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Cheerleading: il tifo con salti e sorrisi
martedì 13 gennaio 2015 20 La Pagina dei Ragazzi a cura di Elisabeth Alli | 16a stagione Lo sport del tifare OSPITI Le ospiti sono le Jaguars Cheerleaders Siamo lieti di aprire la prima pagina di questo nuovo anno 2015 – che vi auguriamo allegro, sorridente e pieno di belle mosse – con l’entusiasmo del gruppo Jaguars Cheerleaders, che conta 14 ragazze con esperienze sportive disparate e complementari, che oggi si riconosce in un solo sport: il cheerleading. Condurre il tifo, in inglese cheerleading, è un’attività sportiva a tutti gli effetti! In questa pagina, le quattordici ragazze del primo e unico gruppo di cheerleaders in Ticino ci spiegano le principali sfide e soprattutto la bellez- za di aver abbracciato un’attività così avvincente e così contagiosa. Nelle testimonianze che abbiamo ritrascritto emerge costantemente la gioia di essere una cheerleader. Buona lettura Cheerleading: il tifo con salti e sorrisi Sophie Zarro: il sorriso della cheerleader Giulia Petruccelli: una vera famiglia Micaela Vergari: è impossibile non essere estroversi (...) Una ragazza per essere cheerleader deve soprattutto avere la voglia di fare, il sorriso e avere lo spirito di gruppo, ascoltare cos’hanno da dire gli altri e il rispetto per la squadra. Eravamo alla Stralugano (...) la mamma di Martina ci ha detto che un’ora più tardi saremmo partite così noi siamo andate a fare un giro in centro indossando la divisa. A un certo punto ho avuto l’idea di fare qualcosa di divertente con le ragazze e ho chiesto loro di farmi vedere e insegnarmi qualche coro che eseguono alle partite. Le Jaguars Cheerleaders durante una loro esibizione prenatalizia (...) Inizialmente non pensavo m’interessasse e non volevo andare a vedere o provare, ma vista l’insistenza della mia amica sono andata a un allenamento e da lì mi è subito piaciuto come sport e ho iniziato a praticarlo. Riguardo allo studio e al lavoro invece secondo me se una persona sa organizzare al meglio il suo tempo libero, riesce a star dietro sia alla scuola che allo sport. Quest’attività la proporrei sia a ragazze e ragazzi, che hanno voglia d’impegnarsi con serietà in quanto è uno sport che prevede molto allenamento sia in palestra e che a casa; oltre a questo le persone che iniziano questo sport devono sapere che non solo è una squadra ma una seconda famiglia. All’inizio, quando una mia amica mi aveva detto di andare a provare, ero indifferente alla cosa. Ma poi l’idea di creare un gruppo, non solo di sport, ma anche di amiche, ha cominciato a piacermi sempre più. Per la scuola o il lavoro? Basta sapersi organizzare. All’inizio magari è più difficile, ma col tempo si riesce a far coincidere le cose. Questo sport lo consiglio a una ragazza che ha tanta voglia di imparare e di fare. Se si è timidi poco importa, con un gruppo così è impossibile non essere estroversi. Un aneddoto? Eravamo a Lugano per la Stralugano e c’era con noi una ragazza nuova, Sophie. Dopo la manifestazione io, lei e un’altra ragazza siamo rimaste un po’ in giro. È stato davvero divertente vederla così entusiasta del suo nuovo sport. Anastasia Broggi: la scoperta del gruppo in Ticino Azzurra Zingali: il capitano della famiglia Nabila Jaziri: un’attività originale Da piccola ho sempre sognato di essere una cheerleader, guardavo sempre i film in cui veniva praticato questo sport. Poi pochi mesi fa ho scoperto che c’era un gruppo proprio qui in Ticino, così andai a provare e sono rimasta affascinata dall’impegno che ci si mette. Ora sono fiera di farvi parte. Per conciliare sport, lavoro e studio l’organizzazione è fondamentale, la cheerleader è una ragazza che deve aver grinta, voglia di fare, allegria e impegno. Fin da piccola sognavo di fare la cheerleader e quando questa occasione mi si è presentata in sogno, ho deciso di provarci, io e altre ragazze abbiamo avuto l’idea comune di portare