...

Diapositiva 1 - Circolo Didattico San Francesco

by user

on
Category: Documents
7

views

Report

Comments

Transcript

Diapositiva 1 - Circolo Didattico San Francesco
Istituto Comprensivo
CD San Francesco – Petrarca
SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE
SAN SEVERO (FG)
PROGETTO CURRICOLARE TRIENNALE
aa.ss. 2012/2015
Fiabe…. In scatola
Quel che abbiamo letto di più bello
lo dobbiamo quasi sempre a una persona cara.
Ed è a una persona cara che subito ne parleremo.
Forse proprio perché la peculiarità del sentimento,
come del desiderio di leggere, è il fatto di preferire.
Amare vuol dire, in ultima analisi,
far dono delle nostre preferenze a coloro che preferiamo.
E queste preferenze condivise popolano
l’invisibile cittadella della nostra libertà.
Noi siamo abitati da libri e da amici
dal libro «Come un romanzo» di Daniel Pennac
La fiaba risponde ai bisogni fantastici dei bambini, rappresenta un
momento magico della comunicazione adulto-bambino, uno
strumento linguistico-cognitivo-psicologico molto importante.
Cattura immediatamente l’interesse del bambino, un interesse che
perdura nel tempo in quanto corrisponde all’elemento «magico»
che gli è proprio in questa fase particolare del suo sviluppo.
Per la realizzazione del progetto formativo si intende utilizzare
come strumento di lavoro lo «sfondo integratore», in quanto
pensiamo che esso possa essere un mezzo educativo che faciliti la
modalità di intervento. Sfondo integratore che non è altro che una
realtà significativa su cui proiettare e produrre l’attività, un evento,
un ambiente o un personaggio mediatore, contemporaneamente
reale e simbolico, concreto ed astratto. Questo per offrire ai
bambini la possibilità di fare esperienze significative sul piano
cognitivo, utilizzando la didattica del gioco che li aiuti a inventare
situazioni di drammatizzazione e ad utilizzare le attività simboliche.
La fiaba, permette al bambino di identificarsi con i vari personaggi,
di vivere con loro avventure, paure e sogni; soprattutto la fiaba,
1
come dice Gianni Rodari, «può dare le chiavi per entrare nella realtà
per strade nuove», può aiutare il bambino a conoscere il mondo e
diventare il mezzo attraverso il quale parlare con lui di tante cose.
Fiabe da interpretare….. con la voce, con i ritmi, con i silenzi, con il
corpo e con gli oggetti che la rappresentano al suo interno.
Una storia la possiamo leggere, raccontare, illustrare, oppure….
animare, coinvolgendo così i bambini e le loro emozioni vissute in
un tempo magico.
PERCORSO DIDATTICO
Il progetto di durata triennale si sviluppa in tre sequenze annuali:
 CHE STORIA BOLLE IN PENTOLA
 OH CHE BEL CASTELLO!
 CON GLI OCCHI… DI UN PITTORE
TEMPI: NOVEMBRE – GIUGNO









METODOLOGIA
Ascolto di storie;
Predisposizione di un contesto esperienziale che favorisca
l’espressione e il dialogo;
Cooperative-learning;
Attività di sperimentazione all’interno di spazi laboratoriali;
Osservazione, sperimentazione e riflessione;
Gioco simbolico;
role play (assumere ruoli diversi in situazioni reali);
Problem–solving;
Uscite didattiche nel territorio.
DESTINATARI: Bambini di 3 – 4 – 5 anni
2
Area Tematica 1° anno
3
MOTIVAZIONE
I bambini, nella società odierna, sono spesso «vittime» di abitudini
alimentari scorrette, quasi sempre influenzate dalla pubblicità dei
mass-media; mangiano poco e in fretta e spesso davanti alla
televisione o troppo e male.
Questo progetto si propone di educarli all’acquisizione di
comportamenti consapevoli e di stili di vita capaci di favorirne il
benessere psicofisico.
Il percorso si avvale di uno strumento molto vicino alla loro realtà, la
lettura di storie e racconti divertenti e motivanti, che
trasmetteranno valori e nello stesso tempo permetteranno loro di
elaborare fantasie atte ad affrontare il proprio mondo interiore.
Essi saranno accostati all’argomento «cibo» e «alimentazione» in
modo divertente dal personaggio mediatore Peppone, un cuoco
molto goloso.
La correlazione tra salute ed alimentazione è ormai ampiamente
dimostrata ed è nota la possibilità di prevenire disturbi proprio
attraverso una dieta corretta ed uno stile di vita sano ed equilibrato.
Il compito della scuola, in questo ambito, è quello di favorire nei
bambini lo sviluppo di atteggiamenti adeguati e positivi verso il cibo,
rendendoli così capaci di effettuare scelte, presenti e future, mirate
al proprio benessere.
È importante sottolineare che un percorso di educazione alimentare
deve coinvolgere tutto il contesto educativo.
FINALITÀ
Avviare i bambini, attraverso la lettura di storie, all’assunzione di
corrette abitudini alimentari, alla varietà e al gusto del cibo,
trasmettendo, nel contempo, conoscenze di tipo nutrizionale e
comportamentale.
4
«Leggere è per la mente
ciò che il cibo sano è per il corpo»
 Unità Formative
Novembre - Dicembre
ALLA SCOPERTA DEL CIBO
Gennaio - Febbraio
IL VIAGGIO DI UN BOCCONE
Marzo - Aprile
LE CARATTERISTICHE DEI CIBI
Maggio - Giugno
REGOLE A TAVOLA
5
Traguardi di Sviluppo Area Tematica 1° Anno: CHE STORIA BOLLE IN PENTOLA
Campi di
esperienza
IL SÉ E
L’ALTRO
● Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze
e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato.
● Gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare,
confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
● Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di
sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana
alimentazione.
● Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale
comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona
autonomia nella gestione della giornata a scuola.
● Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e
in movimento.
IMMAGINI,
SUONI,
COLORI
● Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie
possibilità che il linguaggio del corpo consente.
● Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la
pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche
espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.
● Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi,
di animazione….); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e la fruizione
di opere d’arte.
I DISCORSI E
LE PAROLE
LA
CONOSCENZA
DEL MONDO
● Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni
attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni
comunicative.
● Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre
spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole.
● Raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica
alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle;
esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata.
● Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i
fenomeni naturali, accorgersi dei loro cambiamenti.
I DOCENTI SI RISERVANO DI INDIVIDUARE DI ANNO IN ANNO, IN SEDE DI PROGRAMMAZIONE
ANNUALE, I TRAGUARDI DI SVILUPPO RELATIVI ALLE AREE TEMATICHE:
OH CHE BEL CASTELLO! - CON GLI OCCHI…. DI UN PITTORE.
6
Area Tematica 2° anno
7
MOTIVAZIONE
Il castello è un simbolo legato alla storia, alla cultura dei popoli.
La sua immagine nell’infanzia è determinata principalmente non
dall’aspetto storico ma da quello fiabesco, immaginario, che può
diventare pretesto di conoscenza, di un significato reale, attraverso
metafore legate a narrazioni e avvenimenti che hanno segnato
l’evoluzione di un popolo.
Il castello nelle fiabe è sede principale del racconto: è rifugio per
l’eroe o luogo da dove proviene il pericolo, dimora di fate o
principesse o streghe, ecc….
L’ambiguità tra reale e fantastico non sminuisce l’immagine del
castello, ma ne esalta il fascino in una continua scoperta di significati
reali e simbolici, stimolando nei bambini la ricerca, la memoria
storica e la riflessione.
Il castello sarà il pretesto, dunque, per attivare narrazioni in cui i
bambini possano allacciarsi a tradizioni, memorie, identità personali.
FINALITÀ





