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Sicurezza Lavoro nella scuola - Home
Istituto Tecnico Commerciale “ Ferrigno”
Castelvetrano
23 NOVEMBRE 2011
La Sicurezza Lavoro nella Scuola in conformità al
D.Lgs. 81/2008 mod. ed int. dal D.Lgs. 106/2009
Dott. Ing. Vincenzo Nastasi
dott. ing. vincenzo nastasi
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RIDURRE IL RISCHIO 
FAR DIMINUIRE GLI INFORTUNI E LE
MALATTIE PROFESSIONALI
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NORMATIVA DI RIFERIMENTO
PER LA SICUREZZA E SALUTE NELLE
SCUOLE
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DM 26/08/92 - Prevenzione incendi per l’edilizia scolastica;
DM 10/03/98
- Criteri generali di sicurezza antincendio e gestione
dell’emergenza;
DM 292/1996 - Individuazione del datore di lavoro nelle scuole ;
DM 382/1998 - Regolamento sulle particolari esigenze delle scuole ai
fini del D.Lgs. 626 ;
Circolare Ministeriale 119/1999 - Indicazioni attuative Sul D.Lgs 626 e
sul DM 382/98 ;
DPR 503/1996
- Eliminazione delle barriere architettoniche negli
edifici e spazi pubblici;
Legge 296 / 06 (Finanziaria 2007) - commi 625 e 626 , Interventi nelle
scuole da completare entro il 31/12/09;
Convenzione del 25/10/01 – Tra Ministero dell’Istruzione e Ministero
dell’Interno (servizio antincendio e protezione civile)
per la
formazione delle cd. Figure sensibili.
D.Lgs. 81/2008 mod. ed int. D.Lgs. 106/2009 “ TESTO UNICO”
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I QUATTRO PILASTRI DELLA SICUREZZA E
SALUTE DEI LAVORATORI
EDIFICI ( Stabilità, igienicità ) Certificato di Abitabilità,
(antincendio)  Certificato di Prevenzione Incendi (CPI)
IMPIANTI TECNOLOGICI a servizio degli edifici ( elettrici, gas, ascensori,..)
 Dichiarazione conformita’ ( ex Legge 46/90 oggi DM 37/2008),
Denuncia messa a terra dell’impianto elettrico e di messa a terra
( ISPESL-INAIL e ASP),
ATTREZZATURE ( Macchine, DPI ) e SOSTANZE
ORGANIZZAZIONE, FORMAZIONE e INFORMAZIONE
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Docentedott.
: Ing.
Vincenzo
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Differenza tra Pericolo e Rischio
• RISCHIO = PERICOLO + Presenza di PERSONE
• Come si misura il RISCHIO ?
• RISCHIO = Probabilità x Gravità  R=PxD
• INTERVENTI DI PREVENZIONE
P
• INTERVENTI DI PROTEZIONE
 D.
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PERICOLO – FATTORE DI RISCHIO – RISCHIO
La definizione di rischio si sta rapidamente precisando, anche a livello
scientifico.
 FONTE DI PERICOLO O PERICOLO : è una proprietà intrinseca di una
determinata entità ( sostanza, attrezzatura, metodo avente potenzialità di
causare danni.  il pericolo è un dato DETERMINISTICO indipendente dalle
condizioni a contorno.
 FATTORE DI RISCHIO : PERICOLO + PERSONE ;
 RISCHIO : è la probabilità che sia raggiunto il potenziale di danno nelle
condizioni di impiego e/o esposizione.  il rischio è un concetto
probabilistico PROBABILISTICO
Questo significa : dato una fonte di pericolo non è univocamente
determinato il corrispondente livello di rischio . Ad una medesima FONTE
DI PERICOLO corrispondono tanti diversi livelli di rischio, quante sono le
combinazioni di contorno della fonte di pericolo .
Esempio di condizioni a contorno sono : Tipo di attrezzature, sostanze e
preparati, procedure di lavoro, condizioni ambientali, livello di informazione
e formazione dei lavoratori, rapporti in azienda, dinamiche di gruppo, ecc.) .
