Nessun titolo diapositiva - Facoltà di Scienze Economiche ed
by user
Comments
Transcript
Nessun titolo diapositiva - Facoltà di Scienze Economiche ed
FACOLTA’ DI SCIENZE ECONOMICHE E AZIENDALI LAUREA MAGISTRALE IN ECONOMIA & MANAGEMENT MATERIALI DIDATTICI DEL CORSO DI FINANZA AZIENDALE Prof. A. Capasso N. 3/2006 (ver 1.2) Capitoli 16&17 del volume di R.A. Brealey, S.C. Myers, S.Sandri “Principi di Finanza Aziendale” Mc Graw Hill Italia Argomenti trattati Struttura finanziaria: definizione e funzioni Indebitamento e redditività in assenza di imposte La tesi tradizionale Imposte societarie e valore Imposte societarie e personali L’insolvenza I costi dell’insolvenza Costi di agenzia Informazioni asimmetriche e scelte di finanziamento Ordine gerarchico delle decisioni di finanziamento Come si definisce e quali funzioni assolve la struttura finanziaria ? È definita dalla combinazione di titoli rappresentativi del passivo dell’impresa (*) Regola i diritti sui flussi di cassa prodotti dalle attività Regola i poteri di governo dell’impresa È un problema di marketing: si tratta di emettere titoli che siano vendibili sul mercato dei capitali (*) (*) In effetti non sempre il debito è giuridicamente incorporato in titoli (valori mobiliari) come le obbligazioni ma in effetti quando si finanzia attraverso forme tecniche diverse dalle obbligazioni, l’impresa vende alla banca o ad altri investitori finanziari quote rappresentative del suo debito in cambio del pagamento di interessi e dell’impegno a restitutire i capitale M&M 1 – Irrilevanza della struttura finanziaria PROPOSIZIONE I di M&M Se i mercati dei capitali svolgono una corretta funzione, le imprese non possono accrescere il proprio valore modificando la struttura finanziaria. Il valore è indipendente dall’indice di indebitamento UN’ANALOGIA DALLA VITA QUOTIDIANA Il costo delle diverse parti di un pollo non dovrebbe essere maggiore del costo di un pollo intero. M&M 1 – Irrilevanza della struttura finanziaria Le condizioni necessarie: •nessun costo di transazione •nessuna imposta societaria o personale •reddito operativo conoscibile in anticipo (si elimina il problema del rischio) •nessun rischio di insolvenza •uguale costo del debito per l’investitore e per l’impresa M&M 1 – Irrilevanza della struttura finanziaria Quando non vi sono imposte e i mercati dei capitali funzionano al meglio, non fa differenza se ad indebitarsi è l’azienda o il singolo azionista. L’effetto sul rendimento per l’azionista è il medesimo. Ad un maggior indebitamento corrisponde una maggiore variabilità dei risultati. Pertanto, il valore contabile di un’azienda non dipende dalla sua struttura finanziaria, in quanto gli investitori non sono disposti a riconoscere un maggior valore per qualcosa che possono realizzare da soli nell’ambito del loro portafoglio di investimenti M&M (la struttura finanziaria non è importante) Esempio - Macbeth Spot Removers è totalmente finanziata tramite capitale netto Dati Numero di azioni Prezzo per azione Valore di mercato delle azioni Risultati Reddito operativo Utili per azione Rendimento delle azioni (%) Risultato atteso 1.000 $10 $ 10.000 A $500 $0,50 5 B 1.000 1,00 10 C 1.500 1,50 15 D 2.000 2,00 20 M&M (la struttura finanziaria non è importante) Esempio - continua Indebitamento 50% Dati Numero di azioni Prezzo per azione Valore Valore di mercato delle azioni di mercato del debito