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Naomi Adobbato A mio figlio

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Naomi Adobbato A mio figlio
Per riflettere sulla dislessia
Opera di Paula Dominguez Romeo
Non sono un alieno ! Non sono diverso !
Sono un bambino. Sono ''DISLESSICO''
Non ''GIUDICARMI'', non ''CRITICARMI''
sono un bambino come tutti gli altri.
Non ''ABBANDONARMI'' non ''ISOLARMI''
voglio imparare come tutti gli altri.
Dammi una mano porgi il tuo cuore !
Combatti l'ignoranza te lo chiedo per favore.
Regalami una crescita. Regalami un’infanzia.
Combattiamo insieme questa ignoranza !.
Naomi Adobbato
A mio figlio“
Non capisco il perchè,
gli altri bimbi come me,
riescono ad imparare,
mentre io non lo so fare.
Non capisco il perchè,
leggere non so anche se,
ci provo e mi vergogno,
delle loro risa non ho bisogno.
Non capisco il perchè,
non so quanto fa 3x3,
i numeri si vanno a scambiare,
io li vedo contenti ballare.
Non capisco il perchè,
soluzione non c'è,
non so proprio cosa sia,
so solo che si chiama "DISLESSIA"
Manuela
"VORREI CHE........"
Vorrei che la scrittura
fosse leggera come una piuma,
che semplice fosse l'ortografia
ed avere una bella calligrafia.
Vorrei che i numeri non fossero dispettosi,
ma loro danzano giocosi,
e il 63 agli occhi miei
diventa un 36.
Non so fare le divisioni
e le altre operazioni?
Ma a voi chi ve lo dice
datemi una calcolatrice.
Vorrei leggere esattamente,
riconoscere le lettere velocemente,
ma tutto si confonde nella mia mente.
Voi siete capaci di leggere e imparare,
a me serve la sintesi vocale.
Vi chiedete tutto questo cosa sia?
Non è colpa mia,
si chiama DISLESSIA.
Manuela Dolfi
amica e poetessa
dislessica
Biografie:
il piccolo libro di testimonianze autobiografiche curato da Giacomo Stella
(“Storie di dislessia”, Libriliberi, 2002) è forse il modo più efficace per entrare
nella reale dimensione che il problema può assumere:
“Qualche volta di notte sogno che di colpo imparo a
leggere. Le prime volte,
quando mi svegliavo la mattina provavo [a leggere],
per vedere se era vero”,
“ …per fortuna non sapevo in anticipo che
avrei dovuto leggere [è la sposa
che parla: la formula di matrimonio fu letta
poi al suo posto dal sacerdote] …
sennò non avrei voluto sposarmi in chiesa
davanti a tutti”,
”Oggi ho 16 anni … la ragazza … mi scrive
i bigliettini; io non sono capace
di leggerli, ma faccio finta di sapere quello
che c'è scritto”,
“Ci sono tante cose importanti nella vita: ad
esempio le date…alcune volte
mi vergogno perché non ricordo quando
sono nati i miei figli…se mi sforzo,
magari mi ricordo…Non c'è niente di
immediato, a causa di questo si creano
tanti malintesi…”,
”Quando rientrava da scuola aveva l'aria
cupa, il respiro pesante, come se
provasse odio e rancore…si buttava nel
letto con gli occhi lucidi e sbarrati e
fissava il vuoto…Per i suoi insegnanti
Gianluca era svogliato e deficiente”,
”La prof ha detto che non mi porta
all'esame perché sono un analfabeta del
2000. Lei dice che non può
credere che io non riesca a scrivere e a
leggere come gli altri, non ci crede che io
sono un dislessico, ha
detto che sono scuse e che io ho solo poca
voglia di studiare”,
“Faccio la terza media e sono già stato
bocciato una volta…Sono stato a parlare
col preside che ha
detto che se un dottore mi fa un certificato
di dislessia loro mi promuovono. Io gli ho
promesso che, se
lui mi fa promuovere, io non vado alle
superiori…”
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