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Catalogo
RIMOWA – La Collezione 2016
La Collezione
[email protected] / www.rimowa.com
Soggetto a modifica. Vendita in esclusiva presso
RIMOWA Store e rivenditori selezionati.
2016
La perfezione della bellezza:
la geisha Azusa con il
modello TOPAS TITANIUM.
Maggiori informazioni da pag. 30
Giappone
Un ciliegio giapponese in fiore
svetta sui tetti di Kyoto.
36°12'17"N
138°15'10"E
KONNICHIWA
Da sempre viaggiamo per scoprire il mondo. Ad ogni nostro
Ma innanzi tutto con le pagine seguenti desideriamo offrirvi la
passo, allarghiamo i nostri orizzonti. È questo fascino legato alla
visione di un altro mondo: quello dei nostri valori e convinzioni.
scoperta che ci distingue e che desideriamo trasmettervi, assieme
Ci auguriamo che questa lettura vi trasmetta anche solo un po' di
ai nostri bagagli.
quella passione per la scoperta che distingue RIMOWA.
Una LIMBO in una tradizionale casa del tè a Shizuoka.
È il motivo per cui noi stessi facciamo dei nostri cataloghi autentici
THERE IS A WORLD AHEAD.
viaggi di esplorazione. Questa volta abbiamo infatti visitato persone
e luoghi in Giappone, che per il loro inconfondibile carattere sono
simboli del paese. Ne sono scaturiti emozionanti ritratti e racconti,
che gettano luci diverse sul fascino del Giappone. È con notevole
orgoglio che ricordo in questa occasione anche la nostra partnership
con il NATIONAL GEOGRAPHIC Germania, che ha saputo dare
spessore ancor maggiore al nostro viaggio.
Dieter Morszeck
IL MARCHIO RIMOWA
04 / 05
RIMOWA –
IL VIAGGIO AI MASSIMI LIVELLI.
Il viaggio è l'incarnazione della libertà, del coraggio, della curiosità.
I nostri clienti in tutto il mondo considerano le valigie RIMOWA
sinonimo di viaggio – per la loro essenza sofisticata, ispiratrice ed
appassionata. Una fama che rinnoviamo ogni giorno. Infatti, essendo
un'azienda con una tradizione ultracentenaria, RIMOWA sa bene
quanto sia costante il mutamento. Il mondo si fa sempre più piccolo,
il modo di viaggiare si trasforma e con esso anche le esigenze dei
viaggiatori. Tuttavia esistono valori immutabili per l'immagine di
RIMOWA, perché costituiscono il DNA del nostro marchio e danno
forma ad ogni nostro passo.
Si tratta dell'ispirazione, dell'eccellenza e dello spirito pionieristico
ai quali dobbiamo la nostra eccezionale posizione nell'affascinante
mondo dei viaggi e dell'esplorazione. Sono il fondamento dell'instancabile impulso al pensiero visionario. All'analisi critica dello
status quo. A provare cose nuove, per ampliare i confini. Nelle
pagine successive saprete in che modo questi valori ci stimolano a
creare quei bagagli, assurti a indispensabili compagni di viaggio per
le persone di tutto il mondo.
TROVA ISPIRAZIONE SOLO
CHI LA CERCA.
È nel muoverci che apprendiamo il vero significato dell'immensità.
Per far questo basta un semplice desiderio: quello di scoprire ciò che
il mondo ha ancora da offrire. Una sensazione che sia abbastanza
forte da metterci in moto è la stessa che ci guida ad abbandonare i
nostri percorsi abituali. Un'aspirazione che per RIMOWA non è solo
un punto di partenza, ma costituisce anche l'obiettivo del suo agire.
Vogliamo ispirare le persone a vivere la loro curiosità e ad esplorare
nuovi orizzonti. Perché crediamo che siano capaci di crescita coloro
che sono in grado di guardare oltre i propri limiti.
I NOSTRI STIMOLI – ISPIRAZIONE
06 / 07
I NOSTRI STIMOLI – ECCELLENZA
08 / 09
QUANDO L'ECCELLENZA DIVENTA
UNA FORMA MENTIS.
Esperienza ed ambizione sono due sguardi opposti sulle cose. Ma è
solo riunendole che formulano la nostra definizione di eccellenza:
la costante aspirazione alla perfezione. È l'impegno allo spasimo.
Un impegno che non si assolve solo ponendosi requisiti elevati di
qualità. Per un'azienda che è il fiore all'occhiello della "German
Engineering", la tecnologia tedesca, la qualità è scontata. Noi invece
andiamo oltre. Non ci accontentiamo mai. Perché noi vediamo
qualcosa in più nei nostri prodotti. Perché a RIMOWA la produzione
di valigie non è solo artigianalità, ma è espressione di una forma mentis
intenzionata a creare qualcosa di speciale. È così che l'artigianato
diventa arte vera e propria. Altrimenti come descrivere la perfetta
interazione di oltre 200 componenti? O il risultato di oltre 90 fasi
di processo per unire la tecnologia più avanzata alla precisione
dell'autentico lavoro manuale?
Cosa merita la nostra maggior attenzione? Ogni dettaglio.
Avere una chiara visione equivale anche ad avere uno sguardo più
preciso. La ricerca dell'universale nel particolare. Che si tratti di
ruote, maniglie o anche di rivetti – studiare ogni dettaglio non
è narcisistica pedanteria per RIMOWA. Un'esigenza che si riflette
pure nell'assistenza, dato che ci dedichiamo con la massima attenzione anche alle riparazioni di minore entità. Per tutti i dipendenti
di RIMOWA l'essenziale non è solamente la soddisfazione delle
aspettative dei clienti, ma addirittura il loro superamento – e questo
per lungo tempo. In fin dei conti la durata è un valore intrinseco di
ogni valigia RIMOWA.
PERCHÉ LO SPIRITO PIONIERISTICO
NON CONOSCE CONFINI.
Biblioteca ETH di Zurigo, Archivio fotografico
I NOSTRI STIMOLI – SPIRITO PIONIERISTICO
10 / 11
Cosa capita al primo uomo che raggiunge una vetta? O che fa il
primo passo su un terreno ignoto? O ancora che varca i limiti della
consuetudine? Per le persone in RIMOWA non si tratta solo di
un formicolio o di un'inquietudine, ma è quello stato d'animo che
suscita la loro passione. Una passione che ci auguriamo sia percepita
anche dai nostri clienti, quando viaggiano con le nostre valigie.
RIMOWA la esprime nella forma di un visionario spirito pionieristico.
È lo spirito di un pensiero che crea soluzioni referenziali per l'intero
settore. È stato così che RIMOWA negli anni '50 ha fissato lo
standard per i bagagli con la prima valigia in alluminio, che coniugava
leggerezza e stabilità. All'inizio del nuovo millennio ha spostato
l'asticella ancora più in alto quando ha presentato la prima valigia
in policarbonato.
Il coraggio di RIMOWA di osare con le novità ha rivoluzionato il tipo
Partecipanti alla spedizione davanti all'aereo Junkers presso la stazione radio. Da sinistra a destra:
Dr. Kurt Wegener, A. Neumann, H. H. Hammer, F. Duus. Sopra: W. Löwe, Holbein, Wedekind.
di struttura delle valigie. Come dimostra l'innovativa serratura TSA,
dotata di tecnologia a cilindri ABUS. O ancora il sistema Multiwheel®,
che consente di condurre e manovrare la valigia con particolare
comodità. È così che RIMOWA resta fedele ai suoi modelli - i grandi
pionieri dell'aeronautica - facendo avanzare sempre di più l'orizzonte
di ciò che è possibile.
LA STORIA DI RIMOWA –
IL VIAGGIO È LA META.
1919
2000
Nel 1919 RIMOWA assiste alla nascita di un capolavoro tecnico che si imprimerà a lungo nella
RIMOWA calca il nuovo millennio con un'innovazione che cambierà tutto: Dieter Morszeck
sua tradizione: viene presentato al pubblico il primo aereo passeggeri al mondo con fusoliera
crea la prima serie di valigie leggere in policarbonato, rivoluzionando il settore. Il materiale,
Qualcosa che sia nutrito dalla passione è anche duraturo. Come la curiosità delle persone.
completamente metallica, lo Junkers F13. La sua forma e il materiale ispireranno per sempre
famoso per l'uso in aeronautica, nonostante l'estrema leggerezza presenta un'enorme resistenza
Come la loro euforia per un nuovo inizio. O anche come il bagaglio di RIMOWA. Da più di
RIMOWA. Sarà soprattutto il notevole aspetto dell'aereo F13 a trasformarsi in seguito nel
a carichi ed urti. Nei viaggi si fa strada un nuovo modo di intendere la leggerezza.
100 anni resiste alle fatiche di innumerevoli viaggi – e alla prova del tempo. Le leggendarie valigie
modello dell'iconico design a righe della valigia in alluminio.
con le righe hanno un design senza tempo, eppure sono il risultato di una storia straordinaria.
2003
1937
Le valigie RIMOWA risvegliano desideri in tutto il mondo – di conseguenza l'internazionalizCon una novità mondiale, il baule RIMOWA in alluminio, avviene una rivoluzione nella produzione
zazione dell'azienda è continua. Nel 2003 viene inaugurato il primo Store a Hong Kong. Ne
dei bagagli. L'oggetto acquista risonanza anche nell'alta società – in breve tempo le valigie
seguiranno altri a Shanghai, New York, Milano e Colonia – complessivamente vengono aperti
assurgono a status symbol e oggetto di culto per il jet set internazionale.
120 Store, che rappresentano in tutto il mondo il global player.
1950
2015
Il 1950 segna l'inizio di una nuova epoca per RIMOWA. Con TOPAS appare la prima valigia di
Nel 2015 RIMOWA mette nuove ali al sogno del volo che ha esercitato un'influenza così
alluminio ornata con le leggendarie righe. Il bagaglio dai riflessi Silver diventa un'icona dei
decisiva sulla storia dell'azienda. Il pubblico mondiale assiste al ritorno dell'aereo F13 RIMOWA,
viaggi - spianando così la strada al marchio mondiale RIMOWA.
una riproduzione del leggendario aereo passeggeri Junkers F13.
1976
2016
Nel 1976 Dieter Morszeck dimostra ancora una volta di avere fiuto per i trend giusti. Con la valigia
Con l'intelligente soluzione per bagagli RIMOWA Electronic Tag il fabbricante di valigie mette
Con l'ambizioso obiettivo di Paul Morszeck, ossia produrre il bagaglio più moderno della sua
in alluminio TROPICANA le sensibilissime attrezzature di fotografi e troupe cinematografiche
di nuovo alla prova la sua capacità innovativa. Il brillante sistema consente di effettuare
epoca, inizia un'affascinante storia di successi, il cui primo capitolo viene scritto in una fabbrica
vengono efficacemente protette da infiltrazioni d'acqua, umidità dell'aria, caldo tropicale o
comodamente il check-in dei bagagli per la stiva direttamente da casa propria o in viaggio usando
di valigie a Colonia - città d'origine di RIMOWA (da leggersi Richard-Morszeck-Warenzeichen, o
freddo artico. Le sue caratteristiche rendono la valigia un ambito oggetto di culto per l'élite
uno smartphone – e dimostra ancora una volta che RIMOWA è importante co-protagonista
il marchio di Richard Morszeck). Già a quei tempi le valigie di pelle si basavano su una consuetudine,
creativa internazionale.
nel futuro dei viaggi.
Richard Morszeck, figlio del fondatore, ha battezzato RIMOWA
ed è l'inventore della valigia con le righe.
1898
rimasta fino ad oggi parte della garanzia di qualità: peso minimo con la massima stabilità.
STORIA
12 / 13
RIMOWA ELECTRONIC TAG
VIAGGIARE SPENSIERATAMENTE."
IL FUTURO DEL
VIAGGIO CONFORTEVOLE.