Risultati Reddito operativo Interessi Utili netti delle A $500 $500 0 0 Utili per azione Rendimento 500 $10 $ 5.000 $ 5.000 azioni (%) 0 B 1.000 500 C 1.500 500 D 2.000 500 1,00 1.000 2 500 1.500 3 10 20 30 M&M (la struttura finanziaria non è importante) Esempio - Macbeth Spot Removers -Totalmente finanziata tramite capitale netto. Riproduzione effetto leva dagli investitori Risultati Utili da due azioni A B C D $1,00 2,00 3,00 4,00 Meno l' interesse al 10% Utili netti dall' investimen to Rendimento dell' investimento di $10 (%) $1,00 1,00 1,00 1,00 $0 1,00 2,00 3,00 0% 10 20 30 La Proposizione I e la Macbeth Macbeth - continua Struttura corrente D/E=0 Utili attesi per azione Struttura proposta D/E = 1 1,50 2,00 Prezzo per azione 10 10 Rendimento atteso per azione % 15 20 Da MM1 a MM2 Cosa abbiamo appreso dall’esperienza della Macbet Al crescere dell’indebitamento il rendimento per gli azionisti aumenta (a condizione che ROI>i) Ma questo lo sapevamo già dall’esame di Economia e Gestione delle Imprese! Cosa c’è di nuovo? r D E A D E D E D E r r Questa equazione può essere trasformata così: rE D A E r rArD) Leva finanziaria e rendimento Rendimento atteso delle attività ra reddito operativo atteso valore di mercato di tutti i titoli D E rA rD rE D E D E Modigliani e Miller 2 Il tasso di rendimento atteso delle azioni ordinarie di un’impresa indebitata aumenta in proporzione al rapporto di indebitamento In effetti rA è anche il tasso di rendimento di un portafoglio che comprende tutti i titoli emessi dall’impresa nelle medesime proporzioni della struttura finanziaria dell’impresa stessa Proposizione 2 di M&M Nel caso della Macbeth D rE rA rA rD E reddito operativo atteso rE rA valore di mercato di tutti i titoli 1500 0,15 10.000 Proposizione 2 di M&M D rE rA rA rD E reddito operativo atteso rE rA valore di mercato di tutti i titoli 1500 0,15 10.000 5000 0,15 0,10 0,20 o 20% rE 0,5 5000 Modigliani e Miller 2 Il tasso di rendimento atteso delle azioni ordinarie di un’impresa indebitata aumenta in proporzione al rapporto di indebitamento In effetti rA è anche il tasso di rendimento di un portafoglio che comprende tutti i titoli emessi dall’impresa nelle stesse proporzioni Proposizione II di M&M r rE rA rD Debito privo di rischio Debito rischioso D E Debito Capitale netto Leva finanziaria e rischio Macbeth - continua La leva finanziaria aumenta il livello di rischio della Macbeth Solo capitale netto Utili per azioni ($) Reddito operativo $ 500 0,50 50 % indebitame nto Rendimento delle azioni Utili per azioni ($) Rendimento delle azioni 5 0 0 $ 1.500 1,50 15 2 20 Leva finanziaria e rendimento D E B A B D B E D E D E D BE BA BA BD E Conclusione: Come cambia la prospettiva L’incremento del ROE ottenuto per effetto dell’indebitamento serve esclusivamente a compensare il maggiore rischio. Ricordate cosa accadeva al b? Il b equity di un’impresa è estremamente sensibile alla struttura finanziaria della stessa WACC Il costo medio ponderato del capitale (Weighted Average Cost of Capital, WACC) rappresenta la visione tradizionale della struttura finanziaria: rischio e rendimento. D E WACC rA rD rE V V Rendimento atteso WACC 0,20=rE Capitale netto 0,15=rA Attività complessive 0,10=rD Indebitamento BD Rischio BA BE WACC Esempio - Un’impresa ha un debito di $ 2 milioni e 100.000 azioni in circolazione, vendute a $ 30 ciascuna. Se il tasso di