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I POOH - Istituto Comprensivo "GB Rubini"
I POOH Istituto comprensivo G.B. Rubini Romano di Lombardia Classe 3^ B Marcuzzi Simona, Zani Carlotta, Vlashi Silvia Indice: • • • • • • • I Pooh La loro storia: anni sessanta… …anni settanta… …anni ottanta… …anni novanta… …ed oggi Alcune canzoni di successo e i loro testi • Motivazione della scelta I Pooh I Pooh sono un gruppo musicale italiano artefice di alcuni dei più grandi successi discografici della nazione. Il complesso è tra i più longevi nella storia della musica, essendosi formato nel 1966 ed ha venduto più di 50 milioni di dischi. Sono inoltre considerati il maggiore gruppo musicale della storia discografica italiana. Dodi Battaglia (voce, chitarre e tastiere live) •1° giugno 1951: nasce a Bologna. •All’età di 5 anni: inizia a studiare la fisarmonica, andando ad una scuola di musica. •A 13 anni: studia la chitarra. •1968: chiede di entrare a far parte de “I Pooh”, grazie all’amico Valerio Negrini; la settimana seguente, entra nel gruppo in sostituzione di Mario Goretti. Mauro Bertoli (voce e chitarra) •1944: nasce a Bologna. •1962: conosce Valerio Negrini con cui decide di formare un complesso, chiamato “I Jaguars” seguendo l’ondata beat che travolge Bologna in quegli anni, che diventerà poi quello de “I Pooh”. •1967: lascia la band in seguito a problemi personali. Red Canzian (voce, basso elettrico, chitarra, flauto dolce, violoncello e contrabbasso) •30 novembre 1951: nasce a Quinto di Treviso; Bruno Canzian, noto come Red, comincia a suonare la chitarra in epoca beat. •Sec. metà anni ‘60: entra a far parte nel gruppo musicale dei “Prototipi”, formato da alcuni amici d’infanzia. •Dopo qualche anno: Red partecipa al provino per entrare a far parte de “I Pooh”. Stefano D’Orazio (voce, batteria, percussioni e flauto traverso) •12 settembre 1948: nasce a Roma; Sin da bambino avverte la passione per le "percussioni" trasformando tutto quello che gli capita a portata di mano in rumore e ritmo. A sei anni riceve in regalo la sua prima batteria. •Dal 1971 al 2009: fu voce e batteria dei Pooh, autore di molti dei testi delle canzoni del gruppo. •Settembre 1971: Stefano entra nei Pooh. •Aprile 2009: annuncia la sua intenzione di lasciare il gruppo. Gilberto Faggioli (voce e basso elettrico) •1945: nasce a Cles. •1966: lascia la band, tagliato fuori dagli altri componenti, per via del carattere non socievole e del malumore che gettava all’interno della band. •1973: Gilberto Faggioli, insieme a Nico Di Palo, Rick Parnell, Maurizio Salvi, Kamsin Urzino, Jimmy Vollotti, Roger Manzoncini e Daniel Palella, forma il gruppo de “I Tritons”. Riccardo Fogli (voce e basso elettrico) •21 ottobre 1945: nasce a Pontedera. •1966: entra a far parte del gruppo prendendo il posto di Gilberto Faggioli, dopo aver accettato la proposta de “I Pooh”, rimasti impressionati dal modo di suonare e cantare. •1973: abbandona il gruppo dopo essersi sposato con una ballerina. Bob Gillot (voce e tastiere) Di Bob Gillot, non si hanno molte notizie. Di lui si sa solo che ha fatto parte della band nel 1966. Mario Goretti (voce e chitarra) •1945: nasce a Bologna. •1966: diventa membro de “I Pooh”. •1968: si dimette dal gruppo e viene sostituito da Dodi Battaglia; a Bologna apre un’azienda di amplificatori. Valerio Negrini (fondatore del gruppo, voce, batteria e paroliere) •4 maggio 1946: nasce a Bologna. •1962: conosce Mauro Bertoli, con cui fonda il gruppo dei “Jaguars”. •Febbraio 1966: il complesso dei “Jaguars” cambia nome, diventando così “I Pooh”. •Dal 1971: si dedica alla composizione dei testi del