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RISCHI PER LA SICUREZZA , PER LA SALUTE , DI TIPO
TRASVERSALE
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ELEMENTI CHE INFLUENZANO IL RISCHIO E LA COMPETITIVITA’
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Docentedott.
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EVOLUZIONE NORMATIVA
DPR 547/55 “ Norma sulla sicurezza “
DPR 303/56 “ Norme igieniche nei luoghi di lavoro”
DIRETTIVE SOCIALI 
D. Lgs. 626 /94 smi , D.Lgs. 494/96 smi (Cantieri)
DIRETTIVE DI PRODOTTO 
DPR 459/96 ( direttiva macchine ), D.Lgs. 472/92 smi ( DPI)
D.Lgs. 81/2008 “ Testo Unico sulla sicurezza”
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DOCUMENTAZIONI E CERTIFICAZIONI RELATIVI ALL’EDIFICIO SCOLASTICO
1) CERTIFICATO DI ABITABILITA’
Viene rilasciata dal Comune . Attesta : la staticità, l’igienicità,
conformità alla ex L. 46/90 oggi DM 37/2008 norme di sicurezza degli
impianti tecnologici.
2) CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI (CPI)
Il DM 16/02/1982 elenca le attività a rischio di incendio, soggette al
preventivo esame progetto e successivo rilascio del CPI da parte del
Comando Provinciale dei Vigili del fuoco competente per territorio. Per le
scuole : Punto 85 – scuole con oltre 100 persone presenti; Punto 91 –
Centrali Termiche con potenzialità superiore a 100 000 Kcal/h. Punto 43 –
Deposito di carta, prodotti cartotecnici , ecc. con quantità > a 50 q.li;
Punto 83 – Locali di spettacolo e di trattenimento con capienza superiore
a 100 posti;
Procedura Autorizzativa del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco
( DM 4/5/98) :
- Approvazione del progetto presentato dall’Ente proprietario
- Rilascio del CPI , richiesto dall’Ente proprietario ad ultimazione dei
lavori;
- Rinnovo del CPI alla scadenza .
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3) IMPIANTI ELETTRICI
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Acquisire la Dichiarazione di conformità alla L. 46/90 oggi
DM 37/2008 di pertinenza dell’Ente proprietario.
• IMPIANTI DI MESSA A TERRA ,
• IMPIANTI CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE
•
Con il DPR 462 del 22/10/01 , la Messa in esercizio degli
impianti di messa a terra e protezione scariche atmosferiche non
può essere effettuata prima della verifica dell’installatore che
rilascia la dichiarazione di conformità ( L.46/90), che a tutti gli
effetti equivale ad omologazione di impianto.
•
Entro 30 giorni dalla messa in esercizio dell’impianto, il datore
di lavoro trasmette la dichiarazione di conformità all’ISPESL ed
all’ASL o all’ARPA territorialmente competenti. L’ISPESL effettua
a campione la prima verifica e trasmette le risultanze all’ASL o
all’ARPA.
•
Il DATORE DI LAVORO ha sempre l’obbligo di effettuare
regolare manutenzione agli impianti .
•
La periodicità delle verifiche periodiche ( 2 o 5 anni) può
essere richiesta alla ASL o ARPA e ad Organismi individuati dal
Ministero delle attività produttive .
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4) Ascensori
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•
COSTRUZIONE ( ASCENSORI)
Con il DPR 162/99 viene abolito il collaudo omologativo da parte
dell’Amministrazione Pubblica (ISPESL) è viene demandato ad Organismi di
certificazione , sia Italiani sia di altri paesi della Unione Europea, notificati ai fini
della direttiva 95/16/CEE.
La procedura di valutazione di conformità si conclude :
- con il rilascio della dichiarazione CE di conformità ;
l’apposizione della marcatura CE da parte della ditta installatrice.
COSTRUZIONE ( MONTACARICHI)
Si deve seguire la direttiva macchine recepita in italia con il DPR 459/96; 
marcatura CE .
MESSA IN ESERCIZIO ( Ascensori + Montacarichi  DPR 162/99)
La messa in esercizio dell’ascensore o del montacarichi avviene mediante una
semplice comunicazione da parte del proprietario al comune o alla provincia
autonoma competente per territorio ( entro 10 giorni dal rilascio della
certificazione CE).
