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R01 - Relazione tecnico - illustrativa

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R01 - Relazione tecnico - illustrativa
Relazione tecnico-illustrativa - Opere di rifacimento di un muro a secco sui due lati di una strada presso S. Maria Iscalas
COMUNE DI BONNANARO
PROVINCIA DI SASSARI
Lavori per il rifacimento di un muro a secco sui due lati di una
strada che va verso la chiesa di Santa Maria Iscalas
Località Binza ‘e Cantaru
Relazione Tecnico-Illustrativa
Progetto definitivo-esecutivo
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Relazione tecnico-illustrativa - Opere di rifacimento di un muro a secco sui due lati di una strada presso S. Maria Iscalas
Sommario
1. Introduzione.
Pag. 3
2. Inquadramento territoriale.
Pag. 3
3. Lo stato attuale.
Pag. 7
3.1 - Tratto n. 1: Muro a secco nel tratto a monte (Nord) della chiesa.
Pag. 8
3.2 - Tratto n. 2: Muro a secco nel tratto sinistro della strada che sale alla chiesa.
Pag. 11
3.3 - Tratto n. 3: Muro a secco nel tratto destro della strada che sale alla chiesa.
Pag. 15
4. Lo stato di progetto.
Pag. 18
4.1. Descrizione sommaria delle fasi d'intervento.
Pag. 18
4.2. Tratto n. 1: Muro a secco nel tratto a monte (Nord) della chiesa.
Pag. 19
4.3. Tratto n. 2: Muro a secco sul lato sinistro della strada che sale alla chiesa
di Santa Maria Iscalas.
Pag. 19
4.4. Tratto n. 3: Muro a secco sul lato destro della strada che sale alla chiesa
di Santa Maria Iscalas.
Pag. 19
4.5. Azioni ed accorgimenti di manutenzione successivi alla realizzazione.
Pag. 20
5. Proposte per la valorizzazione e il turismo.
Pag. 20
6. Ripartizione delle categorie.
Pag. 21
7. Quadro economico.
Pag. 22
8. Elenco elaborati.
Pag. 23
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Relazione tecnico-illustrativa - Opere di rifacimento di un muro a secco sui due lati di una strada presso S. Maria Iscalas
1. Introduzione.
La presente relazione tecnico-illustrativa riguarda il progetto e la realizzazione di opere site nel territorio del
Comune di Bonnanaro, in Località Binza ‘e Cantaru, vicino alla chiesa campestre di Santa Maria Iscalas,
appena fuori dal centro abitato.
Le opere riguarderanno il rifacimento e/o ripristino di n.3 (tre) muri a secco posti sui due lati di una strada
che sale verso la chiesa di Santa Maria Iscalas, e quello che costeggia il percorso lungo la stessa chiesa, a
monte di essa.
Il progetto e la sua realizzazione sono individuati all’interno dei programmi GAL (Gruppo di Azione Locale)
della regione territoriale del Logudoro-Goceano, con l’obiettivo, mediante azioni concrete sul territorio, di
svolgere e innescare strategie moderne e innovative per il suo sviluppo. Si vuole promuovere e valorizzare il
territorio, secondo quanto espresso nel “Bando Misura 323 - Tutela e riqualificazione del patrimonio
Rurale -Azione 3 - Conservazione e recupero degli elementi architettonici tipici del paesaggio rurale
della Sardegna”. In particolare tale bando fa riferimento ai fondi stanziati con la Seconda rimodulazione del
Piano di Sviluppo Locale e la “DETERMINAZIONE N. 12872/618 DEL 12/06/2014”.
2. Inquadramento territoriale.
L’intervento si colloca nel territorio comunale di Bonnanaro. Per questo si forniscono gli elementi di contesto
per comprendere l’inquadramento territoriale.
Bonnanaro è un Comune della Provincia di Sassari di circa 1000 abitanti, sito nella regione geografica del
Meilogu. Il centro abitato sorge nella vallata tra il Monte Pelao e il Monte Arana, precisamente ai piedi di
quest’ultimo, un’altura di 500 m d’altezza. Confina con i comuni di: Bessude, Borutta, Mores, Siligo, Torralba.
Il tessuto urbano è pressoché coincidente col centro storico, ed è caratterizzato da una conformazione
complessa: in esso si conservano quasi intatte numerose abitazioni padronali tipiche del 18° e 19° secolo e
diverse chiese, come Santa Maria, Santa Croce e San Giorgio. A breve distanza dal centro abitato, ai piedi
del Monte Pélao, si trovano le chiese di Santa Maria e San Basilio, edificata nella prima metà del XVIII
secolo. Fuori da centro abitato, sul Monte Arana si colloca la chiesetta campestre omonima, presso cui si
svolge ogni anno la festa di Nostra Signora di Monte Arana; attorno ad essa sorge un piazzale con le
cumbessias, destinate all’accoglienza dei pellegrini durante la festività. Nelle vicinanze si trova la “Valle dei
Nuraghi”.