interesse corrente è 8% e gli azionisti si aspettano un rendimento del 15%, qual è il WACC dell’azienda? D = $2.000.000 E = 100.000 azioni X $30 per azione = $3.000.000 V = D + E = 2 + 3 = $5.000.000 WACC Esempio - Un’impresa ha un debito di $ 2 milioni e 100.000 azioni in circolazione, vendute a $ 30 ciascuna. Se il tasso di interesse corrente è 8% e gli azionisti si aspettano un D = $2.000.000 rendimento del 15%, qual è il WACC dell’azienda? E = 100.000 azioni X $30 per azione = $3.000.000 V = D + E = 2 + 3 = $5.000.000 D E 2 3 WACC rD rE 0,08 0,15 V V 5 5 0,122 o 12,2% r WACC rE rE =WACC rD D V WACC (visione tradizionale) r rE WACC rD D V WACC (visione di M&M) r rE WACC rD D V Quanto dovrebbe indebitarsi un’impresa? Quanto dovrebbe indebitarsi un’impresa? Struttura finanziaria e imposte societarie Rischio finanziario – Il rischio per gli azionisti derivante dall’impiego del debito. Leva finanziaria – Uso del debito per aumentare la variabilità dei rendimenti del capitale netto. Beneficio fiscale del debito (Scudo fiscale) – Risparmio fiscale derivante dalla deducibilità del pagamento degli interessi. Struttura finanziaria e imposte societarie Esempio – Possedete l’intero capitale netto di Space Babies Diaper Co. L’azienda non ha debito. Il flusso di cassa annuale dell’azienda è di $1.000 al lordo degli interessi e delle tasse (EBIT, Earnings Before Interest and Taxes). Le imposte societarie sono pari al 40%. Avete la possibilità di scambiare 1/2 del vostro capitale netto con obbligazioni al 10% con un valore nominale di $1.000. Vi converrebbe? Perché? Struttura finanziaria e imposte societarie Esempio – Possedete l’intero capitale netto di Space Babies Diaper Co. L’azienda non ha debito. Il flusso di cassa annuale dell’azienda è di $1.000 al lordo degli interessi e delle tasse (EBIT, Earnings Before Interest and Taxes). Le imposte societarie sono pari al 40%. Avete la possibilità di scambiare 1/2 del vostro capitale netto con obbligazioni al 10% con un valore nominale di $1.000. Vi converrebbe? Perché? Solo capitale netto EBIT Pagamento interessi Reddito al lordo delle imposte Imposte al 40% Flusso di cassa netto 1/2 Debito 1.000 1.000 0 100 1.000 900 400 360 $600 $540 Struttura finanziaria e imposte societarie Esempio – Possedete l’intero capitale netto di Space Babies Diaper Co. L’azienda non ha debito. Il flusso di cassa annuale dell’azienda è di $1.000 al lordo degli interessi e delle tasse (EBIT, Earnings Before Interest and Taxes). Le imposte societarie sono pari al 40%. Avete la possibilità di scambiare 1/2 del vostro capitale netto con obbligazioni al 10% con un valore nominale di $1.000. Vi converrebbe? Perché? Solo capitale netto EBIT Pagamento interessi Reddito al lordo delle imposte Imposte al 40% Flusso di cassa netto 1.000 1/2 Debito 1.000 0 100 1.000 900 400 360 $600 $540 Flusso di casa totale Solo capitale netto = 600 1/2 Debito = 640 (540 + 100) Struttura finanziaria e imposte societarie VA del beneficio fiscale del debito = (assumendo una rendita perpetua) D x rD x Tc = D x Tc rD Esempio: Beneficio fiscale = 1000 x (0,10) x (0,40) = $40 VA della rendita perpetua di $40 = 40 / 0,10 = $400 VA del beneficio fiscale del debito = D x Tc = 1000 x 0,4 = $400 Struttura finanziaria e imposte societarie Valore dell’impresa = V dell’impresa se finanziata totalmente tramite capitale netto + VA del beneficio fiscale del debito