Comments
Description
Transcript
educazione terapeutica filograsso
Pedagogia generale e sociale Dott.ssa Ilaria Filograsso a.a. 2015/2016 Educazione Terapeutica del Paziente ETP: definizione OMS 1998 • L’educazione terapeutica del paziente dovrebbe permettere al paziente di acquistare e mantenere le capacità e le competenze che lo aiutano a vivere in maniera ottimale con la sua malattia . • Si tratta di conseguenza di un processo permanente e integrato alle cure e centrato sul paziente. ETP: definizione OMS 1998 • L’educazione implica attività organizzate di sensibilizzazione, informazione, apprendimento all’auto-gestione e sostegno psicologico concernenti la malattia, il trattamento prescritto, le terapie, il contesto ospedaliero e di cura, le informazioni relative all’organizzazione e i comportamenti di salute e di malattia. ETP: definizione OMS 1998 • E’ finalizzata ad aiutare i pazienti e le loro famiglie a comprendere la malattia e il trattamento, cooperare con i curanti, vivere in maniera più sana e mantenere o migliorare la loro qualità di vita. Perché l’ETP oggi? Perché l’ETP oggi? Fattori che richiedono ETP 1. progressi della medicina che permettono di vivere più a lungo anche con malattie 2. crescita numero di pazienti affetti da malattie che rendono impossibile la presa in carico individuale continua 3. nozione che tutti sono capaci di autonomia e autodeterminazione 4. nozione stessa di salute come bene complesso e i paizenti come produttori di salute Quali competenze richiediamo al paziente? Quali competenze del paziente? Rendere il paziente competente: • Comprensione di se stesso, della malattia, e del suo trattamento • Auto-sorveglianza • Auto-cura • Adattamento e aggiustamento della terapia allo stile di vita • Integrazione delle nuove tecnologie Quali differenze tra Educazione alla salute e ETP? Educazione alla salute è uguale a ETP? • Educazione alla salute veicola il messaggio nel modo più semplice possibile a persone sane • ETP affronta contenuti complessi che necessitano di apprendimento lungo e continuo a persona malata. • Prevenzione primaria: tenta di evitare che una popolazione sviluppi comportamenti a rischio • Prevenzione secondaria: in presenza del fattore di rischio, cerca di ritardare il manifestarsi della malattia • Prevenzione terziaria: si rivolge a una popolazione affetta da una malattia per la quale sono messe in atto strategie per ritardare l’insorgenza di complicanze ETP • Educazione terapeutica si rivolge a un solo malato o a gruppi ristretti di persone affetti dalla stessa malattia. • I malati possono partecipare ad alcune decisioni terapeutiche che li riguardano a partire da conoscenze che saranno state loro trasmesse Modelli di riferimento salute e medicina • Modello bio-medico : la malattia deriva principalmente da un problema organico. Approccio curativo (Diagnosi e cura) . Medico il solo referente • Modello globale : la malattia risulta da un insieme complesso di fattori organici, psicosociali e ambientali. Si prendono in considerazione questi differenti fattori dalla prevenzione all’accompagnamento al morente. Collaborazione di tutti i professionisti Modello globale sta diffondendosi perché: •Approccio sanità pubblica e epidemiologia (fattori che influenzano i comportamenti di salute ) •Approccio psicosomatico •Approccio socio-antropologico (fattori economici, culturali, professionali) Equilibrio tra i tre approcci è necessario e ETP sembra un ponte Relazione medico – paziente : 3 tipi secondo Szasz e Hollender • Attività – passività (emergenze) • Direzione – cooperazione (curante è autorità) • Alleanza terapeutica o mutua partecipazione (paziente accetta di gestire in maniera autonoma la propria malattia) Atteggiamento dei pazienti secondo Capet 1985 • Logica di abbandono • Logica di gestione – Locus of control esterno – Locus of control interno ** La sfida delle malattie croniche • Malattie croniche colpiscono un numero sempre maggiore della popolazione • Malattia cronica richiede una tale costanza di prestazioni e di attenzione che il sistema assistenziale deve prevedere un nuovo tipo di presa in carico che comporta anche la delega delle cure al paziente Paziente pilota della sua malattia Se il paziente è pilota, acquista il controllo …. Problema dell’osservanza terapeutica o non osservanza Medico diventa educatore CURANTE EDUCATORE Competenze attese per gli operatori sanitari in materia di educazione terapeutica del paziente (OMS 1988) • Gli operatori sanitari*, singolarmente o in team, devono essere in grado di: – adattare il proprio comportamento* professionale ai pazienti ed alle loro patologie (acute/croniche) – adattare il proprio comportamento* professionale ai pazienti, singolarmente, ed alle rispettive famiglie e gruppi – adattare costantemente il proprio ruolo a quello del team assistenziale o didattico con il quale cooperano – comunicare empaticamente con i pazienti – riconoscere i bisogni dei pazienti – tener conto dello stato emotivo dei pazienti, delle loro esperienze e delle loro rappresentazioni mentali della malattia e del trattamento – aiutare i pazienti ad imparare – educare i pazienti nella gestione del trattamento e nell’utilizzo delle risorse* sanitarie, sociali ed economiche disponibili – aiutare i pazienti gestire il proprio modo di vivere – educare e consigliare i pazienti su come gestire* le crisi ed i fattori che interferiscono con il normale andamento delle loro condizioni – scegliere gli strumenti* per educare i pazienti – utilizzare ed integrare tali strumenti nell’assistenza ai pazienti e nel processo di apprendimento (contratto* con il paziente) – nell’educazione terapeutica del paziente*, tenere conto della dimensione educativa, psicologica e sociale dell’assistenza a lungo termine – valutare l’educazione al paziente in termini di effetti terapeutici (clinici, biologici, psicologici, educativi, sociali, economici) ed apportare i necessari aggiustamenti – valutare periodicamente e migliorare le performance* didattiche degli operatori sanitari* – Analizzare le fasi dell’approccio sistematico – Identificare le modalità di applicazione dell’approccio educativo-terapeutico ETP è efficace? • 1981 – dimezzano i costi per pazienti asmatici (meno crisi d’asma, -80%visite d’urgenza e ricoveri) • 1993 – riduzione sintomi asma diurna e notturna in bambini asmatici • 2001 – influenza positiva su capacità gestuali, tecniche e presa di decisione • 2004 - - crisi asmatiche • 1994 - - 50% comparsa retinopatie e – insufficienza renale nei diabetici • 1991 - - 75% amputazione deli arti inferiori dei pazienti diabetici • 2004 – miglioramento glicemia capillare e emoglobina glicosilata nei diabetici • 2005 – perdita di peso e abbassamento pressione sistolica Quando usare ETP? • • • • • • • • • • • Diabete Asma Ipertensione Emicrania Epilessia Schizofrenia Poliartite Lupus Artrite Ileocolostomie Alcolismo Educare … si ma come? Il paziente deve cambiare: • le sue abitudini • Il suo stile di vita • I suoi comportamenti Come cambia un comportamento? • Cosa spinge una persona a cambiare i propri comportamenti? Come cambia un comportamento? Ciò che