Per quanto riguarda le verifiche periodiche ( biennali) l’utente può a sua scelta
rivolgersi o alla ASL o ARPA competente per territorio o ad apposito Organismo
notificato privato.
Manutenzione ogni 6 mesi  ditta abilitata L.46/90 oggi DM 37/2008 ( iscritta alla
Camera Commercio )
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5) Apparecchi a pressione
Nelle scuole di norma si hanno : montaliquidi, serbatoi di aria.
A)Prima del 29/5/2002 tali apparecchiature venivano collaudati in sede di costruzione
dell’ISPESL che rilasciava un libretto matricolare per ogni apparecchio.
B) Dopo il 29/5/2002 tali recipienti vengono costruiti in conformità alla direttiva europea
97/23/CE (PED) recepita in Italia con il D.Lgs. 93 /2000. Il fabbricante appoggiandosi ad un
apposito Organismo Notificato , rilascia una dichiarazione di conformità CE , marca il
recipiente in pressione CE e rilascia un libretto di manutenzione e d’uso.
Per l’esercizio, le scuole si possono trovare nei due casi di cui sopra .
DM 329 del 1 dicembre 2004 (GURI n° 22 del 28 gennaio 2005) è il regolamento per la messa in
servizio ed utilizzazione delle attrezzature in pressione.
Richiedere al Dip. ISPESL competente per territorio la richiesta di controllo di messa in servizio
.
Esempio :
Serbatoio (aria/acqua) 2000 litri, pressione max di esercizio 8 bar
2000x8 = 16000 barxlitri  Controllo messa in esercizio
Fluido contenuto ( ARIA o ACQUA)  NON pericoloso 
verifiche periodiche ogni 3 anni
verifiche di integrità ogni 10 anni (controllo sulle membrature  spessimetrie)
**** Bisogna accertarsi che su tali apparecchi siano installati i dispositivi di sicurezza ( valvole
di sicurezza, ecc.
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6) Centrale Termica
Nelle scuole normalmente sono installate dei generatori di calore ad acqua calda ( in appositi locali ) a
servizio dell’impianto di riscaldamento.
Il Dirigente scolastico deve verificare se ci sono i seguenti documenti :
-
PREVENZIONE INCENDI
Se la potenzialità del generatore di calore è maggiore di 100 000 Kcal/h, (116 KW) occorre che ci sia il CPI
(Certificato Prevenzione Incendi) specifico per l’impianto termico.
-
PREVENZIONE SCOPPIO
Ai sensi del DM 1/12/75 occorre che ci sia l’omologazione dell’ISPESL della centrale termica se la
potenzialità del generatore di acqua calda supera i 30 000 Kcal/h (35 KW) . Impianto a Vaso di
espansione aperto o chiuso.
-
RISPARMIO ENERGETICO
Le norme da seguire in questo caso sono : Legge 10/1991 e il DPR 412/93 mod. ed integrato dal DPR
551/99 che è il regolamento di attuazione della L.10/93.
Le scuole sono classificate nella categoria E 7 dell’art 3 del regolamento e il comma 9 dell’art. 11
stabilisce che gli impianti con potenza superiore a 35 KW devono essere muniti da libretto di centrale,
conforme all’allegato F e quelli con potenza inferiore a 35 KW devono essere muniti di libretto di
impianto conforme all’allegato G ( libretti aggiornati con DM 17-3-03)
La compilazione deve essere effettuata da un installatore che possiede requisiti di cui alla Legge 46/90 (
art.1 c1 lettera c) .
Manutenzione: almeno 1 volta ogni anno. Verifica :1) Comuni ( > 40000 abitanti) e le Provincie per le
restanti parti del territorio, con cadenza biennale 2) Responsabile dell’esercizio e Manutenzione
1
volta ogni anno per impianti >= 35 KW, cadenza biennale per impianti < 35KW .
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CENTRALE TERMICA
( aerazione in alto per metano e gasolio, in basso per GPL )
dott. ing. vincenzo nastasi
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Ing. Vincenzo Nastasi
Tecnologo INAIL ( Ex ISPESL)
Email :
[email protected]
[email protected]
Cell. 338 174 90 99
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