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Marina Bolletti - Emeroteca di Ca` Borin

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Marina Bolletti - Emeroteca di Ca` Borin
Ricerca e utilizzo delle informazioni:
un'abilità trasversale,
un diritto fondamentale di cittadinanza
per le nuove generazioni
Marina Bolletti
Biblioteca “Franca Ruffatti”
del Liceo Cornaro di Padova
Padova, 23 aprile 2012
Seminario AIB - Sistema Bibliotecario di Ateneo UNIPD
W
Information literacy education
una nuova proposta educativa
La messa a fuoco di questo concetto appare in Gran Bretagna
e negli USA negli anni ’80 (e viene poi sviluppato negli anni
’90), poi anche in Australia, in Canada e in Francia, ma… a
partire dall’ambito dell’insegnamento scolastico e delle
biblioteche scolastiche
In Italia, nello stesso ambito, a partire dai primi anni ’90.
Ancora oggi stenta ad affermarsi, sostanzialmente perché
viene schiacciato tra:
• il reference (in cui però l’azione del bibliotecario è
prevalente: è lui che ha le “competenze”)
• l’insegnamento della ricerca non come metodo, ma con focus
sulla disciplina: la ricerca non è il percorso, ma il risultato
Un punto di riferimento:
la maieutica nell’insegnamento di Danilo Dolci
Stavo giocando con il mio bambino di 6 anni, un gioco per insegnargli a fare
di conto, con dei dolcetti. A un certo punto gli ho chiesto: “Quanto fa 3 meno 8?”.
Ma il bambino ha continuato a giocare, senza rispondere.
Dopo 10 giorni circa, una mattina il bambino mi ha detto: “Papà, non si può
fare 3 meno 8, perché ne mancano 5”
Racconto di Francesco Cappello, allievo di Danilo Dolci, nella trasmissione radiofonica su D.D. del 26/02/2011
L’apprendimento di un concetto a livello profondo può avvenire solo attraverso una
domanda, che il soggetto si pone, su cui riflette e indaga per il tempo che gli è necessario, e a
cui trova una confacente risposta.
Maieutica secondo Danilo Dolci: muovendo dalla distinzione fra trasmettere e comunicare e
tra potere e dominio, Dolci ha evidenziato i rischi di involuzione democratica della società
connessi al controllo sociale esercitato attraverso la diffusione capillare dei mass-media.
LE LINEE GUIDA IFLA:
INDIVIDUAZIONE DI NUOVI COMPITI PER LE B.S.
Carroll, Frances Laverne, Guidelines for school libraries ,The Hague,
IFLA Headquarters, 1990
Griglia - sequenza cognitiva:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Cosa ho bisogno di fare? (analisi e formulazione del bisogno)
Dove potrei andare? (identificazione e valutazione delle probabili risorse)
Come posso avere l'informazione? (localizzazione delle risorse)
Quali risorse potrei utilizzare? (esame, selezione e scarto delle risorse)
Come posso usare le risorse? (interrogazione delle risorse)
Cosa potrei memorizzare? (registrazione e classificazione delle
informazioni)
Ho avuto l'informazione di cui avevo bisogno? (interpretazione, analisi,
sintesi e valutazione)
Come posso presentarla? (presentazione, comunicazione)
Cosa ho raggiunto? (valutazione)
Carroll, Frances Laverne, Linee guida per le biblioteche scolastiche, traduzione italiana a cura
dell'AIB Commissione Nazionale Biblioteche scolastiche, Roma, AIB, 1995, p. 3
Hannesdottir, Sigrun Klara, School Librarians: Guidelines for
Competency Requirements, The Hague, IFLA Headquarters, 1995
Si dichiara che i bibliotecari scolastici, accanto alle competenze
biblioteconomiche e gestionali, devono avere competenze didattiche
“…devono dimostrare abilità di insegnamento nell’aiutare gli studenti
ad apprendere l’uso delle fonti d’informazione. Dovrebbero essere in
grado di cooperare con gli insegnanti per sviluppare attività che
arricchiscano i programmi, svolgendo un ruolo da pari
nell’insegnamento grazie alla capacità di insegnare agli studenti le
abilità di gestione dell’informazione che possano essere integrate ad
ogni livello di trattazione delle diverse discipline”
Hannesdottir, Sigrun Klara, Linee guida per le biblioteche scolastiche, traduzione italiana a
cura dell'AIB Commissione Nazionale Biblioteche scolastiche, Roma, AIB, 1995, p. 29
La biblioteca scolastica è parte
integrante del processo
educativo…essenziale allo sviluppo
dell’alfabetizzazione informativa,
dell’insegnamento,
dell’apprendimento
e della cultura.
