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La spalla: infiltrazioni articolari e accessi
La spalla: infiltrazioni articolari e accessi A.Papa Direttore UOSD T. Dolore AORN Dei Colli- V. Monaldi ANATOMIA LA SPALLA E` COSTITUITA DA 3 ARTICOLAZIONI DIARTRODIALI : - GLENOGLENO-OMERALE - ACROMIONACROMION-CLAVEARE - STERNOSTERNO-CLAVEARE LE ULTIME DUE , IN COMBINAZIONE CON GLI SPAZI MIOFASCIALI TRA SCAPOLA E TORACE, FORMANO L` ARTICOLAZIONE SCAPOLOSCAPOLO-TORACICA STRUTTURE CAPSULO-LEGAMENTOSE TB: Tendine del bicipite fuso con il cercine glenoideo (la cosidetta “Ancora bicipitale” correlata con le SLAP LESION) LGOS: Legamento glenoomerale superiore LGOM: Legamento glenoomerale medio CLGOI – AB: Complesso legamentoso gleno-omerale inferiore-banda anteriore CLGOI – BP: Complesso legamentoso gleno-omerale inferiore-banda posteriore RA: Recesso ascellare CP: Capsula posteriore STABILIZZATORI PASSIVI NEI MOVIMENTI DELLA SPALLA RICCA INNERVAZIONE SENSITIVA DAL NERVO SOVRASCAPOLARE E ASCELLARE 85% DELLE SPALLE PRESENTA UN RECESSO TRA IL LGOS E LGOM 40% DUE RECESSI, SOPRA E SOTTO IL LGOM 2,4% UN SOLO RECESSO SOTTO IL LGOM 9% ASSENZA DI LGOM 5% ASSENZA DI RECESSI, CONFLUENZA DIRETTA LGOM E LGOI VALUTAZIONE CLINICA DELLE PATOLOGIE DELLA SPALLA ANAMNESI Disturbo Eta’ del paziente 70 anni – patologia della cuffia, artropatie degenerative 18 anni- instabilita’ Distrubo specifico Dolore Interazione con lo stato di salute e con l’ ambiente che lo circonda Activity of daily living (mangiare, vestirsi, lavarsi) sport, attivita’ lavorativa, attivita’ nel tempo libero, pregressi traumi, arto dominante DOLORE Considerare : Presenza di dolore notturno Necessita’ di trattamento analgesico e suoi effetti Necessita’ di altri trattamenti e loro effetti Grado di interferenza con il lavoro, lo sport e le attivita’ quotidiane Effetto sullo stile di vita e la personalita’ Il dolore si accompagna sempre ad una limitazione dei movimenti dell’articolazione Cenni storici Inizio anni ‘50 : sintesi dell’idrocortisone Inizio anni ‘70: sintesi degli steroidi cristallini Anni ‘70-’80: notevole diffusione della terapia infiltrativa locale Anni ‘90: progressiva diminuzione del ricorso alla terapia infiltrativa locale, parallela all’incremento di tecniche alternative CAVEAT La terapia infiltrativa locale, pur essendo una procedura terapeutica efficace va riservata a: - casi clinici di parziale o mancata risposta ad altri trattamenti (farmacologici o clinici) - Situazioni in cui altri trattamenti farmacologici o clinici siano controindicati(per ragioni locali o sistemiche) - Forme acute iperalgiche Criteri fondamentali Diagnosi precisa Preparazione accurata del materiale Scelta dei farmaci adatti Adeguata strategia infiltrativa Utilizzo di presidi di supporto (ecografia) Criteri fondamentali Diagnosi precisa Preparazione accurata del materiale Scelta dei farmaci adatti Controindicazioni-effetti collaterali Adeguata strategia infiltrativa Utilizzo di presidi di supporto (ecografia) 1.Patologie articolari 1a- PATOLOGIA DELLA MEMBRANA SINOVIALE (Artrite reumatoide, artrite psoriasica…) - Ricorso saltuario - Bassi dosaggi di steroide - Inserimento nell’ambito di un programma terapeutico multidisciplinare (immunologico…) 1.Patologie articolari 1b- PATOLOGIA DELLA CAPSULA FIBROSA (capsulite retraente…) - Ricorso saltuario - Solo nelle fasi iniziali 2.Patologie extraarticolari 2a- TENDINITE DELLA CUFFIA DEI ROTATORI 2.Patologie extraarticolari 2a- TENDINITE DEL SOVRASPINOSO 2.Patologie extraarticolari 2a- TENDINITE DEL SOVRASPINOSO Prima fase del processo patologico che può colpire la cuffia dei rotatori ed evolvere come segue: Tendiniteconflitto sub-acromialerottura della cuffiaartori globale di spalla Nb. Nella prima fase la terapia infiltrativa ha un significato terapeutico, nelle successive esclusivamente sintomatico 2.Patologie extraarticolari 