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Trombini sbatte la porta: «Me ne vado»
Calcio - Prima categoria Calcio - Seconda categoria Automobilismo Vincono Nolese e San Maurizio Cola a picco il frastornato Druento O.k. l’Esperanza a Cafasse (foto) La Mappanese batte anche il Gabetto Il ciriacese Andrea Sala vince il rally ronde di Bagnolo ❱❱ A PAGINA 59 ❱❱ ALLE PAGINE 60 E 61 ❱❱ A PAGINA 66 Giovedì 28 ottobre 2010 Foto Trovato pagina 56 Tutti i calendari, i risultati e le classifiche dei campionati dilettantistici già la domenica sera su www.ilrisveglio-online.it IL CASO. Il presidente del Ciriè lamenta la scarsa attenzione della città nei confronti del proprio lavoro ❱❱ BRUNO BILI Uno scandalo per Euro 2012 E adesso salta fuori lo scandalo Euro 2012, ovvero i voti comprati tra i Grandi Elettori per assegnare i campionati Europei di calcio a Polonia e Ucraina. Un dirigente cipriota, Spyros Marangos, anziano e di riconosciute doti morali a casa propria, quindi non un venditore di fumo, già dal 2008 aveva scritto all’UEFA e al suo presidente Platini dicendo di aver le prove della corruzione ai danni dell’Italia nell’assegnazione dell’evento, ma non ha mai ottenuto risposta. Adesso, dopo averla minacciata, è arrivata da parte di Marangos la difusione della notizia alla stampa tedesca e italiana, e da Nyon non si può più tenere tutto nascosto, anche se la frittata è ampiamente servita. Diicile pensare che chi è interessato da questo scandalo nel frattempo non abbia provveduto a far sparire le prove del proprio coinvolgimento. E anche se venisse provato il fatto, ci sarebbero provvedimenti a carico dei dirigenti, ma l’evento non potrebbe certo essere spostato dalla sua sede. Come successe già al CIO dopo i fatti relativi all’assegnazione “truccata” dei Giochi Invernali di Salt Lake City, al massimo arriveranno epurazioni e protocolli più sicuri per il futuro. Ma intanto resta la befa ai nostri danni. Che non toccherà Torino: la Juventus il suo stadio lo sta ricostruendo ugualmente, anche senza Euro 2012. Trombini sbatte la porta: «Me ne vado» Si paventa l’addio a fine stagione del numero uno ciriacese, mentre si profilano nuovi ingressi in società Ciriè shock: Trombini se ne va. A soli quattro mesi dal suo insediamento, il presidente della società nerazzurra, deluso dalla risposta che la piazza ha dato ai suoi ripetuti appelli e dal menefreghismo generale verso la squadra ed il suo progetto calcistico, si lascia andare ad un duro sfogo, dai toni imprevedibili sino a qualche tempo fa, quando i destini del Ciriè Calcio sembravano esser inalmente tornati ad essere rosei, dopo anni di patimenti: «Non si può lottare contro i mulini a vento – le emblematiche parole del massimo dirigente nerazzurro – mi ero illuso di poter fare un certo tipo di calcio a Ciriè ed invece, al momento, devo fare i conti con un disinteresse totale da parte del pubblico, dei commercianti e degli imprenditori di zona, i quali non hanno dato le risposte che mi attendevo alle idee proposte dalla società. L’iniziativa “Adotta la tua squadra”, pubblicizzata attraverso il nostro sito internet, così come le altre richieste di sponsorizzazioni e di piccoli aiuti a livello economico sono cadute nel vuoto, eppure mi sembra d’essere una brava persona che ha messo in gioco se stessa a costo di molti sacriici per il bene di questa società e di questa piazza. Solo dei rapporti con l’Amministrazione Comunale non mi posso lamentare. Per il resto, invece, non ricevendo alcun tipo di supporto dalla città, mi sono