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RIMOWA – La Collezione 2016 La Collezione [email protected] / www.rimowa.com Soggetto a modifica. Vendita in esclusiva presso RIMOWA Store e rivenditori selezionati. 2016 La perfezione della bellezza: la geisha Azusa con il modello TOPAS TITANIUM. Maggiori informazioni da pag. 30 Giappone Un ciliegio giapponese in fiore svetta sui tetti di Kyoto. 36°12'17"N 138°15'10"E KONNICHIWA Da sempre viaggiamo per scoprire il mondo. Ad ogni nostro Ma innanzi tutto con le pagine seguenti desideriamo offrirvi la passo, allarghiamo i nostri orizzonti. È questo fascino legato alla visione di un altro mondo: quello dei nostri valori e convinzioni. scoperta che ci distingue e che desideriamo trasmettervi, assieme Ci auguriamo che questa lettura vi trasmetta anche solo un po' di ai nostri bagagli. quella passione per la scoperta che distingue RIMOWA. Una LIMBO in una tradizionale casa del tè a Shizuoka. È il motivo per cui noi stessi facciamo dei nostri cataloghi autentici THERE IS A WORLD AHEAD. viaggi di esplorazione. Questa volta abbiamo infatti visitato persone e luoghi in Giappone, che per il loro inconfondibile carattere sono simboli del paese. Ne sono scaturiti emozionanti ritratti e racconti, che gettano luci diverse sul fascino del Giappone. È con notevole orgoglio che ricordo in questa occasione anche la nostra partnership con il NATIONAL GEOGRAPHIC Germania, che ha saputo dare spessore ancor maggiore al nostro viaggio. Dieter Morszeck IL MARCHIO RIMOWA 04 / 05 RIMOWA – IL VIAGGIO AI MASSIMI LIVELLI. Il viaggio è l'incarnazione della libertà, del coraggio, della curiosità. I nostri clienti in tutto il mondo considerano le valigie RIMOWA sinonimo di viaggio – per la loro essenza sofisticata, ispiratrice ed appassionata. Una fama che rinnoviamo ogni giorno. Infatti, essendo un'azienda con una tradizione ultracentenaria, RIMOWA sa bene quanto sia costante il mutamento. Il mondo si fa sempre più piccolo, il modo di viaggiare si trasforma e con esso anche le esigenze dei viaggiatori. Tuttavia esistono valori immutabili per l'immagine di RIMOWA, perché costituiscono il DNA del nostro marchio e danno forma ad ogni nostro passo. Si tratta dell'ispirazione, dell'eccellenza e dello spirito pionieristico ai quali dobbiamo la nostra eccezionale posizione nell'affascinante mondo dei viaggi e dell'esplorazione. Sono il fondamento dell'instancabile impulso al pensiero visionario. All'analisi critica dello status quo. A provare cose nuove, per ampliare i confini. Nelle pagine successive saprete in che modo questi valori ci stimolano a creare quei bagagli, assurti a indispensabili compagni di viaggio per le persone di tutto il mondo. TROVA ISPIRAZIONE SOLO CHI LA CERCA. È nel muoverci che apprendiamo il vero significato dell'immensità. Per far questo basta un semplice desiderio: quello di scoprire ciò che il mondo ha ancora da offrire. Una sensazione che sia abbastanza forte da metterci in moto è la stessa che ci guida ad abbandonare i nostri percorsi abituali. Un'aspirazione che per RIMOWA non è solo un punto di partenza, ma costituisce anche l'obiettivo del suo agire. Vogliamo ispirare le persone a vivere la loro curiosità e ad esplorare nuovi orizzonti. Perché crediamo che siano capaci di crescita coloro che sono in grado di guardare oltre i propri limiti. I NOSTRI STIMOLI – ISPIRAZIONE 06 / 07 I NOSTRI STIMOLI – ECCELLENZA 08 / 09 QUANDO L'ECCELLENZA DIVENTA UNA FORMA MENTIS. Esperienza ed ambizione sono due sguardi opposti sulle cose. Ma è solo riunendole che formulano la nostra definizione di eccellenza: la costante aspirazione alla perfezione. È l'impegno allo spasimo. Un impegno che non si assolve solo ponendosi requisiti elevati di qualità. Per un'azienda che è il fiore all'occhiello della "German Engineering", la tecnologia tedesca, la qualità è scontata. Noi invece andiamo oltre. Non ci accontentiamo mai. Perché noi vediamo qualcosa in più nei nostri prodotti. Perché a RIMOWA la produzione di valigie non è solo artigianalità, ma è espressione di una forma mentis intenzionata a creare qualcosa di speciale. È così che l'artigianato diventa arte vera e propria. Altrimenti come descrivere la perfetta interazione di oltre 200 componenti? O il risultato di oltre 90 fasi di processo per unire la tecnologia più avanzata alla precisione dell'autentico lavoro manuale? Cosa merita la nostra maggior attenzione? Ogni dettaglio. Avere una chiara visione equivale anche ad avere uno sguardo più preciso. La ricerca dell'universale nel particolare. Che si tratti di ruote, maniglie o anche di rivetti – studiare ogni dettaglio non è narcisistica pedanteria per RIMOWA. Un'esigenza che si riflette pure nell'assistenza, dato che ci dedichiamo con la massima attenzione anche alle riparazioni di minore entità. Per tutti i dipendenti di RIMOWA l'essenziale non è solamente la soddisfazione delle aspettative dei clienti, ma addirittura il loro superamento – e questo per lungo tempo. In fin dei conti la durata è un valore intrinseco di ogni valigia RIMOWA. PERCHÉ LO SPIRITO PIONIERISTICO NON CONOSCE CONFINI. Biblioteca ETH di Zurigo, Archivio fotografico I NOSTRI STIMOLI – SPIRITO PIONIERISTICO 10 / 11 Cosa capita al primo uomo che raggiunge una vetta? O che fa il primo passo su un terreno ignoto? O ancora che varca i limiti della consuetudine? Per le persone in RIMOWA non si tratta solo di un formicolio o di un'inquietudine, ma è quello stato d'animo che suscita la loro passione. Una passione che ci auguriamo sia percepita anche dai nostri clienti, quando viaggiano con le nostre valigie. RIMOWA la esprime nella forma di un visionario spirito pionieristico. È lo spirito di un pensiero che crea soluzioni referenziali per l'intero settore. È stato così che RIMOWA negli anni '50 ha fissato lo standard per i bagagli con la prima valigia in alluminio, che coniugava leggerezza e stabilità. All'inizio del nuovo millennio ha spostato l'asticella ancora più in alto quando ha presentato la prima valigia in policarbonato. Il coraggio di RIMOWA di osare con le novità ha rivoluzionato il tipo Partecipanti alla spedizione davanti all'aereo Junkers presso la stazione radio. Da sinistra a destra: Dr. Kurt Wegener, A. Neumann, H. H. Hammer, F. Duus. Sopra: W. Löwe, Holbein, Wedekind. di struttura delle valigie. Come dimostra l'innovativa serratura TSA, dotata di tecnologia a cilindri ABUS. O ancora il sistema Multiwheel®, che consente di condurre e manovrare la valigia con particolare comodità. È così che RIMOWA resta fedele ai suoi modelli - i grandi pionieri dell'aeronautica - facendo avanzare sempre di più l'orizzonte di ciò che è possibile. LA STORIA DI RIMOWA – IL VIAGGIO È LA META. 1919 2000 Nel 1919 RIMOWA assiste alla nascita di un capolavoro tecnico che si imprimerà a lungo nella RIMOWA calca il nuovo millennio con un'innovazione che cambierà tutto: Dieter Morszeck sua tradizione: viene presentato al pubblico il primo aereo passeggeri al mondo con fusoliera crea la prima serie di valigie leggere in policarbonato, rivoluzionando il settore. Il materiale, Qualcosa che sia nutrito dalla passione è anche duraturo. Come la curiosità delle persone. completamente metallica, lo Junkers F13. La sua forma e il materiale ispireranno per sempre famoso per l'uso in aeronautica, nonostante l'estrema leggerezza presenta un'enorme resistenza Come la loro euforia per un nuovo inizio. O anche come il bagaglio di RIMOWA. Da più di RIMOWA. Sarà soprattutto il notevole aspetto dell'aereo F13 a trasformarsi in seguito nel a carichi ed urti. Nei viaggi si fa strada un nuovo modo di intendere la leggerezza. 100 anni resiste alle fatiche di innumerevoli viaggi – e alla prova del tempo. Le leggendarie valigie modello dell'iconico design a righe della valigia in alluminio. con le righe hanno un design senza tempo, eppure sono il risultato di una storia straordinaria. 2003 1937 Le valigie RIMOWA risvegliano desideri in tutto il mondo – di conseguenza l'internazionalizCon una novità mondiale, il baule RIMOWA in alluminio, avviene una rivoluzione nella produzione zazione dell'azienda è continua. Nel 2003 viene inaugurato il primo Store a Hong Kong. Ne dei bagagli. L'oggetto acquista risonanza anche nell'alta società – in breve tempo le valigie seguiranno altri a Shanghai, New York, Milano e Colonia – complessivamente vengono aperti assurgono a status symbol e oggetto di culto per il jet set internazionale. 120 Store, che rappresentano in tutto il mondo il global player. 1950 2015 Il 1950 segna l'inizio di una nuova epoca per RIMOWA. Con TOPAS appare la prima valigia di Nel 2015 RIMOWA mette nuove ali al sogno del volo che ha esercitato un'influenza così alluminio ornata con le leggendarie righe. Il bagaglio dai riflessi Silver diventa un'icona dei decisiva sulla storia dell'azienda. Il pubblico mondiale assiste al ritorno dell'aereo F13 RIMOWA, viaggi - spianando così la strada al marchio mondiale RIMOWA. una riproduzione del leggendario aereo passeggeri Junkers F13. 1976 2016 Nel 1976 Dieter Morszeck dimostra ancora una volta di avere fiuto per i trend giusti. Con la valigia Con l'intelligente soluzione per bagagli RIMOWA Electronic Tag il fabbricante di valigie mette Con l'ambizioso obiettivo di Paul Morszeck, ossia produrre il bagaglio più moderno della sua in alluminio TROPICANA le sensibilissime attrezzature di fotografi e troupe cinematografiche di nuovo alla prova la sua capacità innovativa. Il brillante sistema consente di effettuare epoca, inizia un'affascinante storia di successi, il cui primo capitolo viene scritto in una fabbrica vengono efficacemente protette da infiltrazioni d'acqua, umidità dell'aria, caldo tropicale o comodamente il check-in dei bagagli per la stiva direttamente da casa propria o in viaggio usando di valigie a Colonia - città d'origine di RIMOWA (da leggersi Richard-Morszeck-Warenzeichen, o freddo artico. Le sue caratteristiche rendono la valigia un ambito oggetto di culto per l'élite uno smartphone – e dimostra ancora una volta che RIMOWA è importante co-protagonista il marchio di Richard Morszeck). Già a quei tempi le valigie di pelle si basavano su una consuetudine, creativa internazionale. nel futuro dei viaggi. Richard Morszeck, figlio del fondatore, ha battezzato RIMOWA ed è l'inventore della valigia con le righe. 