15_04_2016 - Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e
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15_04_2016 - Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e
Corso di Antropologia Culturale 15/04/2016 Introduzione allo sciamanesimo Cosa s’intende quando si afferma che un paesaggio è sacro? “a sacred site is a place in the landscape, occasionally over or under water, which is especially revered by a people, culture or cultural group as a focus for spiritual belief and practice and likely religious observance” (Anthony Thorley and Celia Gunn, Sacred Site. An Operational Definition” Situazione studi fenomeni religiosi XIX secolo: interesse degli studiosi per le origini della religione Punto di partenza: come iniziano le credenze? Esistono “tribù così primitive” da non avere una religione? Samuel Baker, esploratore (1866) riporta all’Ethnological Society che “ le popolazioni del corso del Nilo non hanno credenze di alcun tipo relative ad un essere superiore, né manifestano alcun tipo di devozione. Il buio delle loro menti non mostra nemmeno un barlume di superstizione.” Il problema del sacro Termine con molti significati, difficoltà a rendere il concetto in culture diverse, ma anche nella stessa tradizione culturale In jacuto: ytyk, èhè, èbè (nonno, orso, nonna) Traduzione in russo: svjaščennyj (concetto generico) Caratteristiche simili del sacro 1 Limitazioni riguardo a tutto ciò che è divino 2 Restrizioni e proibizioni verso il sacro (oggetti/persone/luoghi) 3 “autonomia del sacro” (F. Remotti, 1993) Inviolabilità, sottrazione all’uso sociale mediante regole, divieti, tabù Separazione del sacro dalla quotidianità, relazione ambivalente con le rappresentazioni del sacro Prospettive teoriche sul sacro Sacro come categoria “a priori”: autonomia del sacro: gli dei fanno gli uomini e di conseguenza sono le idee relative al sacro che influenzano il comportamento degli esseri umani (cfr. Otto, 1966, Eliade, 1967) Accento sulla “realtà” del sacro Sacro come prodotto del processo di sacralizzazione: sono gli uomini a fare gli dei. Sacro inteso come oggettivazione della realtà a cui si attribuiscono caratteristiche non umane (Feuerbach, 1976). Accento sul carattere fittizio del sacro Sacro come processo, finzione Finzione = costruzione di forme e significati diversi attribuiti al sacro Sacralizzazione: costruzione e ricostruzione continua, negoziazione di significati relativi al sacro sacralizzazione desacralizzazione risacralizzazione Due esempi di desacralizzazione Altari della pioggia: altari ricavati da oggetti naturali divenuti sacri, costruzioni già esistenti. Sempre dedicati ad uno spirito che provoca la pioggia Altari preparati e fatti oggetto di cerimonie per avere la pioggia 2 volte all’anno da parte di “signori del vicinato”: discendenti dell’antenato del lignaggio matrilineare al cui spirito è dedicato l’altare. Altari non sono eterni e mutano la loro funzione: perdono la loro sacralità (trasferimento abitanti in altri villaggi, rivalità di altri altari con “signori del vicinato più potenti”, inefficacia “La desacralizzazione è sempre a portata di mano, è una possibilità sempre aperta che rivela sia la natura processuale, sia quella fittizia della sacralità “(Remotti, 1993) Celebrazioni di Ysyach, Repubblica di Sacha (Jacuzia). Festival di inizio estate con offerte a spiriti e divinità dell’allevamento Obiettivo di Ysyach: attraverso propiziazione del mondo invisibile stimolare la fertilità in quello naturale Il caso del braciere desacralizzato: esempio di luogo sacro con vari divieti di accesso (pali, recinzioni, corde con decorazioni che fanno riferimento al sacro) momentaneamente desacralizzato dalla presenza di un oggetto profano: le scarpe Sir Edward James Tylor (1832-1917) Considerato come il padre dell’antropologia sociale britannica E’ il primo antropologo a pieno titolo che insegna antropologia a Oxford 2 avvenimenti importanti per sviluppo