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Giornalino dell’Istituto Bassano Cremonesini Onlus Numero di Luglio-Dicembre 2014 Diario di bordo pag. 3 Attualità pag. 9 Curiosità pag. 29 Le nostre rubriche: Abbracciamo la cultura pag. 30 L’angolo del poeta pag. 32 Raccontami una storia pag. 33 La linea della natura pag. 34 La prova del cuoco pag. 36 Un sacco di risate! pag. 38 L’angolo dei giochi pag. 39 Coloralo tu! pag. 40 I nostri disegni pag. 41 Le nascite e i pensionamenti pag. 42 I Nostri Angeli pag. 43 Il Natale è un incontro! E camminiamo per incontrarlo: incontrarlo col cuore, con la vita; incontrarlo vivente, come Lui è; incontrarlo con fede. Papa Francesco 2 Gite, uscite, avventure… ●3 giugno: Gita al mare a Marina di Massa Appena arrivate siamo andate al parco dei conigli, dove abbiamo dato loro da mangiare delle carote. Abbiamo partecipato ad alcuni giochi presenti nel parco. Il pranzo è stato a base di pesce. Nel pomeriggio ci siamo recate in spiaggia. In serata, al rientro… pizzata!! Che bello vedere il mare ad inizio stagione! Gabriella: Al ristorante mi sono trovata bene. I gestori e i camerieri sono stati molto gentili e piacevoli. Buonissimo il menù. In spiaggia mi sono divertita… che bella l’acqua!! Antonella: Ho fatto due tuffi nell’acqua…mi sono bagnata tutta, ma che divertimento! Stefania: mi sono divertita tantissimo a giocare in spiaggia a pallavolo e a bagnarmi i piedi nell’acqua. È stata una bella giornata. Dolores: Mi è piaciuto molto il parco dei conigli. Anche il ristorante era molto carino. Ho preso il sole e mi sono bagnata i piedi. Egle: A me è piaciuto molto il mare…mi sono divertita molto. In spiaggia ho preso il sole. 3 ●13 e 18 giugno: Gita al Parco delle Cornelle Alessandra: Mi sono divertita molto. C’erano animali in semi libertà e allo stato brado. Eravamo accompagnati da una guida che gentilmente ci ha fornito tante spiegazioni. Bello il percorso a piedi ma anche quello in trenino. Loredana: Ho visto tanti animali: giraffe, tigri, zebre ed elefanti. Sono andata sul trenino. Mi è piaciuta tutta la giornata. Maria Grazia: E’ stato tutto molto bello, in particolare il giro sul trenino. Un’esperienza inaspettata. Ho passato una giornata in tranquillità. Antonella: Che belle le tartarughe, le scimmie e i rettili. C’erano tanti gruppi in visita. Mi sono divertita tanto. Mi piace molto andare in gita. Vanessa: Il parco mi è davvero piaciuto, soprattutto gli animali (l’antilope e una specie di volpino tanto carino), i coccodrilli, i cigni, i fenicotteri, i lama, i cerbiatti, le scimmie, l’aquila, le zebre, le tigri, i leoni e i lupi. Questa gita mi è piaciuta molto perché amo molto la natura. Bello il viaggio sul trenino. Mi sono piaciuti tanti momenti della giornata. Questo parco ci ha permesso di vedere tanti animali, anche feroci o selvatici, da vicino. Monica: Mi sono emozionata. Mi è piaciuto tanto vedere il leopardo. Anche il pranzo è stato bellissimo. Dolores: Siamo state accolte bene. Un pranzo eccellente trascorso con persone piacevoli. 4 ●Da giugno a ottobre: LA LOCANDA DELL’ANIMATORE ●4 luglio: Uscita del GRUPPO GIORNALINO in gelateria ●26 luglio-23 agosto-25 ottobre-30 novembre: MERCATINI IN ISTITUTO Operatori Socio-educativi: Quest’estate abbiamo introdotto una nuova iniziativa: l’allestimento di mercatini in portineria, con la presenza di un operatore del gruppo socio-educativo e alcune ospiti frequentanti i laboratori. L’intento è stato quello di offrire una vetrina in più dove esporre i lavori realizzati interamente dalle ospiti, presso i laboratori occupazionali del nostro Istituto. In questo modo abbiamo dato l’opportunità ad alcune ospiti, ma anche a parenti, amici e conoscenti di conoscere ed apprezzare i manufatti che le nostre ospiti confezionano con impegno e dedizione durante il loro lavoro quotidiano. ●8 settembre: Uscita alla Madonna della Cintura alla Gauzza di Pontevico. Gabriella: Siamo andate in Chiesa dove abbiamo partecipato alla benedizione dei bambini. Poi ci siamo recate alla festa dove abbiamo pescato e mangiato le fantastiche frittelle!! Abbiamo trascorso un bel pomeriggio con Carmen, Primo, Giuditta, Pasquina e Giuliano. ●12 settembre: Gita a Marina di Massa Gabriella: Una fantastica giornata, con un tempo bellissimo. Mi sono divertita molto soprattutto il pomeriggio che abbiamo passato in spiaggia. Dolores: Che bello passeggiare in riva al mare! 5 ●14 settembre: Mercatino a Chiesuola per la festa di fine estate ●16 settembre: Gita al Parco della Preistoria Monica: Una giornata fantastica passata in tranquillità. Loredana: Io adoro le gite e questa è stata davvero una sorpresa perché non me l’aspettavo. Ho visto tante cose carine, ma mi ha colpita molto la grandezza del parco che abbiamo visitato in trenino. Maria Grazia: Una bellissima giornata, dove ogni cosa è stata fatta con molta calma. Vanessa: Ho passato una bella giornata, mi sono piaciuti molto le riproduzioni enormi dei dinosauri, accompagnate dalle schede informative. Antonella: Che splendida giornata. Mi sono divertita tantissimo. Abbiamo visitato tutto il parco, dal museo al giro in trenino. Sono stata benissimo in compagnia delle mie educatrici. ●19 e 26 settembre: Gita a Clusane con giro sul battello. Alessandra e Egle: Arrivate a Sulzano abbiamo preso il battello e siamo andate a Montisola dove ci siamo gustate un buon aperitivo. Sul battello, il barcaiolo ci ha dato molte informazioni interessanti sulle isole presenti. In seguito abbiamo raggiunto i 6 nostri amici Paolo e Gabriella all’hotel “Le Margherite” a Clusane. Qui abbiamo passato spensierate ore in allegria. ●10 ottobre: Commedia a Brescia “Morire dal ridere” Lo spettacolo è comico. Giocato sulla comicità degli attori. Sui tempi, sui ritmi, sulla costruzione dei personaggi. Ma ancor di più giocato sulla presa in giro della parte più cinica, egoista e meschina di alcune persone. Muore il capofamiglia e lascia oltre una buona eredità, un volontà particolare. Tutta la famiglia si deve riunire. Semplice, se fossero tutte persone "normali". Invece c'è chi gira il mondo facendo debiti per mettersi nei guai, c'è chi non esce mai di casa perché è "mammone" nonostante i 45 e più anni compiuti. C'è chi parla un linguaggio diverso e c'è chi è davvero "diverso". Insomma, personaggi completamente differenti vivono qualche settimana sotto lo stesso tetto. Lo stesso sangue li unisce ma la diversità li allontana. ●Dal 20 ottobre: Sono ripresi i Corsi di educazione degli adulti (EDA) e di alfabetizzazione ●21 ottobre: Tutte al Cinema presso la Multisala Oz di Brescia per assistere alla proiezione del film “Tutto può cambiare” e poi… tutte in pizzeria, per una serata diversa all’insegna del divertimento!!! 7 ●Novembre: Progetto con i bambini della scuola primaria delle Madri Canossiane di Pontevico Anche quest’anno è ripresa la collaborazione delle ospiti dell’Istituto Cremonesini con i bambini della scuola primaria delle Madri Canossiane. Vista la positività del progetto svolto lo scorso anno si è ritenuto opportuno ripetere l’esperienza. ●19 novembre: Visita studenti del “Liceo delle scienze umane” di Lonato del Garda ●23 novembre: Gruppo “Le Terre di mezzo” ●14 dicembre: Gruppo “The Amazing Voices” ●4-9-18 Dicembre: Le giornate dedicate allo Shopping-day!!! 8 GIUGNO Nel mese di Giugno il Gruppo Socioeducativo ha inaugurato la “Locanda dell’Animatore” che è rimasta “aperta” sino alla fine di Ottobre. La Palestra Socioeducativa dell’Istituto, nei giorni di giovedì e venerdì, si è trasformata così in una “Locanda a chilometri 0” dove sono stati organizzati pranzi con menù “a scelta” in un ambiente “animato” (addobbi, giochi, canti…relax) e “adattato” alle esigenze delle persone coinvolte. A beneficiarne sono state sia le Ospiti inserite nelle attività animative strutturate, che tutte quelle che potevano trarre piacere dal consumare un pasto in un luogo diverso dal refettorio di Reparto. Ogni gruppo ha scelto liberamente il menu’ e anche gli invitati speciali. Tutte le ospiti, ma anche molti operatori e invitati che hanno partecipato all’iniziativa, hanno mostrato grande apprezzamento e hanno auspicato che questa esperienza possa essere ripetuta anche il prossimo anno. Il logo della locanda Tanti giochi, risate e…divertimento!!! Alessandra: Mi sono divertita e sono stata proprio bene. L’animazione è stata perfetta. Tanti gruppi vogliono partecipare perché è ben organizzata! 