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il sogno dai greci a freud

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il sogno dai greci a freud
IL SOGNO
DAI GRECI A FREUD
di Manuela Tagliaferri
IL MONDO GRECOROMANO
• L’ ambivalenza verso il sogno
• Il “sogno oggettivo”
L’ ambivalenza verso il sogno
Il mondo greco si presenta come passaggio
dalla cultura arcaica in cui il sogno era un’
apertura al trascendente insieme a fenomeni
quali l’ estasi e la visione, al moderno
pensiero occidentale, in cui il sogno
dischiude le porte dell’ interiorità. Nella
Grecia classica è possibile rinvenire
entrambe queste visioni del fenomeno
onirico.
Il “sogno oggettivo”
Il sogno in Grecia è caratterizzato dall’
essere considerato come esterno al
sognatore, realmente esistente al di là di
questi. Il sogno “fa visita” al dormiente, “gli
sta sopra”, e lascia tracce tangibili del
proprio passaggio.
PLATONE
In Platone possiamo trovare le tracce dell’
antica visione del sogno e i fondamenti di
quella nuova. Questo autore considera il
sogno come possibilità di apertura al
trascendente solo per pochi, mentre per la
maggioranza degli uomini rappresenta l’
espressione degli impulsi irrazionali
profondi.
PLATONE
"quando un uomo si lascia andare nel sonno dopo avere
svegliato la sua ragione e averla nutrita di bei pensieri e di
belle meditazioni, dedicandosi alla riflessione interiore,
quando ha calmato il desiderio senza sottometterlo al
bisogno né all' eccesso per addormentarsi e non turbare
con le sue gioie e i suoi dolori il principio migliore, ma gli
permette di guardare da solo e libero da desideri e
percepire qualcosa che gli sfugge del passato, del
presente, o dell' avvenire [...] quando ha stimolato la terza
parte dell' anima dove ha sede la saggezza, e infine s'
abbandona al riposo: è in queste condizioni [...] che l'
anima raggiunge nel modo migliore la verità e che visioni
mostruose dei sogni appaiono meno.“
(Repubblica, 571e-572a)
I PRIMI RAZIONALISTI
Già
nel
mondo
Greco
appaiono
teorizzazioni del sogno come prodotto della
psiche umana, per quanto nei diversi autori
non è mai completamente negata la
possibilità del sogno trascendente.
ARISTOTELE
Il sogno è una attività di pensiero che si svolge
durante il sonno. Tramite questo autore, il sogno
diventa “oggetto della psicologia” (Freud 1899, p.
24), infatti il lavoro onirico è un prodotto della
phantasmata, che è la capacità psichica del
formare immagini, e deriva da “un residuo delle
sensazioni provate nella veglia" (Del Corno 1975,
p. XV).
ARTEMIDORO
Oltre al sogno veritiero e profetico, ci può essere
un tipo di sogno personale, l’ insomnium, che
“esprimerebbe semplicemente e puramente (in
immagini) l’ esaudimento di un desiderio o di una
aspirazione del momento” (in Il libro dei sogni,
Musatti 1976, p. 9).
CAMBIAMENTO DI
PARADIGMA
• Nascita dell’ individuo
• Complicazione dell’ individuo
• Allontanamento dell’ “altro mondo”
NASCITA DELL’ INDIVIDUO
Il sogno non è più indirizzato alla comunità
ma al singolo individuo.
COMPLICAZIONE DELL’ INDIVIDUO
Il sogno personale, che nel mondo Greco non
abbisognava di interpretazione, diventa il
focus della ricerca.
ALLONTANAMENTO DELL’ ALTRO
MONDO
Impossibilità di comunicazione con il
trascendente.
EFFETTI SUL SOGNO
• L’ interiorizzazione del sogno
Il sogno esprime l’ interiorità del soggetto
• La razionalizzazione del sogno
Il sogno ha una logica che deve essere scoperta
IL FINE DEL SOGNO E’ SCOPRIRE SE’
STESSI
CARDANO
• il sogno è un prodotto della Phantasia, facoltà
psichica umana che opera per immagini
• permette di accedere allo stato psichico del
sognatore
CARTESIO
prima espressione piena di quello che diverrà il
pensiero occidentale scientifico riguardante il
sogno, in quanto “opporrà in modo netto il mondo
onirico irreale e illusorio al mondo della veglia nel
quale solo si può dare la pienezza del pensiero”,
vedendo nel sogno “il riflesso della propria
situazione esistenziale contingente che si rivelava
mediante un linguaggio simbolico” (Chianese
2003, p. 215).
ROMANTICI
“torna in auge la vecchia problematica del sogno [...] (che)
alimenta [...] una psicologia alla quale piace descrivere lo
spirito umano come ansioso di premonizioni, sensibile alle
coincidenze e all’ equivoca insistenza del caso, facile
segno degli assalti dell’ invisibile, destinatario attento dei
messaggi e degli avvertimenti di un mondo di là: i sogni
passano per i suoi veicoli privilegiati" (Caillois 1988, p.
55).
PRIMI STUDI SCIENTIFICI
• Interesse per la potenza misteriosa del sogno (Myers 1903)
• Conoscenza della propria verità profonda (Hildebrant 1875)
HERVEY DE SAINT-DENIS (1867)
precursore degli studi novecenteschi sul sonno
• Fasi del sonno (si producono sogni anche nel
sonno profondo)
• Stato psicofisico del sognatore riflesso nel sogno
• Memoria e immaginazione sono coinvolte nel
processo onirico
• Le facoltà mentali sono attive durante il sonno
• Continuità del pensiero sonno/veglia
IL MONDO
CONTEMPORANEO
• Sogno come creazione psichica
• Sacralità dell’ individuo
FREUD
Freud raccoglie queste linee di pensiero
(internalizzazione/razionalizzazione: sogno
come conoscenza di sé) e le radicalizza. Il
sogno diventa così definitivamente un
prodotto psichico individuale, dotato di un
significato nascosto da decifrare.
Tutte le concettualizzazioni contemporanee
sul sogno, al di là delle se pur significative
differenze, celano un’ idea comune sul
sogno: il sogno è un prodotto psichico
individuale, che tende all’ elaborazione ed
alla integrazione del proprio vissuto, al fine
di proseguire la costruzione e la narrazione
di sé che avviene anche durante la veglia.
PSICOANALISI
• Dalle dicotomie sonno/veglia, inconscio/conscio alla
continuità del pensiero
• Dalle pulsioni alla narrazione di sé
• Dalla dicotomia contenuto manifesto/latente alla
rappresentazione dell’ inconscio
COGNITIVISMO
• Dai contenuti mentali all’ integrazione emotiva
• Dalla ricombinazione casuale dei ricordi alla
narrazione di sé
CONCLUSIONI
• La concezione e l’ esperienza del sogno sono
costruzioni culturali, così come è dimostrato dal
ribaltamento delle concezioni del sogno
• L’ esperienza individuale del sogno può fungere da
indicatore di adattamento all’ ambiente. Le stesse
deviazioni dalla norma culturale sono normaspecifiche.
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