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Alleggerisci il carico! - Domande e risposte importanti

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Alleggerisci il carico! - Domande e risposte importanti
Alleggerisci il carico!
Pacchetto didattico
sul sollevamento e lo spostamento di carichi
Domande e risposte importanti
Obiettivo
Docenti e allievi sono in grado di procurarsi informazioni
su domande importanti relative al trasporto manuale di
carichi .
Target
- Docenti delle scuole professionali
- Addetti alla sicurezza nelle aziende
- Superiori di apprendisti
- In via generale tutte le persone che durante l’attività
professionale trasportano carichi manualmente
Contenuto e applicazione
Il documento chiarisce domande importanti in maniera
esaustiva.
Struttura del pacchetto didattico
il presente documento è marcato in rosso
Domande importanti
Metodo / Didattica
Presentazione
per scuole
Commento
scuole
Esercizi di approfondimento – livello 1
Presentazione
per aziende
Commento
aziende
Esercizi di approfondimento – livello 2
Laboratorio / Esercizi
Test iniziale e conclusivo
2010-03
1. La schiena
Che funzione ha la colonna vertebrale?
Quali sono gli elementi della colonna vertebrale?
Quale funzione hanno i dischi intervertebrali,
come sono strutturati e come si alimentano?
3 4 4
2. Criteri per il carico e fattori che influenzano
il sollevamento e il trasporto Quali criteri e caratteristiche „umani“ influenzano la
capacità di portare carichi?
Quali caratteristiche di un carico possono incidere
sulla sua maneggevolezza e trasportabilità?
Quali criteri legati alla situazione sono da
considerare nel sollevare e portare carichi?
La schiena e i dischi intervertebrali sono sollecitati
anche quando non si porta nulla?
Come si può calcolare la sollecitazione approssimativa dei dischi intervertebrali con la schiena curva?
3. Carichi massimi Quali sono i carichi massimi?
Quali sforzi possono compiere dei professionisti
sani e robusti?
4. Basi giuridiche Quali sono le basi giuridiche per il trasporto
di carichi?
Cosa sono OPI e OLL 3?
Quale legge protegge i giovani lavoratori?
Quale legge protegge le lavoratrici incinte?
5 6 7 8 8
9 9
10 10 10
5. La corretta tecnica di sollevamento e l’effetto
di allenamento Quali regole fondamentali sono da osservare nel
sollevare e spostare carichi?
Cosa andrebbe assolutamente evitato ?
11 Quali gruppi muscolari vengono attivati e allenati nel
corretto sollevamento e spostamento di carichi?
12 Perché è importante sollecitare regolarmente il
corpo?
12
6. Impiego di mezzi di sollevamento e di trasporto A partire da quando si dovrebbero impiegare
mezzi ausiliari per il trasporto manuale di carichi? 13 Quali mezzi di trasporto manuali esistono?
13 Il datore di lavoro deve mettere a disposizione
mezzi ausiliari per il trasporto di carichi?
13
Il lavoratore deve utilizzare i mezzi ausiliari
messi a disposizione?
13 Un lavoratore ha il diritto di sottoporre al datore di
lavoro proposte per l’acquisto?
14 Si possono sollevare carichi più pesanti con una
cinghia di sostegno che senza?
14 Quando è necessario portare i carichi in due?
14 7. Riconoscere e valutare i pericoli Come posso riconoscere per tempo situazioni
di eccessiva sollecitazione in azienda?
15
A partire da quali carichi il datore di lavoro dovrebbe far effettuare una valutazione del rischio? 15 Quale semplice metodo si presta per una
valutazione del rischio?
15
Come si può valutare se il trasporto di carichi
viene accuratamente programmato ed
eseguito in azienda?
15 Quali professioni e settori sono particolarmente a
rischio?
16
8. Comportamento in caso di mal di schiena Cosa fare in caso di mal di schiena?
Cosa fare in caso di mal di schiena durante
l’attività lavorativa?
Il mal di schiena sparisce da solo?
Quando è assolutamente necessario consultare
un medico?
Cosa è esattamente un’ernia del disco?
9. Prevenzione dei disturbi alla schiena
Come posso allenare i miei muscoli?
Come posso riconoscere per tempo situazioni
delicate per la schiena sul posto di lavoro?
Come mi comporto se un collega sul posto di
lavoro sollecita la sua schiena in maniera
eccessiva?
Come posso inserire fasi rigenerative sul posto
di lavoro?
A cosa devo prestare attenzione se voglio
conservare a lungo la mia capacità lavorativa e
restare in salute?
Se sollecito la mia schiena in maniera sbagliata
nella vita professionale quali effetti possono
manifestarsi in età avanzata?
10. Sollecitazione durante il tempo libero
Quali pericoli per la schiena esistono nel tempo
libero?
Quali discipline sportive sono particolarmente
pericolose per la schiena?
Quanto sono pericolose sollecitazioni doppie
nel tempo libero e sul luogo di lavoro?
17 17 17 18 18
19 19
20 20 20 20
21 21 21 1. La schiena
Che funzione ha la colonna vertebrale?