Stralcio di mappa da Google Maps: il centro abitato e il territorio di Bonnanaro.
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Relazione tecnico-illustrativa - Opere di rifacimento di un muro a secco sui due lati di una strada presso S. Maria Iscalas
Archeologia e storia. La storia del Comune ha origine pre-nuragica, ed è legata allo sviluppo della cultura
detta “di Bonnanaro”, risalente al 2° millennio a.C. e di cui esistono numerose testimonianze archeologiche
tuttora sotto analisi: si trovano numerose necropoli, nuraghi, domus de janas e alcune catacombe. Al
territorio sembrerebbe appartenere anche la cosiddetta “cultura del vaso campi-forme”, riferita al neolitico e
all’età del bronzo, per il ritrovamento di oggetti a forma di campana rovesciata.
Il territorio è stato anticamente frequentato dai romani; in epoca medievale fu sotto la diocesi di Sorres;
successivamente sotto il giudicati del Logudoro con i Doria, e in seguito passò sotto i catalano-aragonesi
(feudo del Meilogu). Il periodo storico in cui Bonnanaro ebbe maggior sviluppo fu il ‘600, secolo in cui da
contea spagnola passò a marchesato. Rimase feudo fino all’avvento della monarchia, quando nel 1838, con
la carta reale di Carlo Alberto, smise di essere feudo e ottenne finalmente l’autonomia.
In tutte le epoche il territorio di Bonnanaro venne frequentato ed abitato grazie alla presenze di fonti e corsi
d’acqua, che l’hanno sempre reso appetibile.
Economia. Il territorio circostante, tempestato di alture, è pressappoco pianeggiante e soventemente
destinato ad agricoltura e coltivazione, anche grazie a numerose falde acquifere e corsi d’acqua presenti.
L’economia ha un carattere prettamente agricolo, sia per la collocazione rispetto ai centri principali sardi, sia
per la natura del suo territorio, che rende di sicuro successo la coltivazione di differenti prodotti orto-frutticoli.
In particolare Bonnanaro gode di ottima fama per la produzione di vitigni e di ciliegie. Queste ultime legano a
sé anche la celebre fiera che si svolge ogni anno a giugno e che funge da richiamo turistico, per la
valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti tipici. Per quanto riguarda la vite, si trovano vitigni di origine
molto antica e addirittura oggetto di studio, d’indiscusso pregio, che hanno ricevuto premi a livello nazionale.
Altro prodotto agricolo importante è l’ulivo, dal quale si produce olio d’oliva pregiato.
Demografia. Purtroppo la posizione del centro e l’assenza di servizi, insieme alla natura economica delle
attività, ha condotto dagli anni ’60 ad oggi ad un progressivo invecchiamento della popolazione e al
contempo al continuo decremento della stessa, che da 1800 unità circa, è arrivata a sfiorare a malapena le
1000 attuali.
Gli strumenti urbanistici vigenti.
Lo strumento urbanistico vigente per il territorio del Comune di Bonnanaro è il Piano Urbanistico Comunale,
il cui aggiornamento risale all’aprile 2014.
Al suo interno la chiesa di Santa Maria Iscalas è definita tra le “Zone di standard urbanistici S”, ed in
particolare nella Sottozona S2: “Sottozona con attrezzature d’interesse comune”.
I tre diversi trami di muro a secco oggetto d’intervento, risultano essere elementi di confine tra la Strada
Vicinale di Santa Maria e i terreni o gli immobili classificati in modo diverso dagli strumenti urbanistici
comunali, ed in particolare essi si collocano e delimitano il territorio come segue:
-
Il muro collocato a Nord della chiesa separa una strada d’accesso ad un terreno di proprietà e una
sottozona S3, definita “Destinata a parchi, giochi e sport”,
Il muro collocato a sinistra, sulla Strada Vicinale di Santa Maria, che sale verso la chiesa, separa
quest’ultima da una sottozona E3: “Agricola ad elevato frazionamento”,
Il muro collocato a destra, sulla Strada Vicinale di Santa Maria, che sale verso la chiesa, separa
quest’ultima da una sottozona H5 “Di rispetto destinata a verde privato”.
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Stralcio di Elaborato del P.U.C. con le zone e sottozone urbanistiche dell’area interessata dall’intervento – fuori scala.
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Al catasto terreni del Comune di Bonnanaro, come possibile vedere dall’Estratto di Mappa nella tavola
d’inquadramento già citata, la Chiesa è individuata al Foglio 18, Mappale A, A+, e la strada lungo cui
corrono i muri a secco in oggetto, confinano:
- A Nord della chiesa con le particelle: 355 e 399,
- A valle con le particelle: 15, 19, 387, 388, 148.
- A monte con le particelle: 16.
Stralcio della mappa catastale con indicata l’area in cui sono siti i manufatti oggetto d’intervento – fuori scala.
