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Benvenuti a Terranova da Sibari

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Benvenuti a Terranova da Sibari
Benvenuti a
Terranova da Sibari
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Dove siamo
Cenni storici
Personaggi
Centro storico
Monumenti
Manifestazioni
Folklore
Gastronomia
Dove siamo
 Piccolo borgo della provincia
cosentina, collocato su una
collina a 313 mt dal livello del
mare. Gode di una posizione di
privilegio in quanto si affaccia
sulla piana di Sibari, nonché
sulla costa jonica, dominato alle
sue spalle dalle alture del
Pollino. Il castello medievale
insieme al centro storico ed alle
chiese sono componenti
caratteristiche dell’ antico borgo
medievale. Un fascino di cultura
e natura racchiuse in una
cornice storica.
DETTAGLI
-Abitanti: 5.539
-Produzione: agricola, artigianale.
-Estensione: 43,06 km di superficie
territoriale abitativa.
-Dialetto: terranovese
-Fiumi: Crati
-Confini: N-O monte Pollino, E
costa jonica, S Cosenza.
-Come raggiungerci: autostrada A3
SA-RC (uscita per Tarsia o/e
Firmo)
S.S. 106 TAKR (uscita per Villaggio Frassa,
Sibari)
Cenni storici
La denominazione di Terranova da Sibari
trae le sue origini da due città storiche,
Sibari e Thurii. Dopo la distruzione di
Sibari, da parte dei crotoniati, verso il
500 a. C. dei sibariti superstiti tentarono
di rifondare la loro città. Intorno al 445 a.
C. Atene, in quel tempo forte stato
greco, mandò gli aiuti richiesti ai sibariti.
Sbarcati nella zona trovarono una fonte
detta Thuria e lì si fermarono fondando
la nuova Sibari, chiamata poi Thurioi.
Nei primi secoli d. C. a causa delle
invasioni barbariche, delle inondazioni
del fiume Crati e delle incursioni dei
Saraceni, inizia la decadenza di Thurii. I
discendenti degli antichi sibariti
trovarono rifugio nelle colline circostanti,
tra queste l’odierna Terranova, la quale
assumerà dopo l’unita d’Italia, l’attuale
denominazione, Terranova da Sibari.
Personaggi
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Il tessuto culturale dei terranovesi ben si districa in un
periodo storico lungo, offrendo una rosa di personaggi
illustri quali:
-Domenico RENDE: Giurista
-Ottavio BELTRANO: Letterato(secolo XVII)
-Domenico Errico BIANCHEMANI: Umanista emerito,
arricchi’l’allestimento di libri, primo sindaco del paese
con merito, diede il nome “di Sibari” al nostro paese.
-Elio ARMENTANO: Noto medico chirurgo di eccelsa
fama.
-Ettore CAPALBO: Si colloca nel movimento di
rinnovamento filosofico e scientifico.
-Gennaro CASSETTI: Medico, ispettore onorario dei
monumenti, si interesso’ del tessuto sociale debole.
-Liberale CASSETTI: Insegnante e compositore di
testi musicali.
-Raul Maria De ANGELIS: Massimo esponente nel
campo della letteratura e dell’arte. E’ stato un inviato
del “Il Messaggero”, “Il Giornale D’Italia”, “Il Tempo”. Il
Verismo e’ stato il genere dei suoi
capolavori.Mondadori s’interessò di pubblicare le sue
opere.
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Il tessuto culturale dei terranovesi ben si districa in un
periodo storico lungo, offrendo una rosa di personaggi
illustri quali:
-Domenico RENDE: Giurista
-Ottavio BELTRANO: Letterato(secolo XVII)
-Domenico Errico BIANCHEMANI: Umanista emerito,
arricchi’l’allestimento di libri, primo sindaco del paese
con merito, diede il nome “di Sibari” al nostro paese.
-Elio ARMENTANO: Noto medico chirurgo di eccelsa
fama.
-Ettore CAPALBO: Si colloca nel movimento di
rinnovamento filosofico e scientifico.
-Gennaro CASSETTI: Medico, ispettore onorario dei
monumenti, si interesso’ del tessuto sociale debole.
-Liberale CASSETTI: Insegnante e compositore di
testi musicali.
-Raul Maria De ANGELIS: Massimo esponente nel
campo della letteratura e dell’arte. E’ stato un inviato
del “Il Messaggero”, “Il Giornale D’Italia”, “Il Tempo”. Il
Verismo e’ stato il genere dei suoi
capolavori.Mondadori s’interessò di pubblicare le sue
opere.
Centro storico

La storia del paese si
raccoglie nel borgo
medievale nel quale stretti
vicoli vengono incanalati
da residenze rivestite di
pietra. Suggestivi sono gli
archi, volte e loggiati
interni agli edifici,come
anche ad effetto sono i
giardini pensili connessi ai
palazzi dei nobili. Il centro
storico si snoda lungo la
parte più settentrionale del
paese e vi si accede
attraverso una porta
cosiddetta Porta Orientale,
posta vicino l’antica
residenza della nobile
famiglia Gruerio, sulla
quale facciata, si può
ammirare l’affresco di
S.Francesco di Paola. Tale
ingresso ben si collega alla
strada denominata della
“Carrara”, la quale collega
direttamente il paese alle
campagne sottostanti.
Mentre, imboccando la
piazza principale (Piazza
Castello), l’ingresso del
centro storico è delimitato
dall’abbraccio di un
irregolarità urbana.
All’interno di esso si può
visitare un’ architettura di
stile barocco che
testimonia la presenza di
diverse epoche, suddetta
area è denominata
”piazzetta Meroli”. Ancora
oggi la piazza principale
del centro ospita le
manifestazioni piu’
importanti del paese.
Monumenti