La colonna vertebrale è la costruzione di sostegno del
corpo. Elementi stabili in osso sono combinati con tessuti elastici e costituiscono, insieme ai muscoli, ai legamenti e ai tendini, un’unità funzionale.
La colonna vertebrale ha quattro funzioni principali: sostegno, protezione, sospensione e movimento.
1. Nella sua funzione di sostegno la colonna vertebrale
fa in modo che il tronco non crolli.
2. La colonna vertebrale, ovvero il canale vertebrale,
circonda e protegge il midollo spinale, morbido e sensibile. Il midollo spinale è parte del sistema nervoso
centrale e forma la connessione tra gli organi, le diverse strutture del corpo e il centro operativo del corpo, il cervello.
3. In una posizione naturale la colonna vertebrale si
presenta in una forma di doppia S allungata. Visto dalla testa, c’è una curvatura in avanti della colonna cervicale, una curvatura all’indietro della colonna toracica, poi una curvatura in avanti della colonna lombare
e poi una nuova curvatura all’indietro nella zona
dell’osso sacro. Nell’interazione con la muscolatura,
questa forma a S produce una sorta di effetto di sospensione, proteggendo il cervello da scossoni.
4. Grazie alla sua flessibilità, la colonna vertebrale favorisce i movimenti degli arti. Permette quindi movimenti
di torsione, allungamento e piegamento del tronco.
3
Quali sono gli elementi della colonna vertebrale?
Gli elementi principali della colonna vertebrale sono le
vertebre e i dischi intervertebrali.
La colonna vertebrale è composta da 7 vertebre cervicali, 12 vertebre toraciche, 5 vertebre lombari e 9 ex vertebre che nel corso del processo evolutivo si sono unite
per formare l’osso sacro e il coccige.
Attraverso l’allineamento delle vertebre si forma la spina
dorsale con il canale spinale che protegge il midollo
spinale.
Le superfici finali delle vertebre sono unite strettamente
da cuscinetti elastici, i dischi intervertebrali. Complessivamente la spina dorsale ha 23 dischi intervertebrali.
La stabilità della colonna vertebrale è garantita da un
sistema di legamenti, che si estendono verticalmente
sopra le vertebre e i dischi. Un legamento anteriore più
largo è ancorato alle vertebre, un legamento posteriore
più sottile è strettamente legato ai singoli dischi.
Quale funzione hanno i dischi intervertebrali, come
sono strutturati e come si alimentano?
Anello fibroso
Disco intervertebrale
Nucleo polposo
La funzione dei dischi è paragonabile a quella di ammortizzatori. Distribuiscono in maniera regolare la pressione
esercitata sulla colonna vertebrale, permettono la flessione della spina dorsale in tutte le direzioni e smorzano in
certa misura colpi violenti.
I dischi sono costituiti da un anello fibroso che circonda un
nucleo gelatinoso molto elastico.
Il metabolismo avviene attraverso una sorta di meccanismo a pompa. Analogamente a quanto accade con una
spugna, quando il disco si scarica entra del liquido. Pressione, torsione e inclinamento del disco provocano una
fuoriuscita di liquido. Mantenere la stessa posizione da
seduti o in piedi comporta un arresto del metabolismo,
vale a dire: i dischi intervertebrali vivono grazie al movimento.
4
2. Criteri per il carico e fattori che influenzano il sollevamento e il trasporto
Quali criteri e caratteristiche „umani“ influenzano la
capacità di portare carichi?
Per ogni azione di sollevamento e di trasporto vanno
considerati diversi criteri. Questi dipendono dalle caratteristiche della persona che deve portare il carico, dal
carico stesso e dalle condizioni in cui il sollevamento e il
trasporto hanno luogo.
I criteri legati alla persona che hanno un ruolo nel sollevare e portare carichi sono:
-
sesso
età
statura
corporatura
stato di salute attuale
Le donne in genere hanno il 40 % di massa muscolare in
meno degli uomini. Il carico massimo per le donne è
quindi inferiore del 40 % rispetto a quello degli uomini.
I carichi maggiori si possono sollevare tra i 20 e i 35
anni. Ciò è legato tra l’altro alla forza muscolare e alla
resistenza dei dischi intervertebrali. Adolescenti e adulti
sopra i 50 anni possono portare solo ca. i 2/3 del carico
massimo.
Le persone di statura alta sono avvantaggiate quando si
tratta di muovere carichi su superfici di lavoro elevate.
Nel sollevare carichi devono però prestare particolare
attenzione ad assumere una postura corretta perché con
la schiena piegata in avanti il braccio di leva all’altezza
della colonna lombare è più lungo rispetto a quello di
una persona più bassa. Per sollevare dei carichi le persone basse devono eventualmente tirare sù le spalle o
piegarsi all’indietro e curvano quindi la schiena
all’indietro.
Uno scheletro robusto e una muscolatura ben allenata
permettono di sollevare pesi di 50 kg e oltre. Ciò vale ad
esempio per i lavoratori del settore edile, della spedizione di mobili o per gli operatori del soccorso sanitario (di
regola).
In caso di stanchezza, malessere o durante una fase di
ricupero dopo un incidente o una malattia la resistenza
è, in ogni caso, ridotta.
