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Presentazione di PowerPoint
Growth through liberal professions:
exploiting the opportunities ahead
Feminization and demographic changes
in liberal professions: the Italian perspective
President, Paola Muratorio
AdEPP - EurelPro | NAPOLI, 4 OTTOBRE 2014
Indice
Premessa
1. Libera professione:
numeri e dimensioni
2. Prospettive future e crescita economica:
principali temi e politiche
Le statistiche e le informazioni relative al complesso dei liberi professionisti sono state
ottenute mediante elaborazioni su dati di fonte AdEPP.
I dati aggregati si riferiscono al complesso dei liberi professionisti iscritti alle rispettive
Casse di previdenza, senza considerare gli iscritti ad Enpam, Inpgi, Onaosi e Casagit.
2
Premessa
fine 1800 inizi 1900
leggi istitutive della
Previdenza italiana
nascono le Casse
di previdenza dei
liberi professionisti
notai 1919
1933 avvocati
medici 1937
1948 diritto voto doinne
Ingegneri e Architetti 1958
1963 commercialisti
prima donna architetto 1990
delegato in Inarcassa
3
Premessa
1995 Riforma Dini: introduce una netta distinzione
fra 2 categorie di lavoratori
i dipendenti
e alcune categorie
di lavoratori autonomi
assicurati presso
gli Enti
pubblici
i liberi professionisti
assicurati presso
le Casse
→ d.lgs. 509/1994:
privatizzazione delle Casse
4
Libera professione: numeri e dimensioni
Professionisti in Italia
2013
oltre 1 milione
circa 1,6 milioni
gli iscritti agli Albi
1995 – 2013: +40%
+2% incremento medio annuo
1995 – 2007
+28,5% (+2,5% incremento medio annuo)
2007-2013
+9,8% (+1,6% incremento medio annuo)
Patrimonio
Patrimonio
per iscritto
da poco più di 7 miliardi nel 1995
a 50 miliardi nel 2013
da circa 9.000 euro nel 1995
a circa 50.000 euro nel 2013
5
Libera professione: numeri e dimensioni
→ alcune professioni presentano una crescita molto sostenuta
Ingegneri e Architetti
 1995 - 2013
- si sono più che triplicati
→ da poco più di 50.000 nel 1995 a 167.092 nel 2013
+7,3% average annual increase
- stesso trend per avvocati e commercialisti
6
Libera professione: numeri e dimensioni
 Italia: numero più elevato di liberi professionisti
2012
Italia
Liberi
professionisti
N. Liberi professionisti
per ogni 1.000 abitanti
1.000.000
16,8
Germania
970.000
11,9
Regno Unito
717.000
11,3
Francia
576.000
8,8
Spagna
345.000
7,4
Fonte: CNI per il numero di liberi professionisti e Eurostat per la popolazione
7
Libera professione: numeri e dimensioni
 professioni giovani …
→ oltre 1/3 del totale sono under
40
… è in atto un «processo di invecchiamento» dei liberi professionisti:
→ under 40: 40% nel 2007 → 33% nel 2013
• dovuto a:
- minor afflusso di giovani
- «processo di maturazione»
→ Architetti: fenomeno ancora più evidente
1996
2013
→ under 40
→ over 40
56%
44%
37%
63%
→ Ingegneri: under 40 continuano a crescere
→ under 40
1996
44%
2013
45%
8
Libera professione: numeri e dimensioni
 … processo di invecchiamento
Italia: processo in atto, che manifesterà i suoi effetti
con maggiore intensità nei prossimi decenni
→ il nostro paese, peraltro, presenta una speranza di vita media tra
le più elevate nel panorama dei paesi OCSE
Libera professione: evidenziano, in media, una più alta speranza
di vita rispetto all’intera popolazione italiana
→ la relazione tra reddito, istruzione, tenore/qualità e aspettativa di vita
è infatti evidente per alcune professioni,
fra cui quella di Ingegnere e Architetto
9
Libera professione: numeri e dimensioni
 … processo di invecchiamento: Ingegneri e Architetti
Ing & Arch: speranza di vita residua attesa
 speranza di vita media più
elevata della popolazione
italiana
→ 2013: a 65 anni il gap
25,0
Italy
21,4
18,5
20,0
Professionals (1)
15,0
13,2
11,2
10,0
è di quasi 3 anni
7,0
5,7
5,0
3,3
2,6
0,0
65
75
85
95
Ing & Arch: speranza di vita a 65 anni (2013 – 2063)
30,0
MALE:
Professionals
Italy
30,0
28,0
23,9
24,0
24,6
25,2
23,4
21,0
21,9
22,7
21,0
20,0
26,0
22,0
Italy
28,5
26,9
26,7
24,8
29,2
27,8
25,9
27,5
25,8
24,8
24,0
23,1
22,1
18,0
Professionals
28,0
26,0
22,0
FEMALE:
23,6
22,3
20,0
19,9
18,0 2012” e Inarcassa
18,7
Fonte:
Istat,”Previsioni 2011-2065” (scenario centrale), Istat “SI
16,0
2013
16,0
2023
2033
2043
2053
2063
2013
2023
2033
2043
2053
2063
10
Libera professione: numeri e dimensioni
 … processo di invecchiamento: Ingegneri e Architetti
→ platea degli iscritti relativamente giovane
but next ten years la composizione per fasce di età
si modificherà in misura significativa
Inarcassa: population in 2013 and in 2023
la popolazione attiva nel 2013 ...