Esempio V se finanziata totalmente tramite capitale netto = 600 / 0,10 = 6.000 VA beneficio fiscale del debito = 400 V dell’impresa con debito di ½ = $6.400 Se il debito è permanente e costante: VA (Risparmio fiscale) = tCD Questo però porterebbe a conclusioni assurde! Dove vanno cercati i limiti all’indebitamento infinito • Occorre in primo luogo definire correttamente il risparmio fiscale • E’ necessario poi considerare i costi nascosti del debito legati ai costi di insolvenza e ai costi di agenzia Imposte personali e societarie Obiettivo dell’impresa non è più quello di minimizzare il suo debito d’imposta bensì quello di minimizzare il valore attuale di tutte le imposte che gravano sul reddito prodotto Questo significa includere nel calcolo gli effetti delle imposte personali Struttura finanziaria e imposte societarie e personali Esempio 1 Solo debito Solo cap. netto Reddito BTCP 1,00 1,00 meno TC=0,46 0,00 0,46 Reddito BTP 1,00 0,54 Imposte TP = 0,5 TPE=0 0,50 0,00 Reddito al netto delle imposte 0,54 0,50 Vantaggio del capitale netto = 0,926 Struttura finanziaria e imposte societarie e personali Esempio 2 Solo debito Solo cap. netto Reddito BTCP 1,00 1,00 meno TC=0,34 0,00 0,34 Reddito BTP 1,00 0,66 Imposte TP =.5 TPE=.2 0,28 0,13 Reddito al netto delle imposte 0,72 0,53 Vantaggio del cap. netto = 0,736 Struttura finanziaria e imposte societarie e personali Formula del Vantaggio Relativo e Debito vs. capitale netto Formula del Vantaggio = Relativo 1-0,33 = 1,23 (1-0,16) (1-0,35) Perché le imprese non sono finanziate totalmente tramite debito? Reddito Operativo = 1 Dividendo Interessi Imposte societarie Tc 0 Reddito netto 1 - Tc 1 Tpe (1 - Tc) Tp Imposte personali Reddito netto 1-Tc - Tpe (1-Tc) = (1-Tc) * (1 - Tpe) Agli azionisti 1 - Tp Agli obbligazionisti Struttura finanziaria e imposte societarie e personali Formula del Vantaggio Relativo (Debito vs. capitale netto) 1-TP (1-TPE) (1-TC) Vantaggio Formula del Vantaggio Relativo > 1 Debito Formula del Vantaggio Relativo < 1 Capitale netto Il valore economico delle imprese indebitate in presenza di imposte societari e personali (1) Proviamo ad esprimere il valore dell’impresa indebitata in termini di valore dell’impresa priva di debito Flusso di cassa per gli azionisti (Ebit - rDD)*(1- Tc)*(1-Tpe) Flusso di cassa per gli obbligazionisti rDD * (1-Tp) Flusso di cassa totale (Ebit - rDD)*(1- Tc)*(1-Tpe) + rDD * (1-Tp) Il valore economico delle imprese indebitate in presenza di imposte societari e personali (2) (Ebit - rDD)*(1- Tc)*(1-Tpe) + rDD * (1-Tp) = Ebit*(1- Tc)* (1-Tpe) - rDD * (1- Tc)*(1-Tpe) + rDD * (1-Tp) Ebit*(1- Tc)* (1-Tpe) + rDD * (1-Tp) - rDD * (1- Tc)*(1-Tpe) Ponendo in evidenza rDD * (1-Tp) si ha (1 Tc) * (1 - Tpe) Ebit * (1 - Tc) * (1 - Tpe) rDD * (1 - Tp) 1 1 - Tp Il valore economico delle imprese indebitate in presenza di imposte societari e personali (3) (1 Tc) * (1 - Tpe) Ebit * (1 - Tc) * (1 - Tpe) rDD * (1 - Tp) 1 1 - Tp Il primo termine di questa equazione è il flusso di cassa generato da un impresa priva di debito dopo il pagamento di tutte le imposte per cui Ebit * (1 - Tc) * (1 - Tpe) Vu scomponiamo la seconda parte della formula (1 Tc) * (1 Tpe) VL-VUr=DD * (1 - Tp) 1 1 - Tp (1 Tc) * (1 - Tpe) VLr-V D* 1 DD U *=Tc) 1 Tp Due casi speciali 1) Se l’aliquota personale sugli interessi è uguale all’aliquota personale sugli interessi, ossia Tpe = Tp