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2) Quale confronto consentono i criteri di
Nuovi temi e metodi nella sorveglianza sanitaria individuale e di gruppo in ambito occupazionale Quiz modulo 1 Monitoraggio delle performance cliniche 1) Quali dimensioni concorrono a definire la qualità dell’assistenza? a. continuità, appropriatezza organizzativa, sostenibilità, centralità del paziente b. appropriatezza clinica, appropriatezza organizzativa, sicurezza, affidabilità c. accessibilità, efficacia, efficienza, appropriatezza clinica, tempestività d. accuratezza, sviluppo delle risorse umane, efficacia, efficienza 2) Quale confronto consentono i criteri di valutazione? a. tra le conoscenze scientifiche disponibili e la pratica clinica corrente b. tra i dati sperimentali più recenti e la pratica clinica corrente c. tra la pratica clinica corrente in strutture diverse d. tra gli stessi processi attuati da diversi operatori 3) Quale tra le seguenti categorie è esclusa dalla classificazione dei criteri e degli indicatori? a. b. c. d. di struttura di processo di esito di efficacia 4) A che cosa fanno riferimento i criteri di struttura? a. all’uso delle risorse e alle competenze dei professionisti b. alla disponibilità di risorse e alle competenze dei professionisti c. alle decisioni e alle azioni degli operatori clinici d. alla decisione e alle azioni dei gestori della struttura 5) Quali tra i seguenti rientrano tra i criteri di processo, in quanto riflettono le azioni e le decisioni adottate dagli operatori clinici? a. b. c. d. prescrizioni e qualità della vita interventi diagnostici e terapeutici mortalità e morbosità indagini diagnostiche e stato di salute 6) I criteri di esito si riferiscono: a. b. c. d. alla risposta ottenuta da un intervento alla risposta ottenuta da un’indagine alle azioni degli operatori clinici alla soddisfazione dei pazienti 7) Quali criteri e indicatori sono rilevanti nella valutazione delle performance cliniche? a. b. c. d. di processo e di struttura di struttura e di esito di processo e di esito di struttura e di efficacia 8) Quale affermazione è vera sugli indicatori proxy? a. sono indicatori strettamente correlati al fenomeno che si desidera valutare b. sono meno facilmente misurabili degli esiti a essi collegati c. vanno interpretati con cautela per il legame a volte non saldo con l’esito misurato d. sono indicatori assolutamente affidabili 9) Quali sono i requisiti degli indicatori? a. misurabilità, accuratezza, semplicità di rilevazione b. sensibilità al cambiamento, riproducibilità, traducibilità in criteri c. pertinenza, facilità di comprensione, universalità d. accuratezza, basso costo, verosimiglianza 10) Nella definizione del numero degli indicatori: a. b. c. d. è meglio optare per un numero alto di indicatori è preferibile il numero minore possibile di indicatori sono ideali per la loro semplicità gli indicatori compositi non esiste una regola 11) Cosa si intende per PROMs? a. misure di processo ricavate da questionari somministrati ai pazienti b. misure di esito ricavate da questionari somministrati ai pazienti c. misure di esito ricavate da questionari somministrati agli operatori d. misure di esito ricavate dalla cartelle cliniche 12) Quale tra queste caratteristiche descrive i data base amministrativi? a. accurata descrizione dei processi assistenziali b. affidabile valutazione dell’appropriatezza c. univoca interpretazione delle caratteristiche dei processi assistenziali d. inadeguata descrizione delle caratteristiche cliniche dei pazienti 13) Quale affermazione è vera relativamente ai data base clinici? a. rappresentano un’alternativa ai registri b. derivano da un’attività complessa che coinvolge più servizi c. servono unicamente alla valutazione della qualità dell’assistenza d. hanno finalità sia cliniche sia amministrative 14) Quale tipo di finalità ha la valutazione delle performance cliniche? a. in genere, il confronto tra prestazioni erogate con uno standard di riferimento b. sempre, il confronto tra prestazioni erogate con uno standard di riferimento c. in genere, il confronto tra prestazioni erogate tra servizi o strutture affini d. sempre, il confronto tra prestazioni erogate tra servizi