Manifesto UNESCO sulla Biblioteca Scolastica. 1999
(trad. Luisa Marquardt per Associazione Italiana Biblioteche)
UNESCO – DICHIARAZIONE DI ALESSANDRIA -2005
…………La cultura dell’informazione è centrale nell’educazione permanente. Lungo tutto l’arco
della vita, essa rafforza l’individuo nel cercare, valutare, usare e creare informazione
efficacemente, al fine di conseguire i propri obiettivi personali, sociali, occupazionali e
formativi. Essa è nel mondo digitale un diritto umano e fattore d’inclusione sociale in ogni
nazione.
L’educazione permanente consente a individui, comunità e nazioni di raggiungere i propri
obiettivi e di potersi avvantaggiare, a comune beneficio, delle opportunità emergenti in un
contesto globale in evoluzione. E’ sostegno dell’individuo e delle istituzioni nella sfida
tecnologica, economica e sociale, per compensare lo svantaggio e lo squilibrio e migliorare il
benessere di tutti.
La cultura dell’informazione
• comprende le competenze per identificare i bisogni informativi e per localizzare, valutare,
applicare e creare informazione all’interno di ogni contesto culturale e sociale;
•è cruciale per il vantaggio competitivo di individui, imprese (in particolar modo piccole e medie
imprese), regioni e nazioni;
•è la chiave per rendere efficaci l’accesso, l’uso e la creazione di contenuti utili a sostenere lo
sviluppo economico, l’educazione, i servizi sanitari e sociali ed ogni altro aspetto della società
contemporanea, e pertanto getta le basi vitali per soddisfare le finalità della Millennium
Declaration e del World Summit on the Information Society; e
•spazia al di là della tecnologia attuale per incorporare – oltre i confini professionali – il saper
apprendere, il pensiero critico e l’abilità interpretativa, e potenzia le capacità di individui e
comunità.……………………..
Fari nella società dell’informazione : la dichiarazione di Alessandria sulla cultura dell’informazione e l’educazione
permanente, Ifla/Unesco, National Forum of Information Literacy, Alessandria d’Egitto 2005,
<http://www.docstoc.com/docs/41087996/Six-UNESCOs-official-languages-(French-English-Spanish-Russian>
cons. 15 aprile 2012
8 modelli esemplari per gli anni ‘90
Negli anni ’90 giungono a maturazione e
vengono pubblicate nelle Università inglesi,
americane, australiane, ecc, diversi tipi di
esperienze operative per la information
literacy education.
Esperienze a Padova nell’ambito dell’attività del
Dipartimento di Scienze dell’Educazione, con la prof.
Donatella Lombello, anche in relazione con il progetto
Programma biblioteche scolastiche del MPI (1999-2001)
• Costituzione del Gruppo di ricerca sulle biblioteche
scolastiche (dal 1993)
•Corsi di perfezionamento su Formazione del bibliotecario
scolastico (1997-2005)
•Master di I livello (2002-2005)
•Convegni, tra cui Inciampare nel problema (2003)
•Partecipazione organizzativa e scientifica ai corsi di
formazione per il b.s. del MIUR (2000-2001)
•……………………….
Anche in Italia verso la metà degli anni ‘90 si sviluppano le prime
esperienze di insegnamento delle abilità di ricerca e utilizzo
dell’informazione
Agnolini, L.; Bianchi, C.; Bianchi, F.; Toini, G., Progetto Abbabourg,
Brescia, I.T.C. "G. C. Abba", 1995.
W
Boccardi, Donata; Zappa, Roberto, Scusi, come mi muovo per l'aceto?