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3. Lo stato attuale
La Chiesa di Santa Maria Iscalas si trova appena fuori dal centro abitato e dal perimetro del tessuto urbano
del Comune di Bonnanaro, ad Ovest. La chiesa, un edificio di pregio architettonico in pietra locale, risale al
secolo 17°: attorno ad essa si ergono i muretti a secco, oggetto d’intervento. Su di essi , si rende necessario
l’intervento per il loro rifacimento e il ripristino:
-
Si ritiene opportuno e rispondente agli obiettivi del G.A.L. Logudoro-Goceano la valorizzazione
dell’itinerario che conduce dal centro abitato alla chiesa,
Le condizioni in cui vessano i muri a secco comportano problematiche legate alla sicurezza delle
persone, degli animali e delle cose che transitano lungo la strada interessata,
Il territorio mantenuto in buone condizioni, inteso come patrimonio architettonico, edilizio ed
infrastrutturale, meglio risponde al pericolo causato da eventuali calamità naturali, come purtroppo
spesso accade negli ultimi anni.
L'intervento riguarderà il rifacimento di tre trami di muro a secco, posti rispettivamente a Nord della chiesa e
sui 2 lati di strada che conducono alla chiesa, necessario all'interno delle logiche di valorizzazione del
territorio, di tutela e riqualificazione del patrimonio rurale, viste anche le condizioni attuali dei muretti, di cui si
parlerà nel dettaglio nel prosieguo. Le opere s’inseriscono appieno tra gli obiettivi del Gruppo di Azione
Locale del Logudoro e Goceano, in particolare secondo il “Bando Misura 323 - Tutela e riqualificazione
del patrimonio Rurale -Azione 3 - Conservazione e recupero degli elementi architettonici tipici del
paesaggio rurale della Sardegna”.
Si evidenzia la necessità dell'intervento a causa delle condizioni dei muri a secco in oggetto, elementi
caratteristici del paesaggio e del panorama rurali del territorio di Bonnanaro e più in generale della regione
del Logudoro e del Goceano. Il muro a secco sottolinea la vocazione agricola del territorio ed è
costantemente elemento architettonico protagonista dell'agro.
Un aspetto legato all’intervento, non trascurabile, è la sicurezza statica dei muri: alcuni di essi non sono dei
“semplici” muretti a secco, ma hanno una funzione statica ben precisa, trovandosi a sostenere la spinta
proveniente dai declivi a monte o la spinta laterale della strada costruita in scavo e riporto, come si evince
da descrizioni ed elaborati grafici (sezioni schematiche dello stato di fatto). In questi casi la manutenzione è
di vitale importanza. Allo stato attuale le strade su cui insiste l’intervento sono rispettivamente in parte
asfaltata e in parte costituita da massetto in cemento con elementi grossolani. La loro larghezza è variabile
da un minimo di 3 m ad un massimo di 7,20 m. Tale caratteristica dimensionale dovrà essere presa in
considerazione per allestire il cantiere, per il transito e il movimento di macchinari e materiali da cantiere ed
inoltre per i terzi che solitamente vi transitano.
La metodologia d’analisi per elaborare le procedure di realizzazione dell’intervento si articola come segue:
-
Fase 1) rilievo fotografico e metrico dettagliato, che ha permesso di rilevare con cura lo stato di fatto
dei luoghi e dei manufatti, ed in particolare le metodologie costruttive per ciascuno, i materiali, le
dimensioni e le condizioni manutentive;
-
Fase 2) aggiornamento elaborati dello stato di fatto secondo rilievi eseguiti: sono state indicate le
condizioni dei manufatti, in pianta con retini e dimensioni e nelle sezioni schematiche
accompagnate da didascalie e foto di stato attuale;
-
Fase 3) aggiornamento del computo metrico-estimativo e delle lavorazioni necessarie alla luce dello
stato attuale;
-
Fase 4) elaborazione dettagliata dello stato di progetto, con simulazioni e foto-inserimenti
dell’intervento.
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Relazione tecnico-illustrativa - Opere di rifacimento di un muro a secco sui due lati di una strada presso S. Maria Iscalas
3.1 - Tratto n. 1: Muro a secco nel tratto a monte (Nord) della chiesa.
Ha una lunghezza di circa 58,00 m, di cui 46,10 m lungo la strada interna in corrispondenza della chiesa e
altri 11,90 m lungo la strada asfaltata (misura considerata per la porzione di muro parallelo lungo la strada
fino alla recinzione in rete metallica che delimita una proprietà privata).
La pietra che costituisce il muro a secco, è di colore medio-chiaro e presumibilmente cavata da aree locali,
quindi di origine vulcanica e sedimentaria, come definito per tutta l’area in questione su Sardegna Mappe
(litofacies nella formazione di Florinas).