9 Antonella e Gabriella: Un pranzo che abbiamo condiviso con le persone che desideravamo. Stefania: Una novità bellissima, per me una bella esperienza che spero si ripeterà anche nei prossimi anni. Mi sono divertita tantissimo. Giusy M.: E’ stata una bellissima esperienza! Viviana: Mi piacerebbe rifare la locanda anche il prossimo anno!!! Annamaria A.: Abbiamo mangiato molto bene. Tutte in posa con le locandiere…Un bel sorriso… 10 SETTEMBRE Anche quest’anno ci è stata proposta la gita al lago d’Iseo: il 19 settembre un gruppo, il venerdì successivo un altro gruppo. Giunte a Sulzano col pullman, abbiamo preso il battello per Montisola, lì ci siamo fermate un’oretta per una piacevole consumazione al bar. Verso mezzogiorno abbiamo ripreso il battello e poi, da Sulzano, abbiamo raggiunto Clusane . Qui ci attendevano, come ogni anno, i nostri cari amici Gabri e Paolo, per offrirci un succulento pranzetto. Nel pomeriggio ci siamo intrattenute per un po’ nel giardino dell’hotel e più tardi siamo ripartite verso casa. Non è stata la prima volta che abbiamo fatto questa gita, però abbiamo pensato di documentarci un po’ sui luoghi che abbiamo visitato: MONTISOLA Montisola o Monte Isola, è La perla del lago d’Iseo, una montagna in un’ isola. Inevitabilmente chi arriva a Montisola vorrebbe non lasciarla più, perchè magicamente ed inesorabilmente si è irretiti dai borghi dei pescatori che il tempo ha gelosamente custodito preservandolo dalle abitudini di chi vive freneticamente le città vicine. Si è colti subito dal desiderio di guardarsi intorno, di inoltrarsi nei vicoli, di ascoltare l’acqua che dondola cautamente i naet, le antiche barche dei pescatori. Il perimetro costiero dell’isola misura 11 chilometri e conta ben 12 centri storici: il capoluogo Siviano, Carzano, Masse, Cure, Menzino, Novale, Olzano, Peschiera Maraglio, Porto di Siviano, Sensole, Senzano, Sinchignano. A Montisola non sono ammesse le auto, l’unico modo per visitare l’isola è in bicicletta o in bus. Nel punto più alto dell’isola a 600 metri di altezza in località Cure si trova il Santuario della Ceriola, da qui il panorama lascia a bocca aperta. ITINERARIO Da Sulzano in battello si raggiunge Peschiera Maraglio, pittoresco Borgo dei 11 pescatori con porticciolo dove sono ormeggiati i naet le imbarcazioni dei pescatori. Questa è la località più frequentata dell’isola, nota per il Museo della rete ed il cantiere delle barche. Da visitare la chiesetta di San Michele del XVII sec. Percorrendo la litoranea in circa mezz’ora si raggiunge Carzano, antico borgo di pescatori e fabbricanti di reti. Il centro storico ha case antichissime ben conservate. Ogni 5 anni il 14 settembre qui si festeggia la festa di Santa Croce, tutti gli abitanti decorano la propria abitazione con fiori di carta fatti a mano, la sera tante piccole luci bianche rendono il paesaggio fiabesco. A poca distanza dalla barocca chiesa dedicata a San Giovanni Battista si raggiunge un parco attrezzato con vista sull’isola di Loreto, i turisti possono trascorrere momenti di gioia prendendo il sole e tuffandosi nelle limpide acque del lago. A Carzano si trova l’unico campeggio dell’isola, al cui interno vi è il noto Ristorante Montisola dove apprezzare piatti della cucina locale a base di pesce di lago. Carzano è raggiungibile in battello da Sale Marasino. Proseguendo sulla litoranea si raggiunge Siviano, in questo antico paese posto ad un’altezza di 250 metri spicca la torre Martinengo del XIV Sec. L’ imponete Parrocchiale dedicata ai Santi Faustino e Giovita domina il paesaggio circostante. Proseguendo ancora avanti arriviamo a Sensole dove sulla sommità di una parete rocciosa si trova la possente rocca degli Oldofredi costruita nel XII sec., la fortezza che serviva a proteggere l’ Isola, presenta al centro un mastio cilindrico. La strada verso Peschiera Maraglio è silenziosa e regala favolosi scorci sull’isoletta di San Paolo. In questa magica isola si produce un buon olio extravergine di oliva Dop e il buonissimo salame di Montisola, ottenuto con le tecniche di un tempo. Un’altra tradizione è quella della conservazione delle sardine di lago. ISOLA DI LORETO E’ la piccola isola del lago. Sorge a nord di Montisola. L’isola di Loreto è di proprietà privata. Nel 1400 fu costruito un convento per le suore di S. Chiara. Oggi, vi è un bel castello in stile neogotico con un parco di conifere e il porticciolo. ISOLA DI SAN PAOLO Sorge a sud di Montisola. L’isola è di proprietà privata. Qui vissero pescatori, monaci, nobili. Si racconta che vi fu costruito un convento grandissimo, ma nel 1700, divenuta l’isola di proprietà privata, fu raso al suolo il convento e la chiesa. Nel 1912 fu acquistata dalla famiglia Basilio che vi costruì una grande villa. Annamaria, Viviana e Teresa 12 OTTOBRE Anche quest’anno sono stati attivati presso il nostro Istituto i corsi di Alfabetizzazione e di Educazione Degli Adulti (EDA). Il corso di Alfabetizzazione, gestito dalla nostra maestra Paola, si svolge due mattine a settimana ed è finalizzato ad aiutare le alunne a rinfrescare la loro istruzione elementare. I corsi EDA, attivi cinque mattine a settimana, sono affidati ai tre professori di lettere, matematica, tecnica e inglese, che si occupano di offrire alle nostre diligenti alunne corsi di istruzione secondaria. LASCIAMO LA PAROLA ALLE NOSTRE ALUNNE: VIVIANA: Quest’anno per la prima volta ho avuto l’opportunita’ di frequentare il corso di alfabetizzazione con la maestra Paola. L’esperienza è solamente all’inizio pero’ posso dire che la trovo molto interessante, spero di imparare molte cose nuove e di trascorrere momenti piacevoli in compagnia delle mie compagne di classe. GIUSY: Frequento il corso di inglese una volta a settimana. Per me è tutto nuovo, perche’ alle medie avevo studiato il francese. Ho tanta voglia di imparare e sono sicura che sara’ una bella esperienza. MARIA: Anche se ho superato i novanta…mi piace molto frequentare il corso di italiano. C’è sempre qualcosa di nuovo da imparare o qualche vecchia nozione da rispolverare… ANTONELLA: Ho ripreso a frequentare i corsi scolastici e sono contenta perché mi piace imparare nuove materie e il professore è paziente e simpatico. ANGELA: Quest’anno ho cambiato insegnante parchè dal corso di alfabetizzazione sono passata al corso di italiano. Mi trovo molto bene e sono contenta di andare avanti a frequentare. LOREDANA: Sono contenta perché è il primo anno che partecipo ai corsi scolastici. Frequento italiano con il professor Giancarlo e mi trovo molto bene. 13 “TUTTO PUO’ CAMBIARE” TRAMA: Allettati dalle possibilità che offre una grande città, Greta e il fidanzato si trasferiscono a New York per proseguire la loro passione per la musica. Quando il fidanzato ottiene un grosso contratto da solista, accecato dalla fama, la tradisce con una della casa discografica a Los Angeles durante il periodo di registrazione e lei intuisce il tradimento ascoltando un suo nuovo pezzo. Greta, sconvolta, decide di scappare nel cuore della notte da un suo amico che suona per strada; dopo essersi sistemata per la notte i due decidono di andare in un locale dove l'amico si esibirà per farsi conoscere e a sorpresa inviterà Greta sul palco per cantare una sua canzone. La sua vita prenderà una svolta quando Dan, produttore discografico ubriacone e ormai finito sul lastrico, si imbatte in lei, e rimanendo affascinato dal suo talento naturale e autentico decide di aiutarla facendola registrare il suo album usando la città di New York come sala di registrazione a cielo aperto. ECCO LE OPINIONI DELLE NOSTRE INVIATE: Stefania ed Egle: Un film bellissimo ed emozionante. Mi è piaciuto perché era romantico. Alessandra: Il cinema ha catturato attenzione e non mi sono annoiata. la mia Antonella: Mi è piaciuto tanto. Sono stata contenta di andare alla Multisala. Dolores: Film dalla trama molto bella. Ho passato una bella giornata che abbiamo concluso con una bella pizzata in compagnia… 14 NOVEMBRE Cari lettori di PonteVico, il 19 novembre abbiamo fatto una cura per la giovinezza davvero miracolosa! E’ bastata una sola seduta e siamo ringiovanite fino a ritrovare i nostri vent’anni (più o meno), quei