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1 IL SAGGIO BREVE introduzione e FASE 1

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1 IL SAGGIO BREVE introduzione e FASE 1
La scrittura del
saggio breve
© VITALIANO PASTORI APRILE
2011
dall’analisi del tema
e della documentazione
alla pianificazione
alla stesura
alla revisione
il saggio breve ?
una delle cinque tipologie di scrittura previste per la
prima prova scritta dell’Esame di Stato
1. Analisi testuale
( testo poetico – in prosa)
2. Saggio breve o articolo
3. Tema storico
4. Tema di ordine generale
[cfr. “Il nuovo Esame …” p.5 ]
Un esempio della PRIMA PROVA SCRITTA dell’Esame di Stato
LE CONSEGNE MINISTERIALI
Sviluppa l'argomento scelto in forma di "saggio breve" o di "articolo di giornale",
utilizzando i documenti e i dati che lo corredano.
 Se scegli la forma del "saggio breve", interpreta e confronta i documenti e i dati
forniti e svolgi su questa base la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle
tue conoscenze ed esperienze di studio.
Da' al tuo saggio un titolo coerente e ipotizzane una destinazione editoriale
(rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di
argomento culturale, altro).
Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare
eventualmente uno specifico titolo.
 Se scegli la forma dell'"articolo di giornale", individua nei documenti e nei dati
forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo 'pezzo'.
Da' all'articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la
pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro).
Per attualizzare l'argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre,
anniversari, convegni o eventi di rilievo).
 Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di
metà di foglio protocollo.
PER APPROFONDIRE
… il saggio per lunedì … !?
chi me lo scrive ?
Acquisire la competenza di scrittura
LE FASI DI ELABORAZIONE
del saggio breve
INTRODUZIONE
L’INTERO PERCORSO
Le consegne
ministeriali
in una mappa di sintesi
Comprendere il tema generale assegnato
Argomento: il TEMA GENERALE
[1] individuare un
TEMA RISTRETTO
[2] scegliere il
[3] definire i
DESTINATARIO e
FINI COMUNICATIVI
la destinazione editoriale
Su che cosa scrivo?
Per chi?
Che opinione sostengo?
[5] raccogliere/ produrre IDEE (selezione / combinazione)
selezionare
3 ARGOMENTI ”forti”
organizzare le idee in un
FILO DI DISCORSO
(con i loro argomenti di supporto)
coerente [ SCALETTA ]
Con quali dati, esempi,
opinioni supporto la tesi?
In che ordine li dispongo?
secondo quale logica?
3| LA SCRITTURA DEL CAPOVERSO
IN CINQUE
[4] pensare e scrivere
una TESI (opinione)
CAPOVERSI
A che scopo?
un modello di testo
IL SAGGIO BREVE
2| LA PIANIFICAZIONE DEL TESTO
1| L’ANALISI DELLA DOCUMENTAZIONE
SCHEDA 1
Protocollo
• Tema ristretto
• Destinatario
• Fini comunicativi
• Tesi
SCHEDA 2
scaletta
• Introduzione
(capoverso 1)
• Corpo del testo
(capoversi 2–3–4)
• Conclusione
(capoverso 5)
4| LA REVISIONE FINALE
Introduzione
LA TIPOLOGIA TESTUALE
IL SAGGIO BREVE COME TESTO ARGOMENTATIVO
LEZIONE 2
Grammatica del testo – Didattica della scrittura
LA TIPOLOGIA TESTUALE DI WERLICH
Come classificare i diversi tipi di testo
per distinguerli e riconoscerli?
una tipologia funzionalistico - cognitiva
TIPI DI TESTO
DESCRITTIVO
esempi
NARRATIVO
esempi
INFORMATIVO
esempi
REGOLATIVO
FUNZIONE
delineare le caratteristiche di una persona,
di un paesaggio, di un oggetto
ABILITÀ COGNITIVA
è attivata la capacità di percezione
nello spazio
parti descrittive di opere letterarie, di resoconti di viaggio, di guide ambiente turistiche ecc.
raccontare un fatto, una storia
è attivata la capacità di percezione
delle relazioni tra fatti nel tempo
racconti, romanzi, novelle, articoli di cronaca, corrispondenze di inviati speciali, relazioni di
viaggio, biografie ecc.
fornire notizie utili su personaggi,
argomenti o fatti
si richiede la comprensione
di informazioni, dati e concetti
per via analitica o sintetica
orari dei treni, avvisi (scritti e orali), saggi divulgativi ecc.
indicare particolari norme da rispettare;
imporre obblighi e divieti
si applicano abilità di pianificazione
del comportamento
esempi leggi, regolamenti, statuti, istruzioni per l'uso ecc.
ARGOMENTATIVO
esempi
sostenere una tesi attraverso un ragionamento
logico proponendo argomenti a favore e
confutando le opinioni contrarie
si richiede la soluzione di problemi
e la valutazione
[ cfr. il modello dell’argomentazione ]
arringhe di avvocati, alcuni saggi scientifici, saggi di vari ambiti disciplinari, discorsi politici,
articoli di fondo, slogan pubblicitari, colloqui tra venditore e compratore ecc.
Il “saggio breve” è
un testo argomentativo
Nell’impostare il saggio, dovremo dunque preoccuparci di
rispettare le caratteristiche di struttura proprie
del pensiero argomentativo (cfr. modello dell’argomentazione):
 individuare un preciso “problema” (tema) su cui argomentare
 elaborare un’opinione (tesi) pertinente e valida (“soluzione” proposta)
 spiegare e mostrare la validità della tesi con solidi e sufficienti
argomenti, con i quali cercare di convincere il destinatario
 fondare tesi e argomenti su principi, valori, teorie, leggi, opinioni di
esperti … (presupposti e premesse) che risultino
 appropriati ai fini comunicativi che perseguiamo (alle intenzioni nei
confronti dell’uditorio),
 coerenti e non contraddittori con la “visione della vita” a cui si ispira la
nostra opinione.
LA TIPOLOGIA TESTUALE DI SABATINI
Come classificare i diversi tipi di testo
in relazione ai vincoli che si instaurano
nella relazione comunicativa tra emittente e destinatario?
(esplicitezza/implicitezza - rigidità/elasticità)
una tipologia pragmatica
Link 1
Link 1
Sabatini prospetta
in uno schema
anche le
caratteristiche linguistiche
tipiche dei
diversi tipi testuali:
Quali riguardano,
in particolare
il saggio breve?
L’obiettivo della massima esplicitezza
Nell’impostare il saggio, dovremo preoccuparci di
 Rispettare le caratteristiche linguistiche e di struttura dei testi
“mediamente vincolanti” ai quali il saggio breve appartiene
 Costruire il testo in modo che il nostro pensiero risulti chiaro al
destinatario: dovremo evitare di lasciare implicito il senso delle
affermazioni chiave (tesi – argomenti.. ) e puntare alla
massima esplicitezza
 per evitare al lettore di dover compiere continue inferenze che
rendono faticosa la comprensione e intralciano la leggibilità del testo
 perché chi legge non rischi di fraintendere e mal interpretare le nostre
intenzioni e le opinioni che sosteniamo nel saggio
 Anche dal punto di vista linguistico e della coesione dovremo
familiarizzarci con i suggerimenti di Sabatini, funzionali – appunto
– a garantire la massima esplicitezza [cfr. schema 30 tratti]
Visioniamo un esempio di saggio breve
come uno studente di terza liceo scientifico ha applicato
i consigli per l’elaborazione del saggio breve
T1
T2
Fase 1
Dalla comprensione e espansione del TEMA GENERALE
alla definizione del TEMA RISTRETTO
il TEMA GENERALE
1. Comprensione