La tipologia strutturale del muro a secco lungo la strada interna a monte della chiesa è di contenimento
poiché costituisce paramento del declivio che scende verso la strada sterrata di cui costituisce delimitazione
laterale rispetto a proprietà private. La porzione di muro parallelo alla strada asfaltata, invece, è un muro a
secco tradizionale fuori terra. A seguito di accurato rilievo, si è ritenuto opportuno suddividere idealmente il
muro in 6 parti, secondo le condizioni dello stato attuale:
1)
Per circa 4,10 m - Altezza variabile tra i 45 e i 50 cm: infestato da vegetazione cresciuta
spontaneamente sul muro, che lo rende poco visibile;
2)
Per circa 11,00 m - Altezza variabile tra i 55 e i 70 cm: si rileva un punto in corrispondenza del quale
si è presentato un ulteriore smottamento del pietrame e di conseguenza un abbassamento dell’altezza a 28
cm, in prossimità di un albero;
3)
Per circa 6,85 m - Altezza variabile tra i 10 e i 25 cm;
4)
Per circa 16,45 m - Altezza variabile tra i 65 e i 70 cm;
5)
Per circa 7,70 m - Altezza variabile tra i 30 e i 40 cm;
6)
Per circa 11,90 m - Muro inesistente: non sono presenti nemmeno le pietre che componevano il
muro in loco.
Le peculiarità di questo tratto di muro sono:
-
la presenza di vegetazione che imperversa lungo tutto il muro e soprattutto infesta e rende quasi
invisibile i primi 11,40 m a partire dall’alto,
-
la presenza di un albero cresciuto in prossimità del muro, collocato a una distanza di circa 19,50 m
dalla strada asfaltata e del quale è necessaria la rimozione,
-
la presenza in loco di una buona quantità di pietrame appartenente al muro, anche nei punti colpiti
da maggior disfacimento: questo è reimpiegabile nella sua ricostruzione,
-
la pendenza variabile della strada sterrata ed accidentata lungo la quale si sviluppa il muro,
compresa tra i 7,2° e i 13°
-
la pendenza della strada asfaltata di circa 7,4°.
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Foto del tratto di muro n. 1, sul lato Nord della chiesa.
Vista della parte di muro n. 1 ricoperta da fitta vegetazione.
Particolare del muro in disfacimento (n. 3).
Vista della parte di muro n. 1: sterpaglie e pietre nei dintorni.
Vista prospettica della parte di muro n. 2.
Proseguendo sul percorso verso la chiesa, il muro continua a mostrarsi presente, ma in disfacimento e in stato di degrado a causa
dell’azione degli agenti atmosferici (n. 4 e 3).
Proseguendo sul percorso verso la chiesa, ancora si notano tratti di muro in disfacimento e in stato di degrado a causa della presenza
abbondante di vegetazione infestante (n.5 e n. 4).
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Muro inesistente in prossimità della strada asfaltata (n.6).
Alcune tracce di pietrame appartenuto al muro (n.5).
Parte di muro n. 5 e 6: pietrame sparso e muro inesistente.
Parte di muro n.6: completamente da costruire fino
all’inizio della recinzione metallica.
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3.2 - Tratto n. 2: Muro a secco nel tratto sinistro della strada che sale alla chiesa.
Ha una lunghezza di circa 184,37 m ed uno spessore di 50 cm nell’area di coronamento, ma superiore alla
base, poiché è rastremato. La pietra che costituisce questo tratto di muro, a differenza del tratto n. 1, è di
colore scuro: sicuramente pietra di origine vulcanica vista la sua rugosità e vista le caratteristiche delle
rocce presenti in quest’area territoriale. Dal rilievo approfondito è emersa la modalità costruttiva del muro a
secco: è rastremato, e si mostra a sezione trapezoidale, è posato su un basamento in cemento a grana
grossa, che costituisce anche il cordolo di delimitazione della strada (si vedano sezioni schematiche e
documentazione fotografica di rilievo). Il tratto di muro n. 2 è stato suddiviso idealmente in 6 parti, secondo
le condizioni dello stato attuale:
1)
Per circa 16,00 m - Altezza variabile tra i 40 e i 60 cm: si tratta del tratto a monte dell’inizio del
cordolo e dell’attacco stradale;
2)
Per circa 22,10 m, per circa 7,00 m e per circa 38,50 m - Altezza variabile tra i 20 e i 40 cm: parte
alquanto bassa e sovrastata dalla presenza di ferri e/o legno e rete metallica a delimitazione ulteriore del
confine tra sede stradale e proprietà privata;
3)
Per circa 5,10 m - Altezza variabile tra i 60 e gli 80 cm;
4)
Per circa 9,00 m - Altezza variabile tra i 100 e i 110 cm;
5)
Per circa 16,00 m, 18,46 m, 12,40 m e 25 m - Altezza variabile tra i 90 e i 130 cm;
6)
Per circa 14,81 m - Altezza di circa 130 cm.