1898 rimasta fino ad oggi parte della garanzia di qualità: peso minimo con la massima stabilità. STORIA 12 / 13 RIMOWA ELECTRONIC TAG VIAGGIARE SPENSIERATAMENTE." IL FUTURO DEL VIAGGIO CONFORTEVOLE. Grazie al RIMOWA Electronic Tag – la più recente innovazione di RIMOWA – ora le Con un clic potrete inviarli via smartphone al vostro bagaglio dotato del RIMOWA persone possono effettuare comodamente da casa il check-in della loro Smart Bag Electronic Tag. Per la trasmissione occorre un attimo. Successivamente i dati del con lo smartphone e consegnarla all'aeroporto nel giro di pochi secondi. bagaglio vengono visualizzati sul modulo dati. Ora è possibile consegnare in pochi secondi la Smart Bag che ha effettuato il check-in ai punti di consegna bagagli Il RIMOWA Electronic Tag punta sulla tecnologia digitale, direttamente integrata in semiautomatici o automatici in aeroporto. selezionati modelli di valigie RIMOWA. Il RIMOWA Electronic Tag sostituisce la consueta targhetta cartacea con un modulo dati digitale integrato nella valigia. I dati Le prime compagnie aeree leader offriranno ai loro passeggeri questa nuova comodità digitali del bagaglio che vengono visualizzati corrispondono perfettamente in dimensioni consentita dal RIMOWA Electronic Tag già a partire dal 2016. Altre compagnie aeree e aspetto alle odierne targhette cartacee. La transizione da analogico a digitale è quindi partner introdurranno tra breve la nuova tecnologia. semplicissima, e altrettanto dicasi anche per i comandi: oltre alla carta d'imbarco digitale, in futuro i passeggeri riceveranno dalla propria compagnia aerea i dati digitali relativi al bagaglio per il volo che hanno prenotato. "VIAGGIARE IN MANIERA MODERNA SIGNIFICA www.rimowa-electronictag.com ELECTRONIC TAG 14 / 15 NEL CUORE DELLA STABILITÀ E DELLA TRASFORMAZIONE RIMOWA IN GIAPPONE. L'immaginazione in persona: l'archistar Toyo Ito nel suo studio di architettura a Tokyo. Maggiori informazioni da pag. 80 Uno degli ultimi ombrellai tradizionali del Giappone, Kotaro Nishibori. Maggiori informazioni da pag. 60 Un paese pieno di contraddizioni, tuttavia dall'insita armonia. Un'isola che, nonostante tutti gli influssi da Occidente e Oriente, ha sempre mantenuto la sua peculiare identità. Il Giappone è un luogo di incontri tali, che solo qui sono possibili. Infatti poche altre culture sono in grado di conciliare tradizione e modernità in modo così impressionante, di gettare ponti fra valori tradizionali e nuove visioni. Che si tratti di colline nebbiose, di strade illuminate dai neon, di treni ad alta velocità o di sartorie di kimono – il dinamismo del Giappone incanta il viaggiatore ad ogni nuova esperienza. Accompagnate la nostra Collezione 2016 RIMOWA nel paese, che non si lascia inquadrare in alcuna categoria, pur essendo l'incarnazione del puro fascino. Il "candore di neve" della pelle fa parte dei rigidi rituali di una geisha. Maggiori informazioni da pag. 30 Il regista di culto Takeshi Kitano sotto la lente. Maggiori informazioni da pag. 24 Mezzogiorno a Kyoto con una selezione di sushi. La skyline mattutina di Tokyo. Quasi 38 milioni di persone vivono nella regione metropolitana. IL FASCINO DEL GIAPPONE 16 / 17 IL FASCINO DEL GIAPPONE 18 / 19 La festa annuale di Fukagawa Hachiman a Tokyo, durante la quale i portatori dei tempietti vengono purificati da acqua consacrata. IL FASCINO DEL GIAPPONE 20 / 21 Non lontano dal tempietto buddista di Asakusa guizzano vivaci coloratissime carpe koi. IL FASCINO DEL GIAPPONE 22 / 23 Alle prime ore del mattino si seziona il tonno nelle sue parti. Il polipo è solo una delle numerose ghiottonerie offerte al mercato del pesce di Tsukiji a Tokyo. Immagine a destra: una zuppa di miso sobbolle in un ristorante di Kyoto. TAKESHI KITANO, REGISTA / TOKYO 35°39'29.6"N 139°43'49.2"E TOPAS L'ENERGIA MAGGIORE È LA FORZA DI CARATTERE. Restare fedeli a sé stessi, senza però fermarsi, è anche l'ambizione che si cela dietro la linea di valigie TOPAS. Ispirata all'aereo Junkers F13, la prima valigia in alluminio RIMOWA abbinava già all'epoca la massima stabilità ad un peso minimo – entusiasmando i viaggiatori di tutto il Takeshi Kitano osserva le Colline di Roppongi a Tokyo. mondo. La valigia dalle inconfondibili righe è stata e viene perfezionata continuamente, e tuttavia – o forse proprio per questo - non ha mai perso la sua aura di classico. Ecco perché il silenzio di Kitano sa un po' di quieta dignità. Perché anche il rispetto non necessita di molte parole. La presenza di Takeshi Kitano parla da sé. È evidente soprattutto in quei momenti in cui il maestro tace. È il tipo di carisma che si intende quando si parla di personaggi originali - personalità incontestabili. È per questo che l'incontro tra Kitano, forse il regista di maggior spicco in Giappone, e la valigia TOPAS, il leggendario bagaglio di RIMOWA, è così emozionante. Entrambi hanno sperimentato molte trasformazioni lungo il loro percorso eppure sono rimasti inconfondibili. Kitano è diventato famoso in Giappone come comico e presentatore, ma questo è stato solo l'inizio di un'ineguagliabile carriera all'insegna della versatilità. Contro ogni aspettativa e riserva di fan e critici, Kitano è diventato regista ed ha dato vita ad alcune delle produzioni più impressionanti e sincere del cinema giapponese. Oggi si conosce Kitano anche come autore, saggista o pittore e benché metta a nudo parecchio di sé con il suo lavoro, il vecchio e taciturno maestro serba sempre qualcosa per sé. Due modelli TOPAS con Multiwheel®. TOPAS 26 / 27 TOPAS L'ORIGINALE INCONFONDIBILE. Tutto in ordine: grazie al Flex-Divider system, regolabile in base alle esigenze personali. Nel 1950 un bagaglio fa sensazione: TOPAS – la prima valigia di RIMOWA dalle iconiche righe, che Tutti i bagagli TOPAS dispongono del sistema Multiwheel®, che assicura una facilissima manovrabilità richiamano il leggendario aereo F13, il primo aereo da trasporto al mondo dalla fusoliera interamente grazie alle quattro ruote in materiale di qualità. Un ulteriore punto a favore di viaggi in relax lo offre metallica. È lo stesso criterio di base, ossia puntare sul peso minimo, a collegare i due classici. il sistema add-a-bag holder, al quale si può agganciare un altro bagaglio aggiuntivo. Ma la comodità regna sovrana, perché con la nuova tecnologia digitale RIMOWA Electronic Tag potrete tranquil Da allora abbiamo costantemente perfezionato l'originale, che ancor oggi è annoverato in tutto lamente eseguire ovunque il check-in per la vostra TOPAS tramite un dispositivo smart device, per il mondo tra i bagagli più leggeri e stabili della sua classe. Il robusto guscio in alluminio-magnesio poi consegnarla all'aeroporto in pochi secondi. Per maggiori informazioni vedere a pag. 14. protegge il contenuto in maniera affidabile. A far arrivare tutto a destinazione disposto accuratamente come alla partenza provvedono due Flex-Divider regolabili in base alle esigenze personali D'altronde, ciò che rende la vostra TOPAS ancora più inconfondibile è quell'affascinante patina che per mantenere un perfetto ordine interno. si forma individualmente sui gusci in alluminio dopo alcuni viaggi. Maggiore agilità è la conseguenza del manico telescopico estraibile in continuo. Pronta per il futuro. Valigia TOPAS con tecnologia Electronic Tag. TOPAS 28 / 29 AZUSA, GEISHA / KYOTO 35°00'00.9"N 135°46'46.1"E TOPAS TITANIUM L'ELEGANZA È L'UNICA BELLEZZA CHE NON TRAMONTA. Il tradizionale make-up ricopre un ruolo decisivo; il trucco tradizionale bianco, detto Oshiroi, serve ad esempio a far risaltare meglio il volto della geisha al lume di candela. Il make-up mascherante ha inoltre la funzione di trasmettere una sottile sensualità, perché solo modeste porzioni di pelle sono direttamente esposte allo sguardo. Una leggiadria che si coniuga perfettamente allo stile di TOPAS TITANIUM. I tenui colori e i dettagli discreti, ma esclusivi, sono espressione di un'estetica a cui non serve l'insistenza. E tuttavia non è possibile sottrarsi all'effetto esercitato dalle geishe e dalla valigia TOPAS TITANIUM. Non importa in quale epoca si creda di essere. Quando si vedono le geishe a passeggio nel quartiere storico di Kyoto, la sensazione che se ne riceve è di intramontabilità. L'Ishibe Alley con i suoi tradizionali ristoranti e case da tè non pare essere cambiata molto dall'epoca imperiale. In effetti le valigie TOPAS TITANIUM vi riportano all'attualità, benché non appaiano affatto fuori posto. Sfoderano infatti la stessa eleganza senza tempo emanata da una geisha – con una bellezza che non fa appello a trend e mode per affascinare. Ecco perché la TOPAS TITANIUM è considerata dagli amanti delle sottili Un incontro con la geisha Azusa nei vicoletti della Ishibe Alley a Kyoto. differenze una delle valigie più ambite al mondo. Un progetto alternativo ai prodotti di massa del nostro tempo. Analogamente l'antica tradizione delle geishe è ben lungi dall'essere un fenomeno di massa. Infatti solo un centinaio scarso di donne sta seguendo il percorso di formazione a Kyoto. Oltre alle usanze come la cerimonia del tè o la danza, apprendono come diventare bellezze perfette. La parrucca della geisha viene preparata con grande amore per i dettagli. Quando si indossa un kimono occorrono la massima cura e concentrazione per applicare le complesse tecniche di fasciatura e di piegatura. TOPAS TITANIUM UNA CLASSE A SÉ STANTE. Design e comfort ai massimi livelli – in TOPAS TITANIUM l'inconfondibile collezione TOPAS ha alle vostre esigenze, grazie al Flex-Divider system regolabile in altezza, e allo spazio a sufficienza trovato una lussuosa prosecuzione. Il pregiato look in titanio dà particolarissima prova di stile che offre attraverso la sacca porta abiti* e la sacca per scarpe e lavanderia. esclusivo da parte degli esteti della valigia. E questo senza dover rinunciare alla sperimentata robustezza del modello TOPAS. Si aggiungono altri punti a favore dal punto di vista del comfort con l'add-a-bag holder, che facilita il trasporto in contemporanea di un bagaglio aggiuntivo, e il sistema Multiwheel®, oltre L'eccellente tonalità Titan conferisce all'elegante profilo e al tipico design TOPAS una peculiare al manico telescopico a regolazione continua che concede una libertà di movimento visibilmente caratteristica deluxe, che verrà affinata da una patina individuale dopo alcuni viaggi. La sottile maggiore. Le serrature innovative con TSA LOCK® – anche nel Beauty Case – completano la differenza balza agli occhi anche con la dotazione interna: TOPAS TITANIUM presenta un pregevole dotazione di prim'ordine della Collezione TOPAS TITANIUM. rivestimento polyjacquard. I voti migliori vanno anche al principio di organizzazione, orientato *A partire dalle dimensioni 63; ad eccezione delle dimensioni Sport 75 e Sport 80. Le dotazioni interne di lusso non si trovano solo tra quattro pareti. Un bagaglio in più si può direttamente fissare alla valigia. Leggera. Stabile. Ed elegante da ogni punto di vista. Versione con