5
Quali caratteristiche di un carico possono incidere
sulla sua maneggevolezza e trasportabilità?
Carico non è uguale a carico. Accanto al criterio principale del peso vi sono altri punti che influiscono sulla
maneggevolezza e la trasportabilità. Tra questi vi sono:
-
la forma del carico
il volume
la posizione del baricentro
la stabilità
la maneggevolezza
la temperatura
la viscosità
Carichi dal peso identico ma di forma diversa non vengono percepiti come ugualmente pesanti. Un sacco di 25
kg per esempio si può portare sulla spalla, mentre una
lastra di acciaio dai bordi affilati di 25 kg si presta meno
bene.
Oggetti ingombranti spesso si possono afferrare, sollevare e portare solo assumendo una posizione del corpo
estrema. Ciò richiede particolare attenzione perché può
prodursi rapidamente un sovraccarico dell’intero apparato locomotore. Carichi lunghi e poco maneggevoli devono eventualmente essere portati da due persone, anche
se sono leggeri. Carichi voluminosi devono essere afferrati con presa sicura con le braccia non troppo allargate
(massimo 80% dell’apertura delle braccia). I carichi non
devono essere tanto voluminosi da ostacolare o impedire la visuale. Con semplici cinghie è possibile trasportare
facilmente e con una postura corretta carichi ingombranti.
Per non sollecitare eccessivamente il corpo, il baricentro
del carico dovrebbe sempre trovarsi il più vicino possibile al corpo. Nei cartoni spesso la posizione del baricentro è segnata o indicata con maniglie decentrate.
Carichi elastici o flessibili dovrebbero essere rafforzati.
I carichi vanno sempre afferrati con entrambe le mani in
maniera ferma e sicura. Oggetti dai bordi affilati vanno
sollevati solo con guanti protettivi. Eventualmente si
deve fare ricorso a maniglie magnetiche, ventose ecc.
6
Quali criteri legati alla situazione sono da considerare
nel sollevare e portare carichi?
Nel sollevare e trasportare carichi la situazione e le circostanze possono essere molto diverse e hanno quindi
un’importanza particolare.
Criteri importanti sono:
-
il tragitto e l‘altezza
la distanza del trasporto
le condizioni della via di trasporto
la frequenza
la tecnica di sollevamento
i mezzi ausiliari
le condizioni atmosferiche
l‘abbigliamento
le condizioni di luce
La maggiore capacità di carico si raggiunge in posizione
eretta con tragitto breve. Le persone di statura più bassa
devono poter posare i carichi senza dover tirare sù le spalle
o curvare la schiena all’indietro. Sollevare carichi oltre la
testa andrebbe, se possibile, sempre evitato.
Carichi che in caso normale si possono sollevare a mano senza problemi possono causare un sovraccarico se
devono essere trasportati per distanze più lunghe.
Le vie di trasporto possono essere piane e antisdrucciolevoli, ma anche irregolari e sdrucciolevoli, e presentare scale
o altri ostacoli. Vie sconosciute dovrebbero dapprima essere percorse e controllate senza carico. Quando si porta un
carico con entrambe le mani risulta inoltre impossibile accendere l’interruttore della luce.
La tecnica di movimentazione individuale ha una grande
influenza sulla sollecitazione del corpo. Spesso però
diventa impossibile assumere una postura corretta e
idonea, per esempio quando il locale è troppo basso o
troppo stretto o se un ostacolo si trova tra la nostra posizione e il carico.
I mezzi ausiliari per il sollevamento e il trasporto di carichi devono essere adeguati allo scopo, altrimenti possono provocare incidenti.
Il lavoro muscolare duro non dovrebbe essere svolto a
temperature elevate; più le temperature sono alte, meno
intensiva dovrebbe essere l’attività. Quando si effettua
un lavoro muscolare duro in genere si sceglie un abbigliamento più leggero o traspirante.
Spedizionieri di prodotti surgelati e bevande sono spesso esposti a grandi oscillazioni di temperatura. Vestiti
sudati dovrebbero sempre essere tolti prima di entrare
nella cella frigorifera.
7
Carico relativo dei dischi intervertebrali
La schiena e i dischi intervertebrali sono sollecitati
anche quando non si porta nulla?
Assunzione di liquidi
Secrezione di liquidi
Come si può calcolare la sollecitazione approssimativa dei dischi intervertebrali con la schiena curva?
Lunghezza
delle apofisi:
ca. 5 cm
Sì, i dischi intervertebrali sono sollecitati dal peso del
tronco, della testa e delle braccia. Il carico è minore in
posizione seduta con la schiena appoggiata a uno schienale e in posizione sdraiata che in posizione eretta. In
posizione seduta il carico è maggiore che stando in piedi.
In via generale il carico dei dischi intervertebrali aumenta
con crescente curvatura in avanti del tronco. Poiché piegando il tronco si inclina in primo luogo la parte bassa
della spina dorsale, quella delle vertebre lombari, quella
zona è particolarmente sollecitata.
Distanza fra il 5. disco
lombare e il baricentro
del tronco e del carico.
