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Diapositiva 1 - Regione Puglia

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Diapositiva 1 - Regione Puglia
RETE RURALE NAZIONALE 2007 - 2013
Bari Fiera del Levante – 18 Settembre 2008
Riccardo Passero
[email protected]
1
RETE RURALE : BASE GIURIDICA

Articolo 67 del Reg. CE n. 1698/05  istituisce la Rete
Rurale Europea per collegare tra loro reti, organizzazioni e
amministrazioni nazionali dello sviluppo rurale, a livello
comunitario

Articolo 68  ogni Stato Membro istituisce una Rete Rurale
Nazionale (in 23 SM il PSR include la Rete) che “raggruppi le
organizzazione ed amministrazioni coinvolte nello sviluppo
rurale”

In base all’articolo 66 (3)  facoltà per gli Stati Membri con
PSR regionali di presentare un Programma specifico per la
costituzione e il funzionamento della RRN (4 SM con
programma specifico).
2
ITER NAZIONALE

Rete Rurale Nazionale : strumento previsto nella
strategia nazionale del PSN dello sviluppo rurale 20072013, elaborato nel Tavolo di partenariato nazionale ed
approvato dalla Conferenza Stato-Regioni

Quindi l’elaborazione del Programma RRN 2007-2013
approvato con Decisione (CE) C2007 del 13.08.07




