negativo POSITIVO NON PIACE PIACE RELAZIONALE RIESCE NON RIESCE STRUMENTALE RIESCE NON RIESCE RELAZIONALE RIESCE NON RIESCE STRUMENTALE RIESCE NON RIESCE …non c’è nessun tema! NON PIACE PIACE RELAZIONALE RIESCE NON RIESCE STRUMENTALE RIESCE NON RIESCE RELAZIONALE RIESCE NON RIESCE STRUMENTALE RIESCE NON RIESCE Cos’è più “positivo”? PIACE STRUMENTALE Crescendo però mi sono sempre più appassionata alla matematica, perché ho iniziato a svolgere le espressioni, (che sono le cose che preferisco di questa materia); e così dopo aver visto che queste iniziavano a tornarmi, allora la matematica o per meglio dire, l’algebra, è diventata la mia passione. [2S2] A me la matematica personalmente non piace troppi calcoli, troppe regole, poi si dice “che la matematica non è un’opinione” ma chi l’ha confermato che due più due fa quattro? Questo per me è un mistero chi l’ha detto che è così? […] Un’altra cosa che non mi piace della matematica è che per fare un problema devi ricordarti tutte le regole dalla prima all’ultima, e se ne sbagli solo una addio problema. [3S1] NON PIACE STRUMENTALE Che fare per prevenire o sradicare un atteggiamento negativo? • Incoraggiare • Valutare la prestazione, non la persona • Essere disponibili a modificare il proprio giudizio 98 • Promuovere una visione della matematica: non ridotta a regole da memorizzare e applicare ma vista come disciplina ricca di relazioni e di perché • Privilegiare i processi ai prodotti Un ruolo diverso dell’errore: •Momento necessario nella costruzione della conoscenza •Importante per ri-orientare l’impegno •Testimone della dimensione temporale del processo d’apprendimento/insegnamento 100 Dai temi emerge che l’insegnante ha un ruolo cruciale: • nella visione della matematica che costruiscono gli allievi: disciplina di formule da ricordare di relazioni da scoprire • nell’idea di ‘successo’ che costruiscono gli allievi: prodotti corretti processi di pensiero motivati, argomentati • nella gestione: dell’errore del tempo Mi sono sempre divertita a fareOra so quasi tutte le cose Analizzando però meglio Il metodo con cui insegni la matematica anche forse perché ho giudizio A mio un cheper della matematica matematica è determinante: questa materia scopro è avuto una maestra eccezionale professore per essere merito della maestra.e anche gli argomenti piùsempre astratti di più aggrovigliata, La maestra era anziana ed il suo perché spiegava benissimo e poi possonoMa risultare chiari per tuttil’[Giulia, considerato bravo deve 4P] se da una parte alunno deve studiare mi assicuro che farla e metodo era un po ’ rigido e perché ci faceva entrare proprio se l ’ insegnante li affronta in esperto nella molto, ’altra lessere ’insegnante deve aiutarlo sbrigativo, visto che un quando un nei conti, neidall problemi e per fare soprattutto spiegarla con modo esemplificativo materia, e marimaneva soprattutto bambino indietro tuttoaciò aveva deiessendo metodi fare ciò, più comprensiva nei suoi diceva po ’ di simpatia e amore non scherzoso. Penso che se sei ‘ chi va avanti benebene. chi rimane stupendi. Secondo me è leideve che mi essere estroverso, confronti e cercare di spiegare molto farebbe male, anzi, la mattina ti fortunato nell ’ incontrare un indietro pazienza ’. perché ha fatto appassionare conquistare gli alunni ea Ma veramente spesso non avviene, o insegnante che questo ti verrebbe faccia voglia di andare La mia reazione è stata di ed io la stimo molto, anzi lasciarsi conquistare. apprezzare la matematica con il l ’ insegnante èscuola. a sangue freddo non è della [Andrea, 2S2]econfronti difficoltà nei moltissimo. [Elisa, 1S1] suo entusiasmo allora sì che ti [Federico, 2S2] comprensiva negli alunni, o non spiega bene. matematica. [Ilan, 1S1] può venire il famoso “ pallino ” [Alessandro, 2S2] per essa! [Giulia, 3S1] Secondo me la matematica non sarebbe la stessa se la maestra fosse un’altra. (Federica, 4P) GRAZIE