avanti l’unica squadra di cheerleading acrobatico in Ticino. (...) Chiunque può fare la cheerleader: bisogna innanzitutto essere positive e mettercisi d’impegno. Può capitare di ricevere piedi in faccia e farsi male provando nuove piramidi, nonostante ciò non bisogna perdersi d’animo. La nostra squadra è una grande famiglia e ci troviamo regolarmente per uscite o per semplici pigiama party tra ragazze. Un fatto divertente che lo dimostra è che mia madre sia diventata madre di tutte le ragazze e che loro vadano a parlare dei propri problemi a lei; con ciò posso dire che chi entra nella nostra squadra trova un grande gruppo di amiche che si sostengono a vicenda. Ho cominciato quest’attività perché è qualcosa di diverso dai soliti sport, mi sembrava interessante e originale come cosa, quindi mi sono detta: perché non provare?! Bisogna organizzarsi molto bene, programmando le giornate si riesce a unire le due cose, ed è anche un motivo per staccare un po’ dallo studio. Il cheerleading lo consiglierei a ragazzi/e con tanta voglia d’imparare cose nuove, d’immergersi in una nuove avventura americana con cori, piramidi, partite di football americano e a manifestazioni, senza dimenticarsi la serietà siccome siamo autodidatte. Abir Jaziri: niente di più unico Da piccola ho praticato diversi sport, dall’attrezzistica, la ginnastica artistica alla pallavolo. Ma nessuno di questi mi coinvolgeva abbastanza, volevo provare qualcosa di diverso, di originale e unico. Infatti l’ho trovato! Penso che non ci sia niente di più unico qui del cheerleading, infatti siamo le uniche in Ticino a praticare questo sport. (...) Mi ricordo di quella volta non molto tempo fa, quando c’è stato il black-out proprio la sera di un nostro allenamento, abbiamo deciso di andare lo stesso in palestra. Il ruolo di una cheerleader è davvero affascinante poiché consiste nel portare armonia, felicità e tanto colore. Soprattutto deve riuscire a incitare una squadra intera di sportivi, quindi direi che questo sport sia da consigliare a ragazze energetiche, con molta voglia di fare, a cui piaccia strappare un sorriso alla gente e far divertire. Andrijana Bicanin: una cheerleader deve portare allegria Dovevo incontrarmi con una ragazza che faceva parte delle Jaguars alle elementari di Sant’Antonino, mentre aspettavo, una ragazza del gruppo mi chiese se volevo entrare in palestra. Alla fine la ragazza che stavo aspettando non si presentò. Ricordo che in palestra c’era anche un ragazzo, ma lui era li per provare e dato che ero già lì, le ragazze mi chiesero se volevo provare pure io. È difficile, ma bene o male riesco a dedicarmi sia alla scuola che allo sport. Gaia Banti: uno sport coinvolgente Anastasiya Slyusarenko: voglia di fare e grinta Da sempre ho sognato di fare la cheerleader, è abbastanza difficile poter dedicare abbastanza tempo a tutte le attività che ho da svolgere, ma piano piano mi sto abituando e cerco di equilibrare il tutto. È uno sport che consiglio a ragazze che hanno voglia di fare, piene di energia e grinta. Ho provato svariati sport, come l’equitazione, il tennis e la pallavolo, ma niente mi ha fatto sentire coinvolta quanto il cheerleading. Per la scuola o il lavoro, bisogna sapersi organizzare. Il cheerleading è da consigliare ai ragazzi e alle ragazze grintosi/e, pieni di energia e voglia di fare. L’aneddoto che ricordo meglio è stato quando all’inizio di un allenamento c’è stato un black-out, ma grazie alle luci d’emergenza abbiamo deciso di continuare comunque. Alyson Pedraita: uno sport diverso dal solito Cercavo uno sport diverso (...) Sentivo il bisogno di fare movimento, ma soprattutto di novità e di conoscere nuove persone. Ho trovato tutto questo quando ho partecipato all’allenamento di prova e subito ho deciso che avrei voluto continuare. (...) Mi ricordo di un fatto che (ora) mi fa sorridere. Data la mia corporatura minuta il mio ruolo è quello di flyer, percio vengo sollevata/lanciata dalle basi