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intervento regione siciliana
Laboratorio preparatorio alla
visita di studio in tema di
economia sociale
Milano
24 settembre 2012
Obiettivo Competitività Regionale e Occupazione
Programma Operativo Nazionale Azioni di Sistema (FSE) 2007-2013 [IT052PO017]
Obiettivo Convergenza
Programma Operativo Nazionale Governance e Azioni di Sistema (FSE) 2007-2013 [IT051PO006]
Patto Territoriale dell’Economia
Sociale del Calatino sud Simeto
Concertazione per un nuovo
modello di Welfare
Relatori: Saverino Richiusa e Massimo Millesoli
Analisi di contesto
Il contesto territoriale e sociale nel quale
il Patto interviene è rappresentato dai
Comuni che compongono i Distretti
socio – sanitari D13 di Caltagirone
e D20 di Palagonia.
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Ossia: Caltagirone, Grammichele, Licodia Eubea , Mazzarrone,
Mineo, Mirabella Imbaccari, San Cono, San Michele di Ganzaria e
Vizzini, Palagonia, Castel di Iudica, Militello in Val di Catania,
Raddusa, Ramacca e Scordia.

Entrambi i Distretti (D13 e D20) rappresentano l’area del
Comprensorio Calatino – sud Simeto, collocata nel versante sud
orientale della Provincia di Catania e coprono complessivamente un
territorio che costituisce quasi la metà dell’intero territorio
provinciale, ma con una popolazione di circa 150.000 abitanti che
rappresenta solo un settimo di quella provinciale.
Analisi di contesto

La situazione sociale generale del comprensorio
presenta tratti comuni, quali fenomeni di esclusione
sociale, devianza minorile, crisi di legalità, presenza
di criminalità, ovvero tutta una serie di problemi che
richiedono interventi organici e strutturati e che
meritano un'attenzione costante e concreta da parte
di tutti gli attori locali presenti nel contesto di
riferimento al fine di promuovere azioni di contrasto
alla povertà e all’esclusione sociale che incidano sui
processi economici e sullo sviluppo della società.
PUNTI DI FORZA
- Presenza di 15 comuni e 2
distretti socio sanitari
-N. 2 piani di zona
-Presenza di strutture socio
sanitarie ed assistenziali
- Discreta domanda privata
-Numerosità dei servizi da
gestire in considerazione del n.
di comuni e dell’esistenza di ben
due Pdz
-Elevata domanda di servizi
socio-sanitari
-Domanda di servizi
assistenziali ed educativi da
parte dei privati
OPPORTUNITÁ
PUNTI DI DEBOLEZZA
-Offerta di servizi frammentata
e disomogenea
-Numerosità degli
interlocutori istituzionali
- Economia precaria
- Lottizzazione dei servizi
-Ritardo nei pagamenti dei
servizi da parte degli enti
pubblici
-Concorrenza sleale da parte
di operatori poco specializzati
MINACCE
Obiettivi
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Favorire lo sviluppo durevole e sostenibile, del territorio
interessato, nonché consolidare le condizioni generali di
partenariato fra pubblico e privato che possono renderlo operativo e
praticabile.
Realizzare un’azione di sviluppo del territorio, mediante l’apertura di
un “Cantiere sociale” capace di coinvolgere le istituzioni pubbliche
e gli attori sociali del territorio.
Ciò significa “mettere in rete” istituzioni pubbliche, agenzie
educative, istituti di credito, enti economici e strumentali ed anche il
privato sociale, per concertare e progettare insieme azioni di
sistema, partendo dall’istituzione di un Osservatorio in grado di
leggere i bisogni delle fasce più deboli e meno tutelate della
popolazione.
Ciò significa “pensare in rete” le politiche di inclusione sociale,
quelle di incentivazione dell’impresa solidaristica, le politiche
abitative, quelle della formazione, le iniziative sulla legalità e la
sicurezza, le azioni di trasformazione e di recupero delle aree
urbane, ecc.
Il Soggetto promotore