gruppo, lasciando lo strumento a Stefano D’Orazio. •Nel 1971: decide di uscire dal gruppo per rimanere comunque il quinto Pooh occulto. •3 gennaio 2013: muore a Trento, nell’ospedale di Santa Chiara, a causa di un infarto. Roby Facchinetti (voce, tastiere e pianoforte) •1° maggio 1944: nasce a Bergamo; Camillo Ferdinando Facchinetti viene soprannominato “Roby” sin dall’infanzia, dal termine bergamasco “robin” (piccolino), data la sua gracile corporatura; l’approccio con la musica avviene all’età di quattro anni, quando comincia a suonare, ad orecchio, un’armonica a bocca. •1958: entra a far parte del suo primo gruppo: “I Monelli”. •Inizi del 1966: il gruppo di cui fa parte (Pierfilippi e Les Copains) suona con i Pooh, allo “Sporting Club” di Bologna; al termine dell’esecuzione, a Roby viene proposto di unirsi a tale gruppo per sostituire Bob Gillot ed egli accetta. La loro storia: anni sessanta… •1964: nasce a Bologna quello che sarà il complesso dei Pooh, all’epoca conosciuto come Jaguars, ad opera del batterista Valerio Negrini e del chitarrista Mauro Bertoli. •Fine del 1965: si arriva alla prima formazione un po’ più stabile: Valerio Negrini, Mauro Bertoli, Mario Goretti, Giancarlo Cantelli e Bruno Barracco; nello stesso anno, Bob Gillot subentra al posto di Barracco e Gilberto Faggioli al posto di Cantelli. •Gennaio 1966: il gruppo ottiene un contratto con la Vedette, la casa discografica di Armando Sciascia; poiché già esiste una formazione con lo stesso nome si deve trovare una nuova denominazione: quella che viene scelta è ispirata a “Winnie the Pooh”. •Aprile 1966: Roby Facchinetti sostituisce alle tastiere Bob Gillot. •Estate 1966: Riccardo Fogli entra nel gruppo, sostituendo Gilberto Faggioli. •Aprile 1967: Mauro Bertoli si sposa e decide di abbandonare la carriera musicale. •Settembre 1968: Mario Goretti, stanco dei continui spostamenti in giro per l’Italia, lascia il complesso e torna a Bologna; viene sostituito da Dodi Battaglia. …anni settanta… •1971: Valerio Negrini abbandona il gruppo e viene sostituito da Stefano D’Orazio. •1972: Riccardo Fogli decide di lasciare il gruppo per intraprendere la carriera solista. •Inizio 1973: il gruppo sembra sul punto di sciogliersi, quando, dopo infinite selezioni, viene scelto un nuovo batterista, Red Canzian. •1975: anno di transizione. …anni ottanta… •1980: i Pooh pubblicano l'album Hurricane, inizialmente pensato per il mercato estero; un disco nel quale i Pooh riarrangiano in inglese i pezzi più importanti dell'ultimo triennio. •Primavera 1982: i Pooh pubblicano il loro primo disco live: Palasport. •1988: con il disco Oasi i Pooh cominciano a collaborare con il WWF. •1989: i Pooh mettono in commercio il brano Concerto per un'oasi, il cui ricavato viene devoluto totalmente al WWF. Nello stesso anno esce la raccolta Un altro pensiero. …anni novanta… •Marzo anni ‘90: i Pooh vincono il Festival di Sanremo. •Poco dopo: esce l'album omonimo, che conterrà brani di successo. •Iniziano ad incrinarsi i rapporti all'interno del gruppo, col divieto di Red, Dodi e Stefano a Roby di partecipare al Festival di Sanremo con la canzone Vivrò. •1986: i Pooh lasciano la casa Gianfranco Monaldi per Fio Zanotti, che aveva già collaborato nel lavoro da solista di Dodi Battaglia. •1996: i Pooh tornano alla ribalta grazie al disco Amici per sempre; i nuovi Pooh rimangono fedeli alla loro musica, rinnovandosi negli arrangiamenti, seguendo in parte la moda del momento. Ironia della sorte, nonostante il titolo, questo sarà il disco con la gestazione più difficile di tutta la storia dei Pooh. I quattro, infatti, quasi non si parlano, ogni occasione