durante gli stunt. Nonostante ciò ho sempre avuto l'ansia per l’altezza, per questo mi rifiutavo sempre di provare il full, che è una semplice alzata ma alla massima altezza che le braccia delle basi riescono a raggiungere. Un giorno, tutte le ragazze del mio gruppo stunt si sono accordate di alzarmi in Full senza dirmelo. Ricordo che, paralizzata dalla paura, è uscito anche bene! Quel momento è stato terribile, ma ora le mie compagne ed io ci ridiamo su quando lo ricordiamo. Concorso aperto a tutti i lettori In palio ci sono 5 giornaliere per gli impianti di risalita di Airolo-Pesciüm Domanda Martina Coral: cheerleaders anche coi tacchi Ho cominciato quest’attività perché non ne avevo mai sentito parlare qui in Ticino e quindi questo sport mi ha incuriosita fin da subito. In più avevo visto molti film di cheerleaders e fin da piccola sognavo di andare in un college americano solo per entrare in una squadra vera di cheerleaders, ma alla fine il mio sogno si è realizzato qui. Grazie a una buona organizzazione si può fare sia questo sport sia studiare per la scuola. Sijei Scolari: uno sport anche per ragazzi Ho iniziato quest’attività perché volevo praticare uno sport, e grazie alla mia amica Azzurra sono andata al primo allenamento e da lì mi è piaciuto subito. Abbiamo uno/due allenamenti a settimana e circa un evento al mese. Se una persona sa come organizzarsi, conciliare sport e scuola non è un problema. Anzi, questo mi fa prendere una pausa dallo studio. Il cheerleading lo possono praticare tutti, sia ragazze che ragazzi. Tutto ciò che serve è impegno, grinta e costanza. Angelika Boros: un sogno diventato realtà Questo sport mi è sempre piaciuto! Ho sempre sognato di essere una cheerleader, e cosí il mio sogno è diventato realtà. Una delle mie migliori amiche, Giulia Petruccelli, faceva già parte della squadra, lei mi ha chiesto di provare perché cercavano nuove ragazze nella squadra, ho voluto subito provare, e dopo sono entrata nelle Jaguars. Per il momento lavoro a ore quindi ho molto tempo libero, quindi posso sempre essere presente al allenamento del martedì sera. A volte capita che devo lavorare il week end, e purtroppo alle esibizioni non riesco ad andare. (...) Siamo un gruppo molto unito, insieme siamo le Jaguars! Informazioni utili Jaguars Cheerleaders anche Instagram e Youtube Capitano delle Jaguars Cheerleaders : Azzurra Zingali Il gruppo è stato fondato il 20 settembre 2012 da alcune ragazze senza alcun allenatore. Ora il gruppo si compone di 14 ragazze e ogni inizio stagione organizza delle porte aperte per accogliere nuovi membri. Gli allenamenti si svolgono ogni martedì dalle 18.30 alle 20.30 alla palestra delle scuole elementari di S. Antonino, spesso ci sono allenamenti extra all’esterno e molte esibizioni. Dopo due anni il bilancio è molto positivo: abbiamo trovato volontari, sponsor per le trasferte e per l’assistenza di un coach che ci ha insegnato nuove tecniche. Abbiamo inoltre ora un luogo dove allenarci. Maggiori informazioni: www.facebook.it/JaguarsCheerleaders La stazione si affaccia sul massiccio del San Gottardo, offrendo ai suoi sciatori 30 km di piste e un panorama mozzafiato. Airolo-Pesciüm richiama tutti gli amanti degli sport invernali: principianti, intermedi, esperti o famiglie. L’offerta è unica e variegata, esistono tre tipologie di pendii e uno snowpark recentemente rinnovato. a) un’attività sportiva per sole donne b) un’attività sportiva per uomini e donne c) un gioco da ragazzi Partecipare è semplice. Inviate un Sms (Fr. 1.–/sms) al numero 959 con la parola chiave corretta scegliendo tra: “REGIONE A”, “REGIONE B” o “REGIONE C”, oppure compilate il tagliando con i vostri dati e inviatelo a: Pagina dei Ragazzi, Via Ghiringhelli 9, 6500 Bellinzona entro il 15 gennaio. Risposta Cognome Nome Via Località Telefono Data di nascita Il Cheerleading è: La risposta esatta dell’ultima pagina è: c) alla scolarizzazione per bambini di una bidonville di Manila