fatto l’idea che, a ine anno, dopo aver fatto l’im- PROMOZIONE (pagg. 57 e 58): I nerazzurri, nella foto Chiogna insegue Paolino, sono stati raggiunti dal Borgaro solo nel recupero (foto Rana) possibile per salvare la categoria, mi farò da parte. Lascerò la società in mano ad altri, perché non posso pagare sulla mia pelle una noncuranza della piazza non dovuta alle mie capacità, ma alle errate gestioni che mi hanno preceduto negli ultimi anni». Proprio da quest’ultimo punto, bisogna partire per analizzare la crisi attuale che attanaglia il sodalizio nerazzurro, che nelle ultime stagioni ha vissuto una brusca parabola discendente, sia sotto il proilo tecnico, che societario. L’inizio della i- ne è coinciso con l’addio di Beppe Giarnera, il presidente del primo storico approdo in Serie D, al termine della seconda stagione di Interregionale, nel 2007/2008, che si era conclusa con una soferta salvezza, seguita al brillante quarto posto del campionato precedente. Dopo la sua presidenza, il nulla o quasi, dal momento che la società ha vissuto due retrocessioni di ila sotto le gestioni di Ernesto Bianco e Giovanni Ingignatti, anch’essi lasciati spesso a se stessi da una città che, soprattutto a causa dei deludenti risultati sportivi, s’è a poco a poco disamorata della più blasonata realtà calcistica cittadina, arrivando ai “quattro gatti che ci seguono la domenica” di cui parla a malincuore Trombini. Certo, cambiare presidente ogni anno, e con esso dirigenza, staf tecnico e squadra, con, ultima in ordine di tempo, la scissione dal Settore Giovanile, non può aver giovato alla credibilità ed all’interesse per i nerazzurri, ma c’è una strada che si può ancora percorrere per porre ine alla desolante realtà dei giorni nostri? «Il mio scopo non era quello di guadagnarci, né di rimetterci – spiega Trombini – solo che, al momento, si fa diicoltà a stare a galla e ne sto prendendo amaramente atto: non si vive di sole pacche sulle spalle». Gli scenari futuri assumono però contorni meno drastici se si prendono in considerazione le voci che vorrebbero nuovi ingressi in società nel brevissimo periodo, in modo da garantire investimenti ed una programmazione mirata a raforzare la squadra già nel prossimo mercato di dicembre. Un estremo tentativo di “salvare la baracca” insomma, confermato da Trombini: «Sono stato contattato da persone del luogo interessate ad entrare nella mia società, ma non sono disposto a cedere il Ciriè a stagione in corso. Nuove risorse economiche ed umane sarebbero una vera e propria boccata d’ossigeno per il club, ma alle mie condizioni, cioè che non si stravolga la politica dei bassi costi dei rimborsi dei giocatori e che la squadra non venga letteralmente rivoluzionata tra un mese. Una forma di collaborazione è ben accetta, ma io sono il presidente e sino a ine anno voglio aver l’ultima parola nelle decisioni, poi, a meno di clamorose svolte nell’andazzo, sarò disposto ad andarmene e lasciare ad altri la società. Magari proprio ai nuovi arrivi». — DAWIDH SOLERO CORSI E RICORSI. L’avvocato Luigi Chiappero, ciriacese illustre, tra smentite e ricordi personali PAROLA DI MISTER. Due fratelli, unica panca «Non entro nel consiglio della Juve e non acquisterò il Ciriè» Maselli, accoppiata vincente «Vogliamo vincere col Nole» Oltre trent’anni sulla breccia dell’onda, sempre vissuti da protagonista. Avvocato, sindaco e presidente di calcio: è l’identikit di Luigi Chiappero, oggi consulente legale della Juventus, già primo cittadino di Ciriè per nove anni e numero uno della Sportiva