Le peculiarità di questo tratto di muro sono:
-
la vegetazione (rovi) lungo buona parte del muro, che si dirama a partire dal terreno delle proprietà
private e sovrasta il muro e che, in alcuni casi hanno reso difficoltoso il rilievo,
-
due alberi all’interno delle proprietà private e molto vicini al muro (un fico, un fico d’India): è da
verificarsi durante la realizzazione dell’intervento la necessità o meno della loro rimozione,
-
la presenza in loco di una buona quantità di pietrame ancora posta in opera nel muro, anche nei
punti in cui è in condizioni statiche meno buone: si ipotizza che in questi casi il muro sia da disfare e
ricostruire per garantirne le caratteristiche strutturali,
-
le superfetazioni e altri elementi, che dovranno essere rimosse,
-
la pendenza variabile della strada sterrata ed accidentata lungo la quale si sviluppa il muro,
compresa tra i 7° e i 11°.
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Relazione tecnico-illustrativa - Opere di rifacimento di un muro a secco sui due lati di una strada presso S. Maria Iscalas
Foto del tratto di muro n. 2, sul lato sinistro della strada che conduce alla chiesa.
Vista d’insieme del tratto a monte.
Vista parziale del muro in corrispondenza delle
panchine in pietra e della strada sterrata (n. 1).
Vista del muro in corrispondenza dell’attacco tra parte n. 1 e
2: cordolo, rovi e attacco strada in cemento.
Vista della parte di muro n. 2, con il cordolo, ricoperto di
rovi.
Porzione di muro in condizioni statiche precarie (n. 2).
Vista delle parti di muro n. 2 e 3 in corrispondenza di un
ingresso ad una proprietà privata.
Particolari della parte di muro n. 3 in corrispondenza dell’ingresso alla proprietà privata: attacco tra pietrame e cordolo che s’interrompe.
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Relazione tecnico-illustrativa - Opere di rifacimento di un muro a secco sui due lati di una strada presso S. Maria Iscalas
Vista in prospetto di una parte di muro n. 2.
Vista generale della parte di muro n. 5 di discreta
altezza.
Vista ravvicinata di una porzione di muro con folta vegetazione (n. 3).
Parte di muro ben conservato (n. 3) con elementi in
legno e rete metallica per delimitare la proprietà.
Vista d’insieme: vegetazione e ingressi alle proprietà private (n. 5 e 6) .
Muro a secco in prossimità di un ingresso privato (n.5).
Vista di una parte di muro che divide gli ingressi a due
proprietà private distinte (n. 5 e 6).
Vista di un ingresso ad una proprietà privata (parti n. 5 e
6).
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Viste frontale e prospettica del muro a secco, con le sterpaglie ed il volume attestatosi su esso (parti n. 5 e 6).
Ultimo tramo del muro (n. 6).
Particolare della parte di muro n. 6: un tubo nascosto dalla fitta
vegetazione cresciuta spontaneamente.
Scorcio della parte n. 6, con fitta vegetazione ed
elementi addossati.
Muro a secco a cui sono attestati fabbricati (n.5 e 6).
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Tratto n. 3: Muro a secco nel tratto destro della strada che sale alla chiesa.
Ha una lunghezza di circa 162,25 m: il muro a secco, è in parte non visibile dalla strada, ma la sua presenza
è di fondamentale importanza per le dinamiche statiche e strutturali della strada e per le buone condizioni
del territorio e delle infrastrutture circostanti.
Il pietrame di cui è costituito il muro è di colore scuro: presumibilmente è stata cavata da aree locali, quindi
di origine vulcanica e sedimentaria, come definito per tutta l’area in questione su Sardegna Mappe (litofacies
nella formazione di Florinas). Il muro è costituito di due parti, individuate per le sue caratteristiche strutturali
e tipologiche. Col trascorrere del tempo, l’azione degli agenti atmosferici e della spinta ricevuta dal declivio a
monte hanno generato la disgregazione del pietrame e un parziale crollo in numerosi punti. Si ritiene che
entrambe le due porzioni di muro, pur con le dovute differenze strutturali, fossero veri e propri muri di
contenimento e/o terrazzamento, oltre che elemento di delimitazione del terreno a monte dalla strada.
Descriviamo nel dettaglio le due porzioni e le loro caratteristiche:
parte a monte, lungo la Strada Vicinale Santa Maria Iscalas: è un muro di contenimento non
visibile dalla strada a causa della vegetazione, cresciuta davanti ad esso, nella banchina a lato della strada.
La sua lunghezza è approssimativamente di 58,07 m, il suo spessore è di circa 90 cm, ed è costituito da un
doppio paramento in pietra, con interposto strato di riempimento in terra. Le sue condizioni sono in linea di
massima poco sicure. Sono state individuate diverse porzioni di muro, secondo le condizioni allo stato
attuale:
1)
Per circa 17,60 m - Altezza compresa tra 0 e 20 cm: è la parte di muro più a monte, in
corrispondenza del palo dell’energia elettrica, non è visibile dalla strada per la presenza di vegetazione;
2)
Per circa 16,00 m - Altezza compresa tra 110 e 120 cm: nonostante l’altezza, il muro si trova in
condizioni di degrado;
3)
Per circa 3,70 m - Altezza compresa tra 0 e 20 cm: il muro è praticamente crollato e il pietrame
mancante non è presente in loco;
4)
Per circa 15,60 m - Altezza e caratteristiche statiche e dimensionali non rilevate a causa della
presenza di vegetazione e rovi che hanno reso impossibile il rilievo.