Stimolare la creatività e la fantasia;
Adeguare il concetto di tempo ai bisogni del bambino;
Acquisire consapevolezza delle proprie capacità;
Relazionare e cooperare con gli altri;
Scoprire la differenza tra realtà e fantasia.
8
«Perché una storia riesca realmente a catturare l’attenzione del bambino, deve divertirlo e
suscitare la sua curiosità.
Ma per poter arricchirne la vita, deve stimolare la sua immaginazione, aiutarlo a
sviluppare il suo intelletto e chiarire le sue emozioni, armonizzarsi con le sue ansie e
aspirazioni, riconoscere a pieno le sue difficoltà, e nel contempo suggerire soluzioni ai
problemi che lo turbano».
(Bruno Bettelheim)
 Unità Formative
Novembre - Dicembre
PERSONAGGI DEL CASTELLO
Gennaio - Febbraio
VITA AL CASTELLO
Marzo - Aprile
MUSICHE E DANZE NEL CASTELLO
Maggio - Giugno
GIOCHI E CORTEI A CORTE
9
Area Tematica 3° anno
10
MOTIVAZIONE
….«L’incontro dei bambini con l’arte è occasione per guardare con occhi
diversi il mondo che li circonda. I materiali esplorati con i sensi, le
tecniche sperimentate e condivise nell’atelier della scuola, le osservazioni
di luoghi (piazze , giardini, paesaggi) e di opere (quadri, musei,
architetture) aiuteranno a migliorare le capacità percettive, coltivare il
piacere della fruizione, della produzione e dell’invenzione e ad avvicinare
alla cultura e al patrimonio artistico»……..
(dalle Indicazioni nazionali per il curricolo del 4 settembre 2012)
Il progetto nasce dal desiderio di educare sin da piccoli all’arte,
effettuando un percorso che porti all’arricchimento e alla crescita
personale, traendo emozioni e sensazioni.
Con i grandi artisti, i bambini sentono il bisogno di rappresentare
graficamente i loro stati d’animo, i loro sentimenti e l’arte trova
nell’infanzia un pubblico particolarmente sensibile, perché libero da
stereotipi e condizionamenti, capace di emozionarsi davanti ad un’opera.
I bambini davanti ad un’opera d’arte sono attratti da particolari e dettagli
che colpiscono il loro immaginario e stimolano la loro creatività, fino a
riprodurla con originalità. Ecco che l’arte diventa: istinto, pura emozione,
consapevolezza, un contenitore inesauribile di storie e suggestioni, i
bambini imparano ad «arteggiare – comunicare – emozionare» con un
linguaggio universale.
FINALITÀ
SCOPRIRE L’ARTE: La scoperta dell’esistenza di un mondo
rappresentativo, stimola il bambino a «saper vedere», «saper
osservare».
GIOCARE CON L’ARTE: L’approccio ludico aiuta il bambino «al fare per
conoscere», e al «fare per capire»: attraverso la sperimentazione dei vari
linguaggi artistici i bambini scoprono il mondo circostante, affinano la
loro percezione, percepiscono forme e colori ed imparano a
rappresentare la realtà.
FARE ARTE: la piena libertà espressiva permette ai bambini di
sperimentare, conoscere, scoprire le proprie possibilità di soggetto
creativo.
11
«Capire cos’è l’arte è una preoccupazione dell’adulto, capire
come si fa a farla è, invece, un interesse autentico del
bambino»
(Alberto Munari)
 Unità Formative
Novembre - Dicembre
TUTTI IN POSA
Gennaio - Febbraio
ARTISTA APPRENDISTA
Marzo - Aprile
LA NATURA IN CORNICE
Maggio - Giugno
ARTE IN LIBERTÀ
12
Fly UP