1° Programma RRN approvato a livello UE
1° Programma italiano approvato
Definizione del dettaglio operativo nell’ambito del
Piano di azione (aprile 2008)
Piano ANNUALE 2008 (giugno 2008)
3
RETE RURALE : le tematiche da considerare
 La programmazione in molte Regioni sta partendo con un certo
ritardo  a rischio disimpegno prima di iniziare
 Allo sviluppo rurale arriveranno altre risorse (Modulazione; Health
Check)
 Rivedere PSN e PSR per misure; premi, aree, indicatori  (attività
già avviata)
 La PAC percepita negativamente (in particolare lo Sviluppo Rurale
non è conosciuto dal grande pubblico)
 Migliorare la qualità della programmazione
 Aumentare gli sforzi per rendere visibili le politiche migliori
4
LE PRINCIPALI SFIDE DELLA RETE
•
Allargare la partecipazione nell’indirizzo e gestione delle politiche
•
Allargare gli orizzonti nazionali: Rete di reti  costituire un sistema rurale
integrato e non auto-referenziale e superare la frammentazione
amministrativa (“fare sistema”)
•
Allargare gli orizzonti internazionali: cooperazione e stretta
collaborazione con la RRE, le altre RRN e i membri internazionali
•
Capitalizzazione delle esperienze ed investimento sulle buone prassi ed
innovazioni (Rete Leader+)
 VALORE AGGIUNTO della RETE
Rafforzare l’efficacia e l’efficienza dei PSR/PSN (qualità degli
interventi; impatti nelle aree rurali; favorire la spesa “N+2”,
integrazione con le altre politiche)
Conoscenza e maggiore visibilità delle politiche agricole e
rurali: rompere l’isolamento fisico e mediatico delle aree rurali
5
OBIETTIVI DELLA RRN
Analisi SWOT della Rete + Valutazione ex-ante + strategia PSN 
Individuazione di 3 obiettivi globali
• Miglioramento della “governance”
• Rafforzamento della capacità progettuale e
gestionale
• Diffusione delle buone pratiche e delle
conoscenze
• Gestione delle strutture della Rete
6
COME FARE RETE
 INCLUDENDO “attori chiave” come MEMBRI della Rete
Rurale Nazionale  art. 68 (1) tutte le organizzazioni ed
amministrazioni coinvolte nello sviluppo rurale + partner
internazionali
 INTEGRANDO la RRN con altre reti (nazionali /
internazionali formali ed informali)  al fine di amplificare
i risultati delle attività. (“non duplicare ma integrare”)
 Organizzando tutti i soggetti che hanno una incidenza
nello sviluppo rurale in TASK FORCE TEMATICHE
7
Membri delle Rete - Amministrazioni
Elenco delle principali amministrazioni coinvolte nello sviluppo rurale
A livello nazionale
•
Ministeri: Ministero dell’economia e delle finanze, Dipartimento della Ragioneria generale dello
Stato - IGRUE, Ministero dello Sviluppo economico Dipartimento politiche di sviluppo e coesione,
Dipartimento coordinamento delle politiche comunitarie dell’ambiente; Ministero ambiente e tutela
del territorio e del mare; Ministero della salute; Ministero delle infrastrutture; Ministero dei
trasporti; Presidenza consiglio dei ministri, Dipartimento pari opportunità; Ministero pubblica
istruzione; Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Ministero dei beni culturali; Ministero degli
affari esteri – Direzione Generale Integrazione Europa, Ministero della Pubblica Istruzione.
•
Altre amministrazioni/autorità: Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA); Enti Parco
gestori di aree parco e protette nazionali; Istituto commercio estero (ICE); Autorità di bacino
interregionali.
•
Associazioni nazionali di Enti locali: Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani
(UNCEM), Unione Province d’Italia (UPI); Coordinamento nazionale della Rete delle Autorità
Ambientali; Associazione nazionali comuni italiani (ANCI).
•
Istituti di ricerca: Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT); Istituto Nazionale di Economia Agraria
(INEA); Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA); Istituto per la Promozione
Industriale (IPI); Istituto Nazionale di Sociologia Rurale (INSOR), Istituto Nazionale per la Fauna
Selvatica (INFS), Istituto Sviluppo Agroalimentare (ISA); Consiglio per la Ricerca e
Sperimentazione in Agricoltura (CRA).
A livello regionale/locale
•
Autorità di Gestione dei PSR (e dei POR e Leader+ per la parte residua di tali programmi);
Enti ed amministrazioni istituzionali coinvolte nello sviluppo rurale; Organismi Pagatori
riconosciuti; Enti parco regionali; Autorità ed Enti coinvolti nella gestione della Rete ecologica 8
nazionale e della Rete Natura 2000; Autorità di bacino a livello regionale; ecc.
Membri delle Rete - Organizzazioni
Elenco delle principali organizzazioni coinvolte nello sviluppo rurale
A livello nazionale
•
Organizzazioni professionali agricole e forestali: Confederazione italiana agricoltori (CIA),