sorrisi, la luce che hanno gli occhi a quell’età… sappiamo che siete molto curiosi di sapere il nostro segreto, quindi non vi faremo attendere un minuto di più: è bastato passare una mattinata in compagnia dei ragazzi delle classi 3^, 4^ e 5^ del liceo paritario delle Scienze Umane di Lonato! Sono venuti a conoscerci e a visitare il nostro Istituto, abbiamo raccontato loro come trascorriamo le nostre giornate, le tante attività che mese dopo mese movimentano la nostra vita: gli impegni, le gite, le feste… forse li abbiamo un po’ frastornati! Hanno visitato la nostra chiesetta e dopo un tour virtuale del castello fatto con l’aiuto di tante fotografie che abbiamo proiettato e descritto in sala teatro, sono venuti nel nostro regno: i laboratori occupazionali in cui abbiamo sfoggiato tutte le nostre abilità! Abbiamo mostrato loro, non senza un certo orgoglio, i nostri lavori… i gioielli, il decoupage, la maglia, il ricamo… ci sembrava di parlare un po’ arabo, ma, d’altro canto, si tratta di passatempi che non si hanno a quell’età! Alcuni hanno provato, però, a cimentarsi con curiosità e molta attenzione! Li abbiamo accolti con la consueta allegria che proviamo ogni volta che entriamo in contatto con la gioia di vivere che hanno i ragazzi a questa età! Ci hanno ripagato con tanti sorrisi e, parlandoci del loro futuro e di quello che faranno dopo aver finito il liceo, ci hanno lasciato un po’ di quella gioia. Siamo ringiovanite assaporando di nuovo la freschezza e l’emozione che abbiamo visto riflessa nei loro occhi, e per un giorno, siamo tornate ragazze insieme a loro. E’ stato molto bello ascoltarli, parlare e scherzare con loro, fare amicizia… siamo certe che anche per loro sia stato lo stesso. I loro visi erano sorridenti quando ci hanno salutato ed alcuni decisamente rammaricati di doverci lasciare così presto..eh sì, il tempo vola quando si fanno le cose belle e la nostra mattinata, un po’ fuori dall’ordinario, è stata molto piacevole! Alla prossima La redazione di Casper (Articolo apparso sul numero di dicembre di PonteVico, il bollettino parrocchiale di Pontevico, col quale collaboriamo già da diversi anni.) 15 ALCUNI MOMENTI DELLA VISITA DEI RAGAZZI AI LABORATORI 16 CAMPIONATO MONDIALE DI CALCIO 2014 Il campionato mondiale di calcio 2014 o Coppa del Mondo FIFA del 2014, noto anche come Brasile 2014, è la 20ª edizione del campionato mondiale di calcio per squadre nazionali maggiori maschili organizzato dalla FIFA. La squadra nazionale campione in carica, la Spagna è stata eliminata al primo turno. La Germania, battendo l’Argentina ai tempi supplementari, ha conquistato in finale il suo quarto titolo mondiale. COSTO Il costo del campionato mondiale di calcio del 2014 è stato stimato essere il più alto nella storia del mondiale. Il governo brasiliano ha stimato un costo organizzativo pari a 14 miliardi di dollari. LOGO E SLOGAN Il logo mostra la silhouette della Coppa del Mondo ed è formata da tre mani stilizzate di colore verde e giallo, che richiamano la bandiera del Brasile e rappresentano il caloroso benvenuto al mondo da parte del paese ospitante. Lo slogan ufficiale scelto si intitola “All in One Rhythm” (in italiano:”Tutti allo stesso ritmo”). INNO E CANZONI Claudia Leitte, Pitbull e Jennifer Lopez si sono esibiti durante la cerimonia di apertura con la canzone ufficiale, We Are One (Ole Ola), annunciata dalla FIFA il 22 gennaio 2014. In Italia, a Coverciano, la rock band dei Negramaro ha presentato il video-clip del brano “Un amore così grande”, reinterpretato per l’avventura dell’Italia in Brasile. Altro brano di grande successo è stato Maracanà, un singolo del rapper italiano Emis Killa, utilizzato come sigla di Sky Sport per il campionato mondiale di calcio 2014. MASCOTTE La mascotte ufficiale della Coppa del Mondo 2014 è un armadillo di nome “Fuleco”. La caratteristica che lega l’animale al gioco del calcio risiede nel fatto che quando 17 l’armadillo è minacciato dai predatori, si arrotola su se stesso, somigliando ad una palla. Il nome”Fuleco” è composto delle parole”futebol” (calcio) ed ecologia. PALLONE Il pallone ufficiale della Coppa del Mondo 2014 è l’Adidas Brazuca. L’Adidas, fornitore di tutti i palloni per la Coppa del Mondo da Messico 1970, ha preso l’ispirazione dagli elementi della cultura brasiliana. I colori riflettono l’allegria e il divertimento del calcio brasiliano. Il pallone d’oro è stato assegnato a Lionel Messi. Stefania TOUR DE FRANCE Il Tour de France 2014 si è svolto in ventuno tappe dal 5 al 27 luglio lungo un percorso di 3656 km. È iniziato dalla città inglese di Leeds con primo arrivo di tappa nella città termale di Harrogate. Già in altre tre occasioni il Tour approdò in Gran Bretagna negli anni 1974, 1994 e 2007. Dopo altre due tappe in territorio britannico con arrivi a Sheffield e a Londra la corsa è rientrata in Francia con la tappa dell’8 luglio. Sono state affrontate prima le due tappe alpine e poi le tre frazioni pirenaiche e alla penultima giornata di gara la cronometro individuale di 54 km (Bergerac- Pèrigueux). Come da tradizione l’ultimo traguardo di tappa è avvenuto sugli Champs- Elysèes di Parigi, domenica 27 luglio 2014. Il vincitore del tour è stato Vincenzo Nibali, nato a Messina il 14 novembre 1984. Ciclista su strada italiano, è uno dei sei corridori (il secondo italiano dopo Felice Gimondi) ad aver conseguito la Tripla Corona, ovvero ad aver conquistato almeno un’edizione di tutti i tre grandi giri, avendo vinto la Vuelta a Espana 2010, il Giro d’Italia 2013 e il Tour De France 2014. Ha vinto anche due edizioni della TirrenoAdriatica e nel 2014 il titolo di campione nazionale italiano. È inoltre il primo corridore italiano a vincere il Tour de France con la maglia di campione italiano su strada. Fin da dilettante è soprannominato “Lo squalo dello stretto”, titolo che allude al suo modo di correre sempre all’attacco e alle sue origini messinesi. Stefania ed Egle 18 Anche il Cremonesini ha le sue straordinarie atlete che si destreggiano tra la PALLAVOLO e il NUOTO: CHIARA: Io faccio parte della squadra di pallavolo. È uno sport di squadra molto bello!!! Siamo state anche a Ravenna per disputare un torneo: è stata un’emozione fantastica! Abbiamo incontrato diverse squadre, alcune più forti, altre meno forti di noi… GIUSY: Mi piace giocare a pallavolo, ci divertiamo, è bello stare in gruppo!!! Mi è piaciuta l’esperienza a Ravenna, spero di poterla ripetere anche l’anno prossimo. Mi sono trovata bene sia con gli operatori che con le compagne. DANIELA: Sono tre anni che faccio parte di questa squadra. Siamo molto affiatate. Prima di ogni partita si sente l’emozione. Anche a me è piaciuta l’esperienza di Ravenna. Siamo orgogliose di aver sconfitto la squadra del Castelleone, squadra molto forte. Siamo arrivate quarte su sette squadre partecipanti al torneo. GIUSY: Sono molto contenta di andare a nuotare, è un’attività molto importante, perché impari tante cose nuove. Faccio le gare di nuoto e ho già vinto molte medaglie. Spero di avere l’opportunità di poter continuare, anche in futuro, a svolgere questa attività, che amo molto!!! 19 La nostra amazzone in erba Tiziana ci ha riportato le sue impressioni su questa nuova avventura… “Per me è la prima esperienza di ippoterapia. È molto bello poter parlare con gli animali e loro ti ascoltano: “Gli manca solo la parola!” L’istruttrice ti guida nei comportamenti da tenere con i cavalli. Ho imparato a spazzolare i cavalli, a mettere la sella e poi ho imparato a salire da sola e a portare il cavallo. Mi piacerebbe andarci tutti i giorni perché mi piace moltissimo. I cavalli sono due: uno si chiamo Rocco e l’altra Bell. Ringrazio tutte le persone che mi hanno permesso di partecipare a questa esperienza. Prima di tornare ci offrono sempre i pasticcini. Spero di poter continuare l’ippoterapia anche dopo agosto.” 20 Abbiamo scelto di dedicare un’ampia sezione del nostro giornalino ai vari eventi che di recente hanno visto protagonista il nostro amato Papa Francesco. Non sono avvenimenti che abbiamo vissuto in prima persona, ma che abbiamo comunque seguito con grande passione ed interesse attraverso i vari mezzi d’informazione. 