Electronic Tag. TOPAS TITANIUM 34 / 35 YUSUKE YATSUHASHI, DESIGNER / TOKYO 35°40'11.0"N 139°42'28.8"E TOPAS STEALTH Oggi KURO si è affermata come marchio di jeans che ad ogni collezione consolida la fama del Giappone come fornitore del denim più pregiato al mondo. Uno sguardo IL NERO NON È UN COLORE. È UNA DICHIARAZIONE. dietro le quinte chiarisce il perché: la produzione di un paio di jeans KURO necessita fondamentalmente di circa sei mesi. I componenti vengono prodotti in tutto il Giappone in varie manifatture, in parte su antichi telai che vengono appositamente restaurati per questo lavoro. In ogni cucitura, in ogni lavaggio e in ogni taglio si celano riflessione ed accuratezza ai massimi livelli. Perché Yatsuhashi vorrebbe che l'acquisto di un paio di jeans KURO fosse un investimento a lungo termine nel proprio stile. La convinzione alla base di tutto è che a ciascuno non servano molti jeans nel corso della vita, ma piuttosto quelli giusti. Per quanto riguarda le valigie, spesso ne basta anche solo una – purché si tratti di una RIMOWA. Il capo designer Yatsuhashi davanti ad una delle vetrine di KURO a Harajuku, Tokyo. Che il nero – in giapponese: kuro – sia un colore o piuttosto l'assenza di esso è notoriamente controverso. Ma per Yusuke Yatsuhashi la questione non si pone. Per lui il nero è azione e solo questo conta. Rappresenta il contrasto alla luce, è la definizione di impenetrabile e tuttavia non esiste altro (non) colore, che evochi così tante associazioni in noi. O che sia parimenti sinonimo di stile sovrano. Scaturita dal fascino del nero è TOPAS STEALTH di RIMOWA, l'interpretazione più esclusiva della Collezione TOPAS. Il nero dell'alluminio si impone, è ricco di contrasti, eppure generatore di una sobria eleganza. Yatsuhashi per la verità non ha ancora progettato una valigia, ma l'ispirazione che ha dato vita a TOPAS STEALTH è anche la sua. Yatsuhashi crea jeans, che coniugano lo urban chic con la raffinatezza del design giapponese e con una straordinaria consapevolezza della qualità. E spesso sono neri. Non a caso questo è il motivo per cui KURO è il nome della label per la quale Yatsuhashi lavora come capo designer. Yatsuhashi occupato a selezionare campioni di denim. TOPAS STEALTH 38 / 39 TOPAS STEALTH ELEGANZA ESCLUSIVA. L'inconfondibile carattere dell'originale si abbina a gusci di alluminio anodizzato nero – TOPAS alla valigia. Ulteriore comfort lo apportano il manico telescopico a regolazione continua e il sistema STEALTH rappresenta un ulteriore picco nella serie TOPAS. Va da sé che vi sono compresi i materiali Multiwheel®, grazie ai quali è possibile guidare la TOPAS STEALTH senza alcuna fatica. pregiati, la lavorazione precisa e l'eccellente dotazione. Una TOPAS STEALTH è sempre una bella visione. Sull'alluminio anodizzato nero dopo alcuni viaggi L'impressione di esclusività trasmessa al primo sguardo dall'esterno viene confermata dalla si forma una patina personale e particolarmente affascinante. In tema di bellezza: anche il Beauty sofisticata dotazione interna. Con il Flex-Divider system regolabile in altezza la valigia si fa con cura, Case è razionalmente predisposto con raffinati scomparti e opzioni di fissaggio per contenitori e compatibilmente al volume di bagaglio necessario. D'altro canto, la sacca porta abiti* e la sacca per bottigliette fragili. Le innovative serrature a combinazione TSA in caso di controlli di sicurezza possono essere aperte e chiuse, senza danneggiare la valigia. scarpe e lavanderia provvedono all'esatta disposizione di qualsiasi elemento. Il discreto dispositivo add-a-bag holder, integrato nel guscio, consente di agganciare un bagaglio aggiuntivo direttamente *A partire dalle dimensioni 63; ad eccezione delle dimensioni Sport 75 e Sport 80. Grazie al manico telescopico a regolazione continua la manovrabilità è assicurata. TOPAS STEALTH con Electronic Tag. Sempre accurata: la Business Multiwheel® con tantissimo spazio e i pratici scomparti. TOPAS STEALTH 40 / 41 Gli allievi in allenamento presso una scuola di Kendo a Kyoto. KENGO KIMURA, DESIGNER DI MOTO CUSTOMIZZATE / HIROSHIMA 34°21'10.2"N 132°26'4 4.6"E CLASSIC FLIGHT I CLASSICI NON SEGUONO I TEMPI, MA LI CESELLANO. Ecco perché le moto Heiwa hanno trovato appassionati in tutto il mondo che seguono con grande attenzione la visione di Kimura. L'approccio filosofico dello stesso sviluppatore è improntato al rispetto per la classicità, pur nutrendosi della passione di creare qualcosa di nuovo e stimolante. Un'ambizione che non lo vede solo protagonista, Il concetto di libertà presenta varie interpretazioni, ma la dato che sullo stesso principio RIMOWA ha sviluppato visione di Kengo Kimura al lavoro ne è una dimostrazione CLASSIC FLIGHT. La Collezione retrò in alluminio unisce particolarmente inequivocabile. Per lui la libertà è il la nostalgia ai concept più moderni. La valigia è una punto di partenza e il risultato della sua opera creativa, reminiscenza dei tempi dei pionieri dell'aviazione, eppure l'autodeterminazione è un principio di vita. Nella sua soddisfa le esigenze del viaggio moderno da ogni punto di officina, la Heiwa Motorcycles a Hiroshima, un mix di vista. Il punto di partenza e il risultato di queste esigenze negozio di antiquariato e di motociclette in stile anni '50, Kimura costruisce moto. E precisamente solo in base alle sue idee. Le classiche moto vintage lui le reinterpreta con un occhio alla modernità e al purismo, senza peraltro snaturarne l'iconicità. La forma e il materiale vengono torna naturalmente ad essere la libertà – di andare dove e Kengo Kimura non rinuncia assolutamente a fare di persona il primo giro di prova su una nuova moto HEIWA. ridotti ai loro principi essenziali e tuttavia resta ancora qualcosa di innegabile bellezza. Il proprietario della HEIWA Motorcycles al suo banco da lavoro. La nostalgia, interpretata in modo moderno: la CLASSIC FLIGHT. come si vuole. Proprio come fa volentieri Kimura stesso a fine giornata, quando parte lungo strade costiere, sempre con la certezza che la sua libertà sia proprio lì davanti a lui. All'anno Kimura produce solo 20-25 moto al massimo. CLASSIC FLIGHT 46 / 47 CLASSIC FLIGHT MODERNA E TRADIZIONALE. Gusci di alluminio-magnesio in lucente Silver, con la notevole struttura a righe RIMOWA, abbinata e l'innovativa serratura TSA LOCK® garantiscono il comfort allo stato dell'arte. Anche nei a raffinate e resistenti maniglie in pelle - CLASSIC FLIGHT unisce il classico look degli albori bagagli CLASSIC FLIGHT più piccoli la tradizione incontra la modernità: nei viaggi aerei possono dell'aviazione alle caratteristiche di un moderno bagaglio di altissima qualità. essere portati con sé senza problemi come bagaglio a mano. Nell'Attaché Case, dotata di pratici scompartimenti multifunzione, importanti compagni di viaggio come il notebook e il cellulare L'eleganza senza tempo distingue le valigie prodotte a mano della Collezione CLASSIC FLIGHT sono sempre ben custoditi e a portata di mano. esattamente come la funzionalità al passo coi tempi. Mentre gli angolari in alluminio lucido, un esclusivo rivestimento interno e "nostalgiche" cinghie ferma abiti* accentuano lo stile classico, la gamma di dettagli "innovatori" come il sistema Multiwheel® che facilita la manovrabilità, un manico telescopico a più scatti, il Flex-Divider system* regolabile secondo le esigenze individuali *Le "nostalgiche" cinghie ferma abiti sono in una metà guscio, il Flex-Divider system regolabile secondo le esigenze individuali nell'altra. La tradizione incontra la modernità: maniglia in pelle da un lato, manico telescopico a più scatti dall'altro. Dettaglio particolare: sui rivetti della CLASSIC FLIGHT sono impressi degli aerei. La CLASSIC FLIGHT è disponibile in molte varianti di modello e dimensioni. CLASSIC FLIGHT 48 / 49 Il treno ad alta velocità Shinkansen serpeggia attraverso la pulsante vita di Tokyo. SHINKANSEN / FUKUYAMA 34°29'20.6"N 133°21'40.1"E ATTACHÉ / PILOT GLI STANDARD SI FISSANO SOLO CON LA PRECISIONE. Solo sui 300 treni che collegano Tokyo ad Osaka prendono posto ogni giorno 400.000 passeggeri. Il mondo degli affari giapponese gira velocemente. Tutto è in movimento. I modelli ATTACHÉ e PILOT, ossia il bagaglio business di RIMOWA, si tengono al passo. Entrambe le Collezioni sono perfettamente armonizzate alle moderne esigenze dei viaggi d'affari. E per i giapponesi un'armonizzazione perfetta è il presupposto essenziale per fare affari. In particolare la puntualità. Tutto il resto è considerato come una pretesa fuori dal comune. E tuttavia molti stranieri non riescono a credere, quando lo sentono, che il treno ad alta velocità Shinkansen presenta un ritardo sulla media annuale solo in termini di secondi – non di minuti. Il livello acustico ricorda semmai le biblioteche e la velocità Il treno, dall'aria così futuristica per il muso talmente notoriamente superiore a 300 chilometri orari si nota allungato, è il simbolo del progresso tecnico in Giappone solo se si guardano dal finestrino i paesaggi in fuga. A fine ed è l'orgoglio di tutta la nazione. Il che, fra l'altro, emerge giornata la questione di fondo è soprattutto la puntualità. dagli enormi rispetto e cura con i quali il treno viene Perché in Giappone il progresso non può attendere. pilotato. Quando lo Shinkansen fa ingresso in stazione, il personale ferroviario lo accoglie anche con un inchino. E i controllori rispettano con la massima precisione il punto in cui il treno deve fermarsi, affinché le porte si aprano esattamente davanti alle apposite segnaletiche. Nulla deve interferire con le procedure, tutto deve funzionare con precisione e alla perfezione. Anche durante il viaggio non c'è nulla che possa arrecare disturbo. Esperta in viaggi d'affari: La PILOT. ATTACHÉ / PILOT 54 / 55 ATTACHÉ / PILOT PER MASSIME ESIGENZE PROFESSIONALI. Con l'ATTACHÉ si appare sempre ordinati e in stile ad ogni incontro d'affari. Il suo design senza La PILOT offre un ordine perfetto e un veloce accesso al contenuto. La pratica apertura a bauletto tempo in alluminio colpisce già solo per l'estetica. La dotazione interna che riserva intelligente- consente l'accesso diretto dall'alto ai vari documenti e ad altri strumenti. L'interno si riparte in mente spazio al laptop e a molti altri strumenti necessari per gli affari la predestinano ad essere modo ottimale con un divisorio amovibile e una tasca porta laptop e porta cavi. Studiate nei minimi dettagli: sistema a scomparti nel coperchio, interno perfettamente strutturato. l'accompagnatrice ideale durante i viaggi d'affari. Per assicurare un pratico trasporto, tutti i modelli della Collezione PILOT sono dotati di manico Nella