Percorso didattico sull'uso della biblioteca, Bollate, I.T.C.S. Primo Levi,
Anno scol. 1994-'95.
A partire da queste due realtà (che per altro termineranno in breve tempo,
travolte dalla politica di restrizioni sul personale e sulle risorse della
scuola da parte del Ministero della P.I.) si sviluppano diverse
esperienze operative di information literacy education.
LA BIBLIOTECA “FRANCA RUFFATTI” DEL LICEO CORNARO DI PADOVA
http://www.liceocornaro.com/Biblioteca.html
SERVIZI PRINCIPALI
- apertura per 36 ore settimanali
- servizio di reference per docenti, studenti, genitori,
personale, ecc.
- gruppi di lavoro in relazione con i curricoli
- ricerca e acquisizione di bibliografie
- prestito di libri, riviste, materiale audiovisivo
- catalogazione e diffusione di materiali informativi su attività didattiche e culturali interne ed
esterne
- collaborazione con i docenti per le attività didattiche
- catalogo elettronico su base ISIS/WinIride, disponibile in locale e on line all'indirizzo
www.alvise.org
-funzione di capofila di una rete di circa 25 biblioteche scolastiche della Provincia di Padova, URL
www.retebibliomediascuole.org, con catalogo collettivo on line http://www.winiride.it/dbpadova
- attività di insegnamento delle abilità di ricerca, in collaborazione con i docenti e le
classi
Imparare ad apprendere in biblioteca
inquadramento delle abilità di base
Abilità di
studio
Uso della
biblioteca
Uso dei media
Oltre la
biblioteca
Obiettivi
“affettivi”
Saper
formulare il
problema
Conoscere
struttura e
organizzazione
della B.
Distinguere le
tipologie dei
diversi
documenti
Conoscere il
sistema
bibliotecario
territoriale
Capire
l’importanza della
molteplicità delle
fonti
Cercare e
selezionare le
fonti
Conoscere i
cataloghi
Saper utilizzare
le diverse
tecniche di
lettura
Conoscere altre
fonti e servizi
d’informazione
Rispettare i libri e
la biblioteca
Estrarre le
informazioni
Saper utilizzare i
cataloghi
Saper leggere
nei documenti
multimedia
Saper cercare con
“soddisfazione”
Organizzare le
informazioni
per
comunicarle
Saper usare i
servizi della
biblioteca
Saper valutare i
media
Fare “amicizia”
con la biblioteca
Valutare i
risultati
L’ESPERIENZA IN ATTO
Progetto di Information Literacy Education
•
iniziato da una decina d’anni (c.a. 2003, in collaborazione con la dott. Vera Marzi,
Università La Sapienza di Roma, in particolare per gli aspetti relativi alla valutazione)
W
•
ha origine dalle proposte della biblioteca e si sviluppa come progetto collaborativo
tra i docenti, gli studenti e il personale della biblioteca
•
COMPRENDE:
° Formazione dei docenti
°Formazione degli studenti:
- a riconoscere il bisogno informativo e a porre con coerenza le domande
- alla selezione e all’uso dei diversi strumenti di informazione
- alla valutazione delle fonti e delle informazioni
- a organizzare ed esporre correttamente i risultati raggiunti
- ad auto-valutare il proprio lavoro
° Un intero esercizio di ricerca dell’intera classe, con sottogruppi, su un argomento
proposto.a,
° La valutazione del lavoro svolto sotto varie prospettive (individuale, di gruppo, di
soddisfazione, ecc..)
Dal 2007 un aggancio fondamentale nella legislazione scolastica
COMPETENZE CHIAVE
DI CITTADINANZA
(ISTRUZIONE OBBLIGATORIA)
W
Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio Europeo sulle
competenze chiave per l’apprendimento permanente, 2006
Ministero dell’Istruzione, Regolamento recante norme in materia di
adempimento dell’obbligo di istruzione, 2007
http://archivio.pubblica.istruzione.it/normativa/2007/dm139_07.shtml
Liceo Cornaro – Padova – 2008-……..