Grazie al RIMOWA Electronic Tag – la più recente innovazione di RIMOWA – ora le
Con un clic potrete inviarli via smartphone al vostro bagaglio dotato del RIMOWA
persone possono effettuare comodamente da casa il check-in della loro Smart Bag
Electronic Tag. Per la trasmissione occorre un attimo. Successivamente i dati del
con lo smartphone e consegnarla all'aeroporto nel giro di pochi secondi.
bagaglio vengono visualizzati sul modulo dati. Ora è possibile consegnare in pochi
secondi la Smart Bag che ha effettuato il check-in ai punti di consegna bagagli
Il RIMOWA Electronic Tag punta sulla tecnologia digitale, direttamente integrata in
semiautomatici o automatici in aeroporto.
selezionati modelli di valigie RIMOWA. Il RIMOWA Electronic Tag sostituisce la
consueta targhetta cartacea con un modulo dati digitale integrato nella valigia. I dati
Le prime compagnie aeree leader offriranno ai loro passeggeri questa nuova comodità
digitali del bagaglio che vengono visualizzati corrispondono perfettamente in dimensioni
consentita dal RIMOWA Electronic Tag già a partire dal 2016. Altre compagnie aeree
e aspetto alle odierne targhette cartacee. La transizione da analogico a digitale è quindi
partner introdurranno tra breve la nuova tecnologia.
semplicissima, e altrettanto dicasi anche per i comandi: oltre alla carta d'imbarco
digitale, in futuro i passeggeri riceveranno dalla propria compagnia aerea i dati digitali
relativi al bagaglio per il volo che hanno prenotato.
"VIAGGIARE IN MANIERA MODERNA SIGNIFICA
www.rimowa-electronictag.com
ELECTRONIC TAG
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NEL CUORE DELLA
STABILITÀ E DELLA TRASFORMAZIONE RIMOWA IN GIAPPONE.
L'immaginazione in persona: l'archistar
Toyo Ito nel suo studio di architettura a Tokyo.
Maggiori informazioni da pag. 80
Uno degli ultimi ombrellai tradizionali
del Giappone, Kotaro Nishibori.
Maggiori informazioni da pag. 60
Un paese pieno di contraddizioni, tuttavia dall'insita armonia. Un'isola che, nonostante tutti gli influssi da
Occidente e Oriente, ha sempre mantenuto la sua peculiare identità. Il Giappone è un luogo di incontri tali, che
solo qui sono possibili. Infatti poche altre culture sono in grado di conciliare tradizione e modernità in modo
così impressionante, di gettare ponti fra valori tradizionali e nuove visioni. Che si tratti di colline nebbiose, di
strade illuminate dai neon, di treni ad alta velocità o di sartorie di kimono – il dinamismo del Giappone incanta
il viaggiatore ad ogni nuova esperienza. Accompagnate la nostra Collezione 2016 RIMOWA nel paese, che non
si lascia inquadrare in alcuna categoria, pur essendo l'incarnazione del puro fascino.
Il "candore di neve" della pelle fa parte dei rigidi rituali di una geisha.
Maggiori informazioni da pag. 30
Il regista di culto Takeshi Kitano sotto la lente.
Maggiori informazioni da pag. 24
Mezzogiorno a Kyoto con una selezione di sushi.
La skyline mattutina di Tokyo.
Quasi 38 milioni di persone vivono
nella regione metropolitana.
IL FASCINO DEL GIAPPONE
16 / 17
IL FASCINO DEL GIAPPONE
18 / 19
La festa annuale di Fukagawa Hachiman a
Tokyo, durante la quale i portatori dei tempietti
vengono purificati da acqua consacrata.
IL FASCINO DEL GIAPPONE
20 / 21
Non lontano dal tempietto
buddista di Asakusa guizzano
vivaci coloratissime carpe koi.
IL FASCINO DEL GIAPPONE
22 / 23
Alle prime ore del mattino
si seziona il tonno nelle sue parti.
Il polipo è solo una delle numerose
ghiottonerie offerte al mercato del
pesce di Tsukiji a Tokyo.
Immagine a destra: una zuppa di miso
sobbolle in un ristorante di Kyoto.
TAKESHI KITANO, REGISTA / TOKYO
35°39'29.6"N
139°43'49.2"E
TOPAS
L'ENERGIA MAGGIORE
È LA FORZA
DI CARATTERE.
Restare fedeli a sé stessi, senza però fermarsi, è anche
l'ambizione che si cela dietro la linea di valigie TOPAS.
Ispirata all'aereo Junkers F13, la prima valigia in alluminio
RIMOWA abbinava già all'epoca la massima stabilità ad
un peso minimo – entusiasmando i viaggiatori di tutto il
Takeshi Kitano osserva le
Colline di Roppongi a Tokyo.
mondo. La valigia dalle inconfondibili righe è stata e viene
perfezionata continuamente, e tuttavia – o forse proprio
per questo - non ha mai perso la sua aura di classico. Ecco
perché il silenzio di Kitano sa un po' di quieta dignità.
Perché anche il rispetto non necessita di molte parole.
La presenza di Takeshi Kitano parla da sé. È evidente
soprattutto in quei momenti in cui il maestro tace. È il tipo
di carisma che si intende quando si parla di personaggi
originali - personalità incontestabili. È per questo che
l'incontro tra Kitano, forse il regista di maggior spicco in
Giappone, e la valigia TOPAS, il leggendario bagaglio di
RIMOWA, è così emozionante. Entrambi hanno sperimentato
molte trasformazioni lungo il loro percorso eppure sono
rimasti inconfondibili.
Kitano è diventato famoso in Giappone come comico e
presentatore, ma questo è stato solo l'inizio di un'ineguagliabile carriera all'insegna della versatilità. Contro ogni
aspettativa e riserva di fan e critici, Kitano è diventato
regista ed ha dato vita ad alcune delle produzioni più
impressionanti e sincere del cinema giapponese. Oggi si
conosce Kitano anche come autore, saggista o pittore e
benché metta a nudo parecchio di sé con il suo lavoro, il
vecchio e taciturno maestro serba sempre qualcosa per sé.
Due modelli TOPAS
con Multiwheel®.
TOPAS
26 / 27
TOPAS
L'ORIGINALE INCONFONDIBILE.
Tutto in ordine: grazie al Flex-Divider system,
regolabile in base alle esigenze personali.
Nel 1950 un bagaglio fa sensazione: TOPAS – la prima valigia di RIMOWA dalle iconiche righe, che
Tutti i bagagli TOPAS dispongono del sistema Multiwheel®, che assicura una facilissima manovrabilità
richiamano il leggendario aereo F13, il primo aereo da trasporto al mondo dalla fusoliera interamente
grazie alle quattro ruote in materiale di qualità. Un ulteriore punto a favore di viaggi in relax lo offre
metallica. È lo stesso criterio di base, ossia puntare sul peso minimo, a collegare i due classici.
il sistema add-a-bag holder, al quale si può agganciare un altro bagaglio aggiuntivo. Ma la comodità
regna sovrana, perché con la nuova tecnologia digitale RIMOWA Electronic Tag potrete tranquil­
Da allora abbiamo costantemente perfezionato l'originale, che ancor oggi è annoverato in tutto
lamente eseguire ovunque il check-in per la vostra TOPAS tramite un dispositivo smart device, per
il mondo tra i bagagli più leggeri e stabili della sua classe. Il robusto guscio in alluminio-magnesio
poi consegnarla all'aeroporto in pochi secondi. Per maggiori informazioni vedere a pag. 14.
protegge il contenuto in maniera affidabile. A far arrivare tutto a destinazione disposto accuratamente come alla partenza provvedono due Flex-Divider regolabili in base alle esigenze personali
D'altronde, ciò che rende la vostra TOPAS ancora più inconfondibile è quell'affascinante patina che
per mantenere un perfetto ordine interno.
si forma individualmente sui gusci in alluminio dopo alcuni viaggi.
Maggiore agilità è
la conseguenza del
manico telescopico
estraibile in continuo.
Pronta per il futuro. Valigia TOPAS
con tecnologia Electronic Tag.
TOPAS
28 / 29
AZUSA, GEISHA / KYOTO
35°00'00.9"N
135°46'46.1"E
TOPAS TITANIUM
L'ELEGANZA È L'UNICA BELLEZZA
CHE NON TRAMONTA.
Il tradizionale make-up ricopre un ruolo decisivo; il trucco
tradizionale bianco, detto Oshiroi, serve ad esempio a far
risaltare meglio il volto della geisha al lume di candela. Il
make-up mascherante ha inoltre la funzione di trasmettere
una sottile sensualità, perché solo modeste porzioni di pelle
sono direttamente esposte allo sguardo. Una leggiadria
che si coniuga perfettamente allo stile di TOPAS TITANIUM.
I tenui colori e i dettagli discreti, ma esclusivi, sono
espressione di un'estetica a cui non serve l'insistenza.
E tuttavia non è possibile sottrarsi all'effetto esercitato
dalle geishe e dalla valigia TOPAS TITANIUM. Non importa
in quale epoca si creda di essere.
Quando si vedono le geishe a passeggio nel quartiere
storico di Kyoto, la sensazione che se ne riceve è di
intramontabilità. L'Ishibe Alley con i suoi tradizionali
ristoranti e case da tè non pare essere cambiata molto
dall'epoca imperiale. In effetti le valigie TOPAS TITANIUM
vi riportano all'attualità, benché non appaiano affatto
fuori posto. Sfoderano infatti la stessa eleganza senza
tempo emanata da una geisha – con una bellezza che non
fa appello a trend e mode per affascinare. Ecco perché la
TOPAS TITANIUM è considerata dagli amanti delle sottili
Un incontro con
la geisha Azusa
nei vicoletti della
Ishibe Alley a Kyoto.
differenze una delle valigie più ambite al mondo. Un
progetto alternativo ai prodotti di massa del nostro tempo.
Analogamente l'antica tradizione delle geishe è ben lungi
dall'essere un fenomeno di massa. Infatti solo un centinaio
scarso di donne sta seguendo il percorso di formazione
a Kyoto. Oltre alle usanze come la cerimonia del tè o la
danza, apprendono come diventare bellezze perfette.
La parrucca della geisha viene preparata
con grande amore per i dettagli.
Quando si indossa un kimono
occorrono la massima cura e
concentrazione per applicare le
complesse tecniche di fasciatura
e di piegatura.
TOPAS TITANIUM
UNA CLASSE A SÉ STANTE.
Design e comfort ai massimi livelli – in TOPAS TITANIUM l'inconfondibile collezione TOPAS ha
alle vostre esigenze, grazie al Flex-Divider system regolabile in altezza, e allo spazio a sufficienza
trovato una lussuosa prosecuzione. Il pregiato look in titanio dà particolarissima prova di stile
che offre attraverso la sacca porta abiti* e la sacca per scarpe e lavanderia.
esclusivo da parte degli esteti della valigia. E questo senza dover rinunciare alla sperimentata
robustezza del modello TOPAS.
Si aggiungono altri punti a favore dal punto di vista del comfort con l'add-a-bag holder, che
facilita il trasporto in contemporanea di un bagaglio aggiuntivo, e il sistema Multiwheel®, oltre
L'eccellente tonalità Titan conferisce all'elegante profilo e al tipico design TOPAS una peculiare
al manico telescopico a regolazione continua che concede una libertà di movimento visibilmente
caratteristica deluxe, che verrà affinata da una patina individuale dopo alcuni viaggi. La sottile
maggiore. Le serrature innovative con TSA LOCK® – anche nel Beauty Case – completano la
differenza balza agli occhi anche con la dotazione interna: TOPAS TITANIUM presenta un pregevole
dotazione di prim'ordine della Collezione TOPAS TITANIUM.
rivestimento polyjacquard. I voti migliori vanno anche al principio di organizzazione, orientato
*A partire dalle dimensioni 63; ad eccezione delle dimensioni Sport 75 e Sport 80.
Le dotazioni interne di lusso non si
trovano solo tra quattro pareti.
Un bagaglio in più si può direttamente
fissare alla valigia.