Preoccuparsi di capire le singole parole che compongono il titolo,
esplorandone i possibili significati per riconoscere quello/i più pertinente
rispetto al contesto.
Focalizzare l’attenzione sulle parole chiave, provando a parafrasarne ed
espanderne il senso, per cominciare a delineare l’area tematica che
l’argomento definisce.
Può risultare efficace anche trasformare il titolo in domande, che
sollecitino la mente a intravedere le questioni implicate dall’argomento.
2. Espansione
 L’”esplosione” del tema generale (brainstorming e mappa concettuale) :
 ipotizzare possibili sottoproblemi, nei quali potrebbe svilupparsi
il tema generale;
 per facilitare la produzione di idee, si consiglia di utilizzare il metodo
del brainstorming (per libera associazione di idee) e documentare
in forma di mappa concettuale il risultato.
ESERCITAZIONE DI GRUPPO:
da un tema generale al tema ristretto

Obiettivo: ipotizzo possibili sottotemi del tema generale
“Adolescenza: anni di profondi cambiamenti”
finché non ne trovo uno che mi convinca
(es. “L’amicizia negli anni dell’adolescenza”)
e provo a ritagliarlo ulteriormente fino a renderlo accattivante e
interessante per un lettore reale
(es. “I diversi ruoli all’interno di una compagnia”).

