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Scarica l`allegato casperluglio-dicembre2014
Giornalino dell’Istituto Bassano Cremonesini Onlus
Numero di Luglio-Dicembre 2014
Diario di bordo
pag. 3
Attualità
pag. 9
Curiosità
pag. 29
Le nostre rubriche:
Abbracciamo la cultura
pag. 30
L’angolo del poeta
pag. 32
Raccontami una storia
pag. 33
La linea della natura
pag. 34
La prova del cuoco
pag. 36
Un sacco di risate!
pag. 38
L’angolo dei giochi
pag. 39
Coloralo tu!
pag. 40
I nostri disegni
pag. 41
Le nascite e i pensionamenti
pag. 42
I Nostri Angeli
pag. 43
Il Natale è un incontro!
E camminiamo per incontrarlo:
incontrarlo col cuore, con la vita;
incontrarlo vivente, come Lui è;
incontrarlo con fede.
Papa Francesco
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Gite, uscite, avventure…
●3 giugno: Gita al mare a Marina di Massa
Appena arrivate siamo andate al parco dei conigli, dove abbiamo dato loro da mangiare
delle carote. Abbiamo partecipato ad alcuni giochi presenti nel parco. Il pranzo è
stato a base di pesce. Nel pomeriggio ci siamo recate in spiaggia. In serata, al
rientro… pizzata!!
Che bello vedere il mare ad inizio stagione!
Gabriella: Al ristorante mi sono trovata bene. I gestori e i camerieri sono stati molto
gentili e piacevoli. Buonissimo il menù. In spiaggia mi sono divertita… che bella l’acqua!!
Antonella: Ho fatto due tuffi nell’acqua…mi sono bagnata tutta, ma che divertimento!
Stefania: mi sono divertita tantissimo a giocare in spiaggia a pallavolo e a bagnarmi i
piedi nell’acqua. È stata una bella giornata.
Dolores: Mi è piaciuto molto il parco dei conigli. Anche il ristorante era molto carino.
Ho preso il sole e mi sono bagnata i piedi.
Egle: A me è piaciuto molto il mare…mi sono divertita molto. In spiaggia ho preso il
sole.
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●13 e 18 giugno: Gita al Parco delle Cornelle
Alessandra: Mi sono divertita molto. C’erano animali in semi libertà e allo stato brado.
Eravamo accompagnati da una guida che gentilmente ci ha fornito tante spiegazioni.
Bello il percorso a piedi ma anche quello in trenino.
Loredana: Ho visto tanti animali: giraffe, tigri, zebre ed elefanti. Sono andata sul
trenino. Mi è piaciuta tutta la giornata.
Maria Grazia: E’ stato tutto molto bello, in particolare il giro sul trenino.
Un’esperienza inaspettata. Ho passato una giornata in tranquillità.
Antonella: Che belle le tartarughe, le scimmie e i rettili. C’erano tanti gruppi in visita.
Mi sono divertita tanto. Mi piace molto andare in gita.
Vanessa: Il parco mi è davvero piaciuto, soprattutto gli animali (l’antilope e una specie
di volpino tanto carino), i coccodrilli, i cigni, i fenicotteri, i lama, i cerbiatti, le
scimmie, l’aquila, le zebre, le tigri, i leoni e i lupi. Questa gita mi è piaciuta molto
perché amo molto la natura. Bello il viaggio sul trenino. Mi sono piaciuti tanti momenti
della giornata. Questo parco ci ha permesso di vedere tanti animali, anche feroci o
selvatici, da vicino.
Monica: Mi sono emozionata. Mi è piaciuto tanto vedere il leopardo. Anche il pranzo è
stato bellissimo.
Dolores: Siamo state accolte bene. Un pranzo eccellente trascorso con persone
piacevoli.
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●Da giugno a ottobre: LA LOCANDA DELL’ANIMATORE
●4 luglio: Uscita del GRUPPO GIORNALINO in gelateria
●26 luglio-23 agosto-25 ottobre-30 novembre: MERCATINI IN ISTITUTO
Operatori Socio-educativi: Quest’estate abbiamo introdotto una nuova iniziativa:
l’allestimento di mercatini in portineria, con la presenza di un operatore del gruppo
socio-educativo e alcune ospiti frequentanti i laboratori. L’intento è stato quello di
offrire una vetrina in più dove esporre i lavori realizzati interamente dalle ospiti,
presso i laboratori occupazionali del nostro Istituto. In questo modo abbiamo dato
l’opportunità ad alcune ospiti, ma anche a parenti, amici e conoscenti di conoscere ed
apprezzare i manufatti che le nostre ospiti confezionano con impegno e dedizione
durante il loro lavoro quotidiano.
●8 settembre: Uscita alla Madonna della Cintura alla Gauzza di Pontevico.
Gabriella: Siamo andate in Chiesa dove abbiamo partecipato alla benedizione dei
bambini. Poi ci siamo recate alla festa dove abbiamo pescato e mangiato le fantastiche
frittelle!! Abbiamo trascorso un bel pomeriggio con Carmen, Primo, Giuditta, Pasquina
e Giuliano.
●12 settembre: Gita a Marina di Massa
Gabriella: Una fantastica giornata, con un tempo bellissimo. Mi sono divertita molto
soprattutto il pomeriggio che abbiamo passato in spiaggia.
Dolores: Che bello passeggiare in riva al mare!
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●14 settembre: Mercatino a Chiesuola per la festa di fine estate
●16 settembre: Gita al Parco della Preistoria
Monica: Una giornata fantastica passata in tranquillità.
Loredana: Io adoro le gite e questa è stata davvero una sorpresa perché non me
l’aspettavo. Ho visto tante cose carine, ma mi ha colpita molto la grandezza del parco
che abbiamo visitato in trenino.
Maria Grazia: Una bellissima giornata, dove ogni cosa è stata fatta con molta calma.
Vanessa: Ho passato una bella giornata, mi sono piaciuti molto le riproduzioni enormi
dei dinosauri, accompagnate dalle schede informative.
Antonella: Che splendida giornata. Mi sono divertita tantissimo. Abbiamo visitato
tutto il parco, dal museo al giro in trenino. Sono stata benissimo in compagnia delle mie
educatrici.
●19 e 26 settembre: Gita a Clusane con giro sul battello.
Alessandra e Egle: Arrivate a Sulzano abbiamo preso il battello e siamo andate a
Montisola dove ci siamo gustate un buon aperitivo. Sul battello, il barcaiolo ci ha dato
molte informazioni interessanti sulle isole presenti. In seguito abbiamo raggiunto i
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nostri amici Paolo e Gabriella all’hotel “Le Margherite” a Clusane. Qui abbiamo passato
spensierate ore in allegria.
●10 ottobre: Commedia a Brescia “Morire dal ridere”
Lo spettacolo è comico. Giocato sulla comicità degli attori. Sui tempi, sui ritmi, sulla
costruzione dei personaggi. Ma ancor di più giocato sulla presa in giro della parte più
cinica, egoista e meschina di alcune persone. Muore il capofamiglia e lascia oltre una
buona eredità, un volontà particolare. Tutta la famiglia si deve riunire. Semplice, se
fossero tutte persone "normali". Invece c'è chi gira il mondo facendo debiti per
mettersi nei guai, c'è chi non esce mai di casa perché è "mammone" nonostante i 45 e
più anni compiuti. C'è chi parla un linguaggio diverso e c'è chi è davvero "diverso".
Insomma, personaggi completamente differenti vivono qualche settimana sotto lo
stesso tetto. Lo stesso sangue li unisce ma la diversità li allontana.
●Dal 20 ottobre: Sono ripresi i Corsi di educazione degli adulti (EDA) e di
alfabetizzazione
●21 ottobre: Tutte al Cinema
presso la Multisala Oz
di Brescia per assistere alla
proiezione del film
“Tutto può cambiare” e poi…
tutte in pizzeria, per una serata
diversa all’insegna del divertimento!!!
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●Novembre: Progetto con i bambini della scuola primaria delle Madri Canossiane
di Pontevico
Anche quest’anno è ripresa la collaborazione delle ospiti dell’Istituto Cremonesini con i
bambini della scuola primaria delle Madri Canossiane. Vista la positività del progetto
svolto lo scorso anno si è ritenuto opportuno ripetere l’esperienza.
●19 novembre: Visita studenti del “Liceo delle scienze umane” di Lonato del
Garda
●23 novembre: Gruppo “Le Terre di mezzo”
●14 dicembre: Gruppo “The Amazing Voices”
●4-9-18 Dicembre: Le giornate dedicate allo
Shopping-day!!!
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GIUGNO
Nel mese di Giugno il Gruppo Socioeducativo ha
inaugurato la “Locanda dell’Animatore” che è rimasta
“aperta” sino alla fine di Ottobre.
La Palestra Socioeducativa dell’Istituto, nei giorni di
giovedì e venerdì, si è trasformata così in una
“Locanda a chilometri 0” dove sono stati organizzati
pranzi con menù “a scelta” in un ambiente “animato”
(addobbi, giochi, canti…relax) e “adattato” alle
esigenze delle persone coinvolte.
A beneficiarne sono state sia le Ospiti inserite nelle
attività animative strutturate, che tutte quelle che
potevano trarre piacere dal consumare un pasto in un
luogo diverso dal refettorio di Reparto.
Ogni gruppo ha scelto liberamente il menu’ e anche gli
invitati speciali.