1° GIUGNO: INCONTRO CON IL RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO È stato accolto da un’ovazione, come se fosse un calciatore o una rockstar, Papa Francesco, allo stadio Olimpico per partecipare alla prima delle due giornate della XXXVII convocazione nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo. Il Papa ha percorso a piedi un tratto del prato dello stadio per raggiungere il palco. Dagli spalti gremiti sono partiti le ola e i canti: lo stesso Francesco si è unito, sorridendo. Egli ha chiesto una doppia vicinanza: vicinanza a Gesù Cristo con la preghiera e l’adorazione e vicinanza alla gente, al popolo di dio, con l’amore. Poi ha parlato di famiglia come il 21 luogo dove Gesù cresce nell’amore dei coniugi, nella vita dei figli. Ha poi sottolineato l’importanza dei nonni che sono la saggezza della chiesa. Il pontefice si è rivolto ai giovani affermando che sarebbe triste che un giovane custodisse la sua gioventù in una cassaforte, perché così la gioventù diventa vecchia, diventa uno straccio e non serve più a niente; la gioventù è per scommetterla su cose grandi, la gioventù è per darla, perché altri conoscano il Signore. Poi ha pregato con i fedeli, inginocchiandosi sul palco. Infine ha parlato alla ragazza non vedente, che a nome di tutti i disabili gli aveva rivolto un saluto, ricordandole che le persone che soffrono sono unite dalla sofferenza di Gesù e le ha ringraziate per la speranza che testimoniano, quella speranza che ci porta avanti cercando la carezza di Gesù. Antonella VISITA ALLA COMUNITÀ DI SANT’EGIDIO Domenica 15 giugno, Papa Francesco ha visitato la comunità di Sant’Egidio in un incontro dedicato ai poveri, che sono “al centro del Vangelo di Gesù”. Il papa è arrivato a Santa Maria in Trastevere, ha incontrato i fedeli e ha ascoltato i loro saluti e le storia di senza fissa dimora, famiglie, bambini, disabili, profughi, rom, stranieri emigrati, anziani. In Basilica ha reso omaggio all’icona della Madonna della Clemenza, la più antica immagine lignea di Maria esistente a Roma. La comunità ebraica gli ha consegnato l’invito a una visita in sinagoga. C’è stato quindi un momento di preghiera. In seguito, papa Francesco, si è recato nella sede della Comunità, dove ha incontrato i responsabili, alcuni vescovi, sacerdoti e seminaristi, malati e altri gruppi di persone. Nella Comunità di Sant’Egidio, da 48 anni a fianco dei poveri nelle periferie di Roma e del mondo, il servizio ai poveri si è diversificato nel corso degli anni per rispondere alle nuove esigenze che via via si presentavano: scuole della pace, persone senza fissa dimora, stranieri immigrati, i “nuovi europei”, rifugiati rom, persone con disabilità, anziani soli. A Roma i poveri sono al centro dell’attenzione e dell’ascolto, sono a pieno titolo familiari della Comunità. L’iniziativa del pranzo di Natale con i poveri coinvolge ogni anno decine di migliaia di persone nel mondo. Con queste realtà, papa Francesco ha avuto un’esperienza diretta nel corso della sua visita alla Comunità di Sant’Egidio. Gabriella 21 GIUGNO: IL PAPA A CASSANO ALLO IONIO, IN CALABRIA Nella sua quarta visita pastorale in Italia, Papa Francesco si è recato in Calabria, nel comune di Cassano allo Ionio. Appena arrivato il Pontefice ha fatto visita ai detenuti del carcere penitenziario di Castrovillari ai quali ha chiesto di pregare per Lui perché anch’Egli commette degli sbagli e deve fare penitenza; in seguito ha fatto visita agli ammalati dell’Hospice “San Giuseppe Moscati” e ha pranzato con i poveri della Caritas diocesana. Dopo aver incontrato anche gli anziani ospiti della “Casa Serena” di Cassano, Papa Francesco ha poi celebrato la messa nella piana di Sibari, dove hanno 22 partecipato più di duecentocinquantamila persone. Nell’omelia il Pontefice si è pronunciato contro i mafiosi affermando che non sono in comunione con Dio e pertanto sono scomunicati. Il Papa ha concluso con un monito particolare rivolto ai giovani: “Non lasciatevi rubare la speranza! Opponetevi al male, alle ingiustizie, alla violenza con la forza del bene, del vero e del bello”. Egle 5 LUGLIO: VISITA PASTORALE IN MOLISE Papa Francesco è arrivato in Molise per la sua visita pastorale. La prima tappa per Bergoglio è stato l’incontro con il mondo del lavoro dove ha affermato che non avere lavoro non è solo non avere il necessario per vivere, ma è togliere la dignità perché non si può portare il pane a casa. Il Papa è stato nel santuario dell’Addolorata di Castelpetroso, dove ha avuto un momento di preghiera in privato. Francesco si è mostrato “tifoso” del Campobasso; infatti, durante il bagno di folla all’interno dell’area dove è stata celebrata la messa, proprio sullo spiazzo dove una volta c’era lo stadio Romagnoli, il Pontefice ha afferrato e sventolato una maglietta rossoblù scatenando l’ennesimo applauso della folla. Il Papa ha poi pranzato alla mensa “Casa degli angeli”, con gli ospiti assistiti dalla Caritas; successivamente si è recato nella Cattedrale di Campobasso dove, dopo l’adorazione del Santissimo Sacramento, ha sostato in preghiera sulle tombe dei vescovi Alberto Romita e Secondo Bologna. Il Papa ha salutato una rappresentanza di ammalati e disabili e si è diretto sulla “ Papamobile” per salutare e benedire i fedeli per le vie di Campobasso. Infine, a Isernia, il Papa è stato in visita privata nel penitenziario accompagnato dalla direttrice della struttura. Dolores 13-18 AGOSTO: VI GIORNATA DELLA GIOVENTU’ ASIATICA “Non accettare compromessi sulla fede” è questo, secondo Papa Francesco, l’insegnamento più grande che viene testimoniato dai martiri. Il pontefice lo ribadisce davanti a centinaia di migliaia di fedeli, un milione secondo i media coreani, che affollano la Porta di Gwanghwamun, a Seul, per la beatificazione di Paul Yun Ji- Chung, considerato il Fondatore della chiesa coreana e altri 123 cattolici uccisi oltre due secoli fa. Al centro delle parole del Pontefice, durante la messa celebrata in Latino e Coreano, anche l’attenzione per gli ultimi, poiché viviamo in società dove, accanto a immense ricchezze, raramente viene ascoltato il grido dei poveri e Cristo continua a chiederci di amarlo e servirlo tendendo la mano ai nostri fratelli e sorelle bisognosi. 23 La visita del Pontefice ha avuto un grande impatto in Corea. Particolare successo ha riscontrato lo stile di Bergoglio: i media locali hanno dato grande risonanza all’uso di un’auto utilitaria all’uscita dell’aeroporto al suo arrivo e alla scelta di usare un treno ad alta velocità tra i normali viaggiatori. Durante la messa nel World Stadium Cup di Daejon, si è scagliato contro le economie disumane e ha rivolto un appello ai giovani: “Non fatevi derubare della speranza”. Senza dimenticare una preghiera per le vittime del naufragio del Sewolll, una delle più gravi tragedie del paese. Dopo l’incontro con i ragazzi nel santuario di Solmoe, papa Francesco, a sorpresa, è andato a trovare i gesuiti della università Sogang. Il Pontefice si è recato in visita a Kkottongnae, a 90 chilometri circa dalla capitale della Corea del Sud. Si tratta di un centro, il cui nome significa “collina dei fiori”, che include alloggi, ospedali, una università e centri di recupero per poveri e malati abbandonati di ogni età. Accoglie ogni anno migliaia di persone e ha otto centri “ fratelli” in tutta la Corea. Il Papa ha visitato la sezione dedicata alle persone disabili. Ad aspettare Bergoglio un gruppo di bambini e ragazzi che si è esibito davanti a Francesco con canti e coreografie. Subito dopo, presso la School of Love di Kkottongnae, papa Bergoglio si è riunito con le comunità religiose in Corea. Dolores 13 SETTEMBRE: VISITA AL SACRARIO MILITARE DI REDIPUGLIA Papa Francesco è arrivato in Friuli Venezia Giulia per la sua Visita al Sacrario militare di Redipuglia per pregare per i caduti di tutte le guerre a cento anni dall’inizio della Prima Guerra Mondiale. Dopo 22 anni un Papa torna pellegrino a Redipuglia. Giovanni Paolo II, la sera del 3 maggio del 1992, ricordò il sacrificio e le sofferenze di migliaia di giovani vittime della Prima Guerra Mondiale che riposano nel Sacrario militare: centomila caduti di cui sessantamila ancora senza nome, morti nelle trincee del Carso e dell’Isonzo. Papa Francesco ha pregato, da solo, prima nel vicino cimitero astroungarico di Fogliano, dove riposano le spoglie dei caduti austriaci e ungheresi, il nemico di