5)
Per circa 5,17 m - Altezza compresa tra 0 e 40 cm fuori terra, rilevati dal lato strada; la sezione
risulta approssimativamente di 80 cm e risulta quasi completamente ricoperto di vegetazione.
Le dimensioni sono state rilevate dal terreno di proprietà. Il muro è caratterizzato dalla presenza di un albero
cresciuto su di esso, di vegetazione e rovi che ne ricoprono circa i 2/3, rendendo; sono presenti 5 alberi a
distanza molto ravvicinata rispetto ad esso.
Foto del tratto di muro n.3, porzione a monte, sul lato destro della strada che conduce alla chiesa.
Vista del muro contro-terra a doppio paramento in pietra e interposto riempimento in terra, in alcune parti in crollo (n.2 e 3).
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Relazione tecnico-illustrativa - Opere di rifacimento di un muro a secco sui due lati di una strada presso S. Maria Iscalas
Vista del muro, nascosto per gran parte dalla vegetazione (n.1 e 4).
Vista del muro dalla strada vicinale, nascosto dalla
vegetazione e parzialmente crollato (n. 2 e 3).
Vista d’insieme e particolare della parte di muro fuori terra: muro a doppio paramento e interposto strato in terra (n. 5).
parte a valle, lungo la Via Maria Iscalas: è un muro di contenimento messo in opera sul cordolo di
delimitazione della carreggiata stradale (in cemento a grana grossa). La sua lunghezza è
approssimativamente di 104,18 m e lo spessore di circa 50 cm, costituito da un paramento in pietra, controterra. Le condizioni sono degradate e poco sicure poiché in molti punti sono presenti dei crolli parziali,
spanciamenti e dilavamenti del terreno. A seguito del rilievo, sono state individuate diverse porzioni di muro,
secondo le condizioni allo stato attuale:
1)
Rispettivamente per circa 7,50 m, 8,00 m e 16,40 m- Altezza compresa tra 60 e 70 cm;
2)
Rispettivamente per circa 3,20 m, 1,20 m, 4,20 m, 12,30 m - Altezza compresa tra 0 e 20 cm;
3)
Rispettivamente per circa 24,64 m e 4,54 m - Altezza compresa tra 80 e 100 cm;
4)
Per i restanti 22,20 m – Altezza compresa tra 50 e 60 cm: la maggior parte di questo tratto è
nascosta da abbondanti rovi e vegetazione.
Lungo tutto questa porzione di muro è presente vegetazione e 13 alberi di piccole dimensioni, a ridosso del
muro. Le generali condizioni di mantenimento del muro sono degradate e poco sicure staticamente.
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Relazione tecnico-illustrativa - Opere di rifacimento di un muro a secco sui due lati di una strada presso S. Maria Iscalas
Foto del tratto di muro n.3, porzione a valle, sul lato destro della strada che conduce alla chiesa.
Viste della porzione iniziale del muro, in prossimità della curva: altezza di circa 60 – 70 cm (n. 1).
Vista di parti di muro con la vegetazione e altre inesistenti, alternate (n. 1 e 2).
Viste del tratto di muro su strada in cemento: evidenti la vegetazione e le precarie condizioni del muro di contenimento (n. 2).
Scorci del muro verso il paese: si presenta la necessità di rimuovere la vegetazione e ripristinare condizioni statiche ottimali (n. 2 e 4).
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4. Stato di progetto.
La metodologia seguita per il lavoro in oggetto segue logiche e prassi, basate su un attento rilievo dei
degradi che poi vengono riportati negli elaborati grafici, nei quali si individuano e si mappano i manufatti, per
poter quantificare i materiali e gli interventi e poter successivamente procedere ad analisi delle lavorazioni,
individuazione elenco prezzi e stesura del computo metrico-estimativo. Come già detto, le fasi di
progettazione dell’intervento hanno avuto inizio con le operazioni di rilievo delle condizioni dei muri a secco
lungo i tratti interessati dall’intervento. La realizzazione dell’intervento sui manufatti sarà differenziata
secondo le tecniche costruttive e strutturali di ciascun muro e secondo le condizioni in stato attuale.