o strutture affini 15) A che cosa è dovuto l’errore casuale? a. esclusivamente all’eterogeneità della casistica b. esclusivamente a un errore nella misurazione dell’indicatore c. alla variabilità casuale di diversi fattori d. a una distorsione nella selezione della casistica 16) Nell’analisi di quale tipo di errore entrano in gioco i fattori di confondimento? a. b. c. d. errore sistematico errore casuale entrambi nessuno dei due 17) Con il termine accountability si indica: a. un’attività di rendicontazione, in senso strettamente amministrativo b. il dover rendere conto delle proprie decisioni e del proprio operato, come componente relazionale e organizzativa c. il dover rendere conto delle proprie decisioni e del proprio operato, relativamente alle proprie competenze sanitarie d. un’attività di rendicontazione circa le decisioni e l’operato come sanitario 18) La possibilità di valutare le performance cliniche è frutto soprattutto: a. b. c. d. della disponibilità di informazioni dell’impegno dei singoli professionisti di un impegno organizzativo complessivo della disponibilità di documentazione dei processi assistenziali 19) Cosa si intende per “pay for performance (P4P)” o “pay for quality (P4Q)”? a. un’incentivazione economica dei professionisti sulla base di un risultato misurabile b. un’incentivazione economica dei professionisti sulla base della partecipazione a iniziative di miglioramento c. una valorizzazione del ruolo dei professionisti sulla base di un risultato misurabile d. una valorizzazione del ruolo dei professionisti sulla base della partecipazione a iniziative di miglioramento 20) La qualità delle performance cliniche è influenzata positivamente soprattutto da: a. b. c. d. esperienza dei professionisti competenza dei professionisti aggiornamento dei professionisti coinvolgimento dei professionisti Quiz modulo 2 Il governo dell’innovazione nei sistemi sanitari 21) Secondo la carta di Trento le tecnologie sanitarie comprendono: a. tutte le attrezzature sanitarie utilizzate per promuovere la salute e prevenire e diagnosticare le malattie b. tutte le applicazioni pratiche utilizzate per promuovere la salute, fatta eccezione per quelle utilizzate nella diagnosi e nella prevenzione c. le procedure sanitarie e i percorsi assistenziali, gli assetti strutturali e organizzativi utilizzati per promuovere la salute e prevenire e diagnosticare le malattie d. tutte le applicazioni pratiche utilizzate per promuovere la salute e prevenire e diagnosticare le malattie 22) Quale affermazione è vera sull’Health Technology Assessment (HTA)? a. ha l’obiettivo di fornire informazioni affidabili sugli effetti delle tecnologie sanitarie b. ha l’obiettivo di valutare attraverso prove evidence-based gli effetti delle tecnologie sanitarie c. è un’attività multidisciplinare che valuta le ricadute organizzative ed economiche dell’applicazione delle tecnologie sanitarie d. è un’attività multidisciplinare che valuta le ricadute di efficacia e sicurezza dell’applicazione delle tecnologie sanitarie 23) La definizione delle priorità per l’avvio di un’attività di valutazione: a. può essere effettuata con diversi metodi, in genere complessi e che tengono conto di numerosi criteri b. viene effettuata esclusivamente grazie a un metodo sviluppato dalla RAND Corporation c. viene effettuata esclusivamente grazie a metodi sviluppati da agenzie di HTA d. può essere effettuata con diversi metodi, in genere semplici e che misurino poche variabili 24) Quali sono, nell’ordine, i principi analitici di un processo di HTA : a. b. c. d. esplicitazione del quesito di politica sanitaria e sua traslazione in quesiti di valutazione, revisione delle evidenze, analisi delle ricadute della tecnologia, sviluppo della valutazione, lista delle fonti, conclusioni e raccomandazioni esplicitazione del quesito di politica sanitaria e sua traslazione in quesiti di valutazione, revisione delle evidenze, sviluppo della valutazione, analisi delle ricadute della tecnologia, conclusioni e raccomandazioni, lista delle fonti revisione delle evidenze, esplicitazione del quesito di politica sanitaria e sua traslazione in quesiti di valutazione, analisi delle ricadute della tecnologia, sviluppo della