Nelle persone di media
statura ca. 40 cm
Il sistema di sollevamento della colonna vertebrale corrisponde a una leva a due braccia dove la forza della
muscolatura della schiena è legata alle apofisi spinali,
lunghe 5 cm. Le apofisi sono le estremità ossute delle
vertebre. Il braccio di leva, risp. la distanza fra il baricentro comune del tronco e del carico e il punto di rotazione
nell’ultimo disco lombare, può invece – a dipendenza
dell’inclinazione del tronco – presentare una lunghezza
di 40 cm e oltre. Secondo la regola della leva la forza
della muscolatura della schiena deve essere ca. 8 volte
maggiore del carico. Il carico massimo si compone del
peso del tronco e del peso del carico da sollevare.
Ciò spiega anche perché persone alte e pesanti sono
particolarmente a rischio nel sollevare carichi con il tronco piegato in avanti.
Nel sollevare carichi con la schiena curva ha un effetto
particolarmente negativo il fatto che i dischi vengono a
trovarsi come cunei tra le vertebre e che quindi la sollecitazione è irregolare. La pressione è distribuita irregolarmente sui due terzi anteriori del disco, mentre nella
parte posteriore si crea una tensione.
vertebra
disco
8
3. Carichi massimi
Quali sono i carichi massimi?
I valori dei carichi massimi sono di 25 kg per gli uomini e
di 15 kg per le donne.
In alcuni casi i carichi che si possono sollevare e portare
senza rischi possono essere anche più pesanti o più
leggeri. Determinanti sono la persona stessa, il tipo di
carico e le circostanze.
Età
Uomini
Donne
16 – 18
19 kg
12 kg
18 – 20
23 kg
14 kg
20 – 35
25 kg
15 kg
35 – 50
21 kg
13 kg
> 50
16 kg
10 kg
Quali sforzi possono compiere dei professionisti sani
e robusti?
La capacità di carico dipende tra l’altro dal sesso e
dall’età, come risulta dalla tabella a lato.
I valori mettono in evidenza che le donne possono sollevare e trasportare carichi meno pesanti degli uomini. Ciò
dipende dal fatto che in media le donne dispongono del
40 % di massa muscolare in meno degli uomini. Di conseguenza i valori dei carichi massimi sono inferiori del
40 % rispetto a quelli degli uomini.
Persone dalla muscolatura ben allenata, di buona costituzione e abituati agli sforzi possono trasportare pesi
che superano i valori menzionati. Si tratta perlopiù di
professionisti quali spedizionieri di mobili, operai dei
settori edile e forestale e artigiani. Queste persone trasportano spesso quotidianamente carichi pesanti senza
subire danni alla salute.
I professionisti padroneggiano però anche la corretta
tecnica di movimentazione, agiscono quindi in sintonia
con il proprio corpo.
9
4. Basi giuridiche
Quali sono le basi giuridiche per il trasporto di
carichi?
Le basi giuridiche per il trasporto manuale di carichi
esigono dal datore di lavoro che i carichi vengano in
primo luogo mossi meccanicamente o con mezzi ausiliari appropriati e che i dipendenti debbano essere istruiti
sul corretto sollevamento e trasporto di carichi.
Le basi giuridiche rilevanti sono:
- articoli 6 e 41 dell’ordinanza sulla prevenzione degli
infortuni e delle malattie professionali (OPI)
- articolo 25 dell’ordinanza 3 concernente la legge sul
lavoro (OLL 3)
- valori limite secondo la pubblicazione "Valori limite
d’esposizione nei luoghi di lavoro" della Suva (in tedesco e francese, 1903.D e 1903.F)
Cosa sono OPI e OLL 3?
OPI: Ordinanza sulla prevenzione degli infortuni e delle
malattie professionali
L’OPI contiene le prescrizioni per la sicurezza
d’esercizio di tutte le aziende che in Svizzera impiegano
dei lavoratori.
OLL 3: Ordinanza 3 concernente la legge sul lavoro
L’OLL 3 regolamenta le misure da adottare nelle aziende
per la prevenzione delle malattie.
Quale legge protegge i giovani lavoratori?
I giovani lavoratori sottostanno a disposizioni più ampie
poiché il loro corpo è ancora in fase di crescita e non
può essere sottoposto a sforzi analoghi a quello degli
adulti. Numerosi giovani soffrono già di problemi di salute cronici. L’ordinanza 5 concernente la legge sul lavoro
(ordinanza sulla protezione dei giovani lavoratori, OLL 5)
regola la protezione della salute e la sicurezza dei giovani lavoratori. In un’ordinanza complementare del Dipartimento federale dell’economia pubblica (DFE) sono
elencati i lavori pericolosi per i giovani. Tra questi figurano i “lavori che superano obiettivamente le capacità fisiche o psichiche dei giovani ".
Quale legge protegge le lavoratrici incinte?
Secondo l’ordinanza sulla protezione della maternità, articolo 7, le donne fino alla fine del sesto mese di gravidanza
non possono eseguire lavori che prevedano lo spostamento
manuale di carichi pesanti (regolarmente più di 5 kg, occasionalmente più di 10 kg). Dal settimo mese di gravidanza
le lavoratrici incinte non devono più essere impiegate per la
manipolazione di carichi.
