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La NapoLi che briLLa d`accogLieNza

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La NapoLi che briLLa d`accogLieNza
ristorante d’hotel
La Napoli
che brilla d’accoglienza
Napoli è istintivamente una città popular gourmet, per strada c’è già tutto quello
che serve per godere dei piaceri del cibo. Friggitorie e pizzerie, ristorantini di pesce,
osterie e trattorie, chioschi nei vicoli e pasticcerie specializzate nella tradizione
dolciaria vivono in lussuriosa comunione, arricchendo il curriculum gastronomico
dei napoletani fino all’esasperazione. Mangiare bene a Napoli è consuetudine, perché
i flemmatici cittadini hanno ormai un palato allenato al buono, fin da piccini. In
questa giostra di continui stimoli d’eccellenza culinaria, fino a qualche anno fa
mancava però la contemporaneità, lo sguardo prezioso e moderno verso la nuova
ristorazione, fatta di piaceri multitasking, accoglienza e ospitalità internazionale,
gusto organolettico di ricerca e creatività. Ma ora la musica dei sapori è cambiata,
c’è il Romeo Hotel con il suo gioiello Il Comandante dello chef Salvatore Bianco. E
Napoli ora ha davvero i fuochi d’artificio dell’eccellenza.
di Carlo Spinelli
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ristorante d’hotel
S
in dalla sua inaugurazione nel 2008, il Romeo
Hotel si afferma come sintesi del “think different”
partenopeo: un’esperienza del lusso totalmente
nuova, in antitesi con lo stile classico e barocco di ogni
altro hotel di Napoli. Un design che fonde, senza soluzione di continuità, architettura contemporanea, preziosi
oggetti d’antiquariato e installazioni d’arte: lo storico ex
Palazzo Lauro è divenuto così la perfetta manifestazione del rigore giapponese, espresso dallo studio Kenzo
Tange & Associates, che ne ha curato la ristrutturazione
architettonica, e della vivacità partenopea, ben visibile attraverso l’eclettica commistione di opere di artisti
napoletani, oggetti d’epoca e altre espressioni d’arte
contemporanea internazionale.
Quando si entra al Romeo Hotel l’occhio è piacevolmente
divertito da una fontana con giochi d’acqua, confortato
dalla Cigar Room (uno spazio intimo e tranquillo, creato
per gli amanti dei sigari e per chi desidera fumare) e dal
Salotto dei Giochi (un’area lounge dedicata al tempo
libero, allo svago, al divertimento e alla lettura caratterizzata da un sofisticato design e atmosfere vintage),
“riscaldato” dall’angolo del camino e da una straordinaria
collezione di opere d’arte. Poi il gioco si fa ancora più
interessante: 83 camere e suite che si affacciano sul Golfo
e la città di Napoli, sul Vesuvio e sull’isola di Capri, il
Romeo Wellness Dogana del sale dedicato al benessere,
il Gym & Virtual Golf con la sua attrezzatissima sala
fitness e un moderno centro congressi con quattro sale.
Il Romeo Hotel offre molti e diversi spunti di piacevolezza psico-somatica, tutte opzioni contemporanee che
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fanno da cornice alle offerte ristorative vere e proprie:
uno su tutti il gioiello più importante, il ristorante Il
Comandante al decimo piano. Ma andiamo con ordine.
I ristoranti del Romeo Hotel
Fiore all’occhiello è dunque il ristorante gourmet “Il
Comandante”. Unico ristorante all’interno di un hotel
partenopeo, nel 2012 conquista la stella Michelin grazie
a un’offerta culinaria che assume un carattere preciso,
contemporaneo e di continua ricerca: la freschezza degli
ingredienti (locali e globali), la stagionalità e la tradizione
napoletana vengono letti – ma non stravolti – con elementi internazionali, creando così combinazioni inedite
e armoniose. L’equilibrio di sapore e la presentazione immaginifica diventa il segno distintivo dello chef Salvatore
Bianco. Luci soffuse che esaltano fuori la bellezza del
Vesuvio, le incredibili vetrate, i colori scuri e non invadenti: tutto è studiato per lasciare spazio alle creazioni
della cucina e al panorama. Per un totale di 52 coperti,
dieci sono riservati allo chef’s table, a pochi passi dalla
brigata in movimento. Il Comandante è forse uno dei
migliori ristoranti d’Italia in questo momento storico.
Ma il lusso dell’offerta gastronomica al Romeo Hotel
continua con classe e carattere eterogeneo: il Romeo
Sushi Bar & Restaurant è un elegante bar che propone
un’attenta selezione di tè, distillati e cocktail da gustare
tra quadri, sculture e pezzi di design. A pochi passi, il
ristorante accoglie gli ospiti con marmi e giochi di luci
e acqua, proposte creative fusion e l’autentica cultura
gastronomica giapponese. Il Beluga Sky Bar & Restaurant,
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ristorante d’hotel
situato invece al nono piano, ha una terrazza panoramica
sulla baia da una parte e una vista sulla collina di San
Martino e Castel Sant’Elmo dall’altra, oltre alla terrazza
laterale con piscina e solarium. Si inizia con le colazioni
di prima mattina e si prosegue con il pranzo, con una
carta che ben rappresenta la cucina del territorio. Tre
ristoranti, tre cuori pulsanti e gravidi di qualità, che
vanno individualmente a comporre l’impero totalizzante
del Romeo Hotel, dalla colazione all’ultimo distillato
notturno. E a capo di questo continuo e imperterrito
divertimento del gusto c’è un solo e unico chef: ma
Salvatore Bianco è allora un superchef?