comoda dotazione dell'ATTACHÉ rientrano inoltre un sicuro sistema con serratura a combi- telescopico a più scatti e di un confortevolissimo sistema Multiwheel®. Le quattro ruote consentono nazione con doppio blocco e una pregevole apertura automatica. Inoltre ogni ATTACHÉ dispone di dirigere con estrema facilità le valigie in tutte le direzioni. E non sono solo i piloti che riescono a di una tasca porta laptop e di una cinghia regolabile. farlo. Infine, i bagagli PILOT sono l'ideale anche come valigie per campionario per uomini d'affari. Una mano sempre libera con la cinghia regolabile in lunghezza. Il sistema con serratura a combinazione con doppio blocco e apertura automatica offre grande sicurezza. L'ordine è già una metà del viaggio d'affari. Con ATTACHÉ non ci sono problemi. ATTACHÉ / PILOT 56 / 57 Prima di essere ammessi all'interno di un tempio giapponese, è necessaria un'abluzione rituale delle mani. Uno scorcio della foresta di bambù di Sagano a Kyoto. KOTARO NISHIBORI, OMBRELLAIO/ KYOTO 35°02'01.0"N 135°45'09.2"E SALSA NIENTE È PIÙ DIFFICILE DA RAGGIUNGERE DELLA LEGGEREZZA. Ciò che hanno in comune l'antico legno di bambù e il policarbonato, innovativo materiale high-tech, a prima vista non si nota. Ma in questo caso ci si dovrebbe fidare meno della vista, per affidarsi piuttosto al tatto. Infatti è così che si comprende meglio l'affinità fra i due materiali. Si tratta di una robustezza che tuttavia non è mai pesante, al contrario è leggera e flessibile. Sono caratteristiche perfette per prodotti che offrono grande protezione, pur Il suo lavoro è parte di questa continua mutazione. L'azienda senza limitarci. Prodotti come SALSA, la prima valigia in Hiyoshiya di Kyoto è fra le ultime che ancora curino policarbonato. Il peso minimo raffrontato alla massima l'antica tradizione artigiana della produzione di ombrellini resistenza rende SALSA una delle Collezioni di valigie in Giappone. Nishibori ha rilevato dal suocero l'attività RIMOWA più apprezzate. Una qualità condivisa con Wagasa, stagnante, risvegliandola dal sonno come una bella addor- l'ombrellino giapponese prodotto dalla Manifattura Hiyoshiya. Più di 50 astine di bambù finemente lavorate Ogni fase della lavorazione richiede delicatissima maestria. materiali classici e innovativi, perfezionando continuamente ne assicurano la stabilità, evitando però che l'ombrellino l'idea degli ombrellini Wagasa. Però si è sempre mantenuto sia troppo rigido. Flessibilità resta la parola d'ordine del fedele ad un principio: stabilità e leggerezza non devono suo creatore, Kotaro Nishibori. O, per dirla con parole essere in contrasto. Né in un ombrello né in una valigia, sue: "Quando l'innovazione avanza, diventa la nuova come nella Collezione SALSA. E in questo Nishibori può tradizione." Per Nishibori la tradizione non è qualcosa sicuramente fidarsi delle sue mani. di immutabile, perché si trasforma, deve trasformarsi per mantenersi. Il policarbonato nella forma migliore: il modello SALSA. L'ombrellaio Kotaro Nishibori mentre mescola la colla. mentata. Ha sperimentato nuove tecniche, ha abbinato SALSA 62 / 63 SALSA SALSA. LA PRIMA VALIGIA AL MONDO IN POLICARBONATO. Peso minimo, massima robustezza - i massimi requisiti per i bagagli non si soddisfano con soluzioni I vantaggi del policarbonato come materiale della Collezione SALSA sono ovvi. Leggeri, robusti all'ordine del giorno. Ecco perché RIMOWA nel 2000 ha presentato una rivoluzionaria novità e flessibili, i bagagli resistono con valore anche alle peggiori fatiche di viaggio. E affinché non mondiale: SALSA, la prima valigia in policarbonato. restino desiderata in sospeso anche in materia di comfort, le valigie SALSA offrono notevole maneggevolezza grazie al manico telescopico a più scatti e al sistema Multiwheel® per guidare Il policarbonato presenta doti tali di leggerezza e resistenza che si impiega senza problemi come le ruote in maniera ottimale. Inoltre, con la nuova tecnologia digitale RIMOWA Electronic Tag potrete materiale ideale per i progetti di aeronautica. Il materiale high-tech è resistente ai raggi UV, nonché tranquillamente eseguire ovunque il check-in per la vostra SALSA tramite un dispositivo smart device, termoresistente a temperature comprese tra +125 e –100 °C. Inoltre il policarbonato si distingue per per poi consegnarla all'aeroporto in pochi secondi. Per maggiori informazioni vedere a pag. 14. L'innovativa serratura integrata TSA in caso di controlli di sicurezza può essere aperta senza danneggiare la valigia. la sua enorme flessibilità: cede se sottoposto a pressione, per riprendere poi subito la forma originaria. Un interno accuratamente studiato è il tratto distintivo di ogni modello SALSA. Il sistema Multiwheel® con le sue ruote facilmente manovrabili conferisce alla valigia la miglior maneggevolezza possibile. La Collezione SALSA mette a disposizione quattro colori in stile: Matte Black, Matte Blue, Matte Carmona Red e Matte Bronze. Disponibile anche con Electronic Tag opzionale. SALSA 64 / 65 REI SHITO, FASHION BLOGGER / TOKYO 35°39'55.2"N 139°42'14.2"E SALSA DELUXE Le foto di Rei Shito hanno una mission: elevare la presunta quotidianità a qualcosa di particolare. È una delle più famose fotografe di strada del Giappone, che con il suo blog di "stile a Tokyo" ha scoperto non pochi trend, contribuendo così con decisione alla moderna consapevolezza della moda nel paese. Sicuramente conta la sicurezza del suo stile, ma il fatto che le foto di Shito non mostrino solo la superficie ha il suo peso. Quando scatta, riesce a cogliere per un attimo la personalità di quegli esseri umani. Documenta ciò che è inconfondibile, che per lo più ravvisa nelle sfumature, nelle piccole cose che ci rendono particolari. Proprio per questo la Collezione SALSA DELUXE è gratificante per Shito. La valigia trendy, con i suoi raffinati dettagli, si inserisce con naturalezza nello scenario di Cat Street a Harajuku. Infatti il quartiere "in" di Tokyo è un luogo in cui l'individualità è vissuta, è un melting pot di energie creative. Talvolta appariscente, talvolta riservato, ma sempre estroso – per l'equilibrio tra convenzionalità e avanguardia, tutto qui sembra essere possibile. La Collezione SALSA DELUXE enfatizza con ulteriore fascino QUANDO LO STILE È PIÙ DI UN'ISTANTANEA. questa immagine. Harajuku è comunque la vera passerella per Rei Shito, quando si tratta di moda in Giappone. Pare quasi che il dinamismo della capitale si intensifichi in questo quartiere, facendo sì che le persone che vivono qui anticipino sempre i trend – sempre che esse non seguano addirittura un proprio percorso personale. Rei Shito si imbatte nei suoi temi per lo più nei paraggi di Cat Street a Harajuku. SALSA DELUXE 68 / 69 SALSA DELUXE COSÌ COMODA, EPPUR COSÌ ROBUSTA Evoluzione della prima valigia in policarbonato SALSA, i bagagli della Collezione SALSA DELUXE separare con cura gli indumenti dai vostri articoli da viaggio. Un comfort ancora maggiore è offerto conquistano grazie agli eccezionali vantaggi del materiale high-tech: minimo peso, massima dalla linea SALSA DELUXE HYBRID, una combinazione innovativa di policarbonato e resistente robustezza. Ma la Collezione SALSA DELUXE nasconde anche altri assi nella manica. keprotec®, rinforzato con fibre marchiate Kevlar®*. Le spaziose tasche frontali di questa variante di alta gamma consentono di avere sempre a portata di mano gli articoli da viaggio più importanti Caratteristiche di lusso, come il manico telescopico a regolazione continua e il sistema con ruote senza dover aprire la valigia. insonorizzate, fanno di ogni viaggio un evento all'insegna del relax. Con l'add-a-bag holder integrato nel guscio è possibile agganciare anche del bagaglio aggiuntivo direttamente alla valigia, *DuPont™ e Kevlar® sono marchi registrati di DuPont™ o di una delle sue società affiliate. Grazie alle spaziose tasche frontali della SALSA DELUXE HYBRID, gli articoli da viaggio più importanti saranno sempre a portata di mano senza dover aprire la valigia. Con l'add-a-bag holder è possibile agganciare un bagaglio aggiuntivo direttamente alla valigia. agevolandone il trasporto. Nella 3-suiter SALSA DELUXE dotata di due scompartimenti potrete Quattro eleganti opzioni colore: Brown, Oriental Red, Yachting Blue e Black. Disponibile anche con Electronic Tag opzionale. Per maggiori informazioni vedere a pag. 14. Grazie al sistema a due scompartimenti, le 3-suiter consentono di accedere separatamente ad indumenti ed articoli da viaggio. Viene fornita in dotazione anche una sacca porta abiti con sacca per camicie integrata. SALSA DELUXE 70 / 71 RIE YASUMI, POETESSA/ HOKKAIDO 43°04'43.0"N 142°35'42.2"E SALSA AIR Fra le righe: Rie Yasumi trova spesso ispirazione nella natura. Nella poesia giapponese in molti casi il non detto è importante tanto quanto ciò che viene detto. Le poesie aperte, chiamate haiku o senryū, vengono completate solo dall'esperienza del lettore. Con i suoi sentimenti egli Un mare di nuvole si adagia sulla valle della Unkai Terrace. riempie i vuoti, dona concretezza ai testi e conferisce loro un'aura di intimità. La riflessione sulla nostalgia di paesi lontani della poetessa Rie Yasumi ne è un esempio ricorrente. Sebbene la traduzione non riesca mai a rendere completamente il testo originale, le avare parole sprigionano comunque una forza che lavora nel nostro profondo: – Fa' del cuore che anela a paesi lontani il tuo compagno di viaggio. – Solo chi legge questa poesia distrattamente potrà considerarla banale. Chi invece lascia che sia lei a parlare, ne riconosce la profondità. L'arte del minimalismo richiede una La SALSA AIR è stata concepita proprio sulla scia di questa consapevolezza sensibile e precisa di ciò che è essenziale. consapevolezza. Il peso estremamente ridotto la rende la valigia più leggera di RIMOWA. Ciononostante la SALSA AIR non si fa mancare proprio niente, offrendo invece tutto ciò che i clienti si aspettano da un prodotto RIMOWA. Il "plus" L'ARTE DEL NON DIRE. di leggerezza dona ad ogni viaggio quella spensieratezza che lascia spazio all'ispirazione. Magari proprio a quella che serve a scrivere poesie. SALSA AIR 74 / 75 SALSA AIR L'INCREDIBILE LEGGEREZZA DEL VIAGGIO. Massima stabilità e ancor meno peso rispetto ai bagagli delle altre Collezioni SALSA? Nessuna è Le reti divisorie con chiusura lampo integrate nelle due metà guscio della valigia mantengono in più leggera della SALSA AIR. Rispetto alla Collezione SALSA classica le valigie SALSA AIR risultano perfetto ordine il contenuto della valigia consentendo comunque un pratico accesso da entrambi ancor più leggere del 30%. Una valigia in policarbonato non potrebbe proprio pesare