Leggera. Stabile. Ed elegante
da ogni punto di vista.
Versione con Electronic Tag.
TOPAS TITANIUM
34 / 35
YUSUKE YATSUHASHI, DESIGNER / TOKYO
35°40'11.0"N
139°42'28.8"E
TOPAS STEALTH
Oggi KURO si è affermata come marchio di jeans che
ad ogni collezione consolida la fama del Giappone come
fornitore del denim più pregiato al mondo. Uno sguardo
IL NERO NON È UN COLORE.
È UNA DICHIARAZIONE.
dietro le quinte chiarisce il perché: la produzione di un paio
di jeans KURO necessita fondamentalmente di circa sei
mesi. I componenti vengono prodotti in tutto il Giappone
in varie manifatture, in parte su antichi telai che vengono
appositamente restaurati per questo lavoro. In ogni cucitura,
in ogni lavaggio e in ogni taglio si celano riflessione ed
accuratezza ai massimi livelli. Perché Yatsuhashi vorrebbe
che l'acquisto di un paio di jeans KURO fosse un investimento
a lungo termine nel proprio stile. La convinzione alla base
di tutto è che a ciascuno non servano molti jeans nel corso
della vita, ma piuttosto quelli giusti. Per quanto riguarda
le valigie, spesso ne basta anche solo una – purché si tratti
di una RIMOWA.
Il capo designer Yatsuhashi davanti ad una delle
vetrine di KURO a Harajuku, Tokyo.
Che il nero – in giapponese: kuro – sia un colore o piuttosto
l'assenza di esso è notoriamente controverso. Ma per
Yusuke Yatsuhashi la questione non si pone. Per lui il nero
è azione e solo questo conta. Rappresenta il contrasto alla
luce, è la definizione di impenetrabile e tuttavia non esiste
altro (non) colore, che evochi così tante associazioni in noi.
O che sia parimenti sinonimo di stile sovrano. Scaturita
dal fascino del nero è TOPAS STEALTH di RIMOWA,
l'interpretazione più esclusiva della Collezione TOPAS. Il
nero dell'alluminio si impone, è ricco di contrasti, eppure
generatore di una sobria eleganza.
Yatsuhashi per la verità non ha ancora progettato una
valigia, ma l'ispirazione che ha dato vita a TOPAS STEALTH
è anche la sua. Yatsuhashi crea jeans, che coniugano lo
urban chic con la raffinatezza del design giapponese e con
una straordinaria consapevolezza della qualità. E spesso
sono neri. Non a caso questo è il motivo per cui KURO è
il nome della label per la quale Yatsuhashi lavora come
capo designer.
Yatsuhashi occupato
a selezionare
campioni di denim.
TOPAS STEALTH
38 / 39
TOPAS STEALTH
ELEGANZA ESCLUSIVA.
L'inconfondibile carattere dell'originale si abbina a gusci di alluminio anodizzato nero – TOPAS
alla valigia. Ulteriore comfort lo apportano il manico telescopico a regolazione continua e il sistema
STEALTH rappresenta un ulteriore picco nella serie TOPAS. Va da sé che vi sono compresi i materiali
Multiwheel®, grazie ai quali è possibile guidare la TOPAS STEALTH senza alcuna fatica.
pregiati, la lavorazione precisa e l'eccellente dotazione.
Una TOPAS STEALTH è sempre una bella visione. Sull'alluminio anodizzato nero dopo alcuni viaggi
L'impressione di esclusività trasmessa al primo sguardo dall'esterno viene confermata dalla
si forma una patina personale e particolarmente affascinante. In tema di bellezza: anche il Beauty
sofisticata dotazione interna. Con il Flex-Divider system regolabile in altezza la valigia si fa con cura,
Case è razionalmente predisposto con raffinati scomparti e opzioni di fissaggio per contenitori e
compatibilmente al volume di bagaglio necessario. D'altro canto, la sacca porta abiti* e la sacca per
bottigliette fragili.
Le innovative serrature a combinazione
TSA in caso di controlli di sicurezza
possono essere aperte e chiuse, senza
danneggiare la valigia.
scarpe e lavanderia provvedono all'esatta disposizione di qualsiasi elemento. Il discreto dispositivo
add-a-bag holder, integrato nel guscio, consente di agganciare un bagaglio aggiuntivo direttamente
*A partire dalle dimensioni 63; ad eccezione delle dimensioni Sport 75 e Sport 80.
Grazie al manico telescopico a regolazione
continua la manovrabilità è assicurata.
TOPAS STEALTH
con Electronic Tag.
Sempre accurata: la Business Multiwheel®
con tantissimo spazio e i pratici scomparti.
TOPAS STEALTH
40 / 41
Gli allievi in allenamento presso
una scuola di Kendo a Kyoto.
KENGO KIMURA, DESIGNER DI MOTO CUSTOMIZZATE / HIROSHIMA
34°21'10.2"N
132°26'4 4.6"E
CLASSIC FLIGHT
I CLASSICI NON
SEGUONO I TEMPI,
MA LI CESELLANO.
Ecco perché le moto Heiwa hanno trovato appassionati
in tutto il mondo che seguono con grande attenzione
la visione di Kimura. L'approccio filosofico dello stesso
sviluppatore è improntato al rispetto per la classicità, pur
nutrendosi della passione di creare qualcosa di nuovo e
stimolante. Un'ambizione che non lo vede solo protagonista,
Il concetto di libertà presenta varie interpretazioni, ma la
dato che sullo stesso principio RIMOWA ha sviluppato
visione di Kengo Kimura al lavoro ne è una dimostrazione
CLASSIC FLIGHT. La Collezione retrò in alluminio unisce
particolarmente inequivocabile. Per lui la libertà è il
la nostalgia ai concept più moderni. La valigia è una
punto di partenza e il risultato della sua opera creativa,
reminiscenza dei tempi dei pionieri dell'aviazione, eppure
l'autodeterminazione è un principio di vita. Nella sua
soddisfa le esigenze del viaggio moderno da ogni punto di
officina, la Heiwa Motorcycles a Hiroshima, un mix di
vista. Il punto di partenza e il risultato di queste esigenze
negozio di antiquariato e di motociclette in stile anni '50,
Kimura costruisce moto. E precisamente solo in base alle
sue idee. Le classiche moto vintage lui le reinterpreta
con un occhio alla modernità e al purismo, senza peraltro
snaturarne l'iconicità. La forma e il materiale vengono
torna naturalmente ad essere la libertà – di andare dove e
Kengo Kimura non rinuncia
assolutamente a fare di persona
il primo giro di prova su una
nuova moto HEIWA.
ridotti ai loro principi essenziali e tuttavia resta ancora
qualcosa di innegabile bellezza.
Il proprietario della HEIWA Motorcycles
al suo banco da lavoro.
La nostalgia, interpretata
in modo moderno:
la CLASSIC FLIGHT.
come si vuole. Proprio come fa volentieri Kimura stesso a
fine giornata, quando parte lungo strade costiere, sempre
con la certezza che la sua libertà sia proprio lì davanti a lui.
All'anno Kimura produce
solo 20-25 moto al massimo.
CLASSIC FLIGHT
46 / 47
CLASSIC FLIGHT
MODERNA E TRADIZIONALE.
Gusci di alluminio-magnesio in lucente Silver, con la notevole struttura a righe RIMOWA, abbinata
e l'innovativa serratura TSA LOCK® garantiscono il comfort allo stato dell'arte. Anche nei
a raffinate e resistenti maniglie in pelle - CLASSIC FLIGHT unisce il classico look degli albori
bagagli CLASSIC FLIGHT più piccoli la tradizione incontra la modernità: nei viaggi aerei possono
dell'aviazione alle caratteristiche di un moderno bagaglio di altissima qualità.
essere portati con sé senza problemi come bagaglio a mano. Nell'Attaché Case, dotata di pratici
scompartimenti multifunzione, importanti compagni di viaggio come il notebook e il cellulare
L'eleganza senza tempo distingue le valigie prodotte a mano della Collezione CLASSIC FLIGHT
sono sempre ben custoditi e a portata di mano.
esattamente come la funzionalità al passo coi tempi. Mentre gli angolari in alluminio lucido, un
esclusivo rivestimento interno e "nostalgiche" cinghie ferma abiti* accentuano lo stile classico,
la gamma di dettagli "innovatori" come il sistema
Multiwheel®
che facilita la manovrabilità, un
manico telescopico a più scatti, il Flex-Divider system* regolabile secondo le esigenze individuali
*Le "nostalgiche" cinghie ferma abiti sono in una metà guscio, il Flex-Divider system regolabile
secondo le esigenze individuali nell'altra.
La tradizione incontra la modernità:
maniglia in pelle da un lato, manico
telescopico a più scatti dall'altro.
Dettaglio particolare: sui rivetti della CLASSIC FLIGHT
sono impressi degli aerei.
La CLASSIC FLIGHT è disponibile in molte
varianti di modello e dimensioni.
CLASSIC FLIGHT
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Il treno ad alta velocità Shinkansen serpeggia
attraverso la pulsante vita di Tokyo.
SHINKANSEN / FUKUYAMA
34°29'20.6"N
133°21'40.1"E
ATTACHÉ / PILOT
GLI STANDARD SI
FISSANO SOLO
CON LA PRECISIONE.
Solo sui 300 treni che collegano Tokyo
ad Osaka prendono posto ogni giorno
400.000 passeggeri.
Il mondo degli affari giapponese gira velocemente.
Tutto è in movimento. I modelli ATTACHÉ e PILOT, ossia
il bagaglio business di RIMOWA, si tengono al passo.
Entrambe le Collezioni sono perfettamente armonizzate
alle moderne esigenze dei viaggi d'affari. E per i giapponesi
un'armonizzazione perfetta è il presupposto essenziale
per fare affari. In particolare la puntualità. Tutto il resto
è considerato come una pretesa fuori dal comune. E
tuttavia molti stranieri non riescono a credere, quando lo
sentono, che il treno ad alta velocità Shinkansen presenta
un ritardo sulla media annuale solo in termini di secondi –
non di minuti.
Il livello acustico ricorda semmai le biblioteche e la velocità
Il treno, dall'aria così futuristica per il muso talmente
notoriamente superiore a 300 chilometri orari si nota
allungato, è il simbolo del progresso tecnico in Giappone
solo se si guardano dal finestrino i paesaggi in fuga. A fine
ed è l'orgoglio di tutta la nazione. Il che, fra l'altro, emerge
giornata la questione di fondo è soprattutto la puntualità.
dagli enormi rispetto e cura con i quali il treno viene
Perché in Giappone il progresso non può attendere.
pilotato. Quando lo Shinkansen fa ingresso in stazione, il
personale ferroviario lo accoglie anche con un inchino. E
i controllori rispettano con la massima precisione il punto
in cui il treno deve fermarsi, affinché le porte si aprano
esattamente davanti alle apposite segnaletiche. Nulla
deve interferire con le procedure, tutto deve funzionare
con precisione e alla perfezione. Anche durante il viaggio
non c'è nulla che possa arrecare disturbo.
Esperta in viaggi d'affari:
La PILOT.
ATTACHÉ / PILOT
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ATTACHÉ / PILOT
PER MASSIME ESIGENZE PROFESSIONALI.
Con l'ATTACHÉ si appare sempre ordinati e in stile ad ogni incontro d'affari. Il suo design senza
La PILOT offre un ordine perfetto e un veloce accesso al contenuto. La pratica apertura a bauletto
tempo in alluminio colpisce già solo per l'estetica. La dotazione interna che riserva intelligente-
consente l'accesso diretto dall'alto ai vari documenti e ad altri strumenti. L'interno si riparte in
mente spazio al laptop e a molti altri strumenti necessari per gli affari la predestinano ad essere
modo ottimale con un divisorio amovibile e una tasca porta laptop e porta cavi.
Studiate nei minimi dettagli:
sistema a scomparti nel coperchio,
interno perfettamente strutturato.
l'accompagnatrice ideale durante i viaggi d'affari.