Metodo proposto: brainstorming
ciascuno dei presenti interviene con un’idea

Simultaneamente si costruisce una mappa che registra ogni
opinione [ http://cmap.ihmc.us/download/ ]

Confronto a piccoli gruppi :
ogni gruppo formula una o due ipotesi di tema ristretto

Intergruppo: si esaminano e valutano le ipotesi dei gruppi
CRITERI PER DEFINIRE IL TEMA RISTRETTO
 Delimitare un argomento che non esorbiti dal tema generale.
 Scegliere un argomento che si sia in grado di sviluppare (= che sia al livello delle
proprie conoscenze e competenze sul tema): non proporsi obiettivi irrealistici o
troppo ambiziosi per non trovarsi “incagliati”, senza saper più andare avanti o rischiare
di produrre un lavoro troppo superficiale.
 Usare un linguaggio concettualmente preciso e inequivocabile nel definire e
delimitare il tema (= parole concetto appropriate, che non si prestino a confusioni o
non siano troppo generiche).
 Pensare il tema ipotizzando, come destinatario del mio saggio, un effettivo lettore
reale a cui il tema possa interessare davvero e concretizzare la scelta, immaginando la
possibile destinazione editoriale.
 Mentre definisco il destinatario devo scegliere il linguaggio (registro linguistico) e il
livello di approfondimento dell’argomento adeguati alla destinazione editoriale (l’uno
e l’altro saranno molto diversi a seconda che scelga una rivista specialistica o il
giornalino scolastico di una scuola media … ecc.).
 Valutare se si ha a disposizione materiale di documentazione appropriato al livello di
approfondimento dell’argomento che si vorrebbe raggiungere nella scrittura (o se si ha
tempo e modo di reperirne di più approfondito: secondo momento di approfondimento
“specifico” della documentazione).
 Ipotizzare una “tesi” (= mia opinione sul “problema” posto) che risulti significativa (per
me e per chi leggerà il saggio) per una comprensione/soluzione del problema.
[ NB: è in gioco la visione della vita di ciascuno]
LA SCHEDA DI PROTOCOLLO
consente di documentare le scelte di pianificazione
S1
Nel definire il tema compio le altre scelte necessarie ad
affrontare l’analisi della situazione operativa e comunicativa

traccio un ritratto realistico ed approfondito del destinatario
del testo (si tratterà di uno specialista della materia, di un lettore
medio, di un principiante, di un lettore casuale?), in modo da
mettermi nella condizione di produrre un testo adeguato ai suoi
interessi, ai suoi bisogni ed alle sue conoscenze;

prevedo il suo atteggiamento nei confronti del soggetto trattato
(interessato, disinteressato, entusiastico, ostile?), in modo da
sfruttare le inclinazioni positive e da neutralizzare o ridurre, se
possibile, quelle negative;

mi chiedo: che effetto voglio suscitare nel lettore
grazie alla lettura del mio saggio? formulo in qualche riga
i fini che mi prefiggo di raggiungere nella comunicazione;

penso e scrivo in termini chiari ed efficaci la mia tesi
UNA LEZIONE DI SINTESI
Puoi rivedere tutto il percorso affrontato
nella Fase 1 in una lezione interamente
scritta che ne spiega i singoli passaggi,
con esemplificazioni
Link 1
Sommario
Premessa: le 7 fasi della scrittura
2
Qualche nota terminologica
Fase 1: scelta di un tema generale
Fase 2: analisi preliminare della situazione comunicativa
e pianificazione del lavoro
Fase 3: identificazione di un tema ristretto, scelta di un modello,
formalizzazione della tesi
2
3
4
5
 L’identificazione di un tema ristretto
5
 La scelta di un modello
6
 La formalizzazione della tesi
7
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