di meno. i lati. Un rivestimento leggero ma estremamente robusto, che ricorda il tessuto dei paracadute, mette ulteriormente in risalto il carattere esclusivo della SALSA AIR. Per una manovrabilità ottimale: SALSA AIR è dotata di un manico telescopico monotubo a più scatti integrato. All'insegna della praticità: le due metà guscio della valigia sono dotate di reti divisorie con chiusura lampo. Il peso piuma dispone di tante caratteristiche che non semplificano soltanto il viaggio, lo rendono anche più comodo. Il manico telescopico monotubo a più scatti, ad esempio, garantisce una Portare meno peso a bordo senza rinunciare a qualcosa? La soluzione è nelle vostre mani. E si chiama manovrabilità ottimale, mentre il sistema Multiwheel® consente un movimento fluido delle ruote SALSA AIR ULTRALIGHT: la valigia ultraleggera che si può trasportare senza problemi come in tutte le direzioni. bagaglio a mano. E ai piccoli viaggiatori consigliamo SALSA AIR MINI: con lei e la sua leggerezza il divertimento è assicurato anche in viaggio. Silenzioso e agile: il sistema Multiwheel®. Peso quasi assente. Al suo posto tanto colore: SALSA AIR nei colori moda Guards Red, Navy Blue, Ultra Violet, Ice Blue e Lime Green. SALSA AIR 76 / 77 Nel centro storico di Kyoto ci si imbatte in tanti affascinanti giardini di templi. A Kyoto non ci si dovrebbe far sfuggire l'occasione di visitare uno dei tradizionali laboratori di ceramica. TOYO ITO, ARCHITETTO / TOKYO 35°40'25.5"N 139°45'56.3"E BOLERO IL GIUSTO SPAZIO ALLA VISIONE. Con gli occhi della semplicità egli percepisce l'architettura non come banalmente fine a se stessa, ma come qualcosa che deve sempre orientarsi alle esigenze dell'uomo. Può sembrare un'ovvietà, ma è proprio questo il cuore di una filosofia che si mette sempre in discussione. RIMOWA da 100 anni è la dimostrazione che questa mentalità porta dritta al successo. E ad un bagaglio che combina il pregio dell'estetica al massimo della funzionalità: BOLERO. Con le sue innumerevoli caratteristiche, questa valigia in policarbonato rivela tanta flessibilità, tuttavia parla un linguaggio di design ben definito. Dimostra quanto può essere pratica la bellezza. Toyo Ito docet. In architettura luci e ombre, peso e leggerezza sono in stretto rapporto tra loro. E a Tokyo forse sono ancora più vicini. L'estrema densità edilizia della metropoli avvicina tutto ancor di più. Qui chi vuole spazio per sé deve potersi affermare, o per lo meno avere una visione che, già di per se stessa, si ritaglia il proprio spazio. Toyo Ito di visioni del genere ne ha tante, ed è riuscito a realizzarle. E gli hanno valso nel 2013 il Premio Pritzker, il riconoscimento più importante per gli architetti. I suoi progetti hanno diffuso un gioco particolare di luci e forme nella capitale. Come i colori brillanti che splendono penetrando attraverso gli archi delle finestre della biblioteca nella Tama Art University. Oppure la leggerezza con cui l'edificio Mikimoto si staglia contro il cielo di Tokyo. Per le finestre della facciata l'architetto si è ispirato alle bolle d'aria che salgono nell'acqua; all'interno la luce brilla come se filtrasse attraverso la chioma di un albero. Nel suo lavoro Ito ha mantenuto una buona dose di giocosità, che trae forza da una semplicità non casuale. I progetti importanti non nascono solo al tecnigrafo. Toyo Ito esamina le ultime creazioni. BOLERO 82 / 83 BOLERO UNIRE L'UTILE AL DILETTEVOLE. Leggerezza, robustezza e praticità fin nel minimo dettaglio. La Collezione BOLERO, pensata particolarmente agevole. Grazie alla maniglia, una valigia BOLERO resta salda nelle mani anche appositamente per chi viaggia per affari, unisce i vantaggi tipici di una valigia in policarbonato quando la si solleva. Gli interni ben organizzati in polyjacquard assicurano ordine a 360°. I modelli con highlight funzionali che rendono il viaggio ancor più agevole. Nella spaziosa tasca frontale – in BOLERO Notebook e BOLERO Business Multiwheel® sono inoltre dotati di una tasca porta resistente keprotec®, rinforzata con fibre marchiate Kevlar® * – è possibile conservare documenti laptop integrata. Tutto a portata di mano, custodito in sicurezza e trasportato comodamente – di viaggio, di lavoro o giornali per averli sempre a portata di mano. Aprire la valigia mentre si è in i viaggi d'affari non potrebbero essere più piacevoli. Grazie al manico telescopico a più scatti BOLERO vi seguirà ovunque. viaggio e cercare a lungo sono azioni che ormai appartengono al passato. Il manico telescopico a più scatti garantisce una manovrabilità ottimale, il sistema Multiwheel® un movimento *DuPont™ e Kevlar® sono marchi registrati di DuPont™ o di una delle sue società affiliate. Con la pratica tasca frontale avrete tutto a portata di mano senza bisogno di aprire la valigia. Superorganizzata. BOLERO 84 / 85 STÉPHANE DANTON, SOMMELIER DEL TÈ/ TSUCHIYA 35°03'4 4.2"N 138°04'34.9"E LIMBO IL MEGLIO DI DUE MONDI. Spesso è proprio nelle aree di tensione che nasce qualcosa come sommelier di vini alle spalle, nei primi anni '90 è di speciale. Come è successo per la Collezione di valigie giunto in Giappone, dove ha capito subito come valorizzare LIMBO, che combina policarbonato e alluminio – ovvero al meglio le differenze fra le due culture. Ha notato come il meglio di due mondi. Un guscio leggero sostenuto da una delle più affascinanti tradizioni del paese, quella del tè un telaio resistente è il segreto dell'equilibrio di LIMBO. verde, riscuotesse poco interesse non solo fra gli stranieri, Equilibrio che contraddistingue anche la vita di Stéphane ma anche fra i giovani giapponesi. Invertire la tendenza è Danton, una persona con uno spiccato senso delle giuste diventata la vocazione del sommelier di Lione. proporzioni. Lo si comprende dal suo lavoro di esperto ed ambasciatore del tè giapponese. Ma, in particolare, dalla sua Danton ha così deciso di aprire la sua prima casa del tè – vita di tutti i giorni di francese a Tokyo. Con una formazione Ocharaka – nel quartiere Kichijōji di Tokyo. Alluminio e policarbonato in perfetta armonia. Oggi crea varietà moderne in grado di avviare un dialogo fra i gusti orientali e quelli occidentali. E di riavvicinare i giovani giapponesi alla propria cultura. Una strada da percorrere, secondo Danton, attraverso i sensi. La sua esperienza nella degustazione di vini lo ha spinto a proporre ai suoi clienti il tè seguendo l'olfatto. In questo modo si approfondisce anche la loro comprensione per gli ingredienti, da lui scelti con una meticolosità e dedizione tali da spingerlo negli angoli più reconditi del paese. È così che si ritrova spesso, lontano dalla confusione metropolitana di Tokyo, in luoghi pervasi di una loro propria armonia. Danton si trova a suo agio nei campi di tè e ne apprezza il silenzio primordiale mentre lo sguardo si perde nel verde intenso delle colline. Il francese in Giappone è diventato egli stesso un elemento di quell'equilibrio che rende questo paese così unico. Unico come l'equilibrio fra il policarbonato e l'alluminio di LIMBO. LIMBO IL MEGLIO DI DUE MONDI. Alluminio e policarbonato – due materiali high-tech su cui RIMOWA punta come nessun altro. spostare facilmente anche le valigie più pesanti. E l'add-a-bag holder permette di agganciare un Combinati in modo intelligente nella Collezione LIMBO, i vantaggi dei due materiali saranno tutti bagaglio aggiuntivo direttamente alla valigia. Bagaglio speciale, comfort speciale: il Business per voi. Multiwheel® LIMBO dispone di scomparti organizzati razionalmente, il Beauty Case di spazi per i cosmetici suddivisi in modo intelligente e l'Attaché Case di una ricca serie di utili accessori. Le Un telaio resistente realizzato in lega di alluminio-magnesio forma una struttura stabile per i gusci serrature a leva integrate nel telaio con combinazione personalizzabile e tecnologia TSA garantiscono leggeri, ma comunque robusti, di policarbonato. Dietro all'eleganza del design caratteristico si inoltre tanta sicurezza. A proposito di comfort: equipaggiata con la nuova tecnologia digitale nascondono funzioni che garantiscono il meritato relax ancor prima di mettersi in viaggio. Infatti RIMOWA Electronic Tag, il check-in della LIMBO può essere eseguito in tutta semplicità attraverso è possibile, ad esempio, adattare gli interni proprio in base al volume dei propri bagagli grazie al uno smart device ovunque ci si trovi e la valigia può essere consegnata nel giro di pochi secondi Flex-Divider system regolabile in altezza. Il sistema Multiwheel® consente di in aeroporto. Per maggiori informazioni vedere a pag. 14. Nella LIMBO si incontrano i più moderni materiali utilizzati in valigeria. Lasciatevi affascinare dalla scelta dei colori: Creme White, Granite Brown, Carmona Red, Night Blue e Black. Versione con Electronic Tag. LIMBO 90 / 91 JOTARO SAITO, DESIGNER DI KIMONO/ KYOTO 35°06'30.6"N 135°56'49.2"E BOSSA NOVA LA PERFEZIONE NON SI RAGGIUNGE, SI CREA. E non è solo il glamour che fa delle creazioni di Saito degli Se consideriamo il kimono alla stregua di una composizione musicale, allora Jotaro Saito è il virtuoso capace di trasfor- oggetti di prestigio ambiti; gli abiti lavorati a mano con marla in un capolavoro, conferendo al complicato gioco estrema cura incarnano il massimo livello di qualità nel di colori e modelli, strati e pieghe una nuova leggerezza e settore tessile. I finissimi ricami, i colori elegantissimi e i portando i kimono, considerati antiquati, addirittura alle tessuti scelti sono espressione dell'ambizione di perfezione luci della ribalta delle passerelle. A soli 27 anni è stato il del designer. più giovane designer di kimono a mettere in piedi la sua prima sfilata di moda. Da quel momento le sue collezioni Anche RIMOWA, con BOSSA NOVA, condivide lo stesso sono diventate un appuntamento fisso della Tokyo Fashion amore per i dettagli interpretandolo in modo diverso. Qui, Week, che ha segnato la rinascita dei kimono anche al di ad esempio, sono gli interni preziosi o le raffinate impunture fuori delle cerimonie di festa e del folklore giapponese. a generare la sensazione di eleganza. A Kyoto, culla delle Jotaro Saito riflette sui propri schizzi. antiche tradizioni giapponesi, lo spirito della perfezione è ancora onnipresente. Ma si tratta di una sensazione rilassata, contraddistinta più dalla pace e dall'accortezza che dallo zelo e dall'obbligo. È anche il luogo in cui Saito ha appreso l'arte della sartoria dei kimono da suo padre. In Giappone, dove vecchio e nuovo si ricongiungono continuamente, ha creato una visione assolutamente purista, capace tuttavia di trasformarsi continuamente. E di ispirarci continuamente. Qui la seta