Il Consorzio Sol Calatino s.c.s.
appartiene alla Rete di Imprese
Sociali Siciliane Sol. Co.
Costituito nel 2003, attualmente esso
aggrega 16 cooperative sociali nel
territorio del Calatino e dell’area sud della
provincia di Caltanisetta.
Obiettivi

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Incentivare e promuovere nel territorio un approccio
integrato e non una logica frammentaria, mettendo nello
stesso binario le politiche sociali e gli strumenti di
programmazione dello sviluppo locale, nella convinzione
che non può esserci sviluppo locale senza coesione
sociale.
È essenziale, ai fini della sostenibilità dello sviluppo, in
un’ottica di lungo periodo, porre le persone (uomini e
donne) al centro delle scelte di politica sociale, “People
first!”, non solo come destinatari di interventi o fruitori di
servizi, ma soprattutto come “agenti attivi” dello sviluppo
e della vita sociale, da cui dipende la capacità effettiva di
un territorio di generare opportunità e benessere.
Le tappe del Network
Kalat Care 2009
Sottoscrizione
Lancio dell’idea
soci fondatori
Dic 2009
Gen-Lug 2010
Sol Calatino
Prov di CT
ASP 3
Comuni di
Mineo – Vizzini
Mazzarrone –
Militello V.C. Licodia –
Scordia
San Michele –
San Cono –
Mirabella
Imbaccari
Presentazione
alla stampa
Ago 2010
Costituzione
FdC Sturzo
Nuove adesioni
Set 2009 –
Giu 2012
IRCAC
CCIAA di CT
Idea Lavoro
Parrocchie
Associazioni
Sindacati
Distretto
Ceramica
Comuni di
Raddusa –
Palagonia –
Grammichele –
Castel d’Iudica Ramacca
Lug 2012
I Soggetti aderenti
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Consorzio Sol. Calatino soc coop soc
Consorzio Sol. Co. Rete di Imprese Sociali Siciliane
Provincia Regionale di Catania
Comuni del comprensorio
CCIAA di Catania
ASP 3 di Catania
IRCAC
Idea Agenzia per i ll Lavoro
Confartigianato Caltagirone
Confcommercio Catania
Distretto della ceramica
Associazioni di volontariato
Enti del Terzo settore
Parrocchie ed Oratori
Strategia


I componenti del Patto hanno pensato così di avviare una
concertazione stabile tra istituzioni pubbliche e private, che
sviluppi azioni atte ad identificare e prevenire il disagio
sociale, puntando a migliorare le condizioni individuali e familiari
di soggetti svantaggiati, soggetti che vivono in situazioni di
marginalità sociale, disabili, persone senza dimora, povertà
estreme, ecc., sotto il profilo sociale, personale, relazionale e
professionale nonché a creare interventi che garantiscano
l’agevolazione nell’espletamento di attività e nell’accesso e nella
fruizione di servizi da parte di questi soggetti.
Le azioni messe in campo dal Patto hanno pertanto, lo scopo di
prevenire il disagio sociale, nella consapevolezza che il
malessere e le difficoltà che si incontrano nel percorso
esistenziale di ciascuno, derivano da una multifattorialità di
elementi e, quindi, di promuovere il benessere del gruppo target
e rappresentare una sfida contro l’esclusione sociale.
Strategia