4.1. Descrizione sommaria delle fasi d'intervento.
La realizzazione dell’intervento sarà costituita da diverse fasi operative di cantiere che saranno uguali per
tutti 3 tratto di muro a secco e di contenimento, ovvero:
- Accantieramento,
- Rimozione dello strato di sedime e sbancamento di ridotte porzioni di terreno attorno al muro, per
delimitare il cantiere ed ottenere opportuni spazi di lavoro, di terra intorno ai muri, nei punti in cui è presente per predisporre un piano di posa regolare e pulito,
- Rimozione di alberi e loro ri-posizionamento a distanza di circa 1,50 o 2,00 m dal muro per evitare
l'interferenza di rami e radici e preservare la sua capacità statica: sono stati stimati, in tutto circa 24 alberi di
piccole dimensioni, per alcuni dei quali sarà deciso in opera se rimuoverli o meno,
- Rimozione della vegetazione (rovi, arbusti, etc) presente sopra i muri e in loro prossimità (si vedano
l’elaborato planimetrico di stato attuale e le voci di computo),
- Rimozione delle superfetazioni esistenti in prossimità di alcune porzioni di muro,
- Disfacimento completo dei 3 tratti di muro a secco, con adeguata cura, secondo le condizioni e prestazioni
statiche di ciascuno,
- Stoccaggio del pietrame rimosso dalla sede del muro, quando in buone condizioni, in area del cantiere
attrezzata e sicura,
- Smaltimento in discarica controllata o reimpiego per usi non statici (riempimenti, getti non strutturali, etc)
del pietrame rimosso e in cattive condizioni di mantenimento,
- Fornitura di pietrame per la realizzazione di muri a secco e di contenimento,
- Predisposizione di piani di posa regolari per la realizzazione dei muri a secco e di contenimento (base e
parti inclinate),
- Realizzazione, per i muri di contenimento, di zona di drenaggio e relativo riempimento,
- Realizzazione del basamento a sacco (fondazione) per i muri a secco, in calcestruzzo e pietrame
squadrato, che costituisca un piano di posa regolare e di dimensioni adatte (50 x 30 x 20 cm) per la
costruzione del muro a secco,
- Ricostruzione dei muri a secco e di contenimento con l'impiego del pietrame in buone condizioni
precedentemente stoccato e quello fornito (locale, nuovo), con caratteristiche del tutto simili a quello attuale,
- Intasamento dei vuoti interstiziali con pietrame a scaglie, di dimensioni opportune e che garantisca un
miglior attrito tra le pietre e un'adeguata portanza statica.
Come appena espresso nell’elenco delle fasi costruttive, in un’ottica di sostenibilità economica ed
ambientale, tutto il materiale lapideo, in buone condizioni per la loro prestanza statica, ritrovato in loco sarà
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riutilizzato nella ricostruzione dei muri a secco. A seguito dei rilievi accurati e dell’elaborazione dello stato di
fatto, così come presentato in fase di progettazione definitiva-esecutiva, si ritiene opportuno procedere al
completo rifacimento degli interi 3 manufatti. Infatti, come ampiamente argomentato in precedenza e
riscontrabile da rilievo e fotografie dello stato attuale, le condizioni dei muri sono degradate da non
permettere delle semplici riparazioni o manutenzioni puntuali. In particolare ciascun tratto di muro, sarà
soggetto ad interventi differenziati secondo le condizioni le caratteristiche strutturali e tecniche costruttive
attuali.
4.2. Tratto n. 1: Muro a secco nel tratto a monte (Nord) della chiesa.
Dal rilievo e dall’analisi delle condizioni del tratto di muro n. 1 è emerso che lo schema strutturale è quello di
un muro di contenimento e/o terrazzamento: la funzione di sostegno e contenimento delle spinte provenienti
dal terreno e le condizioni di degrado suggeriscono la necessità del completo disfacimento del muro e
stoccaggio in luogo attiguo del pietrame che verrà successivamente reimpiegato. Il disfacimento del muro
permetterà, in fase realizzativa, di conferirgli un andamento regolare e non frammentato e spezzato come
quello attuale. Di seguito si prospettano le nuove dimensioni:
Lunghezza:
55,94 m
Spessore:
0,50 m
Altezza:
1,20 m
La realizzazione seguirà le tecniche del muro a sacco: esso sarà eretto in maniera leggermente inclinata e lo
spazio che intercorre tra terreno e muro costituirà una zona di riempimento caratterizzata da calcinacci e
materiali di riempimento, che costituirà un adeguato sistema di drenaggio. Il muro prevede il reimpiego di
pietrame preesistente, per circa il 30% (10,81 m3) del totale necessario alla realizzazione (33,56 m3).
4.3. Tratto n. 2: Muro a secco sul lato sinistro della strada che sale alla chiesa di Santa Maria Iscalas.
Come detto, il tratto di muro 2 è del tipo muro a secco in elevazione: viste le sue condizioni di mantenimento
(degrado e assenza di pietrame, vegetazione ed elementi attestati) e le caratteristiche strutturali, si
predispone il disfacimento e la ricostruzione secondo regola d’arte. Si rammenta che in questo tratto di muro
sono presenti delle superfetazioni attestate su di esso, che saranno da rimuovere ed in particolare di una
copertura in lamiera e un tubo posto sul muro. Si ritiene necessaria la fornitura di circa il 50% (53,86 m3) del
materiale necessario in totale (109,36 m3), a fronte di quello preesistente che sarà reimpiegato (55,50 m3):
Lunghezza:
182,27 m
Spessore:
0,50 m
Altezza:
1,20 m
4.4. Tratto n. 3: Muro a secco sul lato destro della strada che sale alla chiesa di Santa Maria Iscalas.
Lo schema strutturale segue le logiche di un muro di contenimento e/o terrazzamento: la funzione di
sostegno e contenimento delle spinte provenienti dal terreno e le condizioni di degrado suggeriscono la
necessità del completo disfacimento del muro e stoccaggio in luogo attiguo del pietrame che verrà
successivamente reimpiegato. Il disfacimento del muro permetterà, in fase realizzativa, di conferirgli un
andamento regolare e non frammentato e spezzato come quello attuale. Si ritiene necessaria la fornitura di
circa il 50% (69,89 m3) del materiale necessario in totale (127,18 m3), a fronte di quello preesistente che
sarà reimpiegato (57,29 m3):
Di seguito si prospettano le nuove dimensioni:
Lunghezza:
Altezza:
163,64 m
1,20 m
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Si differenziano per caratteristiche strutturali e alcune dimensioni:
-
Porzione a monte (in prossimità della chiesa):
Spessore:
-
0,90 m
Porzione a valle:
Spessore:
0,50 m
4.5. Azioni ed accorgimenti di manutenzione successivi alla realizzazione.
Successivamente alla realizzazione dell’intervento, si ritengono necessarie una serie di azioni per il
mantenimento in condizioni ottimali dei muri a secco al trascorrere del tempo e l’azione degli agenti
atmosferici, ovvero un idoneo piano di manutenzione:
- l’adozione di sistemi di prevenzione contro la crescita di nuova vegetazione, sia fisici, come la posa in
opera di manti geotessili tessuti o non tessuti, oppure la manutenzione sistematica e periodica che preveda
la rimozione di eventuale vegetazione cresciuta spontaneamente.
- la verifica e l’eventuale consolidamento o rifacimento delle fondazioni/basamenti dei muri a secco e
sostituzione tempestiva di parti di essi qualora vi siano dei parziali disfacimenti e/o crolli e/o cedimenti.
5. Proposte per la valorizzazione e il turismo.
Oltre l’intervento in oggetto, la filosofia con cui sono concepiti i bandi del G.A.L. suggerisce l’ipotesi di
ampliare la proposta progettuale, che sia organica e consideri non solo gli aspetti architettonici, edilizi e
infrastrutturali in senso stretto, ma anche aspetti di natura differente, in un’ottica di valorizzazione del
territorio. In primo luogo sarebbe un beneficio per la fruizione della chiesa, il rifacimento della
pavimentazione dell’area immediatamente circostante alla chiesa, previa sistemazione dei piani inclinati e
scoscesi. Ciò per creare un contesto attrattivo per turisti e popolazione, che godrebbero del territorio, del
suo patrimonio architettonico e paesaggistico. L’intervento comprenderebbe anche la pulitura del piano di
calpestio dalla vegetazione e solo successivamente la realizzazione di una pavimentazione in
massicciata/selciato, ed eventualmente la posa di sedute per la creazione di uno spazio pubblico fruibile.
Si ritiene opportuno ampliare l’intervento anche in senso turistico e del marketing, mediante:
-
-
Lo studio di un percorso turistico che logico e cronologico che unisca la Chiesa di Santa Maria
Iscalas agli altri resti archeologici e storici presenti nel territorio; si rammenta che nelle immediate
vicinanze abbiamo la Chiesa di Santa Barbara, i nuraghi di Mastru Elies e quello di Pentuma e che,
come detto nei precedenti paragrafi, l’area ha una forte valenza storica e archeologica;
Lo studio della cartellonistica e della grafica per la pubblicizzazione e la valorizzazione del territorio
e delle sue peculiarità, anche su internet.
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6. Ripartizione delle categorie.
-
Demolizione di murature
2.500,00 €
-
Movimentazione terre e scavi
2.500,00 €
-
Calcestruzzi e ferro
20.000,00 €
-
Murature a secco
35.000,00 €
--------------------
60.000,00 €
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7. Quadro economico.
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8. Elenco elaborati.
-
Tavola 01 ‐ Inquadramento territoriale – scale varie Tavola 02 ‐ Planimetria generale stato attuale – scala 1: 200 Tavola 03 – Prospetti‐Sezione e Sezioni Schematiche in stato attuale – scala 1:50 e 1:20 Tavola 04 – Planimetria Generale in stato di progetto – scala 1:200 Tavola 05 ‐ Prospetti‐Sezione e Sezioni Schematiche in stato di progetto – scala 1:50 e 1:20 R01) Relazione tecnica illustrativa con Quadro economico e Ripartizione delle Categorie R02) Computo Metrico ed Estimativo R03) Elenco Prezzi R04) Cronoprogramma R05) Piano di Sicurezza e Coordinamento R06) Capitolato Speciale d’Appalto R07) Schemi di Contratto R08) Piano di Manutenzione dell’Opera Sassari, 20/10/2014
Il progettista
Arch. Alessandra Piras
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