2b- TENOSINOVITE DEL CAPO LUNGO DEL BICIPITE - Dolore nella porzione antero-superiore del braccio - Si raicutizza con i movimenti, di notte (se decubito su lato leso), ipostenia arto superiore - raramente isolata, spesso associata a tendinite sovraspinoso, conflitto subacromiale, rottura cuffia rotatori, esiti postchirurgici acromion plastica etc) 2.Patologie extraarticolari 2c- BORSITE ACUTA SOTTOACROMIALE - Dolore alla spalla ed al braccio, spesso talmente intenso da impedire la motilità - Si riacutizza con la deambulazione Criteri fondamentali Diagnosi precisa Preparazione accurata del materiale Scelta dei farmaci adatti Controindicazioni-effetti collaterali Adeguata strategia infiltrativa Utilizzo di presidi di supporto (ecografia) Criteri fondamentali Diagnosi precisa Preparazione accurata del materiale Scelta dei farmaci adatti Controindicazioni-effetti collaterali Adeguata strategia infiltrativa Utilizzo di presidi di supporto (ecografia) Criteri fondamentali Scelta dei farmaci adatti - Numerosi farmaci sono stati utilizzati per infiltrazioni della regione della spalla (corticosteroidi, ac. Ialuronico, tossina botulinica, destrosio etc..) - La terapia infiltrativa locale più utilizzata è rappresentata da miscela anestetica e steroidea che offre il vantaggio di avere: 1) Rapido effetto analgesico (a. locale) 2) Prolungato effetto antinfiammatorio (steroide ad azione ritardata) CORTICOSTERODI AD AZIONE RITARDATA Corticosteroidi di sintesi, caratteristiche farmacologiche e fisiche: - Effetto anti-infiammatorio - Effetto sull’equilibrio idro-elettrolitico - Durata dell’effetto - Tollerabilità dei tessuti CORTICOSTERODI AD AZIONE RITARDATA Per tutti i corticosteroidi di sintesi, l’introduzione di un atomo di F in posizione 9 ha consentito l’amplificazione dell’effetto antinfiammatorio attraverso: - Inibizione della liberazione dell’ac.arachidonico dalle membrane citoplasmatiche ed inibizione della cascata di ciclo- e lipossigenasi - Potenzamento dell’effetto delle catecolamine sui vasi sanguigni - Inibizione delle cellule coinvolte nel processo infiammatorio e riduzione della permeabilità lisosomiale - Etc.. CORTICOSTERODI AD AZIONE RITARDATA Durata dell’effetto farmacologico (introduz.di un gruppo in posiz. 16,17,21, con aumento della durata dell’effetto) : - Metilprednisolone acetato 7-10 gg - Triamcinolone acetonide 15-20 gg - Triamcinolone esacetonide 25-30 gg CORTICOSTERODI AD AZIONE RITARDATA Tollerabilità tissutale : NB: metilprednisolone acetato maggior rischio di formazione di macrocristalli, con granulomi da corpo estraneo Effetti collaterali: az. glico/mineralcorticoide, atrofizzante su tessuto connettivo, proinfettiva locale o sistemiaca, reaz. allergiche.. FANS INIETTABILI Finora inspiegabilmente poco impiegati e studiati: - agiscono con la massima efficacia antiflogistica locale, a concentrazioni sinoviali impensabili per os o via I.M., senza il rischio dei cortisonici di produrre atrofie dei connettivi e delle cartilagini… - maggiore efficacia con gli Acidi Ialuronici? Ac.ialuronici In continuo aumento le evidenze scientifiche di efficacia sintomatica prolungata, per alcuni tipi anche a mesi di distanza dalla somministrazione intraarticolare (effetto “biologico”). Sono disponibili di origine: a) animale (creste di gallo ed occhi bovini) b) da fermentazione batterica (pura sintesi) Hanno tre categorie di peso molecolare medio: 500 Kdalton – 1.000 Kdalton – 6.000 Kdalton. I più attivi sembrerebbero i pesi molecolari medi Criteri fondamentali Diagnosi precisa Preparazione accurata del materiale Scelta dei farmaci adatti Controindicazioni-effetti collaterali Adeguata strategia infiltrativa Utilizzo di presidi di supporto (ecografia) Controindicazioni Le principali controindicazioni sono: - Infezione articolare o periarticolare (controindicazione assoluta- se si sospetta una infezione articolare è