Educazione alla ricerca e all’utilizzo dell’informazione
stile di apprendimento inteso come
processo di ricerca da utilizzare lungo tutto l’arco della vita
•favorire nei giovani studenti al termine dell’istruzione obbligatoria
l’acquisizione delle Competenze chiave di cittadinanza, sulla base del
Regolamento recante norme in materia di adempimento
dell’obbligo di istruzione (DM 139/2007), che recepisce
esplicitamente la raccomandazione del Parlamento europeo e del
Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa alle competenze chiave per
l’apprendimento permanente.
•Accanto alle competenze “trasversali”, il percorso nelle sue varie
articolazioni prevede anche l’attivazione di specifiche competenze
disciplinari, secondo la scansione degli assi per l’obbligo scolastico.
W
Nell’anno scolastico 2008/2009
Il Progetto di
Didattica della ricerca e utilizzo delle informazioni
ha coinvolto:
W
nella fase di formazione dei docenti:
-la bibliotecaria
-5 docenti esperti
-18 docenti di diverse discipline
nella fase di realizzazione:
-7 classi seconde
•10 docenti,
•la bibliotecaria,
•un esperto di informatica.
Il progetto continua e si aggiorna ogni anno, sulla base delle esperienze
delle classi e dei docenti, oltre che delle acquisizioni di nuove conoscenze
sull’argomento.
IN PRATICA
docenti di diverse discipline concordano un piano comune, che prevede
contenuti, modalità e tempi di svolgimento, criteri di valutazione
i docenti mettono a disposizione per lo svolgimento del percorso alcune ore del
proprio orario curricolare ed individuano possibili momenti in compresenza
Le unità didattiche proposte si svolgono su due anni e prevedono:
lezioni frontali
esperienze laboratoriali
visite guidate
Per l’insegnante:
non puntare alla pura trasmissione di contenuti disciplinari, ma allo sviluppo
nei discenti di abilità e competenze autonome di apprendimento.
Per gli studenti
uno stile di apprendimento inteso come processo di ricerca da utilizzare lungo
tutto l’arco della vita
imparare a recuperare, leggere criticamente e valutare l’informazione nei
diversi campi del sapere
LA GUIDA
materiali di lavoro in progress
un quaderno di lavoro, costantemente aggiornato e modificato a più
mani
contiene materiali autoprodotti, esercizi, suggerimenti, griglie,
strumenti di valutazione…
ha lo scopo dichiarato di servire da contenitore dove pescare spunti e
strumenti per il lavoro dei docenti e degli studenti
è stato molto utile per dare uniformità al lavoro comune e per
proseguire in modo affiatato la riflessione sul metodo
Materiali per la valutazione
1. Tabelle per la bibliografia ragionata
tabella per la descrizione e valutazione delle fonti
tabella per la descrizione e valutazione delle informazioni
2. Griglia di valutazione
La griglia viene discussa con gli studenti prima dell’inizio del loro
compito di ricerca, in modo che siano ben chiarite le abilità e
competenze che verranno valutate. Dall’analisi dei punti gli studenti
comprendono che la valutazione dà molta enfasi al percorso di ricerca,
con osservazione del prodotto. Il contenuto disciplinare viene preso in
considerazione solo nell’ultimo schema.
3. Valutazione del gradimento dell’utente
Un esempio
VALUTARE INTERNET
Alcune considerazioni per
gli studenti e i docenti
W
INTERNET: paure comuni tra gli educatori
•
•
•
•
•
•
Vendite truffaldine?
Propaganda politica o culturale?
Pirateria informatica?
Istigazione alla violenza?
Pornografia?
Pericoli vari per i minorenni?
W
SELEZIONARE L’INFORMAZIONE?
(= censurare? creare filtri?)
•
panico da eccesso di informazioni?
•
o panico da violazione della democrazia?


CHI LO FA?
chi è l’”esperto”? o il “consulente”? e questa figura vale per
tutti i campi e tutte le discipline?
Due sono le strade che conducono a cercare di risolvere
questo problema:
1. “Sul web la vera valutazione è possibile, anzi viene
W
costantemente effettuata […]dai consumatori, in modo
analogo, ma significativamente diverso, alla valutazione che
si riflette sul sistema dei prezzi” (n.1)
2. Utilizzare VRD o siti che valutano le pagine web sulla base
di pre-cognizioni (esperti sempre parziali..)