Per assicurare un pratico trasporto, tutti i modelli della Collezione PILOT sono dotati di manico
Nella comoda dotazione dell'ATTACHÉ rientrano inoltre un sicuro sistema con serratura a combi-
telescopico a più scatti e di un confortevolissimo sistema Multiwheel®. Le quattro ruote consentono
nazione con doppio blocco e una pregevole apertura automatica. Inoltre ogni ATTACHÉ dispone
di dirigere con estrema facilità le valigie in tutte le direzioni. E non sono solo i piloti che riescono a
di una tasca porta laptop e di una cinghia regolabile.
farlo. Infine, i bagagli PILOT sono l'ideale anche come valigie per campionario per uomini d'affari.
Una mano sempre libera con la
cinghia regolabile in lunghezza.
Il sistema con serratura a combinazione con doppio blocco
e apertura automatica offre grande sicurezza.
L'ordine è già una metà del viaggio d'affari.
Con ATTACHÉ non ci sono problemi.
ATTACHÉ / PILOT
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Prima di essere ammessi all'interno
di un tempio giapponese, è necessaria
un'abluzione rituale delle mani.
Uno scorcio della
foresta di bambù di
Sagano a Kyoto.
KOTARO NISHIBORI, OMBRELLAIO/ KYOTO
35°02'01.0"N
135°45'09.2"E
SALSA
NIENTE È PIÙ
DIFFICILE DA RAGGIUNGERE
DELLA LEGGEREZZA.
Ciò che hanno in comune l'antico legno di bambù e il
policarbonato, innovativo materiale high-tech, a prima
vista non si nota. Ma in questo caso ci si dovrebbe fidare
meno della vista, per affidarsi piuttosto al tatto. Infatti è
così che si comprende meglio l'affinità fra i due materiali.
Si tratta di una robustezza che tuttavia non è mai pesante,
al contrario è leggera e flessibile. Sono caratteristiche
perfette per prodotti che offrono grande protezione, pur
Il suo lavoro è parte di questa continua mutazione. L'azienda
senza limitarci. Prodotti come SALSA, la prima valigia in
Hiyoshiya di Kyoto è fra le ultime che ancora curino
policarbonato. Il peso minimo raffrontato alla massima
l'antica tradizione artigiana della produzione di ombrellini
resistenza rende SALSA una delle Collezioni di valigie
in Giappone. Nishibori ha rilevato dal suocero l'attività
RIMOWA più apprezzate. Una qualità condivisa con Wagasa,
stagnante, risvegliandola dal sonno come una bella addor-
l'ombrellino giapponese prodotto dalla Manifattura
Hiyoshiya. Più di 50 astine di bambù finemente lavorate
Ogni fase della lavorazione richiede
delicatissima maestria.
materiali classici e innovativi, perfezionando continuamente
ne assicurano la stabilità, evitando però che l'ombrellino
l'idea degli ombrellini Wagasa. Però si è sempre mantenuto
sia troppo rigido. Flessibilità resta la parola d'ordine del
fedele ad un principio: stabilità e leggerezza non devono
suo creatore, Kotaro Nishibori. O, per dirla con parole
essere in contrasto. Né in un ombrello né in una valigia,
sue: "Quando l'innovazione avanza, diventa la nuova
come nella Collezione SALSA. E in questo Nishibori può
tradizione." Per Nishibori la tradizione non è qualcosa
sicuramente fidarsi delle sue mani.
di immutabile, perché si trasforma, deve trasformarsi
per mantenersi.
Il policarbonato nella
forma migliore: il modello SALSA.
L'ombrellaio Kotaro Nishibori mentre
mescola la colla.
mentata. Ha sperimentato nuove tecniche, ha abbinato
SALSA
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SALSA
SALSA. LA PRIMA VALIGIA AL MONDO IN POLICARBONATO.
Peso minimo, massima robustezza - i massimi requisiti per i bagagli non si soddisfano con soluzioni
I vantaggi del policarbonato come materiale della Collezione SALSA sono ovvi. Leggeri, robusti
all'ordine del giorno. Ecco perché RIMOWA nel 2000 ha presentato una rivoluzionaria novità
e flessibili, i bagagli resistono con valore anche alle peggiori fatiche di viaggio. E affinché non
mondiale: SALSA, la prima valigia in policarbonato.
restino desiderata in sospeso anche in materia di comfort, le valigie SALSA offrono notevole
maneggevolezza grazie al manico telescopico a più scatti e al sistema Multiwheel® per guidare
Il policarbonato presenta doti tali di leggerezza e resistenza che si impiega senza problemi come
le ruote in maniera ottimale. Inoltre, con la nuova tecnologia digitale RIMOWA Electronic Tag potrete
materiale ideale per i progetti di aeronautica. Il materiale high-tech è resistente ai raggi UV, nonché
tranquillamente eseguire ovunque il check-in per la vostra SALSA tramite un dispositivo smart device,
termoresistente a temperature comprese tra +125 e –100 °C. Inoltre il policarbonato si distingue per
per poi consegnarla all'aeroporto in pochi secondi. Per maggiori informazioni vedere a pag. 14.
L'innovativa serratura integrata TSA in caso di controlli
di sicurezza può essere aperta senza danneggiare la valigia.
la sua enorme flessibilità: cede se sottoposto a pressione, per riprendere poi subito la forma originaria.
Un interno accuratamente studiato è il tratto
distintivo di ogni modello SALSA.
Il sistema Multiwheel® con le sue ruote
facilmente manovrabili conferisce alla valigia
la miglior maneggevolezza possibile.
La Collezione SALSA mette a disposizione quattro colori in stile:
Matte Black, Matte Blue, Matte Carmona Red e Matte Bronze.
Disponibile anche con Electronic Tag opzionale.
SALSA
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REI SHITO, FASHION BLOGGER / TOKYO
35°39'55.2"N
139°42'14.2"E
SALSA DELUXE
Le foto di Rei Shito hanno una mission: elevare la presunta
quotidianità a qualcosa di particolare. È una delle più famose
fotografe di strada del Giappone, che con il suo blog di
"stile a Tokyo" ha scoperto non pochi trend, contribuendo
così con decisione alla moderna consapevolezza della moda
nel paese. Sicuramente conta la sicurezza del suo stile, ma
il fatto che le foto di Shito non mostrino solo la superficie
ha il suo peso. Quando scatta, riesce a cogliere per un attimo
la personalità di quegli esseri umani. Documenta ciò che è
inconfondibile, che per lo più ravvisa nelle sfumature, nelle
piccole cose che ci rendono particolari.
Proprio per questo la Collezione SALSA DELUXE è
gratificante per Shito. La valigia trendy, con i suoi raffinati
dettagli, si inserisce con naturalezza nello scenario di Cat
Street a Harajuku. Infatti il quartiere "in" di Tokyo è un
luogo in cui l'individualità è vissuta, è un melting pot di
energie creative. Talvolta appariscente, talvolta riservato,
ma sempre estroso – per l'equilibrio tra convenzionalità
e avanguardia, tutto qui sembra essere possibile. La
Collezione SALSA DELUXE enfatizza con ulteriore fascino
QUANDO LO STILE È PIÙ
DI UN'ISTANTANEA.
questa immagine. Harajuku è comunque la vera passerella
per Rei Shito, quando si tratta di moda in Giappone.
Pare quasi che il dinamismo della capitale si intensifichi in
questo quartiere, facendo sì che le persone che vivono qui
anticipino sempre i trend – sempre che esse non seguano
addirittura un proprio percorso personale.
Rei Shito si imbatte nei suoi temi per lo più
nei paraggi di Cat Street a Harajuku.
SALSA DELUXE
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SALSA DELUXE
COSÌ COMODA, EPPUR COSÌ ROBUSTA
Evoluzione della prima valigia in policarbonato SALSA, i bagagli della Collezione SALSA DELUXE
separare con cura gli indumenti dai vostri articoli da viaggio. Un comfort ancora maggiore è offerto
conquistano grazie agli eccezionali vantaggi del materiale high-tech: minimo peso, massima
dalla linea SALSA DELUXE HYBRID, una combinazione innovativa di policarbonato e resistente
robustezza. Ma la Collezione SALSA DELUXE nasconde anche altri assi nella manica.
keprotec®, rinforzato con fibre marchiate Kevlar®*. Le spaziose tasche frontali di questa variante
di alta gamma consentono di avere sempre a portata di mano gli articoli da viaggio più importanti
Caratteristiche di lusso, come il manico telescopico a regolazione continua e il sistema con ruote
senza dover aprire la valigia.
insonorizzate, fanno di ogni viaggio un evento all'insegna del relax. Con l'add-a-bag holder
integrato nel guscio è possibile agganciare anche del bagaglio aggiuntivo direttamente alla valigia,
*DuPont™ e Kevlar® sono marchi registrati di DuPont™ o di una delle sue società affiliate.
Grazie alle spaziose tasche frontali
della SALSA DELUXE HYBRID,
gli articoli da viaggio più importanti
saranno sempre a portata di mano
senza dover aprire la valigia.
Con l'add-a-bag holder è possibile
agganciare un bagaglio aggiuntivo
direttamente alla valigia.
agevolandone il trasporto. Nella 3-suiter SALSA DELUXE dotata di due scompartimenti potrete
Quattro eleganti opzioni colore: Brown, Oriental Red,
Yachting Blue e Black. Disponibile anche con Electronic Tag
opzionale. Per maggiori informazioni vedere a pag. 14.
Grazie al sistema a due scompartimenti,
le 3-suiter consentono di accedere
separatamente ad indumenti ed articoli
da viaggio. Viene fornita in dotazione
anche una sacca porta abiti con sacca
per camicie integrata.
SALSA DELUXE
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RIE YASUMI, POETESSA/ HOKKAIDO
43°04'43.0"N
142°35'42.2"E
SALSA AIR
Fra le righe: Rie Yasumi trova spesso
ispirazione nella natura.
Nella poesia giapponese in molti casi il non detto è
importante tanto quanto ciò che viene detto. Le poesie
aperte, chiamate haiku o senryū, vengono completate
solo dall'esperienza del lettore. Con i suoi sentimenti egli
Un mare di nuvole si adagia sulla
valle della Unkai Terrace.
riempie i vuoti, dona concretezza ai testi e conferisce loro
un'aura di intimità. La riflessione sulla nostalgia di paesi
lontani della poetessa Rie Yasumi ne è un esempio ricorrente.
Sebbene la traduzione non riesca mai a rendere completamente il testo originale, le avare parole sprigionano
comunque una forza che lavora nel nostro profondo:
– Fa' del cuore che anela a paesi lontani
il tuo compagno di viaggio. –
Solo chi legge questa poesia distrattamente potrà considerarla banale. Chi invece lascia che sia lei a parlare, ne
riconosce la profondità. L'arte del minimalismo richiede una
La SALSA AIR è stata concepita proprio sulla scia di questa
consapevolezza sensibile e precisa di ciò che è essenziale.
consapevolezza. Il peso estremamente ridotto la rende la
valigia più leggera di RIMOWA. Ciononostante la SALSA AIR
non si fa mancare proprio niente, offrendo invece tutto ciò
che i clienti si aspettano da un prodotto RIMOWA. Il "plus"
L'ARTE DEL NON DIRE.
di leggerezza dona ad ogni viaggio quella spensieratezza
che lascia spazio all'ispirazione. Magari proprio a quella che
serve a scrivere poesie.
SALSA AIR
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SALSA AIR
L'INCREDIBILE LEGGEREZZA DEL VIAGGIO.
Massima stabilità e ancor meno peso rispetto ai bagagli delle altre Collezioni SALSA? Nessuna è
Le reti divisorie con chiusura lampo integrate nelle due metà guscio della valigia mantengono in
più leggera della SALSA AIR. Rispetto alla Collezione SALSA classica le valigie SALSA AIR risultano
perfetto ordine il contenuto della valigia consentendo comunque un pratico accesso da entrambi
ancor più leggere del 30%. Una valigia in policarbonato non potrebbe proprio pesare di meno.
i lati. Un rivestimento leggero ma estremamente robusto, che ricorda il tessuto dei paracadute,
mette ulteriormente in risalto il carattere esclusivo della SALSA AIR.