... e dopo10 anni (2023)
35.000
35.000
29.438
30.000
29.695
23.847
25.000
29.427
30.000
Totaleiscritti:
167.092
29.674
Totaleiscritti:
181.118
23.842
25.000
21.853
21.818
20.000
20.000
17.847
15.223
15.000
15.179
13.115
10.909
15.000
12.991
11.600
10.856
10.422
10.000
10.000
6.459
5.000
2.925
5.000
1.769
4.708
4.000
352
259
0
0
Fino a 30
anni
31-35
36-40
41-45
46-50
51-55
56-60
61-65
66-70
71-75
76-85
Oltre 85
anni
Fino a 30
anni
31-35
36-40
41-45
46-50
51-55
56-60
61-65
66-70
71-75
76-85
Oltre 85
anni
Fonte: Inarcassa
11
Libera professione: numeri e dimensioni
 La situazione delle donne in Italia
le «anomalie» (gender gap):
scarsa partecipazione delle donne al mercato
del lavoro e bassi tassi di occupazione
→
→ anche se negli anni più recenti la situazione è migliorata
Tasso di
occupazione
femminile
Italia
EU 27
50%
65%
presenza di forti divari retributivi fra uomini e donne
anche a parità di istruzione
carriere frammentate e discontinue
lavori poco qualificati
(per i quali è richiesto un titolo inferiore)
12
Libera professione: numeri e dimensioni
 le donne nella libera professione
• forte processo di femminilizzazione in atto
anche se ancora i professionisti maschi sono in netta prevalenza (70% nel 2013)
→ incidenza delle donne: 25% nel 2007 → 30% nel 2013
→ Ingegneri: 1996: 4% → 2013: 14%
→ Architetti: 1996: 25% → 2013: 39%
• le donne sono più giovani
→ 2013: gli under 40 sono il 43% fra le donne e il 29% fra gli uomini
Liberi professionisti, 2007 e 2013
Anno 2007
Donne
Over40
11%
Donne
Under40
14%
Anno 2013
Donne
Over40
17%
Maschi
Under40
27%
Maschi
Under40
20%
Donne
Under40
13%
Maschi
Over40
48%
Maschi
Over40
50%
13
Libera professione: numeri e dimensioni
 le donne nella libera professione: income gender gap
Casse: “campione” interessante per “misurare” le differenze di genere
→ iscritti hanno infatti lo stesso grado di istruzione
 Reddito medio donne:
poco più della metà degli uomini
Gender gap, 2012 - 2007
Maschi
 il gap aumenta con l’età
Gender gap, 2012
Femmine
60.000
60.000
50.000
50.000
40.000
Femmine
48.829
40.000
44.562
Maschi
41.103
30.000
30.000
20.000
24.432
10.000
54,8%
vs
uomini
23.204
56,5%
vs
uomini
0
2007
2012
20.000
10.000
0
29.243
23.915
16.594
69,4%
vs
uomini
Under 40
59,9%
vs
uomini
Over 40
→ effetti crisi: colpiti maggiormente gli uomini, cioè posizioni lavorative più forti:
il gender gap si è lievemente ridotto, ma rimane ancora molto ampio
14
Libera professione: numeri e dimensioni
 le donne nella libera professione: income gender gap
le differenze di reddito medio
non sono giustificate dal «merito»:
semmai il contrario!