preziosa viene decorata con i suoi disegni. BOSSA NOVA 94 / 95 BOSSA NOVA ALTA QUALITÀ A 360 GRADI Elegante, classica e con tanta cura per i dettagli – la linea BOSSA NOVA possiede un tocco Ed un add-a-bag holder integrato nel guscio amplia la capacità di carico consentendo di agganciare tutto speciale. Materiali di alta qualità, lavorazione precisa e policarbonato in raffinato Jet Green senza fatica un bagaglio aggiuntivo alla valigia. irradiano una sensazione di esclusività fin dal primo sguardo. Sempre nel segno dell'esclusività è la maniglia dal piacevole tocco rivestita in vacchetta, tanto raffinata quanto resistente. Rifinita Le innovative serrature con TSA LOCK®, che possono essere aperte dal personale addetto durante i con un'impuntura distintiva, che impreziosisce anche la pregiata pelle applicata agli angoli della controlli di sicurezza senza alcun danno per la valigia, rendono il viaggio ancor più sereno. Altrettanto linea BOSSA NOVA. piacevole è la possibilità di effettuare con un semplice clic, da casa o in viaggio, il check-in della Dotata di RIMOWA Electronic Tag, la BOSSA NOVA vi porta in viaggio oggi con il comfort di domani. BOSSA NOVA e di consegnarla in aeroporto evitando qualsiasi tempo di attesa. Il tutto reso L'amore per i dettagli caratterizza anche gli interni. Il tessuto trapuntato che li riveste interamente possibile dalla nuova tecnologia digitale RIMOWA Electronic Tag. Per maggiori informazioni ricorda quello dei paracadute, mentre il Flex-Divider system provvede a mettere ordine in valigia. vedere a pag. 14. L'eleganza del Jet Green si abbina alla perfezione con il verde o il beige. Gli interni sono completamente rivestiti di tessuto trapuntato. Gli inserti dalla lavorazione di alta qualità assicurano un robusto rinforzo, catturando contemporaneamente gli sguardi. BOSSA NOVA 96 / 97 LA SCOPERTA COME PRINCIPIO – RIMOWA NATIONAL GEOGRAPHIC. Il modo migliore per scoprire il mondo è in compagnia di E ancora oggi, in un'epoca in cui apparentemente ogni me- Nelle prossime pagine seguiremo nel loro viaggio Sonja una valigia RIMOWA. Oppure di una copia di NATIONAL tro della Terra sembra essere documentato, NATIONAL Blaschke e il fotografo Mike Yamashita, due persone che GEOGRAPHIC. I 33 uomini che nel 1888 diedero vita alla GEOGRAPHIC riesce comunque a trovare nuove immagini conoscono bene il Giappone ma che, nonostante ciò, restano National Geographic Society a Washington, infatti, non e nuove storie che risvegliano in noi la voglia di viaggiare. ogni volta affascinati da questo paese proprio come la prima desideravano nient'altro che spingere le persone a prendere Risulta perciò naturale che RIMOWA e la redazione di volta. Siamo certi che anche voi troverete questa lettura l'iniziativa e a scoprire il mondo. Con i loro reportage prendevano NATIONAL GEOGRAPHIC Germania si uniscano finalmente altrettanto entusiasmante. All'inizio del catalogo Dieter per mano i lettori immergendoli in spedizioni spettacolari, che alla ricerca di quell'ispirazione che ci fa percepire ancora il Morszeck vi ha accolto con un konnichiwa. Noi, seguendo il mostravano loro la meraviglia dell'avventura nei paesi lontani. mondo come qualcosa di stupefacente. suo esempio, ci congediamo con un sayōnara. TESTO: SONJA BLASCHKE FOTO: MICHAEL YAMASHITA Sconosciuta bellezza Di nazionalità tedesca, la nostra autrice vive da oltre dieci anni in Giappone. Dove coglie tuttora le radici di questa cultura millenaria? Dove riesce a trovare ancora l'identità più autentica del Giappone? Scopriamolo seguendo il suo viaggio. I giapponesi amano il meraviglioso alternarsi dei colori delle stagioni. Il rosso aranciato che fa brillare gli aceri in autunno compare ovunque nella vita di tutti giorni, perfino nelle decorazioni dei dessert. 100 nat iona l ge ogr a ph ic 102 104 Pagina 102/103: nei dintorni di Kaga Onsen, lungo la costa occidentale, si incontrano piccole località dove sgorgano sorgenti calde, come Yamanaka Onsen. Qui la cultura termale vanta una tradizione lunga oltre 1.300 anni. Gli ospiti soggiornano in alberghi tradizionali chiamati ryokan. Nel “Ryokan Hoshi” (foto) i visitatori vengono accolti con una ciotola di tè verde. Pagina 104/105: il Giardino di Hamarikyū fu allestito 350 anni fa nel centro di Tokyo per gli shogun, i potenti signori feudali dell´epoca. Oggi sono gli abitanti di Tokyo a godersi qui attimi di relax all´ombra dei grattacieli commerciali. A sinistra: Kobe è una grande città situata sulla costa meridionale di Honshū, una delle isole del Giappone, e uno dei principali porti marittimi del paese. È originaria di questa regione la carne di manzo amata in tutto il mondo dai gourmet. Attorno a Sannomiya (foto), nodo cruciale per i trasporti nella città, si estende un quartiere molto amato per le uscite serali, dove i giovani si incontrano volentieri per il karaoke. S ono seduta su un panno di feltro rosso sul pavimento di stuoie di paglia di riso. Questa casa del tè si trova su una piccola isola nel mezzo di un laghetto, collegata alla riva solo da stretti ponticelli in legno di cedro, contornati da glicine. Le porte scorrevoli aperte lasciano entrare un soffio di vento che porta con sé il profumo del mare. Una giovane donna, vestita con l´abito da lavoro dei monaci zen, porta un vassoio laccato rosso e nero e lo depone con cura di fronte a me. “Dozo – prego”, dice con un inchino. Sono circondata da 37 milioni di persone in questa città, ma in questo momento le percepisco molto, molto distanti. Mi trovo nel cuore di Tokyo, nel centro della capitale giapponese, ma qui, su questa piccola isola del Giardino di Hamarikyū, regna una pace rilassata. Alcune anatre assonnate riposano sulle rocce nell´acqua verde chiaro, sulla riva un airone cenerino osserva con sguardo fisso i piccoli pesci che saltano fuor d´acqua. Dietro questo idillio si elevano i futuristici grattacieli in vetro del moderno distretto di Shiodome. Supermoderno: ecco come immaginavo il Giappone quando, più di dieci anni fa, sono giunta per la prima volta a Tokyo dalla Germania. Una nazione hi-tech, il luogo di nascita dei robot, la patria di aziende produttrici di elettronica famose a livello mondiale. Ma col passar del tempo ho scoperto che questo paese ha molto di più da offrire e che è anche incredibilmente attaccato alle tradizioni e al passato. In provincia non è cambiato praticamente nulla dagli anni ´70 in poi. Fino ad oggi è possibile contattare tante istituzioni non per e-mail, ma solo via fax. Con accortezza taglio in piccoli pezzi un dolce fatto con crema di fagioli rossi Azuki e lo gusto di proposito lentamente. Mi porto la ciotola di ceramica chiara con il tè Matcha sul palmo della mano e ne bevo tre o quattro sorsi. Dopo la dolcezza della crema di fagioli a cui, con grande amore per i dettagli, era stata data la forma di una mela, completa di foglie e coccinella, il tè fatto di foglie macinate e mescolato con un frustino di bambù ha un sapore particolarmente intenso. D urante i miei tanti viaggi nel paese avrei sostato volentieri più a lungo in alcuni luoghi, in quanto capaci di esercitare su di me una magia che non sono riuscita ancora a cancellare dalla mente. Ma adesso voglio tornare indietro, voglio capire ancora una volta perché sono riuscita a trovare la pace in quell´onsen, uno dei bagni termali tradizionali del Giappone, lungo la costa occidentale. Perché Omori, un villaggio appartato ricco di storia e di storie, è diventato per me il simbolo di un Giappone che, nella giungla urbana del mondo, è stato ritenuto per molto tempo superato. E desidero ancora una volta immergermi con i delfini, proprio perché la prima volta è stato indimenticabile. Nella casa del tè mi compilo un elenco, collego punti sulla cartina, pianifico il mio tour. A casa preparo una piccola valigia e già il mattino seguente parto alla volta di Giappo ne 107 A sinistra: una foresta di bambù ai margini del villaggio di Omori sulla costa occidentale; il nome della località significa “grande foresta”. A destra: lo chef Hiroyuki Atsuzawa è tutto intento nella preparazione del manzo di Kobe. I principianti, secondo lui, non dovrebbero nemmeno toccare questa carne preziosa. Dovrebbero esercitarsi con il tofu. Il ristorante “Kobe Plaisir” serve la vera bistecca di Kobe, ricavata esclusivamente da manzi di Tajima, a nord di Kobe, macellati da meno di 45 giorni. questi tre luoghi che incarnano ciò che di meglio può offrire il Giappone: fonti termali calde ed artigianato, cultura e storia, natura ed avventura. La mia prima destinazione: Yamanaka Onsen, raggiungibile agevolmente anche da Tokyo con il treno ad alta velocità Shinkansen. Guardo scorrere dal finestrino prima le periferie della capitale, poi le città di provincia. Qua e là, fra le gallerie, riesco a gettare una breve occhiata alle valli di montagna e alle loro tradizionali case degli agricoltori. A Kanazawa scendo per prendere il treno regionale per Kaga Onsen, da cui si raggiungono le sorgenti termali. Scoperte già 1300 anni fa dai monaci, furono di nuovo dimenticate per poi essere riscoperte per puro caso 800 anni fa: osservando un airone cenerino che vi immergeva le zampe godendosi il tepore dell´acqua calda, si pensò che dovesse per forza essere piacevole anche per gli uomini. A Yamanaka Onsen gli alloggi si trovano solo su una delle rive del fiume; sull´altra la natura è lasciata intatta. 