Per una manovrabilità ottimale:
SALSA AIR è dotata di un manico telescopico
monotubo a più scatti integrato.
All'insegna della praticità: le due metà
guscio della valigia sono dotate di reti
divisorie con chiusura lampo.
Il peso piuma dispone di tante caratteristiche che non semplificano soltanto il viaggio, lo rendono
anche più comodo. Il manico telescopico monotubo a più scatti, ad esempio, garantisce una
Portare meno peso a bordo senza rinunciare a qualcosa? La soluzione è nelle vostre mani. E si chiama
manovrabilità ottimale, mentre il sistema Multiwheel® consente un movimento fluido delle ruote
SALSA AIR ULTRALIGHT: la valigia ultraleggera che si può trasportare senza problemi come
in tutte le direzioni.
bagaglio a mano. E ai piccoli viaggiatori consigliamo SALSA AIR MINI: con lei e la sua leggerezza il
divertimento è assicurato anche in viaggio.
Silenzioso e agile:
il sistema Multiwheel®.
Peso quasi assente. Al suo posto tanto colore: SALSA AIR nei colori moda
Guards Red, Navy Blue, Ultra Violet, Ice Blue e Lime Green.
SALSA AIR
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Nel centro storico di Kyoto ci si imbatte in
tanti affascinanti giardini di templi.
A Kyoto non ci si dovrebbe far sfuggire
l'occasione di visitare uno dei tradizionali
laboratori di ceramica.
TOYO ITO, ARCHITETTO / TOKYO
35°40'25.5"N
139°45'56.3"E
BOLERO
IL GIUSTO
SPAZIO
ALLA VISIONE.
Con gli occhi della semplicità egli percepisce l'architettura
non come banalmente fine a se stessa, ma come qualcosa
che deve sempre orientarsi alle esigenze dell'uomo. Può
sembrare un'ovvietà, ma è proprio questo il cuore di una
filosofia che si mette sempre in discussione.
RIMOWA da 100 anni è la dimostrazione che questa
mentalità porta dritta al successo. E ad un bagaglio che
combina il pregio dell'estetica al massimo della funzionalità:
BOLERO. Con le sue innumerevoli caratteristiche, questa
valigia in policarbonato rivela tanta flessibilità, tuttavia
parla un linguaggio di design ben definito. Dimostra quanto
può essere pratica la bellezza. Toyo Ito docet.
In architettura luci e ombre, peso e leggerezza sono in
stretto rapporto tra loro. E a Tokyo forse sono ancora più
vicini. L'estrema densità edilizia della metropoli avvicina
tutto ancor di più. Qui chi vuole spazio per sé deve potersi
affermare, o per lo meno avere una visione che, già di per
se stessa, si ritaglia il proprio spazio. Toyo Ito di visioni del
genere ne ha tante, ed è riuscito a realizzarle. E gli hanno
valso nel 2013 il Premio Pritzker, il riconoscimento più
importante per gli architetti.
I suoi progetti hanno diffuso un gioco particolare di luci e
forme nella capitale. Come i colori brillanti che splendono
penetrando attraverso gli archi delle finestre della biblioteca
nella Tama Art University. Oppure la leggerezza con cui
l'edificio Mikimoto si staglia contro il cielo di Tokyo.
Per le finestre della facciata l'architetto si è ispirato alle
bolle d'aria che salgono nell'acqua; all'interno la luce brilla
come se filtrasse attraverso la chioma di un albero. Nel
suo lavoro Ito ha mantenuto una buona dose di giocosità,
che trae forza da una semplicità non casuale.
I progetti importanti non
nascono solo al tecnigrafo.
Toyo Ito esamina
le ultime creazioni.
BOLERO
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BOLERO
UNIRE L'UTILE AL DILETTEVOLE.
Leggerezza, robustezza e praticità fin nel minimo dettaglio. La Collezione BOLERO, pensata
particolarmente agevole. Grazie alla maniglia, una valigia BOLERO resta salda nelle mani anche
appositamente per chi viaggia per affari, unisce i vantaggi tipici di una valigia in policarbonato
quando la si solleva. Gli interni ben organizzati in polyjacquard assicurano ordine a 360°. I modelli
con highlight funzionali che rendono il viaggio ancor più agevole. Nella spaziosa tasca frontale – in
BOLERO Notebook e BOLERO Business Multiwheel® sono inoltre dotati di una tasca porta
resistente keprotec®, rinforzata con fibre marchiate Kevlar® * – è possibile conservare documenti
laptop integrata. Tutto a portata di mano, custodito in sicurezza e trasportato comodamente –
di viaggio, di lavoro o giornali per averli sempre a portata di mano. Aprire la valigia mentre si è in
i viaggi d'affari non potrebbero essere più piacevoli.
Grazie al manico telescopico a più
scatti BOLERO vi seguirà ovunque.
viaggio e cercare a lungo sono azioni che ormai appartengono al passato. Il manico telescopico
a più scatti garantisce una manovrabilità ottimale, il sistema Multiwheel® un movimento
*DuPont™ e Kevlar® sono marchi registrati di DuPont™ o di una delle sue società affiliate.
Con la pratica tasca frontale avrete
tutto a portata di mano senza bisogno
di aprire la valigia.
Superorganizzata.
BOLERO
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STÉPHANE DANTON, SOMMELIER DEL TÈ/ TSUCHIYA
35°03'4 4.2"N
138°04'34.9"E
LIMBO
IL MEGLIO DI DUE MONDI.
Spesso è proprio nelle aree di tensione che nasce qualcosa
come sommelier di vini alle spalle, nei primi anni '90 è
di speciale. Come è successo per la Collezione di valigie
giunto in Giappone, dove ha capito subito come valorizzare
LIMBO, che combina policarbonato e alluminio – ovvero
al meglio le differenze fra le due culture. Ha notato come
il meglio di due mondi. Un guscio leggero sostenuto da
una delle più affascinanti tradizioni del paese, quella del tè
un telaio resistente è il segreto dell'equilibrio di LIMBO.
verde, riscuotesse poco interesse non solo fra gli stranieri,
Equilibrio che contraddistingue anche la vita di Stéphane
ma anche fra i giovani giapponesi. Invertire la tendenza è
Danton, una persona con uno spiccato senso delle giuste
diventata la vocazione del sommelier di Lione.
proporzioni. Lo si comprende dal suo lavoro di esperto ed
ambasciatore del tè giapponese. Ma, in particolare, dalla sua
Danton ha così deciso di aprire la sua prima casa del tè –
vita di tutti i giorni di francese a Tokyo. Con una formazione
Ocharaka – nel quartiere Kichijōji di Tokyo.
Alluminio e policarbonato in
perfetta armonia.
Oggi crea varietà moderne in grado di avviare un dialogo
fra i gusti orientali e quelli occidentali. E di riavvicinare
i giovani giapponesi alla propria cultura. Una strada da
percorrere, secondo Danton, attraverso i sensi. La sua
esperienza nella degustazione di vini lo ha spinto a proporre
ai suoi clienti il tè seguendo l'olfatto. In questo modo si
approfondisce anche la loro comprensione per gli ingredienti, da lui scelti con una meticolosità e dedizione tali da
spingerlo negli angoli più reconditi del paese. È così che
si ritrova spesso, lontano dalla confusione metropolitana
di Tokyo, in luoghi pervasi di una loro propria armonia.
Danton si trova a suo agio nei campi di tè e ne apprezza il
silenzio primordiale mentre lo sguardo si perde nel verde
intenso delle colline. Il francese in Giappone è diventato
egli stesso un elemento di quell'equilibrio che rende
questo paese così unico. Unico come l'equilibrio fra il
policarbonato e l'alluminio di LIMBO.
LIMBO
IL MEGLIO DI DUE MONDI.
Alluminio e policarbonato – due materiali high-tech su cui RIMOWA punta come nessun altro.
spostare facilmente anche le valigie più pesanti. E l'add-a-bag holder permette di agganciare un
Combinati in modo intelligente nella Collezione LIMBO, i vantaggi dei due materiali saranno tutti
bagaglio aggiuntivo direttamente alla valigia. Bagaglio speciale, comfort speciale: il Business
per voi.
Multiwheel® LIMBO dispone di scomparti organizzati razionalmente, il Beauty Case di spazi per
i cosmetici suddivisi in modo intelligente e l'Attaché Case di una ricca serie di utili accessori. Le
Un telaio resistente realizzato in lega di alluminio-magnesio forma una struttura stabile per i gusci
serrature a leva integrate nel telaio con combinazione personalizzabile e tecnologia TSA garantiscono
leggeri, ma comunque robusti, di policarbonato. Dietro all'eleganza del design caratteristico si
inoltre tanta sicurezza. A proposito di comfort: equipaggiata con la nuova tecnologia digitale
nascondono funzioni che garantiscono il meritato relax ancor prima di mettersi in viaggio. Infatti
RIMOWA Electronic Tag, il check-in della LIMBO può essere eseguito in tutta semplicità attraverso
è possibile, ad esempio, adattare gli interni proprio in base al volume dei propri bagagli grazie al
uno smart device ovunque ci si trovi e la valigia può essere consegnata nel giro di pochi secondi
Flex-Divider system regolabile in altezza. Il sistema Multiwheel® consente di
in aeroporto. Per maggiori informazioni vedere a pag. 14.
Nella LIMBO si incontrano i più moderni
materiali utilizzati in valigeria.
Lasciatevi affascinare dalla scelta dei colori:
Creme White, Granite Brown, Carmona Red, Night Blue e Black.
Versione con Electronic Tag.
LIMBO
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JOTARO SAITO, DESIGNER DI KIMONO/ KYOTO
35°06'30.6"N
135°56'49.2"E
BOSSA NOVA
LA PERFEZIONE
NON SI RAGGIUNGE,
SI CREA.
E non è solo il glamour che fa delle creazioni di Saito degli
Se consideriamo il kimono alla stregua di una composizione
musicale, allora Jotaro Saito è il virtuoso capace di trasfor-
oggetti di prestigio ambiti; gli abiti lavorati a mano con
marla in un capolavoro, conferendo al complicato gioco
estrema cura incarnano il massimo livello di qualità nel
di colori e modelli, strati e pieghe una nuova leggerezza e
settore tessile. I finissimi ricami, i colori elegantissimi e i
portando i kimono, considerati antiquati, addirittura alle
tessuti scelti sono espressione dell'ambizione di perfezione
luci della ribalta delle passerelle. A soli 27 anni è stato il
del designer.
più giovane designer di kimono a mettere in piedi la sua
prima sfilata di moda. Da quel momento le sue collezioni
Anche RIMOWA, con BOSSA NOVA, condivide lo stesso
sono diventate un appuntamento fisso della Tokyo Fashion
amore per i dettagli interpretandolo in modo diverso. Qui,
Week, che ha segnato la rinascita dei kimono anche al di
ad esempio, sono gli interni preziosi o le raffinate impunture
fuori delle cerimonie di festa e del folklore giapponese.
a generare la sensazione di eleganza. A Kyoto, culla delle
Jotaro Saito riflette sui propri schizzi.
antiche tradizioni giapponesi, lo spirito della perfezione è
ancora onnipresente. Ma si tratta di una sensazione rilassata,
contraddistinta più dalla pace e dall'accortezza che dallo
zelo e dall'obbligo. È anche il luogo in cui Saito ha appreso
l'arte della sartoria dei kimono da suo padre. In Giappone,
dove vecchio e nuovo si ricongiungono continuamente, ha
creato una visione assolutamente purista, capace tuttavia
di trasformarsi continuamente. E di ispirarci continuamente.
Qui la seta preziosa viene decorata
con i suoi disegni.