→ per gli Ingegneri e Architetti un’ Indagine Inarcassa evidenzia, in media,
“tempi di laurea” più ridotti e voti di laurea più elevati per le donne
Durata media corso di laurea:
Arch: 60% delle donne si laurea in meno di 6 anni,
contro il 50% degli uomini
Ing: 70% delle donne si laurea in meno di 7 anni,
contro il 60% degli uomini
Voto di laurea:
Donne (Ing. e Arch.): 106/110
Uomini (Ing. e Arch.): 103/110
15
Libera professione: alcune particolarità
• Italia: dimensioni ridotte degli studi professionali
→ prevalgono largamente gli studi individuali
In Francia, ad esempio, gli ingegneri sono prevalentemente dipendenti;
maggiori somiglianze nella professione di architetto
 Ingegneri e Architetti: modalità di svolgimento dell’attività professionale
- 80% circa è unico titolare dello studio
- studi con meno di 3 addetti rappresentano la modalità prevalente (87,8%)
→ senza significative differenze fra uomini e donne e Ingegneri e Architetti
Fonte: Indagine Inarcassa 2009
in analogia al…
• settore produttivo italiano:
→ caratterizzato da poche grandi imprese e tante PMI
a conduzione prevalentemente familiare
16
Libera professione: alcune particolarità
 Quali sono le ragioni delle piccole dimensioni?
Sono uno ostacolo alla crescita? Ci sono barriere all’entrata?
• queste caratteristiche affondano le radici nella storia,
soprattutto nella professione di Architetto
→ rimandando alle botteghe medioevali,
in cui il Maestro tramandava il suo «sapere»
… “la storia conta” …
• è vero, come auspicato da più parti, che maggiori dimensioni possono
favorire la competitività nell’ambito del mercato unico europeo,
→ ma l’affermazione va «qualificata» alla luce delle specificità di ciascun paese
creatività: caratteristica del tessuto produttivo e culturale italiano,
che si esalta nella libera professione,
soprattutto in quella di Architetto
17
Accesso alla professione
 Accesso alla professione: barriere all’entrata?
Ingegneri e Architetti: è vero l’opposto
→ eccesso di offerta in termini di prodotti e di servizi
che richiede un’attenta riflessione su quelle istanze di liberalizzazione
e di apertura che dovevano servire a far crescere il mercato
Ocse: Italia ha pochi laureati in discipline tecniche
→ l’Italia da venti anni non cresce e quindi crea poca occupazione anche
per i laureati tecnici, soprattutto tra gli Architetti, molti dei quali
(giovani in particolare) finiscono per svolgere la professione
non per scelta ma per necessità
18
Accesso alla professione
 Accesso alla professione: barriere all’entrata? (segue)
Ingegneri e Architetti: Accesso alla professione e pratica professionale
A) Condizione professionale del padre
Architetto o Ingegnere
Impiegato
Lavoratore autonomo
b) Modalità di svolgimento della pratica professionale
Operaio
Dirigente
Imprenditore
Genitori
Amici di famiglia
Altro
Parenti
Docenti universitari
32.3
31.3
31.5
30.3
29.5
27.5
20.5
20.2
21.2
20.0
17.5
17.0
13.3
13.7
12.2 12.6
10.3
9.7
8.6
7.2
6.1
.1
.3
.2
.4
.5
.7
.6
.8
0
.1
.3
.2
.4
.5
.7
.6
.8
0
7.7
Architetto
Ingegnere
Architetto
Ingegnere
Fonte: Indagine Inarcassa 2005
→ il ruolo della famiglia non è prevalente
→ solo l’11% degli Arch e degli Ing ha scelto la professione del padre
→ il gruppo più numeroso è formato da figli di impiegati
19
Mobilità del lavoro nel mercato unico europeo
Commissione Europea-Ocse
(«Matching Economic Migration with Labour Market Needs», settembre 2014)
Europa: sarà interessata da un forte calo della popolazione
- il calo demografico
interesserà anche la
popolazione in età lavorativa
2013-2020:
-7,5 milioni
• le conseguenze di questa riduzione
non sono solo demografiche:
→ disparità e carenze di competenze diverranno sempre più
una questione fondamentale per l’UE,
soprattutto sviluppare le competenze elevate e intermedie
20
Mobilità del lavoro nel mercato unico europeo
«Ricetta»
Commissione Europea-OCSE
Situazione nella
libera professione in Italia
→ per affrontare gli effetti
dell’invecchiamento sui sistemi
economici, è necessario:
• eliminare
le disparità di genere
forte processo di femminilizzazione,
ma ampi divari di reddito
• aumentare la partecipazione
dei lavoratori di tutte le età
al mercato del lavoro
- «tassi di occupazione» elevati nelle
fasce di età avanzate
- giovani: va incentivato l’inserimento
• favorire
la mobilità dei lavoratori
- Erasmus per le libere professioni
- attrarre lavoro altamente qualificati
→ liberi professionisti potrebbero
fare da apripista: lo vogliamo veramente?