I partners del Patto ritengono che le risorse non devono essere
destinate solo ad alleviare lo stato di disagio economico dei
singoli soggetti o dei nuclei familiari svantaggiati, ma soprattutto
a creare una rete di servizi e di sinergie che aiutino tali soggetti a
superare il senso di inadeguatezza personale e sociale,
derivante da una mancata realizzazione o dal fallimento sul
piano lavorativo e/o familiare: perché solo così si riuscirebbe a
dare un vero contributo alla loro integrazione (o reintegrazione)
in un tessuto sociale sano e all’eliminazione del ben più grave
problema della “povertà” socio-culturale.
L’istituzione del Patto territoriale dell’Economia Sociale del
Calatino, intende, per l’appunto, svolgere una funzione di
omogeneizzazione degli interventi, ed attraverso l’istituzione
delle proprie attività a servizio del territorio, garantire un
collegamento stabile tra quanti, enti pubblici ed imprese private,
operano nei servizi sociali a vantaggio delle fasce più deboli della
popolazione calatina.
Finalità
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Migliorare il sistema di protezione sociale per le fasce più deboli della
popolazione.
Migliorare il livello di protezione socio – sanitaria aumentando la gamma degli
interventi pubblici e privati.
Allargare l’area di protezione dell’infanzia e dell’adolescenza.
Migliorare il tenore di vita delle persone anziane attraverso un sistema di cura
diretta.
Creare le condizioni perché le persone in situazione di svantaggio sociale siano
aiutate in un percorso efficace di inserimento e di autonomia sperimentando la
creazione di nuova occupazione con il coinvolgimento e la diretta partecipazione
delle persone a rischio di esclusione.
Facilitare l’integrazione e l’interazione degli immigrati che hanno scelto di vivere
nel territorio calatino.
Aumentare il livello complessivo della cultura della legalità nel nostro territorio.
Realizzare iniziative atte a migliorare la vivibilità delle comunità locali del
territorio di riferimento.
Sostenere ed incentivare le iniziative di alternanza tra scuola e lavoro.
Destinare opere e spazi pubblici inutilizzati a strutture di servizio per le persone
in condizione di esclusione e marginalità.
Impiegare le energie rinnovabili per migliorare la qualità della vita e
sperimentare nuove forme di finanziamento del welfare.
Strumenti: L’Agenzia e l’Osservatorio
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L’Agenzia di inclusione sociale, rappresenta, all’interno di un sistema
di welfare attivo, uno strumento che orienta ed avvicina i cittadini più
deboli alle opportunità di aiuto e di promozione presenti nel territorio,
favorendone la capacitazione. Essa costituisce un luogo in cui
responsabilità pubblica e percorsi individuali si incrociano in un
moderno welafare delle capacità, secondo il modello della competenza
ad agire (“modello agency”). Essa intende, quindi, offrire opportunità in
tema di occupazione, orientamento, consulenza, inserimento lavorativo
e rafforzamento delle competenze imprenditoriali nonché essere in
grado di elaborare, sperimentare e diffondere linee guida per un vasto
intervento territoriale in favore di persone che vivono condizioni di
svantaggio sociale e/o in favore di fasce deboli della popolazione.
L’Osservatorio sulle povertà rappresenta lo strumento che consente
di leggere e monitorare i bisogni delle fasce deboli e meno tutelate della
popolazione locale al fine di proporre interventi e soluzioni per
migliorare la loro qualità di vita.
L’Assemblea del Patto svolge attualmente il ruolo di Agenzia e di
Osservatorio.
Strumenti: l’Incubatore


L’Incubatore di impresa di territorio rappresenterà
lo strumento atto a favorire la crescita dell’economia
sociale e le opportunità di servizio alla popolazione
locale, a incentivare nuovi bacini occupazionali, a
costruire le infrastrutture della cittadinanza. Esso
fornirà una pluralità di servizi integrati e di supporto
all’ideazione, alla nascita e allo sviluppo di imprese,
anche no profit, nel territorio (consulenze in tema di
progettazione, finanza, consulenza aziendale,
consulenza legale, assistenza tecnico – finanziaria,
orientamento, ecc.). Si intende offrire anche la
possibilità di usufruire di locali da adibire ad ufficio
per un periodo di start-up iniziale.
L’Incubatore non è stato ancora avviato.
Risultati attesi

Istituire un tavolo permanente pubblico-privato per lo
sviluppo sociale ed economico del territorio.