Nolese alla ine degli anni Novanta, prima di iniziare l’avventura a Palazzo D’Oria. Nei giorni scorsi si è parlato insistentemente di un suo possibile ingresso all’interno del Consiglio d’Amministrazione della società bianconera, ma il diretto interessato smentisce: «Non c’è nulla di vero, continuerò con passione la mia attività da consulente legale così com’è stato dagli anni Ottanta ad oggi». Un’avventura iniziata da giovane, quando era un giovane avvocato in uno degli studi più importanti di Torino e non solo, quello di Vittorio Chiusano. «Erano gli anni in cui l’avvocato era stato prima vicepresidente e poi presidente della Juventus, in cui ho potuto conoscere da vicino la realtà della società bianconera». Poi arrivarono gli anni più diicili, quelli del processo doping e, subito dopo, quello di Calciopoli. «È stato senza dubbio il periodo più diicile della mia carriera, dove non sono mancati atteggiamenti ostili nei confronti della società. Si è discusso per sette anni in aula, dal ‘98 al 2005, del possibile utilizzo di sostanze dopanti da parte dei giocatori, partendo da un’accusa priva di ogni fondamento, che siamo riusciti a smontare completamente». Neppure il tempo di chiudere il procedimento, che sul calcio italiano si abbatte il ciclone di Calciopoli, con le accuse alla triade Moggi-Giraudo-Bettega che, nell’estate 2006, porta la Juventus in Serie B, per la prima volta nella sua storia. Una sorta di anno zero per i colori bianconeri, ripartiti da capo con un nuovo progetto e una dirigenza completamente rinnovata, guidata dalla scorsa estate da Andrea Agnelli, nipote del mitico “avvocato”. «Deinirlo processo sarebbe un eufemismo, è stato più un fenomeno per la massa, una condanna di piazza. Adesso tutto dipenderà da cosa verrà fuori dal procedimento aperto a Napoli: soltanto il tempo stabilirà la verità». Una passione per il calcio che va al di là della collaborazione con la Juventus. Chiappero iniziò la sua avventura da calciatore a 18 anni, con la maglia del San Maurizio, in cui giocava ala sinistra. «Non ho mai fatto la scuola calcio, ma avevo tantissima voglia di buttarmi in questa avventura, tanto che ho girato numerose squadre della zona». Una carriera continuata poi con le maglie di Ciriè, Devesi, Caselle ed Esperanza, sempre da centrocampista, prima di inire nella Nolese, di cui divenne presidente dopo i coniugi Baima Poma. «Sono stati anni fantastici, che sono coincisi con la mia giovinezza, ho sempre amato giocare a pallone e l’ho fatto inché gli impegni me l’hanno permesso. A Nole ho trovato poi un ambiente fantastico, a conduzione familiare, fantastico dove siamo siam riusciti a toglierci diverse soddisfazioni». soddisf Poi arrivò l’elezione a sindaco di nella primavera del 1997, e Ciriè, nel Chiappero fu costretto a dire addio calcistica: «Purtropalla sua carriera ca erano troppi, ed era po gli impegni imp diicile cil conciliarli tutti, da quelli di lavorativi a quelli politici, ho dovuto fare quindi delle scelte, anche dolorose dal sc punto di vista afettivo. Ma p ho h sempre continuato a seguire le vicende delle società in cui ho militato». Nei giorni scorsi, dopo lo sfogo del presidente Claudio Trombini, pronto a lasciare la società, si era fatto proprio il nome Chiappero con Bettega durante l’amichevole Ciriè-Juve, prima dello scoppio di “Calciopoli” di Chiappero, che proprio nel 2006, prima della bufera Calciopoli, nei suoi ultimi mesi da sindaco della città, riuscì a portare la Juventus al “Comunale” per un’amichevole con i nerazzurri, che