Tutte le ospiti, ma anche molti operatori e invitati
che hanno partecipato all’iniziativa, hanno mostrato
grande apprezzamento e hanno auspicato che questa
esperienza possa essere ripetuta anche il prossimo
anno.
Il logo della locanda
Tanti giochi, risate
e…divertimento!!!
Alessandra:
Mi sono divertita e sono
stata proprio bene.
L’animazione è stata perfetta.
Tanti gruppi vogliono
partecipare perché è ben
organizzata!
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Antonella e Gabriella:
Un pranzo che abbiamo
condiviso con le persone che
desideravamo.
Stefania:
Una novità bellissima, per me
una bella esperienza che
spero si ripeterà anche nei
prossimi anni. Mi sono
divertita tantissimo.
Giusy M.:
E’ stata una bellissima esperienza!
Viviana:
Mi piacerebbe rifare la locanda
anche il prossimo anno!!!
Annamaria A.:
Abbiamo mangiato molto bene.
Tutte in posa con le
locandiere…Un bel
sorriso…
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SETTEMBRE
Anche quest’anno ci è stata proposta la gita al lago d’Iseo: il 19 settembre un
gruppo, il venerdì successivo un altro gruppo.
Giunte a Sulzano col pullman, abbiamo preso il battello per Montisola, lì ci siamo
fermate un’oretta per una piacevole consumazione al bar. Verso mezzogiorno
abbiamo ripreso il battello e poi, da Sulzano, abbiamo raggiunto Clusane . Qui ci
attendevano, come ogni anno, i nostri cari amici Gabri e Paolo, per offrirci un
succulento pranzetto. Nel pomeriggio ci siamo intrattenute per un po’ nel giardino
dell’hotel e più tardi siamo ripartite verso casa.
Non è stata la prima volta che
abbiamo fatto questa gita, però
abbiamo pensato di documentarci
un po’ sui luoghi che abbiamo
visitato:
MONTISOLA
Montisola o Monte Isola, è La perla del lago d’Iseo, una montagna in un’ isola.
Inevitabilmente chi arriva a Montisola vorrebbe non lasciarla più, perchè
magicamente ed inesorabilmente si è irretiti dai borghi dei pescatori che il tempo
ha gelosamente custodito preservandolo dalle abitudini di chi vive freneticamente
le città vicine. Si è colti subito dal desiderio di guardarsi intorno, di inoltrarsi nei
vicoli, di ascoltare l’acqua che dondola cautamente i naet, le antiche barche dei
pescatori. Il perimetro costiero dell’isola misura 11 chilometri e conta ben 12
centri storici: il capoluogo Siviano, Carzano, Masse, Cure, Menzino, Novale, Olzano,
Peschiera Maraglio, Porto di Siviano, Sensole, Senzano, Sinchignano. A Montisola
non sono ammesse le auto, l’unico modo per visitare l’isola è in bicicletta o in bus.
Nel punto più alto dell’isola a 600 metri di altezza in località Cure si trova il
Santuario della Ceriola, da qui il panorama lascia a bocca aperta.
ITINERARIO
Da Sulzano in battello si raggiunge Peschiera Maraglio, pittoresco Borgo dei
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pescatori con porticciolo dove sono ormeggiati i naet le imbarcazioni dei pescatori.
Questa è la località più frequentata dell’isola, nota per il Museo della rete ed il
cantiere delle barche. Da visitare la chiesetta di San Michele del XVII sec.
Percorrendo la litoranea in circa mezz’ora si raggiunge Carzano, antico borgo di
pescatori e fabbricanti di reti. Il centro storico ha case antichissime ben
conservate. Ogni 5 anni il 14 settembre qui si festeggia la festa di Santa Croce,
tutti gli abitanti decorano la propria abitazione con fiori di carta fatti a mano, la
sera tante piccole luci bianche rendono il paesaggio fiabesco. A poca distanza dalla
barocca chiesa dedicata a San Giovanni Battista si raggiunge un parco attrezzato
con vista sull’isola di Loreto, i turisti possono trascorrere momenti di gioia
prendendo il sole e tuffandosi nelle limpide acque del lago. A Carzano si trova
l’unico campeggio dell’isola, al cui interno vi è il noto Ristorante Montisola dove
apprezzare piatti della cucina locale a base di pesce di lago. Carzano è raggiungibile
in battello da Sale Marasino. Proseguendo sulla litoranea si raggiunge Siviano, in
questo antico paese posto ad un’altezza di 250 metri spicca la torre Martinengo
del XIV Sec. L’ imponete Parrocchiale dedicata ai Santi Faustino e Giovita domina il
paesaggio circostante. Proseguendo ancora avanti arriviamo a Sensole dove sulla
sommità di una parete rocciosa si trova la possente rocca degli Oldofredi costruita
nel XII sec., la fortezza che serviva a proteggere l’ Isola, presenta al centro un
mastio cilindrico. La strada verso Peschiera Maraglio è silenziosa e regala favolosi
scorci sull’isoletta di San Paolo. In questa magica isola si produce un buon olio
extravergine di oliva Dop e il buonissimo salame di Montisola, ottenuto con le
tecniche di un tempo. Un’altra tradizione è quella della conservazione delle sardine
di lago.
ISOLA DI LORETO
E’ la piccola isola del lago. Sorge a nord di Montisola. L’isola di Loreto è di
proprietà privata. Nel 1400 fu costruito un convento per le suore di S. Chiara.
Oggi, vi è un bel castello in stile neogotico con un parco di conifere e il porticciolo.
ISOLA DI SAN PAOLO
Sorge a sud di Montisola. L’isola è di proprietà
privata. Qui vissero pescatori, monaci, nobili. Si
racconta che vi fu costruito un convento
grandissimo, ma nel 1700, divenuta l’isola di
proprietà privata, fu raso al suolo il convento e la
chiesa. Nel 1912 fu acquistata dalla famiglia
Basilio che vi costruì una grande villa.
Annamaria, Viviana e Teresa
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OTTOBRE
Anche quest’anno sono stati attivati presso il nostro Istituto i corsi di
Alfabetizzazione e di Educazione Degli Adulti (EDA).
Il corso di Alfabetizzazione, gestito dalla nostra maestra Paola, si svolge due
mattine a settimana ed è finalizzato ad aiutare le alunne a rinfrescare la loro
istruzione elementare.
I corsi EDA, attivi cinque mattine a settimana, sono affidati ai tre professori di
lettere, matematica, tecnica e inglese, che si occupano di offrire alle nostre
diligenti alunne corsi di istruzione secondaria.
LASCIAMO LA PAROLA ALLE NOSTRE ALUNNE:
VIVIANA: Quest’anno per la prima volta ho avuto l’opportunita’ di frequentare
il corso di alfabetizzazione con la maestra Paola. L’esperienza è solamente all’inizio
pero’ posso dire che la trovo molto interessante, spero di imparare molte cose
nuove e di trascorrere momenti piacevoli in compagnia delle mie compagne di
classe.
GIUSY: Frequento il corso di inglese una volta a settimana. Per me è tutto nuovo,
perche’ alle medie avevo studiato il francese. Ho tanta voglia di imparare e sono
sicura che sara’ una bella esperienza.
MARIA: Anche se ho superato i novanta…mi piace molto frequentare il corso di
italiano. C’è sempre qualcosa di nuovo da imparare o qualche vecchia nozione da
rispolverare…
ANTONELLA: Ho ripreso a frequentare i corsi scolastici e sono contenta
perché mi piace imparare nuove materie e il professore è paziente e simpatico.
ANGELA:
Quest’anno ho cambiato insegnante parchè dal corso di
alfabetizzazione sono passata al corso di italiano. Mi trovo molto bene e sono
contenta di andare avanti a frequentare.
LOREDANA: Sono contenta perché è il primo anno che partecipo ai corsi
scolastici. Frequento italiano con il professor Giancarlo e mi trovo molto bene.
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“TUTTO PUO’ CAMBIARE”
TRAMA: Allettati dalle possibilità che offre una grande città, Greta e il
fidanzato si trasferiscono a New York per proseguire la loro passione per la
musica. Quando il fidanzato ottiene un grosso contratto da solista, accecato dalla
fama, la tradisce con una della casa discografica a Los Angeles durante il periodo
di registrazione e lei intuisce il tradimento ascoltando un suo nuovo pezzo. Greta,
sconvolta, decide di scappare nel cuore della notte da un suo amico che suona per
strada; dopo essersi sistemata per la notte i due decidono di andare in un locale
dove l'amico si esibirà per farsi conoscere e a sorpresa inviterà Greta sul palco per
cantare una sua canzone. La sua vita prenderà una svolta quando Dan, produttore
discografico ubriacone e ormai finito sul lastrico, si imbatte in lei, e rimanendo
affascinato dal suo talento naturale e autentico decide di aiutarla facendola
registrare il suo album usando la città di New York come sala di registrazione a
cielo aperto.
ECCO LE OPINIONI
DELLE NOSTRE INVIATE:
Stefania ed Egle: Un film bellissimo ed
emozionante. Mi è piaciuto perché era romantico.
Alessandra: Il cinema ha catturato
attenzione e non mi sono annoiata.
la
mia
Antonella: Mi è piaciuto tanto. Sono stata contenta
di andare alla Multisala.