R. Casati, Tutto quello che Internet ci ha insegnato sulla vera natura del libro,
http://www.text-.org/conf/index.cfm?switchLang=Ita&ConfText_ID=6, (u.c. 23 agosto
2007)
…è meglio sviluppare software intelligenti, cioè
capaci di filtrare l’informazione
…oppure è meglio sviluppare l’intelligenza degli
utenti?
W
L’educazione non consiste solo nel trasmettere l’informazione,
ma nell’insegnarne i criteri di selezione. Questa è la
funzione di un maestro, ma questa è anche la funzione di un
testo scolastico, il quale offre appunto l’esempio di una
selezione attuata nel mare magno di tutta l’informazione
possibile. […] Se i ragazzi non imparano questo, che la
cultura non è un accumulo, ma discriminazione, non c’è
educazione, bensì disordine mentale”
(U.Eco, “Il libro di testo come maestro”, L’Espresso, 08-02-2006)
COSA SIGNIFICA INSEGNARE I CRITERI DI
SELEZIONE?
Aiutare gli studenti a:
• Pianificare e strutturare il percorso di ricerca a
W
partire dal problema
• Stabilire le condizioni alle quali la soluzione deve
rispondere (che non possono che essere
autonomamente determinate!)
• Sviluppare le proprie conoscenze specifiche della
struttura della rete e dei diversi strumenti di ricerca
• Leggere, riflettere, verificare, valutare l’informazione
recuperata
Alcuni criteri.
•
·
Autorevolezza:
W
Se il sito o la pagina contenente l’informazione hanno
un autore personale, è possibile verificare di chi si
tratta?
· Se il sito è anonimo, ma è stato sviluppato nell’ambito
di un’organizzazione (un gruppo di ricerca o un
dipartimento universitario), è possibile verificare di
che tipo di organizzazione si tratta?
. Se sul sito è riportato un indirizzo di posta elettronica
o una qualche altra modalità di contatto, è possibile
mettersi in contatto con chi ha pubblicato
l’informazione?
Alcuni criteri.
•
Aggiornamento:
W
Qual è la data dell’ultimo aggiornamento?
· Con quale frequenza il sito o il documento vengono
aggiornati?
·
Come viene archiviata l’informazione?
I siti vanno e vengono nel Web: alcune pagine cambiano
indirizzo (url), altre rimangono non aggiornate, altre
infine scompaiono. I buoni siti riportano la data
dell’ultimo aggiornamento, sull’home page o a fine
pagina, oppure riportano la data di pubblicazione dei
documenti.
Alcuni criteri.
•
Accuratezza:
L’informazione data da questa fonte è:
 Chiara, comprensibile?
W
 Equilibrata, completa rispetto agli obiettivi proposti?
 Originale, riferita, revisionata in modo da distinguere
i fatti dalle opinioni?
 Accompagnata dalle indicazioni sulle fonti di
riferimento?
 Formulata in modo da permettere ai destinatari di
farsi un proprio giudizio?
 Caratterizzata da valore informativo aggiunto
rispetto a quella di altre fonti?
 Priva di errori grammaticali, di ortografia, tipografici,
ecc..?
 Obiettiva, nel senso di non corredata da distorsioni
emotive, interessi, pregiudizi, opinioni personali,
ecc..?
………………………….
Alcuni criteri.
•
Accessibilità:
Il sito consultato:
 Dà informazioni sul suo indirizzo e sulla sua identità?W
 Contiene inserti pubblicitari, e se sì essi sono
differenziati chiaramente dal contenuto informativo?
 È possibile risalire all’aggiornamento delle pagine?
 È facilmente navigabile (c’è un motore di ricerca
interno, vi sono aiuti come indici, FAQ, mappe,
ecc..)?
 È conforme alle linee guida per l’accessibilità anche
per i disabili?
 Contiene link ad altre risorse (siti, mailing list,
newsgroup, ecc..)
 Chiede o permette un riscontro di giudizio da parte
degli utenti?
Vedi anche: http://www.webusabile.it/
………………………….
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