allora militavano in Serie D, come nuovo proprietario del Ciriè Calcio: «Per guidare una società dilettantistica occorrono due fattori fondamentali: il primo è la disponibilità economica, il secondo è la competenza calcistica. Modestamente, credo di non possedere né l’uno, né l’altro. Sinceramente mi spiace vedere la società così in basso in classiica, e mi auguro che, alla ine del campionato, possa salvarsi. Ho piena iducia in Trombini, che reputo una persona capace e competente: gli auguro di riacquistare la iducia nei mezzi della squadra e di riuscire, magari grazie al contributo di altri appassionati, di riuscire a risollevare le sorti del Ciriè». Non manca poi un consiglio a tutti i presidenti e ai dirigenti delle società dilettantistiche della zona. «Per garantire un futuro roseo alle nostre squadre, o si hanno tantissimi soldi da spendere, ma non è detto che poi questi vengano spesi bene, o si punta deciso sui giovani. E forse questa è la strada giusta da intraprendere. Tante realtà stanno investendo risorse umane ed economiche nelle Scuole Calcio: ci va tempo e pazienza per raccoglierne i frutti. Occorre poi la iducia nei propri ragazzi, quelli cresciuti in casa: facendo crescere i più bravi e i più capaci, magari accompagnati dai giocatori più esperti, si potranno disputare campionati da protagonisti, sia in Promozione che in Eccellenza, senza spendere chissà quale cifra. Mi auguro che questo sia il futuro per il calcio locale». — ANDREA TROVATO L’intervistato di questa settimana è il trentacinquenne Daniele Maselli, giovane tecnico ora in forza alla Nolese ed ex allenatore di Borgaro e Cenisia. Mister, lei allena da sempre assieme a suo fratello Mauro, maggiore di due anni, che ricopre il doppio ruolo di allenatore in seconda e medico sociale, il che è sicuramente particolare: ci vuole spiegare il perché? «Abbiamo cominciato assieme allenando alla scuola calcio del Borgaro. Siamo molto uniti e fondamentalmente condividiamo le stesse idee calcistiche. Inoltre siamo entrambi molto presi dai nostri rispettivi lavori e questo comporta che talvolta, o io o lui, non possiamo essere presenti a degli allenamenti o a delle partite. Essendo in due, riusciamo a sopperire a questa problematica visto che uno dei due alla ine è sempre presente». Avete avuto un avvio diicile con la Nolese, ora però le cose hanno iniziato inalmente a girare nella maniera desiderata. Che bilancio trae da queste prime settimane? «Sia io che mio fratello ci siamo inseriti alla grande nell’ambiente della Nolese. La squadra era nuova e, come spesso capita, ci vuole un pochino di tempo per trovare la quadra. Ora veniamo da 4 vittorie consecutive e la crisi pare alle spalle. Il sogno di giocarci qualcosa di importante non è svanito, anzi. Certo sappiamo che molti jolly ce li siamo già spesi e che quindi potremo sbagliare pochissimo». Siete rimasti al Cenisia due anni, che ricordi conservate? «Primo anno fantastico, culminato con la promozione. Un traguardo che la società si era preissata di ottenere in due o tre anni e che quindi ci gratiicò molto. Mentre il secondo fu meno buono, non tanto a livello tecnico, visto che riuscimmo a salvarci, quanto a livello umano». Qual è, invece, la squadra che vi è rimasta maggiormente nel cuore in questi primi anni? «Sicuramente l’annata del 1990 del Borgaro. Raggiungemmo grandi traguardi e fu una bellissima esperienza, non solo a livello tecnico». Qual è lo schema di gioco che preferite? «Ci piace molto il 4-3-1-2, ma per adottarlo bisogna avere i giocatori giusti. In