valutazione, lista delle fonti, conclusioni e raccomandazioni esplicitazione del quesito di politica sanitaria e sua traslazione in quesiti di valutazione, revisione delle evidenze, analisi delle ricadute della tecnologia, sviluppo della valutazione, conclusioni e raccomandazioni, lista delle fonti 25) In un’attività di HTA a chi spetta sviluppare il processo di valutazione? a. b. c. d. a più gruppi di lavoro multidisciplinari a un solo gruppo di lavoro multidisciplinare alla direzione sanitaria e alla direzione aziendale a specialisti esterni in HTA 26) L’Health Techonology Assessment ha alcuni limiti, tra i quali si può escludere: a. b. c. d. scarso impatto sui decisori insufficiente tempestività processo valutativo poco rigoroso possibili pressioni del mercato 27) Quali obiettivi ha la prima fase del processo di valutazione? a. definizione dei destinatari della nuova tecnologia e analisi della letteratura b. confronto della nuova tecnologia con le tecnologie precedenti c. definizione dei destinatari della nuova tecnologia e suo confronto con le tecnologie precedenti d. descrizione della nuova tecnologia e sviluppo della ricerca clinica applicata 28) Che cosa si intende per Coverage with Evidence Development (CED)? a. l’uso della tecnologia in presenza di un forte razionale scientifico ma in assenza di prove di sicurezza b. la rinuncia all’adozione della tecnologia una volta accertata l’insostenibilità economica c. la rinuncia all’adozione della tecnologia una volta accertato uno sfavorevole rapporto rischi/benefici d. l’uso della tecnologia in determinate condizioni per un tempo limitato per acquisire dati aggiuntivi per la sua valutazione 29) Quali sono le fasi cruciali nella valutazione degli interventi complessi secondo il modello del Medical Research Council? a. b. c. d. fase della teoria e fase della modellizzazione fase della teoria e fase dell’azione fase dell’analisi e fase della modellizzazione fase dell’analisi e fase dell’azione 30) Che cosa stima il modello del Medical Research Council? a. l’impatto gestionale della nuova tecnologia b. l’integrazione della nuova tecnologia nei sistemi sanitari c. la plausibile modificazione dei costi sanitari con l’introduzione della nuova tecnologia d. la potenziale modificazione delle relazioni tra professionisti e professionisti e pazienti della nuova tecnologia 31) L’allocazione delle risorse è efficiente se: a. il valore prodotto dall’investimento identificato è maggiore a quello prodotto da investimenti alternativi b. l’efficienza ottenuta dall’investimento identificato è maggiore a quello prodotto da investimenti alternativi c. l’efficacia dell’investimento identificato è maggiore a quello di investimenti alternativi d. l’utilizzo delle risorse con l’investimento identificato è migliore di quello con investimenti alternativi 32) Quale affermazione è vera sui metodi per la razionalizzazione del risorse in sanità ? a. i metodi espliciti, come quelli utilizzati per l’HTA, esprimono le priorità in base a criteri condivisi e validati b. i metodi espliciti, basati sull’esperienza professionale, sono caratterizzati dall’efficienza c. i metodi impliciti, come quelli utilizzati per l’HTA, si occupano dell’analisi costo-efficacia della nuova tecnologia sanitaria d. i metodi espliciti, Basati sull’esperienza professionale, sono caratterizzati dalla mancanza di equità 33) Quali tra le seguenti non rientra nelle analisi comparative utilizzate per la valutazione economica? a. b. c. d. analisi di costo-efficacia analisi di costo-utilità analisi di minimizzazione dei costi analisi di costo-risparmio 34) Quale affermazione è vera sulla ricerca traslazionale? a. in medicina si può applicare a monte degli studi di base e pre-clinici b. si occupa del trasferimento dei risultati della ricerca tra diversi ambiti scientifici c. riconosce un unico punto di blocco dovuto alla mancata implementazione dei risultati della ricerca nella pratica d. in medicina si applica nella fase di passaggio da ricerca di base e preclinica a ricerca clinica 35) Quale tra le seguenti opportunità non rientra tra quelle offerte dall’adozione di linee guida? a. b. c. d. aggiornamento dei professionisti informazione ed educazione dei