BOSSA NOVA
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BOSSA NOVA
ALTA QUALITÀ A 360 GRADI
Elegante, classica e con tanta cura per i dettagli – la linea BOSSA NOVA possiede un tocco
Ed un add-a-bag holder integrato nel guscio amplia la capacità di carico consentendo di agganciare
tutto speciale. Materiali di alta qualità, lavorazione precisa e policarbonato in raffinato Jet Green
senza fatica un bagaglio aggiuntivo alla valigia.
irradiano una sensazione di esclusività fin dal primo sguardo. Sempre nel segno dell'esclusività è
la maniglia dal piacevole tocco rivestita in vacchetta, tanto raffinata quanto resistente. Rifinita
Le innovative serrature con TSA LOCK®, che possono essere aperte dal personale addetto durante i
con un'impuntura distintiva, che impreziosisce anche la pregiata pelle applicata agli angoli della
controlli di sicurezza senza alcun danno per la valigia, rendono il viaggio ancor più sereno. Altrettanto
linea BOSSA NOVA.
piacevole è la possibilità di effettuare con un semplice clic, da casa o in viaggio, il check-in della
Dotata di RIMOWA Electronic Tag,
la BOSSA NOVA vi porta in viaggio oggi
con il comfort di domani.
BOSSA NOVA e di consegnarla in aeroporto evitando qualsiasi tempo di attesa. Il tutto reso
L'amore per i dettagli caratterizza anche gli interni. Il tessuto trapuntato che li riveste interamente
possibile dalla nuova tecnologia digitale RIMOWA Electronic Tag. Per maggiori informazioni
ricorda quello dei paracadute, mentre il Flex-Divider system provvede a mettere ordine in valigia.
vedere a pag. 14.
L'eleganza del Jet Green si abbina
alla perfezione con il verde o il beige.
Gli interni sono completamente rivestiti
di tessuto trapuntato.
Gli inserti dalla lavorazione di alta qualità
assicurano un robusto rinforzo, catturando
contemporaneamente gli sguardi.
BOSSA NOVA
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LA SCOPERTA COME PRINCIPIO –
RIMOWA NATIONAL
GEOGRAPHIC.
Il modo migliore per scoprire il mondo è in compagnia di
E ancora oggi, in un'epoca in cui apparentemente ogni me-
Nelle prossime pagine seguiremo nel loro viaggio Sonja
una valigia RIMOWA. Oppure di una copia di NATIONAL
tro della Terra sembra essere documentato, NATIONAL
Blaschke e il fotografo Mike Yamashita, due persone che
GEOGRAPHIC. I 33 uomini che nel 1888 diedero vita alla
GEOGRAPHIC riesce comunque a trovare nuove immagini
conoscono bene il Giappone ma che, nonostante ciò, restano
National Geographic Society a Washington, infatti, non
e nuove storie che risvegliano in noi la voglia di viaggiare.
ogni volta affascinati da questo paese proprio come la prima
desideravano nient'altro che spingere le persone a prendere
Risulta perciò naturale che RIMOWA e la redazione di
volta. Siamo certi che anche voi troverete questa lettura
l'iniziativa e a scoprire il mondo. Con i loro reportage prendevano
NATIONAL GEOGRAPHIC Germania si uniscano finalmente
altrettanto entusiasmante. All'inizio del catalogo Dieter
per mano i lettori immergendoli in spedizioni spettacolari, che
alla ricerca di quell'ispirazione che ci fa percepire ancora il
Morszeck vi ha accolto con un konnichiwa. Noi, seguendo il
mostravano loro la meraviglia dell'avventura nei paesi lontani.
mondo come qualcosa di stupefacente.
suo esempio, ci congediamo con un sayōnara.
TESTO: SONJA BLASCHKE FOTO: MICHAEL YAMASHITA
Sconosciuta
bellezza
Di nazionalità tedesca, la nostra autrice vive da
oltre dieci anni in Giappone. Dove coglie tuttora
le radici di questa cultura millenaria? Dove riesce
a trovare ancora l'identità più autentica del
Giappone? Scopriamolo seguendo il suo viaggio.
I giapponesi amano il meraviglioso alternarsi dei colori delle stagioni. Il rosso aranciato che fa brillare gli aceri
in autunno compare ovunque nella vita di tutti giorni, perfino nelle decorazioni dei dessert.
100 nat iona l ge ogr a ph ic
102 104 Pagina 102/103: nei dintorni di Kaga Onsen, lungo la costa occidentale, si incontrano piccole località dove sgorgano
sorgenti calde, come Yamanaka Onsen. Qui la cultura termale vanta una tradizione lunga oltre 1.300 anni. Gli ospiti
soggiornano in alberghi tradizionali chiamati ryokan. Nel “Ryokan Hoshi” (foto) i visitatori vengono accolti con una
ciotola di tè verde.
Pagina 104/105: il Giardino di Hamarikyū fu allestito 350 anni fa nel centro di Tokyo per gli shogun, i potenti signori
feudali dell´epoca. Oggi sono gli abitanti di Tokyo a godersi qui attimi di relax all´ombra dei grattacieli commerciali.
A sinistra: Kobe è una grande città situata sulla costa meridionale di Honshū, una delle isole del Giappone, e uno dei
principali porti marittimi del paese. È originaria di questa regione la carne di manzo amata in tutto il mondo dai
gourmet. Attorno a Sannomiya (foto), nodo cruciale per i trasporti nella città, si estende un quartiere molto amato
per le uscite serali, dove i giovani si incontrano volentieri per il karaoke.
S
ono seduta su un panno di feltro rosso sul
pavimento di stuoie di paglia di riso. Questa
casa del tè si trova su una piccola isola nel
mezzo di un laghetto, collegata alla riva solo da
stretti ponticelli in legno di cedro, contornati
da glicine. Le porte scorrevoli aperte lasciano entrare un
soffio di vento che porta con sé il profumo del mare. Una
giovane donna, vestita con l´abito da lavoro dei monaci
zen, porta un vassoio laccato rosso e nero e lo depone con
cura di fronte a me. “Dozo – prego”, dice con un inchino.
Sono circondata da 37 milioni di persone in questa città,
ma in questo momento le percepisco molto, molto distanti. Mi trovo nel cuore di Tokyo, nel centro della capitale
giapponese, ma qui, su questa piccola isola del Giardino
di Hamarikyū, regna una pace rilassata.
Alcune anatre assonnate riposano sulle rocce nell´acqua
verde chiaro, sulla riva un airone cenerino osserva con
sguardo fisso i piccoli pesci che saltano fuor d´acqua. Dietro questo idillio si elevano i futuristici grattacieli in vetro
del moderno distretto di Shiodome.
Supermoderno: ecco come immaginavo il Giappone
quando, più di dieci anni fa, sono giunta per la prima
volta a Tokyo dalla Germania. Una nazione hi-tech, il
luogo di nascita dei robot, la patria di aziende produttrici di elettronica famose a livello mondiale. Ma col
passar del tempo ho scoperto che questo paese ha molto
di più da offrire e che è anche incredibilmente attaccato
alle tradizioni e al passato. In provincia non è cambiato
praticamente nulla dagli anni ´70 in poi. Fino ad oggi è
possibile contattare tante istituzioni non per e-mail, ma
solo via fax.
Con accortezza taglio in piccoli pezzi un dolce fatto
con crema di fagioli rossi Azuki e lo gusto di proposito
lentamente. Mi porto la ciotola di ceramica chiara con il
tè Matcha sul palmo della mano e ne bevo tre o quattro
sorsi. Dopo la dolcezza della crema di fagioli a cui, con
grande amore per i dettagli, era stata data la forma di una
mela, completa di foglie e coccinella, il tè fatto di foglie
macinate e mescolato con un frustino di bambù ha un
sapore particolarmente intenso.
D
urante i miei tanti viaggi nel paese avrei sostato
volentieri più a lungo in alcuni luoghi, in quanto
capaci di esercitare su di me una magia che non
sono riuscita ancora a cancellare dalla mente. Ma adesso
voglio tornare indietro, voglio capire ancora una volta
perché sono riuscita a trovare la pace in quell´onsen, uno
dei bagni termali tradizionali del Giappone, lungo la costa
occidentale. Perché Omori, un villaggio appartato ricco
di storia e di storie, è diventato per me il simbolo di un
Giappone che, nella giungla urbana del mondo, è stato
ritenuto per molto tempo superato. E desidero ancora
una volta immergermi con i delfini, proprio perché la
prima volta è stato indimenticabile.
Nella casa del tè mi compilo un elenco, collego punti
sulla cartina, pianifico il mio tour. A casa preparo una
piccola valigia e già il mattino seguente parto alla volta di
Giappo ne 107
A sinistra: una foresta di bambù ai margini del villaggio
di Omori sulla costa occidentale; il nome della località
significa “grande foresta”.
A destra: lo chef Hiroyuki Atsuzawa è tutto intento nella
preparazione del manzo di Kobe. I principianti, secondo
lui, non dovrebbero nemmeno toccare questa carne
preziosa. Dovrebbero esercitarsi con il tofu. Il ristorante
“Kobe Plaisir” serve la vera bistecca di Kobe, ricavata
esclusivamente da manzi di Tajima, a nord di Kobe,
macellati da meno di 45 giorni.
questi tre luoghi che incarnano ciò che di meglio può
offrire il Giappone: fonti termali calde ed artigianato,
cultura e storia, natura ed avventura.
La mia prima destinazione: Yamanaka Onsen, raggiungibile agevolmente anche da Tokyo con il treno ad
alta velocità Shinkansen. Guardo scorrere dal finestrino
prima le periferie della capitale, poi le città di provincia.
Qua e là, fra le gallerie, riesco a gettare una breve occhiata alle valli di montagna e alle loro tradizionali case
degli agricoltori. A Kanazawa scendo per prendere il
treno regionale per Kaga Onsen, da cui si raggiungono
le sorgenti termali. Scoperte già 1300 anni fa dai monaci,
furono di nuovo dimenticate per poi essere riscoperte per
puro caso 800 anni fa: osservando un airone cenerino che
vi immergeva le zampe godendosi il tepore dell´acqua
calda, si pensò che dovesse per forza essere piacevole
anche per gli uomini.
A Yamanaka Onsen gli alloggi si trovano solo su una
delle rive del fiume; sull´altra la natura è lasciata intatta.
108 nat iona l ge ogr a ph ic
“Qui ogni tanto sbuca un orso dai cespugli. Gli ospiti con
la camera che dà sul fiume scorgono a volte anche scimmie o stambecchi di montagna”, racconta Makoto Kamide. Il settantaquattrenne ha trascorso tutta la sua vita in
questo luogo e ricorda i giochi che faceva qui d´estate da
bambino. “Davamo i nomi alle rocce, questa ad esempio
si chiamava ´roccia del diavolo´”, dice indicando un parallelepipedo di roccia ricoperto di vegetazione nel mezzo
del fiume. Proprio lì accanto la corrente era così forte che
solo i bambini più grandi vi potevano nuotare.
D
a circa 100 anni un sentiero escursionistico
percorre la Gola Kakusenkei. Accompagnati
dal frinire delle cicale, saliamo aiutati dai gradini
formati dalle radici degli alberi. Qui, in primavera, le
fioriture dei ciliegi richiamano i visitatori all´hanami,
ovvero a godere della bellezza dei ciliegi in fiore. E in
autunno il verde chiaro dei tanti aceri si tramuta in un
rosso aranciato brillante.
Dietro ad una curva scorgo i grandi ombrelloni rossi
dell´apprezzata casa del tè “Kakusenkei Kawadoko”,
aperta solo nella stagione calda dell´anno. Coppie e
famiglie con bambini siedono all´ombra su pedane di
legno, gustando tè e torte. Mi siedo anch´io. A destra una
cascatella si getta in uno stagno.