linea di massima un bravo allenatore in base ai giocatori a sua disposizione instaura uno schema di gioco, ad esempio alla Nolese non giochiamo con questo modulo». Fare gli allenatori comporta dei sacriici anche a livello familiare, o no? «Beh, certamente. Ma sia mia moglie Maurizia che mia cognata Barbara sono grandissime sotto questo punto di vista. Sono le nostre casse di risonanza e inoltre sono appassionate di calcio, il che aiuta». Qual è il vostro sogno nel cassetto da allenatori? «Più che un sogno, è un obiettivo. Quello di fare bene e divertire chi guarda la partite. Ci teniamo a lasciare un buon ricordo di noi sia ai ragazzi che alleniamo, sia alle società. E inora, direi, ci siamo riusciti». — DANIELE MORGANTI 66 SPORT Giovedì 28 ottobre 2010 PALLAVOLO SERIE D/ M. Sabato cervotti di nuovo tra le mura amiche PROVINCIALI. In 1a F parte bene il Caselle di Diana Il derby di zona all’Alto Canavese Il San Francesco è 1° in U14/ F Polisportiva Venaria ancora al palo Capra Aurora in vetta all’U16/ F Solo una squadra nel girone B non ha ancora mosso la classiica, la Polisportiva Venaria, che sabato si è arresa ai vantaggi nel quarto set all’Alto Canavese, bravo a cancellare la prova opaca oferta con il Busca. Al coach di casa Andrea Traversa mancano Daniel Cuccotti e Donato Corrado ma al centro rientra, seppur non a tempo pieno, Andrea Bergantin. Flavio Peroglio non può contare sull’infortunato Igor Introvigne, dà un turno di riposo ad Alberico Crosasso e Paolo Navilli, impegnati in Under 16 e con il Club Piemonte, e schiera Riccardo Bianchetta al centro provando Marco Pelizzi opposto. Approccio più convinto degli ospiti, con un Bianchetta stratosferico in attacco. Vinto il primo set, i giocatori di Cuorgnè comandano il secon- SERIE D M - GIRONE B RISULTATI 2a DI ANDATA Polisportiva Venaria - Alto Canavese Gasp Moncalieri - U20 Sant’Anna BreBanca Busca - Sporting Acqui Iveco Garelli Mondovì - Benassi Alba Savigliano - Cus Torino U19 Novi - Tuninetti Torino Copra 4Valli Derthona - Credito Coop Caraglio 1-3 3-0 0-3 2-3 3-0 0-3 3-1 CLASSIFICA P.TI G V P SV SP TUNINETTI PARELLA 6 2 2 0 6 0 SP. ACQUI ROMBISCAVI 6 2 2 0 6 0 BENASSI ALBA 5 2 2 0 6 2 IVECO GARELLI MONDOVI’ 3 2 1 1 5 5 CREDITO COOP CARAGLIO 3 2 1 1 4 4 GASP MONCALIERI 3 2 1 1 3 3 CO.GA.L. SAVIGLIANO 3 2 1 1 3 3 BREBANCA BUSCA 3 2 1 1 3 3 COPRA 4VALLI AL 3 2 1 1 3 4 ALTO CANAVESE 3 2 1 1 3 4 U20 SANT’ANNA S.MAURO 2 2 1 1 3 5 U19 NOVI 1 2 0 2 2 6 CUS TORINO 1 2 0 2 2 6 POLISPORTIVA VENARIA 0 2 0 2 2 6 a PROSSIMO TURNO - 3 DI ANDATA (sabato 30 ottobre, ore 20,30) U20 Sant’Anna - Benassi Alba Polisportiva Venaria - BreBanca Busca Cus Torino - Gasp Moncalieri Tuninetti Torino - Iveco Garelli Mondovì Sporting Acqui - U19 Novi Alto Canavese - Copra 4Valli Derthona (17,30) Credito Coop Caraglio - Savigliano Enrico Lorenzetti, Polisportiva Venaria do ino al 18-23 ma si perdono nel inale e i cervotti li sorpassano. Nel terzo set entra in zona 2 Alessandro Turello con Davide Bertoli dirottato in 4, ma la Polisportiva sbaglia troppe schiacciate e l’Alto Canavese si impone senza problemi. Gran combattimento nel quarto set, con scambi lunghi. Tra i locali Emanuele Caponigri passa dal centro all’ala. A spezzare l’equilibrio ai vantaggi ci pensa un attacco in parallela di Enrico Simonetto. Spiega Traversa: «In squadra ho persone che giocano a questi livelli per il primo anno, naturale che manchi l’aiatamento. Sabato contro il Busca dovremo essere più incisivi a muro». Dichiara Peroglio: «I punti lasciati per strada con una squadra