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Bologna spagnola - Storia e Memoria di Bologna

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Bologna spagnola - Storia e Memoria di Bologna
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San Domenico di Guzmán, il Cardinale don Gil de Albornoz,
San Francesco Saverio. Tanti i personaggi, le testimonianze
artistiche e gli eventi legati alla Spagna, come la cerimonia
di incoronazione di Carlo V a imperatore che, per un giorno,
fece di Bologna la capitale d’Europa.
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Informazioni turistiche
tel. +39 051 239660 - +39 051 6472113
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via G. Pascoli
Piazza Maggiore 1/e
Aeroporto G. Marconi, via Triumvirato 84
viale E. Panzacchi
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Isabella Colbran, spagnola di nascita e bolognese d’adozione,
fu musa ispiratrice e moglie del compositore Gioachino Rossini.
Nel 1820 alla morte del padre della cantante lirica, Rossini fece
realizzare dallo scultore Del Rosso di Carrara un imponente
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L’ex-alunno del Collegio di Spagna André Vives, dottore in medicina, fonda nel 1528 questo collegio per ospitare studenti spagnoli A. Silvani
(preferibilmente di Alcañiz) iscritti all’università di Bologna. Due leviale
sedi durante la sua attività: in via Val d’Aposa e via del Pratello 15,
in un edificio annesso al palazzo Zambeccari. Dopoviaoltre
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con l’obbligo di mantenervi l’unico alunno rimasto.
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10. Collegio Vives - Via del Pratello, 15
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Nel 1909 nasce il Bologna
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Club. Il primo giocatore straniero
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è il centroavanti spagnolo Antonio
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Sala Farnese - Incoronazione di Carlo V
12. Stadio Dall’Ara - Via A. Costa, 174
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Fondato nel 1364 da don Gil de Albornoz ed elevato alla categoria di
“Reale” da Carlo V nel 1530. Fra gli ospiti illustri diversi reali di Spagna, S. Ignacio de Loyola, Pio VI, forse Miguel Cervantes (che ambienterà a Bologna La Señora Cornelia) e tanti collegiali di rilievo:
Antonio de Nebrija, S. Pedro de Arbués, J.G. de Sepúlveda. Il palazzo
ha un portale del 1525 opera di Bernardino da Milano; è strutturato a due piani con un cortile centrale porticato che conduce alla
cappella gotica di san Clemente dove è presente un pregevole polittico di Marco Zoppo (1459), affreschi trecenteschi di Andrea de
Bartoli, “Vergine coi Santi” di Passerotti e “Martirio di S. Pedro de
Arbués” di G. M. Crespi. All’interno il busto in terracotta di Pedro
de Foix Montoya, presumibilmente il modellino opera dello stesso
Bernini e previo alla versione marmorea realizzata per la chiesa di
Montserrat a Roma. Il collegio non è aperto al pubblico.
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Via Collegio di Spagna, 4
DSIGN.IT/stampa maggio 2014/tipografia metropolitana Bologna
monumento funerario alla Certosa (Chiostro Maggiore a Levante).
Un altro monumento marmoreo è dedicato a Simon Rodriguez
Laso, rettore del Collegio Reale di Spagna, morto nel 1821. Autore
del raffinato sepolcro è Antonio Solà, artista di origine spagnole
e attivissimo nella città di Roma, dove ricopriva alte cariche nelle
accademie locali (Chiostro III). Ai lati del portone della Chiesa di
San Girolamo si trovano due lapidi, ambedue legate alla permanenza a Bologna di Carlo V in occasione della sua incoronazione a
imperatore. La lapide a destra ricorda che fu accolto proprio nel
monastero della Certosa.
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9. Reale Collegio di Spagna
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1. Palazzo Comunale
3. S. Maria e S. Domenico
della Mascarella - Via Mascarella, 48
Il ciclo di pitture della Sala Farnese, sede delle cerimonie civiche,
celebra i fasti bolognesi legati alla dominazione della chiesa. Sulla
parete destra, il Cardinale Egidio Albornoz , sulla sinistra L’Incoronazione di Carlo V imperatore. Il primo, realizzato dal pittore Antonio Catalani, ci restituisce l’immagine di Albornoz (1310-1367),
Legato a Bologna nonché fondatore del prestigioso Collegio di
Spagna, mentre esamina i progetti di regolarizzazione del Canale
Navile. Il secondo, ad opera di Luigi Scaramuccia, rievoca la grandiosa cerimonia svoltasi nel 1530 che proiettò Bologna al centro
del panorama europeo: qui, papa Clemente VII poggia il diadema
imperiale sul capo di Carlo V. L’incoronazione è anche ricordata in
una lapide del tempo posta prima sulla facciata e ora nel primo
cortile di Palazzo Comunale.