Kamide richiama la mia attenzione sullo splendido
piatto laccato. È una delle specialità di questa piccola
località che conta appena 10.000 abitanti. In nessun altro
luogo del Giappone vengono prodotti così tanti oggetti
laccati come qui. Ogni volta rimango colpita osservando
gli artigiani che, dopo innumerevoli fasi di lavorazione,
trasformano un semplice pezzo di legno in una delicata
ciotola per il riso o in un elegante bicchiere, impreziosendolo con la resina dell´albero della lacca (Urushi). La
finezza e raffinatezza della lavorazione sono uniche.
A Yamanaka Onsen i visitatori possono cimentarsi
loro stessi in diverse lavorazioni artigianali. Il giovane
tornitore Hirokazu Kitano mi insegna. Prima di tutto
Il villaggio da cartolina sembra
sbucare ancora dai tempi dei
guerrieri samurai, un'epoca
che si è spenta 150 anni fa.
110 nat iona l ge ogr a ph ic
blocca un pezzo grezzo sulla macchina. Io spingo su un
pedale e il pezzo di legno ruota davanti a me. Lentamente appoggiamo un utensile affilato. Kitano guida la mia
mano, quando tiriamo via in modo accorto la lama verso
destra. I trucioli piovono sul piano di lavoro. Ripetiamo
più volte questo processo finché, piano piano, appare la
forma che avevo immaginato. Alla fine incido il mio nome
in giapponese sul fondo della ciotola. Il ventiduenne
Kitano si occupa delle finiture e assottiglia dall´interno
la ciotola, rendendola liscia, ma non troppo spessa e
nemmeno troppo esile. Proprio qui sta la maestria.
Il ruolo di precursore tecnologico del Giappone si
interfaccia anche con una tradizione artigiana secolare,
di cui si va fieri. Ceramica, arte cartaria, oggetti laccati nella lavorazione minuziosa di materiali difficili i giapponesi hanno raggiunto livelli di abilità incomparabili.
Nessun altro è così ossessionato dai dettagli o ugualmente animato dalla ricerca della perfezione. Devono essere
stati fatti a macchina, penso osservando i pezzi laccati
e in ceramica esposti, è tutto così incredibilmente perfetto - e invece si tratta di prodotti realizzati tutti a mano.
Il giorno successivo parto con il Shinkansen alla volta
di Hiroshima, passando per Kyoto, antica città imperiale,
e per la città portuale di Kobe. Da Hiroshima un autobus
di linea regionale mi porta in tre ore scarse nell´entroterra più profondo. Brandelli di nubi bianche restano
sospesi lungo i pendii delle montagne. Mi lascio alle
spalle campi di riso e foreste di bambù, tombe degli avi
al limitare del bosco e antiche case di agricoltori dai
lucenti tetti in tegole marroni e nere. Satoyama è il nome
con cui i giapponesi definiscono quei paesaggi nei quali
l´uomo e la natura vivono in simbiosi. Da qui passa solo
chi ha una meta.
E
la mia si chiama Omori, un villaggio di 400 abitanti non lontano dall´antica miniera d´argento di
Iwami Ginzan. Omori significa “grande foresta”.
Il nome è perfetto per indicare questa località sviluppata
in lunghezza e circondata da fitte foreste miste. L´insieme
delle case ad uno o due piani si affaccia su una stretta
stradina in salita lunga oltre un chilometro. L´effetto è
quello della perfezione. Le facciate sono dipinte di bianco o di ocra e rivestite di legno scuro, di fronte alle quali
si staglia il verde delle piante in vasi d´argilla. Su alcune
tegole del tetto è inserita la testa di Ebisu, una delle Sette
Divinità della Fortuna. Il suo volto sorridente protegge
gli abitanti della casa dalla sventura. Di auto non ce n´è
quasi nessuna. Un coro di insetti accompagna il gorgoglio
di un ruscelletto che attraversa la città.
Il villaggio da cartolina sembra sbucare ancora dai
tempi dei guerrieri samurai - un´epoca che in Giappone
si è spenta 150 anni fa. Percorrendo le anguste strade mi
sembra ancora di percepire quella che fu la ricchezza e
l´importanza della regione. Si dice che all´inizio del XVII
secolo un terzo dell´argento in circolazione nel mondo
provenisse dal Giappone, e in gran parte da qui.
Insieme a Sumi Ito cammino nella foresta percorren-
do stretti sentieri. Qua e là gradini di scale consumate ci
conducono rapidamente in quota. Solitari raggi di sole
creano giochi di luce sul terreno. Il sessantottenne mi
mostra delle piccole pietre squadrate ricoperte di muschio a margine del sentiero. “Si tratta di antiche tombe,
devono essere scivolate giù dai pendii.” Ci imbattiamo
in un trogolo di pietra usato per le abluzioni rituali che
precedevano la preghiera. Nel Periodo Edo (1603–1868)
qui si ergevano oltre 100 templi. In base alle rovine si
stima che nel periodo di massimo splendore (XV e XVI
secolo) la popolazione di Iwami Ginzan raggiungesse
le 200.000 unità.
L
e antiche miniere sono state riscoperte circa
20 anni fa. Il lavoro nelle profonde oscurità della
terra non era sicuramente adatto ai deboli di
cuore. Ito mi mostra il guscio di una lumaca riempito
di olio vegetale. Con questa specie di “lampada” i minatori riuscivano anche a stabilire se vi era una sufficiente
Nel 2007 l´Unesco ha conferito all´antica
miniera d´argento di Iwami Ginzan e al
paesaggio che la circonda il tanto ambito
riconoscimento di Patrimonio culturale
dell´umanità. Anche Omori, un villaggio di
appena 400 abitanti nelle vicinanze della
miniera, fa parte di quest´area. Un tempo la
regione contava 200.000 abitanti. Difficile
a credersi, considerando le modeste risaie
(pagina a sinistra, foto a sinistra) e le fitte
foreste. Osservando i giardini tradizionali
(pagina a sinistra, foto a destra) e le case
meravigliosamente restaurate con facciate
in legno e tegole lucenti (sopra), i visitatori
di Omori hanno la sensazione di essere
ritornati indietro al Periodo Edo (1603–1868),
una delle epoche di maggior splendore
culturale del Giappone.
Giappo ne 111
A sinistra: un chiosco di cibo di strada a Kobe offre
piatti cinesi come tantanmen, una specie di tagliatelle
immerse in una zuppa piccante, ravioli al vapore e
anatra alla pechinese. Di solito i giapponesi mangiano
direttamente al chiosco. Non è visto di buon occhio
mangiare camminando.
Sopra: l´isola vulcanica di Mikurajima, 200 chilometri a sud di Tokyo, è famosa per i tursiopi,
una specie di delfini dal muso corto che può raggiungere dai due ai quattro metri di lunghezza.
Qui da 20 anni i visitatori hanno l´opportunità di immergersi e nuotare con i delfini, qualunque
siano le condizioni meteorologiche. Quando vi si trovava la nostra autrice, il mare era in condizioni
non favorevoli a causa delle propaggini di un tifone.
Giappo ne 113
114 Pagina 114/115: momenti di relax con tè verde e torte a Yamanaka Onsen.
A sinistra: nella semioscurità delle grotte, i visitatori ammirano a lume di candela le
Gohyaku rakan, 500 statuette in pietra che raffigurano altrettanti monaci buddisti.
Ognuna è leggermente diversa dalle altre, e si dice che chiunque visiti le grotte trovi
una figura che assomiglia ad un parente deceduto.
Al centro: estetica giapponese all´ingresso di una casa samurai di un tempo ad Omori:
questo ingresso era riservato una volta solo agli ospiti di elevato lignaggio oltre che al
padrone di casa.
A destra: in Giappone entrando in casa ci si toglie le scarpe e ci si infila le pantofole,
proprio come qui all´ingresso di un ryokan.
quantità di ossigeno nell´aria. Per proteggere i polmoni
dalle polveri indossavano maschere di protezione su cui
applicavano uno strato di crema a base di prugne verdi.
È a Toshiro Nakamura, artigiano e canuto imprenditore produttore di protesi, che si deve la trasformazione
di Omori da villaggio decadente a meta da non perdere
per chi è alla ricerca di relax e di contatto con la natura.
Qui non ci sono negozi di grandi catene né convenience
store, i mini-supermercati aperti 24 ore su 24. È grazie a
questo che la città fantasma si è tramutata in un luogo
dove tornare a respirare. Anche molti giovani apprezzano
la qualità della vita. Trovano lavoro nel turismo o da Nakamura, che nel frattempo ha già impiegato 80 fra dipendenti a tempo pieno e part-time, fra i quali molte donne.
Appena pochi anni fa l´asilo stava per chiudere, mentre
ora si prende cura di 13 bambini. “È come un sogno, tutto
ciò mi commuove nel profondo”, dice Nakamura.
Il sessantasettenne desidera “creare una città nella
quale la gente abiti volentieri”. Che abbia quasi raggiun-
116 nat iona l ge ogr a ph ic
to il suo scopo lo dicono gli ultimi nuovi arrivati. Un
mastro fornaio e una pasticciera vogliono trasferirsi in
autunno con i loro figli da Tokyo a Omori e aprire qui un
negozio in proprio.
Rimarrei volentieri più a lungo ad Omori, per me in
assoluto uno dei luoghi più belli del Giappone, dove resta
viva la sobria eleganza dell´architettura tradizionale giapponese, che mi ha conquistato già dai tempi dell´asilo.
Però devo tornare a Tokyo perché, a conclusione del mio
viaggio, ho prenotato ancora una piccola avventura: una
nuotata con i delfini in mare.
L
a mia prossima destinazione? Le Isole Izu, a poche
ore di traghetto da Tokyo, che compensano alla
perfezione la vita frenetica della metropoli. Una
delle mie preferite è Mikurajima. L´isola a forma di muffin, la cima di un vulcano quiescente, misura circa 5,5
chilometri di diametro ed è famosa per le sue foreste
primordiali, l´acqua cristallina e i delfini. Da circa 20 anni
vengono offerti dei tour per osservare i cetacei.
Alla sera incontro i miei compagni di viaggio, una
truppa variopinta, al Takeshiba Pier di Tokyo: si tratta
di uomini e donne di età compresa fra i 20 e i 40 anni.
Da qui salpano i traghetti che di notte portano alle Isole
Izu più lontane.
Ci accompagna Mizuki Nakagawa. La ventunenne
abbronzata adora i delfini da quando era bambina: “Riuscirei a non parlare d´altro per 24 ore di seguito! Ho realizzato il mio sogno.”
Il mattino seguente alle 6 il traghetto attracca a Mikurajima. Mentre cammino col bagaglio sulla passerella, il
traghetto viene investito da onde sferzanti che lo fanno
inclinare bruscamente di lato. Veniamo poi a conoscenza
dai nostri ospiti della “Minshuku Miura”, una pensione
a gestione familiare, che i forti venti erano propaggini
del tifone numero 13. Ci consigliano di nuotare solo una
volta con i delfini e di riprendere il traghetto di mezzogiorno per Tokyo. Diversamente potremmo restare bloc-
cati per non si sa quanto.
“Andiamo a pregare in un tempio affinché oggi ci
venga concesso di nuotare con i delfini” dice la nostra
guida con tono ironicamente serio. “Chi non prega, non
vede i delfini.” Dopo di che ci infiliamo velocemente le
tute in neoprene, ci muniamo di pinne e saltiamo su una
piccola imbarcazione. Una volta lasciato alle spalle il
porto protetto, il mare grosso comincia a far dondolare
seriamente la barca. Mentre siamo alla ricerca delle
pinne dorsali dei delfini, mi aggrappo con forza alla
panca e al bordo della barca sperando di non essere
catapultata fuori in mare al successivo cavo dell´onda.
A qualche centinaia di metri di distanza emergono
altre due barche e delle persone con le mute in neoprene
si tuffano in mare. “Iruka, delfini!”, grida all´improvviso
Nakagawa. “Sono qua!” Ci raccomanda insistentemente
di non toccare per alcun motivo gli animali. “Se hanno
voglia di giocare, vengono loro stessi a cercarvi.”