giovane alla nostra portata ce li siamo ripresi con un’avversaria con caratteristiche diverse, molto più esperta. Del 4Valli Derthona, che afronteremo sabato, non si sa molto in giro». POLISPORTIVA VENARIA ALTO CANAVESE In Under 18 femminile il Cafasse Borgaro debutta nel girone C con un 2-3 sul campo del San Francesco, mentre il Leinì cede 0-3 al Rivarolo. In Under 18 maschile, gir. B, la Pvl Cerealterra, martedì sarà di scena a Venaria con la Polisportiva. In Under 16 femminile Capra Aurora in vetta con 6 punti alla poule A battendo 0-3 il Chisola; riposa il San Francesco al Campo, 3° a 3. Nel girone B Balamund ko 3-0 con l’Unionvolley e 3-1 a Chivasso. Nel girone D il Cafasse sconigge 1-3 la Canavese Volley Rossa e 3-2 il Montanaro ed è 2° a 5; mercoledì derby a Volpiano con la Valentino, a 0 dopo un turno. Nel gruppo G Leinì Lilliput in vetta a 6 dopo lo 0-3 sul Casati. Nel girone L 2° a 4 il San Francesco al Campo B, corsaro 1-3 sul Cus Alpignano; il Caselle, 4° a 2, domenica sarà ospite della Pallavolo Settimo. In Under 16 maschile la Pvl CerealTerra, a 0 dopo il debutto del girone B, riceverà lunedì l’Olimpia Aosta. In Under 14 femminile l’Aurora cede 3-0 all’esordio nel girone A con il Testona Gialla 97. La Balamund Azzurra regola 0-3 l’In Volley B e comanda a 6 il girone B. Fermi a 0 nel girone C il Mappano, sconitto 1-3 dal Montalto, e la Valentino Volpia- nese, ko 1-3 con il Castellamonte e 3-0 con lo Chatillon. Nel girone F la Balamund Bianca cade 3-1 a San Rafaele Cimena ed è 3ª a 3, mentre il San Francesco al Campo è in testa a 6 in virtù dell’1-3 sul Pgs La Folgore e del 3-0 sull’In Volley C. Mauro Vottero ha a disposizione le alzatrici Miriam Fortunato, Alexia Turatti, Melissa Verrone e Gemma Verzino e le laterali Matilde Alpaton, Ottavia Azzolini, Beatrice Burocco, Virginia Fissore, Soia Miglioli, Alessia Pozzati, Silvia Scarabotto, Camilla Trogolo e Giorgia Vettorato. «La squadra mi sta dando soddisfazioni -dichiara il tecnico- Alle giocatrici ho issato un obiettivo alto, entrare tra le prime otto squadre provinciali». In Under 14 maschile il Leinì cede 3-0 al Sant’Anna e resta al palo nel girone A. La Pvl CerealTerra, a 0 dopo un turno nella poule B, ospiterà domenica la Pallavolo Torino. In Under 13 femminile l’Aurora, 5ª a 3 nel gir. A, domenica farà visita al Testona Viola 99. Stessi punti per la Balamund, sconitta 0-3 dal Parella. ❱Prima Divisione, la 1ª giornata Nel girone A di Promozione di Prima Divisione femminile il 2D Poli- 1 3 (22-25/ 26-24/ 16-25/ 25-27) POLISPORTIVA VENARIA: Lorenzetti, Bertoli 12, Caponigri 2, Colazzo 6, Cerutti 16, Deboni 6; Gravinese (L), Baradel, Renna 4, Bergantin 3, Turello 4. N.e. Ferrero. All. Traversa. ALTO CANAVESE: Volpe, Pelizzi, Bianchetta, Rocchetta, Simonetto, Berta; Leonardi (L), Baraglia, Gallina. All. Peroglio. — STEFANO TUBIA L’Under 14 femminile del San Francesco La formazione di Prima divisione del Caselle venaria debutta arrendendosi 3-2 alla Stella Rivoli Blu. Ko 3-0 il Leinì Vbc in casa della Bussola Beinasco. Nel girone B di Eccellenza male il Capra Aurora, battuto 3-0 dal Barge. Parte con il piede giusto nella poule C il Caselle, vittorioso 0-3 sulla Polisportiva Pontese. L’obiettivo della compagine allenata da Alberto Diana con il supporto di Stefano Bruno è la risalita nel girone di Promozione, senza disdegnare i playof per la D. Roster formato dalle registe Irene Biolo capitana e Giorgia Mezzo, gli opposti Irene Bellucci ed Erika Carrera, le centrali Cinzia Cargnino, Francesca Mosena, Alessandra