vantaggio relativo del debito 1 Tp 1 (1 TpE ) * (1 Tc) (1 Tc) 2) Se le imposte societarie e personali si compensano il livello di indebitamento è ininflunte, ossia se (1-Tp) = (1-Tc) * (1-Tpe) vantaggio relativo del debito 1 Tp 1 (1 TpE) * (1 Tc) 1 Tassazione degli utili e degli interessi negli USA prima e dopo la riforma del 1986 PRIMA DOPO Tc = 46% Tc = 34% (35%) Tpe (div.) = Tp <= 50% Tpe (c.g.) = 20% ma ritardate Tpe (div.) = Tp <= 28% (39,6%) Tpe (c.g.) = 28% ma ritardate (dopo il 1995) Struttura finanziaria e costo del debito Struttura dei tassi di rendimento delle obbligazioni r Rendimento obbligazione D E Costo medio ponderato del capitale r Include il rischio di insolvenza rE WACC rD D V Insolvenza e dissesto (fallimento) Costi dell’insolvenza– Costi derivanti dal fallimento o dall’assunzione di decisioni distorte prima che intervenga il fallimento. I costi di insolvenza I costi di insolvenza sono i costi dovuti ai problemi finanziari e corrispondono alla differenza fra il valore delle attività prima del manifestarsi dell’insolvenza e dopo MM1 è ancora valida in presenza del rischio di insolvenza, ma solo se non vi sono costi connessi con l’insolvenza Un’impresa è insolvente quando non riesce a far fronte agli impegni assunti con i creditori L’insolvenza non è necessariamente sintomatica di una situazione reddituale squilibrata, anche se è probabile che lo sia esempio sulla irrilevanza del rischio di insolvenza Alfa 140 60 80 100 60 40 60 60 0 esempio sulla irrilevanza del rischio di insolvenza inserendo la probabilità di insolvenza la situazione permane in equilbrio. Il valore delle attività si riduce solo per il minor valore futuro previsto nel caso di andamento negativo Alfa 140 60 80 90 50 40 40 40 0 esempio sulla irrilevanza del rischio di insolvenza se invece vi sono costi di insolvenza, poniamo pari a 10 il loro valore ridurra oggi il valore delle attività. Per il valore delle passività e del netto dipende dal momento in cui sorge il rischio Alfa 140 90 VA(CI) = 80 60 80 40 40 20 20 0 Costi diretti di insolvenza Spese legali Costi della curatela legale Tempo dei dirigenti Deterioramento dei rapporti con clienti e fornitori Perdita di importanti elementi dell’organizzazione Incertezza nei mercati da cui derivano illiquidità e perdita di valore dei titoli Alcune considerazioni sui costi di insolvenza Il loro manifestarsi è tanto più probabile quanto più l’impresa è indebitata Sono tanto maggiori quanto più elevato è l’indebitamento dell’impresa Il loro valore atteso deve essere sottratto dal valore delle attività dell’impresa. Pertanto il valore di una impresa indebitata sarà dato dal valore delle attività + il risparmio fiscale - il valore atteso dei costi di insolvenza. Aumento del rischio Circular File Company Valori contabili CCN 20 Debito 50 Attività 80 Equity 50 Totale Attività 100 Totale Passivo 100 Aumento del rischio Circular File Company Valori di mercato CCN 20 Debito 25 Attività 10 Equity 5 Totale Attività 30 Totale Passivo 30 Progetto rischioso costo dell’investimento = 10 Risultati previsti + 120 con probabilità 10% 0 con probabilità 90% Valore atteso = 12 Ipotizziamo che tenuto conto del tempo il VAN del progetto sia - 2 Aumento del rischio Circular File Company Valori di mercato dopo il progetto 20 10 Debito CCN Attività 18 Equity Totale Attività 28 Totale Passivo 8 28 Rifiuto di fornire nuovo capitale