108 nat iona l ge ogr a ph ic “Qui ogni tanto sbuca un orso dai cespugli. Gli ospiti con la camera che dà sul fiume scorgono a volte anche scimmie o stambecchi di montagna”, racconta Makoto Kamide. Il settantaquattrenne ha trascorso tutta la sua vita in questo luogo e ricorda i giochi che faceva qui d´estate da bambino. “Davamo i nomi alle rocce, questa ad esempio si chiamava ´roccia del diavolo´”, dice indicando un parallelepipedo di roccia ricoperto di vegetazione nel mezzo del fiume. Proprio lì accanto la corrente era così forte che solo i bambini più grandi vi potevano nuotare. D a circa 100 anni un sentiero escursionistico percorre la Gola Kakusenkei. Accompagnati dal frinire delle cicale, saliamo aiutati dai gradini formati dalle radici degli alberi. Qui, in primavera, le fioriture dei ciliegi richiamano i visitatori all´hanami, ovvero a godere della bellezza dei ciliegi in fiore. E in autunno il verde chiaro dei tanti aceri si tramuta in un rosso aranciato brillante. Dietro ad una curva scorgo i grandi ombrelloni rossi dell´apprezzata casa del tè “Kakusenkei Kawadoko”, aperta solo nella stagione calda dell´anno. Coppie e famiglie con bambini siedono all´ombra su pedane di legno, gustando tè e torte. Mi siedo anch´io. A destra una cascatella si getta in uno stagno. Kamide richiama la mia attenzione sullo splendido piatto laccato. È una delle specialità di questa piccola località che conta appena 10.000 abitanti. In nessun altro luogo del Giappone vengono prodotti così tanti oggetti laccati come qui. Ogni volta rimango colpita osservando gli artigiani che, dopo innumerevoli fasi di lavorazione, trasformano un semplice pezzo di legno in una delicata ciotola per il riso o in un elegante bicchiere, impreziosendolo con la resina dell´albero della lacca (Urushi). La finezza e raffinatezza della lavorazione sono uniche. A Yamanaka Onsen i visitatori possono cimentarsi loro stessi in diverse lavorazioni artigianali. Il giovane tornitore Hirokazu Kitano mi insegna. Prima di tutto Il villaggio da cartolina sembra sbucare ancora dai tempi dei guerrieri samurai, un'epoca che si è spenta 150 anni fa. 110 nat iona l ge ogr a ph ic blocca un pezzo grezzo sulla macchina. Io spingo su un pedale e il pezzo di legno ruota davanti a me. Lentamente appoggiamo un utensile affilato. Kitano guida la mia mano, quando tiriamo via in modo accorto la lama verso destra. I trucioli piovono sul piano di lavoro. Ripetiamo più volte questo processo finché, piano piano, appare la forma che avevo immaginato. Alla fine incido il mio nome in giapponese sul fondo della ciotola. Il ventiduenne Kitano si occupa delle finiture e assottiglia dall´interno la ciotola, rendendola liscia, ma non troppo spessa e nemmeno troppo esile. Proprio qui sta la maestria. Il ruolo di precursore tecnologico del Giappone si interfaccia anche con una tradizione artigiana secolare, di cui si va fieri. Ceramica, arte cartaria, oggetti laccati nella lavorazione minuziosa di materiali difficili i giapponesi hanno raggiunto livelli di abilità incomparabili. Nessun altro è così ossessionato dai dettagli o ugualmente animato dalla ricerca della perfezione. Devono essere stati fatti a macchina, penso osservando i pezzi laccati e in ceramica esposti, è tutto così incredibilmente perfetto - e invece si tratta di prodotti realizzati tutti a mano. Il giorno successivo parto con il Shinkansen alla volta di Hiroshima, passando per Kyoto, antica città imperiale, e per la città portuale di Kobe. Da Hiroshima un autobus di linea regionale mi porta in tre ore scarse nell´entroterra più profondo. Brandelli di nubi bianche restano sospesi lungo i pendii delle montagne. Mi lascio alle spalle campi di riso e foreste di bambù, tombe degli avi al limitare del bosco e antiche case di agricoltori dai lucenti tetti in tegole marroni e nere. Satoyama è il nome con cui i giapponesi definiscono quei paesaggi nei quali l´uomo e la natura vivono in simbiosi. Da qui passa solo chi ha una meta. E la mia si chiama Omori, un villaggio di 400 abitanti non lontano dall´antica miniera d´argento di Iwami Ginzan. Omori significa “grande foresta”. Il nome è perfetto per indicare questa località sviluppata in lunghezza e circondata da fitte foreste miste. L´insieme delle case ad uno o due piani si affaccia su una stretta stradina in salita lunga oltre un chilometro. L´effetto è quello della perfezione. Le facciate sono dipinte di bianco o di ocra e rivestite di legno scuro, di fronte alle quali si staglia il verde delle piante in vasi d´argilla. Su alcune tegole del tetto è inserita la testa di Ebisu, una delle Sette Divinità della Fortuna. Il suo volto sorridente protegge gli abitanti della casa dalla sventura. Di auto non ce n´è quasi nessuna. Un coro di insetti accompagna il gorgoglio di un ruscelletto che attraversa la città. Il villaggio da cartolina sembra sbucare ancora dai tempi dei guerrieri samurai - un´epoca che in Giappone si è spenta 150 anni fa. Percorrendo le anguste strade mi sembra ancora di percepire quella che fu la ricchezza e l´importanza della regione. Si dice che all´inizio del XVII secolo un terzo dell´argento in circolazione nel mondo provenisse dal Giappone, e in gran parte da qui. Insieme a Sumi Ito cammino nella foresta percorren- do stretti sentieri. Qua e là gradini di scale consumate ci conducono rapidamente in quota. Solitari raggi di sole creano giochi di luce sul terreno. Il sessantottenne mi mostra delle piccole pietre squadrate ricoperte di muschio a margine del sentiero. “Si tratta di antiche tombe, devono essere scivolate giù dai pendii.” Ci imbattiamo in un trogolo di pietra usato per le abluzioni rituali che precedevano la preghiera. Nel Periodo Edo (1603–1868) qui si ergevano oltre 100 templi. In base alle rovine si stima che nel periodo di massimo splendore (XV e XVI secolo) la popolazione di Iwami Ginzan raggiungesse le 200.000 unità. L e antiche miniere sono state riscoperte circa 20 anni fa. Il lavoro nelle profonde oscurità della terra non era sicuramente adatto ai deboli di cuore. Ito mi mostra il guscio di una lumaca riempito di olio vegetale. Con questa specie di “lampada” i minatori riuscivano anche a stabilire se vi era una sufficiente Nel 2007 l´Unesco ha conferito all´antica miniera d´argento di Iwami Ginzan e al paesaggio che la circonda il tanto ambito riconoscimento di Patrimonio culturale dell´umanità. Anche Omori, un villaggio di appena 400 abitanti nelle vicinanze della miniera, fa parte di quest´area. Un tempo la regione contava 200.000 abitanti. Difficile a credersi, considerando le modeste risaie (pagina a sinistra, foto a sinistra) e le fitte foreste. Osservando i giardini tradizionali (pagina a sinistra, foto a destra) e le case meravigliosamente restaurate con facciate in legno e tegole lucenti (sopra), i visitatori di Omori hanno la sensazione di essere ritornati indietro al Periodo Edo (1603–1868), una delle epoche di maggior splendore culturale del Giappone. Giappo ne 111 A sinistra: un chiosco di cibo di strada a Kobe offre piatti cinesi come tantanmen, una specie di tagliatelle immerse in una zuppa piccante, ravioli al vapore e anatra alla pechinese. Di solito i giapponesi mangiano direttamente al chiosco. Non è visto di buon occhio mangiare camminando. Sopra: l´isola vulcanica di Mikurajima, 200 chilometri a sud di Tokyo, è famosa per i tursiopi, una specie di delfini dal muso corto che può raggiungere dai due ai quattro metri di lunghezza. Qui da 20 anni i visitatori hanno l´opportunità di immergersi e nuotare con i delfini, qualunque siano le condizioni meteorologiche. Quando vi si trovava la nostra autrice, il mare era in condizioni non favorevoli a causa delle propaggini di un tifone. Giappo ne 113 114 Pagina 114/115: momenti di relax con tè verde e torte a Yamanaka Onsen. A sinistra: nella semioscurità delle grotte, i visitatori ammirano a lume di candela le Gohyaku rakan, 500 statuette in pietra che raffigurano altrettanti monaci buddisti. Ognuna è leggermente diversa dalle altre, e si dice che chiunque visiti le grotte trovi una figura che assomiglia ad un parente deceduto. Al centro: estetica giapponese all´ingresso di una casa samurai di un tempo ad Omori: questo ingresso era riservato una volta solo agli ospiti di elevato lignaggio oltre che al padrone di casa. A destra: in Giappone entrando in casa ci si toglie le scarpe e ci si infila le pantofole, proprio come qui all´ingresso di un ryokan. quantità di ossigeno nell´aria. Per proteggere i polmoni dalle polveri indossavano maschere di protezione su cui applicavano uno strato di crema a base di prugne verdi. È a Toshiro Nakamura, artigiano e canuto imprenditore produttore di protesi, che si deve la trasformazione di Omori da villaggio decadente a meta da non perdere per chi è alla ricerca di relax e di contatto con la natura. Qui non ci sono negozi di grandi catene né convenience store, i mini-supermercati aperti 24 ore su 24. È grazie a questo che la città fantasma si è tramutata in un luogo dove tornare a respirare. Anche molti giovani apprezzano la qualità della vita. Trovano lavoro nel turismo o da Nakamura, che nel frattempo ha già impiegato 80 fra dipendenti a tempo pieno e part-time, fra i quali molte donne. Appena pochi anni fa l´asilo stava per chiudere, mentre ora si prende cura di 13 bambini. “È come un sogno, tutto ciò mi commuove nel profondo”, dice Nakamura. Il sessantasettenne desidera “creare una città nella quale la gente abiti volentieri”. Che abbia quasi raggiun- 116 nat iona l ge ogr a ph ic to il suo scopo lo dicono gli ultimi nuovi arrivati. Un mastro fornaio e una pasticciera vogliono trasferirsi in autunno con i loro figli da Tokyo a Omori e aprire qui un negozio in proprio. Rimarrei volentieri più a lungo ad Omori, per me in assoluto uno dei luoghi più belli del Giappone, dove resta viva la sobria eleganza dell´architettura tradizionale giapponese, che mi ha conquistato già dai tempi dell´asilo. Però devo tornare a Tokyo perché, a conclusione del mio viaggio, ho prenotato ancora una piccola avventura: una nuotata con i delfini in mare. L a mia prossima destinazione? Le Isole Izu, a poche ore di traghetto da Tokyo, che compensano alla perfezione la vita frenetica della metropoli. Una delle mie preferite è Mikurajima. L´isola a forma di muffin, la cima di un vulcano quiescente, misura circa 5,5 chilometri di diametro ed è famosa per le sue foreste primordiali, l´acqua cristallina e i delfini. Da circa 20 anni vengono offerti dei tour per osservare i cetacei. Alla sera incontro i miei compagni di viaggio, una truppa variopinta, al Takeshiba Pier di Tokyo: si tratta di uomini e donne di età compresa fra i 20 e i 40 anni. Da qui salpano i traghetti che di notte portano alle Isole Izu più lontane. Ci accompagna Mizuki Nakagawa. La ventunenne abbronzata adora i delfini da quando era bambina: “Riuscirei a non parlare d´altro per 24 ore di seguito! Ho realizzato il mio sogno.” Il mattino seguente alle 6 il traghetto attracca a Mikurajima. Mentre cammino col bagaglio sulla passerella, il traghetto viene investito da onde sferzanti che lo fanno inclinare bruscamente di lato. Veniamo poi a conoscenza dai nostri ospiti della “Minshuku Miura”, una pensione a gestione familiare, che i forti venti erano propaggini del tifone numero 13. Ci consigliano di nuotare solo una volta con i delfini e di riprendere il traghetto di mezzogiorno per Tokyo. Diversamente potremmo restare bloc- cati per non si sa quanto. “Andiamo a pregare in un tempio affinché oggi ci venga concesso di nuotare con i delfini” dice la nostra guida con tono ironicamente serio. “Chi non prega, non vede i delfini.” Dopo di che ci infiliamo velocemente le tute in neoprene, ci muniamo di pinne e saltiamo su una piccola imbarcazione. Una volta lasciato alle spalle il porto protetto, il mare grosso comincia a far dondolare seriamente la barca. Mentre siamo alla ricerca delle pinne dorsali dei delfini, mi aggrappo