10
5. La corretta tecnica di sollevamento e
l’effetto di allenamento
Quali regole fondamentali sono da osservare nel
sollevare e spostare carichi?
Per evitare danni alla schiena è importante applicare
una corretta tecnica per sollevare e trasportare carichi.
Le regole fondamentali per il sollevamento e lo spostamento corretto sono:
- Avere una posizione stabile
- Flettere le ginocchia, ma solo fino a dove è necessario
- Afferrare il carico in modo sicuro, se possibile sempre
con entrambe le mani
- Sollevare il carico con schiena allungata e diritta
- Tenere il carico vicino al corpo
vertebra
disco
Cosa andrebbe assolutamente evitato?
Nel sollevamento corretto con la schiena diritta, la colonna vertebrale si trova in posizione allungata e poggia
sul bacino; serve quindi da sostegno e non da elemento
sollevatore. Il vero e proprio movimento di sollevamento
parte dai muscoli del deretano e dal bacino.
Nel sollevamento con la schiena diritta la sollecitazione
dei dischi intervertebrali è inferiore del 20% rispetto al
movimento con la schiena curva a causa delle migliori
condizioni del braccio di leva. Ancora più vantaggioso è
il fatto che con la schiena diritta i dischi si trovano parallelamente tra le vertebre e sono quindi sollecitati in maniera uniforme.
Nel sollevare e spostare carichi si dovrebbe assolutamente evitare di curvare la schiena. Bisogna prestare attenzione a una posizione diritta della colonna vertebrale.
Per non piegare la schiena all’indietro occorre scegliere
dei piani d’appoggio non troppo alti. Eventualmente si
può ricorrere a uno sgabello per raggiungere le superfici
più alte.
I carichi di cui si ignora il peso vanno alzati con cura e
mai in maniera brusca.
Nel trasferimento di carichi occorre evitare la torsione
del tronco; è meglio fare un passo intermedio.
Per mantenere la sollecitazione della colonna vertebrale
il più uniforme possibile, bisogna evitare di sollevare e
portare carichi pesanti da un solo lato.
Quando di alza un carico non bisogna piegare le ginocchia al massimo.
Per garantire un trasporto sicuro dei carichi, questi ultimi
non devono coprire la visuale.
11
Quali gruppi muscolari vengono attivati e allenati nel
corretto sollevamento e spostamento di carichi?
Chi solleva carichi con la schiena curva, con il tronco
piegato di lato o rotato e chi sposta carichi con una postura inadeguata mette in pericolo la propria salute.
Chi invece assume una postura del corpo corretta può
allenare i propri muscoli durante il lavoro.
I seguenti gruppi muscolari sono coinvolti:
-
muscolatura dell‘addome
muscolatura della schiena
muscolatura del deretano
muscolatura delle cosce
Sono gli stessi muscoli che servono ad assumere una
posizione eretta. Per un buon portamento del corpo
questi gruppi muscolari dovrebbero essere in equilibrio
dal profilo della forza e della tensione.
Perché è importante sollecitare regolarmente il
corpo?
Se non viene sollecitata, le muscolatura si indebolisce e
la densità e la robustezza delle ossa diminuiscono.
Pressione, tensione e allungamento caratterizzano la
conformazione delle ossa. A dipendenza dall’effetto e
dall’intensità di queste forze le ossa vengono rafforzate
o indebolite; i muscoli esercitano la sollecitazione meccanica. La densità delle ossa dipende quindi chiaramente dalla massa muscolare dello scheletro e dalla forza
fisica.
Se la densità delle ossa è ridotta, le ossa sono più deboli
e più soggette a fratture e deformazioni.
Nei giovani il movimento e la sollecitazione corretti sono
particolarmente importanti poiché se lo scheletro umano
viene sollecitato regolarmente fino al 20. anno di vita si
formano automaticamente ossa più robuste.
Giovani nella fase di crescita non devono però in alcun
caso sovraccaricarsi perché ciò potrebbe provocare
malformazioni delle ossa e danni alla colonna vertebrale.
12
6. Impiego di mezzi di sollevamento e di
trasporto
A partire da quando si dovrebbero impiegare mezzi
ausiliari per il trasporto manuale di carichi?
Per lo spostamento manuale di carichi si dovrebbero
impiegare mezzi ausiliari quando…
… sussiste il pericolo di un sovraccarico fisico o di un
incidente.
… già nel processo lavorativo si segnala l’utilizzo di un
determinato mezzo ausiliario.
… si prevede una via di trasporto piuttosto lunga.
… il carico è poco maneggevole.
… non si è del tutto certi di poter portare il carico senza
problemi manualmente.
Quali mezzi di trasporto manuali esistono?
I carichi ingombranti spesso sono facilmente trasportabili
manualmente con l’aiuto di cinghie.
I mezzi ausiliari manuali più diffusi per sollevare lastre,
tavole o carichi dalla superficie liscia sono prese a ventosa o a tenaglia.