Dolores: Film dalla trama molto bella. Ho passato
una bella giornata che abbiamo concluso con una
bella pizzata in compagnia…
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NOVEMBRE
Cari lettori di PonteVico,
il 19 novembre abbiamo fatto una cura per la giovinezza davvero miracolosa! E’
bastata una sola seduta e siamo ringiovanite fino a ritrovare i nostri vent’anni (più o
meno), quei sorrisi, la luce che hanno gli occhi a quell’età… sappiamo che siete molto
curiosi di sapere il nostro segreto, quindi non vi faremo attendere un minuto di più: è
bastato passare una mattinata in compagnia dei ragazzi delle classi 3^, 4^ e 5^ del
liceo paritario delle Scienze Umane di Lonato!
Sono venuti a conoscerci e a visitare il nostro Istituto, abbiamo raccontato loro come
trascorriamo le nostre giornate, le tante attività che mese dopo mese movimentano la
nostra vita: gli impegni, le gite, le feste… forse li abbiamo un po’ frastornati!
Hanno visitato la nostra chiesetta e dopo un tour virtuale del castello fatto con l’aiuto
di tante fotografie che abbiamo proiettato e descritto in sala teatro, sono venuti nel
nostro regno: i laboratori occupazionali in cui abbiamo sfoggiato tutte le nostre
abilità! Abbiamo mostrato loro, non senza un certo orgoglio, i nostri lavori… i gioielli, il
decoupage, la maglia, il ricamo… ci sembrava di parlare un po’ arabo, ma, d’altro canto,
si tratta di passatempi che non si hanno a quell’età! Alcuni hanno provato, però, a
cimentarsi con curiosità e molta attenzione!
Li abbiamo accolti con la consueta allegria che proviamo ogni volta che entriamo in
contatto con la gioia di vivere che hanno i ragazzi a questa età! Ci hanno ripagato con
tanti sorrisi e, parlandoci del loro futuro e di quello che faranno dopo aver finito il
liceo, ci hanno lasciato un po’ di quella gioia. Siamo ringiovanite assaporando di nuovo la
freschezza e l’emozione che abbiamo visto riflessa nei loro occhi, e per un giorno,
siamo tornate ragazze insieme a loro.
E’ stato molto bello ascoltarli, parlare e scherzare con loro, fare amicizia… siamo
certe che anche per loro sia stato lo stesso. I loro visi erano sorridenti quando ci
hanno salutato ed alcuni decisamente rammaricati di doverci lasciare così presto..eh
sì, il tempo vola quando si fanno le cose belle e la nostra mattinata, un po’ fuori
dall’ordinario, è stata molto piacevole!
Alla prossima
La redazione di Casper
(Articolo apparso sul numero di dicembre di PonteVico, il bollettino parrocchiale
di Pontevico, col quale collaboriamo già da diversi anni.)
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ALCUNI MOMENTI DELLA VISITA
DEI RAGAZZI AI LABORATORI
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CAMPIONATO MONDIALE DI CALCIO 2014
Il campionato mondiale di calcio 2014 o Coppa del Mondo FIFA del 2014, noto anche
come Brasile 2014, è la 20ª edizione del campionato mondiale di calcio per squadre
nazionali maggiori maschili organizzato dalla FIFA. La squadra nazionale campione in
carica, la Spagna è stata eliminata al primo turno. La Germania, battendo l’Argentina
ai tempi supplementari, ha conquistato in finale il suo quarto titolo mondiale.
COSTO
Il costo del campionato mondiale di calcio del 2014 è stato stimato essere il più alto
nella storia del mondiale. Il governo brasiliano ha stimato un costo organizzativo pari a
14 miliardi di dollari.
LOGO E SLOGAN
Il logo mostra la silhouette della Coppa del Mondo ed è formata da tre mani stilizzate
di colore verde e giallo, che richiamano la bandiera del Brasile e rappresentano il
caloroso benvenuto al mondo da parte del paese ospitante.
Lo slogan ufficiale scelto si intitola “All in One Rhythm”
(in italiano:”Tutti allo stesso ritmo”).
INNO E CANZONI
Claudia Leitte, Pitbull e Jennifer Lopez si sono esibiti durante la cerimonia di apertura
con la canzone ufficiale, We Are One (Ole Ola), annunciata dalla FIFA il 22 gennaio
2014.
In Italia, a Coverciano, la rock band dei Negramaro ha presentato il video-clip del
brano “Un amore così grande”, reinterpretato per l’avventura dell’Italia in Brasile.
Altro brano di grande successo è stato Maracanà, un singolo del rapper italiano Emis
Killa, utilizzato come sigla di Sky Sport per il campionato mondiale di calcio 2014.
MASCOTTE
La mascotte ufficiale della Coppa del Mondo 2014 è un armadillo di nome “Fuleco”. La
caratteristica che lega l’animale al gioco del calcio risiede nel fatto che quando
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l’armadillo è minacciato dai predatori, si arrotola su se stesso, somigliando ad una
palla. Il nome”Fuleco” è composto delle parole”futebol” (calcio) ed ecologia.
PALLONE
Il pallone ufficiale della Coppa del Mondo 2014 è l’Adidas Brazuca.
L’Adidas, fornitore di tutti i palloni per la Coppa del Mondo da Messico 1970, ha preso
l’ispirazione dagli elementi della cultura brasiliana. I colori riflettono l’allegria e il
divertimento del calcio brasiliano.
Il pallone d’oro è stato assegnato a Lionel Messi.
Stefania
TOUR DE FRANCE
Il Tour de France 2014 si è svolto in ventuno tappe dal 5 al 27 luglio lungo un percorso
di 3656 km.
È iniziato dalla città inglese di Leeds con primo arrivo di tappa nella città termale di
Harrogate.
Già in altre tre occasioni il Tour approdò in Gran Bretagna negli anni 1974, 1994 e
2007.
Dopo altre due tappe in territorio britannico con arrivi a Sheffield e a Londra la corsa
è rientrata in Francia con la tappa dell’8 luglio.
Sono state affrontate prima le due tappe alpine e poi le tre frazioni pirenaiche e alla
penultima giornata di gara la cronometro individuale di 54 km (Bergerac- Pèrigueux).
Come da tradizione l’ultimo traguardo di tappa è avvenuto sugli Champs- Elysèes di
Parigi, domenica 27 luglio 2014.
Il vincitore del tour è stato Vincenzo Nibali, nato a Messina il 14 novembre 1984.
Ciclista su strada italiano, è uno dei sei corridori (il secondo italiano dopo Felice
Gimondi) ad aver conseguito la Tripla Corona, ovvero ad aver conquistato almeno
un’edizione di tutti i tre grandi giri, avendo vinto la Vuelta a Espana 2010, il Giro
d’Italia 2013 e il Tour De France 2014. Ha vinto anche due edizioni della TirrenoAdriatica e nel 2014 il titolo di campione nazionale italiano. È inoltre il primo corridore
italiano a vincere il Tour de France con la maglia di campione italiano su strada. Fin da
dilettante è soprannominato “Lo squalo dello stretto”, titolo che allude al suo modo di
correre sempre all’attacco e alle sue origini messinesi.
Stefania ed Egle
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Anche il Cremonesini ha le sue straordinarie atlete che si
destreggiano tra la PALLAVOLO e il NUOTO:
CHIARA: Io faccio parte della squadra di pallavolo.
È uno sport di squadra molto bello!!!
Siamo state anche a Ravenna per disputare un torneo:
è stata un’emozione fantastica!
Abbiamo incontrato diverse squadre, alcune più forti,
altre meno forti di noi…
GIUSY: Mi piace giocare a pallavolo,
ci divertiamo, è bello stare in gruppo!!!
Mi è piaciuta l’esperienza a Ravenna,
spero di poterla ripetere anche l’anno prossimo.
Mi sono trovata bene sia con gli operatori che con le compagne.
DANIELA: Sono tre anni che faccio parte di questa squadra.
Siamo molto affiatate. Prima di ogni partita si sente l’emozione.
Anche a me è piaciuta l’esperienza di Ravenna.
Siamo orgogliose di aver sconfitto la squadra del Castelleone,
squadra molto forte.
Siamo arrivate quarte su sette squadre
partecipanti al torneo.
GIUSY: Sono molto contenta di andare a nuotare,
è un’attività molto importante, perché impari tante cose nuove.
Faccio le gare di nuoto e ho già vinto molte medaglie.
Spero di avere l’opportunità di poter continuare, anche in futuro,
a svolgere questa attività, che amo molto!!!
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La nostra amazzone in erba Tiziana
ci ha riportato le sue impressioni
su questa nuova avventura…
“Per me è la prima esperienza di ippoterapia.
È molto bello poter parlare con gli animali e loro ti ascoltano:
“Gli manca solo la parola!”
L’istruttrice ti guida nei comportamenti da tenere con i cavalli.
Ho imparato a spazzolare i cavalli, a mettere la sella e poi ho imparato a
salire da sola e a portare il cavallo.
Mi piacerebbe andarci tutti i giorni perché mi piace moltissimo.
I cavalli sono due: uno si chiamo Rocco e l’altra Bell.
Ringrazio tutte le persone che mi hanno permesso di partecipare a questa
esperienza.
Prima di tornare ci offrono sempre i pasticcini.
Spero di poter continuare l’ippoterapia anche dopo agosto.”
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Abbiamo scelto di dedicare un’ampia sezione del nostro giornalino ai
vari eventi che di recente hanno visto protagonista il nostro amato
Papa Francesco.
Non sono avvenimenti che abbiamo vissuto in prima persona,
ma che abbiamo comunque seguito con grande passione ed
interesse attraverso i vari mezzi d’informazione.