necessario effettuare una artrocentesi ed analizzarne il liquido: solo in caso di negatività dell’esame potrà essere eseguita l’infiltrazione intrarticolare). - Emartro - Eritema nella zona da infiltrare - Chiazze psoriasiche nella zona da infiltrare Controindicazioni mobilizzazione post-infiltrazione se il paziente, per motivi diversi, è costretto a muovere l’articolazione dopo l’infiltrazione, ciò costituisce una controindicazione in quanto la mobilizzazione può facilitare la fuoriuscita del prodotto infiltrato dalla articolazione al circolo sistemico. L’articolazione infiltrata deve rimanere a riposo per almeno 24 ore. Effetti collaterali - Atrofia cutanea, ipopigmentazione - Aumento transitorio dei segni di flogosi - Necrosi asettica - Possibile azione sistemica del prodotto infiltrato Criteri fondamentali Diagnosi precisa Preparazione accurata del materiale Scelta dei farmaci adatti Controindicazioni-effetti collaterali Adeguata strategia infiltrativa Utilizzo di presidi di supporto (ecografia) Adeguata strategia infiltrativa Livelli di intervento 1) Peri-articolare - Tendini e guaine - Borse e sierose - Nervi, vasi arteriosi e venosi, linfatici - Periostio - Fibre muscolari - Fibre fasciali - Adipe Adeguata strategia infiltrativa Livelli di intervento 2) Capsulare - Capsula esterna: ipertrofia, flogosi, sclerosi… - Capsula interna: sinoviti, pliche, cisti, borsiti interne - Legamenti: schiacciamenti, sfilacciamenti, rotture, edemi… Adeguata strategia infiltrativa Livelli di intervento 3) Intra–articolare - Liquido sinoviale - Cartilagini di rivestimento - Menischi - Legamenti interni - Osso sub-condrale Articolazione acromionclavicolare 1. Articolazione acromion-clavicolare Posizione del paziente: seduto Punti di repere: - estremità laterale della clavicola - acromion Metodo: inserzione dall’alto verso il basso, perpendicolare alla cute Miscela farmacologica 5-10 mg di triamcinolone acetonide 1-3 ml levobupivacaina 7.5%/ ropivacaina 7.5 % Timing: 1 procedura c.ca 10 gg, al max 3 infiltrazioni locali Sospendere il ciclo se si osserva riduzione della sintomatologia Complicanze specifiche L’artrite dell’articolazione acromion-clavicolare tende a causare una lassità della capsula articolare, con conseguente lussazione dei capi articolari Un numero di infiltrazioni eccessivo o un eccessivo dosaggio di corticosteroide tende ad aggravare questo problema Articolazione glenoomerale 2. Articolazione gleno-omerale Posizione del paziente: seduto Punti di repere: - Articolazione acromion-clavicolare - Processo coracoide Metodo: inserzione dell’ago tra acromion e processo coracoide, indirizzandolo verso il centro della testa omerale Miscela farmacologica 5-10 mg di triamcinolone acetonide 1-3 ml levobupivacaina 7.5%/ ropivacaina 7.5 % + eventualmente 1-2 ml s. fisiologica Timing: 1 procedura c.ca 10 gg, al max 3 infiltrazioni locali Sospendere il ciclo se si osserva riduzione della sintomatologia Complicanze specifiche Un numero di infiltrazioni eccessivo o un eccessivo dosaggio di corticosteroide può facilitare la comparsa di una necrosi asettica della testa omerale Spazio sotto-acromiale 3. spazio sotto-acromiale Posizione del paziente: seduto Punti di repere: - Acromion - Metodo: inserzione dell’ago c.ca 2 cm sotto il margine inferiore dell’acromion, indirizzandolo verso l’alto con una inclinazione di circa 30 gradi Miscela farmacologica 20-40 mg di triamcinolone acetonide 1-3 ml levobupivacaina 7.5%/ ropivacaina 7.5 % + eventualmente 1-2 ml s. fisiologica Timing: 1 procedura c.ca 10 gg, al max 3 infiltrazioni locali Sospendere il ciclo se si osserva riduzione della sintomatologia NB. Non praticare infiltrazione locale nello spazio sotto-acromiale se nei 30 gg successivi è prevista l’esecuzione di RMN; rischio di false diagnosi di: - Borsite sottoacromiale - Edema del tendine sovraspinoso - Edema del muscolo deltoide