Mezzi di trasporto semplici e funzionali per carichi leggeri sono i carrelli. Esistono in innumerevoli misure e forme, anche equipaggiati specialmente per tipi particolari
di carico come fusti, lastre e box impilabili. Carrelli più
piccoli esistono anche in forma pieghevole. Spesso si
possono trasportare facilmente nell’autovettura.
Il mezzo probabilmente più impiegato è il carrello elevatore per il trasporto di carichi su palette.
Il datore di lavoro deve mettere a disposizione mezzi
ausiliari per il trasporto di carichi?
Sì, secondo l’ordinanza sulla prevenzione degli infortuni
e delle malattie professionali (OPI) e l’ordinanza 3 concernente la legge sul lavoro (OLL 3) il datore di lavoro vi
è tenuto.
Si dovrebbe evitare il trasporto manuale di carichi adottando misure organizzative e mettendo a disposizione
attrezzature meccaniche. Quando il trasporto manuale di
carichi non può essere evitato, il datore di lavoro deve
mettere a disposizione mezzi ausiliari adeguati.
Il lavoratore deve utilizzare i mezzi ausiliari messi a
disposizione?
Sì, secondo l’ordinanza sulla prevenzione degli infortuni
e delle malattie professionali (OPI) e l’ordinanza 3 concernente la legge sul lavoro (OLL 3) il lavoratore vi è
tenuto.
Deve osservare le prescrizioni del datore di lavoro concernenti la sicurezza sul lavoro e la protezione della
salute. Tra queste figura l’utilizzo dei mezzi ausiliari.
13
Un lavoratore ha il diritto di sottoporre al datore di
lavoro proposte per l’acquisto?
Sì, secondo l’ordinanza sulla prevenzione degli infortuni
e delle malattie professionali (OPI) e l’ordinanza 3 concernente la legge sul lavoro (OLL 3) il lavoratore ha il
diritto di essere consultato per questioni legate alla sicurezza sul lavoro e la protezione della salute.
Si possono sollevare carichi più pesanti con una
cinghia di sostegno che senza?
No, con una cinghia di sostegno non è ammesso portare
carichi più pesanti. Una cinghia indossata correttamente
aiuta a stabilizzare la spina dorsale e a mantenerla diritta.
Quando è necessario portare i carichi in due?
I carichi dovrebbero essere portati in due quando sono
poco maneggevoli o ingombranti e il loro trasporto richiede distorsioni non naturali.
Il trasporto di carichi pesanti in due evita un carico eccessivo del singolo e contribuisce all’esecuzione sicura
della manovra.
14
7. Riconoscere e valutare i pericoli
Come posso riconoscere per tempo situazioni di
eccessiva sollecitazione in azienda?
Il trasporto manuale di carichi non costituisce di per sé
un pericolo per la salute. Situazioni di eccessiva sollecitazione possono però prodursi facilmente quando le
circostanze o il comportamento non sono adeguati.
Situazioni di eccessiva sollecitazione si manifestano
quando
- si sollevano e portano carichi con posture inadatte (per
es. piegarsi in avanti o di lato, distorsione, portare lontano dal corpo)
- il maneggio è reso difficile dalla natura del carico (per
es. ingombrante, difforme, poco maneggevole, caldo,
freddo, bordi affilati, superficie liscia)
- il maneggio è ostacolato dalle difficili condizioni di esecuzione (per es. mobilità ridotta, spazio ristretto, pavimento irregolare, vie di trasporto lunghe)
- i lavoratori presentano dei disturbi (per es. mal di
schiena, stress, affaticamento)
A partire da quali carichi il datore di lavoro dovrebbe
far effettuare una valutazione del rischio?
Quando si sollevano e si portano regolarmente carichi
da 7 kg per le donne e da 12 kg per gli uomini secondo i
"Valori limite d’esposizione nei luoghi di lavoro" della
Suva (in tedesco e francese, 1903.D e 1903.F) occorre
effettuare una valutazione del rischio.
Quale semplice metodo si presta per una valutazione
del rischio?
Con il "Test di ergonomia: movimentazione manuale di
carichi" (pubblicazione Suva 88190.I) si può valutare
facilmente se durante la rispettiva attività vi sia o possa
verosimilmente essere una sollecitazione eccessiva e se
è necessarie adottare una contromisura.
Si valutano i seguenti criteri:
-
Come si può valutare se il trasporto di carichi viene
accuratamente programmato ed eseguito in azienda?
peso del carico
postura del corpo
condizioni di esecuzione
tempi, lunghezza dei percorsi, frequenza dei processi
Con la lista di controllo "Movimentazione manuale di
carichi" (pubblicazione Suva 67089.I) si può valutare,
con l’aiuto di domande, se il trasporto dei carichi è pianificato ed eseguito in maniera ottimale.
Si affrontano i seguenti argomenti:
-
pianificazione dei processi di movimentazione
agevolatori per la movimentazione manuale di carichi
sollevamento e spostamento
istruzione, direzione dei lavori
15
Quali professioni e settori sono particolarmente a
rischio?