Coldiretti, Confagricoltura, Confcooperative, Copagri, Federforeste, Legacooperative,
Associazione Generale Cooperative Italiane (AGCI).
•
Altre organizzazioni/unioni agricole di categoria: Organizzazione italiana giovani agricoltori
(OIGA), Associazione Italiana Agricoltura Biologica (AIAB); Unione nazionale cooperative italiane
(Unci); Organizzazione nazionale imprenditrici agricole (Onilfa).
•
Altre organizzazioni sindacali: CGL CISL UIL, Confisal (confederazione generale sindacati
autonomi e lavoratori), Confindustria, Confcommercio, Unioncamere, Confartigianato.
•
Associazioni ambientaliste: Legambiente, Lega Italiana Protezione Uccelli (LIPU), World
Wildlife Fund Italia (WWF); Coordinamento nazionale delle Agende 21 locali.
•
Associazioni dei consumatori: Adiconsum, Codacons, Movimento consumatori, Unione
nazionale consumatori, Acli-Legaconsumatori; Movimento italiano genitori (MOIGE).
•
Altre associazioni/organizzazioni: Federazione nazionale ordine dottori agronomi e forestali;
Federalimentare; Associazione nazionale bonifiche italiane (ANBI); Federazione italiana parchi e
riserve naturali; Italia Nostra; ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali), Associazione Bancaria
Italiana (ABI); AssoLeader; Assogal; rappresentanti delle reti operative a livello
nazionale/europeo.
A livello regionale/locale
•
Organizzazioni professionali agricole; Rete dei centri di assistenza agricola (CAA); Rete dei centri
di educazione ambientale; Soggetti gestori di distretti rurali e distretti agroalimentari; altre reti;
9
altre organizzazioni coinvolte a livello locale; ecc.
Membri delle Rete – partner internazionali
Elenco indicativo:
•
Amministrazioni Internazionali e altri Stati: Rete europea per lo sviluppo
rurale (CE); Food and Agricolture Organization (FAO), International Fund for
Agricultural Development (IFAD), World Food Programme (WFP), Reti
nazionali create negli Stati membri dell’UE; Ministeri dell’agricoltura e
foreste degli altri Stati.
•
Organizzazioni e Centri Studio: Birdlife-International, World Wildlife Fund
(WWF), International Union for Conservation of Nature and Natural
Resources (IUCN), Forum Rurale Mondiale (Spagna), Centre International
de Hautes Études Agronomiques Méditerranéennes (CIHEAM – IAM.B);
Joint Research Centre di Ispra (Va - ITA), Partnership for Rural Europe
(PREPARE- Varsavia).
10
Altre Reti coinvolte
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
Rete dei Carrefour Europei / Europe Direct;
Rete delle autorità Ambientali e della Programmazione;
Associazione europea delle Agenzie di sviluppo regionale – EURADA;
European Documentation Centres (EDC);
Rete EURES (Servizi Europei per l’impiego);
Rete dei Centri del Consumatore Europeo (Euroguichets);
Rete dei Punti di Contatto Nazionali per il “VI° - VII° Programma Quadro
sulla Ricerca”;
Rete Europea dei Forum Urbani per lo Sviluppo Sostenibile (NUFSD);
European Businness and Innovations Centres (BIC);
Rete degli Innovation Relay Centres (IRC)
Rete degli Euro Info Centres;
Agenzie Nazionali Socrates (istruzione)
European Cultural Contact Point
Rete antifrode dell’OLAF;
Interact
11
Tempi e modalità di definizione dei membri della Rete
 Art. 41 (4) del Reg. CE 1974/2006 : 31/12/2008 TERMINE ISTITUZIONE RRN
 La procedura prevede, a livello nazionale, la formalizzazione dei membri della
Rete previsti dal Programma tramite l’istituzione del TAVOLO
PERMANENTE DI PARTENARIATO (azione 1.2.1) per mezzo di uno
specifico provvedimento ministeriale (DM da pubblicare sulla Gazzetta
Ufficiale).
 Il Programma prevede, altresì, la possibilità di un allargamento della Rete
nazionale a livello sub-regionale
Il Mipaaf, di concerto con l’UNAC, provvede ad inserire i membri della Rete in uno
o più Network tematici di competenza/interesse al fine di promuovere la massima
efficacia nella realizzazione delle azioni del Programma ed amplificarne i risultati
raggiunti
 Convegno Internazionale di lancio della Rete – Treviso (6 – 7
Ottobre 2008) "Le nuove sfide dello sviluppo rurale in Italia: tra Health
Check e riforma del bilancio UE"
per partecipare : [email protected]
12
Tempi e modalità di definizione dei membri della Rete
TASK FORCE TEMATICHE in corso di attivazione:
 Task Force LEADER
 Task Force MONITORAGGIO e VALUTAZIONE
 Task Force COOPERAZIONE
 Task Force BUONE PRATICHE ed INNOVAZIONI
 Task Force AMBIENTE e CONDIZIONALITA’ (risorse idriche, suolo,
cambiamenti climatici, bioenergie, biodiversità)
 Task Force FORESTE
 Task Force PAESAGGIO
 Task Force PROGETTAZIONE INTEGRATA e di FILIERA
 Task Force INTEGRAZIONE SVILUPPO RURALE / ALTRE POLITICHE
 Task Force GIOVANI AGRICOLTORI