Complicanze specifiche Trattamento spesso eseguito con tecnica blind, per cui necessario iniettare il farmaco nella borsa sotto-acromiale La borsa sotto-acromiale, in mani esperte, viene iniettata solo nell’80% dei casi L’iniezione nel muscolo deltoide può comportarne l’atrofia e la successiva rottura L’iniezione nel ventre tendineo della cuffia può comportarne l’atrofia e la successiva rottura La rottura è più frequente se si praticano numerose infiltrazioni, se si utilizza il triamcinolone esacetonide e se si associa un anestetico locale Guaina tenosinovale del capo lungo del bicipite 4. guaina tenosinoviale del capo lungo del bicipite Posizione del paziente: supina Punti di repere: - Acromion - - capo lungo del bicipite Metodo: inserzione dell’ago c.ca 4 dita transverse sotto il margine inferiore dell’acromion indirizzandolo verso l’alto seguendo la direzione del tendine Miscela farmacologica 20 mg di triamcinolone acetonide 1-3 ml levobupivacaina 7.5%/ ropivacaina 7.5 % + eventualmente 1-2 ml s. fisiologica Timing: 1 procedura Complicanze specifiche Pur essendo rapidamente efficace, ne è sconsigliata l’esecuzione perché conduce quasi inesorabilmente alla rottura del tendine Criteri fondamentali Diagnosi precisa Preparazione accurata del materiale Scelta dei farmaci adatti Controindicazioni-effetti collaterali Adeguata strategia infiltrativa Utilizzo di presidi di supporto (ecografia) La guida ecografica nel trattamento delle patologie articolari: vantaggi I principali vantaggi offerti dall'ecografia nel campo dell'interventistica consistono nella valutazione in real time della progressione dell'ago verso il target terapeutico, nella riduzione del rischio traumatico a carico delle strutture vicine (vasi e nervi in particolare) e nel continuo monitoraggio della condotta della procedura (infiltrazione, aspirazione, biopsia). L'ecografia non prevede l'esposizione a radiazioni e risulta più sicura rispetto alle tecniche flouroscopiche e radiografiche alternative. L'efficacia dell'intervento dipende dal corretto posizionamento dell'ago rispetto al “bersaglio” anatomico e questa procedura può spesso risultare particolamente problematica quando devono essere raggiunte strutture di piccole dimensioni oppure a profonda localizzazione. La guida ecografica nel trattamento delle patologie articolari: vantaggi Attualmente, grazie ai recenti progressi tecnologici delle apparecchiature ecografiche ed al miglioramento delle conoscenze eco-anatomiche dell'apparato muscoloscheletrico, è possibile identificare articolazioni e strutture peri-articolari con sicurezza. Numerosi studi clinici sottolineano il maggior successo terapeutico riscontrato nelle procedure interventistiche realizzate sotto guida ecografica rispetto a quelle effettuate alla cieca, che utilizzano punti di reperaggio o palpazione, per individuare il bersaglio. La guida ecografica nel trattamento delle patologie articolari: vantaggi Inoltre, lo strumento ultrasonoro può essere utilizzato durante l'esecuzione di interventi a livello peri-articolare più complessi come il lavaggio delle calcificazioni della spalla e lo svuotamento delle raccolte patologiche di liquidi nel sistema muscoloscheletrico, come ad esempiocisti e borsiti ed a livello di articolazioni infiammate (artrocentesi). Ad oggi, le articolazioni maggiormente conosciute in termini ecografici sono quelle del ginocchio e della spalla ma non esistono teoricamente limiti al numero di articolazioni che possono essere esaminate ed alla frequenza con cui tali esami possono essere praticati in rispetto alla tollerabilità del paziente. Journal of Ultrasound Volume 15, Issue 1, February 2012, Pages 61–68 US guided corticosteroid injection into the subacromial-subdeltoid bursa: Technique and approach L. Molinia, c, S. Mariacherb, S. Bianchic, , , Approccio laterale Approccio superiore Grazie per l’attenzione