Nel 1216 papa Onorio III approvò la regola dell’ordine fondato
da Domenico di Guzmán, che crebbe fino ad inviare monaci nei
principali centri europei fra i quali Bologna, città popolosa e sede
di università. Domenico giunse a Bologna nel 1218, alloggiando
nella “Mascarella”, chiesa e foresteria fuori mura dei canonici regolari di Roncisvalle. La chiesa, ricostruita dopo i bombardamenti
della seconda guerra mondiale come edificio moderno, è abbellita da un notevole porticato. Di quell’epoca resta solo la facciata dell’antico oratorio. All’interno opere della scuola del Reni, di
Bartolomeo Passerotti, un Simone dei Crocefissi e una tavola del
XIII secolo - la stessa attorno alla quale i domenicani della Mascarella si sedevano abitualmente a mensa - su cui è ritratto San
Domenico.
Sala Farnese – Piazza Maggiore, 6
2. Museo Civico Medievale
Via Manzoni, 4
Il Museo conserva la scultura cosiddetta Pietra della Pace (Sala 9)
che raffigura una Madonna col Bambino che accoglie due schiere di studenti inginocchiati ai suoi piedi. La scultura, realizzata
dal Maestro Corrado Fogolini nel 1322 venne ideata per sancire
la pace tra il Comune e gli studenti, in seguito alle proteste che
seguirono la cattura e la decapitazione di uno di essi, lo spagnolo
Jacopo da Valenza, accusato di aver rapito una fanciulla, Costanza, di cui si era innamorato. Nella Sala I troviamo alcuni esemplari di maioliche di Manises del XV-XVI secolo, un tipo di maiolica
che si caratterizza per un particolare stile decorativo dagli effetti
cangianti, da ricondurre alla produzione dei vasai che lavoravano
nella penisola iberica durante il dominio arabo.
4. Pinacoteca Nazionale
Via Belle Arti, 56
La Pinacoteca ospita un grande affresco staccato dalla chiesa di S.
Giacomo Maggiore in via Zamboni che raffigura San Giacomo nella battaglia di Clavijo. Secondo la leggenda il santo in sella ad un
cavallo bianco aiutò le milizie cristiane contro le truppe islamiche
guadagnandosi il titolo di Santiago matamoros. L’opera del XIV secolo è di Jacopino dei Bavosi, detto lo pseudo Jacopino, l’allievo più
illustre di Vitale da Bologna.
Arca di S. Domenico
7. Chiesa di San Domenico
Piazza San Domenico
Domenico di Guzmán, ospite della Mascarella, avendo necessità
di spazi più ampi, acquista nel 1219 un terreno negli orti di San
Procolo per costruire la Chiesa e il Convento che oggi porta il suo
nome. La nuova collocazione ebbe un ruolo importante nello
sviluppo culturale cittadino come sede principale della facoltà
di teologia promossa dal Cardinale Albornoz. Domenico muore
nel 1221, nel suo amato convento di Bologna. Il suo corpo dal
1267 è custodito nella basilica in una preziosa arca marmorea,
a cui contribuì anche il giovane Michelangelo con alcune piccole
statue: quella di San Petronio, di San Procolo e l’angelo reggicandelabro di destra (1494).
5. Palazzo Pepoli. Museo della
Storia di Bologna - Via Castiglione, 8
8. Palazzo dell’Archiginnasio
Nella sala 13, il corteo per l’Incoronazione di Carlo V a Bologna viene
proiettato su quattro videowall che ricreano l’atmosfera di quella
giornata attraverso suoni e immagini storiche.
La decorazione parietale del palazzo dell’Archiginnasio, sede dello
Studium bolognese dal 1563 al 1803, rappresenta un patrimonio
di grande suggestione: sono oltre 6.000 gli stemmi tuttora conservati, e tra questi una ventina quelli di studenti spagnoli.
Piazza Galvani, 1
6. Collegio di Santa Lucia
Via Castiglione, 38
Museo Medievale - Pietra della Pace
Francisco de Javier, gesuita e missionario italianizzato in Francesco Saverio, istituisce la scuola collegio di Santa Lucia con l’omonima chiesa, attualmente aula magna dell’Università di Bologna.
Nel corso delle celebrazioni per il IX Centenario dell’Università il re
di Spagna Juan Carlos di Borbone ha ricevuto nell’Aula Magna la
laurea honoris causa in giurisprudenza (1988). Con la creazione del
Regno d’Italia il Collegio si trasforma nel moderno Liceo Galvani di
cui fa ancora parte la biblioteca Zambeccari, progetto dell’architetto Giuseppe Antonio Ambrosi.
Reale Collegio di Spagna
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