Sono considerate particolarmente a rischio le professioni
nei seguenti settori:
-
edilizia (attività principale e accessoria)
agricoltura e selvicoltura
orticoltura e giardinaggio
assistenza ai malati e agli anziani
servizio di soccorso e sanitario
trasporti e commissionamento
costruzione di macchine e metallurgia
pulizie
gastronomia
16
8. Comportamento in caso di mal di schiena
Cosa fare in caso di mal di schiena?
I dolori alla schiena non sono normali ma frequenti! Otto
persone su 10 soffrono temporaneamente di dolori alla
schiena o alla cervicale.
In caso di dolori alla schiena si dovrebbe cercare, nel
limite del possibile, di continuare a lavorare e di muoversi molto. Studi hanno mostrato che stare coricati e non
fare nulla non dà sollievo. Bisogna però in ogni caso
chiedersi quali potrebbero essere le cause dei disturbi
alla schiena, poiché se non si elimina la causa è altamente probabile che i disturbi durino più a lungo e si
ripresentino più tardi.
Se la causa dei dolori potrebbe essere legata al lavoro,
rispettivamente al tipo di attività, occorre informare il
datore di lavoro.
Per quanto riguarda la sfera privata la responsabilità è
individuale. Forse i dolori potrebbero essere causati da
un materasso vecchio, da una postura sbagliata davanti
allo schermo del PC o al televisore o forse si è esagerato nel portare carichi dando una mano a un amico durante il trasloco.
Cosa fare in caso di mal di schiena durante l’attività
lavorativa?
Se i disturbi alla schiena si manifestano durante il lavoro
e si sospetta che vi sia un nesso con il tipo di attività
svolta occorre informare il datore di lavoro. Egli è tenuto
ad ascoltare il lavoratore e a chiarire la questione. Se
non è in grado di farlo lui direttamente, deve consultare
un esperto.
Una delle cause frequenti del mal schiena legato al lavoro sono le posture forzate. Si tratta di posizioni innaturali
o sbilanciate, provocate da una cattiva configurazione
del posto di lavoro. In ogni caso le cause dei disturbi
vanno eliminate.
Il mal di schiena sparisce da solo?
Nella maggioranza dei casi il mal di schiena scompare
da solo. Anche un dolore acuto solitamente nel giro di
alcuni giorni si allevia. Eventualmente bisogna riguardarsi un po‘ e assumere un antidolorifico. Per un certo
periodo può perdurare una certa immobilità. Più ci si
muove, più aumentano le probabilità di una pronta guarigione.
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Quando è assolutamente necessario consultare un
medico?
Generalmente si può dapprima aspettare e vedere come
evolvono i dolori. In caso di incertezze o di ansie è tuttavia meglio consultare un medico.
Il medico va consultato assolutamente quando si manifestano i seguenti segnali di allarme:
-
Cosa è esattamente un’ernia del disco?
schiena tesa
schiena curva
dolore alla schiena che irradia verso la gamba
difficoltà nella minzione o incontinenza
perdita della sensibilità nella regione del deretano
formicolio o debolezza nelle gambe
In caso di sollecitazioni eccessive o inappropriate (per
es. nel sollevamento di carichi pesanti con la schiena
curva) i dischi intervertebrali possono strapparsi; il nucleo polposo fuoriesce e viene spinto contro il midollo
spinale o i nervi laterali. Ne possono conseguire delle
paralisi.
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9. Prevenzione dei disturbi alla schiena
Come posso allenare i miei muscoli?
Chi svolge una professione che richiede un’attività fisica
durante il lavoro può allenarsi. Suona un po’ provocatorio, ma è vero.
Durante il lavoro fisico si possono allenare i muscoli.
Premessa necessaria è avere una postura sana e impiegare il corpo correttamente. Lavorare in questo modo
presenta un altro vantaggio: ci si affatica meno in fretta.
Chi durante il lavoro fisico non ha riguardo per il proprio
corpo può essere soggetto a disturbi, si affatica più in
fretta (ed è quindi maggiormente esposto al rischio di
incidenti) e alla sera spesso è svogliato e senza risorse.
Sollevare e portare carichi in maniera corretta non si
impara da un giorno all’altro. Occorre esercitarsi e allenarsi. Sarebbe ideale se in azienda ci fossero offerte di
formazione e istruzioni specifiche o se ci si avvalesse di
un fisioterapista (i contatti di persone qualificate si possono richiedere alla Suva).
L’esperienza ha mostrato che le persone che durante il
tempo libero praticano dello sport conoscono l’effetto
allenante e in genere sul posto di lavoro sono più in
sintonia con il proprio corpo.
Come posso riconoscere per tempo situazioni delicate
per la schiena sul posto di lavoro?
Si possono riconoscere situazioni delicate per esempio
osservando gli altri al lavoro.
- Devono fare un grande sforzo?
- Lavorano con delle posture estreme, per esempio con
la schiena molto piegata?
- Sono spesso senza fiato o si lamentano dello stress?
Se ciò è il caso occorre chiedersi se è colpa delle condizioni di lavoro o se le colleghe e i colleghi semplicemente non sono stati istruiti adeguatamente sulla movimentazione dei carichi o sull’utilizzo dei mezzi ausiliari.