allora. Un segno forte di invocazione alla pace e di preghiera per i caduti di tutte le guerre, per dire che la guerra è ancora una “inutile strage” e fa male a quelli che la combatterono nel Novecento ma anche a chi la combatte, “a pezzi”, oggi nel mondo. Poi l’ingresso nel Sacrario di Redipuglia dove ha celebrato, davanti ad almeno diecimila fedeli, la messa con i cardinali di Vienna e Zagabria ed i vescovi provenienti da Slovenia, Austria, Ungheria e Croazia e dalle diocesi del Friuli Venezia Giulia, oltre ai Vescovi ordinari militari e cappellani militari, ai quale, al termine della Messa, ha consegnato la lampada della Pace di San Francesco. Dolores 24 21 SETTEMBRE: IL PAPA A TIRANA IN ALBANIA Papa Francesco ha trascorso la domenica in Albania per premiare la convivenza pacifica tra le religioni, che in questo Paese è realtà, e per additare questo modello a tutto il mondo. Il Papa si è commosso durante la testimonianza di Ernest Simoni, oggi ottantaquattrenne, un sopravissuto che ha ricordato le sofferenze vissute nei quasi cinquant’anni di regime comunista. Il Pontefice ha affermato che l’esempio dell’Albania dimostra che “la pacifica e fruttuosa convivenza tra persone e comunità appartenenti a religioni diverse è non solo auspicabile, ma concretamente possibile e praticabile”. Papa Francesco ha sottolineato che il rispetto è un bene inestimabile per la pace e per lo sviluppo armonioso di un popolo e che se ci è riuscito il Paese Balcanico (per quasi cinquant’anni di dittatura ha sofferto l’isolamento, la repressione e la persecuzione religiosa) deve essere possibile ovunque. Il Pontefice ha concluso la sua visita con un momento delicato, quello dedicato ai bambini orfani, disabili e in difficoltà assistiti dal Centro Betania di Bupq Fushe Kruje. Gabriella 5-19 OTTOBRE: III ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEL SINODO Il Papa ha aperto la prima Congregazione generale della terza Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi sul tema: “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”. Queste sono le parole che il Pontefice ha rivolto ai partecipanti: “È una grande responsabilità portare le realtà e le problematiche delle Chiese, per aiutarle a camminare su quella via che è il Vangelo della famiglia. Una condizione generale di base è questa: parlare chiaro. Nessuno dica: questo non si può dire, qualcuno penserà di me cosi e così…. Bisogna dire tutto ciò che si sente con parresia. E, al tempo stesso, si deve ascoltare con umiltà e accogliere con cuore aperto quello che dicono i fratelli. E fatelo con tranquillità e pace, perché il Sinodo si svolge sempre cum Petro et sub Petro, e la presenza del Papa è garanzia per tutti e custodia della fede. Dolores Papa Francesco durante un’udienza generale in Piazza San Pietro. 25 Lo scorso 19 ottobre papa Francesco ha celebrato la cerimonia di beatificazione del nostro papa bresciano Giovanni Battista Montini. La vita di Paolo VI Il 26 settembre 1897 Giovanni Battista Montini, futuro Papa Paolo VI, nasce a Concesio (Brescia) da Giorgio Montini, esponente di primo piano del cattolicesimo sociale e politico italiano di fine Ottocento, e da Giuditta Alghisi. Ordinato sacerdote il 29 maggio 1920, il giorno seguente celebra la prima Messa nel Santuario di Santa Maria delle Grazie in Brescia. Trasferitosi a Roma, tra il 1920 e il 1922 il futuro Papa Paolo VI frequenta i corsi di Diritto civile e di Diritto canonico presso l'Università Gregoriana e quelli di Lettere e Filosofia presso l'Università statale. Nel maggio 1923 inizia la carriera diplomatica presso la Segreteria di Stato di Sua Santità. È inviato a Varsavia come addetto alla Nunziatura Apostolica. Rientrato in Italia nell'ottobre dello stesso anno, è nominato dapprima (1924) assistente ecclesiastico del Circolo romano della FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana), quindi nel 1925 assistente ecclesiastico nazionale della stessa Federazione, carica che lascerà nel 1933. Il 13 dicembre 1937 è nominato Sostituto della Segreteria di Stato e il 29 novembre 1952 Pro-Segretario di Stato per gli Affari Straordinari. Il 1° novembre 1954 Pio XII lo elegge arcivescovo di Milano. Il 15 dicembre 1958 Giovanni Battista Montini è creato cardinale da Giovanni XXIII. Il 21 giugno 1963 viene eletto Pontefice e il 29 settembre apre il secondo periodo del Concilio Ecumenico Vaticano II, che, alla fine del quarto periodo, concluderà solennemente l'8 dicembre 1965. Il 1° gennaio 1968 celebra la prima Giornata mondiale della Pace. Il 24 dicembre 1974 apre la Porta Santa nella Basilica di San Pietro, inaugurando l'Anno Santo del 1975. Il 16 aprile 1978 scrive alle Brigate Rosse implorando la liberazione di Aldo Moro e il 13 maggio nella basilica di San Giovanni in Laterano assiste alla messa in suffragio dello statista assassinato e pronuncia una solenne preghiera. Il 6 agosto 1978, alle ore 21.40, muore nella residenza estiva dei papi a Castel Gandolfo. Il magistero Le encicliche Ecclesiam Suam (6 agosto 1964), sul dialogo all'interno della Chiesa e della Chiesa con il mondo. Mense Maio (29 aprile 1965) che invita a pregare la Madonna per il felice esito del Concilio e per la pace nel mondo. Mysterium fidei (3 settembre 1965) sull'Eucaristia. Christi Matri (15 settembre 1966) con la quale chiede nuovamente preghiere alla Madonna per la pace nel mondo. Populorum progressio (26 marzo 1967) sullo sviluppo dei popoli. Sacerdotalis caelibatus (24 giugno 1967) sul celibato sacerdotale. Humanae vitae (25 luglio 1968) sul matrimonio e sulla regolazione delle nascite. Altri documenti Assai numerose le Lettere Apostoliche, le Esortazioni, le Costituzioni. I viaggi Paolo VI fu il primo papa ad usare l'aereo per numerosi viaggi all'estero e in Italia. 26 -All'estero: Terra Santa (4-6 gennaio 1964), nel corso del quale si incontrò con il patriarca ortodosso Atenagora. India (2-5 dicembre 1964). ONU, New York (4-5 ottobre 1965). Fatima (13 maggio 1967). Turchia (25-26 luglio 1967), nel corso del quale, ad Istanbul si incontrò nuovamente con il patriarca Atenagora. Colombia (22-25 agosto 1968. Ginevra (10 giugno 1969) dove visita il Bureau International du Travail e il Consiglio Ecumenico delle Chiese. Uganda (31 luglio-2 agosto 1969). Estremo Oriente (26 novembre-4 dicembre 1970). -In Italia 1964: Orvieto (11 agosto) e Montecassino (24 ottobre); 1965: Pisa (10 giugno); 1966: Alatri, Fumone, Ferentino, Anagni (1 settembre) e Firenze (24 dicembre); 1968: Taranto (24 dicembre); 1970: Cagliari (24 aprile); 1971: Subiaco (8 settembre); 1972: Udine, Venezia, Aquileia (16 settembre); 1973: Acilia (31 ottobre); 1974: Fossanova, Aquino, Roccasecca (14 settembre); 1976: Bolsena (8 agosto); 1977: Pescara (17 settembre). Concistori Paolo VI tenne sei Concistori (22 febbraio 1965; 26 giugno 1967; 28 aprile 1969; 5 marzo 1973; 24 maggio 1976; 27 giugno 1977) creando 142 nuovi Cardinali. Paolo VI fissò a 120 il numero massimo dei cardinali elettori del papa e con il motu proprio Ingravescentem aetatem stabilì che al compimento dell'80° anno di età perdono il diritto alla partecipazione al Conclave per l'elezione di un nuovo papa ma non quello di essere eletti. Principali incontri e udienze 1963: J.F. Kennedy, S. U Thant, A. Segni; 1964: il patriarca Atenagora, Re Hussein di Giordania, Sukarno; 1965: G. Saragat; 1966; M. Ramsey, arcivescovo di Canterbury; 1967: N.V. Podgornyj, due volte il patriarca Atenagora, L.B. Johnson, Ch. De Gaulle; 1968; S.S. Mobutu, il patriarca Makarios III; 1969: R. Nixon, Hailé Selassié; 1971: Tito, il card. J. Mindszenty; 1972: G. Leone, Suharto; 1973: N. Van Thieu, Golda Meir, il Dalai Lama; 1975: G.R. Ford; 1977: Coggan, arcivescovo di Canterbury, J. Kadar, K. Waldheim, E. Gierek; 1978: S. Pertini. Riforme e innovazioni Numerose le riforme e le innovazioni apportate da Paolo VI nelle strutture e nella vita della Chiesa. 