delle sue idee: 1) viaggio in Messico 2) incontro con archeologo Henry Christy Edward James Tylor Henry Christy Punti importanti in Primitive Culture (1871) Idea di animismo: Secondo Tylor, l’animismo è “the belief that inside ordinary visible bodies there is normally invisible, tangible being: the soul…each culture having its own distinctive animistic beings and its own specific elaborations of the soul concept” Quindi: Idea di anima è universale e rappresenta il punto di partenza di tutte le credenze religiose In seguito idea di anima si evolve e si trasforma in idea di esseri spirituali, (divinità) che giustificano il perché avvengono i fenomeni naturali: questo si esprime con il termine di politeismo In una tappa successiva il politeismo diventa monotesimo, in cui il potere e gli attributi di molte divinità è concentrato in una divinità sola anima Distacco di essa dal corpo durante il sonno: esistenza di un doppio, identificato nell’anima Quando un uomo muore, il suo doppio gli sopravvive, diventando uno spirito in grado di vagare nello spazio e introdursi nel corpo di altri esseri umani in vita, provocando scompensi e malattie Spiriti dei defunti (antenati) come esempio di primo culto funerario E tutti gli altri spiriti, compresi quelli dei fenomeni naturali? Secondo Tylor, la mentalità “primitiva”, come quella di un bambino, non era in grado di distinguere ciò che era animato da ciò che non lo era Attribuzione ad ogni cosa, animata e inanimata, di un’anima Anime degli uomini/spiriti Anime cosmiche Religione e Società La Scuola Etnologica Francese Ancoraggio ancora evoluzionista, ereditato dal positivismo britannico Convinzione che società “primitive” contemporanee luogo dove è possibile reperire ed osservare fenomeni sociali nella forma più semplice Convinzione nell’esistenza di una “scienza etnologica” Oggetto di ricerca (“selvaggio”) è separato dalla realtà e ciò avvalora la tesi della scientificità Dal punto di vista della teoria: Base teorica : sociologia di Auguste Comte Idea di una scienza della società che comprende anche altri aspetti della società stessa. Sviluppi differenti da teoria iniziale da parte dei maggiori rappresentanti della scuola etnologica francese E. Durkheim, M.Mauss, L. Lévi-Bruhl Emile Durkheim (1858-1917) L’uomo dipende dalla società e ciò che accade attorno a lui = fatti sociali; Idea che società è alla base di ogni comportamento individuale è applicata anche alla religione. Sua opera più conosciuta, Le Forme Elementari della vita religiosa è influenzata dal lavoro di un altro studioso: W. Robertson-Smith Critiche alle teorie di Tylor Messa in discussione dell’idea di anima intesa come un doppio e trasformazione anime in spiriti Esempi di molti sogni in cui si rivivono momenti passati Anima secondo T era una semplice replica dell’individuo (mentre avrebbe dovuto essere già sacra quando individuo era in vita) Alla morte dell’individuo avrebbe dovuto indebolirsi invece che vivere di vita propria Alcuni esempi portati da Durkheim: Nelle società degli aborigeni australiani, solo chi in vita era già considerato sacro lo era anche nella morte, chi non lo era anche alla morte non diventava sacro Impossibilità nella trasformazione di anima in spirito Conclusione di Durkheim: l’animismo non è la forma “primitiva”, originaria di religione Il totemismo Lingua ojibwa dei Grandi Laghi: totem = egli è della mia parentela Fenomeno per cui un uomo o un gruppo di uomini si lega cn un rapporto di parentela ad una specie animale o vegetale, spesso indicandola come progenitore del gruppo o antenato mitico Prospettiva di RobertsonSmith 1) Gli Arabi beduini del Sinai erano organizzati in clan 2) Ogni clan aveva un sacro totem 3) Clan e totem erano uniti da legami parentali 4) Periodicamente animale totemico era sacrificato e mangiato dalla comunità Prospettiva di Durkheim 1) Gli Aborigeni Australiani erano suddivisi in tribù e clan 2) Il totem di ogni gruppo