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Come mi comporto se un collega sul posto di lavoro
sollecita la sua schiena in maniera eccessiva?
Gliene parlo direttamente e gli spiego le conseguenze
sulla salute del suo modo di lavorare. Gli propongo come svolgere lo stesso lavoro in modo più adeguato e
glielo mostro.
Se osservo che la maggioranza dei miei colleghi sollecita la schiena in maniera scorretta lo segnalo al mio superiore e gli chiedo di organizzare una formazione.
Come posso inserire fasi rigenerative sul posto di
lavoro?
Nel limite del possibile cerco di variare il tipo di lavoro.
Non ha senso eseguire tutti i lavori faticosi dal profilo
fisico in una sola volta. È meglio alternare il lavoro fisico
più duro con un tipo di lavoro più leggero in modo che il
corpo possa ricuperare.
Posso anche provare a fare i lavori più pesanti sempre
prima della pausa regolamentare. In questo modo la
fase di ricupero è già programmata.
Se non ho sufficienti momenti rigenerativi, informo il mio
superiore. Forse il lavoro potrebbe essere organizzato in
maniera più ottimale, offrendo più variazione anche ad
altri.
A cosa devo prestare attenzione se voglio conservare
a lungo la mia capacità lavorativa e restare in salute?
La mia salute è il mio capitale. Il mio obiettivo dovrebbe
essere di poter svolgere il mio lavoro fino all’età del pensionamento e di essere in salute anche dopo.
Durante la gioventù il corpo è più resistente e non mi
accorgo subito se espongo la mia schiena a una sollecitazione eccessiva. I danni alla colonna vertebrale possono però svilupparsi anche lentamente; gli errori commessi da giovani si fanno sentire solo in età avanzata.
Per questo osservo le seguenti regole:
- durante il lavoro mi comporto in sintonia con il mio
corpo
- mi alimento in maniera sana
- dormo sufficientemente e prevedo dei momenti di
ricupero
- faccio sufficiente moto
- droghe: no grazie!
Se sollecito la mia schiena in maniera sbagliata nella
vita professionale quali effetti possono manifestarsi
in età avanzata?
Le conseguenze di una sollecitazione scorretta possono
essere dolori persistenti, mobilità limitata e forza ridotta in età
avanzata. Ciò può comportare una limitazione dell’autonomia. Nel caso estremo è possibile solo una vita nella
sedia a rotelle con una forte riduzione della qualità di vita.
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10.Sollecitazioni durante il tempo libero
Quali pericoli per la schiena esistono nel tempo
libero?
Una cattiva postura in posizione eretta o una posizione
contorta da seduti possono costituire una sollecitazione
più grande per la colonna vertebrale che una postura corretta durante il sollevamento di un carico. I pericoli principali per la schiena durante il tempo libero sono le discipline sportive che comportano colpi o scosse sulla spina
dorsale, stare seduti troppo a lungo davanti al computer o
al televisore, magari in una posizione sbagliata.
Molti giovani a casa hanno un computer portatile. Chi vi
trascorre molto tempo dovrebbe assolutamente lavorare
con una tastiera, un mouse e uno schermo esterni altrimenti si assume forzatamente una postura sbagliata che
sollecita eccessivamente la schiena e la cervicale.
Quando si lavora per periodi prolungati davanti allo
schermo del computer anche il tavolo e la sedia dovrebbero essere adeguati.
Quali discipline sportive sono particolarmente pericolose per la schiena?
In linea di massima vanno bene tutte le attività sportive in
cui la colonna vertebrale è mantenuta perlopiù diritta. Rotazioni brusche in posizione piegata o sollecitazioni troppo
intense con la schiena curva possono provocare disturbi
alla schiena. Chi soffre già di problemi alla colonna vertebrale dovrebbe discuterne con un medico o un fisioterapista prima di scegliere una data disciplina sportiva.
Le seguenti discipline rappresentano un pericolo per la
schiena:
- tennis con movimenti bruschi (stop e rotazioni)
- badminton und squash con continuo "stop and go" su
superfici antisdrucciolo
- sci e snowboard su piste a cunette (molti non sono
sufficientemente allenati e hanno notevoli lacune a livello di condizione e di tecnica)
- ginnastica artistica e trampolino
- pattinaggio artistico
- canottaggio (sollecitazione particolarmente elevata
della schiena nel tirare la barca fuori dall’acqua)
- nuoto a rana e a crawl
Quanto sono pericolose sollecitazioni doppie nel tempo libero e sul luogo di lavoro?
Nel limite del possibile durante il tempo libero si dovrebbe
scegliere un’occupazione che compensi in maniera sensata
l’attività professionale. Chi sta tutto il giorno davanti a uno
schermo non dovrebbe rimettersi davanti allo schermo
anche a casa. Anche andare in bicicletta non è particolarmente indicato perché si sta di nuovo seduti.
La situazione si presenta diversamente per le persone che
svolgono una professione che richiede uno sforzo fisico e
sollevano o spostano frequentemente dei carichi. Queste
persone durante il tempo libero dovrebbero alleggerire un
po’ la muscolatura sollecitata sul posto di lavoro.
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