Migliorare la qualità della vita dei residenti nel
comprensorio Calatino-sud Simeto.

Superare il rischio di esclusione sociale di alcuni soggetti
a rischio emarginazione.

Migliorare la capacità di fare impresa dei residenti nel
comprensorio Calatino-sud Simeto.
Le principali esperienze
1.
2.
3.
4.
Giovani per l’Inclusione
Staff Famiglia
Il Lavoro che include
Start it up
Giovani per l’inclusione – 2010/2011
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Il progetto finanziato dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza
del Consiglio dei Ministri e dall’ANCI nell’ambito degli interventi a favore
del volontariato giovanile.
Esso ha permesso la realizzazione nel territorio calatino di un’Agenzia
di inclusione sociale, composta da giovani volontari che ha offerto
servizi di consulenza ed orientamento in tema di occupazione di
categorie svantaggiate, orientamento e consulenza sociale, inserimento
lavorativo e rafforzamento delle competenze imprenditoriali,
microcredito sociale e turismo sociale; ma anche attività di laboratorio
per lo sviluppo di competenze artistiche
I protagonisti delle attività svolte nell’ambito del progetto sono stati
giovani
volontari residenti nei comuni partner del progetto di età compresa tra i
18 e i 30 anni. Essi attraverso la propria attività professionale, o il
proprio contributo lavorativo animeranno le attività di consulenza e di
laboratorio che verranno realizzate nell’ambito dell’Agenzia di
inclusione sociale.
Staff Famiglia – 2010/2011