27 DICEMBRE Preghiera all'Immacolata* Vergine Santa e Immacolata, a Te, che sei l’onore del nostro popolo e la custode premurosa della nostra città, ci rivolgiamo con confidenza e amore. Tu sei la Tutta Bella, o Maria! Il peccato non è in Te. Suscita in tutti noi un rinnovato desiderio di santità: nella nostra parola rifulga lo splendore della verità, nelle nostre opere risuoni il canto della carità, nel nostro corpo e nel nostro cuore abitino purezza e castità, nella nostra vita si renda presente tutta la bellezza del Vangelo. Tu sei la Tutta Bella, o Maria! La Parola di Dio in Te si è fatta carne. Aiutaci a rimanere in ascolto attento della voce del Signore: il grido dei poveri non ci lasci mai indifferenti, la sofferenza dei malati e di chi è nel bisogno non ci trovi distratti, la solitudine degli anziani e la fragilità dei bambini ci commuovano, ogni vita umana sia da tutti noi sempre amata e venerata. Tu sei la Tutta Bella, o Maria! In Te è la gioia piena della vita beata con Dio. Fa’ che non smarriamo il significato del nostro cammino terreno: la luce gentile della fede illumini i nostri giorni, la forza consolante della speranza orienti i nostri passi, il calore contagioso dell’amore animi il nostro cuore, gli occhi di noi tutti rimangano ben fissi là, in Dio, dove è la vera gioia. Tu sei la Tutta Bella, o Maria! Ascolta la nostra preghiera, esaudisci la nostra supplica: sia in noi la bellezza dell’amore misericordioso di Dio in Gesù, sia questa divina bellezza a salvare noi, la nostra città, il mondo intero. Amen. *Atto di venerazione di Papa Francesco alla Madonna in Piazza di Spagna in occasione della Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria (8 dicembre 2013) Maria e Annamaria 28 Lo Stemma di Papa Francesco LO SCUDO Nei tratti, essenziali, il Papa Francesco ha deciso di conservare il suo stemma anteriore, scelto fin dalla sua consacrazione episcopale e caratterizzato da una lineare semplicità. Lo scudo blu è sormontato dai simboli della dignità pontificia, uguali a quelli voluti dal predecessore Benedetto XVI (mitra collocata tra chiavi decussate d’oro e d’argento, rilegate da un cordone rosso). In alto, campeggia l’emblema dell’ordine di provenienza del Papa, la Compagnia di Gesù: un sole raggiante e fiammeggiante caricato dalle lettere, in rosso, IHS (Iesus Hominum Salvator), monogramma di Cristo. La lettera H è sormontata da una croce; in punta, i tre chiodi in nero. In basso, si trovano la stella e il fiore di nardo. La stella, secondo l’antica tradizione araldica, simboleggia la Vergine Maria, madre di Cristo e della Chiesa; mentre il fiore di nardo indica San Giuseppe, patrono della Chiesa universale. Nella tradizione iconografica ispanica, infatti, San Giuseppe è raffigurato con un ramo di nardo in mano. Ponendo nel suo scudo tali immagini, il Papa ha inteso esprimere la propria particolare devozione verso la Vergine Santissima e San Giuseppe. IL MOTTO Il motto del Santo Padre Francesco è tratto dalle Omelie di San Beda il Venerabile, il quale, commentando l’episodio evangelico della vocazione di San Matteo, scrive: “Vidit ergo lesus publicanum et quia miserando atque eligendo vidit, ait illi Sequere me” (Vide Gesù un pubblicano e siccome lo guardò con sentimento di amore e lo scelse, gli disse: Seguimi). Questa omelia è un omaggio alla misericordia divina ed è riprodotta nella Liturgia delle Ore della festa di San Matteo. Essa riveste un significato particolare nella vita e nell'itinerario spirituale del Papa. Infatti, nella festa di San Matteo dell'anno 1953, il giovane Jorge Bergoglio sperimentò, all’età di 17 anni, in un modo del tutto particolare, la presenza amorosa di Dio nella sua vita. In seguito ad una confessione, si sentì toccare il cuore ed avvertì la discesa della misericordia di Dio, che con sguardo di tenero amore, lo chiamava alla vita religiosa, sull'esempio di Sant'Ignazio di Loyola. Una volta eletto Vescovo, S.E. Mons. Bergoglio, in ricordo di tale avvenimento decise di scegliere, come motto e programma di vita, l'espressione di San Beda “miserando atque eligendo”, che ha inteso riprodurre anche nel proprio stemma pontificio. 29 Vi presento il mio paese: DARFO BOARIO TERME (BS) Darfo Boario Terme è un comune italiano della Val Camonica, in provincia di Brescia in Lombardia. Il capoluogo del comune è Darfo, mentre la sua denominazione è dovuta al nome del capoluogo unito a quello della principale frazione, Boario Terme. Darfo sorge tra il fiume Dezzo ed il fiume Oglio, alle pendici di un monticello detto Monticolo. STORIA La zona era abitata già in epoca preistorica: sono presenti incisioni rupestri presso la località dei Corni Freschi (Attola), ai piedi del Monticolo, e nel Parco comunale delle incisioni rupestri di Luine. Sempre a Luine sono state rinvenute terrecotte dell'età del bronzo, mentre altre incisioni rupestri sono state trovate nei pressi del Lago Moro. Sul Monticolo è stata rinvenuta invece un'ascia in bronzo. Scarse sono le notizie in età romana, sebbene si supponga che il fondo valle sia stato a quel tempo disabitato a causa di alluvioni dell'Oglio e la presenza di zone paludose. Di età barbarica è probabilmente la necropoli scoperta nel 1808 presso Corna e le tombe scoperte nel 1939 e nel 1958 presso il Municipio. Divenne centro importante in età medievale in quanto sede di un porto e del Castello di Montecchio. Nel 1200 è ricordato come burgus fornito di castrum, dove risiedeva la curia. Nel 1047 Enrico III elegge Darfo a Corte Regia. Nel 1508 Darfo compare nella mappa della Valle Camonica disegnata da Leonardo da Vinci e conservata al Castello di Windsor. Nel 1834 una rivolta dei popolani di Darfo si oppose al dominio austro-ungarico, ma venne subito stroncata. Il 1º dicembre 1923 il disastro del Gleno comportò ingenti danni al paese e la morte di 150 persone. Anche re Vittorio Emanuele III visitò il paese devastato. L'8 maggio 1968 il consiglio comunale cambiò la denominazione del comune in Darfo Boario Terme, ed il 28 gennaio 1969, con decreto del Presidente della Repubblica venne insignita del titolo di "Città". Nel 1980 nasce il Parco comunale delle incisioni rupestri di Luine. 30 MONUMENTI E LUOGHI D’INTERESSE • • • • • • • • • • Parrocchiale dei santi Faustino e Giovita chiesetta del monastero del Sacro Cuore, sorge entro il monastero fondato nel 1729 Castello di Gorzone Castello di Montecchio Parco archeologico comunale di Luine (patrimonio dell’UNESCO) a Montecchio il caratteristico ponte seicentesco e gli affreschi quattrocenteschi della chiesa dell’Oratorio. a Erbanno Palazzo Federici la cappella dell’antica parrocchiale a Gorzone l’unico castello ancora abitato in valle a Piancogno il santuario dell’Annunciata. Il Monticolo: è una storica falesia situata all'imbocco della Val Camonica. La falesia oggi è poco frequentata forse anche per via della vicinanza della struttura di Rogno che offre vie d'arrampicata più lunghe e di soddisfazione. MANIFESTAZIONI LOCALI • • a Darfo Boario Terme, in estate, vengono organizzate feste al parco delle Terme e a settembre la “Rassegna dei cori di montagna” a Piancogno, l’ultima settimana di aprile, c’è la “Fiera dei fiori”. PERCHÉ ANDARE A DARFO BOARIO TERME Ci sono le terme e le fonti di Boario e Angolo Terme dove è possibile fare i fanghi e concedersi momenti di benessere e relax, ma anche di cura della propria salute. Darfo Boario Terme è una località turistica nella quale sono presenti alberghi, ristoranti, terme, monumenti storici e religiosi. Anche l’ambiente è bellissimo, siamo in collina, e si presta alla coltivazione di viti; pertanto molto buoni sono i vini che si possono degustare in alcune cantine. La località si trova a un passo dalla montagna dove è possibile percorrere lunghe passeggiate nei boschi. Ci sono anche diversi laghetti tra i quali il lago della Vacca. Alessandra 31 FOGLIE GIALLE Ma dove ve ne andate, povere foglie gialle, come tante farfalle spensierate? Venite da lontano o da vicino? Da un bosco o da un giardino? E non sentite la malinconia del vento stesso che vi porta via? Trilussa LA NEVE Bianca cosa luminosa cala silenziosamente, leggermente si riposa sulle cose sulla gente. Bianca meraviglia muta che si guarda con stupore, luce in terra ricaduta che ti fa battere il cuore. Roberto Piumini AUTUNNO Cadono le foglie spinte dal vento le guarda il bambino ed è contento Di questo ballo improvvisato che le adagia piano sul prato. Corre il bambino e le raccoglie può finalmente toccare le foglie gialle rossicce ed arancione sono i colori di questa stagione. Ecco l’autunno è ritornato! Lo dicono le foglie, gli alberi, il prato. Anonimo DICEMBRE Quando Novembre va, Dicembre arriva; è l’ultimo ma ha una faccia viva. In testa ha un gran cappuccio rosso fuoco, in bocca un bel sorriso pronto al gioco, intorno ha una barba tutta bianca, però lui gioca, gioca, e non si stanca. In una tasca ha un bue e un asinello, nell’altra ha un abete molto bello, sotto il cappuccio tiene una cometa, dentro la borsa una mamma quieta, dentro il sacco c’è un papà tranquillo, negli stivali ha un angelo con squillo; e in un taschino proprio sotto il cuore ha un bambino che è un redentore. Dicembre: un mese che ci sembra antico, e invece è sempre nuovo, e molto amico. Roberto Piumini 32 Di Babbo Natale sapete già molto ma c'è un quesito ancora irrisolto: come trascorre il suo tempo d'estate? Aspetta l'inverno a braccia incrociate? Neanche per sogno! Vile menzogna! Secondo voci raccolte in Lapponia, parlar di riposo per lui è un affronto: la cosa si spiega se si tien conto che i bimbi che aspettano i suoi doni sono oggi almeno... 