proprio Circular File Company Valori contabili 20 Debito CCN 50 Attività 80 Equity 50 Totale Attività 100 Totale Passivo 100 Opportunità di investimento Attività poco rischiosa Ammontare dell’investimento = 10 VA = 15 VAN = 5 La società tuttavia non dispone del contante necessario Rifiuto di fornire nuovo capitale proprio Circular File Company Valori di mercato dopo il progetto CCN 20 Debito 33 Attività 25 Equity 12 Totale Attività 45 Totale Passivo 45 Insolvenza Costi di insolvenza – Costi derivanti dallo stato di insolvenza, dal dissesto o dal fallimento, unitamente ai costi derivanti dall’assunzione di decisioni in conflitto di interessi con i creditori prima che intervenga lo stato di insolvenza. Valore di mercato = V se finanziata totalmente tramite capitale netto + VA beneficio fiscale del debito – VA costi dei insolvenza Giochi di dissesto Prendi scappa i soldi e Guadagna Bait tempo and Switch Insolvenza, Agenzia e Valore Valore di mercato dell’impresa Massimo valore dell’impresa Costi di insolvenza e agenzia VA del beneficio fiscale del debito Valore dell’impresa soggetta all’effetto leva finanziaria Valore dell’impresa non soggetta all’effetto leva finanziaria Rapporto di indebitamento ottimale Debito Scelte finanziarie Teoria del trade-off– Secondo tale teoria, la struttura finanziaria si fonda su un trade-off tra i benefici fiscali e i costi di debito del dissesto. Teoria dell’ordine di scelta – Teoria che afferma che l’azienda preferisce le emissioni di debito all’emissione di azioni, se le risorse finanziarie interne sono insufficienti. Teoria del trade-off e prezzi 1. Offerte di scambio azioni contro debito Offerte di scambio debito contro azione Il prezzo delle azioni cala Il prezzo delle azioni sale 2. L’emissione di azioni ordinarie fa calare il prezzo delle azioni; il riacquisto fa salire il prezzo delle azioni. 3. L’emissione di debito senza garanzia ha un modesto impatto negativo. Emissioni e prezzo delle azioni Perché le emissioni di titoli influenzano il prezzo delle azioni? La domanda dei titoli di una società non dovrebbe variare. Qualsiasi azienda rappresenta una goccia nel mare. Esiste una moltitudine di titoli dalle caratteristiche simili. Le emissioni a largo debito non deprimono il prezzo delle azioni in modo rilevante Teoria dell’ordine di scelta Considerate questi fatti: L’annuncio di un’emissione di azioni riduce il prezzo delle azioni, in quanto gli investitori credono che i manager dell’azienda siano più inclini a emettere azioni quando le stesse sono sovraprezzate. Pertanto, le aziende preferiscono ricorrere al finanziamento interno, il che permette di reperire i fondi senza inviare segnali negativi. . Teoria dell’ordine di scelta Ed inoltre… Qualora si renda necessario un finanziamento esterno, le imprese cominciano con l’emettere debito, utilizzando le azioni come ultima risorsa. Le aziende più redditizie sfruttano meno il debito: non perché puntino a un rapporto di indebitamento minore, ma perché non hanno necessità di di finanziamento esterni. Teoria dell’ordine di scelta Alcune implicazioni: Il ricorso ai capitali interni può essere preferibile al finanziamento esterno. È raccomandabile una certa capacità di adattabilità finanziaria. Se è richiesto un finanziamento esterno, l’indebitamento è preferibile (C’è meno spazio per le differenze di valutazione in merito a quale debito sia valido).