1° GIUGNO: INCONTRO CON IL RINNOVAMENTO NELLO
SPIRITO
È stato accolto da un’ovazione, come se fosse un calciatore o una rockstar, Papa
Francesco, allo stadio Olimpico per partecipare alla prima delle due giornate della
XXXVII convocazione nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo. Il Papa ha
percorso a piedi un tratto del prato dello stadio per raggiungere il palco. Dagli spalti
gremiti sono partiti le ola e i canti: lo stesso Francesco si è unito, sorridendo. Egli ha
chiesto una doppia vicinanza: vicinanza a Gesù Cristo con la preghiera e l’adorazione e
vicinanza alla gente, al popolo di dio, con l’amore. Poi ha parlato di famiglia come il
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luogo dove Gesù cresce nell’amore dei coniugi, nella vita dei figli. Ha poi sottolineato
l’importanza dei nonni che sono la saggezza della chiesa.
Il pontefice si è rivolto ai giovani affermando che sarebbe triste che un giovane
custodisse la sua gioventù in una cassaforte, perché così la gioventù diventa vecchia,
diventa uno straccio e non serve più a niente; la gioventù è per scommetterla su cose
grandi, la gioventù è per darla, perché altri conoscano il Signore. Poi ha pregato con i
fedeli, inginocchiandosi sul palco. Infine ha parlato alla ragazza non vedente, che a
nome di tutti i disabili gli aveva rivolto un saluto, ricordandole che le persone che
soffrono sono unite dalla sofferenza di Gesù e le ha ringraziate per la speranza che
testimoniano, quella speranza che ci porta avanti cercando la carezza di Gesù.
Antonella
VISITA ALLA COMUNITÀ DI SANT’EGIDIO
Domenica 15 giugno, Papa Francesco ha visitato la comunità di Sant’Egidio in un
incontro dedicato ai poveri, che sono “al centro del Vangelo di Gesù”. Il papa è arrivato
a Santa Maria in Trastevere, ha incontrato i fedeli e ha ascoltato i loro saluti e le
storia di senza fissa dimora, famiglie, bambini, disabili, profughi, rom, stranieri
emigrati, anziani. In Basilica ha reso omaggio all’icona della Madonna della Clemenza, la
più antica immagine lignea di Maria esistente a Roma. La comunità ebraica gli ha
consegnato l’invito a una visita in sinagoga. C’è stato quindi un momento di preghiera.
In seguito, papa Francesco, si è recato nella sede della Comunità, dove ha incontrato i
responsabili, alcuni vescovi, sacerdoti e seminaristi, malati e altri gruppi di persone.
Nella Comunità di Sant’Egidio, da 48 anni a fianco dei poveri nelle periferie di Roma e
del mondo, il servizio ai poveri si è diversificato nel corso degli anni per rispondere
alle nuove esigenze che via via si presentavano: scuole della pace, persone senza fissa
dimora, stranieri immigrati, i “nuovi europei”, rifugiati rom, persone con disabilità,
anziani soli. A Roma i poveri sono al centro dell’attenzione e dell’ascolto, sono a pieno
titolo familiari della Comunità. L’iniziativa del pranzo di Natale con i poveri coinvolge
ogni anno decine di migliaia di persone nel mondo. Con queste realtà, papa Francesco
ha avuto un’esperienza diretta nel corso della sua visita alla Comunità di Sant’Egidio.
Gabriella
21 GIUGNO: IL PAPA A CASSANO ALLO IONIO, IN CALABRIA
Nella sua quarta visita pastorale in Italia, Papa Francesco si è recato in Calabria, nel
comune di Cassano allo Ionio. Appena arrivato il Pontefice ha fatto visita ai detenuti
del carcere penitenziario di Castrovillari ai quali ha chiesto di pregare per Lui perché
anch’Egli commette degli sbagli e deve fare penitenza; in seguito ha fatto visita agli
ammalati dell’Hospice “San Giuseppe Moscati” e ha pranzato con i poveri della Caritas
diocesana. Dopo aver incontrato anche gli anziani ospiti della “Casa Serena” di
Cassano, Papa Francesco ha poi celebrato la messa nella piana di Sibari, dove hanno
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partecipato più di duecentocinquantamila persone. Nell’omelia il Pontefice si è
pronunciato contro i mafiosi affermando che non sono in comunione con Dio e pertanto
sono scomunicati.
Il Papa ha concluso con un monito particolare rivolto ai giovani: “Non lasciatevi rubare
la speranza! Opponetevi al male, alle ingiustizie, alla violenza con la forza del bene, del
vero e del bello”.
Egle
5 LUGLIO: VISITA PASTORALE IN MOLISE
Papa Francesco è arrivato in Molise per la sua visita pastorale.
La prima tappa per Bergoglio è stato l’incontro con il mondo del lavoro dove ha
affermato che non avere lavoro non è solo non avere il necessario per vivere, ma è
togliere la dignità perché non si può portare il pane a casa.
Il Papa è stato nel santuario dell’Addolorata di Castelpetroso, dove ha avuto un
momento di preghiera in privato.
Francesco si è mostrato “tifoso” del Campobasso; infatti, durante il bagno di folla
all’interno dell’area dove è stata celebrata la messa, proprio sullo spiazzo dove una
volta c’era lo stadio Romagnoli, il Pontefice ha afferrato e sventolato una maglietta
rossoblù scatenando l’ennesimo applauso della folla.
Il Papa ha poi pranzato alla mensa “Casa degli angeli”, con gli ospiti assistiti dalla
Caritas; successivamente si è recato nella Cattedrale di Campobasso dove, dopo
l’adorazione del Santissimo Sacramento, ha sostato in preghiera sulle tombe dei
vescovi Alberto Romita e Secondo Bologna.
Il Papa ha salutato una rappresentanza di ammalati e disabili e si è diretto sulla “
Papamobile” per salutare e benedire i fedeli per le vie di Campobasso.
Infine, a Isernia, il Papa è stato in visita privata nel penitenziario accompagnato dalla
direttrice della struttura.
Dolores
13-18 AGOSTO: VI GIORNATA DELLA GIOVENTU’ ASIATICA
“Non accettare compromessi sulla fede” è questo, secondo Papa Francesco,
l’insegnamento più grande che viene testimoniato dai martiri. Il pontefice lo ribadisce
davanti a centinaia di migliaia di fedeli, un milione secondo i media coreani, che
affollano la Porta di Gwanghwamun, a Seul, per la beatificazione di Paul Yun Ji- Chung,
considerato il Fondatore della chiesa coreana e altri 123 cattolici uccisi oltre due
secoli fa.
Al centro delle parole del Pontefice, durante la messa celebrata in Latino e Coreano,
anche l’attenzione per gli ultimi, poiché viviamo in società dove, accanto a immense
ricchezze, raramente viene ascoltato il grido dei poveri e Cristo continua a chiederci
di amarlo e servirlo tendendo la mano ai nostri fratelli e sorelle bisognosi.
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La visita del Pontefice ha avuto un grande impatto in Corea. Particolare successo ha
riscontrato lo stile di Bergoglio: i media locali hanno dato grande risonanza all’uso di
un’auto utilitaria all’uscita dell’aeroporto al suo arrivo e alla scelta di usare un treno ad
alta velocità tra i normali viaggiatori.
Durante la messa nel World Stadium Cup di Daejon, si è scagliato contro le economie
disumane e ha rivolto un appello ai giovani: “Non fatevi derubare della speranza”.
Senza dimenticare una preghiera per le vittime del naufragio del Sewolll, una delle più
gravi tragedie del paese.
Dopo l’incontro con i ragazzi nel santuario di Solmoe, papa Francesco, a sorpresa, è
andato a trovare i gesuiti della università Sogang.
Il Pontefice si è recato in visita a Kkottongnae, a 90 chilometri circa dalla capitale
della Corea del Sud.
Si tratta di un centro, il cui nome significa “collina dei fiori”, che include alloggi,
ospedali, una università e centri di recupero per poveri e malati abbandonati di ogni
età. Accoglie ogni anno migliaia di persone e ha otto centri “ fratelli” in tutta la Corea.
Il Papa ha visitato la sezione dedicata alle persone disabili. Ad aspettare Bergoglio un
gruppo di bambini e ragazzi che si è esibito davanti a Francesco con canti e
coreografie. Subito dopo, presso la School of Love di Kkottongnae, papa Bergoglio si è
riunito con le comunità religiose in Corea.
Dolores
13 SETTEMBRE: VISITA AL SACRARIO MILITARE DI REDIPUGLIA
Papa Francesco è arrivato in Friuli Venezia Giulia per la sua Visita al Sacrario militare
di Redipuglia per pregare per i caduti di tutte le guerre a cento anni dall’inizio della
Prima Guerra Mondiale. Dopo 22 anni un Papa torna pellegrino a Redipuglia. Giovanni
Paolo II, la sera del 3 maggio del 1992, ricordò il sacrificio e le sofferenze di migliaia
di giovani vittime della Prima Guerra Mondiale che riposano nel Sacrario militare:
centomila caduti di cui sessantamila ancora senza nome, morti nelle trincee del Carso
e dell’Isonzo. Papa Francesco ha pregato, da solo, prima nel vicino cimitero astroungarico di Fogliano, dove riposano le spoglie dei caduti austriaci e ungheresi, il nemico
di allora. Un segno forte di invocazione alla pace e di preghiera per i caduti di tutte le
guerre, per dire che la guerra è ancora una “inutile strage” e fa male a quelli che la
combatterono nel Novecento ma anche a chi la combatte, “a pezzi”, oggi nel mondo.