Si tratta di un programma complesso d’interventi sociali strutturati all’interno
della Rete d’Imprese facenti parte del Consorzio Sol Co., attraverso una
costante collaborazione con l’ufficio Servizi Sociali dei Comuni aderenti e
coordinato da uno staff di esperti, denominato appunto “Staff Famiglia”. Gli
interventi realizzati si concretizzano in azioni d’assistenza alla popolazione
disagiata, ad individui o gruppi-famiglia in condizioni di povertà, nell’ottica
del superamento della marginalità sociale, della prevenzione e della
riduzione del disagio familiare attraverso la promozione di interventi
formativi e di accompagnamento al lavoro, di soddisfazione dei bisogni
alimentari nonché di sostegno per superare l’emergenza abitativa. Saranno
i servizi sociali dei singoli comuni ad effettuare l’accoglienza della
persona/famiglia in stato di povertà ed individuarne i bisogni attraverso
strumenti di analisi definiti a priori per poi condurla in un percorso di aiuto e
di auto-sostegno futuro.
I servizi dello “Staff Famiglia” sono garantiti tramite voucher, ovvero un
documento emesso dal Consorzio Sol.Co. attraverso il quale si assicura
l’accesso ad una “prestazione sociale” ricompresa nelle aree di seguito
specificate e fornita da “centri convenzionati”.
Staff Famiglia – 2010/2011
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Area assistenza al bisogno di tipo alimentare
Obiettivo: intervenire sull’emergenza causata dall’impossibilità di sostenere
l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità.
Area housing sociale
Obiettivo: intervenire sull’emergenza causata dal bisogno abitativo.
Area assistenza e cura socio-sanitaria
Obiettivo: intervenire per garantire prestazioni professionali in ambito
socio-sanitario.
Area di consulenza socio-psico-pedagogica
Obiettivo: intervenire per orientare l’utenza verso interventi professionali
che sviluppino o migliorino gli atteggiamenti o le scelte personali nei
confronti del proprio progetto di vita nonché assistere e garantire sostegno
educativo presso il domicilio o presso strutture educative/scolastiche
Area formazione sociale e inserimento lavorativo
Obiettivo: intervenire per garantire le competenze necessarie allo sviluppo
dell’occupabilità del singolo. Sostenere le persone nella definizione di un
percorso volto ad aumentare il potenziale di occupabilità individuale,
attraverso un intervento di formazione/orientamento e socializzazione al
lavoro.
Il Lavoro che include – Anno 2011
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Progetto a valere sull’Avviso 1 indetto dalla Regione Sicilia
Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e
delle Autonomie Locali per la realizzazione di progetti
sperimentali per l'inclusione sociale di soggetti in condizione di
svantaggio - Programma operativo obiettivo convergenza
2007/2013, Fondo Sociale Europeo.
Con il progetto si intende sostenere l’integrazione sociale di
persone in condizioni di svantaggio appartenenti alla “priorità
sociale” della disabilità e del disagio e devianza giovanile,
residenti nei comuni della coalizione, attraverso percorsi
di formazione finalizzati all’inserimento lavorativo ed
all’autoimpenditorialità.
Il progetto ha coinvolto 210 giovani in un’attività di orientamento
e di formazione in aula, ed in 500 ore di work experience
finalizzate all’inserimento lavorativo.
Start it up
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Il progetto "Start it up – Nuoveimprese di cittadini stranieri", finanziato dal
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione Generale
dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione, Unioncamere in
collaborazione con la Camera di commercio di Catania promuove percorsi
di orientamento, info-formazione imprenditoriale e accompagnamento
all’elaborazione di business plan per gli immigrati regolarmente presenti nel
territorio italiano.
L'intento del Patto territoriale è quello di puntare l'attenzione sugli ospiti
delle strutture di accoglienza temporanea ma soprattutto agli ospiti del
CARA di Mineo, sviluppando quei processi di integrazione sociale e
lavorativa sul territorio che rappresenta uno degli scopi primari del Patto
stesso.
Destinatari dell'iniziativa sono i cittadini extracomunitari,maggiorenni,
interessati a creare un’impresa e/o attività di lavoro autonomo in possesso
di regolare permesso di soggiorno, con validità di almeno 6 mesi.
Esso prevede servizi di supporto alla creazione d’impresa e per l’avvio di
attività di lavoro autonomo attraverso: il colloquio orientativo per la verifica
dei requisiti di ammissibilità dell’aspirante imprenditore e per la valutazione
delle attitudini imprenditoriale del candidato e della proposta di idea
imprenditoriale; seminari di info-formazione imprenditoriale; assistenza alla
elaborazione del business plan.
Altre attività
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Accoglienza immigrati nell’ambito
dell’emergenza Nord Africa
Distribuzione derrate alimentare in
convenzione con il Banco delle Opere di
Carità
Microcredito per le famiglie
Corsi di formazione per soggetti svantaggiati
Social Lab
Promozione del turismo sociale
La Fondazione di Comunità
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Per raggiungere i propri obiettivi, il Patto si è voluto dotare di uno
strumento giuridico dedicato: la Fondazione di Comunità del
Calatino Don Luigi Sturzo costituita lo scorso 13 luglio con sede a
Caltagirone.
Alla Fondazione i suoi fondatori hanno affidato il compito di
diventare lo strumento di sviluppo del welfare nel territorio Calatino
mediante azioni di fund rasing. Ed é nello svolgimento di questo
compito che la Fondazione si pone come obiettivo quello di
accrescere il capitale sociale di cui può disporre la comunità del
Calatino.
Perché l’aumento del capitale sociale e del patrimonio di fiducia è
indispensabile per la crescita, non solo morale e civile, ma anche
economica e sociale di ogni comunità.
La Fondazione di Comunità del Calatino Don Luigi Sturzo è Luogo
di prossimità della FONDAZIONE ÈBBENE, una fondazione di
partecipazione multiscopo, completamente dedicata ad attività di
servizio e di solidarietà sociale, con lo scopo di compiere azioni
positive e disinteressate a favore di tutti e, in particolare, di coloro
che versano in situazioni molto disagiate.
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