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Valutazione clinico-funzionale a 3 mesi da una prima frattura di femore in pazienti over-65: può il genere influenzare la prognosi? Melamy Falappa Cl. di Neuroriabilitazione Az. Osp. Riun. Ancona Incidenza delle fratture da fragilità è in progressivo incremento in particolare, quelle a maggiore impatto in termini di disabilità e in termini socio-economici sono le fratture di femore (70% del totale). Prognosi quoad vitam dopo frattura di femore: • mortalità 5% in acuto • 25% a un anno • 13% intraospedaliera • 17-22% a tre mesi • 12-25% a sei mesi Prognosi quoad valetudinem: • 50% perde l’autonomia nella deambulazione • 20% perde l’autonomia nelle ADL • nei casi di invalidità permanente il 20-25% viene istituzionalizzato Principali cause di frattura di femore: della popolazione anziana incidenza osteoporosi rischio di cadute nel 2050 44,9% della popolazione mondiale >65 aa 50 aa: 1 donna su 3 ed 1 uomo su 8 sono affetti da osteoporosi. In Italia circa 5.000.000 di persone, 80% donne in postmenopausa. Nel 2050 tale patologia interesserà ben oltre 7 milioni di persone. UNDERDIAGNOSIS: solo una donna su due affetta da osteoporosi è a conoscenza della sua patologia; per gli uomini il rapporto è di uno a cinque. fattori di rischio intrinseci (età, sesso femminile, patologie cardiovascolari, patologie neurologiche, riduzione del visus..) fattori di rischio estrinseci (farmaci, rischi ambientali, inappropriato utilizzo di ausili..) In Italia oggi: 70000-90000 fratture di femore/anno Diversa incidenza in base al genere Rapporto due-tre volte maggiore nelle donne rispetto agli uomini. I più alti tassi di incidenza si rilevano nelle donne di età > 75 anni (in genere 6 anni superiore ai maschi) per maggiore prevalenza di osteoporosi, età più avanzata e incremento del rischio di comorbidità e di cadute per difficoltà motorie e perdita di coordinazione/equilibrio. Numero fratture di femore nel sesso maschile: +7% Numero fratture di femore nel sesso femminile: +5,2% In diminuzione le fratture di femore nelle donne tra i 65-74 anni (-9,2% dal 2004 al 2009) Maggior numero di esami diagnostici e maggiore prevenzione nel sesso femminile Dati Giornata Internazionale Osteoporosi Roma 22/10/13 Numero di ricoveri per frattura femorale (valore assoluto) in Italia dal 2003 al 2005 suddivisi per sesso ed età Piscitelli et al; Reumatismo 2010; 62(2): 113-118 Obiettivi dello studio: Valutazione esiti clinico-funzionali a tre mesi dall'evento traumatico e identificare predittori clinico-funzionali indicativi di minor probabilità di recupero dell'abilità e perfomance del cammino Identificare eventuali differenze di genere nel recupero funzionale in pazienti >65 anni che hanno subito una prima frattura di femore traumatica Timing e protocollo di valutazione T0 Età, sesso, scolarità T3 Condizione abitativa Setting riabilitativo Condizione funzionale pre-frattura: Ritorno a domicilio BIM , FAC, Perry & Garret, Rankin Scale Condizione funzionale post: Impiego ausilio per il cammino BIM, FAC, Perry & Garret, Rankin Scale Tipo di intervento chirurgico Complicanze Comorbidità (scala CIRS) Comorbidità Deterioramento cognitivo Nuovi ricoveri Durata degenza Nuove cadute e fratture Concessione carico alla dimissione Risultati 156 soggetti: Età media 83+7,3 (65-98) pressocché sovrapponibile (p<,02) 114 femmine e 42 maschi 100 100 80 80 60 60 40 40 20 20 0 0 60 65 70 75 80 85 90 Età M Età 95 100 105 110 60 65 70 75 80 85 90 95 100 105 110 Età F La durata della degenza è risultata debolmente inferiore nelle donne rispetto agli uomini (p:,11). Non ci sono differenze nell’indice di severità della comorbidità, nell’indice di comorbidità complessa e nella condizione funzionale pre-ricovero. Nell’evoluzione del Modified Barthel Index e della Functional Ambulation Classification a 3 mesi dalla frattura non emergono variazioni statisticamente significative in base al genere 100 5 80 4 60 m 3 m f f 40 2 20 1 0 0 BIM pre-frattura BIM post frattura T3 FAC pre-frattura FAC post frattura T3 Evoluzione della funzione del cammino valutato tramite Functional Ambulation Classification in relazione al genere e stratificata per fasce d’età 5 5 4 4 3 f, 65-74 f, 75-84 65-74 3 75-84 85-94 f, 85-94 2 2 1 1 0 0 FAC prefrattura FAC postfrattura T3 FAC prefrattura FAC postfrattura T3 Evoluzione della funzione della partecipazione sociale valutata con la scala Perry and Garret in relazione al genere e stratificata per fasce d’età 6 6 5 5 4 4 f, 65-74 f, 75-84 3 m, 65-74 m, 75-84 3 f, 85-94 m, 85-94 2 2 1 1 0 0 P&G prefrattura P&G postfrattura T3 P&G prefrattura P&G postfrattura T3 Evoluzione dell’autonomia funzionale globale valutata con la Modified Barthel Index in relazione al genere e stratificata per fasce d’età 100 100 80 80 60 f, 65-74 f, 75-84 m, 65-74 60 m, 75-84 f, 85-94 40 m, 85-94 40 20 20 0 0 Barthel prefrattura Barthel postfrattura (T3) Barthel prefrattura Barthel postfrattura (T3) In relazione al recupero dell’autonomia nella deambulazione, nelle ADL primarie e nella partecipazione sociale si ha evidenza di una prognosi più sfavorevole nella donna nella fascia d’età tra i 65 e i 74 anni. Quali possono essere le cause??? Migliore performance motoria pre-frattura in termini di efficienza muscoloscheletrica e minor gravità dell’osteoporosi nell’uomo? Fattori ambientali? Migliore qualità dell’assistenza nel sesso maschile? Nella fascia di età 65-74 aa si riscontra una maggiore % di donne che vivono da sole o che sono istituzionalizzate, tuttavia la differenza nel nostro campione non risulta essere statisticamente significativa. Sintomi depressivi? Fattori biologici/endocrini? Declino cognitivo? Estrogeni postmenopausale 0 Effetto neuroprotettivo 0 Evento traumatico Ridotta riserva cognitiva, riduzione delle capacità adattative 0 Ridotto recupero funzionale Maggiore disabilità Association between cognitive impairment and bone mineral density in postmenopausal women Lee, Dong-Yun MD et al. 2012 Adriana Jannilli 97 anni, plurilaureata Grazie per l’attenzione