con forza alla panca e al bordo della barca sperando di non essere catapultata fuori in mare al successivo cavo dell´onda. A qualche centinaia di metri di distanza emergono altre due barche e delle persone con le mute in neoprene si tuffano in mare. “Iruka, delfini!”, grida all´improvviso Nakagawa. “Sono qua!” Ci raccomanda insistentemente di non toccare per alcun motivo gli animali. “Se hanno voglia di giocare, vengono loro stessi a cercarvi.” Mi lascio scivolare giù dal bordo della barca. L´acqua di agosto è piacevolmente calda. Con il boccaglio fra i denti e la maschera da immersione sul viso, mi allontano nuotando dalla barca. Presto scorgo i loro corpi lucenti nel profondo blu del mare. Una dozzina di delfini nuota davanti e dietro me, alcuni di loro in coppia o in gruppetti, vicini uno all´altro. La loro eleganza e curiosità giocosa sono sempre travolgenti. In un´escursione precedente sono riuscita addirittura a udire sott´acqua il loro canto e le loro voci, che a sentirle sembrano quasi ridacchiare. Facciamo ritorno dopo circa due ore. Esagitati, gridiamo in coro quando la barca vola sopra la cresta delle onde. Poco prima del ritorno riceviamo addirittura un´altra visita inaspettata di due delfini curiosi. Appena pochi anni fa l'asilo stava per chiudere, mentre adesso ad Omori ci sono di nuovo 13 bambini da accudire. U na volta giunti al porto, un operatore ci viene incontro dicendoci una sola parola: “Kekko”. Il traghetto è cancellato. Non è un evento raro a Mikurajima. L´isola dispone solo di un porticciolo per le barche dei pescatori, ma non per grandi traghetti. La Giappo ne 117 Komatsu Kaga Onsen Mar del Giappone GIAPPONE (Mare orientale) Honshu Oda Omori e miniera Kyoto di Iwami-Ginzan Kobe Hiroshima Osaka Tokyo Yokohama Nagoya Shikoku Fukuoka GIAPPONE Ryokan Hoshi Yamanaka Onsen Isole Izu Miyakejima Mikurajima Kyushu OCEANO PACIFICO 0 km 100 Tokyo INGRANDIMENTO DELLA CARTA A DESTRA STATO ISOLANO STACCATO PER LUNGO TEMPO DAL MONDO Reperti di utensili in pietra grezza risalenti a 40.000 anni fa dimostrano la presenza del primo insediamento sulle isole del Giappone. Dal 14.500 circa fino al 300 a.C. il popolo di cacciatori e di raccoglitori degli Jomon domina il paese. Verso la fine del VI secolo il Giappone, sotto l´influenza della Cina, introduce il buddismo. Dopo secoli di guerre, attorno al 1600 il paese entra in un periodo di pace durato 250 anni, chiamato Periodo Edo. I sovrani dell´epoca appartenenti al Clan Tokugawa fanno sì che il Giappone si chiuda ai paesi esteri. Solo a metà del XIX secolo il paese si apre di nuovo a causa della pressione economica proveniente dall´estero. Oggi il Giappone è considerato una delle più importanti nazioni industrializzate. Tokyo INFORMAZIONI DI VIAGGIO La terra delle mille isole DOVE DORMIRE: Per i turisti sono pratici i quartieri di Ginza, Shibuya, Asakusa e Shinjuku. Fra le catene di hotel a prezzi convenienti ricordiamo Richmond (richmondhotel.jp), Unizo (hotelunizo.com), Dormy Inn (hotespa.net/dormyinn) e Sunroute Il Giappone si estende da nord a sud per oltre 3.800 chilometri (sunroute.jp). Un suggerimento per chi cerca la quiete: “The Agnes attraversando diverse zone climatiche, dalla subartica alla Hotel” (agneshotel.com). subtropicale. Il paese è formato dalle quattro isole principali DOVE MANGIARE: Presso il mercato del pesce Tsukiji si Hokkaido, Honshu, Shikoku e Kyushu, nonché da migliaia di trovano numerosi locali che offrono sushi. Nel ristorante “Shutoku isole più piccole. Dei 127 milioni di giapponesi, un terzo vive Nigokan” viene servito sushi speciale; il riso viene insaporito nell´area urbana di Tokyo. Ecco alcuni consigli di viaggio per con un aceto di riso prodotto seguendo un´antica ricetta risalente visitare al meglio le località presentate nell´articolo. a 400 anni fa (Tsukiji 6-26-6, Chuo ward, Tel. 03-5565-3511). DA NON PERDERE: Il Giardino di Hamarikyū è uno dei più VIAGGIARE IN GIAPPONE bei parchi di Tokyo. All´ingresso è possibile noleggiare gratuitamente È facile viaggiare in Giappone anche se non si dispone di conoscenze una guida audio e video. della lingua. I giapponesi sono ospitali e pronti a dare una mano. La sera sediamo davanti a tè e birra sotto un cielo stellato. Sono state 24 ore davvero intense! nostra guida propone di raggiungere con la barca di un pescatore la vicina isola Miyakejima, dove succede solo di rado che il servizio traghetti venga sospeso. Purtroppo non ci viene consentito di rimanere sul ponte della barca, “altrimenti cadreste in acqua”, ci ammonisce Nakagawa. Riluttante seguo gli altri nell´angusta stiva della barca dove, dopo appena pochi minuti, l´ambiente si trasforma in una sauna. Il sudore ci scorre addosso. Ci aggrappiamo al soffitto, alla panca. Vengo scagliata costantemente contro la rigida parete posteriore. “Lividi assicurati” è il pensiero che mi attraversa la mente. Alcuni compagni di viaggio devono vedersela con il mal di mare, io invece ho il cuore che batte all´impazzata per la paura. “Ganbatte”, tieni duro, ripeto a me stessa, mentre muovo un po´ l´aria con il bloc notes. Dopo 60 interminabili minuti getto uno sguardo dal finestrino e vedo apparire la sagoma allungata dell´isola Miyakejima. La sera, davanti a tè e birra e sotto un cielo stellato, sediamo in compagnia di un gruppo di gatti che ci ronza intorno sperando in qualche boccone della cena. Kazuhi- sa Okamoto, architetto di 36 anni, parla a tutti con grande sincerità. “Mi sembra quasi di aver nuotato con i delfini tre giorni fa, non stamattina.” Noi annuiamo. Sono state 24 ore davvero intense! Il mezzogiorno seguente prendiamo il traghetto per Tokyo. Sulla nave di grandi dimensioni quasi non ci accorgiamo che il mare è ancora grosso. Passo di nuovo in rassegna il viaggio. Perfino nel Giappone superorganizzato, dove i macchinisti dei treni si scusano per un ritardo di appena due minuti, non sempre tutto si svolge secondo i piani. “Non possiamo combattere contro la natura”, aveva affermato Mizuki Nakagawa. In un paese come il Giappone, così influenzato dall´umore della natura, serve una buona dose di imperturbabilità. Il mattino dopo, di nuovo a casa, ho ancora la sensazione che il mondo intorno a me ondeggi per le tante ore trascorse in mare. Osservo il porto dal balcone al decimo piano. Se mi alzo appena sulle punte dei piedi intravvedo le luci del Rainbow Bridge nella Baia di Tokyo, sotto il quale siamo passati alla partenza. Odo le sirene delle navi: ecco, mi invitano a partire per il prossimo viaggio. A pochi anni dai Giochi Olimpici di Tokyo del 2020 sono sempre Yamanaka Onsen diretto a Oda. Il viaggio dura quasi tre ore. di più le indicazioni in inglese. I furti e i crimini sono molto rari, gli COME ARRIVARE: Da Tokyo è possibile raggiungere Kaga in DOVE DORMIRE: L´hotel “Yuzuriha” (yuzuriha-ginzan.jp) ha inviti si possono quindi accettare tranquillamente. Ente nazionale tre ore e mezzo di treno. Da qui si giunge a destinazione in autobus un aspetto tradizionale all´esterno, per poi svelare interni moderni. del turismo giapponese: www.jnto.go.jp/eng/ o taxi in 20 minuti. DOVE MANGIARE: Il “Café Juru” della coppia Ando è noto DOVE DORMIRE: Tutte le otto camere del “Ryokan Koorogiro” per i suoi deliziosi menu di mezzogiorno. SI trova a 50 metri di STAGIONE IDEALE PER IL VIAGGIO (koorogirou.jp) sono state ristrutturate magnificamente da poco distanza da “Yuzuriha” proseguendo verso il centro del villaggio nei Il paese dà il meglio nel periodo della fioritura dei ciliegi (marzo/aprile) tempo. Alcune dispongono di un bagno onsen privato all´esterno. pressi di una biforcazione. e in autunno, quando le foglie si colorano. Feste tradizionali (Matsuri) Il prezzo del pernottamento (ca. 220 Euro a persona) comprende e spettacolari fuochi d´artificio (Hanabi) rendono più gradevole anche due ricchi pasti. Mikurajima l´umida estate. La neve polverosa di Hokkaido attira amanti degli DOVE MANGIARE: La specialità del ristorante “Ganba” La scuola di immersione True North (truenorth.jp) offre pacchetti sport invernali da tutto il mondo. Si dovrebbero evitare la “Golden (koorogirou.jp/ganba) è un piatto chiamato kaisendon: si tratta di di viaggio per l´osservazione dei delfini: traghetto, pernottamento, Week” (aprile/maggio), il periodo vicino alla Festa delle Lanterne pesce crudo e frutti di mare su riso acidificato. dotazione, guida, diversi pasti. “O-Bon” in agosto e il periodo di Capodanno - in questi momenti DA NON PERDERE: I visitatori possono trasformarsi per CONSIGLIO: La fine del viaggio non dovrebbe essere troppo dell´anno, infatti, tutto il Giappone si mette per strada. un giorno in artigiani del posto, ad esempio provando la lavorazione a ridosso della partenza dal Giappone: spesso i traghetti per Miku- al tornio nel Rokuro no Sato Kogei no Yakata (fermata dell´autobus rajima vengono cancellati a causa di burrasche. Chi soffre il mal di numero 10, tel. 0761-78-2278). mare farebbe meglio ad aspettare o a prendere un elicottero (tohoair. GALATEO Essere discreti e amichevoli, scusarsi e ringraziare spesso sono co.jp/english/shuttle) facendosi portare sulla vicina isola Miyakejima. atteggiamenti che in Giappone aprono molte porte. Piccoli pensieri Omori per ringraziare di favori ricevuti sono apprezzati, ma non attesi. In COME ARRIVARE: Dalla stazione ferroviaria di Hiroshima, di gelato fatti con ingredienti del luogo: kabosu, un agrume, e Giappone la mancia è inusuale. alle 10 e alle 14.55 parte per Omori un autobus di linea regionale ashitaba, una pianta curativa al sapore di tè verde. COLOPHON: 118 nat iona l ge ogr a ph ic Il mezzo di trasporto per eccellenza in Giappone è la ferrovia. La rete è realizzata in modo eccezionale e i treni sono puntuali. national geographic germania Florian Gless (responsabile secondo la legge sulla stampa) casa editrice e sede della redazione G+J NG Media GmbH & Co. KG, Am Baumwall 11, 20459 Hamburg, Tel.: +49 40 3703-0, Fax: +49 40 3703-5598. national geographic society La National Geographic Society ha sede a Washington, D.C., si tratta di una società senza scopo di lucro che si prefigge di promuovere la scienza e la formazione. Dal 1888 la società ha dato il proprio contributo a oltre 11.000 spedizioni e progetti di ricerca ed è quindi da considerarsi decisiva per l´attuale livello di conoscenza della Terra, dei mari e dell´universo. DA PROVARE: Nel negozio di souvenir si trovano due gusti Il presente reportage è stato prodotto da NATIONAL GEOGRAPHIC e NATIONAL GEOGRAPHIC TRAVELER. Prodotto redazionale. Il fatto che NATIONAL GEOGRAPHIC metta a disposizione contenuti redazionali non significa in alcun modo che consigli un determinato prodotto.