400 milioni! "Non può fermarsi chi deve sfornare", dicono di averlo sentito esclamare "più di un milione di giochi al giorno!"(e poi sottovoce: "Riposo un corno!). Fra gnomi ed elfi anche d'estate son sempre piene le sue giornate: e meno male che non è solo nella sua piccola fabbrica al Polo! In quelle foreste spazzate dal vento tutti si aiutano come in famiglia, ognuno a rincorrere l'appuntamento con la gran notte della Vigilia. Milioni di giochi dovranno essere pronti (e questo prima che il sole tramonti!), poi sotto la neve che cade fitta, stipati per bene su quella slitta! Ora mi fermo perché ho l'impressione che chi mi legge potrebbe pensare: questo mi prende per un credulone, se son milioni non ci possono stare! E nelle case senza camino da dove passa il vecchio Babbino? E poi come fanno a volare le renne (per giunta guidate da un ultracentenne)? Con questo tipo di argomentazione potreste arrivare alla conclusione (fra tutte quante per me la più triste) che Babbo Natale in realtà non esiste. Risponderò a chi non ci crede: perché, l'amore forse si vede? Non si può fargli la fotografia ma non vuol dire che non ci sia, e proprio oggi lo si sente di più perché è a Natale che nasce Gesù. In questa giornata accogliamo con gioia quel Bimbo cullato nella mangiatoia in un lontano giorno a Betlemme (con bue e asinello ma senza renne). Lui che l'amore lo ha sparso nel mondo e ha lasciato a noi tutti un esempio fecondo predicando far gli uomini la fratellanza, ci onora quest'oggi della Sua vicinanza. Ed ecco qualcosa che rende speciale per me ogni volta il Santo Natale: aspettare un Babbo celebrando un Figlio più che una festa, per me è un visibilio! Siccome a entrambi mi sento vicino, io faccio il presepe vicino al pino e quando il Babbo vien giù dal camino lo lascio un po' solo... con Gesù Bambino! (Racconto tratto da M. Sala Gallini, W le feste, Mondadori) 33 A cura del Gruppo Giardinaggio Se amate il giardinaggio, non rinunciate a prendervi cura dei vostri fiori, anche in inverno. Provate a spostare le piantine in vaso nei luoghi più riparati del giardino o del balcone. Le fioriture invernali vi stupiranno, soprattutto nelle regioni più miti. Nel corso dei mesi più freddi potrete ammirare fiori di ciclamino, calendula, viola e gelsomino, ma anche coltivare erica e cavoli ornamentali. Ecco 10 piante che fioriscono in inverno, grazie a cui potrete scegliere di donare un tocco di colore al giardino. 1) Ciclamino La fioritura del ciclamino può variare a seconda dell'epoca di semina. I ciclamini che fioriscono in autunno, possono resistere anche in inverno. Fate attenzione alle gelate e, soprattutto nelle regioni dal clima meno mite, il consiglio è di spostare i vasi con i ciclamini dentro casa, posizionandoli in zone luminose, lontano dai termosifoni. 2) Cactus di Natale Il cactus di Natale è l'alternativa alla più classica stella di Natale. Rispetto a quest'ultima, richiede cure più semplici e può rifiorire inverno dopo inverno anche per molti anni. I suoi fiori sbocciano proprio quando si avvicina il periodo delle festività natalizie. In Europa il cactus di Natale viene coltivato come pianta da appartamento. 3) Rododendro Potrete ammirare la fioritura delle specie più precoci di rododendro già a partire dalla fine dell'inverno. Prendetevi dunque cura di queste bellissime piante durante tutto il corso dell'anno. Saranno le vostre inaspettate rose invernali. Il rododendro, infatti, è conosciuto anche con il nome di Rosa delle Alpi. 4) Calendula La calendula è un fiore davvero speciale, poiché può fiorire lungo tutto il corso dell'anno, con nuove fioriture che possono presentarsi mese per mese, anche in inverno, soprattutto nelle regioni in cui il clima risulta meno rigido. Se siete fortunati, vedrete fiorire la vostra calendula anche nei mesi invernali. Del resto il suo nome ce lo ricorda. Il termine calendula deriva dal latino "calendae", con cui gli antichi Romani indicavano il primo giorno del mese. 5) Viola cornuta La viola cornuta, o Viola hortensis, è una varietà di viole molto resistente al freddo. Non teme le gelate, e nemmeno le piogge, ma per precauzione è bene posizionare i vasi nell'angolo più riparato 34 del balcone, soprattutto nelle regioni più fredde. Se le vostre viole cornute presenti in giardino verranno ricoperte dalla neve, ricominceranno a fiorire in primavera senza problemi. 6) Erica L'erica è una pianta perenne utilizzata per decorare i vasi e i giardini anche nella stagione invernale. I suoi fiori di solito si presentano dall'estate all'autunno, ma nelle regioni dal clima più mite la fioritura potrebbe risultare prolungata. Attenzione: le piante di erica non amano i ristagni nei sottovasi. 7) Cavoli ornamentali I cavoli ornamentali rappresentano un'ottima scelta per abbellire il balcone durante la stagione fredda. Infatti li potrete coltivare in vaso con un magnifico effetto decorativo, grazie ai loro colori che spaziano dal rosa, al crema, fino al giallo e al lavanda. Resistono molto bene al freddo e possono mantenere i loro colori fino alla primavera. 8) Gelsomino invernale Si tratta di una particolare varietà di gelsomino, nota come Jasminum nudiforum o gelsomino giallo, che è in grado di stupirci con una fioritura invernale, che avviene con la comparsa sulla pianta di tanti piccoli fiori gialli. Si tratta di una pianta perenne, con doppia fioritura in inverno e in primavera. Trattandosi di una varietà rampicante, ha bisogno di graticci di supporto per potersi sviluppare. 9) Elleboro o Rosa di Natale L'elleboro è una pianta molto resistente e poco bisognosa di cure. Richiede innaffiature scarse, terriccio ben drenato e posizione soleggiata durante la bella stagione. Vedrete sbocciare i suoi fiori durante l'inverno. L'elleboro darà un tocco di colore al vostro giardino e ai vasi sul vostro balcone. Per via della sua fioritura invernale, l'elleboro è conosciuto anchecome Rosa di Natale. Potrete scegliere di coltivare fiori di elleboro bianco, rosa o color porpora. 10) Bucaneve I bucaneve sono il simbolo della fine dell'inverno. Li vedrete dunque spuntare verso la fine della stagione, dopo lo scioglimento della neve e le ultime gelate. Ricordate di piantare i vostri bucaneve in autunno, per poterne ammirare la fioritura nei mesi successivi. Posizionate i bulbi in vaso a 5 centimetri di profondità e alla stessa distanza l'uno dall'altro. 