Imponente si erige nella piazza terranovese l’antico
castello , dove adiacente ad esso si scopre un abitato
di gusto medievale con palazzi (appartenenti ai nobili
Palopoli, De Angelis) i quali si stagliano su viottoli
serpeggianti in mezzo ad abitazioni più modeste. Nel
centro storico, si nota la presenza della chiesa di
S.Nicola annessa alla residenza della corte feudale e
la chiesa di S.Pietro.Una forte impronta religiosa si
riscontra anche al di fuori del centro storico poiché,
notevole influsso ebbe in questo luogo il cristianesimo,
difatti Terranova vanta la presenza di due papi:
S.Telesforo e S.Dionisio. Nella parte alta del paese, si
può visitare la chiesa di Sant’Antonio posta su un
ampio piano con vista panoramica e valorizzata dalla
presenza dell’antico convento dei Frati Minori. Altro
convento del ‘700, fondato dai Minimi di San
Francesco di Paola, oggigiorno adibito a sede
municipale, introduce su un piazzale dominato dalla
chiesa di S.Francesco di Paola ove si possono
apprezzare gli affreschi di noti artisti, nonché lo
stemma dei principi Spinelli posto sulla facciata
esterna dell’edificio. Importante risulta visitare la
chiesa della Annunziata appartenente all’ex convento
degli Agostiniani, non distante dalla chiesa
francescana già menzionata. Percorrendo la strada
principale si nota una stele monolitico (greco-arcaico)
simbolo di appartenenza ai greci..
Manifestazioni
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Nel panorama delle manifestazioni
presenti nel paese, singolare è la
rassegna di eventi che si racchiude
in un unico programma denominato
“ Estate della Sibaritide”, che
prevede :
-eventi sportivi: torneo di calcio
dove squadre di dilettanti si sfidano,
torneo di handball-beach che ha
come protagonisti i più giovani;
-spettacoli:rinomato è quello della ”
Miss Sibaritide e del Pollino” che
vuole celebrare il fascino del mondo
femminile premiando anche l’estro
degli stilisti locali;
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-eventi culturali: il teatro è
sicuramente lo spettacolo più
apprezzato dal pubblico;
- mostre: pittura e scultura, in cui
si cimentano professionisti ma
anche artisti dilettanti, sono questi
eventi stimati dalla cittadinanza;
-fiera campionaria: evento di
promozione economico locale con
vasta esposizione dei prodotti.
Folklore

Il folklore terranovese è fedele alle
consuetudini religiose tramandate dal
medioevo. La celebrazione della Pasqua e
soprattutto della Passione del Cristo, viene
riprodotta con cortei in cui le statue portate a
spalla fanno il giro delle chiese. I nove giorni
antecedenti la Passione, si veglia la Madonna
della Addolorata e i canti lamentosi in dialetto
antico tentano di confortare la Madre del
Cristo. Anche nel calendario terranovese si
celebra il diciannove Marzo la festa di
S.Giuseppe, in questa ricorrenza è tradizione
la sagra della Lagana e ceci (pasta fresca
realizzata a mano condita con ceci e finocchio
selvatico). Nel mese mariano in ogni vicinato
si organizza la recita del Santo Rosario
inventando piccoli altari che cingono
l’immagine dell’Immacolata con fiori e candele.
La seconda domenica di Maggio si celebra la
festa di S.Francesco di Paola.
tredici Giugno ricorre invece la festa di S.Antonio.
La vigilia di Santa Lucia si usa bollire il grano
nel mosto cotto: i chicchi bianchi ricordano gli
occhi della santa protettrice di questi organi
umani tanto importanti. Inoltre la vigilia di
Natale è tradizione preparare le tredici
pietanze. Ma accanto alle rievocazioni di riti
strettamente religiosi, si distingue un altro tipo
di folklore, sicuramente di origini medievali
che approda però nel profano, è noto che,
durante l’Epifania, avvengano cose magiche:
allo scadere della mezzanotte gli animali
parlano come le persone e dai rubinetti
fuoriesce olio anziché acqua.
Gastronomia
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La tradizione culinaria terranovese
è legata ad alimenti genuini e di
qualità, dati da una terra fertile che
produce, oltre alle arance e alle
olive, ottimi ortaggi e legumi che
sono ingredienti fondamentali delle
più rinomate pietanze locali: frittelle
di zucca, frittelle di fiori di capperi,
rape e salsiccia, cipolline fritte, ecc.
Altri elementi della tradizione
culinaria terranovese sono: la
pasta fresca fatta in casa, i
sott’aceti (scapicia, ovvero
melanzane), gli insaccati (salsiccia,
capicollo, pancetta, prosciutto
crudo, sopressata).
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Dolci tipici del luogo sono:
Cannaricoli, Vecchiarelle,
Bocconotti, Turdilli, Crocette,
Giurgiulena, Chinuliddri.
Ma l’alimento che caratterizza la
gastronomia locale è il pane cotto
nel forno a legna, insieme alle
freselle di grano duro, focacce
(“pitte”), pane con uovo sodo al
centro (“collacci”) e taralli.L’arte del
pane non è l’unica a primeggiare,
infatti, si mantiene ancora viva la
tradizione della coltura e spremitura
delle olive, da cui si ricava un olio di
alta qualità.
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