spinge a cambiare un comportamento sono i bisogni e/o gli obiettivi La maggior parte delle azioni umane sono dirette a raggiungere un obiettivo E la motivazione guida l’azione /comportamento per raggiungere l’obiettivo Come cambiare un comportamento? Educazione terapeutica si … ma come? • Per ottenere un vero cambiamento di comportamento è necessario che il paziente trovi dei suoi obiettivi da raggiungere. • Il curante può avvalersi dell’approccio educativo/terapeutico Approccio sistemico Raccolta di informazioni DIAGNOSI EDUCATIVA Controlli VALUTAZIONE Definire obiettivi condivisi CONTRATTO EDUCATIVO Trasferire conoscenze e abilità pratiche INSEGNAMENTO DIAGNOSI EDUCATIVA • • • • Dimensione biomedica (cosa ha) Dimensione cognitiva (cosa sa) Dimensione socioprofessionale (cosa fa) Dimensione psicologica (cosa prova) DIAGNOSI EDUCATIVA Cosa ha? •Storia e caratteristica della malattia •Gravità della malattia •Terapia in atto •Altre scelte terapeutiche •Altri problemi di salute DIAGNOSI EDUCATIVA Cosa sa? • Conoscenze sulla malattia • Conoscenze sulla terapia • Organizzazione delle conoscenze • Concetti e ragionamenti erronei • Lacune • Padronanza del linguaggio • Rappresentazioni mentale DIAGNOSI EDUCATIVA Cosa fa? • Lavoro • Profilo scolastico • Tempo libero • Relazioni affettivi e sociali • Luogo di abitazione • Situazione economica DIAGNOSI EDUCATIVA Quali progetti ha? •Profilo psicologico •Vissuto di malattia •Emotività •Bisogni immediati •Proiezione nel futuro DIAGNOSI EDUCATIVA • Conoscere i diversi aspetti della personalità del malato • Identificare i suoi bisogni • Valutare le sue potenzialità • Conoscere le sue aspettative e i suoi progetti Guida al colloquio per la diagnosi educativa del paziente • Mi racconti la storia della sua malattia • Secondo lei a cosa è dovuta la sua malattia? • Quali fattori migliorano o aggravano la sua malattia? • Cosa la disturba di più della sua malattia? • Quale è il suo trattamento? Ha delle paure legate a esso? • Come si svolgono le sue cure? mi descriva cosa fa in modo dettagliato • Ci sono cose che non può fare a causa della sua malattia? • Come si svolge la sua vita quotidiana con la sua famiglia /il suo contesto sociale? • Quando ha bisogno di aiuto come reagisce e a chi può rivolgersi? • Cosa si aspetta da questo incontro? Quale diagnosi educativa per questo paziente? Approccio sistemico Raccolta di informazioni DIAGNOSI EDUCATIVA Controlli VALUTAZIONE Definire obiettivi condivisi CONTRATTO EDUCATIVO Trasferire conoscenze e abilità pratiche INSEGNAMENTO Ma cos’è un contratto ??? CONTRATTO EDUCATIVO/TERAPEUTICO …Il contratto educativo/terapeutico è un’intesa che fissa gli obiettivi che il paziente deve raggiungere al termine della sua educazione … CONTRATTO EDUCATIVO/TERAPEUTICO Ciò che già possiede Ciò che deve acquisire come comportamento corretto Stato iniziale Obiettivo da raggiungere Come formulare gli obiettivi educativi? Obiettivo educativo è il comportamento atteso da parte dell’educando al termine di un percorso educativo che non era posseduto prima di questo Obiettivi pedagogici • Che cosa deve apprendere il paziente per assicurarsi un minimo di sicurezza e “funzionare” nella sua vita quotidiana? • Leggendoli il paziente deve comprendere che si tratta di una competenza che deve poter utilizzare nella sua vita quotidiana. Gli obiettivi pedagogici sono dunque formulati per il paziente Esempio Obiettivo pedagogico per il paziente diabetico: • Deve essere in grado di realizzare un autocontrollo glicemico Obiettivo terapeutico del curante • Si deve convincere il paziente a passare a tre iniezioni di insulina elementi di un obiettivo educativo specifico l’atto il contenuto la condizione + il criterio o i criteri il compito Componenti dell’obiettivo educativo specifico 1.L’atto è la descrizione di un compito previsto sotto la forma di un verbo* attivo. 