Mi lascio scivolare giù dal bordo della barca. L´acqua
di agosto è piacevolmente calda. Con il boccaglio fra i
denti e la maschera da immersione sul viso, mi allontano
nuotando dalla barca. Presto scorgo i loro corpi lucenti
nel profondo blu del mare. Una dozzina di delfini nuota
davanti e dietro me, alcuni di loro in coppia o in gruppetti, vicini uno all´altro. La loro eleganza e curiosità giocosa
sono sempre travolgenti. In un´escursione precedente
sono riuscita addirittura a udire sott´acqua il loro canto
e le loro voci, che a sentirle sembrano quasi ridacchiare.
Facciamo ritorno dopo circa due ore. Esagitati, gridiamo in coro quando la barca vola sopra la cresta delle
onde. Poco prima del ritorno riceviamo addirittura
un´altra visita inaspettata di due delfini curiosi.
Appena pochi anni fa l'asilo
stava per chiudere, mentre
adesso ad Omori ci sono di
nuovo 13 bambini da accudire.
U
na volta giunti al porto, un operatore ci viene
incontro dicendoci una sola parola: “Kekko”. Il
traghetto è cancellato. Non è un evento raro a
Mikurajima. L´isola dispone solo di un porticciolo per le
barche dei pescatori, ma non per grandi traghetti. La
Giappo ne 117
Komatsu
Kaga Onsen
Mar del Giappone
GIAPPONE
(Mare orientale)
Honshu
Oda
Omori e miniera
Kyoto
di Iwami-Ginzan Kobe
Hiroshima
Osaka
Tokyo
Yokohama
Nagoya
Shikoku
Fukuoka
GIAPPONE
Ryokan Hoshi
Yamanaka Onsen
Isole
Izu
Miyakejima
Mikurajima
Kyushu
OCEANO PACIFICO
0 km
100
Tokyo
INGRANDIMENTO
DELLA CARTA
A DESTRA
STATO ISOLANO STACCATO PER LUNGO
TEMPO DAL MONDO
Reperti di utensili in pietra grezza risalenti a 40.000 anni fa
dimostrano la presenza del primo insediamento sulle
isole del Giappone. Dal 14.500 circa fino al 300 a.C. il
popolo di cacciatori e di raccoglitori degli Jomon
domina il paese. Verso la fine del VI secolo il Giappone,
sotto l´influenza della Cina, introduce il buddismo.
Dopo secoli di guerre, attorno al 1600 il paese entra in
un periodo di pace durato 250 anni, chiamato Periodo
Edo. I sovrani dell´epoca appartenenti al Clan Tokugawa
fanno sì che il Giappone si chiuda ai paesi esteri. Solo
a metà del XIX secolo il paese si apre di nuovo a causa
della pressione economica proveniente dall´estero.
Oggi il Giappone è considerato una delle più importanti
nazioni industrializzate.
Tokyo
INFORMAZIONI DI VIAGGIO
La terra
delle mille isole
DOVE DORMIRE: Per i turisti sono pratici i quartieri di
Ginza, Shibuya, Asakusa e Shinjuku. Fra le catene di hotel a
prezzi convenienti ricordiamo Richmond (richmondhotel.jp), Unizo
(hotelunizo.com), Dormy Inn (hotespa.net/dormyinn) e Sunroute
Il Giappone si estende da nord a sud per oltre 3.800 chilometri
(sunroute.jp). Un suggerimento per chi cerca la quiete: “The Agnes
attraversando diverse zone climatiche, dalla subartica alla
Hotel” (agneshotel.com).
subtropicale. Il paese è formato dalle quattro isole principali
DOVE MANGIARE: Presso il mercato del pesce Tsukiji si
Hokkaido, Honshu, Shikoku e Kyushu, nonché da migliaia di
trovano numerosi locali che offrono sushi. Nel ristorante “Shutoku
isole più piccole. Dei 127 milioni di giapponesi, un terzo vive
Nigokan” viene servito sushi speciale; il riso viene insaporito
nell´area urbana di Tokyo. Ecco alcuni consigli di viaggio per
con un aceto di riso prodotto seguendo un´antica ricetta risalente
visitare al meglio le località presentate nell´articolo.
a 400 anni fa (Tsukiji 6-26-6, Chuo ward, Tel. 03-5565-3511).
DA NON PERDERE: Il Giardino di Hamarikyū è uno dei più
VIAGGIARE IN GIAPPONE
bei parchi di Tokyo. All´ingresso è possibile noleggiare gratuitamente
È facile viaggiare in Giappone anche se non si dispone di conoscenze
una guida audio e video.
della lingua. I giapponesi sono ospitali e pronti a dare una mano.
La sera sediamo davanti a
tè e birra sotto un cielo
stellato. Sono state 24 ore
davvero intense!
nostra guida propone di raggiungere con la barca di un
pescatore la vicina isola Miyakejima, dove succede solo
di rado che il servizio traghetti venga sospeso.
Purtroppo non ci viene consentito di rimanere sul
ponte della barca, “altrimenti cadreste in acqua”, ci
ammonisce Nakagawa. Riluttante seguo gli altri nell´angusta stiva della barca dove, dopo appena pochi minuti,
l´ambiente si trasforma in una sauna. Il sudore ci scorre
addosso. Ci aggrappiamo al soffitto, alla panca. Vengo
scagliata costantemente contro la rigida parete posteriore. “Lividi assicurati” è il pensiero che mi attraversa
la mente. Alcuni compagni di viaggio devono vedersela
con il mal di mare, io invece ho il cuore che batte all´impazzata per la paura. “Ganbatte”, tieni duro, ripeto a
me stessa, mentre muovo un po´ l´aria con il bloc
notes. Dopo 60 interminabili minuti getto uno sguardo
dal finestrino e vedo apparire la sagoma allungata
dell´isola Miyakejima.
La sera, davanti a tè e birra e sotto un cielo stellato,
sediamo in compagnia di un gruppo di gatti che ci ronza
intorno sperando in qualche boccone della cena. Kazuhi-
sa Okamoto, architetto di 36 anni, parla a tutti con
grande sincerità. “Mi sembra quasi di aver nuotato con i
delfini tre giorni fa, non stamattina.” Noi annuiamo.
Sono state 24 ore davvero intense!
Il mezzogiorno seguente prendiamo il traghetto per
Tokyo. Sulla nave di grandi dimensioni quasi non ci
accorgiamo che il mare è ancora grosso. Passo di nuovo
in rassegna il viaggio. Perfino nel Giappone superorganizzato, dove i macchinisti dei treni si scusano per un
ritardo di appena due minuti, non sempre tutto si svolge
secondo i piani. “Non possiamo combattere contro la
natura”, aveva affermato Mizuki Nakagawa. In un paese
come il Giappone, così influenzato dall´umore della
natura, serve una buona dose di imperturbabilità.
Il mattino dopo, di nuovo a casa, ho ancora la sensazione che il mondo intorno a me ondeggi per le tante ore
trascorse in mare. Osservo il porto dal balcone al decimo
piano. Se mi alzo appena sulle punte dei piedi intravvedo
le luci del Rainbow Bridge nella Baia di Tokyo, sotto il
quale siamo passati alla partenza. Odo le sirene delle navi:
ecco, mi invitano a partire per il prossimo viaggio.
A pochi anni dai Giochi Olimpici di Tokyo del 2020 sono sempre
Yamanaka Onsen
diretto a Oda. Il viaggio dura quasi tre ore.
di più le indicazioni in inglese. I furti e i crimini sono molto rari, gli
COME ARRIVARE: Da Tokyo è possibile raggiungere Kaga in
DOVE DORMIRE: L´hotel “Yuzuriha” (yuzuriha-ginzan.jp) ha
inviti si possono quindi accettare tranquillamente. Ente nazionale
tre ore e mezzo di treno. Da qui si giunge a destinazione in autobus
un aspetto tradizionale all´esterno, per poi svelare interni moderni.
del turismo giapponese: www.jnto.go.jp/eng/
o taxi in 20 minuti.
DOVE MANGIARE: Il “Café Juru” della coppia Ando è noto
DOVE DORMIRE: Tutte le otto camere del “Ryokan Koorogiro”
per i suoi deliziosi menu di mezzogiorno. SI trova a 50 metri di
STAGIONE IDEALE PER IL VIAGGIO
(koorogirou.jp) sono state ristrutturate magnificamente da poco
distanza da “Yuzuriha” proseguendo verso il centro del villaggio nei
Il paese dà il meglio nel periodo della fioritura dei ciliegi (marzo/aprile)
tempo. Alcune dispongono di un bagno onsen privato all´esterno.
pressi di una biforcazione.
e in autunno, quando le foglie si colorano. Feste tradizionali (Matsuri)
Il prezzo del pernottamento (ca. 220 Euro a persona) comprende
e spettacolari fuochi d´artificio (Hanabi) rendono più gradevole
anche due ricchi pasti.
Mikurajima
l´umida estate. La neve polverosa di Hokkaido attira amanti degli
DOVE MANGIARE: La specialità del ristorante “Ganba”
La scuola di immersione True North (truenorth.jp) offre pacchetti
sport invernali da tutto il mondo. Si dovrebbero evitare la “Golden
(koorogirou.jp/ganba) è un piatto chiamato kaisendon: si tratta di
di viaggio per l´osservazione dei delfini: traghetto, pernottamento,
Week” (aprile/maggio), il periodo vicino alla Festa delle Lanterne
pesce crudo e frutti di mare su riso acidificato.
dotazione, guida, diversi pasti.
“O-Bon” in agosto e il periodo di Capodanno - in questi momenti
DA NON PERDERE: I visitatori possono trasformarsi per
CONSIGLIO: La fine del viaggio non dovrebbe essere troppo
dell´anno, infatti, tutto il Giappone si mette per strada.
un giorno in artigiani del posto, ad esempio provando la lavorazione
a ridosso della partenza dal Giappone: spesso i traghetti per Miku-
al tornio nel Rokuro no Sato Kogei no Yakata (fermata dell´autobus
rajima vengono cancellati a causa di burrasche. Chi soffre il mal di
numero 10, tel. 0761-78-2278).
mare farebbe meglio ad aspettare o a prendere un elicottero (tohoair.
GALATEO
Essere discreti e amichevoli, scusarsi e ringraziare spesso sono
co.jp/english/shuttle) facendosi portare sulla vicina isola Miyakejima.
atteggiamenti che in Giappone aprono molte porte. Piccoli pensieri
Omori
per ringraziare di favori ricevuti sono apprezzati, ma non attesi. In
COME ARRIVARE: Dalla stazione ferroviaria di Hiroshima,
di gelato fatti con ingredienti del luogo: kabosu, un agrume, e
Giappone la mancia è inusuale.
alle 10 e alle 14.55 parte per Omori un autobus di linea regionale
ashitaba, una pianta curativa al sapore di tè verde.
COLOPHON:
118 nat iona l ge ogr a ph ic
Il mezzo di trasporto per eccellenza in Giappone è la ferrovia. La rete
è realizzata in modo eccezionale e i treni sono puntuali.
national geographic germania
Florian Gless (responsabile secondo la legge sulla stampa)
casa editrice e sede della redazione
G+J NG Media GmbH & Co. KG,
Am Baumwall 11, 20459 Hamburg,
Tel.: +49 40 3703-0, Fax: +49 40 3703-5598.
national geographic society
La National Geographic Society ha sede a Washington, D.C., si tratta di
una società senza scopo di lucro che si prefigge di promuovere la scienza e la
formazione. Dal 1888 la società ha dato il proprio contributo a oltre 11.000
spedizioni e progetti di ricerca ed è quindi da considerarsi decisiva per l´attuale
livello di conoscenza della Terra, dei mari e dell´universo.
DA PROVARE: Nel negozio di souvenir si trovano due gusti
Il presente reportage è stato prodotto da NATIONAL GEOGRAPHIC e
NATIONAL GEOGRAPHIC TRAVELER. Prodotto redazionale. Il fatto che
NATIONAL GEOGRAPHIC metta a disposizione contenuti redazionali
non significa in alcun modo che consigli un determinato prodotto.
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