pazienti verifica dell’efficacia e dell’appropriatezza dell’offerta sperimentazione di nuove tecnologie 36) Nel trasferimento dell’informazione, le strategie di diffusione e quelle di disseminazione: a. b. c. d. differiscono per il tipo di contenuti sono simili quanto a efficacia sui comportamenti differiscono per il tipo di approccio sono simili quanto a obiettivi formativi 37) Quali sono, nell’ordine, le fasi che si succedono nel processo di cambiamento? a. lo scongelamento della prassi consolidata, il cambiamento, il ricongelamento della nuova prassi b. lo scongelamento della prassi consolidata, il ricongelamento della nuova prassi, il cambiamento c. lo scongelamento della prassi consolidata, la predisposizione al cambiamento, il cambiamento d. la conoscenza, il cambiamento, il ricongelamento della nuova prassi 38) Tra i metodi per individuare i determinanti delle decisioni assistenziali, le revisioni di studi: a. possono rappresentare l’unica fonte di dati b. consentono di usufruire di una conoscenza già disponibile c. individuano praticamente tutti i determinanti del contesto che si sta considerando d. necessitano di competenze molto specifiche per essere interpretati 39) Quale caratteristica hanno i sondaggi? a. b. c. d. permettono indagini approfondite raggiungono molti individui hanno in genere un elevato tasso di risposta coprono una gamma limitata di problemi 40) Qual è lo schema classico di uno studio secondo lo schema raccomandato dallo SQUIRE (Standards for Quality Improvemente Reporting Excellence)? a. b. c. d. introduzione, risultati, metodi, discussione introduzione, discussione, risultati, metodi introduzione, metodi, discussione, risultati introduzione, metodi, risultati, discussione Quiz modulo 3 La formazione per il governo clinico 41) Quali sono le due questioni fondamentali per garantire la qualità della formazione? a. la formazione di base e la formazione specialistica b. la formazione specialistica e il mantenimento costante di una formazione aggiornata c. la formazione di base e il mantenimento costante di una formazione aggiornata d. la formazione di base e la verifica delle conoscenze 42) Il WHO Patient Safety Curriculum Guide? a. è un documento dell’UE che contiene informazioni e un curriculum completo con i principi essenziali per la sicurezza dei pazienti b. è un documento dell’OMS che contiene informazioni e un curriculum completo con i principi essenziali per la sicurezza dei pazienti c. è un documento dell’OMS che aiuta le università e le scuole di formazione degli operatori sanitari a insegnare “la sicurezza dei pazienti” d. è un documento dell’UE che aiuta le università e le scuole di formazione degli operatori sanitari a insegnare “la sicurezza dei pazienti” 43) Secondo la Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio d’Europa del 2006, le competenze chiave per l’apprendimento continuo? a. sono una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto b. sono il risultato delle conoscenze acquisite c. vengono acquisite esclusivamente dai giovani grazie alla formazione obbligatoria d. sono acquisite esclusivamente da adulti grazie a un processo di aggiornamento delle competenze 44) Quale affermazione sulla Joint Declaration on the European Higher Education Area, (dichiarazione di Bologna) è vera? a. ha tra i suoi obiettivi quello di mettere a punto un sistema omogeneo di titoli comparabili a livello nazionale b. è ormai completamente attuata in tutti i 40 Paesi firmatari del Processo di Bologna c. si propone di assicurare a studenti e professionisti una maggiore mobilità e una qualità uniforme d. propone per la medicina un sistema organizzato in un unico ciclo 45) Quale tra le seguenti affermazioni descrive correttamente il Governo Clinico? a. è prioritariamente finalizzato a garantire la sicurezza delle prestazioni b. è prioritariamente finalizzato a garantire l’efficacia delle prestazioni c. è orientato al miglioramento continuo della qualità dei servizi d. è orientato a una definizione chiara delle responsabilità e dei ruoli 46) Nel contesto dell’imparare dall’esperienza, l’audit clinico può valutare aspetti relativi a: a. b. c. d. risorse, processi, obiettivi risorse, processi, esiti costi, processi, esiti