Poi l’ingresso nel Sacrario di Redipuglia dove ha celebrato, davanti ad almeno diecimila
fedeli, la messa con i cardinali di Vienna e Zagabria ed i vescovi provenienti da
Slovenia, Austria, Ungheria e Croazia e dalle diocesi del Friuli Venezia Giulia, oltre ai
Vescovi ordinari militari e cappellani militari, ai quale, al termine della Messa, ha
consegnato la lampada della Pace di San Francesco.
Dolores
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21 SETTEMBRE: IL PAPA A TIRANA IN ALBANIA
Papa Francesco ha trascorso la domenica in Albania per premiare la convivenza
pacifica tra le religioni, che in questo Paese è realtà, e per additare questo modello a
tutto il mondo. Il Papa si è commosso durante la testimonianza di Ernest Simoni, oggi
ottantaquattrenne, un sopravissuto che ha ricordato le sofferenze vissute nei quasi
cinquant’anni di regime comunista. Il Pontefice ha affermato che l’esempio dell’Albania
dimostra che “la pacifica e fruttuosa convivenza tra persone e comunità appartenenti
a religioni diverse è non solo auspicabile, ma concretamente possibile e praticabile”.
Papa Francesco ha sottolineato che il rispetto è un bene inestimabile per la pace e per
lo sviluppo armonioso di un popolo e che se ci è riuscito il Paese Balcanico (per quasi
cinquant’anni di dittatura ha sofferto l’isolamento, la repressione e la persecuzione
religiosa) deve essere possibile ovunque.
Il Pontefice ha concluso la sua visita con un momento delicato, quello dedicato ai
bambini orfani, disabili e in difficoltà assistiti dal Centro Betania di Bupq Fushe Kruje.
Gabriella
5-19 OTTOBRE: III ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEL SINODO
Il Papa ha aperto la prima Congregazione generale della terza Assemblea generale
straordinaria del Sinodo dei vescovi sul tema: “Le sfide pastorali sulla famiglia nel
contesto dell’evangelizzazione”.
Queste sono le parole che il Pontefice ha rivolto ai partecipanti: “È una grande
responsabilità portare le realtà e le problematiche delle Chiese, per aiutarle a
camminare su quella via che è il Vangelo della famiglia. Una condizione generale di base
è questa: parlare chiaro. Nessuno dica: questo non si può dire, qualcuno penserà di me
cosi e così…. Bisogna dire tutto ciò che si sente con parresia. E, al tempo stesso, si
deve ascoltare con umiltà e accogliere con cuore aperto quello che dicono i fratelli. E
fatelo con tranquillità e pace, perché il Sinodo si svolge sempre cum Petro et sub
Petro, e la presenza del Papa è garanzia per tutti e custodia della fede.
Dolores
Papa Francesco durante
un’udienza generale in
Piazza San Pietro.
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Lo scorso 19 ottobre papa Francesco ha celebrato la cerimonia di
beatificazione del nostro papa bresciano Giovanni Battista Montini.
La vita di Paolo VI
Il 26 settembre 1897 Giovanni Battista Montini, futuro Papa Paolo VI, nasce a Concesio
(Brescia) da Giorgio Montini, esponente di primo piano del cattolicesimo sociale e politico
italiano di fine Ottocento, e da Giuditta Alghisi. Ordinato sacerdote il 29 maggio 1920, il
giorno seguente celebra la prima Messa nel Santuario di Santa Maria delle Grazie in Brescia.
Trasferitosi a Roma, tra il 1920 e il 1922 il futuro Papa Paolo VI frequenta i corsi di Diritto
civile e di Diritto canonico presso l'Università Gregoriana e quelli di Lettere e Filosofia presso
l'Università statale.
Nel maggio 1923 inizia la carriera diplomatica presso la Segreteria di Stato di Sua Santità. È
inviato a Varsavia come addetto alla Nunziatura Apostolica. Rientrato in Italia nell'ottobre
dello stesso anno, è nominato dapprima (1924) assistente ecclesiastico del Circolo romano
della FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana), quindi nel 1925 assistente
ecclesiastico nazionale della stessa Federazione, carica che lascerà nel 1933.
Il 13 dicembre 1937 è nominato Sostituto della Segreteria di Stato e il 29 novembre 1952
Pro-Segretario di Stato per gli Affari Straordinari.
Il 1° novembre 1954 Pio XII lo elegge arcivescovo di Milano. Il 15 dicembre 1958 Giovanni
Battista Montini è creato cardinale da Giovanni XXIII.
Il 21 giugno 1963 viene eletto Pontefice e il 29 settembre apre il secondo periodo del Concilio
Ecumenico Vaticano II, che, alla fine del quarto periodo, concluderà solennemente l'8
dicembre 1965.
Il 1° gennaio 1968 celebra la prima Giornata mondiale della Pace.
Il 24 dicembre 1974 apre la Porta Santa nella Basilica di San Pietro, inaugurando l'Anno
Santo del 1975.
Il 16 aprile 1978 scrive alle Brigate Rosse implorando la liberazione di Aldo Moro e il 13
maggio nella basilica di San Giovanni in Laterano assiste alla messa in suffragio dello statista
assassinato e pronuncia una solenne preghiera.
Il 6 agosto 1978, alle ore 21.40, muore nella residenza estiva dei papi a Castel Gandolfo.
Il magistero
Le encicliche
Ecclesiam Suam (6 agosto 1964), sul dialogo all'interno della Chiesa e della Chiesa con il
mondo. Mense Maio (29 aprile 1965) che invita a pregare la Madonna per il felice esito del
Concilio e per la pace nel mondo. Mysterium fidei (3 settembre 1965) sull'Eucaristia. Christi
Matri (15 settembre 1966) con la quale chiede nuovamente preghiere alla Madonna per la
pace nel mondo. Populorum progressio (26 marzo 1967) sullo sviluppo dei popoli. Sacerdotalis
caelibatus (24 giugno 1967) sul celibato sacerdotale. Humanae vitae (25 luglio 1968) sul
matrimonio e sulla regolazione delle nascite.
Altri documenti
Assai numerose le Lettere Apostoliche, le Esortazioni, le Costituzioni.
I viaggi
Paolo VI fu il primo papa ad usare l'aereo per numerosi viaggi all'estero e in Italia.
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-All'estero:
Terra Santa (4-6 gennaio 1964), nel corso del quale si incontrò con il patriarca ortodosso
Atenagora.
India (2-5 dicembre 1964).
ONU, New York (4-5 ottobre 1965).
Fatima (13 maggio 1967).
Turchia (25-26 luglio 1967), nel corso del quale, ad Istanbul si incontrò nuovamente con il
patriarca Atenagora.
Colombia (22-25 agosto 1968.
Ginevra (10 giugno 1969) dove visita il Bureau International du Travail e il Consiglio Ecumenico
delle Chiese.
Uganda (31 luglio-2 agosto 1969).
Estremo Oriente (26 novembre-4 dicembre 1970).
-In Italia
1964: Orvieto (11 agosto) e Montecassino (24 ottobre); 1965: Pisa (10 giugno); 1966: Alatri,
Fumone, Ferentino, Anagni (1 settembre) e Firenze (24 dicembre); 1968: Taranto (24
dicembre); 1970: Cagliari (24 aprile); 1971: Subiaco (8 settembre); 1972: Udine, Venezia,
Aquileia (16 settembre); 1973: Acilia (31 ottobre); 1974: Fossanova, Aquino, Roccasecca (14
settembre); 1976: Bolsena (8 agosto); 1977: Pescara (17 settembre).
Concistori
Paolo VI tenne sei Concistori (22 febbraio 1965; 26 giugno 1967; 28 aprile 1969; 5 marzo
1973; 24 maggio 1976; 27 giugno 1977) creando 142 nuovi Cardinali.
Paolo VI fissò a 120 il numero massimo dei cardinali elettori del papa e con il motu proprio
Ingravescentem aetatem stabilì che al compimento dell'80° anno di età perdono il diritto alla
partecipazione al Conclave per l'elezione di un nuovo papa ma non quello di essere eletti.
Principali incontri e udienze
1963: J.F. Kennedy, S. U Thant, A. Segni; 1964: il patriarca Atenagora, Re Hussein di
Giordania, Sukarno; 1965: G. Saragat; 1966; M. Ramsey, arcivescovo di Canterbury; 1967:
N.V. Podgornyj, due volte il patriarca Atenagora, L.B. Johnson, Ch. De Gaulle; 1968; S.S.
Mobutu, il patriarca Makarios III; 1969: R. Nixon, Hailé Selassié; 1971: Tito, il card. J.
Mindszenty; 1972: G. Leone, Suharto; 1973: N. Van Thieu, Golda Meir, il Dalai Lama; 1975:
G.R. Ford; 1977: Coggan, arcivescovo di Canterbury, J. Kadar, K. Waldheim, E. Gierek;
1978: S. Pertini.
Riforme e innovazioni
Numerose le riforme e le innovazioni apportate da Paolo VI nelle strutture e nella vita della
Chiesa.
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DICEMBRE
Preghiera all'Immacolata*
Vergine Santa e Immacolata,
a Te, che sei l’onore del nostro popolo
e la custode premurosa della nostra città,
ci rivolgiamo con confidenza e amore.
Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
Il peccato non è in Te.
Suscita in tutti noi un rinnovato desiderio di santità:
nella nostra parola rifulga lo splendore della verità,
nelle nostre opere risuoni il canto della carità,
nel nostro corpo e nel nostro cuore abitino purezza e
castità,
nella nostra vita si renda presente tutta la bellezza
del Vangelo.
Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
La Parola di Dio in Te si è fatta carne.
Aiutaci a rimanere in ascolto attento della voce del
Signore:
il grido dei poveri non ci lasci mai indifferenti,
la sofferenza dei malati e di chi è nel bisogno non ci
trovi distratti,
la solitudine degli anziani e la fragilità dei bambini ci
commuovano,
ogni vita umana sia da tutti noi sempre amata e
venerata.
Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
In Te è la gioia piena della vita beata con Dio.
Fa’ che non smarriamo il significato del nostro
cammino terreno:
la luce gentile della fede illumini i nostri giorni,
la forza consolante della speranza orienti i nostri
passi,
il calore contagioso dell’amore animi il nostro cuore,
gli occhi di noi tutti rimangano ben fissi là, in Dio,
dove è la vera gioia.
Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
Ascolta la nostra preghiera, esaudisci la nostra
supplica:
sia in noi la bellezza dell’amore misericordioso di Dio
in Gesù,
sia questa divina bellezza a salvare noi, la nostra
città, il mondo intero.
Amen.
*Atto di venerazione di Papa
Francesco alla Madonna in Piazza di
Spagna in occasione della Solennità
dell’Immacolata Concezione della
Beata Vergine Maria
(8 dicembre 2013)
Maria e Annamaria
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Lo Stemma
di Papa Francesco
LO SCUDO
Nei tratti, essenziali, il Papa Francesco ha deciso di conservare il suo stemma anteriore, scelto fin
dalla sua consacrazione episcopale e caratterizzato da una lineare semplicità. Lo scudo blu è
sormontato dai simboli della dignità pontificia, uguali a quelli voluti dal predecessore Benedetto
XVI (mitra collocata tra chiavi decussate d’oro e d’argento, rilegate da un cordone rosso). In alto,
campeggia l’emblema dell’ordine di provenienza del Papa, la Compagnia di Gesù: un sole raggiante
e fiammeggiante caricato dalle lettere, in rosso, IHS (Iesus Hominum Salvator), monogramma di
Cristo. La lettera H è sormontata da una croce; in punta, i tre chiodi in nero. In basso, si trovano la
stella e il fiore di nardo. La stella, secondo l’antica tradizione araldica, simboleggia la Vergine
Maria, madre di Cristo e della Chiesa; mentre il fiore di nardo indica San Giuseppe, patrono della
Chiesa universale. Nella tradizione iconografica ispanica, infatti, San Giuseppe è raffigurato con un
ramo di nardo in mano. Ponendo nel suo scudo tali immagini, il Papa ha inteso esprimere la
propria particolare devozione verso la Vergine Santissima e San Giuseppe.
IL MOTTO
Il motto del Santo Padre Francesco è tratto dalle Omelie di San Beda il Venerabile, il quale,
commentando l’episodio evangelico della vocazione di San Matteo, scrive: “Vidit ergo lesus
publicanum et quia miserando atque eligendo vidit, ait illi Sequere me” (Vide Gesù un pubblicano e
siccome lo guardò con sentimento di amore e lo scelse, gli disse: Seguimi). Questa omelia è un
omaggio alla misericordia divina ed è riprodotta nella Liturgia delle Ore della festa di San Matteo.
Essa riveste un significato particolare nella vita e nell'itinerario spirituale del Papa. Infatti, nella
festa di San Matteo dell'anno 1953, il giovane Jorge Bergoglio sperimentò, all’età di 17 anni, in un
modo del tutto particolare, la presenza amorosa di Dio nella sua vita. In seguito ad una
confessione, si sentì toccare il cuore ed avvertì la discesa della misericordia di Dio, che con
sguardo di tenero amore, lo chiamava alla vita religiosa, sull'esempio di Sant'Ignazio di Loyola. Una
volta eletto Vescovo, S.E. Mons. Bergoglio, in ricordo di tale avvenimento decise di scegliere, come
motto e programma di vita, l'espressione di San Beda “miserando atque eligendo”, che ha inteso
riprodurre anche nel proprio stemma pontificio.
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Vi presento il mio paese: DARFO BOARIO TERME (BS)
Darfo Boario Terme è un comune italiano della Val Camonica, in provincia di Brescia in
Lombardia. Il capoluogo del comune è Darfo, mentre la sua denominazione è dovuta al
nome del capoluogo unito a quello della principale frazione, Boario Terme. Darfo sorge
tra il fiume Dezzo ed il fiume Oglio, alle pendici di un monticello detto Monticolo.
STORIA
La zona era abitata già in epoca preistorica: sono presenti incisioni rupestri presso la
località dei Corni Freschi (Attola), ai piedi del Monticolo, e nel Parco comunale delle
incisioni rupestri di Luine. Sempre a Luine sono state rinvenute terrecotte dell'età del
bronzo, mentre altre incisioni rupestri sono state trovate nei pressi del Lago Moro.
Sul Monticolo è stata rinvenuta invece un'ascia in bronzo. Scarse sono le notizie in età
romana, sebbene si supponga che il fondo valle sia stato a quel tempo disabitato a
causa di alluvioni dell'Oglio e la presenza di zone paludose. Di età barbarica è
probabilmente la necropoli scoperta nel 1808 presso Corna e le tombe scoperte nel
1939 e nel 1958 presso il Municipio. Divenne centro importante in età medievale in
quanto sede di un porto e del Castello di Montecchio. Nel 1200 è ricordato come
burgus fornito di castrum, dove risiedeva la curia. Nel 1047 Enrico III elegge Darfo a
Corte Regia. Nel 1508 Darfo compare nella mappa della Valle Camonica disegnata da
Leonardo da Vinci e conservata al Castello di Windsor. Nel 1834 una rivolta dei
popolani di Darfo si oppose al dominio austro-ungarico, ma venne subito stroncata. Il
1º dicembre 1923 il disastro del Gleno comportò ingenti danni al paese e la morte di
150 persone. Anche re Vittorio Emanuele III visitò il paese devastato. L'8 maggio
1968 il consiglio comunale cambiò la denominazione del comune in Darfo Boario Terme,
ed il 28 gennaio 1969, con decreto del Presidente della Repubblica venne insignita del
titolo di "Città". Nel 1980 nasce il Parco comunale delle incisioni rupestri di Luine.
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MONUMENTI E LUOGHI D’INTERESSE
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Parrocchiale dei santi Faustino e Giovita
chiesetta del monastero del Sacro Cuore, sorge entro il monastero fondato nel
1729
Castello di Gorzone
Castello di Montecchio
Parco archeologico comunale di Luine (patrimonio dell’UNESCO)
a Montecchio il caratteristico ponte seicentesco e gli affreschi
quattrocenteschi della chiesa dell’Oratorio.
a Erbanno Palazzo Federici la cappella dell’antica parrocchiale
a Gorzone l’unico castello ancora abitato in valle
a Piancogno il santuario dell’Annunciata.
Il Monticolo: è una storica falesia situata all'imbocco della Val Camonica. La
falesia oggi è poco frequentata forse anche per via della vicinanza della
struttura di Rogno che offre vie d'arrampicata più lunghe e di soddisfazione.
MANIFESTAZIONI LOCALI
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a Darfo Boario Terme, in estate, vengono organizzate feste al parco delle
Terme e a settembre la “Rassegna dei cori di montagna”
a Piancogno, l’ultima settimana di aprile, c’è la “Fiera dei fiori”.
PERCHÉ ANDARE A DARFO BOARIO TERME
Ci sono le terme e le fonti di Boario e Angolo Terme dove è possibile fare i fanghi e
concedersi momenti di benessere e relax, ma anche di cura della propria salute.
Darfo Boario Terme è una località turistica nella quale sono presenti alberghi,
ristoranti, terme, monumenti storici e religiosi. Anche l’ambiente è bellissimo, siamo in
collina, e si presta alla coltivazione di viti; pertanto molto buoni sono i vini che si
possono degustare in alcune cantine.
La località si trova a un passo dalla montagna dove è possibile percorrere lunghe
passeggiate nei boschi. Ci sono anche diversi laghetti tra i quali il lago della Vacca.
Alessandra
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FOGLIE GIALLE
Ma dove ve ne andate,
povere foglie gialle,
come tante farfalle
spensierate?
Venite da lontano
o da vicino?
Da un bosco
o da un giardino?
E non sentite la malinconia
del vento stesso
che vi porta via?
Trilussa
LA NEVE
Bianca cosa luminosa
cala silenziosamente,
leggermente si riposa
sulle cose sulla gente.
Bianca meraviglia muta
che si guarda con stupore,
luce in terra ricaduta
che ti fa battere il cuore.
Roberto Piumini
AUTUNNO
Cadono le foglie spinte dal vento
le guarda il bambino ed è contento
Di questo ballo improvvisato
che le adagia piano sul prato.
Corre il bambino e le raccoglie
può finalmente toccare le foglie
gialle rossicce ed arancione
sono i colori di questa stagione.
Ecco l’autunno è ritornato!
Lo dicono le foglie, gli alberi,
il prato.
Anonimo
DICEMBRE
Quando Novembre va, Dicembre arriva;
è l’ultimo ma ha una faccia viva.
In testa ha un gran cappuccio rosso fuoco,
in bocca un bel sorriso pronto al gioco,
intorno ha una barba tutta bianca,
però lui gioca, gioca, e non si stanca.
In una tasca ha un bue e un asinello,
nell’altra ha un abete molto bello,
sotto il cappuccio tiene una cometa,
dentro la borsa una mamma quieta,
dentro il sacco c’è un papà tranquillo,
negli stivali ha un angelo con squillo;
e in un taschino proprio sotto il cuore
ha un bambino che è un redentore.
