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Lezione 1 - vitellaro.it
Progettazione, obiettivi e valutazione della prova scritta LABORATORIO DI ITALIANO Lezione prima Sissis semestre aggiuntivo classe 43A 40 ore dal 17 al 28 marzo 2003 Prof. Silvio Vitellaro Obiettivo del laboratorio Premessa: la scrittura non una qualità innata, ma un’abilità da costruire gradualmente progettando percorsi Obiettivo: Approfondire la conoscenza del processo di scrittura, ovvero: Cosa significa “saper scrivere” Come è possibile farlo con risultati migliori Teorie Tra le teorie che affrontano il problema della scrittura come processo si possono individuare tre filoni fondamentali che sottolinea rispettivamente l’aspetto: Psicologico e cognitivo Testuale Semiotico-sociale Queste teorie hanno in comune l’idea che l’atto dello scrivere è caratterizzato non tanto dal prodotto finale, quanto dall’insieme dei processi e dei comportamenti che conducono alla produzione del testo. Conseguenza didattica: spostano l’attenzione dell’insegnante dalla valutazione del prodotto alle pratiche educative che favoriscono il processo. Teoria Psicologico-cognitiva Evidenzia come, nell’interiorizzare la scrittura, lo studente realizzi una serie di abilità mentali (processi cognitivi). modello di Hayes e Flower (anni ’80) modello di Carl Bereiter e Marlene Scardamalia Teoria testuale il testo è un insieme di relazioni fondato su due principi: coesione e coerenza. La coesione garantisce i legami di superficie tra le parti del testo. La coerenza instaura relazioni di significato tra le parti del testo e serve a garantire la continuità tematica del testo. Per imparare a scrivere lo studente dovrà possedere un insieme di conoscenze (che vanno al di là della competenza grammaticale) intorno a ciò che fa di un gruppo di frasi un testo. Dovrà apprendere a identificare argomenti che unificano determinate frasi e a stabilire gerarchie all’interno dei testi. Teoria semiotico-sociale Rileva la funzione del contesto nell’apprendimento della scrittura. Imparare a scrivere consiste nel fissare a livello cognitivo un insieme di pratiche che sono prima di tutto sociali. Imparare a scrivere è visto come appropriazione di un processo di “formazione del senso” che si contrappone alla “formazione del consenso” che si opera in ambito extrascolastico attraverso processi di omologazione (mass media, modelli culturali, ecc.). La didattica della scrittura parte dallo sviluppo di meccanismi dialogici e conversazionali per cui è importante sviluppare a scuola il discorso cooperativo e interazionale. Modello di J.R. Hayes e L.S. Flower Il processo di scrittura si articola in tre sottoprocessi: - la pianificazione del testo, che comporta: la ricerca in memoria, la selezione e l’organizzazione delle idee e dei piani per esprimerle; - la trascrizione, che corrisponde al vero e proprio atto dello scrivere; - la revisione, come correzione in itinere e alla fine del processo. Altri elementi sono: - il contesto del compito, di cui fanno parte l’argomento, il destinatario, la motivazione; - la memoria a lungo termine dello scrivente. I diversi elementi interagiscono tra loro nel processo di scrittura. Modello di J.R. Hayes e L.S. Flower Secondo questo modello cognitivista: scrivere corrisponde a un processo di elaborazione dell’informazione e chi scrive è un soggetto attivo che utilizza le conoscenze di cui dispone attraverso piani, schemi e strategie. Il modello di Hayes e Flower ha introdotto a scuola l’idea che scrivere è un processo di soluzione di problemi; si scrive per un interlocutore; lo scrivere è un processo sottoposto ad un monitoraggio continuo; la revisione è continua e fa parte del processo di scrittura. Modello Hayes-Flower - schema Contesto del compito Argomento Destinatario Motivazioni Pianificazione Memoria dello scrivente conoscenza di: - argomento - destinatario - piani di scrittura Testo prodotto fino a questo punto G e n e r a z i o n e Revisione T r a s c r i z i o n e Organizzazione Definizione dei criteri Controllo Lettura Correzione Teoria di Bereiter e Scardamalia È un modello di come lo studente si rappresenti mentalmente i compiti di scrittura. Lo studente si muove tra due spazi problematici contrapposti: - problemi di contenuto, in cui lo studente dice ciò che sa (richiama intorno ad un nucleo tematico dominante tutte le informazioni possedute). - problemi retorici, in cui lo studente trasforma ciò che sa (per trovare una forma adeguata deve procedere a una revisione di quanto credeva di sapere) La scrittura viene vista come un processo che regola il modo di dire e di pensare. Teoria di Bereiter e Scardamalia Imparare a scrivere significa passare da “dire ciò che si sa” al “trasformare ciò che si sa”. Insegnare significa fornire le condizioni che aiutino la trasformazione delle conoscenze (proponendo le attività che favoriscono il processo). Bereiter ha proposto una scansione in stadi della sviluppo della scrittura che corrispondono a diversi tipi di testo. I tipi di testo sono differenziati in base al grado e al tipo di processi cognitivi che la loro produzione richiede. Nella “scrittura matura” sono presenti sei abilità che vengono integrate secondo una sequenza gerarchica: lo studente acquisisce l’abilità superiore solo se ha la padronanza di quelle inferiori. Bereiter e Scardamalia: le sei abilità fluidità nella produzione del linguaggio scritto; fluidità nel generare le idee; padronanza delle convenzioni della scrittura; sensibilità sociale (capacità di tenere conto del lettore); capacità di apprezzamento e discriminazione letteraria; pensiero riflessivo. Bereiter e Scardamalia: cinque livelli A partire da questo modello Bereiter identifica cinque livelli di scrittura in successione gerarchica: 1. Scrivere associativo: in questo livello sono integrate le prime due abilità (fluidità nella produzione dello scritto e nel generare le idee); si tratta di una scrittura di getto, priva di pianificazione. 2. Scrivere performativo: in questo livello allo scrivere associativo si integra la padronanza delle convenzioni dello scrivere; in pratica si tratta di tenere conto simultaneamente sia del contenuto sia delle caratteristiche formali del testo. 3. Scrivere comunicativo: in questo caso lo scrivente è in grado di tenere conto anche del destinatario e di adattarvi il testo; tale capacità si raggiunge più facilmente se gli viene proposto di scrivere per un destinatario reale (es.: un compagno). 4. Scrivere unificato: in questo stadio lo scrivente riesce non solo a tenere conto del lettore, ma riesce egli stesso a diventare lettore del proprio testo, sviluppando capacità valutative e critiche; a questo livello riesce a vedere il testo come prodotto manipolabile in funzione degli scopi che si propone. 5. Scrivere epistemico: a questo stadio entra in gioco il pensiero riflessivo e lo scrivere diventa un mezzo di produzione delle conoscenze; qui lo scrivente è in grado di tradurre i pensieri dando loro una nuova organizzazione; questo stadio è l’ultimo e non sempre viene raggiunto. Scrivere a scuola Gli studi in campo psicologico ci suggeriscono di considerare lo scrivere come: un processo, cioè un insieme di comportamenti e di operazioni; uno strumento raffinato e potente che serve a migliorare il pensiero di chi scrive; ci segnalano che: per imparare a scrivere bisogna sviluppare la riflessione sul proprio processo di scrittura (metacognizione); l’allievo deve diventare lettore di se stesso e imparare a considerare la scrittura un problema da risolver, facendosi domande come: “ciò che ho scritto corrisponde a ciò che volevo dire?” e “quello che volevo dire corrisponde a quello che gli altri, leggendomi, capiranno?”. un problema fondamentale per l’apprendimento della scrittura è la motivazione: la scrittura scolastica spesso è fine a se stessa, con il risultato di non attivare risorse motivazionali e affettive. Scrivere a scuola Ne derivano alcune indicazioni didattiche: Offrire agli allievi molteplici e diversificate occasioni di scrittura: legare la scrittura a bisogni e situazioni reali (appunti o schedatura libri e film, verbali discussioni, descrizioni e relazioni di attività, preparazioni schemi o progetti). Abituare gli alunni alla scrittura collaborativa, a mettere in comune con compagni e a discutere insieme idee, progetti. La costruzione delle conoscenze avvengono in un contesto sociale: è utile far emergere la scrittura dalla discussione. Sviluppare negli alunni la consapevolezza dello scrivere come processo ricorsivo e della revisione in itinere come componente fondamentale del processo di scrittura. Collegare la scrittura ad altre abilità, l’ascolto, il parlato e, soprattutto, la lettura. Collegare la scrittura ad altri codici nella produzione di fumetti, didascalie, ipertesti, ecc. Alternare scrittura su carta a quella su computer per attivare particolari modalità e aspetti dello scrivere. Percorso di apprendimento 1 Orientamento Definire le caratteristiche del testo carta d’identità del testo Prima di scrivere Progetto Ideazione Generare e raccogliere le idee e gli argomenti Pianificazione Individuare un ordine dispositivo mappa dei contenuti filo conduttore scaletta Poi Scrivo lista di argomenti Stesura Sviluppare gli argomenti in ordine lineare stesure provvisorie Dopo aver scritto Correggo Revisioni Rileggere, modificare e correggere il testo stesura definitiva Percorso di apprendimento 2 PARAGRAFI PRESCRITTURA RACCOLTA DELLE IDEE lista delle idee grappolo associativo flusso di scrittura GENERAZIONE DELLE IDEE Tipi di associazione STILE SCRITTURA ORGANIZZAZIONE DELLE IDEE Mappa Scaletta POSTSCRITTURA LA REVISIONE REDAZIONE FINALE FINE