risorse, standard, esiti 47) Quale affermazione è corretta sulla formazione per la qualità? a. va erogata sia in fase accademica sia nel corso dell’attività professionale per lo sviluppo di competenze tecniche e non tecniche b. va erogata in fase accademica di preparazione dei giovani professionisti per lo sviluppo di competenze tecniche e non tecniche c. va erogata in modo continuativo nel corso dell’attività professionale per lo sviluppo di competenze tecniche e non tecniche d. va erogata sia in fase accademica sia nel corso dell’attività professionale per lo sviluppo di competenze tecniche 48) Quali capacità si integrano nella costruzione delle competenze professionali? a. b. c. d. analitiche, metodologiche, attuative analitiche, diagnostiche, contestuali analitiche, diagnostiche, attuative teoriche, diagnostiche, attuative 49) Quali conoscenze si integrano nella costruzione delle competenze professionali? a. b. c. d. teoriche, metodologiche, contestuali analitiche, metodologiche, contestuali teoriche, diagnostiche, contestuali teoriche, metodologiche, attuative 50) Quali sono i 3 livelli di competenza da considerare ai fini della qualità? a. competenza dell'organizzazione sanitaria, competenza dell’organizzazione non sanitaria, competenza del gruppo multidisciplinare di assistenza b. competenza del gruppo multidisciplinare, competenza dei professionisti specialisti, competenza degli operatori sanitari c. competenza dell’organizzazione, competenza del gruppo multidisciplinare di assistenza, competenza delle persone che lavorano all’interno di tali gruppi e servizi d. competenza del personale medico, competenza del personale infermieristico, competenza del personale con ruolo di formatore 51) Nell’ambito delle metodologie di rilevazione dei bisogni formativi, che ruolo ha la gap analysis? a. valuta il divario tra conoscenze e competenze b. valuta il divario tra conoscenze, abilità e atteggiamenti dei singoli professionisti c. valuta il divario tra conoscenze e competenze prima e dopo la formazione d. valuta il divario tra conoscenze, abilità e atteggiamenti attuali e necessari 52) Tra le modalità di analisi dei bisogni formativi, quale tra le seguenti consente un confronto aperto tra partecipanti? a. b. c. d. survey osservazione focus group questionario di valutazione 53) Secondo il metodo andragogico: a. la motivazione all’apprendimento deriva da fattori esterni b. l’adulto deve poter applicare immediatamente quanto appreso c. la disponibilità ad apprendere è imposta dall’organizzazione lavorativa d. la conoscenza rappresenta la base per l’apprendimento 54) In quale metodologia didattica rientra il role play? a. b. c. d. simulazione feedback formazione esperienziale didattica di aula 55) La valutazione di un’attività di formazione viene effettuata: a. b. c. d. in ogni fase del processo all’inizio del processo alla fine del processo all’inizio e alla fine del processo 56) I questionari che utilizzano scale di misurazioni sono strumenti di rilevazione dei giudizi dei discenti sulla formazione di tipo: a. b. c. d. quantitativo sintetico qualitativo analitico qualitativo sintetico quantitativo analitico 57) Chi sono i soggetti accreditanti un’attività ECM? a. Ministero della salute, Regioni, Ordini e collegi professionali b. Ministero della salute e Regioni c. Ministero della salute d. Regioni e Aziende sanitarie 58) Gli obiettivi formativi del sistema ECM sono definiti a livello: a. b. c. d. solo regionale solo regionale sia regionale sia provinciale sia nazionale sia regionale 59) Quanti crediti vanno acquisiti nel triennio ECM in corso (2011-2013)? a. b. c. d. 120 150, in misura di 50 per anno 150 120, con possibilità di un riporto dal triennio precedente 60) Che cos’è il dossier formativo? a. un documento, individuale o di gruppo che pianifica la formazione del professionista coerentemente insieme all’organizzazione di appartenenza b. un documento individuale che pianifica la formazione del professionista coerentemente insieme all’organizzazione di appartenenza c. una scheda prodotta dall’anagrafe centralizzata che registra e certifica i crediti ottenuti d. una scheda prodotta dal provider che registra e certifica i crediti ottenuti