Turco e Giovanna Baima Mo, quest’ultima schierabile anche in posto 4 con Francesca Cufari, Miriam Musacci e Valentina Zanelli, e i liberi Alessia Auriemma e Veronica Pucchielli. Raggiunto un accordo con il Comune per la gestione decennale della palestra di viale Bona. L’Euromathi e la Valentino Volpianese cedono 0-3 al Casati e 3-0 alla Torino Pallavolo. Nel girone D arancione la Balamund perde 3-1 con la Finsoft Chieri come la Point Break Leinì B ospite del Testona; Poli Venaria ko 3-0 con Leo SG Chieri. Nel gruppo F la Givolettese si impone 0-3 sul Parella, il Mappano fa altrettanto ospite del Meneghetti e anche il San Francesco Venaria liquida 3-0 il Carmagnola. In Prima Divisione maschile, il primo derby del girone A va alla Polisportiva Venaria (3-0 alla Pvl CerealTerra); il Leinì Vbc si arrende 2-3 al Nuncas Chieri. (ste.tu.) ARCO. A Cherasco (Cn) Giovanni Trapani oro a squadre (ste.tu.) Sono arrivate dagli arcie- ri meno assidui le più belle notizie per il Sentiero Selvaggio Venaria. Nella gara 18 metri di Cherasco, il Senior Giulio Prette, tornato in attività dopo un anno, ha chiuso al 2° posto con 545 punti nell’arco Olimpico, mentre tra le Master 3ª Daniela Lampugnani con 481. Nel Compound bene Giuseppe Luciano, che centellina le gare stagionali, 4° tra i Seniores con 571 punti; 8° Paolo Scollo (557). Per l’arco Nudo 8ª piazza tra i Master con 429 punti per Paolo Ferraris e 11° posto per Ferdinando Spatola Zito tra i Seniores (379). Tra i Master, il druentino degli Arcieri delle Alpi, Giovanni Trapani, ha ottenuto un bronzo individuale con 499 punti e un oro a squadre con 1549 insieme a Ferruccio Berti e Vincenzo Iaccarino. Domenica 31 e lunedì 1° novembre 30 venariesi alla gara nazionale di Alpignano, una delle ultime disponibili per la qualiicazione alla inali Cas-Cag di Taranto di dicembre. Fino a lunedì lo Junior Luca Fanti al raduno nazionale giovanile di Compound a Rovereto (TN). AUTOMOBILISMO. In coppia con il navigatore savonese Fulvio Florean; tutti ritirati gli altri piloti locali Andrea Sala chiude la stagione 2010 vincendo il rally di Bagnolo Il prossimo anno il ciriacese potrebbe gareggiare nel Montecarlo Salvo ripensamenti, la stagione 2010 per il pilota ciriacese Andrea Sala (Meteco Corse) si è chiusa domenica 24 con la vittoria del 17° rally della Pietra di Bagnolo (Cn), per la prima volta in edizione “ronde”. Sala in coppia con il navigatore savonese Fulvio Florean ha vinto a bordo di una Peugeot 206 Wrc, la stessa vettura con la quale aveva vinto ad inizio anno il rally ronde di Ciriè, aggiudicandosi tutte e 4 le prove speciali in 24’08”9 sul percorso cronometrato, un tratto di circa 12 km, ricavato da una porzione della mitica prova di “Montoso”, teatro in passato di importanti side rallistiche come “100.000 Trabucchi”, “Valli Pinerolesi” e “Carmagnola” (al tempo la prova era lunga 25 km). Al 2° posto il pilota cavourese Luigi Chiomio, in coppia con la cavagnolese Katia Sesia, per la prima volta alla guida di una Wrc, anche loro su una Peugeot 206 Meteco distanziati di circa 12”. Terzi a 22” i cuneesi Alessandro Gino e Marco Ravera su Peugeot 207 Super2000 (Eurospeed). Tutti ritirati gli altri concorrenti di zona presenti. Per i navigatori Emiliano Foieri e Samuele Perino la gara si è conclusa dopo il secondo passaggio sulla “Montoso”. Soddisfatto Andrea Sala che ha portato a termine una stagione trionfale: sei gare, tre vittorie (ronde di Ciriè, Rally Città di Torino e Bagnolo), due di classe e un solo ritiro in Liguria quando stava lottando