2. Il contenuto precisa il tema (argomento o soggetto corrispondente all’atto del compiere). Esempio: utilizzare il filo interdentale . Verbi da non usare e da usare! termini spesso usati ma soggetti a numerose Interpretazioni • • • • • • • • sapere conoscere comprendere comprendere bene apprezzare apprezzare pienamente credere aver fiducia etc. termini che si prestano ad una minore interpretazione ° identificare ° distinguere ° risolvere ° elaborare ° elencare ° confrontare ° contrapporre Componenti dell’obiettivo educativo specificio 3. Condizione. E’ la descrizione delle risorse disponibili per la realizzazione dell’atto (dati, materiali). 4. Criterio. E’ la definizione del livello accettabile di performance che il discente deve raggiungere. Esso deve essere scelto in stretta relazione con il verbo attivo che descrive l’atto, ed è in grado di misurare il risultato ottenuto attraverso il compimento dell’atto o il processo adoperato per raggiungerlo. • Esempio • Individuare l’ 80% della placca sui denti utilizzando la pastiglia rivelatrice Caratteristiche dell’obiettivo educativo specifico Un obiettivo educativo specifico deve possedere tutte le seguenti qualità: •pertinente: la sua definizione non comprenderà alcun termine superfluo e coprirà tutti gli aspetti utili conformi allo scopo da raggiungere: •realistico: è essenziale assicurarsi che ciò che si richiede al discente di fare possa effettivamente essere fatto. Tappe utili per verificare la formulazione di un obiettivo educativo specifico Frase che definisce l'obiettivo • C'è un verbo ? si no Non è un obiettivo educativo specifico • C’é un verbo di azione ? • si no C’è un contenuto? si • no E’ sicuro che sia lo studente che debba eseguire l’atto? Avete visto un paziente cronico farlo e ritenete che sia importante che lo sappia fare? Tassonomia degli obiettivi educativi semplificata di J.J. Guilbert Campo del processo intellettivo 1. ricordare fatti 2. Interpretare i dati 3. Trovare la soluzione di un nuovo problema Campo della comunicazione interpersonale 1. Dar prova di ricettività di fronte a un’altra persona Campo delle competenze tecnico-gestuali 1. Imitare i gesti di un modello 2. Fornire una 2. Controllare i propri risposta alla gesti con una certa richiesta efficacia affettiva di un’altra persona 3. Interiorizzare un sentimento 3. Compiere un gesto in modo automatico con alto grado di efficacia Obiettivo pedagogico : il paziente dovrebbe essere in grado di equilibrare il proprio diabete in tutte le circostanze Il paziente dovrebbe essere in grado di : •adattare le proprie dosi di insulina in funzione dei risultati della glicemia (campo cognitivo – conoscenze) •realizzare correttamente un auto-controllo della glicemia (campo senso-motorio - abilità gestuali) •limitare il proprio stress (campo psico-affettivo) Tassonomia • Indicare i valori normali della glicemia (I livello di memorizzazione) • Interpretare i risultati di un controllo glicemico (II livello di interpretazione dei dati) • Adattare le proprie dosi di insulina (III Livello di soluzione di problemi) CAMPI I C G LISTA DEGLI OBIETTIVI EDUCATIVI CONTRATTO EDUCATIVO/TERAPEUTICO Obiettivi di sicurezza • Comuni a tutti i pazienti • Realizzabili in modo variabile nel tempo Obiettivi specifici • Relativi a bisogni particolari del singolo • Pianificazione nel tempo Obiettivi di sicurezza comuni a tutti i pazienti diabetici 1. Spiegare in modo semplice le cause del suo diabete 2. Definire il suo tipo d’insulina , la sua azione e la sua modalità di conservazione 3. Trattare una ipoglicemia e una iperglicemia 4. Effettuare un’iniezione di insulina tenendo conto della rotazione dei siti di iniezione e dell’attività prevista 5. Realizzare la sua auto-sorveglianza glicemica (strisce reattive , compresse) 6. Ricercare il glucosio e l’acetone nelle urine 7. Prevenire gli incidenti mediante un’igiene idonea 8. Dare informazioni al suo ambiente familiare sul suo diabete 9. Aggiornare il diario 10. Portare sempre con sé le informazioni di sicurezza 11. Comporre menù quotidiani adattati ai suoi bisogni 12. Assicurare la sorveglianza e la cura dei suoi piedi Esempio di obiettivi particolari secondo i progetti e i bisogni del paziente Il signore H., 55 anni, gestisce una società , ha due figli di 15 e 13 anni che trascorrono con lui un fine settimana sì e uno no. La sua attività professionale lo obbliga a partecipare a numerose colazioni di lavoro. E’ diabetico da 10 anni, in trattamento con ipoglicemizzanti orali. Lamenta negli ultimi mesi dimagramento, stanchezza e valori glicemici maggiori di 2g/l. E’ stato ricoverato per un mese ed è stato trattato con insulinoterapia. Ha imparato le basi necessarie per la sua sicurezza. Vi comunica che deve partire fra un mese per la Tailandia. Obiettivi educativi particolari del signor H. • Inserire il suo kit di diabetico nel bagaglio a mano • Informare il personale di bordo del suo diabete • Adattare il suo trattamento e la sua alimentazione dal primo giorno di arrivo in Tailandia • Calcolare gli equivalenti glucidici dei pasti durante il suo soggiorno CONTRATTO EDUCATIVO/TERAPEUTICO Permette di : • Responsabilizzare il paziente • Motivare il paziente • Creare un clima positivo di apprendimento • Verificare ciò che il paziente realizza Approccio sistemico Raccolta di informazioni DIAGNOSI EDUCATIVA Controlli VALUTAZIONE Definire obiettivi condivisi CONTRATTO EDUCATIVO Trasferire conoscenze e abilità pratiche INSEGNAMENTO PERCORSO EDUCATIVO TERAPEUTICO Pianificare un intervento educativo – terapeutico serve a definire le modalità per facilitare l’apprendimento del paziente Per creare un ambiente di apprendimento si deve : •Scegliere i contenuti e i metodi pedagogici •Pianificare il percorso educativo terapeutico PERCORSO EDUCATIVO TERAPEUTICO • Scegliere i contenuti e metodi pedagogici • I contenuti devono essere essenziali • I metodi devono essere : – Pertinenti – Rispettare i principi di apprendimento – Comodi PERCORSO EDUCATIVO TERAPEUTICO • Scegliere contenuti e metodi pedagogici • Alcuni metodi individuali: – Lezione – Esempi – Immagini (fumetti, video… su youtube …) – Analisi di un caso – Esercitazione pratica PERCORSO EDUCATIVO TERAPEUTICO Scegliere contenuti e metodi pedagogici Alcuni metodi collettivi: – Lavoro di gruppo – Discussione guidata – Analisi di un caso – Esercitazione pratica – Simulazione PERCORSO EDUCATIVO TERAPEUTICO • Pianificare il percorso educativo – terapeutico PERCORSO EDUCATIVO TERAPEUTICO Vantaggi: •Rafforza l’autonomia del paziente •Motiva il paziente •Favorisce nuovi comportamenti e stili di vita per la salute •Promuove l’uso appropriato dei servizi sanitari Approccio sistemico Raccolta di informazioni DIAGNOSI EDUCATIVA Controlli VALUTAZIONE Definire obiettivi condivisi CONTRATTO EDUCATIVO Trasferire conoscenze e abilità pratiche