poteva rappresentare un animale o un fenomeno naturale ( pioggia, vento ecc..) Conclusioni di Robertson-Smith Conclusioni di Durkheim Attraverso sacrificio, il clan rinnovava il sentimento di unità tra suoi membri e tra i suoi membri e l’antenato mitico Importanza del totem non tanto perché associato a piante e animali che non erano sacri di per sé, ma lo diventavano nel momento in cui diventavano simboli di qualcos’altro Totemismo = forma “primitiva” di religione Considerazioni riguardo al totemismo: Sacrificio è legato alla collettività per cui attraverso la carne dell’animale i membri della società ricevono rigenerazione spirituale Animale totemico = proprio clan = società La religione è qualcosa di sociale e le concezioni legate alla divinità hanno un’origine sociale. Durkheim Origine di ogni sistema religioso Totemismo Il totemismo secondo Lévi-Strauss Completo ribaltamento tesi Durkheim Il totemismo non è un simbolo, ma un semplice sistema di classificazione Piante e animali si prestano di più ad essere classificati: sono adatti ad esprimere le differenze interne ad un gruppo, ma anche a differenziarsi dagli altri La prospettiva di Descola Animismo: credenza secondo la quale esseri naturali possiedono principi loro, con i quali è possibile stabilire delle relazioni L’a. usa le categorie elementari (degli elementi) per organizzare i rapporti tra esseri umani e specie naturali Totemismo: “individuale” (una persona associata a una pianta o animale) e non individuale: relazione tra un gruppo sociale e una categoria naturale Il t. sfrutta le relazioni differenti tra specie naturali per conferire un ordine alla società La prospettiva di Viveiros de Castro Animismo: è un’ontologia che postula il carattere sociale delle relazioni tra umani e non umani. È una forma di relazione Totemismo è una forma di correlazioni tra natura e cultura: è una forma di classificazione Spesso questi due sistemi si trovano combinati perché assieme svolgono la funzione di creare uno spazio sociale tra esseri umani, naturali e non umani e allo stesso tempo di stabilire una relazione di parentela con essi In che modo? Il caso della Siberia orientale e dei suoi paesaggi sacri tra XIX e XXI secolo Paesaggi sacri nella Siberia orientale Paesaggi esterni Paesaggi interni SCIAMANESIMO (sistema combinato di animismo e totemismo) SCIAMANI In alcuni sistemi culturali come quelli dell’Asia del Nord, animismo e totemismo coesistono UNA RELIGIONE, MA UN PIU’ AMPIO SISTEMA DI IDEE RIFERITE AL SACRO, UNA FORMA INTERCULTURALE DI ESPRESSIONE SCIAMANESIMO NON E’: UNA SETTA: NON HA SEGUACI, NON HA UN CAPO CARISMATICO, NON E’ BASATO SU ELARGIZIONE DI SOMME DI DENARO 2 FIGURE DELL’IMMAGINARIO EUROPEO, es masche, streghe, uomo selvatico UOMO SELVATICO: abitante in stretto contatto con gli elementi naturali a cavallo tra NATURA E CULTURA “MACIARE” LUCANE, “MAJARE” EOLIANE : fattucchiere e guaritrici (NATE CON “LA CAMICIA”) figure AMBIVALENTI sciamano Sramana (sanscrito) Saman, xaman (termine tunguso) (-sa) Sapere, pensare: SCIAMANO Kam (popoli di lingua turca) Dimenare i piedi Ojun (in jacuto) = = COLUI CHE CONOSCE Saltare a piedi uniti, fremere Asceta, monaco mendicante Ungherese contemporaneo kam= indovino Russo: Kamlanie: Seduta sciamanica Come è nato lo sciamanesimo? 1 Alcuni millenni fa, sulla base di pitture rupestri raffiguranti scene di caccia= individuazione sciamani nei cacciatori vestiti di pelli (A. Leroi-Gourhan, 1970; Campbell, 1988) 2 Comunità di caccia e raccolta del Paleolitico Superiore (FINE 4000 a.c. in Asia settentrionale) FORMAZIONE DI UN LEADER INTELLETTUALE: SCIAMANO CHE BILANCIAVA “SITUAZIONI DI CRISI” ANIMISMO: OGNI COSA E’ ANIMATA, DOTATA DI UN’ANIMA O UNO SPIRITO IMM FENOMENI ATMOSFERICI, SOLE PIOGGIA NEVE ROCCE ECC IMPORTANZA DEL FAVORE DEGLI SPIRITI DEL LAGO, DELLA MONTAGNA, DELLE ROCCE Spiriti-signori = Spiriti in forma animale/vegetale/naturale che avevano il dominio sulle proprie specie