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Dalla conoscenza delle teorie dello sviluppo al conseguimento dell
S.S.I.S.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI
L’AQUILA
Dalla conoscenza delle teorie dello sviluppo al
conseguimento dell’efficienza e dell’efficacia
dell’azione formativa
CORSO DI
PSICOLOGIA DELLO
SVILUPPO
Prof. Salvatore Sasso
La Costituzione
Art.3: sancisce il diritto di ciascun
soggetto a vedersi rimuovere gli ostacoli
che “di fatto impediscono il pieno sviluppo
della persona umana”
Tale principio, non lontano, da quelli
psicopedagogici, stabilisce l’innegabile
garanzia di ogni soggetto di vedersi
garantito lo sviluppo delle potenzialità così
come il suo statuto genetico promette
all’atto della nascita
Riflessione
(M.D’Addazio. Saggio e Progetto. Guida alle prove scritte del
1° concorso per Dirigenti Scolastici, Anicia, Roma, 2005)
Al di là dell’annosa polemica tra innatisti e
ambientalisti, bisogna rilevare come
nessuna facoltà, abilità o competenza si
sviluppi per mero svolgimento di
potenzialità organiche, ma grazie al
contributo di fattori esterni che possono
accelerare o ritardare, potenziare o
indebolire, ottimizzare o affievolire il
processo di crescita personale di ciascun
soggetto.
La società come fattore complesso
(M.D’Addazio. Saggio e Progetto. Guida alle prove scritte del
1° concorso per Dirigenti Scolastici, Anicia, Roma, 2005)
La società –come insieme complesso di
fattori ambientali che interagiscono
con l’individuo determinandone lo
sviluppo- ha la responsabilità
dell’esito di tale sviluppo
Non tutte le componenti sociali sono
responsabili nella stessa misura
Le componenti sociali
responsabili dello sviluppo
In primo luogo, anche per motivi
cronologici è responsabile la famiglia
In questa, come emerge dalle
ricerche di Freud, Spitz, Bowlby,
Winnicott ecc., il soggetto riceve le
prime stimolazioni educative
Successivamente gli apporti esterni
sono plurimi e diversificati
Differenze tra scuola e famiglia
Tra le agenzie sociali la scuola ha un posto
di primo piano
La scuola, a differenza della famiglia e del
resto della società, è l’unica agenzia che ha,
per mandato istituzionale, il compito di
predisporre, adottare e controllare gli
strumenti necessari affinché ciascun alunno
possa sviluppare al meglio le proprie
potenzialità
Lo sviluppo e il successo formativo
(M.D’Addazio. Saggio e Progetto. Guida alle prove scritte del
1° concorso per Dirigenti Scolastici, Anicia, Roma, 2005)
La traduzione delle potenzialità di un alunno
in reali abilità e competenze rappresenta il
pieno conseguimento del successo
formativo (efficienza e efficacia
dell’azione formativa con conseguente
qualità del servizio scolastico)
Tra sviluppo e successo formativo c’è un
rapporto di genere e specie
Lo sviluppo e il successo formativo
(M.D’Addazio. Saggio e Progetto. Guida alle prove scritte del
1° concorso per Dirigenti Scolastici, Anicia, Roma, 2005)
Lo sviluppo –distinto dalla crescita
(aumento del volume dell’organismo)consiste nella differenziazione e
maturazione delle diverse funzioni
organiche e psichiche
La scuola è chiamata a garantire la
componente dello sviluppo più progettabile
e controllabile, andando al di là di quel
modello lineare di sviluppo anacronistico
alla luce delle più recenti ricerche psicobiologiche
L’autonomia scolastica
Art. 1 co.1 del DPR 275/1999
“L’autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di
libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e si
sostanzia nella progettazione e realizzazione di
interventi di educazione, formazione e istruzione mirati
allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi
contesti, alla domanda delle famiglie e alle
caratteristiche specifiche dei soggetto coinvolti al fine
di garantire loro il successo formativo, coerentemente
con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di
istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del
processo di insegnamento e di apprendimento”.
11 punti per il successo formativo
(M.D’Addazio. Saggio e Progetto. Guida alle prove scritte del
1° concorso per Dirigenti Scolastici, Anicia, Roma, 2005)
1.
2.
Per realizzare tutto ciò e garantire il
pieno successo formativo, bisogna:
Conoscere le potenzialità formative di ciascun alunno
Avere una minima conoscenza della famiglia e delle
altre agenzie sociali che parallelamente incidono sullo
sviluppo dell’alunno
3. Stabilire i livelli di partenza e la conseguente domanda
formativa intrinseca da parte dell’alunno e tentare di
conciliarla anche con quella espressa, allo scopo di
incrementare la motivazione ad apprendere
4. Stabilire i livelli di competenze
5. Organizzare il raccordo interistituzionale
6.
Tenersi aggiornati circa i risultati della ricerca
soprattutto in campo psicologico, didattico,
organizzativo, metodologico e disciplinare
7. Interrogare lo statuto epistemologico delle discipline
per coglierne la valenza educativa necessaria per
quegli specifici alunni in quella peculiare situazione
formativa
8. Predisporre eventuali percorsi modulari
9. Elaborare e controllare un piano dell’offerta
formativa che ottimizzi tutte le risorse
10. Controllare i risultati di pieno conseguimento
di efficienza ed efficacia dell’azione
formativa raggiunti (valutazione formativa),
per riorientare efficientemente i percorsi
(progettazione e controllo di sistema)
11. Documentare debitamente i risultati
significativi dei processi di apprendimento e
certificare le competenze acquisite
Dalle conoscenze delle teorie dello
sviluppo al successo formativo
Ne consegue la necessità di un esame psicologico
del pieno conseguimento del successo formativo
Conoscere l’alunno sembra un criterio scontato, ma
poterne individuare la reale domanda formativa è
cosa ben più complessa
Conoscere la domanda formativa significa non solo
conoscere quei non meglio definiti livelli di
ingresso, ma conoscere l’alunno nel passaggio da un
segmento di scuola all’altro
Conoscere: lo stile di apprendimento, l’uso delle
risorse
Notevole è il contributo della ricerca psicologica
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