35 ANTIPASTO: COCKTAIL DI GAMBERETTI INGREDIENTI: • • • • Prezzemolo Lattuga 1 gamberetti 400 g Salsa cocktail 350 g Lavate e sgusciate i gamberetti. Lasciate qualche gamberetto con la coda attaccata, vi serviranno per decorare. Lessate i gamberetti in abbondante acqua salata, lasciandoli bollire per 2-3 minuti, poi scolateli e fateli raffreddare. Lavate ed asciugate 8 belle foglie di lattuga integre, quelle esterne, più grandi, che a due a due vi serviranno da letto per il cocktail di gamberetti. Tagliate finemente le restanti foglie di lattuga, centrali e più croccanti, e posizionatele, suddividendole al centro delle 4 coppe, sul letto di foglie, fino a riempirle per 3/4. Quando i gamberetti saranno freddi e asciutti, versateli nella salsa cocktail ed amalgamate per bene. Suddividete i gamberetti nelle 4 coppe, sopra l'insalata, spolverizzate a piacere con del prezzemolo o erba cipollina e decorate con i gamberetti provvisti di coda che avevate tenuto da parte. PRIMO: RISOTTO ALLO CHAMPAGNE INGREDIENTI: • • • • • • Ponete in un tegame 30 gr di burro, aggiungete la cipolla finemente tritata e fatela imbiondire; versate il riso che farete Riso Carnaroli 350 gr Burro 50 gr 1 Cipolla piccola Parmigiano reggiano grattugiato 100 gr Brodo vegetale q.b. circa 500 ml Champagne 500 ml tostare qualche istante a fiamma vivace girando con un cucchiaio di legno. Poi versate nel tegame tutto lo Champagne; mescolate continuamente il riso in modo che non attacchi al fondo e se necessario aggiungete qualche mestolo di brodo vegetale per terminare la cottura. Pochi istanti prima del termine della cottura spegnete il fuoco e mantecate il riso con il rimanente burro e il parmigiano reggiano. SECONDO: MEDAGLIONI DI SALMONE AL PEPE VERDE INGREDIENTI: • • • • • • Olio 2 cucchiai Vino bianco secco Salmone fresco 4 fette Panna fresca 250 ml Pepe verde 1 cucchiaio Cipolle 1/2, Burro 20 gr Per la salsa di pomodoro • Basilico • passata 250 ml • Olio di oliva , Sale q.b. per il brodo di crostacei • Crostacei 250 gr • Cipolle 1 piccola, Carote Per prima cosa preparate il brodo di crostacei: mettete le carcasse in un tegame assieme al burro e fate rosolare il tutto schiacciando bene con un mestolo per fare fuoriuscire i succhi contenuti. Aggiungete il brandy e fate sfumare, poi unite le verdure tritate e lasciatele rosolare. Unite dell'acqua calda fino a coprire interamente gli ingredienti; salate e lasciate ridurre il tutto fino ad ottenere 250 ml di liquido. Passate il brodo con un colino. A questo punto aggiungetevi la panna liquida, mettendo il composto sul fuoco affinché leghi e si ispessisca. Mentre il brodo si riduce, preparate una salsa di pomodoro semplice, mettendo in un tegame 2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva, la passata di pomodoro, e il sale; fate 36 • 1 Sedano 1 costa Pomodori maturi 100 gr, • • Brandy 1 bicchierino Sale q.b. Burro 50 gr bollire a fuoco dolce affinché la salsa si addensi. Quando il sugo sarà pronto aggiungete delle foglie di basilico fresco e spegnete il fuoco. Nel frattempo, preparate i medaglioni con i tranci di salmone. Quando il brodo di crostacei e la salsa di pomodoro saranno pronti, tritate la cipolla e mettetela in un tegame con il burro e due cucchiai d’olio, a fuoco bassissimo, affinché diventi bionda; aggiungete i grani di pepe verde e unite 3-4 cucchiai di salsa di pomodoro. Quando si sarà amalgamato, aggiungete il composto di fumetto e panna e fate cuocere per altri cinque minuti. Scaldate in un tegame 2 cucchiai di olio e adagiatevi i medaglioni. Fate rosolare i medaglioni a fuoco allegro su entrambi i lati non più di 5 minuti: spruzzate con il vino bianco secco e lasciatelo evaporare; a questo punto unite la salsa, coprite il tegame con un coperchio e ultimate la cottura, non più di 10 minuti. DOLCE: ALBERELLI DI PANDORO CON CREMA PASTICCERA E RIBES INGREDIENTI: • • • • per la • • • • • Prendete i pandorini, sdraiateli sul fianco e tagliateli a fette dello spessore di circa 1 cm e mezzo, in modo da ottenere Pandoro piccoli 4 Ribes 4-5 grappoli,Mirtilli 10 Melagrana Zucchero a velo q.b. crema pasticcera: Latte fresco intero 250 ml Uova 3 tuorli Zucchero 75 gr Farina 25 gr Vaniglia mezza bacca delle sezioni a forma di stella. Per ottenere una stella che sarà la punta dell’alberello, ritagliate con un tagliapasta a forma di stella la base del pandorino, rotonda e piatta. Trasferite la crema pasticcera in una sac-à-poche e ponete la fetta più larga del pandorino su di un piatto da portata, quindi iniziate ad assemblare gli alberelli. Mettete al centro della fetta sul piatto un po' di crema, poi coprite con un’altra fetta più piccola di pandorino, facendo attenzione ad intersecare le punte delle stelle: continuate così con fette sempre più piccole, fino all’esaurimento delle stesse, guarnendo ogni fetta con la crema. In questo modo avrete ottenuto un piccolo alberello di Natale di pandoro; ripetete la stessa operazione anche per gli altri tre pandorini. Spolverizzate con lo zucchero a velo le stelle sagomate ottenute in precedenza. Adagiate la stella sagomata sulla sommità del pandorino, utilizzando la crema come collante. A questo punto lavate e asciugate velocemente i ribes, togliendo ogni singolo frutto dal grappolo, lavate anche i mirtilli e sgranate la melagrana. Spremete dei ciuffetti di crema sulle punte dell'alberello e adagiate frutti rossi, come se fossero palline di Natale, sfruttando l’azione collante della crema pasticcera. Cospargete il tutto di abbondante zucchero al velo, come se fosse neve. 37 Una bambina guarda attentamente un bambino che sta mangiando una banana. La bambina:- Ma come, tu non la sbucci prima di mangiarla? Il bambino:- So già cosa c’è dentro. Il bambino al papà: -E’ vero che le carote fanno bene alla vista? Il papà: -Certo! Hai mai visto un coniglio con gli occhiali? Discorso tra pecore : -Stasera non riesco a dormire! -Prova a contare i pastori.. Un bambino dice alla mamma: -Mamma sai che cosa fa un maiale innamorato? La mamma:- Booooooooo. Il bambino:- Fa il prosciutto cotto! INDOVINELLI: 1. Anche se lo pianti non cresce… 2. Anche se puoi vederla non puoi toccarla… 3. E’ facile da aprire ma impossibile da chiudere 4. Quando inizia a far freddo si spoglia… 5. Più è caldo e più è fresco. Che cos’è? COLMI: Colmo per un venditore di camicie: sudarne sette per venderne una. Colmo per un cane: avere una bella gatta da pelare! Colmo per un giardiniere: piantare la moglie e rimanere al verde. Colmo per un marinaio: salpare con il morale a terra. Colmo per una disoccupata: chiamarsi Assunta. Colmo per una sarta: perdere il filo del discorso. (Soluzioni indovinelli: 1.il chiodo, 2.l’ombra, 3. l’uovo, 4. l’albero, 5. il pane.) 38 CRUCIVERBA DI NATALE ORIZZONTALI 1. Si fa mettendoci le statuine – 6. Le trovi nell’albero e nel cibo – 7. Gli auguri… all’inizio e alla fine – 8. C’è nel vischio e nella ghirlanda – 11. Un mezzo imbuto – 13. Due vocali nei regali – 14. A… ovest del polare – 16. In genere con quella si trascorre il Natale – 18. Quello di Natale si addobba REBUS 1 (6,1,4) – 19. Le… trovi due volte nel pandoro – 20. Amore in inglese – 21. Un libro ben cucito – 23. Dopo la mezzanotte – 24. In… mezzo all’albero – 25. Trainano la slitta. VERTICALI 1. Un tipico dolce natalizie – 2. Natale la fa con puntale – 3. L’inizio… e la fine della slitta – 4. Un… po’ di pandoro – 5. La seconda e la terza della decorazione – 6. Il rumore di qualcosa di pesante che cade a terra – 9. Lì sfreccia la cometa – 10. Ci giochi a Natale usando le lenticchie – 12. Nessuna definizione – 14. Si mettono sull’albero di Natale – 15. Nella canzone Bianco Natale è tra Quel e tuo candore – 16. La nota musicale dopo il MI – 17. L’insieme delle pecorelle – 21. Il cherubino in mezzo – 22. La prima parte del tintinnio. REBUS 2 (7,10) (SOLUZIONI DEI REBUS: 1.LAVA-RE-A-MANO, lavare a mano. 2.AP-PUNTI-IM-PORTA-NTI, appunti importanti.) 39 40 Annamaria Viviana 41 Le Nascite Giorgio, pronipote di Loredana Tignonsini del 4° Jacopo, nipotino di Luisa Scazzola, ASA del 5° Davide, nipotino di Lorella Baronchelli, ASA del 4° Ilaria, Bimba di Federica del servizio cucina. Giorgia, nipotina di Nadia, ASA del 5° rep. Ginevra, nipotina di Sara Animatrice I Pensionamenti Maria Luisa Balzi (veglia del 4° reparto) Severina Almici (ASA del reparto 1°B) Maddalena Sala (Caposala del 2° reparto) Edera Pari (veglia) Lucrezia Zanotti (veglia) Orsolina Este (ASA del 2° reparto) Roberto Ambrosio (servizio di portineria) 42 I NOSTRI ANGELI Recise in terra sono tornate a fiorire nel giardino di Dio… GABRIELLA BERTULINI ANGELA GROSSO ALBA ORIZIO MARIA MAESTRONI “Io credo, Signore, che al termine del cammino non c’è ancora da camminare, ma la fine del pellegrinaggio. Credo, Signore, che alla fine della notte non c’è più notte, ma l’aurora. Credo, Signore, che dopo la disperazione non c’è ancora disperazione, ma la speranza. Credo, Signore, che al termine dell’attesa non c’è ancora attesa, ma l’incontro. Credo, Signore, che dopo la morte non c’è ancora morte ma la vita.” (J. Folliet) 43 Buon Natale Uomini tutti Oggi è festa Nato è il Signore Nato è il Salvatore Anche le stelle brillano Tutte più belle Anche i pastori ascoltano incantati Le voci degli angeli ammirati… Ed ecco: il mondo profuma di pace! 44