Dicembre: un mese che ci sembra antico,
e invece è sempre nuovo, e molto amico.
Roberto Piumini
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Di Babbo Natale sapete già molto ma c'è un quesito ancora irrisolto:
come trascorre il suo tempo d'estate? Aspetta l'inverno a braccia incrociate?
Neanche per sogno! Vile menzogna! Secondo voci raccolte in Lapponia, parlar di riposo
per lui è un affronto: la cosa si spiega se si tien conto che i bimbi che aspettano i suoi
doni sono oggi almeno... 400 milioni! "Non può fermarsi chi deve sfornare", dicono di
averlo sentito esclamare "più di un milione di giochi al giorno!"(e poi sottovoce: "Riposo
un corno!). Fra gnomi ed elfi anche d'estate son sempre piene le sue giornate: e meno
male che non è solo nella sua piccola fabbrica al Polo!
In quelle foreste spazzate dal vento tutti si aiutano come in famiglia, ognuno a
rincorrere l'appuntamento con la gran notte della Vigilia.
Milioni di giochi dovranno essere pronti (e questo prima che il sole tramonti!), poi
sotto la neve che cade fitta, stipati per bene su quella slitta!
Ora mi fermo perché ho l'impressione che chi mi legge potrebbe pensare:
questo mi prende per un credulone, se son milioni non ci possono stare!
E nelle case senza camino da dove passa il vecchio Babbino?
E poi come fanno a volare le renne (per giunta guidate da un ultracentenne)?
Con questo tipo di argomentazione potreste arrivare alla conclusione (fra tutte quante
per me la più triste) che Babbo Natale in realtà non esiste.
Risponderò a chi non ci crede: perché, l'amore forse si vede? Non si può fargli la
fotografia ma non vuol dire che non ci sia, e proprio oggi lo si sente di più perché è
a Natale che nasce Gesù.
In questa giornata accogliamo con gioia quel Bimbo cullato nella mangiatoia in un
lontano giorno a Betlemme (con bue e asinello ma senza renne).
Lui che l'amore lo ha sparso nel mondo e ha lasciato a noi tutti un esempio fecondo
predicando far gli uomini la fratellanza, ci onora quest'oggi della Sua vicinanza.
Ed ecco qualcosa che rende speciale per me ogni volta il Santo Natale: aspettare
un Babbo celebrando un Figlio più che una festa, per me è un visibilio!
Siccome a entrambi mi sento vicino, io faccio il presepe vicino al pino e quando il Babbo
vien giù dal camino lo lascio un po' solo... con Gesù Bambino!
(Racconto tratto da M. Sala Gallini, W le feste, Mondadori)
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A cura del Gruppo Giardinaggio
Se amate il giardinaggio, non rinunciate a prendervi cura dei vostri fiori, anche in inverno.
Provate a spostare le piantine in vaso nei luoghi più riparati del giardino o del balcone. Le
fioriture invernali vi stupiranno, soprattutto nelle regioni più miti.
Nel corso dei mesi più freddi potrete ammirare fiori di ciclamino, calendula, viola e gelsomino, ma
anche coltivare erica e cavoli ornamentali.
Ecco 10 piante che fioriscono in inverno, grazie a cui potrete scegliere di donare un tocco di
colore al giardino.
1) Ciclamino
La fioritura del ciclamino può variare a seconda dell'epoca di semina. I ciclamini che fioriscono in
autunno, possono resistere anche in inverno. Fate attenzione alle gelate e, soprattutto nelle
regioni dal clima meno mite, il consiglio è di spostare i vasi con i ciclamini dentro casa,
posizionandoli in zone luminose, lontano dai termosifoni.
2) Cactus di Natale
Il cactus di Natale è l'alternativa alla più classica stella di Natale. Rispetto a quest'ultima,
richiede cure più semplici e può rifiorire inverno dopo inverno anche per molti anni. I suoi fiori
sbocciano proprio quando si avvicina il periodo delle festività natalizie. In Europa il cactus di
Natale viene coltivato come pianta da appartamento.
3) Rododendro
Potrete ammirare la fioritura delle specie più precoci di rododendro già a partire dalla fine
dell'inverno. Prendetevi dunque cura di queste bellissime piante durante tutto il corso dell'anno.
Saranno le vostre inaspettate rose invernali. Il rododendro, infatti, è conosciuto anche con il
nome di Rosa delle Alpi.
4) Calendula
La calendula è un fiore davvero speciale, poiché può fiorire lungo tutto il corso dell'anno, con
nuove fioriture che possono presentarsi mese per mese, anche in inverno, soprattutto nelle regioni
in cui il clima risulta meno rigido. Se siete fortunati, vedrete fiorire la vostra calendula anche nei
mesi invernali. Del resto il suo nome ce lo ricorda. Il termine calendula deriva dal latino
"calendae", con cui gli antichi Romani indicavano il primo giorno del mese.
5) Viola cornuta
La viola cornuta, o Viola hortensis, è una varietà di viole molto resistente al freddo. Non teme le
gelate, e nemmeno le piogge, ma per precauzione è bene posizionare i vasi nell'angolo più riparato
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del balcone, soprattutto nelle regioni più fredde. Se le vostre viole cornute presenti in giardino
verranno ricoperte dalla neve, ricominceranno a fiorire in primavera senza problemi.
6) Erica
L'erica è una pianta perenne utilizzata per decorare i vasi e i giardini anche nella stagione
invernale. I suoi fiori di solito si presentano dall'estate all'autunno, ma nelle regioni dal clima più
mite la fioritura potrebbe risultare prolungata. Attenzione: le piante di erica non amano i ristagni
nei sottovasi.
7) Cavoli ornamentali
I cavoli ornamentali rappresentano un'ottima scelta per abbellire il balcone durante la stagione
fredda. Infatti li potrete coltivare in vaso con un magnifico effetto decorativo, grazie ai loro
colori che spaziano dal rosa, al crema, fino al giallo e al lavanda. Resistono molto bene al freddo
e possono mantenere i loro colori fino alla primavera.
8) Gelsomino invernale
Si tratta di una particolare varietà di gelsomino, nota come Jasminum nudiforum o gelsomino
giallo, che è in grado di stupirci con una fioritura invernale, che avviene con la comparsa sulla
pianta di tanti piccoli fiori gialli. Si tratta di una pianta perenne, con doppia fioritura in inverno e
in primavera. Trattandosi di una varietà rampicante, ha bisogno di graticci di supporto per potersi
sviluppare.
9) Elleboro o Rosa di Natale
L'elleboro è una pianta molto resistente e poco bisognosa di cure. Richiede innaffiature scarse,
terriccio ben drenato e posizione soleggiata durante la bella stagione. Vedrete sbocciare i suoi
fiori durante l'inverno. L'elleboro darà un tocco di colore al vostro giardino e ai vasi sul vostro
balcone. Per via della sua fioritura invernale, l'elleboro è conosciuto anchecome Rosa di Natale.
Potrete scegliere di coltivare fiori di elleboro bianco, rosa o color porpora.
10) Bucaneve
I bucaneve sono il simbolo della fine dell'inverno. Li vedrete dunque spuntare verso la fine della
stagione, dopo lo scioglimento della neve e le ultime gelate. Ricordate di piantare i vostri
bucaneve in autunno, per poterne ammirare la fioritura nei mesi successivi. Posizionate i bulbi in
vaso a 5 centimetri di profondità e alla stessa distanza l'uno dall'altro.
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ANTIPASTO: COCKTAIL DI GAMBERETTI
INGREDIENTI:
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•
Prezzemolo
Lattuga 1
gamberetti 400 g
Salsa cocktail
350 g
Lavate e sgusciate i gamberetti. Lasciate qualche gamberetto con la
coda attaccata, vi serviranno per decorare. Lessate i gamberetti in
abbondante acqua salata, lasciandoli bollire per 2-3 minuti, poi
scolateli e fateli raffreddare. Lavate ed asciugate 8 belle foglie di
lattuga integre, quelle esterne, più grandi, che a due a due vi
serviranno da letto per il cocktail di gamberetti. Tagliate finemente le
restanti foglie di lattuga, centrali e più croccanti, e posizionatele,
suddividendole al centro delle 4 coppe, sul letto di foglie, fino a
riempirle per 3/4. Quando i gamberetti saranno freddi e asciutti,
versateli nella salsa cocktail ed amalgamate per bene. Suddividete i
gamberetti nelle 4 coppe, sopra l'insalata, spolverizzate a piacere
con del prezzemolo o erba cipollina e decorate con i gamberetti
provvisti di coda che avevate tenuto da parte.
PRIMO: RISOTTO ALLO CHAMPAGNE
INGREDIENTI:
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•
Ponete in un tegame 30 gr di burro, aggiungete la cipolla
finemente tritata e fatela imbiondire; versate il riso che farete
Riso Carnaroli 350 gr
Burro 50 gr
1 Cipolla piccola
Parmigiano reggiano
grattugiato 100 gr
Brodo vegetale q.b.
circa 500 ml
Champagne 500 ml
tostare qualche istante a fiamma vivace girando con un cucchiaio
di legno. Poi versate nel tegame tutto lo Champagne; mescolate
continuamente il riso in modo che non attacchi al fondo e se
necessario aggiungete qualche mestolo di brodo vegetale per
terminare la cottura. Pochi istanti prima del termine della
cottura spegnete il fuoco e mantecate il riso con il rimanente
burro e il parmigiano reggiano.