per un altro successo assoluto. «Sicuramente è stato un anno speciale -ammette Andrea Sala- anche se correndo su macchine con prestazioni non indiferenti è più facile raggiungere il massimo risultato. Nella corsa di Bagnolo ero al debutto non avendo mai corso su queste strade. L’ho trovata una gara tecnica e molto impegnativa su un tracciato piuttosto scivoloso. Siamo partiti con un passo accorto per non compromettere il risultato inale. Chiomio che correva in casa nei primi due passaggi è riuscito a mantenere pressoché i nostri tempi. Sulla terza speciale abbiamo dato qualcosa in più in termini cronometrici al nostro avversario e nella prova inale abbiamo solo gestito il vantaggio, ma tanto è bastato per vincere anche questa frazione». Non parteciperai alla ronde della Collina? (gara già vinta Il driver ceresino Piergiuseppe Teppa si cimenta anche nei rally da Sala nel 2009): «Al momento ho troppi impegni per concentrarmi su altre competizioni -conclude Sala- e salvo ripensamenti la stagione 2010 per me si è conclusa a Bagnolo. Tra l’altro ho già inoltrato la domanda di iscrizione al prossimo rally di Montecarlo in calendario a ine gennaio 2011, dove correrò probabilmente su una Renault Clio Rc». ❱Teppa 2° ad Albenga Ottima prestazione per il ceresino Piergiuseppe Teppa in coppia con il navigatore Luca Cagnasso nella 5a “Ronde di Albenga” dello scorso weekend. Fra il centinaio di equipaggi al via anche il driver di Ceres in gara su una Peugeot 106 gruppo A preparata a Ciriè dalla Jet Motor Team. Teppa è stato costantemente l’avversario più pericoloso per Bonaini, equipaggio locale al via su una Peugeot 106. «Siamo molto soddisfatti -commenta Teppa- avevo soprattutto bisogno di riprendere gli automatismi dopo un periodo lontano dai rally. Una prova molto bella anche se molto veloce. Ci siamo divertiti e la vettura è stata perfetta». La vettura storica di Alessandro Fissolo ❱Trofeo Automotoretrò Dopo sei anni di assenza è tornato domenica 17 il “Trofeo Automotoretrò”, organizzato da Automotoretrò e Magazzini dell’Auto presso il kartodromo in frazione Cerrina di Bruino ed ha richiamato oltre 50 vetture per la maggior parte storiche da rally e i migliori driver della specialità fra cui Pippo Anastasi, campione italiano. Regina dell’evento la lancia rally 037 ex uiciale portata in gara dal giovane preparatore cafassese Alessandro Fissolo in gara insieme al coriese Carlo Riva. «E’ stata davvero una bella manifestazione -ha commentato Fissoloun tipo di gara che ha dato la possibilità di far ammirare queste stupende vetture. La nostra in modo particolare, è un esemplare ex uiciale con cui il inlandese Kankkunen vinse parecchie gare e che ora curiamo per conto di un appassionato nella nostra oicina di Cafasse e ogni tanto per fortuna ho l’occasione di provarla in questo tipo di manifestazioni sportive». — EMILIANO BRUNA Un 2010 esaltante per Andrea Sala, navigato da Fulvio Florean A LAVORO DOMANDE 21ENNE diplomata cerca qualsiasi lavoro purchè serio. Tel. 327.3831480. 47ENNE rumena referenziata offresi come badante, diurna e notturna. Disponibilità immediata. 340.1405449. DIPLOMATA 37enne, esperienza pluriennale settore trasporti, offresi come segretaria generica. Iscritti liste mobilità. 334.3155333. 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SIGNORA italiana, 35enne, offresi ad ore per pulizie, baby-sitter o badante. 340.5034889. SIGNORA rumena cerca lavoro ad ore: pulizie, stiro, baby-sitter, assistenza anziani. Anche festivi /notturno. 320.3908706. SEGUE A PAGINA 68