 Task Force PARI OPPORTUNITA’
 Task Force COMPETITIVITA’ AZIENDALE
13
Dettagli operativi delle azioni
 Art.68 (2)  Piano d’azione contenente almeno:
- Identificazione e analisi Buone Pratiche trasferibili e relative
informazioni
- Scambi di esperienze e competenze
- Preparazione programmi di formazione nuovi GAL
- Assistenza tecnica alla cooperazione interterritoriale e
transnazionale
 Il Piano d’azione, in linea con il Programma approvato, va
OLTRE gli standard minimi per rispondere meglio alle sfide
richiamate in precedenza.
• Rete non più limitata al LEADER ma su tutto lo sviluppo rurale
14
Dettagli operativi delle azioni
15
Azione 2.2.1 Assistenza tecnica alla cooperazione
interterritoriale e transnazionale
FINALITA’ : Sostegno tecnico e metodologico ai GAL su progetti di
cooperazione finanziati dal FEASR (asse IV dei PSR):
Attività da realizzare nel 2008 e primo trimestre 2009:
Predisposizione di linee guida e documenti metodologici per la realizzazione
di progetti di cooperazione;
Impostazione e messa a punto di pubblicazioni divulgative sulla cooperazione
e sulla progettazione operativa di interventi nel campo della cooperazione;
Ricognizione delle potenziali integrazioni tra cooperazione promossa in
ambito LEADER e altri strumenti di cooperazione europea con paesi terzi
(IPA, ENPI);
Attività di animazione volte a promuovere la partecipazione dei GAL (e delle
Istituzioni coinvolte nella gestione dei PSR) ai progetti di cooperazione
trasfrontaliera finanziati dall’Obiettivo 3 del FESR, aventi un’incidenza sul
rurale. In questo caso, il sostegno si limita all’assistenza nella fase di
presentazione della candidatura.
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Azione 2.2.2 Assistenza tecnica alla cooperazione tra
Istituzioni
FINALITA’ : Sostegno tecnico e metodologico per favorire la realizzazione di
progetti di cooperazione tra Ministero-Regioni Italiane e altri Paesi UE,
“Paesi in fase di pre-adesione” o “Paesi vicini”:
Attività da realizzare nel 2008 e primo trimestre 2009:
•
Creazione della Task force “Cooperazione” e attivazione del relativo Network;
•
Avvio delle attività volte allo “scambio di esperienze” in materia di “cooperazione
tra Istituzioni” al fine di innalzare la capacità progettuale delle Amministrazioni
regionali in tale ambito
•
Azioni di accompagnamento che favoriscano la cooperazione nel settore dello
sviluppo rurale con Istituzioni di altri Stati Membri, Paesi in fase di preadesione o
Paesi “vicini”
•
Avvio della progettazione preliminare di un Forum internazionale sullo sviluppo
rurale in collaborazione con la Commissione Europea e le altre Istituzioni
internazionali presenti a Roma e in Italia (FAO, IFAD; WFP)
•
Monitoraggio delle politiche di sviluppo rurale indirizzate ai territori extra-UE
finanziate sia dalla UE che da organizzazioni internazionali con particolare riferimento
17
all’evoluzione del partenariato euromediterraneo (Processo di Barcellona).
Piano di Azione 2008
Attività realizzate fino ad oggi
Supporto alla predisposizione di alcuni documenti legati alla
programmazione dello sviluppo rurale (in particolare Azione 1.1.1):
1. Linee guida sull’ammissibilità delle spese relative allo sviluppo rurale e a
interventi analoghi;
2. Sistema sanzionatorio per la condizionalità e lo sviluppo rurale: norme
nazionali e applicazione regionale;
3. Rendimento globale delle imprese: strumenti applicativi a supporto delle
Regioni
4. Analisi comparata per diverse misure dei PSR 2007-2013 (comprensiva
dei PSR degli altri Stati membri)
5. Revisione complessiva PSN
18
6. Linee guida nazionali sulla “produzione integrata” 2008 - 2009
Piano di azione 2008
Attività realizzate fino ad oggi
Attività concernenti lo start-up della Rete Rurale Nazionale
6. Avvio delle attività obbligatorie della RRN in continuità con la Rete Leader+
ed il PON ATAS 2000-2006
7. Attività propedeutiche all’avvio e all’istituzione formale della Rete
8. Implementazione delle strutture della rete UNAC e PRR (Da completare)
9. Individuazione dei soggetti incaricati/selezionati per l’esecuzione delle
attività/operazioni, con particolare riferimento alle convenzioni con gli enti
strumentali destinatari di affidamento diretto di talune attività in house.
10. Predisposizione Piano di azione 2007-2013 e Piano di attività 2008.
11. Attività di diffusione delle informazioni sui contenuti della Rete e sul nuovo
sviluppo rurale 2007-2013 (Partecipazione fiere e convegni, documenti
italiano ed inglese, contatti con le altre RRN, brochure sulla Rete)
19
Grazie dell’attenzione
www.politicheagricole.it/SviluppoRurale
[email protected]
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