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Aids caso
► Per descrivere l’assistenza infermieristica si è scelto di utilizzare il modello concettuale di Virginia Henderson. Secondo questa teorica funzione specifica dell’infermiere è quello di assistere l’individuo, sano o malato, per aiutarlo a compiere tutti quegli atti tendenti al mantenimento della salute o alla guarigione (o a prepararlo ad una morte serena); atti che compierebbe da solo se disponesse della forza, della volontà o delle cognizioni necessarie, e di favorire la sua partecipazione attiva in modo di aiutarlo a riconquistare il più rapidamente possibile la propria indipendenza (1960). Virginia Henderson individua 14 bisogni: ►1 ►2 ►3 ►4 ►5 ►6 ►7 respirare normalmente alimentarsi e bere in modo adeguato eliminare da tutte le vie emuntorie muoversi e mantenere la posizione adatta dormire e riposare scegliere il vestiario adatta, vestirsi, spogliarsi mantenere la temperatura corporea nei limiti normali ►8 ►9 ► 10 ► 11 ► 12 ► 13 ► 14 provvedere all’igiene personale e proteggere i tegumenti evitare i pericoli dell’ambiente ed evitare di danneggiare gli altri comunicare con gli altri, per esprimere emozioni, bisogni, timori, ecc. seguire le pratiche religiose secondo la propria fede dedicarsi a qualche occupazione o lavoro che procuri soddisfazione giocare o partecipare ad attività ricreative apprendere, interrogare, soddisfare la curiosità ► In base al quadro clinico, riferito al paziente con patologia HIV correlata si presenta il processo di assistenza infermieristico enunciando nella raccolta dati i bisogni non soddisfatti in modo autonomo in ordine di priorità e i problemi più frequentemente riscontrati; nella pianificazione si descrive l’obiettivo su cui l’infermiere si deve concentrare e quali interventi si sono evidenziati nella pratica clinica più efficaci. AIDS e DEMENTIA COMPLEX ► Caso: Luca, era un uomo di 30 anni, ricoverato per decadimento organico in HIV positivo. ► Era un paziente già conosciuto in reparto per altri due ricoveri precedenti. ► Luca era disorientato, non riconosceva il personale e aveva un atteggiamento aggressivo: tentava di mordere gli infermieri mentre facevano l’igiene, giocava con le feci, non riconosceva il suo letto e riposava nei letti degli altri degenti. ► In contrapposizione ad un atteggiamento benevolo quando nel parlare con lui della musica classica, sua passione, parla con precisione ricordando i vari autori e i movimenti musicali. ► La madre riferisce un peggioramento del comportamento da alcune settimane, comportamento che limita l’assunzione di cibo e acqua per cui il conseguente decadimento organico. ► Inoltre Luca ha la febbre da 3 giorni. ► Questo tipo di comportamento, diverso da quello manifestato nei ricoveri precedenti, ha creato confusione agli infermieri che hanno sempre avuto con lui un rapporto chiaro e sereno. I bisogni prioritari riscontrati sono: ► alimentarsi e bere in modo adeguato ► eliminare da tutte le vie emuntorie ► dormire e riposare ► scegliere il vestiario adatto, vestirsi, spogliarsi ► provvede all’igiene personale e proteggere i tegumenti ► evitare i pericoli dell’ambiente ed evitare di danneggiare gli altri ► comunicare con gli altri, per esprimere emozioni, bisogni timori, ecc. Alimentarsi e bere in modo adeguato ► il problema rilevato è una distorsione della percezione del bisogno di alimentarsi, ovvero: mangiano continuamente, non hanno capacità di discernere cosa mangiare (esempio feci, sapone, fazzoletti di carta ) e utilizzano le mani per portare il cibo alla bocca. Obiettivo assistenziale ► Garantire una alimentazione adeguata sia nell’apporto calorico e nutrizionale sia nell’apporto idrico ► Evitare che ingerisca sostanze nocive (bisogno di sicurezza) Interventi infermieristici ► Controllare l’assunzione di cibo negli orari stabiliti e nella quantità necessaria ► Rilevare il peso corporeo ogni 3 giorni ► Lasciare a sua disposizione cibo a lui gradito in quantità controllata e libero dall’involucro ► Se è in camera con altri pazienti avvisare sempre di tenere chiusi i propri alimenti ► Far bere ogni 3 ore un bicchiere d’acqua ► Se è possibile, durante il giorno chiedere la presenza di un parente Eliminare da tutte le vie emuntorie ► Presenza di incontinenza urinaria e fecale per il non riconoscimento dello stimolo, cioè lo svuotamento fisiologico dell’ampolla fecale e la vescica avviene spontaneamente senza che il paziente se ne renda conto. Obiettivo assistenziale ► Prevenzione di piaghe e infezioni della pelle ► Prevenzione dell’ingestione di feci (bisogno di sicurezza) ► Garantire cute detersa (bisogno di igiene) Interventi infermieristici ► Evitare possibilmente di posizionare il catetere vescicale o il presidio assorbente ► Controllare ogni 2 ore lo stato igienico del paziente, in quanto non si accorge di eliminare ► Dopo l’igiene controllare lo stato della cute e delle mucose ► Accompagnare in bagno ogni 2 ore