SECONDO: MEDAGLIONI DI SALMONE AL PEPE VERDE
INGREDIENTI:
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Olio 2 cucchiai
Vino bianco secco
Salmone fresco 4 fette
Panna fresca 250 ml
Pepe verde 1 cucchiaio
Cipolle 1/2, Burro 20 gr
Per la salsa di pomodoro
• Basilico
• passata 250 ml
• Olio di oliva , Sale q.b.
per il brodo di crostacei
• Crostacei 250 gr
• Cipolle 1 piccola, Carote
Per prima cosa preparate il brodo di crostacei: mettete le
carcasse in un tegame assieme al burro e fate rosolare il tutto
schiacciando bene con un mestolo per fare fuoriuscire i succhi
contenuti. Aggiungete il brandy e fate sfumare, poi unite le
verdure tritate e lasciatele rosolare. Unite dell'acqua calda
fino a coprire interamente gli ingredienti; salate e lasciate
ridurre il tutto fino ad ottenere 250 ml di liquido. Passate il
brodo con un colino. A questo punto aggiungetevi la panna
liquida, mettendo il composto sul fuoco affinché leghi e si
ispessisca. Mentre il brodo si riduce, preparate una salsa di
pomodoro semplice, mettendo in un tegame 2 cucchiai d’olio
extravergine d’oliva, la passata di pomodoro, e il sale; fate
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•
1 Sedano 1 costa
Pomodori maturi 100 gr,
•
•
Brandy 1 bicchierino
Sale q.b.
Burro 50 gr
bollire a fuoco dolce affinché la salsa si addensi. Quando il
sugo sarà pronto aggiungete delle foglie di basilico fresco e
spegnete il fuoco. Nel frattempo, preparate i medaglioni con i
tranci di salmone. Quando il brodo di crostacei e la salsa di
pomodoro saranno pronti, tritate la cipolla e mettetela in un
tegame con il burro e due cucchiai d’olio, a fuoco bassissimo,
affinché diventi bionda; aggiungete i grani di pepe verde e
unite
3-4 cucchiai di salsa di pomodoro. Quando si sarà
amalgamato, aggiungete il composto di fumetto e panna e fate
cuocere
per altri cinque minuti.
Scaldate in un tegame 2
cucchiai di olio e adagiatevi i medaglioni. Fate rosolare i
medaglioni a fuoco allegro su entrambi i lati non più di 5
minuti:
spruzzate
con
il
vino
bianco
secco
e
lasciatelo
evaporare; a questo punto unite la salsa, coprite il tegame con
un coperchio e ultimate la cottura, non più di 10 minuti.
DOLCE: ALBERELLI DI PANDORO
CON CREMA PASTICCERA E RIBES
INGREDIENTI:
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per la
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Prendete i pandorini, sdraiateli sul fianco e tagliateli a fette
dello spessore di circa 1 cm e mezzo, in modo da ottenere
Pandoro piccoli 4
Ribes 4-5
grappoli,Mirtilli 10
Melagrana
Zucchero a velo q.b.
crema pasticcera:
Latte fresco intero 250
ml
Uova 3 tuorli
Zucchero 75 gr
Farina 25 gr
Vaniglia mezza bacca
delle sezioni a forma di stella. Per ottenere una stella che
sarà la punta dell’alberello, ritagliate con un tagliapasta a
forma di stella la base del pandorino, rotonda e piatta.
Trasferite la crema pasticcera in una sac-à-poche e ponete la
fetta più larga del pandorino su di un piatto da portata, quindi
iniziate ad assemblare gli alberelli. Mettete al centro della
fetta sul piatto un po' di crema, poi coprite con un’altra fetta
più piccola di pandorino, facendo attenzione ad intersecare le
punte delle stelle: continuate così con fette sempre più
piccole, fino all’esaurimento delle stesse, guarnendo ogni fetta
con la crema. In questo modo avrete ottenuto un piccolo
alberello di Natale di pandoro; ripetete la stessa operazione
anche per gli altri tre pandorini. Spolverizzate con lo zucchero
a velo le stelle sagomate ottenute in precedenza.
Adagiate la stella sagomata sulla sommità del pandorino,
utilizzando la crema come collante. A questo punto lavate e
asciugate velocemente i ribes, togliendo ogni singolo frutto dal
grappolo, lavate anche i mirtilli e sgranate la melagrana.
Spremete dei ciuffetti di crema sulle punte dell'alberello e
adagiate frutti rossi, come se fossero palline di Natale,
sfruttando l’azione collante della crema pasticcera. Cospargete
il tutto di abbondante zucchero al velo, come se fosse neve.
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Una bambina guarda attentamente
un bambino che sta mangiando
una banana.
La bambina:- Ma come, tu non la
sbucci prima di mangiarla?
Il bambino:- So già cosa c’è dentro.
Il bambino al papà:
-E’ vero che le carote fanno bene alla
vista?
Il papà:
-Certo! Hai mai visto un coniglio con gli
occhiali?
Discorso tra pecore :
-Stasera non riesco a dormire!
-Prova a contare i pastori..
Un bambino dice alla mamma:
-Mamma sai che cosa fa un maiale
innamorato?
La mamma:- Booooooooo.
Il bambino:- Fa il prosciutto cotto!
INDOVINELLI:
1. Anche se lo pianti non cresce…
2. Anche se puoi vederla non puoi toccarla…
3. E’ facile da aprire ma impossibile da chiudere
4. Quando inizia a far freddo si spoglia…
5. Più è caldo e più è fresco. Che cos’è?
COLMI:
Colmo per un venditore di camicie: sudarne sette per venderne una.
Colmo per un cane: avere una bella gatta da pelare!
Colmo per un giardiniere: piantare la moglie e rimanere al verde.
Colmo per un marinaio: salpare con il morale a terra.
Colmo per una disoccupata: chiamarsi Assunta.
Colmo per una sarta: perdere il filo del discorso.
(Soluzioni indovinelli: 1.il chiodo, 2.l’ombra, 3. l’uovo, 4. l’albero, 5. il pane.)
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CRUCIVERBA DI NATALE
ORIZZONTALI
1. Si fa mettendoci le statuine – 6. Le trovi
nell’albero e nel cibo – 7. Gli auguri… all’inizio e
alla fine – 8. C’è nel vischio e nella ghirlanda –
11. Un mezzo imbuto – 13. Due vocali nei
regali – 14. A… ovest del polare – 16. In
genere con quella si trascorre il Natale – 18.
Quello di Natale si addobba
REBUS 1
(6,1,4)
– 19. Le… trovi due volte nel pandoro – 20. Amore in
inglese – 21. Un libro ben cucito – 23. Dopo la
mezzanotte – 24. In… mezzo all’albero – 25.
Trainano la slitta.
VERTICALI
1. Un tipico dolce natalizie – 2. Natale la fa con
puntale – 3. L’inizio… e la fine della slitta – 4. Un…
po’ di pandoro – 5. La seconda e la terza della
decorazione – 6. Il rumore di qualcosa di pesante
che cade a terra – 9. Lì sfreccia la cometa – 10. Ci
giochi a Natale usando le lenticchie – 12. Nessuna
definizione – 14. Si mettono sull’albero di Natale –
15. Nella canzone Bianco Natale è tra Quel e tuo
candore – 16. La nota musicale dopo il MI – 17.
L’insieme delle pecorelle – 21. Il cherubino in mezzo
– 22. La prima parte del tintinnio.
REBUS 2
(7,10)
(SOLUZIONI DEI REBUS: 1.LAVA-RE-A-MANO, lavare a mano.
2.AP-PUNTI-IM-PORTA-NTI, appunti importanti.)
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40
Annamaria
Viviana
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Le Nascite
Giorgio, pronipote di Loredana Tignonsini del 4°
Jacopo, nipotino di Luisa Scazzola, ASA del 5°
Davide, nipotino di Lorella Baronchelli, ASA del 4°
Ilaria, Bimba di Federica del servizio cucina.
Giorgia, nipotina di Nadia, ASA del 5° rep.
Ginevra, nipotina di Sara Animatrice
I Pensionamenti
Maria Luisa Balzi (veglia del 4° reparto)
Severina Almici (ASA del reparto 1°B)
Maddalena Sala (Caposala del 2° reparto)
Edera Pari (veglia)
Lucrezia Zanotti (veglia)
Orsolina Este (ASA del 2° reparto)
Roberto Ambrosio (servizio di portineria)
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I NOSTRI
ANGELI
Recise in terra
sono tornate a fiorire
nel giardino di Dio…
GABRIELLA BERTULINI
ANGELA GROSSO
ALBA ORIZIO
MARIA MAESTRONI
“Io credo, Signore,
che al termine del cammino
non c’è ancora da camminare,
ma la fine del pellegrinaggio.
Credo, Signore,
che alla fine della notte
non c’è più notte,
ma l’aurora.
Credo, Signore,
che dopo la disperazione
non c’è ancora disperazione,
ma la speranza.
Credo, Signore,
che al termine dell’attesa
non c’è ancora attesa,
ma l’incontro.
Credo, Signore,
che dopo la morte
non c’è ancora morte
ma la vita.”
(J. Folliet)
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Buon Natale
Uomini tutti
Oggi è festa
Nato è il Signore
Nato è il Salvatore
Anche le stelle brillano
Tutte più belle
Anche i pastori ascoltano incantati
Le voci degli angeli ammirati…
Ed ecco: il mondo profuma di pace!
44
Fly UP