- Sistemi previdenziali: non devono
essere di ostacolo al cambiamento
dell’attività e alla mobilità del lavoro
21
Politiche per la libera professione
• Le analogie con le PMI suggeriscono approcci e politiche comuni
→ Action Plan for entrepreneurship 2020
Professionisti
 motore di crescita e di sviluppo
 destinatari di politiche di sostegno:
→ favorire l’accesso al credito
→ seguire l’impresa durante l’intero ciclo di vita
→ ridurre gli adempimenti e gli oneri amministrativi e burocratici
… in Italia, però, manca ancora la
«declinazione» di questi principi …
22
Mobilità del lavoro nel mercato unico europeo
• uno dei punti deboli della «costruzione» europea
è la scarsa mobilità del lavoro,
a fronte invece di un’elevatissima circolazione del capitale
- è questo il vero tema, nelle professioni tecniche,
non quello delle barriere all’entrata!
un Paese che trasmette alle generazioni successive il «sapere tecnico» in
modo efficace favorisce la crescita del Pil e l’occupazione “intelligente”
(non quella assistita)
→ il tema è strettamente connesso alla trasmissione delle conoscenze
→ Italia: trasferimento all’estero del «sapere tecnologico» per effetto di una
migrazione dei giovani in Francia e in Germania;
viceversa, l’Italia, non attrae tecnici dall’estero così come non attrae
investimenti esteri in campo industriale
→ sarebbe interessante confrontare come avviene l’inserimento
nella professione in Francia e Germania e quali misure esistono
per favorire l’inserimento delle donne
23
Politiche per la libera professione
Casse di previdenza:
… sempre più verso un welfare integrato…
→ per soddisfare le diverse esigenze del libero professionista
lungo tutto l’arco della sua vita (lavorativa e non)
→ per il sostegno alla professione, soprattutto per i soggetti più deboli
(giovani e donne)
reso ancora più necessario da:
• processo di invecchiamento della popolazione
• revisione delle pensioni future
• assenza di interventi da parte dello Stato
• crisi economica
→ le Casse possono tuttavia svolgere un ruolo solo «sussidario»,
non possono «sostituirsi» al Governo
24
Politiche per la libera professione
 Casse di previdenza: gli interventi
• Indennità di maternità
• Agevolazioni contributive per giovani
• Iniziative di promozione e sviluppo della professione
• Assistenza sanitaria
• Indennità per infortunio o malattia
• Sussidi economici agli iscritti
(sussidi per stato di bisogno, disagio economico, borse di studio,
spese funerarie …)
• Integrazione alla pensione minima
• Sussidi per disabili e per non autosufficienti
(assegni a figli disabili, LTC …)
• Eventi straordinari
(iniziative per iscritti colpiti da eventi eccezionali, come calamità naturali)
Fonte: AdEPP, Secondo Rapporto sulla previdenza privata italiana
25
Politiche per la libera professione
Casse di previdenza:
prestazioni assistenziali, 2011
(composizione percentuale)
Fonte: AdEPP, Secondo Rapporto sulla previdenza privata italiana
26
Politiche per la libera professione
 ad esempio, Inarcassa ha erogato
prestazioni assistenziali per quasi 100 milioni di euro nel 2013
di cui, per:
(incluse le pensioni di inabilità e invalidità)
… giovani
 Agevolazioni contributive
 Accredito figurativo
 Retrocessione a previdenza di una
quota del contributo integrativo più
elevata per gli iscritti più giovani (2%)
 Prestiti d’onore
 Polizza responsabilità civile a tariffa
agevolata (per giovani fino a 35 anni)
oltre 42 milioni di euro nel 2013
(43% delle prestazioni assistenziali totali)
 destinati in prospettiva ad aumentare via via
che i nuovi istituti (introdotti dalla Riforma 2012)
entreranno a regime (es., accredito figurativo)
… donne
 Indennità di maternità
 Prestiti d’onore:
- a favore delle iscritte madri di figli
in età prescolare o scolare fino a 16
anni (fino a 15.000 € con
abbattimento totale degli interessi a
totale carico di Inarcassa)
circa 15 milioni di euro nel 2013
(15% delle prestazioni assistenziali totali)
27
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