INSEGNAMENTO VALUTAZIONE DEL PAZIENTE Area educativa Area psicosociale Area bioclinica VALUTAZIONE DEL PAZIENTE: AREA EDUCATIVA • • • • • • • Conoscenze Ragionamento Risoluzione di problemi Abilità tecniche Comportamenti decisionali Predisposizione alla collaborazione Percezione nei confronti dell’educazione STRUMENTI DI VALUTAZIONE DEL PAZIENTE: AREA EDUCATIVA • • • • • • • Questionario a scelta multipla Questionario a domande aperte Casi clinici Carte semantiche Carte di Barrows Griglie di osservazione Video Carte di Barrows Per bambino di 9-10 anni Sei invitato s passare il pomeriggio da un amico che ha due gatti. Sei allergico al pelo del gatto. Cosa fai? Azioni Conseguenze Chiedi al tuo amico di far uscire i gatti dalla camera Appena arrivato starnutisci e ti bruciano gli occhi Prendi il tuo trattamento preventivo i ora prima di partire Ti diverti con il tuo amico Trovi una scusa per non andare dal tuo amico Il tuo amico fa il broncio Porti con te i tuoi farmaci Li prendi ai primi segni Giochi con il gatto perché hai preso il tuo trattamento Hai gli occhi che si gonfiano Chiedi di trascorrere il pomeriggio fuori La mamma del tuo amico si rifiuta Spieghi al tuo amico la tua allergia Il tuo amico viene da te Carte di Barrows • Per un bambino di 9 – 10 anni. • Sei invitato a passare il pomeriggio da un amico che ha due gatti. Sei allergico al pelo del gatto. Cosa fai? Carte di Barrows Azione Chiedi al tuo amico di far uscire i gatti dalla camera Conseguenza Carte di Barrows Azione Chiedi al tuo amico di far uscire i gatti dalla camera Conseguenza Appena arrivato starnutisci e ti bruciano gli occhi Carte di Barrows Azione Prendi il tuo trattamento preventivo 1 ora prima di partire Conseguenza Carte di Barrows Azione Prendi il tuo trattamento preventivo 1 ora prima di partire Conseguenza Ti diverti con il tuo amico AZIONE Giochi con il gatto perché hai preso il tuo trattamento CONSEGUENZA AZIONE CONSEGUENZA Giochi con il gatto Hai gli occhi che perché hai preso il si gonfiano tuo trattamento Carte di Barrows Azione Trovi una scusa per non andare dal tuo amico Conseguenza Carte di Barrows Azione Trovi una scusa per non andare dal tuo amico Conseguenza Il tuo amico fa il broncio AZIONE Porti con te i tuoi farmaci CONSEGUENZA AZIONE CONSEGUENZA Porti con te i Li prendi ai tuoi farmaci primi segni Mappa concettuale VALUTAZIONE DEL PAZIENTE: AREA BIO-CLINICA • • • • Diminuzione del numero delle crisi Diminuzione del numero dei ricoveri Buona compliance nell’assunzione dei farmaci Il ritardo nella comparsa delle complicazioni VALUTAZIONE DEL PAZIENTE: AREA PSICOSOCIALE • Diminuzione del numero di giorni di assenza dal lavoro o dalla scuola • Percezione positiva dell’esistenza • Motivazione durevole all’educazione • Realizzazione di progetti • Buona collaborazione con il medico e l’equipe curante STRUMENTI DI VALUTAZIONE DEL PAZIENTE: AREA PSICOSOCIALE Area psico-sociale: •Test sull’ansia •Test sulla depressone •Test sulla qualità di vita Approccio sistemico Raccolta di informazioni DIAGNOSI EDUCATIVA Controlli VALUTAZIONE Definire obiettivi condivisi CONTRATTO EDUCATIVO Trasferire conoscenze e abilità pratiche INSEGNAMENTO bibliografia D’Ivernois JF, Gagnayre R. Educare il paziente. Un approccio pedagogico. McGraw Hill, Milano 2009 OMS. Ufficio Regionale per l’Europa. Educazione terapeutica del paziente. Programmi di formazione continua per operatori sanitari nel campo della prevenzione delle patologie croniche. Copenaghen: OMS 1998 Guilbert JJ Guida pedagogica per il personale sanitario. Bari, Edizioni Dal Sud 2002