Cuoco galantuomo e macchina da guerra
È sempre eccezionale conoscere persone che valgono
come diamanti ma dal carattere umile come un fiocco
di neve. Salvatore Bianco è così: quando cucina strabilia
occhi e papille del commensale, ma quando parla di se
stesso sembra che descriva un anonimo passante sul
lungomare Caracciolo. Per lui è normale lavorare come
un minatore, il faticoso mestiere del cuoco e del manager
che deve far quadrare conti, alta cucina e rispetto da
parte dei clienti, dei colleghi e della stampa. Anche se
la sua cucina è fatta di prodotti ricercatissimi, spezie e
ingredienti terrestri, di colori fantastici e forme vibranti
create da una tecnica magistrale appresa negli anni, i
suoi ricordi infantili lo riportano modestamente alle
“conserve di pomodori fatte in casa, in famiglia, o al cibo
che fregava in cucina alle nonne e ai fratelli, oppure alle
torte di mele che faceva la domenica con la madre”… La
vita semplice e amorosa che viveva nella sua Torre del
Greco sta alla base della sua modestia: il suo ingrediente
preferito è infatti l’uovo, perché “nella sua semplicità
racchiude il mondo della nascita, della perfezione, della
naturalità”. «Tutti i maestri che ho incontrato nella mia
vita professionale, ma soprattutto i miei collaboratori
con cui ho condiviso e scambiato esperienze e tecniche,
mi hanno insegnato quanto il confronto sia fondamentale per la crescita sul lavoro. La mia esperienza più
forte è stata comunque a Il Pellicano di Porto Ercole,
quando c’era ancora Antonio Guida come timoniere: in
quel momento stavo infatti attraversando un momento
particolare, in cui alcune scelte avrebbero, da lì a poco,
cambiato il mio futuro professionale. Era una fase di
grande intensità psicologica e fisica, per le numerose
ore che dedicavo al lavoro e, contemporaneamente, per
quelle che dovevo dedicare anche alla mia vita privata
e i suoi relativi problemi, annessi e connessi. Ma tutto
questo è stato fondamentale perché ne sono uscito vincente e ho preso coscienza della mia forza d’animo».
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In soli tre anni Il Comandante è diventato parte della
vita di Salvatore Bianco: lo chef trascorre molte ore
della giornata lavorando con divertimento e passione.
A volte è coinvolto anche per 18-20 ore di seguito. Al
Romeo Hotel gestisce e organizza la linea dei tre ristoranti (Romeo Sushi Bar & Restaurant, Beluga Sky Bar &
Restaurant e Il Comandante), più le colazioni e il servizio
in camera, avendo quindi la piena consapevolezza che si
tratta di luoghi tutti con anime diverse: uno giapponese
puro, pulito e senza compromessi commerciali con due
chef nipponici; il “Beluga” con una cucina tradizionale
napoletana, stuzzichini ed eventi; e infine il ristorante
gourmet che il sommelier Mario Vitiello piace definire “globale e locale al contempo”. Per non parlare poi
della freschezza delle colazioni e i singoli desideri del
servizio in camera, che possono spaziare dal semplice
club sandwich al piatto raffinato.
Salvatore Bianco è perciò conscio dell’eccellenza e del
lusso in cui lavora, per questo non può e non vuole
sbagliare. È una macchina da guerra come un fante da
battaglia, ma con la galanteria e l’educazione dei re. Lo
dimostrano le sue ricette: il nuovo menu presenta la
volontà di proporre, ancora una volta, alcuni dei suoi
piatti signature come Uovo su fonduta di caciocavallo
podolico, tartufo e pane integrale e La mia ricotta e pera.
Da assaggiare fino alle lacrime anche il menu “Tre anni
di Romeo”, ovvero un omaggio voluto dallo chef che,
attraverso otto piatti simbolo, ripercorre il “viaggio” de Il
Comandante dal 2012, anno in cui ha ottenuto la stella
Michelin, fino ad oggi: Assoluto di gambero rosso 2.0,
Uovo 65° con mozzarella affumicata, soffice di patate e
caviale e Pancia di maiale marinata al miele e soia con
cipollotto glassato, sono solo alcuni mirabolanti esempi.
Grazie a Salvatore Bianco la città di Napoli sta diventando ancora più bella. Anzi, ancora più buona. Popular
gourmet permettendo.
Romeo Hotel
Via Cristoforo Colombo 45
80133 Napoli
Tel. +39 081 017 5001
Fax +39 081 017 5999
[email protected]
www.romeohotel.it
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