è buona per litigare e la "macchina della musica" sembra sul serio arrivata al capolinea. Dodi pensa in segreto di andarsene e registra il disco separatamente rispetto al resto del gruppo. Alla fine il buon senso dei quattro ed il successo ottenuto dal nuovo album scongiurano la fine dell'avventura. …ed oggi. •2008-2009: i Pooh partecipano a tre dischi di altri artisti (con i Neri per caso, nell'album Angoli Diversi, reinterpretano la loro Piccola Katy. Con Ornella Vanoni, nell'album di duetti Più di me, cantano Eternità, incisa dal complesso i Camaleonti e dalla stessa Vanoni). •2009: incidono con Claudio Baglioni una versione riarrangiante di Che begli amici. •Metà aprile 2009: le agenzie stampa hanno battuto la notizia che il batterista Stefano D’Orazio, intendeva lasciare il gruppo dopo trentotto anni di sodalizio. •Dal 1° ottobre 2009: i Pooh sono rimasti in tre (Roby, Dodi e Red). •3 gennaio 2013: muore all’ospedale santa Chiara di Trento Valerio Negrini, stroncato da un infarto all’età di sessantasei anni; alla camera ardente, organizzata quattro giorni dopo, al Teatro della Luna di Assago, sono presenti Roby, Dodi, Red e Stefano con le famiglie al completo, la famiglia Negrini, amici dei Pooh e di Valerio, fans e collaboratori, tutti lì a rendere omaggio al fondatore del gruppo. L'inaspettata morte di Valerio getta nello sconforto i Pooh. Alcune canzoni di successo ed i loro testi “Dammi solo un minuto” e “Piccola Katy” “Dammi solo un minuto” (Rotolando respirando-1977) Lo so so tutto non parlare più lo so che forse è meglio ma crederci non voglio non c'ero preparato ci vuole fiato a dirti. Addio c'è fumo e odore caldo qui di dolci e di caffè ognuno pensa a sé è il giorno più normale ma io sto male, male. Dammi solo un minuto un soffio di fiato un attimo ancora stare insieme è finito abbiamo capito ma dirselo è dura è stato un bel tempo il mio tempo con te. Dammi solo un minuto un soffio di fiato un attimo ancora noi tranquilli e lontani ognuno per sé piangeremo domani ma che coraggio che hai come fai? E poi guardo in fondo cosa sei un fuoco presto spento se tira un po' di vento un gioco senza impegno ma lasci il segno tu. Dammi solo un minuto un soffio di fiato un attimo ancora stare insieme è finito abbiamo capito ma dirselo è dura svegliati svegliami dai cosa fai? Ma è vero che sta tremando il tuo respiro ma sì che è proprio vero. Come mai i tuoi occhi ora stanno piangendo dimmi che era un sogno e ci stiamo svegliando. “Piccola Katy” (The Best of Pooh-1997) Oh, oh piccola Katy. Oh, oh piccola Katy. Oh, oh, oh! Piccola Katy, stanotte hai bruciato tutti i ricordi del tuo passato tutte le bambole con cui dormivi ed il tuo diario che sempre riempivi solo con ciò che faceva piacere a chi di notte l'andava a vedere Piccola Katy, oh, oh, piccola Katy, Oh, oh, oh! Piccola Katy, stanotte hai capito che carezzandoti ti hanno tradito e in questo mattino in grigia foschia di colpo hai deciso di andartene via Piccola Katy. Vai, vai, piccola Katy, vai, vai, vai! Vai, vai, piccola Katy, vai, vai, piccola Katy, vai, vai, vai! Piccola Katy, la porta é socchiusa non devi nemmeno inventare una scusa dormono tutti di un sonno profondo e questo silenzio é la fine del mondo chiudi pian piano e ritorna a dormire nessuno nel mondo ti deve sentire piccola Katy, bye bye piccola Katy, piccola Katy, bye bye piccola Katy, piccola Katy, bye bye piccola Katy. Motivazione della scelta Questo lavoro è stato svolto in onore di Valerio Negrini, deceduto nel tardo pomeriggio del 3 gennaio 2013, nel letto dell’ospedale Santa Chiara di Trento, stroncato da un infarto all’età di sessantasei anni.